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ASPETTI “BIO” DELLA MALATTIA

MASTER DI BIOETICA
APRA – ROMA ¾ L’agente patogeno dell’infezione
19 febbraio 2009 dall’Hiv è il “virus
dell’immunodeficienza umana”.
¾ Ci sono due linee o ceppi principali:
HIV/AIDS e problemi bioetici l’Hiv-I (diversificato a sua volta) e
Víctor Pajares, L.C. l’Hiv-II (più circoscritto all’Africa
occidentale).

BIO/ORIGINE CONCLAMATA BIO/STATISTICHE BASICHE


¾ Si parla del SIV (Simian Immunodeficiency ¾ Finora si calcolano 25 milioni morti di
Virus) come antecessore. AIDS e 42 milioni di sieropositivi in
¾ Riportata in letteratura il 5 giugno 1981 tutto il mondo.
(Weismann e Gottlieb nel “Morbidity and
¾ Si stima che in Italia vivano 130-
Mortality Weekly Report” dei CDC):
individuata in giovani omosessuali la 140.000 persone sieropositive, con
polmonite causata dallo protozoo 3.500-4.000 nuovi infetti ogni anno
Pneumocystis carinii (PCP). (10 ogni giorno).

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BIO/RECORDS BIO/HIV (1)
¾ Prevalenza: numero assoluto di persone
infette in una popolazione in un dato ¾ L’Hiv è un virus a Rna che
tempo; incidenza: numero di nuove appartiene a una particolare
infezioni verificatesi in un dato tempo. famiglia virale, il genere dei
¾ Nel 2006 India ha raggiunto il primato retrovirus, all’interno del quale
della prevalenza: 5,6 milioni di c’è la specie dei lentivirus, dotata
sieropositivi. Ma il tasso di prevalenza
di un meccanismo replicativo
è superiore in Sudafrica: 12% dei 48
milioni di sudafricani sono assolutamente unico.
sieropositivi (in Occidente <1%)

BIO/HIV (2) BIO/HIV (3)


¾ Grazie a uno specifico enzima, la ¾ La trascrittasi inversa
trascrittasi inversa, i retrovirus sono
spontaneamente introduce degli errori
in grado di trasformare il proprio
patrimonio genetico a Rna in un nel genoma virale, per cui è
doppio filamento di Dna. necessario non soltanto trovare
¾ L’Hiv va a inserirsi nel Dna della farmaci sempre nuovi, ma anche
cellula infettata (cellula bersaglio e adottare delle terapie combinate. In
ospite) e da lì dirige di fatto la questo modo si cerca di ritardare
produzione di nuove particelle virali l'insorgenza di ceppi virali
(virioni). multiresistenti.

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BIO/LE TAPPE DELL’HIV (1) BIO/LE TAPPE DELL’HIV (2)
¾ Contagio: sieropositività. Si dà
positivo nel test sierologico. ¾ Incubazione: questo periodo può
¾ Latenza (periodo finestra): intercorre durare anche diversi anni, fino a
tra il contagio e la comparsa nel quando la malattia non diventa
sangue degli anticorpi contro l'Hiv
(antigeni); dura mediamente 4-6 clinicamente conclamata a causa
settimane (può estendersi fino a 6-8 dell'insorgenza di una o più
mesi). Durante questo periodo si è in infezioni c.d. "opportunistiche".
grado di trasmettere l'infezione.

BIO/LE TAPPE DELL’HIV (3) BIO/VIE DI TRASMISSIONE (1)


¾ Lo stadio clinico terminale
¾ Per via ematica: avviene quando un
dell’infezione (AIDS: Sindrome da
individuo entra in contatto con il
immunodeficienza acquisita)
sangue di un sieropositivo. Nei primi
¾ Prevalgono le malattie
anni dell’infezione, diverse persone
opportunistiche per colpa della sono state contagiate in seguito a
deplezione del sistema immunitario trasfusioni di sangue o alla
(la conta dei linfociti T di tipo CD4+ è somministrazione dei suoi derivati.
inferiore a 200/mm3).
¾ Comune tra i tossicodipendenti.

