Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE
INDICE
FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE
PARTE COMUNE
Art. 1 - Assunzione
Art. 9 - Apprendistato
Art. 20 - Ferie
Art. 24 - Permessi
Art. 25 - Aspettativa
Art. 28 - Assenze
Art. 39 - Appalti
MAESTRI COLLABORATORI
Art. 49 - Inquadramento
Art. 56 - Trasferte
PROFESSORI D'ORCHESTRA
Art. 59 - Inquadramento
Art. 69 - Vestiario
Art. 70 - Trasferte
Art. 73 - Inquadramento
Art. 82 - Vestiario
Art. 83 - Trasferte
TERSICOREI
Art. 86 - Inquadramento
Art. 95 - Trasferte
IMPIEGATI
Art. 97 - Inquadramento
OPERAI
PARTE ECONOMICA
ACCORDI
29 MAGGIO 2001
rinnovato
29 LUGLIO 2003
11 DICEMBRE 2006
Parti stipulanti
(I testi degli accordi di rinnovo sono riportati in calce al testo del c.c.n.l.)
PARTE COMUNE
Art. 1
(Assunzione)
Per l'assunzione dei lavoratori le Fondazioni si atterranno alle disposizioni legislative vigenti
nonchè a quelle previste dal presente contratto.
Le assunzioni a tempo indeterminato di personale artistico avvengono di norma per
concorso pubblico, fatta salva peraltro la possibilità per le Fondazioni di ricorrere a chiamate
dirette, per figure di vertice dell'organizzazione aziendale. Può altresì avvenire per chiamata
diretta l'assunzione di figure artistiche di alto valore professionale, sentita preventivamente la
R.S.U.
L'aver prestato servizio nella Fondazione con rapporti di lavoro a termine per un periodo
complessivo non inferiore a 18 mesi senza aver dato luogo a contestazioni artistico-professionali
o disciplinari costituisce titolo di preferenza, a parità di merito, nei concorsi per assunzioni a tempo
indeterminato.
Per le assunzioni a termine di personale artistico - tranne che si tratti di sostituzioni
improvvise o che ricorrano esigenze eccezionali od impreviste - le Fondazioni procedono ad una
selezione annuale prima dell'inizio della stagione formulando apposita graduatoria degli idonei,
ferma restando, una volta esaurita tale graduatoria, la possibilità di ricorrere a chiamate dirette. Il
personale artistico che per un triennio consecutivo abbia partecipato alle selezioni annuali e,
risultato idoneo, sia stato assunto a termine in ciascuna delle stagioni comprese nel triennio, a
partire dalla stagione successiva al triennio ha diritto di precedenza nelle assunzioni a termine per
esigenze stagionali - senza quindi dover partecipare alle selezioni annuali indette dalla
Fondazione - purchè non abbia dato luogo a contestazioni artistico-professionali o disciplinari.
Resta altresì confermato in tema di assunzioni a termine quanto disposto dall'art. 3, comma
4, del presente contratto.
Le Fondazioni lirico-sinfoniche dichiarano che le Commissioni esaminatrici dei concorsi e
delle selezioni sono nominate con provvedimento del Sovrintendente e sono costituite da esperti
nelle materie oggetto del concorso o della selezione.
Il numero dei componenti la Commissione è di norma fissato in 5, compreso il Presidente.
Le prove tecniche ed artistiche dei concorsi e delle selezioni devono svolgersi in ambienti
aperti al pubblico di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione.
Per le assunzioni a termine per esigenze stagionali di personale amministrativo e tecnico,
salvo che si tratti di sostituzioni improvvise o che ricorrano esigenze eccezionali od impreviste, le
Fondazioni si avvarranno del parere della R.S.U., fermo restando il diritto di precedenza per il
personale amministrativo e tecnico che sia stato assunto nella stagione precedente che conservi i
requisiti per l'espletamento della specifica mansione e che non abbia dato luogo a rilievi
disciplinari.
L'assunzione viene comunicata direttamente al lavoratore per lettera, nella quale devono
essere specificati:
- la data di assunzione;
- il livello cui il lavoratore viene assegnato;
- la durata del periodo di prova;
- il trattamento economico iniziale;
- tutte le altre condizioni eventualmente concordate.
All'atto dell'assunzione il lavoratore dovrà presentare:
- la carta di identità o altro documento equipollente;
- il libretto di lavoro;
- le tessere delle assicurazioni sociali, in quanto ne sia già in possesso;
- eventuali altri documenti richiesti da particolari disposizioni di legge.
La Fondazione potrà richiedere al lavoratore eventuali titoli professionali e gli attestati di
lavoro per le occupazioni precedenti. Al maestro collaboratore la Fondazione potrà richiedere il
diploma di composizione e di direzione d'orchestra o altro diploma di magistero conseguito presso
un conservatorio o istituto musicale parificato. Al professore d'orchestra la Fondazione richiederà
il diploma di magistero conseguito presso un conservatorio o istituto musicale parificato per gli
strumenti per i quali è previsto.
A richiesta della Fondazione, il lavoratore ha l'obbligo di munirsi del passaporto.
Il lavoratore è tenuto a dichiarare alla Fondazione il suo domicilio, che deve essere fissato
nella città ove ha sede la Fondazione, a notificarne tempestivamente i cambiamenti ed a
consegnare dopo l'assunzione lo stato di famiglia nonchè gli altri documenti necessari per
beneficiare dell'assegno per il nucleo familiare.
Norma aggiuntiva
Il maestro collaboratore, il professore d'orchestra e l'artista del coro docenti di conservatorio
che prestino la propria opera in seno alla Fondazione nell'ambito di un contratto di lavoro
subordinato, di un contratto di collaborazione o di un contratto di scrittura professionale ai sensi
delle vigenti disposizioni legislative sono tenuti a garantire l'effettuazione di tutte le prestazioni loro
richieste dalla Fondazione stessa.
Dichiarazione a verbale
Le OO.SS. dichiarano, e l'ANFOLS ne prende atto, che alle prove dei concorsi e delle
selezioni aperte al pubblico assisterà una rappresentanza dei lavoratori.
Nota a verbale
Ai sensi dell'art. 25, comma 2, della legge n. 223/1991 non concorrono a determinare la
quota di riserva di cui all'art. 25, comma 1:
- le assunzioni dei lavoratori inquadrati nell'area artistica e dei lavoratori inquadrati nei livelli
FA, FB, 1º, 2º, 3ºa, 3ºb, 4º e 5º dell'area tecnico-amministrativa;
- le assunzioni dei lavoratori da adibire a mansioni di custodia o di sicurezza o che
comunque comportino un rapporto di particolare fiducia;
- le assunzioni di lavoratori per i quali operi il diritto di precedenza previsto dal presente
contratto.
----------
N.d.R.: L'accordo 29 luglio 2003 prevede quanto segue:
3) Criteri applicativi concordati da Anfols e Organizzazioni sindacali in merito all'applicazione dell'art. 1, comma 4 e dell'art.
3, comma 4 del c.c.n.l. 1º giugno 2000
A) L'art. 1, comma 4 del c.c.n.l. 1º giugno 2000 attribuisce un diritto di precedenza nelle assunzioni a termine per esigenze
stagionali di personale artistico al lavoratore che per un triennio consecutivo abbia partecipato alle selezioni annuali indette
dalla Fondazione e, risultato idoneo, sia stato assunto a termine in ciascuna delle stagioni comprese nel triennio, purchè
non abbia dato luogo a contestazioni di carattere artistico-professionali e non sia incorso in sanzioni disciplinari.
Il diritto di precedenza opera a partire dalla stagione successiva al triennio comprendente le tre selezioni e correlative
assunzioni consecutive a termine, esonerando il lavoratore dall'obbligo di partecipare alle selezioni annuali ai fini del
conseguimento dell'idoneità e dell'assunzione a termine.
Essendo l'istituto del diritto di precedenza articolato sul doppio requisito delle idoneità e delle assunzioni a termine
consecutive nel triennio, la mancata indizione da parte della Fondazione di regolari selezioni annuali impedirebbe la
realizzazione di uno dei due requisiti, quello appunto del superamento delle tre selezioni annuali consecutive.
Ad avviso delle parti tale situazione non può pregiudicare la maturazione del diritto di precedenza. Ritengono pertanto che
il diritto di precedenza possa maturare anche per quei professori d'orchestra, artisti del coro e tersicorei che la Fondazione
abbia assunto con contratto a termine per tre stagioni consecutive, senza aver indetto con regolarità le audizioni annuali,
purchè beninteso il lavoratore abbia partecipato, acquisendo l'idoneità, ad almeno una selezione annuale.
Resta fermo che ove il lavoratore non partecipi alle audizioni indette dalla Fondazione vengono meno i requisiti per la
maturazione del diritto di precedenza.
B) Ferma restando la vigente normativa contrattuale secondo cui il diritto di precedenza viene meno qualora il lavoratore
abbia dato luogo a contestazioni artistico-professionali o sia incorso in sanzioni disciplinari, le parti si riservano di
esaminare, nel corso del secondo biennio contrattuale, la possibilità di prevedere un termine massimo di durata del diritto
di precedenza e, alla scadenza del termine, appositi meccanismi confermativi del diritto.
C) Il vigente testo contrattuale prevede la maturazione del diritto di precedenza per il personale artistico che, risultato
idoneo alle selezioni per un triennio consecutivo, sia stato assunto a termine in ciascuna delle stagioni comprese nel
triennio.
Ad avviso delle parti potrebbe essere rinviata in sede aziendale la fissazione di una durata minima del contratto a termine
perchè lo stesso possa considerarsi utile alla maturazione del diritto di precedenza. E ciò, in particolare - avendo a
riferimento le linee applicative dell'istituto indicate al precedente punto A) - per i contratti a termine stipulati nelle stagioni in
cui la Fondazione ha proceduto ad assunzioni a termine senza aver indetto selezioni annuali.
D) Ai sensi dell'art. 3, comma 4 del vigente c.c.n.l., le Fondazioni per le assunzioni a termine attingono alle graduatorie
degli idonei di cui all'art. 1, comma 4, salvo particolari esigenze di ordine artistico, che, sentite le R.S.U., non consentano
l'osservanza della graduatoria o che rendano necessario ricorrere alla chiamata di altro personale idoneo.
E' altresì previsto che, una volta esaurita la graduatoria degli idonei, le Fondazioni possono ricorrere a chiamate dirette.
Il contratto collettivo non prevede invece alcun criterio per stabilire l'ordine di priorità nelle chiamate degli aventi diritto, si
tratti di lavoratori per i quali sia maturato il diritto di precedenza ovvero di lavoratori che abbiano ottenuto l'idoneità ma non
possano ancora contare su un diritto di precedenza.
Sia per l'ipotesi in cui le Fondazioni abbiano predisposto un unico elenco comprendente lavoratori con diritto di
precedenza e lavoratori idonei alle selezioni, che nell'ipotesi in cui sia previsto un doppio elenco - uno per i lavoratori con
diritto di precedenza e uno per i lavoratori idonei - ritengono le parti sia utile ed opportuno disciplinare l'ordine di priorità
nella chiamata dei lavoratori secondo appositi criteri.
Tali criteri - da rinviare in sede aziendale, per la concreta individuazione ed articolazione - potrebbero basarsi, tra gli altri,
su:
- la posizione del lavoratore nella graduatoria delle audizioni;
- l'anzianità di servizio;
- la data di maturazione del diritto di precedenza;
- la rotazione dei lavoratori.
E) La mancata accettazione da parte del lavoratore dell'assunzione a termine proposta in forma scritta determina la perdita
del diritto di precedenza già acquisito oppure impedisce la maturazione del diritto di precedenza in corso secondo le regole
generali (idoneità e assunzioni a termine consecutive nel triennio).
Tali conseguenze sono peraltro escluse ove la rinuncia all'assunzione a termine derivi non da una generica volontà del
lavoratore ma da situazioni meritevoli di particolare considerazione e debitamente accettate dalla Direzione aziendale.
8) Assunzioni a tempo indeterminato
L'art. 1, 3º comma del c.c.n.l. è così sostituito:
"Nei concorsi per assunzioni a tempo indeterminato costituisce titolo di preferenza, a parità di merito, l'aver acquisito il
diritto di precedenza di cui al comma successivo.".
9) Dichiarazione delle parti
Le parti dichiarano l'intenzione di esaminare la possibilità di una regolamentazione riferita alle figure artistiche autonome
scritturate dalle Fondazioni nell'ambito delle loro finalità istituzionali.
Art. 2
(Visita medica)
Art. 3
(Organici funzionali)
Gli organici funzionali, dimensionati alle effettive necessità aziendali, nel rispetto delle
esigenze finanziarie e di bilancio, delle peculiarità produttive e delle strutture logistiche aziendali,
identificano numericamente il personale addetto alle singole aree operative e di servizio, il cui
inquadramento categoriale consegue alle mansioni attribuite secondo le declaratorie generali
previste dal c.c.n.l.
In sede di verifica, di norma triennale, degli organici funzionali le Fondazioni lirico-
sinfoniche, previo confronto con le Organizzazioni sindacali di categoria e le Rappresentanze
sindacali unitarie, tengono conto, da una parte, delle previsioni finanziarie, dei programmi e delle
prospettive di sviluppo produttivo triennalmente ipotizzabili, dall'altra, dei dati occupazionali e
produttivi relativi al triennio precedente.
Le Fondazioni lirico-sinfoniche corrispondono alle proprie necessità produttive e funzionali
con:
a) personale assunto a tempo indeterminato;
b) personale assunto a termine nelle ipotesi previste dalla legge n. 230/1962;
c) personale assunto a termine nelle seguenti ulteriori ipotesi previste ai sensi e per gli
effetti dell'art. 23, della legge n. 56/1987:
- necessità derivanti da esigenze programmatiche e produttive;
- punte di più intensa attività per festival e singole stagioni;
- sostituzione di lavoratori partecipanti a corsi di aggiornamento, qualificazione e
riqualificazione professionali;
- necessità di fronteggiare situazioni imprevedibili e contingenti;
- sostituzione di lavoratori assenti per ferie, aspettative e permessi;
- inserimento di nuove figure professionali di cui si voglia sperimentare l'utilità;
- sperimentazione di nuovi modelli di orario di lavoro.
Per le assunzioni a termine le Fondazioni attingono alle graduatorie degli idonei di cui
all'art. 1, comma 4 del presente contratto, salvo eventuali particolari esigenze di ordine artistico,
che, sentite le Rappresentanze sindacali unitarie, non consentano l'osservanza della graduatoria
o che rendano necessario ricorrere alla chiamata di altro personale idoneo.
Il numero massimo di lavoratori che per le ipotesi di cui al punto c) può essere in servizio
contemporaneamente con contratto a termine è pari al 15% dell'organico funzionale fino a
concorrenza dell'organico stesso.
----------
N.d.R.: L'accordo 29 luglio 2003 prevede quanto segue:
Parte normativa
1) Organici funzionali
L'art. 3 del c.c.n.l. 1º giugno 2000 è così sostituito:
"Gli organici funzionali, dimensionati alle effettive necessità aziendali, nel rispetto delle esigenze finanziarie e di bilancio,
delle peculiarità produttive e delle strutture logistiche aziendali, identificano numericamente il personale addetto alle
singole aree operative e di servizio, il cui inquadramento categoriale consegue alle mansioni attribuite secondo le
declaratorie generali previste dal c.c.n.l.
In sede di verifica, di norma triennale, degli organici funzionali, le Fondazioni lirico-sinfoniche, previo confronto con le
Organizzazioni sindacali di categoria e le Rappresentanze sindacali unitarie, tengono conto, da una parte, delle previsioni
finanziarie, dei programmi e delle prospettive di sviluppo produttivo triennalmente ipotizzabili, dall'altra, dei dati
occupazionali e produttivi relativi al triennio precedente.
Le Fondazioni lirico-sinfoniche corrispondono alle proprie necessità produttive e funzionali con:
a) personale assunto a tempo indeterminato;
b) personale assunto a termine.
Per le assunzioni a termine le Fondazioni attingono alle graduatorie degli idonei di cui all'art. 1, comma 4 del presente
contratto, salvo eventuali particolari esigenze di ordine artistico, che, sentite le Rappresentanze sindacali unitarie, non
consentano l'osservanza della graduatoria o che rendano necessario ricorrere alla chiamata di altro personale idoneo.
Il numero massimo di lavoratori che può essere in servizio contemporaneamente con contratto a termine è pari al 15%
dell'organico funzionale fino a concorrenza dell'organico stesso.
Possono peraltro essere aggiuntivamente utilizzati lavoratori con contratto a termine per esigenze sostitutive nonchè per
esigenze produttive collegate alla realizzazione dei programmi di attività, nel quadro dei principi del sistema di informazioni
di cui al punto 5, dell'art. 38 del c.c.n.l.".
3) Criteri applicativi concordati da Anfols e Organizzazioni sindacali in merito all'applicazione dell'art. 1, comma 4 e dell'art.
3, comma 4 del c.c.n.l. 1º giugno 2000
A) L'art. 1, comma 4 del c.c.n.l. 1º giugno 2000 attribuisce un diritto di precedenza nelle assunzioni a termine per esigenze
stagionali di personale artistico al lavoratore che per un triennio consecutivo abbia partecipato alle selezioni annuali indette
dalla Fondazione e, risultato idoneo, sia stato assunto a termine in ciascuna delle stagioni comprese nel triennio, purchè
non abbia dato luogo a contestazioni di carattere artistico-professionali e non sia incorso in sanzioni disciplinari.
Il diritto di precedenza opera a partire dalla stagione successiva al triennio comprendente le tre selezioni e correlative
assunzioni consecutive a termine, esonerando il lavoratore dall'obbligo di partecipare alle selezioni annuali ai fini del
conseguimento dell'idoneità e dell'assunzione a termine.
