Problematiche relative
ai magazzini
progettazione gestione
Layout Allocazione
Ubicazione
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per ogni ciclo e indipendenti dalla localizzazione del vano) e da tempi variabili (funzione della
posizione del materiale da prelevare/stoccare).
✓ Cicli combinati: associa ad una operazione di immissione, una operazione di prelievo allo
scopo di ridurre la percorrenza a vuoto all’interno del magazzino. È previsto un viaggio a
vuoto ma generalmente di entità minore (dal vano di stoccaggio al vano di prelievo) rispetto
ai cicli semplici.
1) Problematiche di dimensionamento
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corridoi di accesso. Sono invece esclusi i corridoi primari. Il modulo unitario può essere utilizzato
per il dimensionamento dell’area di stoccaggio sulla base della potenzialità ricettiva richiesta.
A = (2W + D) L
da cui ottengo, sostituendo i valori, A = 4,95 m2 .
Il numero di livelli utilizzabili per lo stoccaggio
sono dati da :
f
Int + 1 = NL nel nostro caso otteniamo NL=5
H
L’altezza minima necessaria per lo stoccaggio sarà
quindi data da:
Altezza minima = (1,40 4 + 1,20) = 6,80 m (1,20 m è
l’altezza dell’ultima U.d.C.).
Devo ora determinare il coefficiente di saturazione
superficiale. Il numero di pallet in ogni modulo unitario
sarà pari a 2 U.d.C per ogni livello per cinque livelli:
dunque 10 UdC.
Calcolo altezza di stoccaggio
N 10
CS = = = 2,02 pallet/m2
A 4,95
Vogliamo valutare quale tra il metodo 1 ed il metodo 2 sia più efficiente per lo stoccaggio dei
pallet. Infatti nei magazzini serviti da carrelli, tale scelta influenza lo spazio riservato ai corridoi
e quindi la superficie operativa. Si consideri un magazzino tradizionale servito da carrelli
trilaterali:
✓ Dimensioni posto pallet (L x W x H) 0,90 x 1,30 x 1,40 m
✓ Ampiezza corridoio (D-D’): 1,70-1,50 m
CASO 1
3 Problematiche di layout
Trattiamo ora il secondo aspetto fondamentale della progettazione dei magazzini: il layout. In fase di
progettazione possono infatti sorgere alcuni tipici quesiti:
✓ Assegnata la tipologia del sistema di movimentazione e l’altezza utile del fabbricato, qual è il
layout che massimizza il coefficiente di saturazione e/o minimizza i costi di handling?
✓ Assegnata la tipologia del sistema di movimentazione, l’altezza utile del fabbricato ed il
layout, qual è il numero di mezzi di movimentazione necessari per far fronte al flusso di U.d.C
in transito?
✓ Assegnati i vincoli dimensionali dell’impianto, quale tipologia di mezzi di movimentazione
consente di minimizzare i costi globali di investimento e esercizio?
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3.1 Tipologie di layout
Possono essere considerati generalmente tre tipi di layout:
✓ Layout longitudinale: traffico
ripartito in modo migliore rispetto al
trasversale che presenta il corridoio
centrale congestionato
✓ Layout trasversale: i corridoi
primari sono sul lato corto, migliore
utilizzazione superficiale
✓ Layout misti: compromesso tra il
layout longitudinale e quello trasversale.
Tipologie di layout possibili
3.2Dimensionamento layout
In questa fase dobbiamo concentrare l’attenzione sui dati richiesti, sulle possibili configurazioni
che possiamo adottare, sull’obiettivo e su come possiamo realizzare tale obiettivo. I dati richiesti
possibili sono il peso e le dimensioni delle U.d.C e la potenzialità ricettiva richiesta. Per quanto
riguarda le possibilità possiamo adottare magazzini longitudinali o trasversali. Tali scelte devono
minimizzare la percorrenza attesa per la movimentazione attraverso la configurazione ottimale
dell’area di stoccaggio e attraverso la scelte di politiche di allocazione fisica dei materiali.
Per minimizzare i tempi di percorrenza, occorre determinare il miglior rapporto tra le dimensioni
del magazzino (U e V).
Percorso medio r
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r = U + V
4 2
A = U V
sostituendo ottengo: r =U + A
4 2U
dr
Devo minimizzare r. Il minimo sarà dato da =0
dU
dr 1 A 1 A
U = 2 A
= − =0 =
dU 4 2U 2 4 2U 2 V =U
2
Nel dimensionamento del magazzino supponiamo:
➢ Pianta del magazzino rettangolare (fronte U e profondità V)
➢ Punto di input/output centrale su U
➢ Allocazione casuale dei vani
➢ U.d.C movimentate secondo cicli semplici
Seguendo il metodo precedente otteniamo la condizione di minima percorrenza attesa
U = 2 V
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3.3 Dimensionamento del numero dei mezzi
Il dimensionamento viene fatto sulla base di parametri quali ad esempio:
➢ Numero di turni lavorativi;
➢ Durata dei turni;
➢ Disponibilità dei mezzi;
➢ Coefficienti di sicurezza;
Per dimensionare il numero di mezzi si devono considerare i seguenti coefficienti:
o Vt = velocità traslazione orizzontale del carrello [m/s]
o Vs = velocità di traslazione verticale delle forche [m/s]
o Tf = tempi fissi di un ciclo forche [s]
o r = percorso medio di un ciclo semplice (andata e ritorno) [m]
o NL = numero livelli della scaffalatura
o H = altezza del vano [m]
o Pm = potenzialità di movimentazione (intesa come unità in
o transito) [pallet/h]
o Cp = coefficiente di sicurezza relativo a fenomeni di punta
o d = durata ciclo semplice [s]
o N = numero carrelli necessari
Le formule utilizzate per il dimensionamento dei magazzini sono le seguenti:
r NL − 1
d= + H + 2 Tf
vt vs
d
N = 2 Pm c p
3600