Sei sulla pagina 1di 2

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR)

Costo che l’azienda sostiene nel momento in cui si verifica un costo per utilizzare fattore lavoro.

Forma di retribuzione a corresponsione differita rinviata alla fine del rapporto.

In base alla normativa del 2007 i dipendenti possono:

- Mantenere il TFR secondo le regole tradizionali


- Destinare il TFR maturato dal 2007 a un fondo pensione

3 tipologie di trattamento contabile:

1. Accantonamento nelle aziende con meno di 50 dipendenti


2. Accantonamento nelle aziende con o più di 50
3. Destinazione del TFR ai fondi pensione

1° 50 o meno dipendenti Su base annua l’azienda procede all’accantonamento in un apposito fondo del
passivo delle somme maturate:

Quota annua maturata=

Retribuzioni complessive che il dipendente ha avuto durante l’esercizio. Salari e stipendi lordi maturati nel
corso di un anno/ 13,5

Quota per rivalutare il fondo preesistente=

Si moltiplica il valore del fondo preesistente con un coefficiente di rivalutazione. 1.5% fondo preesistente +
75% indice ISTAT costo vita

Esercizio:

In una data azienda abbiamo al 31\12 i seguenti dati:

- Fondo TFR acceso per 25.000


- Un livello di retribuzioni corrisposte nell’esercizio 81.000
- Incremento indice ISTAT base annua 6%

Avremo:

1. Quota maturata nell’esercizio (81.000/13,5) = 6.000


2. Rivalutazione fondo TFR
(25.000*1.5=375)
25.000*(6%*0.75) = 1.125 1.500 7.500

2° 50 o più dipendenti L’azienda non effettua l’accantonamento nelle proprie casse, ma procede a versarlo
all’INPS che se ne farà carico verso i lavoratori:

- Versamento all’INPS mese per mese


- Rivalutazione annuale per il fondo TFR in essere fino al 31\12\06

Esercizio:

Le retribuzioni di luglio su cui calcolare la quota mensile di TFR ammontano a 135.000; tale importo
diviso per 13,5 dà come quota TFR maturata nel mese 10.000, da versare all’INPS. La somma in
questione va decurtata dei contribuenti anticipati del mese, supposti pari a 7.000
IL MARGINE OPERATIVO LORDO

Potrebbero piacerti anche