Essendo l'istituto del diritto di precedenza articolato sul doppio requisito delle idoneità e delle assunzioni a termine
consecutive nel triennio, la mancata indizione da parte della Fondazione di regolari selezioni annuali impedirebbe la
realizzazione di uno dei due requisiti, quello appunto del superamento delle tre selezioni annuali consecutive.
Ad avviso delle parti tale situazione non può pregiudicare la maturazione del diritto di precedenza. Ritengono pertanto che
il diritto di precedenza possa maturare anche per quei professori d'orchestra, artisti del coro e tersicorei che la Fondazione
abbia assunto con contratto a termine per tre stagioni consecutive, senza aver indetto con regolarità le audizioni annuali,
purchè beninteso il lavoratore abbia partecipato, acquisendo l'idoneità, ad almeno una selezione annuale.
Resta fermo che ove il lavoratore non partecipi alle audizioni indette dalla Fondazione vengono meno i requisiti per la
maturazione del diritto di precedenza.
B) Ferma restando la vigente normativa contrattuale secondo cui il diritto di precedenza viene meno qualora il lavoratore
abbia dato luogo a contestazioni artistico-professionali o sia incorso in sanzioni disciplinari, le parti si riservano di
esaminare, nel corso del secondo biennio contrattuale, la possibilità di prevedere un termine massimo di durata del diritto
di precedenza e, alla scadenza del termine, appositi meccanismi confermativi del diritto.
C) Il vigente testo contrattuale prevede la maturazione del diritto di precedenza per il personale artistico che, risultato
idoneo alle selezioni per un triennio consecutivo, sia stato assunto a termine in ciascuna delle stagioni comprese nel
triennio.
Ad avviso delle parti potrebbe essere rinviata in sede aziendale la fissazione di una durata minima del contratto a termine
perchè lo stesso possa considerarsi utile alla maturazione del diritto di precedenza. E ciò, in particolare - avendo a
riferimento le linee applicative dell'istituto indicate al precedente punto A) - per i contratti a termine stipulati nelle stagioni in
cui la Fondazione ha proceduto ad assunzioni a termine senza aver indetto selezioni annuali.
D) Ai sensi dell'art. 3, comma 4 del vigente c.c.n.l., le Fondazioni per le assunzioni a termine attingono alle graduatorie
degli idonei di cui all'art. 1, comma 4, salvo particolari esigenze di ordine artistico, che, sentite le R.S.U., non consentano
l'osservanza della graduatoria o che rendano necessario ricorrere alla chiamata di altro personale idoneo.
E' altresì previsto che, una volta esaurita la graduatoria degli idonei, le Fondazioni possono ricorrere a chiamate dirette.
Il contratto collettivo non prevede invece alcun criterio per stabilire l'ordine di priorità nelle chiamate degli aventi diritto, si
tratti di lavoratori per i quali sia maturato il diritto di precedenza ovvero di lavoratori che abbiano ottenuto l'idoneità ma non
possano ancora contare su un diritto di precedenza.
Sia per l'ipotesi in cui le Fondazioni abbiano predisposto un unico elenco comprendente lavoratori con diritto di
precedenza e lavoratori idonei alle selezioni, che nell'ipotesi in cui sia previsto un doppio elenco - uno per i lavoratori con
diritto di precedenza e uno per i lavoratori idonei - ritengono le parti sia utile ed opportuno disciplinare l'ordine di priorità
nella chiamata dei lavoratori secondo appositi criteri.
Tali criteri - da rinviare in sede aziendale, per la concreta individuazione ed articolazione - potrebbero basarsi, tra gli altri,
su:
- la posizione del lavoratore nella graduatoria delle audizioni;
- l'anzianità di servizio;
- la data di maturazione del diritto di precedenza;
- la rotazione dei lavoratori.
E) La mancata accettazione da parte del lavoratore dell'assunzione a termine proposta in forma scritta determina la perdita
del diritto di precedenza già acquisito oppure impedisce la maturazione del diritto di precedenza in corso secondo le regole
generali (idoneità e assunzioni a termine consecutive nel triennio).
Tali conseguenze sono peraltro escluse ove la rinuncia all'assunzione a termine derivi non da una generica volontà del
lavoratore ma da situazioni meritevoli di particolare considerazione e debitamente accettate dalla Direzione aziendale.
Art. 4
(Contratti a termine)
Nel contratto individuale di lavoro a tempo determinato deve essere indicata la data di inizio
e di termine del rapporto, il livello cui il lavoratore viene assegnato, le mansioni attribuitegli, il
trattamento economico spettantegli, la durata del periodo di prova. Nel caso in cui l'assunzione a
termine abbia luogo per la sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del
posto, nel contratto individuale di lavoro deve essere indicato il nome del lavoratore sostituito e la
causa della sua sostituzione.
Al lavoratore assunto a tempo determinato si applica, in proporzione all'effettivo periodo
lavorativo prestato, il trattamento economico e normativo spettante al personale assunto a tempo
indeterminato, semprechè non sia obiettivamente incompatibile con la natura del contratto a
termine e con esclusione comunque degli istituti contrattuali esplicitamente previsti per il solo
personale assunto a tempo indeterminato.
I minimi tabellari - comprensivi di eventuali importi a titolo di E.d.r. e di E.a.r. - e l'indennità
di contingenza dei lavoratori assunti con contratto a termine di durata non superiore a 30 giorni
saranno maggiorati del 50% rispetto ai minimi tabellari - comprensivi di eventuali importi a titolo di
E.d.r. e E.a.r. - e l'indennità di contingenza stabiliti per i lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La maggiorazione in questione, che viene corrisposta in sostituzione di tutti gli istituti previsti dal
presente contratto nonchè delle indennità di qualsiasi natura corrisposte dai singoli enti in
sede aziendale, assorbe comunque fino a concorrenza le eventuali eccedenze della retribuzione
percepita dal lavoratore in base al contratto individuale di lavoro rispetto al minimo tabellare -
comprensivo di eventuali importi a titolo di E.d.r. - ed all'indennità di contingenza.
L'anticipata risoluzione del rapporto di lavoro a tempo determinato non dovuta a ragioni
disciplinari porterà la parte inadempiente al pagamento a favore dell'altra della somma che il
lavoratore avrebbe percepito dal giorno dell'interruzione del rapporto fino alla scadenza del
contratto.
Art. 5
(Classificazione del personale)
Area artistica
1º livello
1º violino
1º violoncello
Direttore musicale di palcoscenico
Maestro collaboratore con obbligo di direzione orchestrale
2º livello
3º livello
4º livello
2ª cat. orchestra
5º livello
6º livello
Coro ingresso
Tersicorei ingresso
Area tecnico-amministrativa
Funzionari A
Appartengono a questo livello i lavoratori con funzioni direttive e con elevato grado di
professionalità, autonomia e responsabilità preposti al coordinamento ed al controllo di un'area
organizzativa costituita da più uffici e servizi, con ampia discrezionalità di poteri ai fini dello
sviluppo e dell'attuazione degli obiettivi aziendali, nonchè lavoratori con mansioni altamente
Funzionari B
Appartengono a questo livello i lavoratori con funzioni direttive che richiedono particolare
partecipazione e capacità professionale e che, con discrezionalità di poteri e facoltà di decisione
ed autonomia di iniziativa nei limiti delle sole direttive generali loro impartite, sono preposti al
coordinamento ed al controllo di un servizio di notevole importanza, nonchè i lavoratori con
mansioni specialistiche di rilevanza fondamentale equivalente.
Es.: capo scenografo realizzatore.
1º livello
2º livello
3º livello A
3º livello B
4º livello
Nota a verbale 1
Per gli operai specializzati addetti alla produzione in palcoscenico ed ai reparti tecnici ed
inquadrati nel 4º livello il passaggio al livello 3ºb è subordinato:
a) all'inquadramento nel 4º livello per un periodo non inferiore a 4 anni (i periodi di
aspettativa non sono utili agli effetti della maturazione di tale periodo);
b) all'accertamento dell'idoneità all'espletamento, in condizioni di specifica autonomia
esecutiva, di mansioni per cui è richiesta una particolare abilità ed esperienza professionale ed
adeguate conoscenze teoriche, sulla base di apposite prove di esame teoriche e pratiche, da
parte di una Commissione tecnica di cui fanno parte, tra gli altri, un rappresentante sindacale dei
lavoratori ed un esperto esterno.
Il passaggio di livello non esime il lavoratore dall'obbligo di continuare a svolgere anche le
mansioni del livello inferiore.
5º livello
Nota a verbale 2
Per gli impiegati d'ordine inquadrati nel 5º livello il passaggio al 4º livello è subordinato
all'inquadramento nel 5º livello per un periodo di 2 anni (i periodi di aspettativa non sono utili agli
effetti della maturazione di tale periodo). Il passaggio di livello non esime il lavoratore dal
continuare a svolgere le mansioni del livello di provenienza.
Nota a verbale 3
Per gli operai qualificati addetti alla produzione in palcoscenico ed ai reparti tecnici ed
inquadrati nel 5º livello il passaggio al 4º livello è subordinato all'inquadramento nel 5º livello per
un periodo non inferiore a 3 anni (i periodi di aspettativa non sono utili agli effetti della
maturazione di tale periodo), salvo parere contrario al passaggio di livello espresso dal
responsabile del reparto cui è addetto il lavoratore.
Il passaggio di livello non esime il lavoratore dall'obbligo di continuare a svolgere anche le
mansioni del livello inferiore.
6º livello
Appartengono a questo livello i lavoratori che eseguono lavori ed operazioni che non
richiedono specifiche capacità.
Nota a verbale 4
Norma aggiuntiva
La norma di cui alla Nota a verbale 3 non riguarda i lavoratori per i quali abbia trovato
applicazione la norma di cui alla Nota a verbale 4.
Nota a verbale 5
L'individuazione dei reparti agli effetti degli inquadramenti nei livelli 1º e 2º verrà definito in
sede aziendale.
Quadri
Ai sensi di quanto stabilito dall'art. 2 della legge n. 190/1985, le parti si danno atto che
caratteristiche indispensabili della categoria dei quadri sono costituite: dallo svolgimento con
carattere continuativo di funzioni di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e dell'attuazione degli
obiettivi della Fondazione; dalla responsabilità di unità organizzative di particolare rilevanza per
l'attività aziendale, da ampia autonomia e discrezionalità nel perseguimento delle finalità
prefissate nonchè dal possesso di equivalenti professionalità e competenze tecnico-specialistiche
il cui apporto risulti determinante nel processo di formazione delle decisioni gestionali e di
sviluppo dell'azienda.
In base a quanto sopra le parti riconoscono che appartengono alla categoria dei quadri di
livello A i lavoratori dell'area tecnico-amministrativa inquadrati nel livello funzionari A e
convengono inoltre di rinviare in sede aziendale l'individuazione delle eventuali figure professionali
per le quali ricorrano le caratteristiche indispensabili della categoria dei quadri nell'ambito dei
lavoratori dell'area tecnico-amministrativa inquadrati nel livello funzionari B (quadri di livello B).
Ferma restando la normativa contrattuale prevista per la categoria degli impiegati si
conviene quanto segue:
Informazione
Sul piano informativo, la Fondazione fornirà agli interessati gli elementi necessari circa gli
obiettivi aziendali concernenti l'area di attività nella quale sono inseriti.
Formazione
Nei confronti dei quadri sarà attuato un piano specifico di interventi formativi, a livello
aziendale e/o interaziendale, allo scopo di favorire l'arricchimento delle conoscenze, nonchè
l'analisi e la comprensione dei mutamenti tecnologici e organizzativi.
Brevetti
Oltre a quanto previsto dalla vigente normativa di legge in materia di brevetto e diritti di
autore, viene riconosciuta ai quadri, previa specifica autorizzazione aziendale, la possibilità di
pubblicazione nominativa e/o di svolgere relazioni in ordine a ricerche o lavori afferenti l'attività
svolta.
Indennità di funzione
A decorrere dalla data di attribuzione della qualifica di quadro, ai lavoratori interessati verrà
corrisposta una indennità di funzione nella misura di lire 100.000 lorde mensili per il quadro di
livello A e di lire 70.000 lorde mensili per il quadro di livello B.
Tale indennità è utile ai soli effetti della tredicesima e quattordicesima mensilità e del
trattamento di fine rapporto.
Le parti si danno atto che con la presente regolamentazione hanno dato attuazione al
disposto della legge n. 190/1985.
Anche in relazione a quanto stabilito dalla legge n. 190/1985 la distinzione tra quadri,
impiegati ed operai viene mantenuta agli effetti di tutte quelle norme (legislative, contrattuali,
fiscali, previdenziali, sindacali, ecc.) che prevedano un trattamento differenziato e che comunque
fanno riferimento a tali qualifiche.
A tali fini il collegamento tra l'inquadramento nei livelli dell'area tecnico-amministrativa ed il
trattamento normativo è il seguente:
- qualifica di quadro:
- funzionari A; funzionari B cui tale qualifica sia stata riconosciuta in sede aziendale;
- qualifica impiegatizia:
- funzionari B; livelli 1º, 2º, 3ºa1, 3ºb1, 4º1, 5º1;
- qualifica operaia:
- livelli 3ºa2, 3ºa3, 3ºb2, 3ºb3, 4º2, 5º2, 6º.
Art. 6
(Periodo di prova)
L'assunzione a tempo indeterminato del lavoratore può avvenire con un periodo di prova
non superiore a:
- 6 mesi per i maestri collaboratori, professori d'orchestra, tersicorei, artisti del coro e
funzionari A;
- 5 mesi per i funzionari B e per gli impiegati di 1º livello;
- 3 mesi per gli impiegati di livello 2º, 3ºa1 e 3ºb1;
- 2 mesi per gli impiegati di livello 4º1 e 5º1;
- 1 mese per gli operai.
L'assunzione a tempo determinato del lavoratore può avvenire con un periodo di prova di
15 gg per contratti di durata fino a 2 mesi e di un mese per contratti di durata superiore.
Il periodo di prova deve risultare dalla lettera di assunzione.
Durante il periodo di prova sussistono tra le parti tutti i diritti e gli obblighi previsti dal
presente contratto. La risoluzione del rapporto può aver luogo ad iniziativa di ciascuna delle parti,
in qualsiasi momento, senza preavviso nè relativa indennità sostitutiva. In caso di risoluzione al
lavoratore sarà corrisposta la retribuzione per il periodo di servizio prestato.
Qualora alla scadenza del periodo di prova la Fondazione non proceda alla disdetta del
rapporto, il lavoratore si intenderà confermato in servizio. Per l'eventuale disdetta o per la
conferma in servizio del lavoratore assunto a seguito di concorso sarà dalla Fondazione
consultata la R.S.U.
Nel caso in cui il rapporto di lavoro con il lavoratore assunto a seguito di concorso si risolva
nel corso del periodo di prova, il candidato che nella graduatoria del concorso risulti
immediatamente successivo al vincitore e che abbia conseguito almeno il minimo punteggio
stabilito dalla Commissione giudicatrice per l'idoneità al posto dovrà essere invitato dalla
Fondazione ad esperire il periodo di prova. L'invito in questione dovrà essere effettuato dalla
Fondazione non oltre il dodicesimo mese dalla conclusione del concorso.
Art. 7
(Assunzioni fuori piazza)
Al lavoratore assunto con contratto a tempo determinato in comune diverso da quello in cui
ha sede la Fondazione è dovuta una indennità, da non computarsi ad alcun effetto nella
retribuzione, per tutti i giorni di calendario dell'impegno contrattuale, peraltro per un massimo di 90
giorni, di lire 11.000 qualora la distanza non superi i 50 km e di lire 13.500 qualora la distanza sia
superiore a 50 km.
Al lavoratore assunto in comune diverso da quello ove ha sede la Fondazione, saranno
rimborsate, prima dell'inizio della prestazione lavorativa, le spese di viaggio in prima classe per via
terra ed in classe corrispondente alla prima per via mare. Al professore d'orchestra saranno altresì
rimborsate le spese di trasporto per i seguenti strumenti: contrabbasso, violoncello, arpa, timpani,
cassa, basso tuba, controfagotto, nei limiti della riduzione prevista dalla Concessione VII. In caso
di contratto a tempo determinato di durata fino a 90 giorni saranno rimborsate anche le spese di
viaggio per il ritorno in sede e le spese per il trasporto degli strumenti sopra indicati.
Inoltre la Fondazione corrisponderà su richiesta del lavoratore, prima della partenza, un
anticipo corrispondente ad almeno tre giorni di retribuzione.
Art. 8
(Lavoro a tempo parziale)
Per lavoro a tempo parziale, in applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo 25
febbraio 2000, n. 61, si intende il rapporto di lavoro prestato ad orario inferiore rispetto a quello
previsto dal presente contratto.
Il rapporto di lavoro a tempo parziale può essere di tipo:
a) orizzontale, quando la prestazione si svolge con orario ridotto rispetto all'orario normale
giornaliero di lavoro;
b) verticale e ciclico, quando la prestazione si svolge a tempo pieno limitatamente a periodi
Art. 9
(Apprendistato)
Art. 10
Ferme restando le previsioni di cui all'art. 1, comma 9 del presente contratto concernenti i
diritti di precedenza nelle assunzioni a termine di personale tecnico-amministrativo per la
sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, le Fondazioni lirico-
sinfoniche possono utilizzare in aggiunta all'organico funzionale e nei casi previsti dalla legge n.
196/1997 prestatori di lavoro temporaneo dell'area tecnico-amministrativa, con esclusione delle
qualifiche di cui al 6º livello di tale area.
I prestatori di lavoro temporaneo possono essere utilizzati per un numero non superiore al
10% dei lavoratori assunti a tempo indeterminato.