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BIO/VIE DI TRASMISSIONE (2) BIO/VIE DI TRASMISSIONE (2b)
¾ Per via sessuale: è la più frequente, ¾ Tutte le pratiche sessuali che
tra omosessuali ed eterosessuali. Il favoriscono traumi possono
contagio avviene attraverso provocare un aumento del rischio di
piccolissime lesioni dei genitali che si trasmissione. I rapporti anali sono a
verificano durante il rapporto maggior rischio, perché la mucosa
sessuale e che consentono ai virioni dell'ano è più fragile e meno protetta
presenti nello sperma o nelle di quella vaginale.
secrezioni vaginali, di entrare in
circolazione.

BIO/VIE DI TRASMISSIONE (3) I FARMACI GENERICI SALVAVITA


¾ Per via verticale (da madre a figlio): può ¾ Messaggio di GPII indirizzato a K.
avvenire durante la gravidanza, durante il Annan (NY 25-27 giugno 2004, 26ª
parto, o con l’allattamento. Il rischio per
Sessione Speciale dell'Assemblea
una donna sieropositiva di trasmettere
l’infezione al feto è circa il 20%. Si può Generale dell’ONU sull’HIV/AIDS):
ridurre sotto il 10% somministrando accesso dei più poveri ai medicinali,
zidovudina (Azt) alla madre durante la compresi gli antiretrovirali.
gravidanza e al neonato per le prime 6 ¾ C’e un’ipoteca sociale anche sulla
settimane di vita. proprietà intellettuale, che deve interagire
con gli IPR (TRIPS).

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LO SCREENING COME PREVENZIONE LO SCREENING (2)
¾ Eseguire il test a una popolazione definita. ¾ Opt-out screening (assenso per
¾ Diagnostic testing (test di diagnosi): silenzio): eseguirlo dopo aver
eseguirlo alle persone con indizi notificato il paziente che 1) il test sarà
clinici o sintomi coerenti con l’Hiv. applicato e 2) che il paziente può
scegliere di declinarlo o differirlo.
¾ Targeted testing (test mirato):
¾ Può lo Stato imporre uno screening
eseguirlo alle sottopopolazioni di generalizzato per prevenire la diffusione
persone a rischio, definito sul del contagio? Se l’infezione giungesse
comportamento e caratteristiche a livelli di alto rischio, non sembra
cliniche o demografiche. irrazionale.

CONFIDENZIALITÀ (1) CONFIDENZIALITÀ (2)


Il Caso Tarasoff (1969) ¾ Il superiore di Moore ordinò che
Poddar uccise Tatiania Tarasoff. I nessuna ulteriore misura fosse presa
genitori affermarono in sede legale che nei confronti di Poddar.
due mesi prima Poddar aveva ¾ I giudici della Corte Suprema

confidato la sua intenzione di ucciderla espressero un parere di maggioranza


al dott. Moore, psicologo a Berkeley, il sostenendo la necessità della
quale chiese la polizia un temporaneo rivelazione, appellandosi alla versione
confino di Poddar per osservazione. del 1957 dei “Principi di etica medica”
dell’AMA.

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CONFIDENZIALITÀ (3) STRATEGIE DI PREVENZIONE
COMPLESSIVE
¾ Il senso comune dice che il medico
deve sfruttare la sua posizione ABC CNN
privilegiata per promuovere la ● Astinenza ● Condoms
protezione della vita. Il medico non
● Fedeltà ● (Clean) needles
farà il detective né il confessore, ma
deve offrire il suo servizio come ● Condoms ● Negotiating (RB)
l’aiuto più completo al paziente. ▼ ▼
Famiglia Singolo

STRATEGIE COMPLESSIVE (2) L’ASTINENZA E I GIOVANI (3)


¾ I giovani di età 15-24 costituiscono la metà
¾ L’astinenza (ritardare il debut dei nuovi casi di infezione in tutto il mondo
sessuale) e la fedeltà al partner (BMJ, Vol. 364: 9449, 27 Nov 2004). È
urgente agire.
possono equivalere in alcuni contesti ¾ C’è il mito che l’astinenza non può essere
a un vaccino contro l’AIDS efficace al pretesa dai giovani.
80% (Alonso Gutiérrez A., de Irala J., ¾ È interessante notare che l’80% degli
adolescenti vede nella pressione dei pari
Strategies in HIV prevention: the A-B- la ragione più forte per avere rapporti
C approach, “The Lancet” sessuali e vogliono imparare usi sociali
2004;364:1033). per mantenersi vergini.

