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1 maggio 2020 - 04:00 > Versione online

Fase 2, Prefettura di Pesaro: «Un tavolo per


prevenire il tentativo di infiltrazioni mafiose»
PESARO – Ripresa economica, fondi in arrivo, appalti. Ora l’attenzione è anche sulla ripartenza e
la prevenzione delle possibili infiltrazioni mafiose.
La Prefettura infatti fa sapere che «si sta lavorando, d’intesa con i vertici provinciali delle Forze
di Polizia e in un quadro di piena collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, a un piano d’azione
volto a prevenire i possibili tentativi d’infiltrazione della criminalità , soprattutto di quella
organizzata, nel tessuto socio-economico della provincia.
Il piano prevede di rendere permanenti i tavoli di confronto attivati nelle ultime settimane con le
Organizzazioni sindacali e con le Associazioni di categoria sul tema della ripresa dell’attività
produttiva sul territorio provinciale. Analoghi tavoli di confronto saranno promossi con la Camera
di Commercio, il sistema bancario e gli Ordini professionali per un’azione di monitoraggio sulle
misure di sostegno alle imprese introdotte dalle ultime disposizioni di legge. È noto infatti come il
disagio sociale e le difficoltà del sistema economico-produttivo possano costituire brodo di
coltura della mafia in tutto il Paese, soprattutto in quelle aree geografiche e in quei settori
economici che più risentiranno delle conseguenze prodotte dall’emergenza da covid-19.
La collaborazione che gli Istituti di Credito e le categorie professionali possono assicurare al fine
di prevenire i tentativi della criminalità organizzata di intercettare i flussi di finanziamento diretti
verso le imprese o di sfruttare le difficoltà finanziarie che le stesse imprese potranno incontrare in
questo periodo è fondamentale.
Non sfugge a nessuno come, in questo frangente, sia importante che tutte le misure di sostegno,
sociale e finanziario, possano pervenire quanto prima ai lavoratori e alle imprese. Dagli incontri
avuti con i diversi responsabili, è emerso che Inps e Istituti bancari stanno profondendo il
massimo impegno in questa direzione e ogni possibile sforzo organizzativo.
Per elevare al massimo la soglia d’attenzione sui possibili tentativi d’infiltrazione della
criminalità organizzata, la Prefettura intende estendere alle principali Amministrazioni pubbliche
della provincia il protocollo di legalità in tema di prevenzione antimafia e dei fenomeni corruttivi
nei pubblici appalti in corso di perfezionamento con l’Università degli Studi di Urbino. Si tratta di
un’intesa dai tratti fortemente innovativi che potrebbe concorrere a creare un solido argine contro
le interferenze mafiose.
Si rivelerà molto utile a questo fine anche il Protocollo d’intesa per la promozione della legalità e
per la sicurezza delle condizioni di lavoro negli appalti pubblici sottoscritto agli inizi di marzo
con le Organizzazioni sindacali, le Associazioni di categoria, le principali stazioni appaltanti della
provincia, l’Ispettorato del Lavoro, l’Asur Area Vasta 1 e le Casse Edili, e che quanto prima sarà
illustrato agli organi di informazione. Il Protocollo, insieme al prioritario obiettivo di tutelare la
sicurezza dei lavoratori, permetterà di garantire contemporaneamente la regolare esecuzione degli
appalti e la libera concorrenza tra le imprese, facendo emergere anche possibili indicatori
sintomatici di infiltrazione della criminalità mafiosa nel tessuto economico provinciale.
Il monitoraggio sulla ripresa dell’attività produttiva da parte delle aziende (poco meno di 1.500
comunicazioni di prosecuzione di attività in circa 1 mese) ha consentito di cogliere quanto sia
forte, negli operatori economici, la volontà di tornare a fare impresa , anche nella consapevolezza
del ruolo essenziale che essi assumeranno ai fini della ripartenza del sistema Paese».
Il compito delle Prefetture si sposterà, nei prossimi giorni, dall’esame delle comunicazioni delle
imprese che intendono proseguire l’attività all’azione di monitoraggio e controllo, tramite i
competenti uffici ispettivi, sul rispetto delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

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