Il periodo di assegnazione inizialmente stabilito può essere prorogato con il consenso del
lavoratore e con atto scritto e per una durata non superiore a quella inizialmente concordata.
Al prestatore di lavoro temporaneo spetta un trattamento economico non inferiore a quello
cui hanno diritto i dipendenti di pari livello della Fondazione utilizzatrice per effetto dei diversi livelli
di contrattazione.
La Fondazione utilizzatrice comunicherà preventivamente all'Organismo rappresentativo
aziendale il numero, le qualifiche dei lavoratori utilizzati con contratto di lavoro temporaneo
nonchè le durate. Ove ricorrano motivate ragioni di urgenza e necessità la predetta
comunicazione sarà effettuata entro i cinque giorni successivi alla stipula del contratto.
Art. 11
(Retribuzione ed elementi della retribuzione)
Art. 12
(Corresponsione della retribuzione)
Al lavoratore sarà corrisposta una retribuzione non inferiore a quella prevista dal presente
contratto in relazione al livello di appartenenza.
La retribuzione sarà corrisposta al lavoratore non oltre la fine di ogni mese mediante busta
paga o prospetti equipollenti in cui dovranno essere specificate le singole voci ed i rispettivi
importi costituenti la retribuzione stessa e l'elencazione delle trattenute.
Qualsiasi reclamo sulla corrispondenza della somma pagata con quella indicata sulla busta
paga nonchè sulla quantità e qualità della moneta dovrà essere fatta all'atto del pagamento.
Nel caso di contestazione sulla retribuzione o sui relativi elementi costitutivi, al lavoratore
deve essere subito corrisposta la parte di retribuzione non contestata.
Nel caso in cui la Fondazione ritardi di oltre 10 giorni il pagamento della retribuzione il
lavoratore ha facoltà di risolvere il rapporto di lavoro con diritto alla corresponsione del trattamento
Art. 13
(Tredicesima mensilità)
Art. 14
(Quattordicesima mensilità)
Art. 15
(Premio di produzione)
Art. 16
(Indennità sostitutiva mensa)
L'indennità sostitutiva mensa viene corrisposta nella misura di lire 9.000 mensili. Tale
misura assorbe sino a concorrenza ogni altro trattamento già corrisposto allo stesso titolo in sede
aziendale.
L'istituto è per ogni altro profilo regolato dall'accordo interconfederale 20 aprile 1956.
Art. 17
(Aumenti di anzianità)
I lavoratori assunti a tempo indeterminato a partire dal 4 aprile 1996 per l'anzianità maturata
dopo il diciottesimo anno di età presso la stessa Fondazione e nel medesimo livello di
appartenenza avranno diritto, indipendentemente da qualsiasi aumento di merito, a maturare
cinque aumenti biennali di anzianità in cifra fissa secondo gli importi unitari di seguito indicati per
ciascun livello di inquadramento:
Livelli Importi
1º 90.000
2º 83.000
3º 77.000
4º 73.000
5º 65.000
6º -
Livelli Importi
FA 83.000
FB 75.000
1º 68.000
2º 64.000
3ºa 62.000
3ºb 58.000
4º 54.000
5º 51.000
6º 46.000
Gli aumenti biennali decorrono dal primo giorno del mese immediatamente successivo a
quello in cui si compie il biennio di anzianità. Essi non potranno comunque essere assorbiti da
precedenti o successivi aumenti di merito nè i futuri aumenti di merito potranno essere assorbiti
dagli aumenti biennali maturati o da maturare.
Rimangono tuttavia assorbiti gli aumenti concessi per lo stesso titolo.
In caso di passaggio di livello, l'importo per aumenti biennali già maturati sarà rivalutato
nella misura del valore unitario previsto per il nuovo livello di inquadramento. Fermo restando in
ogni caso il numero massimo di cinque aumenti biennali, l'anzianità maturata dopo l'ultimo
aumento biennale nel livello di provenienza sarà considerato utile ai fini della maturazione del
successivo aumento biennale nel nuovo livello di inquadramento.
Anzianità convenzionali
Agli esclusivi effetti degli aumenti biennali di anzianità saranno riconosciuti al personale
artistico, tecnico ed amministrativo assunto a tempo indeterminato i periodi di effettivo servizio
prestato presso Fondazioni liriche, teatri di tradizione, Istituzioni concertistico-orchestrali, RAI e
bande militari con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e con rapporti di lavoro a termine
purchè di durata non inferiore a tre mesi.
Ai fini del riconoscimento il personale artistico e tecnico deve aver svolto nelle Fondazioni e
nelle Istituzioni di provenienza le stesse mansioni attribuitegli dalla Fondazione. Quanto al
personale amministrativo, ai fini del riconoscimento, deve aver svolto nelle Fondazioni e nelle
Istituzioni di provenienza mansioni rientranti nell'ambito del livello attribuitogli dalla Fondazione.
Il riconoscimento dei pregressi periodi di effettivo servizio ai fini degli aumenti biennali di
anzianità opera fino a concorrenza del numero massimo di cinque aumenti biennali.
Norma transitoria
Per i lavoratori già in forza alla Fondazione a tempo indeterminato alla data del 3 aprile
1996 continua ad applicarsi la disciplina in materia di aumenti periodici di anzianità di cui al c.c.n.l.
22 maggio 1992 (vedasi in Appendice).
Art. 18
(Riposo settimanale)
Art. 19
(Disciplina delle festività soppresse)
In riferimento alla legge 5 marzo 1977, n. 54, contenente disposizioni in materia di giorni
festivi ed al D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 792, al lavoratore che ha prestato attività lavorativa
ovvero sia stato assente per riposo settimanale nelle giornate di S. Giuseppe, Ascensione,
Corpus Domini e, per i comuni diversi da Roma, del 29 giugno sarà concesso un giorno
aggiuntivo di ferie. Il periodo di godimento dei giorni aggiuntivi di ferie sarà fissato dalla
Fondazione, sentita la R.S.U. e tenuto conto delle esigenze di servizio e dell'attività programmata,
entro il periodo feriale dell'anno successivo a quello cui si riferiscono le ex giornate festive.
Al lavoratore che ha prestato attività lavorativa, nei termini previsti dal presente contratto,
nella prima domenica di novembre, giorno di celebrazione della Festa dell'Unità nazionale,
spetterà, oltre alla normale retribuzione contrattuale, una quota giornaliera di retribuzione senza
alcuna maggiorazione. Al lavoratore che sia stato assente in tale giornata per riposo settimanale
sarà corrisposta una quota giornaliera di retribuzione.
Resta inteso che il 4 novembre è da considerare normale giorno feriale a tutti gli effetti.
Art. 20
(Ferie)
Al lavoratore per ogni anno di effettivo servizio prestato spetta un periodo di ferie retribuito
della durata di 30 giorni lavorativi.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, di scadenza del termine del contratto di lavoro
a tempo determinato o stagionale, oppure di sospensione del servizio per soste stagionali, ove
non sia maturato il diritto all'intero periodo di ferie, al lavoratore spettano tanti dodicesimi delle
ferie stesse quanti sono i mesi interi di effettivo servizio prestato, computandosi come mese intero
la frazione di mese eguale o superiore ai quindici giorni.
Le ferie non potranno essere effettuate in periodo di preavviso.
Le ferie avranno normalmente carattere continuativo e non potranno avere inizio in giorni
festivi o in giorni di riposo settimanale.
La scelta del periodo feriale verrà stabilita di comune accordo compatibilmente con le
esigenze di servizio.
Qualora il lavoratore venga richiamato in servizio durante il periodo di ferie, la Fondazione è
tenuta ad usargli, sia per il rientro in sede sia per il ritorno nella località ove trascorreva le ferie, il
trattamento di trasferta.
Il periodo feriale verrà comunque conteggiato sulla base di 6 giorni lavorativi settimanali
anche nell'ipotesi di coincidenza con i periodi di adozione della settimana corta.
Ai lavoratori assunti con contratto a tempo determinato o stagionale ovvero con contratto a
tempo indeterminato con sosta stagionale l'indennità sostitutiva ferie verrà liquidata in base ai
mesi di effettivo servizio prestato nell'anno moltiplicati per il coefficiente 2,46.
Art. 21
(Trattamento in caso di malattia e di infortunio non sul lavoro)
L'assenza per malattia od infortunio non sul lavoro deve essere immediatamente
comunicata, salvo caso di impedimento, e giustificata per iscritto entro le 24 ore successive.
Qualora l'assenza superi le 24 ore il lavoratore dovrà esibire alla Fondazione un certificato
medico.
La Fondazione può effettuare il controllo delle assenze per malattia od infortunio non sul
lavoro del lavoratore nel rispetto dell'art. 5 della legge 20 maggio 1970, n. 300. La Fondazione ha
inoltre facoltà di far controllare l'idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti
Art. 22
(Infortuni sul lavoro)
Art. 23
(Tutela della maternità)
Art. 24
(Permessi)
Art. 25
(Aspettativa)
Al lavoratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato può essere concesso, per gravi
motivi privati da valutarsi dalla Fondazione e compatibilmente con le esigenze di servizio, un
periodo di aspettativa nella misura massima di 12 mesi.
Al lavoratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato può essere concesso, per
motivate e documentate esigenze di studio e/o di aggiornamento e riqualificazione professionale,
un periodo di aspettativa nella misura massima di 6 mesi.
Tale aspettativa non comporta alcuna retribuzione nè maturazione di alcun effetto
contrattuale.
Qualora il lavoratore usi dell'aspettativa concessa in modo diverso da quello dichiarato per
ottenerla il rapporto di lavoro potrà essere risolto per giusta causa.
Al lavoratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato può essere altresì concesso un
periodo di aspettativa nella misura massima di un anno, rinnovabile a discrezione della
Fondazione, per necessità dipendenti dall'assunzione di cariche sindacali a carattere nazionale.
Tale aspettativa non comporta alcuna retribuzione salvo la maturazione dei benefici connessi
all'anzianità di servizio.
Nei confronti dei lavoratori eletti a cariche presso enti autonomi territoriali troverà
applicazione il trattamento di aspettativa previsto dalla legge 12 dicembre 1966, n. 1078.
riabilitazione da svolgere presso i servizi sanitari delle Unità sanitarie locali o di altre
strutture terapeutico-riabilitative e socio-assistenziali.
Mensilmente, inoltre, il lavoratore dovrà presentare al datore di lavoro la documentazione
rilasciata dalla struttura di cura e riabilitazione attestante l'effettivo svolgimento e la prosecuzione
del programma terapeutico.
Il lavoratore è tenuto a riprendere il servizio entro 7 giorni dal termine del programma di
riabilitazione.
I lavoratori familiari di tossicodipendenti, per i quali il Servizio pubblico per le
tossicodipendenze attesti la necessità di concorrere al programma di riabilitazione, possono
essere posti a richiesta in aspettativa, che sarà concessa in relazione alle esigenze organizzative
e produttive aziendali.
Per usufruire dell'aspettativa, il lavoratore deve presentare al datore di lavoro le attestazioni
dello stato di tossicodipendenza del familiare e della necessità di concorrere al programma di cura
e riabilitazione. Entrambe le attestazioni saranno rilasciate dal Servizio pubblico di assistenza ai
tossicodipendenti.
La durata massima dell'aspettativa per i lavoratori familiari di tossicodipendenti è di tre mesi
non frazionabile.
I periodi di aspettativa di cui al presente articolo non comportano alcun trattamento
retributivo diretto, indiretto e differito, e non saranno ritenuti utili ai fini di alcun trattamento
contrattuale e di legge.
Art. 26
(Congedo matrimoniale)
Art. 27
(Assegno di nuzialità)
Art. 28
(Assenze)
Salvo quanto previsto per il caso di malattia, ogni impedimento che non consenta al
lavoratore di raggiungere il luogo di lavoro per l'ora indicata nell'ordine di servizio dovrà essere
comunicato alla Fondazione immediatamente salvo giustificato motivo.
Il lavoratore che chiamato in servizio non si presenta senza giustificato motivo sarà
considerato dimissionario.
Art. 29
(Attività promozionale)
opportune delle spese vive sostenute per lo svolgimento dell'attività promozionale in sede e
fuori sede.
B) Previa intesa fra la Direzione aziendale, la R.S.U. e gli interessati, i maestri collaboratori,
i professori d'orchestra, gli artisti del coro ed i tersicorei parteciperanno all'attività di complessi
ridotti, anche intercategoriali, qualunque sia la relativa composizione numerica, che svolgano la
preparazione e l'esecuzione di manifestazioni artistiche senza o con la presenza di un Direttore,
purchè, in questo secondo caso, il Direttore incaricato sia un dipendente della Fondazione.
Sia la preparazione che l'esecuzione di tali manifestazioni avverranno al di fuori del normale
orario di lavoro - senza che ciò comporti alcun pregiudizio per la normale attività istituzionale della
Fondazione, in sede e fuori sede - con un compenso forfettario la cui determinazione è rinviata ad
intese in sede aziendale.
Nell'ambito dell'attività promozionale potranno essere liberamente utilizzati senza alcuna
limitazione gli allievi delle scuole di danza delle Fondazioni, cui competerà per la partecipazione a
tale attività un compenso pari al 50%, 60% e 80% del compenso forfettario di cui sopra a seconda
che si tratti di allievi del 5º corso, ovvero del 6º e 7º corso ovvero dell'8º corso.
Art. 30
(Utilizzazione di bande magnetiche registrate)
Per incrementare la produzione della Fondazione e favorire la diffusione del balletto fuori
della sede principale del teatro possono essere usate bande magnetiche registrate dai complessi
stabili della stessa Fondazione.
L'uso delle bande magnetiche registrate è comunque consentito per l'attività di balletto
svolta per l'attività promozionale di cui all'art. 29.
Nelle locandine e nella pubblicità in genere deve essere precisato che lo spettacolo avviene
sulla base di bande magnetiche registrate dai complessi della Fondazione.
Se la registrazione è effettuata nell'ambito dell'orario di lavoro nulla è dovuto ai dipendenti
che hanno effettuato la registrazione. Se invece la registrazione è effettuata fuori dell'orario di
lavoro, spetta ai dipendenti il pagamento delle ore di lavoro straordinario prestato.
La registrazione non può essere utilizzata per più di tre stagioni teatrali, compresa quella in
cui è avvenuta la registrazione.
La registrazione, terminata la sua utilizzazione, può essere conservata dalla Fondazione
per uso di archivio. Analogamente possono essere conservate le eventuali registrazioni di
spettacoli.
Art. 31
(Riprese radiotelevisive)
Art. 32
(Divieti e norme speciali)
Art. 33
(Provvedimenti disciplinari)
Le mancanze del lavoratore potranno essere punite, a seconda della gravità, con:
a) rimprovero verbale;
b) rimprovero scritto;
c) multa non superiore a 3 ore di stipendio;
d) sospensione dal lavoro, o dallo stipendio e dal lavoro, per un periodo fino a 5 giorni;
e) sospensione dallo stipendio e dal lavoro per un periodo non superiore a 10 giorni;
f) licenziamento senza preavviso e con la perdita della relativa indennità.
Le sospensioni di cui alle lett. d) ed e) possono applicarsi a quelle mancanze, le quali,
anche in considerazione delle circostanze speciali che le hanno accompagnate, non siano così
gravi da rendere applicabile una maggiore punizione, ma abbiano tuttavia tale rilievo da non
trovare adeguata sanzione nel disposto delle lett. a), b) e c).
Il provvedimento di cui alla lett. f) si applica nei confronti del lavoratore colpevole di
mancanze relative a doveri anche non particolarmente richiamati nel presente contratto che siano
così gravi da non consentire la prosecuzione neanche provvisoria del rapporto di lavoro.
Il licenziamento non pregiudica le eventuali responsabilità per danni nelle quali sia incorso il
lavoratore.
Alcun provvedimento disciplinare può essere adottato nei confronti del lavoratore senza
preventiva contestazione dell'addebito all'interessato e senza averlo sentito a sua difesa.
I provvedimenti disciplinari più gravi del rimprovero verbale, salvo il caso di infrazioni di
gravità tale che non consentano la prosecuzione neanche provvisoria del rapporto di lavoro, non
possono essere applicati prima che siano trascorsi cinque giorni dalla contestazione per iscritto
del fatto che vi ha dato causa. Non può tenersi conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari
decorsi due anni dalla loro applicazione.
Art. 34
(Portatori di handicap)
Art. 35
(Previdenza complementare)
Per tutti gli altri lavoratori è previsto il versamento al Fondo di una quota pari al 25% del
trattamento di fine rapporto maturando nell'anno.
5) I contributi a carico delle Fondazioni e dei lavoratori decorreranno dalla data di adesione
dei singoli lavoratori al Fondo costituito ed operante.
6) Eventuali fondi pensione costituiti in sede aziendale antecedentemente al D.Lgs. n.
124/1993 e successive modificazioni ed integrazioni continueranno la loro esistenza sino alle
determinazioni delle assemblee dei soci e delle parti sociali. I dipendenti dalle Fondazioni lirico-
sinfoniche, sino a quando manterranno la propria iscrizione ai fondi preesistenti, non avranno
diritto di adesione al costituendo Fondo di previdenza complementare intercategoriale, restando
inteso che i trattamenti contributivi in atto aziendalmente sostituiscono a tutti gli effetti quelli
previsti dal presente accordo.
7) Le parti si impegnano ad un monitoraggio entro il 31 luglio 2000 delle forme di
previdenza complementare in atto in sede aziendale.