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STRATEGIE COMPLESSIVE (4) PRIMARY BEHAVIOR CHANGE
(Cambio di condotta primario)
¾ L’art. 8.35 del Programma d’azione
della Conferenza del Cairo del 94, ¾ Per andare alle radici, ridurre ≠
ribadisce che “il comportamento evitare il rischio. Nell’A+B si può
sessuale responsabile, inclusa parlare di evitare il rischio. Ridurre è
l’astinenza sessuale volontaria, per solo mitigare le conseguenze in
prevenire l’infezione da Hiv, dovrebbe condotte ad alto rischio. Si pensa in
essere oggetto di promozione e termini di realismo, dato che un
essere incluso nei programmi di cambio di condotta significativo
educazione e informazione”. sarebbe irraggiungibile.

PRIMARY BEHAVIOR CHANGE (2) CAMPAGNE CONTRO L’HIV (1)


¾ Riguardo alla tossicodipendenza e la ¾ Ci sono stati campagne coraggiose
condotta sessuale, siamo installati nel indirizzate ai giovani. Per esempio il
paradigma del harm/risk reduction. Si Ministero belga della sanità nel 1991, in
preferisce una contenzione una campagna non promuoveva il
tecnologica anziché agire sulle cause. profilattico. Insisteva, invece, sull’amore
vissuto con responsabilità.
¾ La differenza tra Uganda e Nigeria:
non è questione di “condom gap” né ¾ Le campagne devono essere
di ignoranza, ma soprattutto di non multisettoriali, ma bisogna riflettere su
accettare un’imposizione culturale (E. dove si mette l’accento.
Green, Rethinking AIDS Prevention, 46).

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CAMPAGNE CONTRO L’HIV (2) MOVIMENTI DI GRUPPO (1)
La promessa di verginità
¾ Le campagne devono essere ¾ Sfida al paradigma dell’autonomia
multisettoriali, ma bisogna riflettere su sessuale. Il freno di Bowers v.
dove si mette l’accento. Hardwick (1986), in cui la corte
¾ “The Lancet” 2004; 364:1913-1915: suprema riconobbe che le leggi
“The time has come for common contro la sodomia erano costituzionali
ground on preventing sexual perché la Costituzione non riconosce
transmission of HIV”. un diritto fondamentale alla pratica
degli atti omosessuali.

È EFFICACE L’ASTINENZA? (2) È EFFICACE L’ASTINENZA? (3)


¾ Secondo uno studio diretto dal prof. ¾ Secondo la Heritage Foundation
P. Bearman (Columbia University), (“Promesse adolescenziali di verginità
pubblicato nel “Journal of Adolescent e comportamenti sessuali a rischio”),
Health”, gli adolescenti che fanno
promessa di conservare la propria lo studio di Bearman ha tratto
verginità hanno quasi la stessa conclusioni basandosi su “minuscoli
probabilità di contrarre MST rispetto a gruppi di persone che hanno fatto la
coloro che non assumono tali promessa”.
impegni.

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È EFFICACE L’ASTINENZA? (4) L’USO DEL PROFILATTICO nella coppia
secondo la morale cattolica (1)
¾ R. Rector e K. Johnson hanno osservato
che, «nell’insieme, gli adolescenti che ¾ L’insistenza dell’establishment sulla
hanno fatto promessa di mantenere la bontà del condom cerca
propria verginità sono meno propensi ad “ammiccamenti” (convergenza di
intraprendere qualsiasi tipo di attività vedute) da parte della Chiesa. Non ci
sessuale». E, «la varietà dei loro
possiamo illudere: le due visioni
comportamenti sessuali tende ad essere
più ristretta rispetto a quella di chi non si restano lontane a causa dei principi
impegna in simili promesse». sui quali reggono.

L’USO DEL PROFILATTICO (2)


¾ Il mezzo contraccettivo che è
intenzionalmente usato come tale non
è ammissibile perché va contro la
trasmissione della vita (dono). La
questione si pone quando il suo uso è
protettivo (all’interno della coppia),
perché c’è un diritto ai rapporti, così
come il dovere di difendere la vita.

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