----------
N.d.R.: L'accordo 11 maggio 2007 prevede quanto segue:
Considerato l'obiettivo a suo tempo individuato e condiviso di prefigurare per i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni liriche
e sinfoniche forme di previdenza complementare a carattere volontario;
Preso atto dell'impraticabilità dell'ipotesi di costituire uno specifico Fondo di previdenza complementare per il comparto
dello spettacolo;
Avuto riguardo all'attuale panorama generale dei Fondi di previdenza complementare;
Convengono di realizzare l'obiettivo sopra indicato mediante adesione al Fondo nazionale pensione complementare
Byblos;
Convengono altresì che:
a) saranno soci e destinatari delle prestazioni del Fondo Byblos tutti i lavoratori, non in prova, dipendenti con contratto a
tempo indeterminato, o determinato di durata pari o superiore a 6 mesi consecutivi presso la stessa Fondazione nell'arco
dell'anno solare, che volontariamente vi aderiscano, esclusi i lavoratori che siano dipendenti di aziende in cui operano
Fondi o Casse aziendali;
b) l'adesione volontaria al Fondo Byblos comporterà una contribuzione percentuale mensile per 12 mensilità annue a
carico delle Fondazioni ed una contribuzione percentuale mensile per 12 mensilità annue a carico del lavoratore che è così
fissata:
- per gli anni 2007 e 2008: 0,50% calcolato sui seguenti elementi della retribuzione contrattuale nazionale: minimo
tabellare, contingenza, E.d.r., E.a.r., aumenti periodici di anzianità;
- a decorrere dall'anno 2009: 1%;
c) l'obbligo contributivo a carico del datore di lavoro sarà assunto dalle Fondazioni unicamente nei confronti dei lavoratori
che aderiranno al Fondo Byblos e, pertanto, la corrispondente contribuzione non sarà dovuta né si convertirà in alcun
trattamento sostitutivo o alternativo anche di diversa natura, sia collettivo che individuale, a favore dei lavoratori che, per
effetto della mancata adesione, non conseguano la qualifica di socio del Fondo, ovvero la perdano successivamente;
d) per i lavoratori di prima occupazione successiva al 28 aprile 1993 è prevista, in caso di adesione volontaria al Fondo
Byblos, l'integrale destinazione del trattamento di fine rapporto maturando nell'anno.
Per i lavoratori di prima occupazione antecedente al 29 aprile 1993 è prevista, in caso di adesione volontaria al Fondo
Byblos, la destinazione del 27% del trattamento di fine rapporto maturando nell'anno;
e) i contributi a carico delle Fondazioni e dei lavoratori decorreranno dalla data di adesione dei singoli lavoratori al Fondo
Byblos;
f) eventuali Fondi pensione costituiti in sede aziendale antecedentemente al D.Lgs. n. 124/1993 e successive modificazioni
ed integrazioni continueranno la loro esistenza sino alle determinazioni delle assemblee dei soci e delle parti sociali. I
dipendenti dalle Fondazioni liriche e sinfoniche, sino a quando manterranno la propria iscrizione ai Fondi preesistenti, non
avranno diritto di adesione al Fondo Byblos, restando inteso che i trattamenti contributivi in atto aziendalmente
sostituiscono a tutti gli effetti quelli previsti dal presente accordo.
Le parti si riservano di esaminare la possibilità di ampliare l'ambito di iscrivibilità a Byblos estendendolo ai contratti a
termine di durata pari o superiore a 6 mesi non consecutivi presso la stessa Fondazione nell'arco dell'anno solare.
L'Anfols, la SLC-CGIL, la FISTEL-CISL, la UILCOM-UIL e la FIALS-CISAL, contestualmente alla sottoscrizione in data
odierna dell'accordo per la previdenza complementare del personale dipendente dalle Fondazioni liriche e sinfoniche,
convengono sulla necessità di procedere con ogni sollecitudine al rinnovo complessivo del contratto collettivo nazionale di
lavoro, di cui la previdenza complementare costituiva e costituisce solo un momento, seppure di particolare rilievo sociale
e politico.
Ritengono urgente ed imprescindibile, per quanto riguarda la disciplina normativa dei rapporti di lavoro, la ricerca di
soluzioni tese al perseguimento delle migliori condizioni di efficacia, efficienza e qualità dell'attività produttiva, nel rispetto
delle professionalità dei lavoratori e delle esigenze artistiche e produttive delle Fondazioni.
A tal fine le parti concordano di tornare ad incontrarsi entro il 15 giugno 2007 per confrontare le rispettive posizioni ed
elaborazioni in merito al rinnovo contrattuale definendo, nel corso della prima riunione, il calendario degli incontri.
Art. 36
(Cassa assistenza straordinaria)
Art. 37
(Diritto allo studio)
Art. 38
(Diritti sindacali)
Nota a verbale
2) Assemblee
L'esercizio del diritto di assemblea di cui all'art. 20 della legge 20 maggio 1970, n. 300, avrà
corso nel rispetto delle seguenti modalità:
1) la convocazione sarà comunicata alla Direzione aziendale con un preavviso di almeno
24 ore e con l'indicazione dell'ora di inizio e di termine dell'assemblea nonchè dell'ordine del
giorno. Dovranno altresì essere preventivamente comunicati alla Direzione aziendale i nominativi
dei dirigenti esterni delle OO.SS. che si intenda eventualmente far partecipare alla assemblea;
2) le OO.SS. e/o la R.S.U. convocheranno l'assemblea retribuita in orario di lavoro
possibilmente alla fine o all'inizio delle prestazioni lavorative;
3) le OO.SS. e/o la R.S.U., nel convocare assemblee retribuite di gruppi di lavoratori da
tenersi durante l'orario di lavoro, terranno conto delle esigenze relative alla continuazione della
normale attività per gli altri lavoratori non interessati alle assemblee;
4) lo svolgimento delle assemblee durante l'orario di lavoro dovrà comunque aver luogo
secondo criteri tali da non pregiudicare in alcun modo il normale svolgimento degli spettacoli e
rappresentazioni e, in genere, delle manifestazioni aperte al pubblico;
5) le Fondazioni metteranno a disposizione locali idonei per lo svolgimento delle
assemblee.
3) Agibilità sindacali
conseguente sospensione della attività lavorativa per l'intera durata del distacco sindacale.
L'Organizzazione sindacale che intendesse rinunciare in tutto o in parte al distacco
sindacale spettantele ne darà comunicazione all'ANFOLS entro il 31 dicembre. In tal caso avrà
diritto ad utilizzare come permessi sindacali una quota pari ad 1/12 di 1.600 ore annuali per
ciascun mese di mancato distacco sindacale. Tale quota sarà ripartita tra le tredici Fondazioni
lirico-sinfoniche in rapporto al numero dei dipendenti in forza a tempo indeterminato presso
ciascuna Fondazione alla data del 31 dicembre e si aggiungerà al monte ore spettante
all'Organizzazione richiedente ai sensi del successivo punto B).
B) Il monte ore annuo di permessi sindacali retribuiti complessivamente fruibili dai lavoratori
che, nell'ambito delle OO.SS. nazionali sottoscrittrici il contratto, rivestono la carica di dirigente
sindacale, per la partecipazione alle riunioni di Organi direttivi nonchè per l'espletamento del loro
mandato e di ogni attività connessa, compresa la partecipazione alle trattative contrattuali
nazionali per il settore delle Fondazioni lirico-sinfoniche, è così fissato:
- 3.000 ore dal 1º gennaio 2000;
- 3.500 ore dal 1º gennaio 2001;
- 4.000 ore dal 1º gennaio 2002.
Tale monte ore annuo complessivo di permessi sindacali retribuiti è ripartito tra le tredici
Fondazioni lirico-sinfoniche in rapporto al numero dei lavoratori in forza a tempo indeterminato
presso ciascuna Fondazione alla data del 31 dicembre dell'anno precedente il riparto.
Il monte ore aziendale è di norma ripartito pariteticamente tra le OO.SS. sottoscrittrici il
contratto salvo diverse intese eventualmente intervenute tra le stesse OO.SS. e comunicate alla
Fondazione interessata tramite l'ANFOLS.
I permessi sindacali retribuiti, giornalieri ed orari, sono fruibili mensilmente da ciascun
dirigente sindacale per non più di 4 gg lavorativi ed in ogni caso per non più di 24 ore lavorative.
I dirigenti sindacali che intendano fruire di permessi sindacali retribuiti devono farne
richiesta scritta alla Fondazione di appartenenza almeno 3 giorni prima ed, in casi eccezionali,
almeno 24 ore prima tramite la struttura sindacale di appartenenza.
La Fondazione autorizza il permesso sindacale retribuito compatibilmente con le esigenze
di servizio.
C) I dirigenti sindacali possono fruire mensilmente di permessi sindacali non retribuiti per la
partecipazione a trattative sindacali, a congressi, commissioni ed a convegni di natura sindacale.
Per quanto concerne le modalità, i limiti e le condizioni di fruizione dei permessi sindacali
non retribuiti valgono le regole di cui al precedente punto B).
D) Premesso il divieto di ogni forma di cumulo dei permessi sindacali, il numero mensile dei
permessi sindacali retribuiti (al massimo 4 giorni) e di quelli non retribuiti (al massimo altri 4 giorni)
non potrà superare gli otto giorni mensili di assenza dal servizio, fermi restando requisiti,
condizioni e compatibilità prescritti per la fruizione dei permessi.
E) L'effettiva utilizzazione dei permessi sindacali di cui sopra deve essere certificata entro
tre giorni alla Direzione della Fondazione da parte della Organizzazione sindacale che ha richiesto
ed utilizzato il permesso.
F) I distacchi sindacali di cui al punto A) ed i permessi sindacali di cui al punto B) sono
retribuiti, con esclusione dei compensi e delle indennità per lavoro straordinario e di quelli collegati
all'effettivo svolgimento delle prestazioni.
G) Ai lavoratori designati dalle OO.SS. sottoscrittrici il contratto a partecipare alle trattative
contrattuali nazionali concernenti il settore delle Fondazioni lirico-sinfoniche verranno concessi
permessi non retribuiti per la partecipazione a tali trattative.
I permessi verranno richiesti di norma per iscritto almeno tre giorni prima e, in casi
eccezionali, almeno 24 ore prima tramite la struttura sindacale di appartenenza e verranno
concessi compatibilmente con le esigenze di servizio.
H) Ai lavoratori designati dalle OO.SS. sottoscrittrici il contratto come propri rappresentanti
in seno a Commissioni ministeriali, di collocamento, ecc., potranno essere concessi permessi non
retribuiti per la partecipazione alle riunioni di tali Commissioni.
I permessi verranno richiesti di norma per iscritto almeno tre giorni prima e, in casi
eccezionali, almeno 24 ore prima, tramite la struttura sindacale di appartenenza e verranno
concessi compatibilmente con le esigenze di servizio.
4) Contributi sindacali
5) Sistema di informazioni
Livello nazionale
Annualmente, entro il primo quadrimestre, l'ANFOLS fornirà alle Organizzazioni sindacali
dei lavoratori, nel corso di uno specifico incontro, anche sulla base dei dati e degli elementi di
conoscenza forniti dall'Osservatorio, informazioni globali riferite all'esercizio finanziario in corso
sugli indirizzi produttivi e sui programmi di attività delle Fondazioni lirico-sinfoniche, sugli elementi
di entrata e di uscita emergenti dai bilanci preventivi e sulle prospettive occupazionali generali del
settore.
Annualmente, entro il terzo quadrimestre, l'ANFOLS fornirà alle Organizzazioni sindacali dei
lavoratori, nel corso di uno specifico incontro, anche sulla base dei dati e degli elementi di
conoscenza forniti dall'Osservatorio, informazioni globali riferite all'esercizio finanziario precedente
sulle attività produttive realizzate dalle Fondazioni lirico-sinfoniche, sugli elementi di entrata e di
uscita emergenti dai conti consuntivi e sulle linee del coordinamento sul piano nazionale dei
programmi delle Fondazioni lirico-sinfoniche.
Livello territoriale
Annualmente, entro il primo quadrimestre, la Direzione aziendale, nel corso di uno specifico
incontro, fornirà alle Organizzazioni sindacali a livello orizzontale territoriale ed alle Organizzazioni
sindacali territoriali di categoria informazioni sugli indirizzi produttivi della Fondazione, con
particolare riferimento ai programmi finalizzati alla diffusione musicale nel territorio e nella scuola,
sulle previsioni finanziarie, sui progetti di formazione professionale e sulle linee del coordinamento
in sede regionale dell'attività della Fondazione.
Livello aziendale
Informazione
Annualmente, entro il primo quadrimestre, la Direzione aziendale fornirà alla R.S.U. ed alle
Organizzazioni sindacali territoriali di categoria informazioni riferite all'esercizio finanziario
successivo sulle linee e proposte di programmazione annuale, sulle modalità produttive
dell'attività artistica programmata (produzioni proprie, coproduzioni, commesse esterne), sulla
situazione finanziaria quale emerge dal bilancio preventivo e sulle prospettive occupazionali della
Fondazione.
Nel corso dello stesso incontro e, comunque, entro il primo quadrimestre, la Direzione
aziendale fornirà alla R.S.U. ed alle Organizzazioni sindacali territoriali di categoria informazioni
riferite all'esercizio finanziario precedente sulle attività produttive realizzate dalla Fondazione,
sugli elementi di entrata e di uscita emergenti dal conto consuntivo, sulla attuazione di programmi
di formazione del personale, sull'andamento occupazionale.
Informazione e confronto
Le Direzioni aziendali informeranno preventivamente R.S.U. e OO.SS. territoriali di
categoria in ordine a:
- modifiche del regolamento di servizio;
- criteri e modalità delle assunzioni;
- proposte di nuova organizzazione del lavoro - anche eventualmente conseguenti
all'introduzione di nuove tecnologie - e relativi riflessi sull'occupazione e sulle condizioni di lavoro;
- programmi di formazione professionale;
- processi di mobilità del personale che determinino spostamenti non temporanei
nell'ambito aziendale di significative aliquote di lavoratori;
- misure in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- affidamento di servizi e commesse all'esterno.
Ricevuta l'informazione, R.S.U. e OO.SS. possono chiedere in forma scritta un incontro per
l'esame dei contenuti dell'informazione. L'esame si svolge in appositi incontri che iniziano di
norma entro le 48 ore dalla ricezione della richiesta e che si concludono nel termine di 15 giorni
dalla ricezione dell'informazione, ovvero entro un termine più breve per oggettivi motivi di
urgenza.
Dell'esito dell'esame è redatto verbale dal quale risultano le posizioni della Direzione
aziendale, della R.S.U. e delle OO.SS. sulle materie oggetto di esame. Resta ferma l'autonoma
determinazione definitiva dell'Organo deliberante della Fondazione.
Durante il periodo in cui si svolge l'esame la Fondazione non adotta provvedimenti sulle
materie oggetto di esame e le OO.SS. non assumono sulle stesse iniziative conflittuali.
Forme di partecipazione
Presso ciascuna Fondazione è costituita una Conferenza permanente pariteticamente
costituita da componenti della Direzione della Fondazione e dai rappresentanti designati dalle
Organizzazioni sindacali dei lavoratori sottoscrittrici del c.c.n.l. Nel rispetto dei ruoli e delle
responsabilità delle Direzioni aziendali e dei Sindacati e senza funzioni negoziali, la Conferenza
concorre, attraverso la reciproca informazione ed ogni utile consultazione, a contemperare
l'interesse dei lavoratori allo sviluppo professionale ed al migliore assetto delle condizioni di lavoro
con l'esigenza di ottimizzare l'efficacia e l'efficienza dell'attività produttiva e del servizio culturale
ed artistico reso alla collettività.
----------
N.d.R.: L'accordo 29 luglio 2003 prevede quanto segue:
4) Rappresentanze sindacali unitarie
All'art. 38, punto 1 del c.c.n.l. 1º giugno 2000 sono apportate le seguenti variazioni ed integrazioni:
- la Rappresentanza sindacale unitaria è l'unica struttura sindacale abilitata alla contrattazione aziendale, unitamente alle
competenti strutture territoriali delle Organizzazioni sindacali firmatarie del c.c.n.l., così come previsto al punto 5
dell'accordo interconfederale 20 dicembre 1993;
- il numero dei componenti la R.S.U. è determinato sulla base di un componente ogni 50 o frazione di 50 lavoratori
dipendenti a tempo indeterminato, con un minimo di 12 componenti;
- ferma restando l'eleggibilità dei lavoratori non in prova in forza alla Fondazione alla data delle elezioni, possono essere
candidati anche i lavoratori con contratto a tempo determinato, il cui contratto di assunzione consenta, alla data delle
elezioni, una durata residua del rapporto di lavoro di almeno sei mesi.
Al termine del contratto a tempo determinato ed in ogni caso di risoluzione del rapporto di lavoro il mandato conferito
scade automaticamente.
Ai fini di quanto determinato al punto 6 dell'accordo interconfederale 20 dicembre 1993, la conclusione del contratto per il
delegato a tempo determinato sarà presa in considerazione solo nel caso di non riassunzione nella stagione successiva.
5) Dichiarazione unilaterale delle Organizzazioni sindacali
1. Le OO.SS., partecipando alla procedura di elezione della R.S.U., rinunciano formalmente ed espressamente a costituire
R.S.A.
2. Qualora l'iniziativa per l'indizione delle elezioni della R.S.U. non sia esercitata nei tempi e nelle modalità di cui al punto
1, Parte II dell'accordo interconfederale 20 dicembre 1993, l'iniziativa stessa - quale condizione della sua procedibilità -
deve essere supportata dalla richiesta di almeno il 63% dei lavoratori in forza alla Fondazione.
Resta fermo quanto previsto al punto 2, Parte II - disciplina della elezione della R.S.U. - dell'accordo interconfederale 20
dicembre 1993.
3. Restano ferme le prerogative attribuite dalla legge alle Organizzazioni sindacali dei lavoratori.
4. Sono eleggibili i lavoratori a tempo determinato che abbiano prestato attività lavorativa nel triennio precedente per un
periodo complessivo non inferiore a 18 mesi, ridotto per l'Arena di Verona a 12 mesi.
Il numero massimo di lavoratori a termine eleggibili è stabilito nella misura del 20% del numero complessivo di componenti
la R.S.U.
5. Al fine di sottolineare il principio secondo il quale la R.S.U. costituisce l'Organismo rappresentativo di tutti i lavoratori,
nella definizione del Collegio elettorale - di norma unico salvo diversi accordi definiti in sede locale tra i soggetti abilitati
all'indizione delle elezioni della R.S.U. - le OO.SS. terranno conto delle categorie artistiche, tecniche ed impiegatizie di cui
all'art. 2095 cod. civ. onde garantire un'equilibrata composizione della rappresentanza.
Art. 39
(Appalti)
Art. 40
(Formazione professionale)
Art. 41
(Procedure per la definizione delle controversie sindacali)
Nel ribadire il comune intendimento di adottare tutte le misure utili per prevenire, esaminare
e possibilmente risolvere i motivi di conflitto di lavoro che possono insorgere nelle varie realtà
aziendali nonchè allo scopo di salvaguardare l'interesse dell'utenza, le parti concordano di
adottare le procedure di seguito indicate:
a) Procedura preventiva
- La Fondazione fornirà alla R.S.U. informazione preventiva sulle finalità, modalità operative
e conseguenze delle innovazioni tecnologiche e/o tecnico-organizzative di rilievo che comportino
immediatamente o in prospettiva la riorganizzazione del lavoro. La R.S.U. presenterà alla
Fondazione le richieste dei lavoratori in tema di innovazione tecnologica e/o tecnico-organizzativa;
- le valutazioni, sui temi esposti da entrambe le parti, dovranno essere presentate ed
esaminate entro 3 giorni lavorativi o comunque entro il termine concordato per la ricerca di un
accordo in sede locale;
- trascorso tale termine le parti, senza perdere la titolarità della rappresentanza del
negoziato e prima di riprendere la propria libertà d'azione, potranno integrare le proprie
delegazioni con le rispettive rappresentanze territoriali e/o nazionali con il compito di raggiungere
l'accordo nei 3 giorni lavorativi successivi;
- le parti potranno consensualmente decidere di prorogare i termini della discussione relativi
ai due livelli anzidetti;
- durante lo svolgimento delle procedure concordate, entro i termini predetti, le parti non
procederanno ad azioni dirette;
- nel caso che la procedura si concluda con il mancato accordo, allo scopo di salvaguardare
il processo produttivo e organizzativo, le eventuali astensioni dal lavoro dovranno essere
b) Procedura di conciliazione
I conflitti di lavoro, non riguardanti il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, saranno
esaminati e possibilmente risolti come segue:
- le valutazioni di parte aziendale e sindacale dovranno essere esaminate tra le parti entro 3
giorni o comunque entro un termine concordato per la ricerca di un accordo in sede locale;
- trascorso tale termine le parti, prima di riprendere la propria libertà di azione, potranno
integrare le delegazioni con le rispettive rappresentanze nazionali con il compito di raggiungere
l'accordo nei 3 giorni lavorativi successivi;
- le parti potranno consensualmente decidere di prorogare i termini della discussione relativi
ai due livelli anzidetti;
- durante lo svolgimento delle procedure concordate, entro i termini predetti, le parti non
procederanno ad azioni dirette;
- nel caso che la procedura si concluda con il mancato accordo, allo scopo di salvaguardare
il processo produttivo e organizzativo, le eventuali astensioni dal lavoro dovranno essere
precedute da una comunicazione alla Fondazione, con un preavviso comunque non inferiore ad 1
giorno.
Art. 42
(Collocamento a riposo)
Nota a verbale
Le parti si danno atto e riconoscono in relazione a tale norma e ad ogni altra disposizione di
legge in materia pensionistica che la permanenza della idoneità professionale costituisce
condizione imprescindibile del rapporto di lavoro.
Art. 43
(Indennità di anzianità - Trattamento di fine rapporto)
Art. 44
(Indennità in caso di morte)
Art. 45
(Certificato di servizio)
All'atto della cessazione del rapporto di lavoro, qualunque ne sia la causa, la Fondazione
rilascerà, a richiesta, un certificato con la indicazione del tempo durante il quale il lavoratore è
stato occupato alle sue dipendenze e della natura della prestazione esplicata.
Art. 46
(Osservatorio nazionale)
Art. 47
(Contrattazione aziendale)
Premessi e richiamati i contenuti del Protocollo sul costo del lavoro 23 luglio 1993, le parti,
fermo restando il rispetto delle coerenze complessive in tema di politica dei redditi, convengono
che:
- la contrattazione aziendale ha durata quadriennale e non è sovrapponibile, per il principio
della autonomia dei cicli negoziali, con la contrattazione nazionale. Gli effetti economici degli
eventuali accordi aziendali non potranno avere decorrenza anteriore al 1º gennaio 2000, ferma
restando in ogni caso la scadenza degli accordi integrativi aziendali in essere;
- le eventuali erogazioni di carattere economico saranno strettamente connesse ai risultati
conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti aventi come obiettivo incrementi
di produttività, di competitività e di qualità, nonchè di ampliamento, ulteriore qualificazione e
possibile diversificazione dell'attività produttiva. Ai fini dell'acquisizione di elementi di conoscenza
comune per la definizione degli obiettivi della contrattazione aziendale a contenuto economico, le
parti valuteranno preventivamente le condizioni del teatro e del lavoro, le sue prospettive di
sviluppo, tenuto conto dell'andamento, delle prospettive di competitività e delle risorse reali da
destinare al riguardo;
- le eventuali erogazioni di carattere economico saranno variabili e non predeterminabili,
non saranno utili ai fini di alcuni istituto legale e contrattuale e avranno caratteristiche tali da
consentire l'applicazione del particolare trattamento contributivo previsto dalle norme di legge;
- la contrattazione aziendale non potrà avere ad oggetto materie ed istituti già definiti a
livello nazionale. Potrà pertanto svolgersi solo sulle materie per le quali il contratto collettivo
nazionale prevede tale possibilità nonchè sulle trasferte, sulle diverse forme di riproduzione
audiovisiva e prodotti derivati e sui contratti di formazione e lavoro;
- i contenuti della contrattazione aziendale, ove richiesto anche solo da una delle parti,
costituiranno oggetto di preventiva consultazione delle parti sindacali nazionali sottoscrittrici del
c.c.n.l., al fine di accertarne la rispondenza ai principi sopra indicati e, in genere, a quelli del
contratto nazionale di lavoro.
Art. 48
(Decorrenza e durata)
Salvo gli istituti per i quali è prevista una diversa decorrenza, il presente contratto decorre
dal 1º gennaio 1998 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2001 per la materia normativa e fino al
31 dicembre 1999 per la materia economica. Per il biennio 2000-2001 troveranno applicazione le
disposizioni economiche di cui all'accordo 29 maggio 2001.
Si intenderà tacitamente rinnovato di anno in anno qualora non venga disdetto da una delle
parti con lettera raccomandata almeno 3 mesi prima della scadenza.
----------
N.d.R.: L'accordo 29 luglio 2003 prevede quanto segue:
Disposizioni finali
Salvo gli istituti per i quali è prevista una diversa decorrenza, la presente ipotesi di accordo decorre dal 1º gennaio 2002 e
resterà in vigore fino al 31 dicembre 2005 per la materia normativa e fino al 31 dicembre 2003 per la materia economica.
Le parti si riservano di sottoporre per l'approvazione la presente ipotesi di accordo alle rispettive assemblee.
----------
N.d.R.: L'accordo 11 dicembre 2006 prevede quanto segue:
Scadenza
Il termine di scadenza del presente accordo economico è fissato al 31 dicembre 2006, in tal senso intendendosi prorogato
il termine di cui alle disposizioni finali dell'accordo 30 ottobre 2003.
Le parti si riservano di sottoporre per l'approvazione la presente ipotesi di accordo alle rispettive assemblee.
MAESTRI COLLABORATORI
Art. 49
(Inquadramento)
I maestri collaboratori sono così inquadrati nei livelli dell'area artistica di cui all'art. 5 del
presente contratto:
1º livello
Direttore musicale di palcoscenico
Maestro collaboratore con obbligo di direzione orchestrale
E' inquadrato nel 1º livello il Direttore musicale di palcoscenico che ha la responsabilità del
coordinamento e della direzione dei complessi musicali in palcoscenico e svolge compiti di
coordinamento degli altri maestri collaboratori in palcoscenico e con la direzione artistica.
E' inquadrato nel 1º livello il maestro collaboratore che, oltre alle mansioni proprie dei
maestri collaboratori di gruppo A, assume contrattualmente l'obbligo della direzione orchestrale
per le prove e, a richiesta della Direzione aziendale, per l'eventuale ripresa di alcune fra le opere
in programma. I titoli degli spettacoli la cui ripresa potrà essere eventualmente affidata al maestro
saranno comunicati all'interessato prima dell'inizio della stagione. Per la direzione orchestrale
delle prove non compete alcun compenso aggiuntivo. Per la direzione orchestrale delle riprese
sarà corrisposto un compenso da pattuirsi di volta in volta.
La Direzione ha facoltà di affidare, durante la stagione, anche agli altri maestri collaboratori
la ripresa o le prove di alcune fra le opere in programma. La Fondazione corrisponderà ai maestri
collaboratori per la direzione orchestrale delle prove e delle riprese uno speciale compenso da
pattuirsi di volta in volta.
Il presente contratto verrà applicato, ad eccezione della normativa concernente gli orari di
lavoro, al maestro del coro, il quale sarà tenuto a prestare la propria attività in relazione ai compiti
affidatigli. Ai fini del computo degli aumenti periodici di anzianità del maestro del coro verrà
convenzionalmente utilizzato il minimo retributivo previsto per il 1º livello.
La qualifica di altro maestro del coro è riconosciuta al maestro che ha l'obbligo di svolgere
tutte le mansioni del maestro del coro e di sostituirlo.
Al maestro della banda cui venga affidata in modo continuativo la preparazione di altri
complessi di palcoscenico con obbligo della strumentazione sarà riconosciuta l'appartenenza al 2º
livello.
Art. 50
(Mutamento di mansioni)
Art. 51
(Prestazioni speciali)
I maestri collaboratori hanno l'obbligo di eseguire tutte le prestazioni speciali che, inerenti
alle rispettive mansioni e necessarie per il normale svolgimento degli spettacoli, fossero loro
affidate dalla Direzione.
Sono tuttavia escluse da tale obbligo le prestazioni strumentali in orchestra e le esecuzioni
solistiche di rilievo in palcoscenico. Al maestro che accetta di svolgere tali prestazioni spetta uno
speciale compenso da pattuirsi di volta in volta.
Sono da annoverare tra le prestazioni speciali le strumentazioni realizzate dal maestro
istruttore della banda assegnato al 3º livello.
Art. 52
(Qualifica impiegatizia)
Ai maestri cui si applica il presente contratto spetta, a tutti gli effetti, la qualifica impiegatizia.
Art. 53
(Orario di lavoro)
L'orario normale di lavoro del maestro collaboratore è fissato in 39 ore settimanali e in 7 ore
giornaliere ripartite in due prestazioni ordinarie, una delle quali potrà avere una durata massima di
4 ore.
Tuttavia, ai soli fini delle prestazioni eseguite al pianoforte, l'orario di lavoro del maestro di
sala e del maestro al ballo è fissato in 6 ore, ripartite in due prestazioni ordinarie, una delle quali
potrà avere la durata massima di 4 ore. Agli effetti dell'esaurimento dell'orario di lavoro
settimanale e giornaliero, le 6 ore di prestazione eseguita al pianoforte dal maestro di sala e dal
maestro al ballo assorbono convenzionalmente 7 ore di lavoro.
In caso di spettacolo o antiprova generale o prova generale, l'orario normale di lavoro del
maestro collaboratore è così suddiviso:
a) una prestazione ordinaria di 3 ore ed uno spettacolo o viceversa;
b) una prestazione ordinaria di 3 ore ed una antiprova generale o viceversa;
c) una prestazione ordinaria di 3 ore ed una prova generale o viceversa.
Il maestro collaboratore è tenuto ad eseguire due spettacoli nella stessa giornata senza
diritto ad alcun compenso aggiuntivo. L'eventuale eccedenza oltre l'orario normale di lavoro
giornaliero sarà peraltro retribuita in regime straordinario.
In caso di prova unica l'orario giornaliero sarà esaurito in 5 ore.
Durante ciascuna prova il maestro collaboratore ha diritto ad almeno 10 minuti di riposo da
computarsi nell'orario di lavoro.
Tra le due prestazioni ordinarie giornaliere dovrà intercorrere un intervallo, la cui durata,
unica per tutte le categorie artistiche, verrà fissata aziendalmente in relazione alle condizioni
ambientali, con un minimo di 2 ore e 30 minuti. Tale intervallo può essere ridotto a 2 ore in
relazione ad esigenze di produzione.
Il maestro collaboratore dovrà trovarsi al suo posto di lavoro in tempo utile per l'inizio delle
varie prestazioni secondo l'ora fissata nell'ordine del giorno.
Le prestazioni antimeridiane avranno inizio normalmente alle ore 10.00. Le prestazioni
antimeridiane del maestro alle luci potranno avere inizio alle ore 8.30. Le prestazioni serali non
potranno superare in regime normale di lavoro le ore 1.00 in caso di spettacolo e prova generale,
le ore 0.30 in caso di antiprova generale e le ore 24.00 in caso di prove ordinarie. Gli spettacoli
all'aperto e le relative prove antigenerali e generali potranno protrarsi fino alle ore 1.30.
Nella giornata di domenica, oppure nella giornata di sabato qualora il maestro collaboratore
usufruisca del riposo nella giornata di domenica, l'orario normale di lavoro si esaurisce con una
prestazione di 4 ore o con uno spettacolo, che possono essere effettuati in regime normale di
lavoro sia al mattino che al pomeriggio che alla sera.
Dichiarazione a verbale
Fermo restando l'orario normale di lavoro di cui al 1º comma del presente articolo è
concordata una riduzione del monte ore annuo di 10 ore in ragione d'anno finalizzata
all'aggiornamento o perfezionamento professionale.
Art. 54
(Lavoro straordinario, notturno e festivo)
Entro i limiti consentiti dalle vigenti disposizioni legislative e salvo giustificati motivi di
impedimento, il maestro collaboratore è tenuto a prestare il lavoro straordinario, notturno e festivo
che gli venga richiesto.
Il lavoro straordinario, intendendosi per tale quello compiuto oltre l'orario normale di cui al
1º comma dell'art. 56, sarà compensato per ogni mezz'ora di prolungamento o frazione di
mezz'ora con la retribuzione spettante per mezz'ora di prestazione maggiorata del 75%.
Qualora la Fondazione richieda una o più prove straordinarie fuori dell'orario normale
giornaliero e non in prolungamento delle prestazioni ordinarie, verrà corrisposto al maestro
collaboratore un compenso globale pari al 60% della retribuzione giornaliera per ogni prestazione
straordinaria richiesta. La durata delle prestazioni straordinarie sarà di due ore. E' consentito un
prolungamento di 15 minuti che sarà retribuito con una maggiorazione del 20% sulla retribuzione
giornaliera.
Il lavoro notturno, intendendosi per tale quello compiuto oltre le ore 24.00 per le prove
ordinarie e straordinarie, oltre le ore 0.30 per le prove antigenerali, oltre le ore 1.00 per gli
spettacoli e le prove generali e oltre le ore 1.30 per l'attività all'aperto, verrà compensato per ogni
mezz'ora di prolungamento o frazione di mezz'ora con la retribuzione spettante per mezz'ora di
retribuzione maggiorata del 100%.
Qualora il maestro collaboratore sia chiamato a prestare servizio nei giorni festivi di cui
all'art. 58 avrà diritto ad un compenso pari al 60% della retribuzione giornaliera per le prestazioni
che non superano le due ore. In caso di spettacolo, antiprova o prova generale, avrà diritto ad un
compenso pari al 100% della retribuzione giornaliera.
Le maggiorazioni suddette non sono cumulabili intendendosi che la maggiore assorbe la
minore.
Art. 55
(Ricorrenze festive)
Art. 56
(Trasferte)
- alloggio di norma in camera doppia con servizi ovvero l'equivalente economico, e, per le
sole trasferte internazionali, prima colazione ovvero l'equivalente economico;
- rimborso forfettario delle spese di vitto la cui misura - fatte salve le eventuali situazioni
aziendali di miglior favore preesistenti - è fissata, con decorrenza dal 1º gennaio 1989 e fino al 31
dicembre 1989, in lire 22.400 per un pasto ed in lire 44.800 per due pasti. L'entità del rimborso
delle spese di vitto per le trasferte internazionali potrà essere variata quando risultasse
obiettivamente insufficiente in relazione al diverso costo della vita nel Paese ospitante, anche
tenuto conto del cambio in vigore;
- indennità forfettaria di lire 5.000 giornaliere a titolo di rimborso per le piccole spese.
D) Missioni individuali
Al maestro collaboratore in missione individuale per conto della Fondazione si applica il
trattamento previsto per le trasferte collettive, tenuto conto dell'ambito territoriale in cui avviene la
missione. Inoltre il maestro collaboratore avrà diritto al rimborso delle altre spese accessorie
sostenute per l'espletamento della missione (spese telegrafiche, telefoniche e per taxi).
Dichiarazione a verbale
A decorrere dal 1990 e con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso forfettario delle
spese di vitto sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
Art. 57
(Incisioni discografiche)
Dichiarazione a verbale
Art. 58
(Termini di preavviso)
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non può essere risolto da nessuna delle due
parti senza un preavviso, i cui termini sono stabiliti come segue:
a) mesi due di preavviso per il maestro collaboratore con un'anzianità di servizio fino a
cinque anni;
b) mesi tre di preavviso per il maestro collaboratore con anzianità di servizio oltre i cinque
anni e fino a dieci anni;
c) mesi cinque di preavviso per il maestro collaboratore con anzianità di servizio oltre i dieci
anni.
I termini di preavviso decorrono dalla metà o dalla fine di ciascun mese.
La parte che risolve il rapporto senza l'osservanza dei predetti termini deve corrispondere
all'altra una indennità pari all'importo della retribuzione per il periodo di mancato preavviso.
La Fondazione ha diritto di ritenere, su quanto sia da lui dovuto al maestro collaboratore, un
importo corrispondente alla retribuzione per il periodo di preavviso da questi eventualmente non
dato.
E' in facoltà della parte che riceve la disdetta ai sensi del 1º comma del presente articolo
troncare il rapporto sia all'inizio che nel corso del periodo di preavviso senza che da ciò derivi
obbligo di indennizzo per il periodo di preavviso non compiuto.
Il periodo di preavviso, anche se sostituito dalla corrispondente indennità, sarà computato
nell'anzianità di servizio ai diversi effetti contrattuali con esclusione del trattamento di fine
rapporto.
In caso di risoluzione del rapporto da parte del maestro collaboratore per cause attribuibili
alla Fondazione e così gravi da non consentire la prosecuzione del rapporto stesso, è dovuta oltre
al trattamento di fine rapporto anche l'indennità sostitutiva del preavviso.
Durante il compimento del periodo di preavviso la Fondazione concederà al maestro
collaboratore permessi per la ricerca di nuove occupazioni. La distribuzione e la durata dei
permessi stessi saranno stabilite dalla Fondazione in rapporto alle esigenze di servizio.
Tanto il licenziamento quanto le dimissioni saranno comunicate per iscritto.
PROFESSORI D'ORCHESTRA
Art. 59
(Inquadramento)
I professori d'orchestra sono così inquadrati nei livelli dell'area artistica di cui all'art. 5 del
presente contratto:
1º livello
1º violino; 1º violoncello.
***
Art. 60
(Mutamento di mansioni)
Art. 61
(Indennità di strumento)
Al professore d'orchestra sarà corrisposta una speciale indennità mensile di lire 4.500, a
titolo di rimborso forfettario per manutenzione strumento, non computabile a nessun effetto nella
retribuzione.
L'indennità sarà elevata, con decorrenza dal 1º gennaio 1989 e fino al 31 dicembre 1989, a
lire 68.800 mensili nei confronti del professore d'orchestra che, a richiesta della Fondazione, si
avvalga di uno strumento di sua proprietà ed a lire 83.000 mensili nei confronti del professore
d'orchestra che, in relazione ai propri obblighi contrattuali di strumenti affini, si avvalga di due o
più strumenti di sua proprietà. Tale indennità, oltre che di una quota a titolo di rimborso forfettario
per manutenzione strumento, è comprensiva di una quota a titolo di apporto capitale riferita allo
strumento od agli strumenti di proprietà del professore d'orchestra e da questi utilizzati su richiesta
della Fondazione.
Per quanto concerne le arpe ed i timpani, le spese per la sostituzione delle corde e delle
pelli e le altre spese di straordinaria manutenzione sono a carico della Fondazione, sia che lo
strumento sia di proprietà della Fondazione che del professore d'orchestra. All'arpista ed al
timpanista spetta, a titolo di rimborso forfettario per spese di piccola manutenzione non
computabile a nessun effetto nella retribuzione, un'indennità di lire 4.500 mensili, elevata, con
decorrenza dal 1º gennaio 1989 e fino al 31 dicembre 1989, a lire 28.700 se lo strumento è di
proprietà del professore d'orchestra. Tale ultima indennità, oltre che di una quota a titolo di
rimborso forfettario per spese di piccola manutenzione, è comprensiva di una quota a titolo di
apporto capitale riferita allo strumento di proprietà del professore d'orchestra e da questi utilizzato
su richiesta della Fondazione.
A decorrere dal 1990, con effetto dal 1º gennaio di ogni anno, le indennità previste per il
professore d'orchestra che si avvalga di uno o più strumenti di sua proprietà saranno
rideterminate sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice dei prezzi al consumo per
le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tale fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
Dichiarazione a verbale
Le Fondazioni sono tenute ad accendere polizze assicurative per danni o furti all'interno
della Fondazione o in attività decentrata di strumenti di proprietà dei dipendenti.
Art. 62
(Prestazioni speciali e strumenti affini)
Art. 63
(Qualifica impiegatizia)
Art. 64
(Orario di lavoro)
L'orario di lavoro del professore d'orchestra può essere articolato, nel corso della stagione,
secondo i criteri di cui ai successivi punti A) e B) in relazione alle esigenze di programmazione
della Fondazione.
A) L'orario di lavoro deve intendersi individuale e pertanto la relativa articolazione
giornaliera può anche essere diversificata per i singoli professori d'orchestra.
L'orario normale di lavoro giornaliero è fissato in 5 ore, ripartite in due prestazioni - per le
prove sono previsti 10 minuti di riposo nel corso di ciascuna di esse, da computarsi nell'orario di
lavoro - una delle quali non potrà avere durata inferiore a 2 ore. Inoltre la prima prestazione
giornaliera, purchè non si tratti di spettacolo, non potrà eccedere la durata complessiva di 3 ore.
Il professore d'orchestra è tenuto ad eseguire due spettacoli nella stessa giornata senza
diritto ad alcun compenso aggiuntivo. L'eventuale eccedenza oltre l'orario normale di lavoro
giornaliero sarà peraltro retribuita in regime straordinario.
La durata della prova a sezione è fissata in due ore, comprensive di 10 minuti di riposo, ed
esaurisce convenzionalmente 2 ore e 30 minuti delle 5 ore di lavoro ordinario giornaliero.
La prova unica giornaliera, sostitutiva delle due prove ordinarie, può avvenire in casi del
tutto eccezionali. La durata della prova unica va mantenuta in 3 ore e mezza non prolungabili
nemmeno in regime straordinario, con 20 minuti di riposo. Nella giornata in cui è programmata la
prova unica, sostitutiva delle due prove ordinarie, non può essere programmata nessuna prova
straordinaria.
In giornata di spettacolo, prova generale o antigenerale la Fondazione ha facoltà di
programmare o meno la prima prestazione giornaliera. Ove la Fondazione, in tali giornate, non
programmi la prima prestazione giornaliera, la durata dello spettacolo, della prova generale o
antigenerale in regime ordinario di lavoro è di quattro ore, così esaurendo l'orario normale di
lavoro giornaliero.
Lo svolgimento delle prove antigenerali e generali può essere effettuato dalla Fondazione
senza tener conto della normale successione degli atti, in relazione alle esigenze tecniche ed
artistiche.
Non è posto alcun limite circa l'effettuazione ed il numero delle prove antigenerali nonchè
circa l'effettuazione di prove ordinarie dopo la prova generale o antigenerale e dopo l'andata in
scena dello spettacolo.
Nella giornata di domenica, oppure nella giornata di sabato qualora il professore d'orchestra
usufruisca del riposo nella giornata di domenica, l'orario normale di lavoro è fissato in 3 ore, ferma
restando la durata prevista per ciascun tipo di prestazione. In tali giornate può essere effettuato lo
spettacolo o la prova generale o la prova antigenerale o la prova ordinaria. Lo spettacolo, la prova
generale o antigenerale possono essere effettuati sia al mattino che al pomeriggio che alla sera.
La prova ordinaria avverrà di norma in regime antimeridiano. La prova ordinaria pomeridiana o
serale è peraltro consentita qualora si renda necessaria per esigenze produttive connesse al
lavoro in palcoscenico od in conseguenza dell'attività promozionale e decentrata. L'eventuale
eccedenza oltre le 3 ore deve essere retribuita in regime straordinario, fermo restando quanto
previsto dalla successiva norma transitoria.
Tra le due prestazioni ordinarie giornaliere dovrà intercorrere un intervallo, la cui durata,
unica per tutte le categorie artistiche, verrà fissata aziendalmente in relazione alle condizioni
ambientali, con un minimo di 2 ore e 30 minuti.
Le prestazioni antimeridiane non potranno avere inizio normalmente prima delle ore 10.00.
Quelle serali, per l'attività lirica, non potranno protrarsi in regime normale oltre le ore 1.00, tranne
le antiprove generali per le quali il limite è fissato alle ore 0.30. Per l'attività sinfonica le prestazioni
serali non potranno protrarsi in regime normale oltre le ore 24.00.
Per l'attività lirica all'aperto il limite è elevato alle ore 1.30, per le prove antigenerali e
generali e per lo spettacolo, salve le consuetudini locali. Le altre prove non potranno protrarsi in
regime normale oltre le ore 24.00.
La fissazione degli orari di lavoro avverrà mediante l'ordine del giorno settimanale
predisposto dalla Direzione aziendale previa consultazione della R.S.U.
Le eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale, ivi compresi la programmazione,
l'annullamento, l'aumento o la riduzione dei prolungamenti straordinari e la programmazione o
l'annullamento delle prove straordinarie, saranno comunicate entro le ore 13.00 del giorno
precedente a quello cui si riferisce la variazione.
Il professore d'orchestra dovrà trovarsi al suo posto di lavoro in tempo utile per l'inizio delle
varie prestazioni secondo l'ora fissata nell'ordine del giorno.
B) Fermo restando che l'orario di lavoro deve intendersi individuale e pertanto la relativa
articolazione settimanale e giornaliera può anche essere diversificata per i singoli professori
d'orchestra, l'orario individuale normale di lavoro è fissato in 28 ore settimanali, distribuite su un
massimo di 11 prestazioni settimanali e 2 giornaliere e con un massimo di 6 ore giornaliere.
Il professore d'orchestra è tenuto ad eseguire due spettacoli nella stessa giornata senza
diritto ad alcun compenso aggiuntivo. L'eventuale eccedenza oltre l'orario normale di lavoro
giornaliero sarà peraltro retribuita in regime straordinario.
Durante ciascuna prova il professore d'orchestra ha diritto a 10 minuti di riposo, elevato a
15 minuti nel caso in cui la prova duri 3 ore, da computarsi nell'orario di lavoro.
La durata della prova a sezione è fissata in 2 ore, comprensive di 10 minuti di riposo,
oppure in 2 ore e 30 minuti comprensive di 15 minuti di riposo. Agli effetti dell'esaurimento
dell'orario di lavoro settimanale e giornaliero la durata della prova a sezione resta
convenzionalmente e rispettivamente fissata in 2 ore e 30 minuti ed in 3 ore.
La prova unica giornaliera, sostitutiva delle due prove ordinarie, può avvenire in casi del
tutto eccezionali. La durata della prova unica è fissata in 3 ore e mezza non prolungabili
nemmeno in regime straordinario, con 20 minuti di riposo. Agli effetti dell'esaurimento dell'orario di
lavoro settimanale e giornaliero la durata della prova unica assorbe convenzionalmente 5 ore di
lavoro. Nella giornata in cui è programmata la prova unica giornaliera, sostitutiva delle due prove
ordinarie, non può essere programmata nessuna prova straordinaria.
Lo svolgimento delle prove antigenerali e generali può essere effettuato dalla Fondazione
senza tener conto della normale successione degli atti, in relazione alle esigenze tecniche ed
artistiche.
Non è posto alcun limite circa l'effettuazione ed il numero delle prove antigenerali nonchè
circa l'effettuazione di prove ordinarie dopo la prova generale o antigenerale e dopo l'andata in
scena dello spettacolo.
Nella giornata di domenica, oppure nella giornata di sabato qualora il professore d'orchestra
usufruisca del riposo nella giornata di domenica, l'orario normale di lavoro è fissato in 3 ore, ferma
restando la durata prevista per ciascun tipo di prestazione. In tali giornate può essere effettuato lo
spettacolo o la prova generale o la prova antigenerale o la prova ordinaria. Lo spettacolo, la prova
generale o antigenerale possono essere effettuati sia al mattino che al pomeriggio che alla sera.
La prova ordinaria avverrà di norma in regime antimeridiano. La prova ordinaria pomeridiana o
serale è peraltro consentita qualora si renda necessaria per esigenze produttive connesse al
lavoro in palcoscenico od in conseguenza dell'attività promozionale e decentrata. L'eventuale
eccedenza oltre le 3 ore deve essere retribuita in regime straordinario, fermo restando quanto
previsto dalla successiva norma transitoria.
Tra le due prestazioni ordinarie giornaliere dovrà intercorrere un intervallo, la cui durata,
unica per tutte le categorie artistiche, verrà fissata aziendalmente in relazione alle condizioni
ambientali, con un minimo di 2 ore e 30 minuti.
Le prestazioni antimeridiane non potranno avere inizio normalmente prima delle ore 10.00.
Quelle serali, per l'attività lirica, non potranno protrarsi in regime normale oltre le ore 1.00, tranne
le antiprove generali per le quali il limite è fissato alle ore 0.30. Per l'attività sinfonica le prestazioni
serali non potranno protrarsi in regime normale oltre le ore 24.00.
Per l'attività lirica all'aperto il limite è elevato alle ore 1.30 per le prove antigenerali e
generali e per lo spettacolo, salve le consuetudini locali. Le altre prove non potranno protrarsi in
regime normale oltre le ore 24.00.
La fissazione degli orari di lavoro avverrà mediante l'ordine del giorno settimanale
predisposto dalla Direzione aziendale previa consultazione della R.S.U.
Le eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale, ivi compresi la programmazione,
l'annullamento, l'aumento o la riduzione dei prolungamenti straordinari e la programmazione o
l'annullamento delle prove straordinarie, saranno comunicate entro le ore 13.00 del giorno
precedente a quello cui si riferisce la variazione.
Il professore d'orchestra dovrà trovarsi al suo posto di lavoro in tempo utile per l'inizio delle
varie prestazioni secondo l'ora fissata nell'ordine del giorno.
Norma transitoria
Ai professori d'orchestra in servizio alla data del 31 agosto 1976 a tempo indeterminato con
o senza sosta stagionale verrà mantenuto "ad personam" e congelato nel suo ammontare il
compenso forfettario mensile già percepito alla stessa data del 31 agosto 1976 ai sensi della
dichiarazione a verbale annessa all'art. 25 del c.c.n.l. 4 ottobre 1971 e soppressa dal 1º settembre
1976. Detto compenso - da valere quale elemento distinto dalla retribuzione utile ai soli effetti
della tredicesima e quattordicesima mensilità, delle ferie e del trattamento di fine rapporto -
calcolato per quattordici mensilità assorbe, fino a concorrenza, i compensi per il lavoro
straordinario connesso agli spettacoli di durata superiore a 3 ore effettuati nel corso dell'intero
anno solare, compensi determinati sulla base dell'art. 68.
A tal fine, al 1º gennaio di ogni anno sarà calcolato a quante ore di prolungamento dello
spettacolo oltre le 3 ore - il cui compenso sarà determinato sulla base delle retribuzioni in atto al
1º gennaio dello stesso anno - corrisponde il compenso congelato di cui sopra calcolato per
quattordici mensilità. Esaurito tale "plafond" di ore i prolungamenti dello spettacolo oltre le 3 ore
verranno retribuiti secondo i criteri di cui all'art. 68.
Dichiarazione a verbale
Fermo restando l'orario normale di lavoro di cui al presente articolo è concordata una
riduzione del monte ore annuo di 10 ore in ragione d'anno finalizzata all'aggiornamento o
perfezionamento professionale.
Art. 65
(Lavoro straordinario, notturno e festivo)
Il professore d'orchestra è tenuto a prestare il lavoro straordinario che gli venga richiesto in
prolungamento delle prestazioni ordinarie ovvero con la fissazione di prove straordinarie fermo
restando che l'orario complessivo di lavoro giornaliero, ordinario e straordinario, non può eccedere
le 7 ore.
Il lavoro straordinario, intendendosi per tale quello compiuto oltre l'orario normale di cui
all'art. 67, sarà compensato, salvo quanto previsto dall'art. 67 medesimo circa le eccedenze di
orario per gli spettacoli, come segue:
1) prolungamento di un quarto d'ora: non deve essere programmato ed è compensato con il
12% della retribuzione giornaliera;
2) prolungamento di mezz'ora: deve essere programmato ed è compensato con il 25% della
retribuzione giornaliera;
3) prolungamento superiore a mezz'ora: deve essere programmato per frazioni non inferiori
alla mezz'ora e compensato per ogni mezz'ora con il 25% della retribuzione giornaliera;
4) nel caso in cui, per esigenze sopravvenute, il prolungamento ecceda la durata
programmata, tale eccedenza, ove sia contenuta nei limiti di 5 minuti, sarà compensata con il 12%
della retribuzione giornaliera; ove ecceda il limite di 5 minuti, sarà compensata con il 25% della
retribuzione giornaliera.
Il lavoro notturno in prolungamento, intendendosi per tale quello compiuto tra le ore 1.00
per l'attività lirica (ore 0.30 per le antiprove generali e ore 1.30 per l'attività lirica all'aperto, salve le
consuetudini locali) o le ore 24.00 per l'attività sinfonica e le ore 8.00, sarà compensato,
indipendentemente dal compimento dell'orario ordinario giornaliero di lavoro, con i criteri di cui ai
precedenti punti, ma in misura raddoppiata.
Qualora la Fondazione richieda una o più prove straordinarie fuori dell'orario normale
giornaliero e non in prolungamento delle prestazioni ordinarie, verrà corrisposto al professore
d'orchestra un compenso globale pari all'80% della retribuzione giornaliera per ogni prestazione
straordinaria richiesta.
La durata massima delle prove straordinarie è fissata in 2 ore ivi compresi 10 minuti di
riposo. E' consentito tuttavia, anche in deroga a quanto previsto nel 1º comma del presente
articolo, il prolungamento di un quarto d'ora delle prove straordinarie con la corresponsione al
professore d'orchestra di un ulteriore compenso pari al 20% della retribuzione giornaliera. Tale
prolungamento non può in alcun caso essere superato rappresentando il limite massimo di durata
delle prove straordinarie. Il compenso di cui al 4º comma sarà dovuto integralmente anche se la
prova non raggiunge il predetto orario massimo.
I prolungamenti di cui ai punti 2) e 3) del 2º comma del presente articolo e le prove
straordinarie devono essere comunicati al professore d'orchestra con l'ordine del giorno
settimanale. Le eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale (programmazione,
annullamento, aumento o riduzione dei prolungamenti di cui ai punti 2) e 3), programmazione o
annullamento delle prove straordinarie) devono essere comunicate entro le ore 13.00 del giorno
precedente.
Qualora il professore d'orchestra sia chiamato a prestare servizio nei giorni festivi di cui
all'art. 69 avrà diritto ad un compenso pari all'80% della retribuzione giornaliera per le prestazioni
che non superano le 2 ore. In caso di spettacolo, antiprova generale o prova generale, avrà diritto
ad un compenso pari al 100% della retribuzione giornaliera.
Il lavoro straordinario festivo sarà retribuito con un compenso pari al 100% della
retribuzione giornaliera per ciascuna delle prestazioni ordinarie di cui all'art. 67 che potrà essere
richiesta al professore d'orchestra da parte della Fondazione.
Le maggiorazioni suddette non sono cumulabili intendendosi che la maggiore assorbe la
minore.
Art. 66
(Ricorrenze festive)
5) il giorno 25 aprile;
6) il giorno 1º maggio;
7) il giorno 2 giugno;
8) il giorno 29 giugno (SS. Pietro e Paolo), limitatamente al comune di Roma;
9) il giorno dell'Assunzione;
10) il giorno di Ognissanti;
11) il giorno dell'Immacolata Concezione;
12) il giorno di Natale;
13) il giorno 26 dicembre;
14) la ricorrenza del Patrono locale.
Verranno altresì considerati giorni festivi quelle festività nazionali che venissero
eventualmente in seguito stabilite da disposizioni di legge.
Nel caso in cui una delle festività suddette coincida con il giorno di riposo settimanale,
troverà applicazione il trattamento previsto dall'art. 2 dell'accordo interconfederale 3 dicembre
1954.
La Fondazione ha la possibilità di concedere in sostituzione del compenso per le festività
lavorate giorni compensativi di riposo od aggiuntivi del periodo feriale. Le modalità per
l'applicazione dell'istituto verranno stabilite con accordi aziendali.
In caso di coincidenza della festività del Santo Patrono con altra festività prevista dalla lett.
B) del 1º comma del presente articolo si provvederà in sede aziendale a fissare altra giornata
sostitutiva di quella non usufruita dal professore d'orchestra per la coincidenza suddetta.
Per la disciplina delle festività soppresse dalla legge 5 marzo 1977, n. 54, si fa rinvio a
quanto disposto dall'art. 19.
Art. 67
(Suddivisione ed utilizzazione del complesso orchestrale)
Art. 68
(Prestazioni di palcoscenico)
Art. 69
(Vestiario)
Art. 70
(Trasferte)
aziendali di miglior favore preesistenti - è fissata, con decorrenza dal 1º gennaio 1989 e fino
al 31 dicembre 1989, in lire 22.400 per un pasto ed in lire 44.800 per due pasti.
D) Missioni individuali
Al professore d'orchestra in missione individuale per conto della Fondazione si applica il
trattamento previsto per le trasferte collettive, tenuto conto dell'ambito territoriale in cui avviene la
missione. Inoltre il professore d'orchestra avrà diritto al rimborso delle altre spese accessorie
sostenute per l'espletamento della missione (spese telegrafiche, telefoniche e per taxi).
Dichiarazione a verbale
A decorrere dal 1990 e con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso forfettario delle
spese di vitto sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
Art. 71
(Incisioni discografiche)
Dichiarazione a verbale
Art. 72
(Termini di preavviso)
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non può essere risolto da nessuna delle due
parti senza un preavviso, i cui termini sono stabiliti come segue:
a) 1 mese per il professore d'orchestra con un'anzianità di servizio fino a 2 anni;
b) 2 mesi per il professore d'orchestra con un'anzianità di servizio oltre i 2 anni e fino a 4
anni;
c) 3 mesi per il professore d'orchestra con un'anzianità di servizio oltre i 4 anni e fino a 9
anni;
d) 4 mesi per il professore d'orchestra con un'anzianità di servizio oltre i 9 anni.
I termini di preavviso decorrono dalla metà e dalla fine di ciascun mese.
La parte che risolve il rapporto senza l'osservanza dei predetti termini deve corrispondere
all'altra una indennità pari all'importo della retribuzione per il periodo di mancato preavviso.
La Fondazione ha diritto di ritenere, su quanto sia dalla stessa dovuto al professore
d'orchestra, un importo corrispondente alla retribuzione per il periodo di preavviso da questi
eventualmente non dato.
E' in facoltà della parte che riceve la disdetta, ai sensi del 1º comma del presente articolo,
troncare il rapporto sia all'inizio che nel corso del periodo di preavviso senza che da ciò derivi
obbligo di indennizzo per il periodo di preavviso non compiuto.
Il periodo di preavviso, anche se sostituito dalla corrispondente indennità, sarà computato
nell'anzianità di servizio ai diversi effetti contrattuali con esclusione del trattamento di fine
rapporto.
In caso di risoluzione del rapporto da parte del professore d'orchestra per cause attribuibili
alla Fondazione, e così gravi da non consentire la prosecuzione del rapporto stesso, è dovuta
Art. 73
(Inquadramento)
Gli artisti del coro sono così inquadrati nei livelli dell'area artistica di cui all'art. 5 del
presente contratto:
Art. 74
(Prestazioni speciali)
All'artista del coro chiamato a sostenere una parte vocale individuale nello spettacolo sarà
riconosciuto un compenso speciale da concordarsi di volta in volta.
Art. 75
(Comparsata, trucco e vestizione)
L'artista del coro impegnato musicalmente in un atto di opera, anche in modo parziale,
potrà essere utilizzato, a giudizio del regista, in prestazioni qualsiasi di comparsata ed in genere
per tutti i movimenti scenici e coreografici connessi al personaggio interpretato prima, durante e
dopo l'impegno vocale, per tutta la durata dell'atto, anche se lo stesso atto è frazionato per
esigenze artistiche in più quadri.
L'artista del coro è tenuto ad indossare il costume per una prova antigenerale o per un'altra
prova sostitutiva di essa al piano o con orchestra oltre la generale. Tali prove, quando si tratta di
spettacoli in più atti, possono non seguire la successione degli atti.
L'artista del coro ha l'obbligo del trucco nella prova antigenerale, generale, sia al piano che
in orchestra, e negli spettacoli.
Le prove dei costumi, delle calzature e delle parrucche devono avvenire senza incidere sul
normale svolgimento delle prestazioni giornaliere e pertanto fuori dell'orario di lavoro. L'artista del
coro è peraltro libero di scegliere l'orario di effettuazione di tali prove, nelle giornate lavorative in
cui le stesse sono previste, nell'ambito dell'orario in cui agiscono i rispettivi reparti.
Alle prestazioni di cui ai precedenti commi ed in genere a tutte le prestazioni inerenti alla
sua professionalità l'artista del coro è tenuto senza per questo maturare il diritto ad alcun
compenso aggiuntivo.
Art. 76
(Qualifica impiegatizia)
All'artista del coro spetta la qualifica impiegatizia agli effetti dell'applicazione delle
disposizioni legislative che disciplinano il rapporto di lavoro subordinato e degli accordi sindacali a
carattere generale stipulati per gli impiegati dell'industria che saranno applicati nei suoi confronti,
mediante accordi specifici di settore, con i necessari adattamenti richiesti dalle caratteristiche
dell'attività svolta.
L'artista del coro collabora alla realizzazione dei fini istituzionali della Fondazione mediante
l'apporto di prestazioni lavorative che comportano una completa e specifica preparazione tecnico-
professionale.
Art. 77
(Orario di lavoro)
L'orario di lavoro dell'artista del coro può essere articolato, nel corso della stagione,
secondo i criteri di cui ai successivi punti A) e B) in relazione alle esigenze di programmazione
della Fondazione.
A) L'orario di lavoro deve intendersi individuale e pertanto la relativa articolazione
giornaliera può anche essere diversificata per i singoli artisti del coro.
L'orario normale di lavoro giornaliero è fissato in 5 ore, suddivise in due prestazioni, una
delle quali di durata non inferiore a 2 ore. La prima prestazione giornaliera non coincidente con lo
spettacolo non deve comunque eccedere la durata di 3 ore.
L'artista del coro è tenuto ad eseguire due spettacoli nella stessa giornata senza diritto ad
alcun compenso aggiuntivo. L'eventuale eccedenza oltre l'orario normale di lavoro giornaliero sarà
peraltro retribuita in regime straordinario.
Fermo restando il sopra indicato orario giornaliero di lavoro dell'artista del coro, l'effettiva
durata di ciascuna prova a sezione o a raggruppamento di più sezioni resta in ogni caso fissata in
1 ora senza riposi. Agli effetti dell'esaurimento dell'orario giornaliero di lavoro la durata della prova
a sezione o a raggruppamento di più sezioni resta convenzionalmente fissata in 2 ore.
In giornata di prove a sezione o a raggruppamento di più sezioni, le due prove a sezione o
a raggruppamento di più sezioni assorbono l'intero orario giornaliero di 5 ore.
Le prove di soli uomini e sole donne non sono prove a raggruppamento di più sezioni.
La prova unica giornaliera di palcoscenico, di sala e di regia ha una durata di 3 ore con 15
minuti di riposo e, se effettuata d'insieme con l'orchestra, di 3 ore e 30 minuti con 20 minuti di
riposo. La prova unica giornaliera ha carattere del tutto eccezionale e non può essere prolungata
nemmeno in regime straordinario. Nella giornata in cui è programmata la prova unica giornaliera,
sostitutiva delle due prove ordinarie, non può essere programmata nessuna prova straordinaria.
Fermo restando il sopra indicato orario giornaliero di lavoro dell'artista del coro, l'effettiva
durata di ciascuna prova di sala, di palcoscenico con pianoforte e di regia (anche di soli uomini e
sole donne) resta in ogni caso fissata in 1 ora e 45 minuti con 10 minuti di riposo. Agli effetti
dell'esaurimento dell'orario di lavoro giornaliero la durata della prova di sala, prova di
palcoscenico con pianoforte e prova di regia (anche di soli uomini e sole donne) resta
convenzionalmente fissata in 2 ore.
In giornata di prove di sala, di palcoscenico con pianoforte e di regia (anche di soli uomini e
sole donne), le due prove di sala, di palcoscenico con pianoforte e di regia assorbono l'intero
orario giornaliero di 5 ore.
Le prove di palcoscenico con orchestra hanno la stessa durata prevista per i professori
d'orchestra, a prescindere che una soltanto od entrambe le prove giornaliere siano d'insieme con
l'orchestra.
In giornata di spettacolo, prova generale o antigenerale la Fondazione ha facoltà di
programmare o meno la prima prestazione giornaliera. Ove la Fondazione, in tali giornate, non
programmi la prima prestazione giornaliera, la durata dello spettacolo, della prova generale o
antigenerale in regime ordinario di lavoro è di 4 ore, così esaurendo l'orario normale di lavoro
giornaliero.
Lo svolgimento delle prove antigenerali e generali può essere effettuato dalla Fondazione
senza tener conto della normale successione degli atti, in relazione alle esigenze tecniche ed
artistiche.
Non è posto alcun limite circa l'effettuazione ed il numero delle prove antigenerali nonchè
circa l'effettuazione di prove ordinarie dopo la prova generale o antigenerale e dopo l'andata in
scena dello spettacolo.
Nella giornata di domenica, oppure nella giornata di sabato qualora l'artista del coro
usufruisca del riposo nella giornata di domenica, l'orario normale di lavoro è fissato in 3 ore, ferma
restando la durata prevista per ciascun tipo di prestazione. In tali giornate può essere effettuato lo
spettacolo o la prova generale o la prova antigenerale o la prova ordinaria. Lo spettacolo, la prova
generale o antigenerale possono essere effettuati sia al mattino che al pomeriggio che alla sera.
La prova ordinaria avverrà di norma in regime antimeridiano. La prova ordinaria pomeridiana o
serale è peraltro consentita qualora si renda necessaria per esigenze produttive connesse al
d'orchestra, a prescindere che una soltanto o entrambe le prove giornaliere siano d'insieme
con l'orchestra.
Lo svolgimento delle prove antigenerali e generali può essere effettuato dalla Fondazione
senza tener conto della normale successione degli atti, in relazione alle esigenze tecniche ed
artistiche.
Non è posto alcun limite circa l'effettuazione ed il numero delle prove antigenerali nonchè
circa l'effettuazione di prove ordinarie dopo la prova generale o antigenerale e dopo l'andata in
scena dello spettacolo.
Nella giornata di domenica, oppure nella giornata di sabato qualora l'artista del coro
usufruisca del riposo nella giornata di domenica, l'orario normale di lavoro è fissato in 3 ore, ferma
restando la durata prevista per ciascun tipo di prestazione. In tali giornate può essere effettuato lo
spettacolo o la prova generale o la prova antigenerale o la prova ordinaria. Lo spettacolo, la prova
generale o antigenerale possono essere effettuati sia al mattino che al pomeriggio che alla sera.
La prova ordinaria avverrà di norma in regime antimeridiano. La prova ordinaria pomeridiana o
serale è peraltro consentita qualora si renda necessaria per esigenze produttive connesse al
lavoro in palcoscenico od in conseguenza dell'attività promozionale e decentrata. L'eventuale
eccedenza, oltre le 3 ore deve essere retribuita in regime straordinario, fermo restando quanto
previsto dalla successiva norma transitoria.
L'artista del coro, nel corso della stessa prova, può essere chiamato a prestare la sua
attività in palcoscenico, in sala ovvero in sale appositamente predisposte. E' pertanto consentita
l'effettuazione di prove miste di sala, di palcoscenico con pianoforte e di regia.
E' altresì consentita l'effettuazione di prove miste di sala, palcoscenico con pianoforte, regia
e d'insieme con l'orchestra, rispettandosi peraltro, proporzionalmente, la durata prevista per
ciascun tipo di prova.
L'artista del coro che non ha parte nell'esecuzione dello spettacolo è esentato dall'obbligo
della firma e della presenza in teatro durante la rappresentazione. Qualora tuttavia nella stessa
giornata la Fondazione programmi una prova straordinaria, l'artista del coro esentato dallo
spettacolo può essere utilizzato per tale prova senza diritto al compenso straordinario, in quanto
la partecipazione alla prova straordinaria esaurisce per il medesimo la seconda prestazione
ordinaria giornaliera.
Ove nella stessa giornata l'artista del coro incluso nell'organico definitivo di uno spettacolo
in prova debba anche partecipare, in piccoli raggruppamenti, a prove di altro spettacolo, si farà in
modo, compatibilmente con le possibilità di distribuzione degli orari, che possa partecipare ad
entrambe le prove.
Tra le due prestazioni ordinarie giornaliere dovrà intercorrere un intervallo, la cui durata,
unica per tutte le categorie artistiche, verrà fissata aziendalmente in relazione alle condizioni
ambientali, con un minimo di 2 ore e 30 minuti.
Le prestazioni antimeridiane non potranno avere inizio normalmente prima delle ore 10.00.
Quelle serali, per l'attività lirica, non potranno protrarsi in regime normale oltre le ore 1.00, tranne
le antiprove generali per le quali il limite è fissato alle ore 0.30. Per l'attività sinfonica le prestazioni
serali non potranno protrarsi in regime normale oltre le ore 24.00.
Per l'attività lirica all'aperto il limite è elevato alle ore 1.30 per le prove antigenerali e
generali e per lo spettacolo, salve le consuetudini locali. Le altre prove non potranno protrarsi in
regime normale oltre le ore 24.00.
La fissazione degli orari di lavoro avverrà mediante l'ordine del giorno settimanale
predisposto dalla Direzione aziendale previa consultazione della R.S.U.
Le eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale, ivi compresi la programmazione,
l'annullamento, l'aumento o la riduzione dei prolungamenti straordinari e la programmazione o
l'annullamento delle prove straordinarie saranno comunicate entro le ore 13.00 del giorno
precedente a quello cui si riferisce la variazione.
L'artista del coro dovrà trovarsi al suo posto di lavoro in tempo utile per l'inizio delle varie
prestazioni secondo l'ora fissata nell'ordine del giorno.
Norma transitoria
Agli artisti del coro in servizio alla data del 31 agosto 1976 a tempo indeterminato con o
senza sosta stagionale verrà mantenuto "ad personam" e congelato nel suo ammontare il
compenso forfettario mensile già percepito alla stessa data del 31 agosto 1976 ai sensi della
dichiarazione a verbale annessa all'art. 25 del c.c.n.l. 4 ottobre 1971 e soppressa dal 1º settembre
1976. Detto compenso - da valere quale elemento distinto dalla retribuzione utile ai soli effetti
della 13ª e 14ª mensilità, delle ferie e del trattamento di fine rapporto - calcolato per quattordici
mensilità assorbe, fino a concorrenza, i compensi per il lavoro straordinario connesso agli
spettacoli di durata superiore a 3 ore effettuati nel corso dell'intero anno solare, compensi
determinati sulla base dell'art. 81.
A tal fine al 1º gennaio di ogni anno sarà calcolato a quante ore di prolungamento dello
spettacolo oltre le 3 ore - il cui compenso sarà determinato sulla base delle retribuzioni in atto al
1º gennaio dello stesso anno - corrisponde il compenso congelato di cui sopra calcolato per 14
mensilità. Esaurito tale "plafond" di ore i prolungamenti dello spettacolo oltre le 3 ore
verranno retribuiti secondo i criteri di cui all'art. 81.
Dichiarazione a verbale
Fermo restando l'orario normale di lavoro di cui al presente articolo è concordata una
riduzione del monte ore annuo di 10 ore in ragione d'anno finalizzata all'aggiornamento o
perfezionamento professionale.
Art. 78
(Lavoro straordinario, notturno e festivo)
L'artista del coro è tenuto a prestare il lavoro straordinario che gli venga richiesto in
prolungamento delle prestazioni ordinarie ovvero con la fissazione di prove straordinarie fermo
restando che l'orario complessivo di lavoro giornaliero, ordinario e straordinario, non può eccedere
le 7 ore.
Il lavoro straordinario, intendendosi per tale quello compiuto oltre l'orario normale di cui
all'art. 80, sarà compensato, salvo quanto previsto dall'articolo medesimo circa le eccedenze di
orario per gli spettacoli, come segue:
1) prolungamento di un quarto d'ora: non deve essere programmato ed è compensato con il
12% della retribuzione giornaliera;
2) prolungamento di mezz'ora: deve essere programmato ed è compensato con il 25% della
retribuzione giornaliera;
3) prolungamento superiore a mezz'ora: deve essere programmato per frazioni non inferiori
alla mezz'ora e compensato per ogni mezz'ora con il 25% della retribuzione giornaliera;
4) nel caso in cui, per esigenze sopravvenute, il prolungamento ecceda la durata
programmata, tale eccedenza, ove sia contenuta nei limiti di 5 minuti, sarà compensata con il 12%
della retribuzione giornaliera; ove ecceda il limite di 5 minuti, sarà compensata con il 25% della
retribuzione giornaliera.
Il lavoro notturno in prolungamento, intendendosi per tale quello compiuto tra le ore 1.00
per l'attività lirica (ore 0.30 per le antiprove generali e ore 1.30 per l'attività lirica all'aperto, salve le
consuetudini locali) o le ore 24.00 per l'attività sinfonica e le ore 8.00, sarà compensato,
indipendentemente dal compimento dell'orario ordinario giornaliero di lavoro, con i criteri di cui ai
precedenti punti ma in misura raddoppiata.
Qualora la Fondazione richieda una o più prove straordinarie fuori dell'orario normale
giornaliero e non in prolungamento delle prestazioni ordinarie, verrà corrisposto all'artista del coro
un compenso globale pari all'80% della retribuzione giornaliera per ogni prestazione straordinaria
richiesta.
La durata massima delle prove straordinarie, escluse quelle a sezione o a raggruppamento
di più sezioni, è fissata in 2 ore ivi compresi 10 minuti di riposo. E' consentito tuttavia, anche in
deroga a quanto previsto nel 1º comma del presente articolo, il prolungamento di un quarto d'ora
delle prove straordinarie con la corresponsione all'artista del coro di un ulteriore compenso pari al
20% della retribuzione giornaliera. Tale prolungamento non può in alcun caso essere superato
rappresentando il limite massimo di durata delle prove straordinarie. Il compenso di cui al 4º
comma sarà dovuto integralmente anche se la prova non raggiunge il predetto orario massimo.
I prolungamenti di cui ai punti 2) e 3) del 2º comma del presente articolo e le prove
straordinarie devono essere comunicati all'artista del coro con l'ordine del giorno settimanale. Le
eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale (programmazione, annullamento, aumento o
riduzione dei prolungamenti di cui ai punti 2) e 3), programmazione o annullamento delle prove
straordinarie) devono essere comunicate entro le ore 13.00 del giorno precedente.
Qualora l'artista del coro sia chiamato a prestare servizio nei giorni festivi di cui all'art. 82
avrà diritto ad un compenso pari all'80% della retribuzione giornaliera per le prestazioni che non
superano le 2 ore. In caso di spettacolo, antiprova generale o prova generale avrà diritto ad un
compenso pari al 100% della retribuzione giornaliera.
Il lavoro straordinario festivo sarà retribuito con un compenso pari al 100% della
retribuzione giornaliera per ciascuna delle prestazioni ordinarie di cui all'art. 80 che potrà essere
richiesta all'artista del coro da parte della Fondazione.
Le maggiorazioni suddette non sono cumulabili intendendosi che la maggiore assorbe la
minore.
Art. 79
(Ricorrenze festive)
B) le seguenti festività:
1) il primo giorno dell'anno;
2) il giorno dell'Epifania;
3) il giorno di Pasqua;
4) il giorno di lunedì dopo Pasqua;
5) il giorno 25 aprile;
6) il giorno 1º maggio;
7) il giorno 2 giugno;
8) il giorno 29 giugno (SS. Pietro e Paolo), limitatamente al comune di Roma;
9) il giorno dell'Assunzione;
10) il giorno di Ognissanti;
11) il giorno dell'Immacolata Concezione;
12) il giorno di Natale;
13) il giorno 26 dicembre;
14) la ricorrenza del Patrono locale.
Verranno altresì considerati giorni festivi quelle festività nazionali che venissero
eventualmente in seguito stabilite da disposizioni di legge.
Nel caso in cui una delle festività suddette coincida con il giorno di riposo settimanale
troverà applicazione il trattamento previsto dall'art. 2 dell'accordo interconfederale 3 dicembre
1954.
La Fondazione ha la possibilità di concedere, in sostituzione del compenso per le festività
lavorate, giorni compensativi di riposo od aggiuntivi del periodo feriale. Le modalità per
l'applicazione dell'istituto saranno stabilite con accordi aziendali.
In caso di coincidenza della festività del Santo Patrono con altra festività prevista dalla lett.
B) del 1º comma del presente articolo si provvederà in sede aziendale a fissare altra giornata
sostitutiva di quella non usufruita dall'artista del coro per la coincidenza suddetta.
Per la disciplina delle festività soppresse dalla legge 5 marzo 1977, n. 54, si fa rinvio a
quanto disposto dall'art. 19.
Art. 80
(Suddivisione ed utilizzazione del complesso corale)
Art. 81
(Prestazioni nel golfo mistico)
L'artista del coro ha l'obbligo di prestare la propria opera anche nel golfo mistico e
comunque al di fuori del palcoscenico senza per questo maturare il diritto ad alcuna
maggiorazione di retribuzione.
Art. 82
(Vestiario)
La Fondazion fornirà agli artisti del coro con rapporto di lavoro a tempo indeterminato l'abito
che ritenga di far loro indossare in occasione degli spettacoli.
I criteri e le modalità di fornitura del vestiario saranno definiti in sede aziendale.
Art. 83
(Trasferte)
L'artista del coro ha l'obbligo di partecipare alle trasferte che impegnano la Fondazione in
Italia ed all'estero. La scelta del mezzo di trasporto è rimessa alla discrezionalità della
Fondazione.
aziendali di miglior favore preesistenti - è fissata, con decorrenza dal 1º gennaio 1989 e fino
al 31 dicembre 1989, in lire 22.400 per un pasto ed in lire 44.800 per due pasti.
D) Missioni individuali
All'artista del coro in missione individuale per conto della Fondazione si applica il
trattamento previsto per le trasferte collettive, tenuto conto dell'ambito territoriale in cui avviene la
missione. Inoltre l'artista del coro avrà diritto al rimborso delle altre spese accessorie sostenute
per l'espletamento della missione (spese telegrafiche, telefoniche e per taxi).
Dichiarazione a verbale
A decorrere dal 1990 e con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso forfettario delle
spese di vitto sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
Art. 84
(Incisioni discografiche)
L'artista del coro è tenuto, nell'ambito della normale attività produttiva della Fondazione, a
prendere parte a registrazioni effettuate durante il normale orario di lavoro giornaliero in ripresa
diretta ai fini dell'incisione su disco o altro supporto.
Per la migliore realizzazione tecnico-artistica dell'incisione possono essere registrate un
massimo di tre esecuzioni dello spettacolo oltre la prova generale ed una prova ordinaria.
All'artista del coro che prenda parte alle registrazioni compete un compenso forfettario la
cui determinazione è rinviata ad intese in sede aziendale.
Il compenso forfettario sopra indicato costituisce l'equo compenso previsto dalla legge 22
aprile 1941, n. 633, dalla legge 22 novembre 1973, n. 866 e dal D.Lgs. 16 novembre 1994, n. 685.
Nulla è dovuto all'artista del coro per registrazioni discografiche o su altro supporto e
cinematografiche realizzate per l'archivio di Stato e per l'archivio del teatro.
Dichiarazione a verbale
Art. 85
(Termini di preavviso)
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non può essere risolto da nessuna delle due
parti senza un preavviso, i cui termini sono stabiliti come segue:
a) 1 mese per l'artista del coro con un'anzianità di servizio fino a 2 anni;
b) 2 mesi per l'artista del coro con un'anzianità di servizio oltre i 2 anni e fino a 4 anni;
c) 3 mesi per l'artista del coro con un'anzianità di servizio oltre i 4 anni e fino a 9 anni;
d) 4 mesi per l'artista del coro con un'anzianità di servizio oltre i 9 anni.
I termini di preavviso decorrono dalla metà o dalla fine di ciascun mese.
La parte che risolve il rapporto senza l'osservanza dei predetti termini deve corrispondere
all'altra una indennità pari all'importo della retribuzione per il periodo di mancato preavviso.
La Fondazione ha diritto di ritenere su quanto sia dalla stessa dovuto all'artista del coro un
importo corrispondente alla retribuzione per il periodo di preavviso da questi eventualmente non
dato.
E' in facoltà della parte che riceve la disdetta, ai sensi del 1º comma del presente articolo,
troncare il rapporto sia all'inizio che nel corso del periodo di preavviso senza che da ciò derivi
obbligo di indennizzo per il periodo di preavviso non compiuto.
Il periodo di preavviso, anche se sostituito dalla corrispondente indennità, sarà computato
nell'anzianità di servizio ai diversi effetti contrattuali con esclusione del trattamento di fine
rapporto.
In caso di risoluzione del rapporto da parte dell'artista del coro per cause attribuibili alla
Fondazione e così gravi da non consentire la prosecuzione del rapporto stesso, è dovuta oltre al
trattamento di fine rapporto anche l'indennità sostitutiva del preavviso.
Durante il compimento del periodo di preavviso la Fondazione concederà all'artista del coro
TERSICOREI
Art. 86
(Inquadramento)
I tersicorei sono così inquadrati nei livelli dell'area artistica di cui all'art. 5 del presente
contratto.
3º livello (categoria 1ª A)
1º ballerino con obbligo di solista
6º livello
Tersicorei ingresso
Sono inquadrati nel 6º livello i solisti e mimi con obbligo di fila ed i tersicorei di fila con
obbligo di solista di nuova assunzione. La permanenza in tale livello sarà di 2 anni. Ai fini
dell'inquadramento nel 5º livello saranno riconosciuti al solista e mimo con obbligo di fila ed al
tersicoreo di fila con obbligo di solista i periodi di effettivo servizio prestato con tali qualifiche
presso la stessa Fondazione o presso altre Fondazioni liriche con precedenti rapporti di lavoro a
tempo indeterminato ed a termine.
Il solista e mimo con obbligo di fila ed il tersicoreo di fila con obbligo di solista assunti con
contratto di lavoro a tempo determinato saranno inquadrati nel 6º livello. Ai fini della maturazione
dei 2 anni necessari per l'applicazione del minimo tabellare di retribuzione del 5º livello saranno
riconosciuti al solista e mimo con obbligo di fila ed al tersicoreo di fila con obbligo di solista assunti
a tempo determinato i periodi di effettivo servizio prestato con tali qualifiche presso la stessa
Fondazione o presso altre Fondazioni liriche con precedenti rapporti di lavoro a tempo
indeterminato ed a termine.
Sono inquadrati nel 6º livello i tersicorei di fila assunti con contratto di lavoro a tempo
determinato cui non sia richiesto alcun impegno solistico.
Gli allievi della scuola di danza della Fondazione possono essere utilizzati nel corpo di ballo
previo accordo con la R.S.U. In tal caso le relative prestazioni giornaliere verranno retribuite, a
seconda che si tratti di allievi del quinto corso, ovvero del sesto e settimo corso, ovvero dell'ottavo
corso, rispettivamente con compensi pari al 50%, 60% ed 80% del minimo tabellare e
dell'indennità di contingenza del 6º livello dell'area artistica.
Art. 87
(Mutamento di mansioni)
Art. 88
Il solista e mimo con obbligo di fila, il tersicoreo di fila con obbligo di solista ed il tersicoreo
di fila sono tenuti a fornire le prestazioni di comparsa richiesta dal regista, percependo per tali
prestazioni un compenso pari a quello corrisposto dalla Fondazione alle comparse.
Il tersicoreo, qualunque sia il livello di inquadramento, è tenuto, senza diritto ad alcuna
maggiorazione di retribuzione, ad effettuare tutte le prestazioni che richiedono speciali attitudini
artistiche e che in quanto tali non rientrano nelle mansioni proprie delle comparse.
Il tersicoreo è tenuto ad indossare il costume per una prova antigenerale o per un'altra
prova sostitutiva di essa al piano o con orchestra oltre la generale. Tali prove, quando si tratti di
spettacoli in più atti, possono non seguire la successione degli atti.
Il tersicoreo è tenuto alla truccatura, anche completa, del corpo senza diritto ad alcun
compenso aggiuntivo nella prova antigenerale, generale, sia al piano che in orchestra, e negli
spettacoli. Il fabbisogno per la truccatura e la struccatura sono a carico della Fondazione.
Le prove dei costumi, delle calzature e delle parrucche devono avvenire senza incidere sul
normale svolgimento delle prestazioni giornaliere e pertanto fuori dell'orario di lavoro, senza diritto
per il tersicoreo ad alcun compenso aggiuntivo. Il tersicoreo è peraltro libero di scegliere l'orario di
effettuazione di tali prove, nelle giornate lavorative in cui le stesse sono previste, nell'ambito
dell'orario in cui agiscono i rispettivi reparti.
Art. 89
(Qualifica impiegatizia)
Art. 90
(Orario di lavoro)
L'orario di lavoro del tersicoreo può essere articolato, nel corso della stagione, secondo i
criteri di cui ai successivi punti A) e B) in relazione alle esigenze di programmazione della
Fondazione.
A) L'orario di lavoro deve intendersi individuale e pertanto la relativa articolazione
giornaliera può anche essere diversificata per i singoli tersicorei.
Fermo restando quanto previsto dal successivo 16º comma, l'orario normale di lavoro
giornaliero è fissato in 5 ore, ripartite in due prestazioni, una delle quali non inferiore a 2 ore. La
prima prestazione giornaliera, non coincidente con lo spettacolo, non può eccedere la durata
complessiva di 3 ore.
Il tersicoreo è tenuto ad eseguire due spettacoli nella stessa giornata senza diritto ad alcun
compenso aggiuntivo. L'eventuale eccedenza oltre l'orario normale di lavoro giornaliero sarà
peraltro retribuita in regime straordinario.
Il tersicoreo è tenuto a partecipare, al di fuori del normale orario di lavoro giornaliero, a
lezioni di ballo della durata di 1 ora per un minimo di tre giorni alla settimana.
Le prove di sala hanno la durata complessiva di 4 ore e 30 minuti, suddivise in due
prestazioni ed assorbono convenzionalmente 5 ore di lavoro. Se la prestazione è di 2 ore di
durata comprende 10 minuti di riposo; se di 2 ore e 30 minuti comprende 15 minuti di riposo.
Qualora una soltanto delle due prestazioni giornaliere sia una prova di sala, avrà una
durata di 2 ore, con 10 minuti di riposo, se l'altra prestazione giornaliera dura 3 ore; di 2 ore e 30
minuti, con 15 minuti di riposo, se l'altra prestazione giornaliera dura 2 ore e 30 minuti.
Le prove di palcoscenico con pianoforte hanno la durata complessiva di 5 ore. Le
prestazioni di 2 ore di durata sono comprensive di 10 minuti di riposo, elevato a 15 minuti per le
prestazioni di 2 ore e 30 minuti di durata. Per le prestazioni di 3 ore di durata sono previsti 20
minuti di riposo suddivisi in riposi di 10 minuti alla scadenza di ogni ora di prestazione.
Le prove di palcoscenico con orchestra hanno la stessa durata prevista per i professori
d'orchestra, a prescindere che una soltanto o entrambe le prove giornaliere siano d'insieme con
l'orchestra.
La prova unica giornaliera, sostitutiva delle due prove ordinarie, può essere prevista solo
d'insieme con l'orchestra e solo in casi eccezionali. Ha una durata di 3 ore e 30 minuti, non
prolungabili nemmeno in regime straordinario, con 20 minuti di riposo. Nella giornata in cui è
programmata la prova unica giornaliera, sostitutiva delle due prove ordinarie, non può
essere programmata nessuna prova straordinaria.
In giornata di spettacolo, prova generale o antigenerale la Fondazione ha facoltà di
programmare o meno la prima prestazione giornaliera. Ove la Fondazione, in tali giornate, non
programmi la prima prestazione giornaliera, la durata dello spettacolo, della prova generale o
antigenerale in regime ordinario di lavoro è di 4 ore, così esaurendo l'orario normale di lavoro
giornaliero.
Lo svolgimento delle prove antigenerali e generali può essere effettuato dalla Fondazione
senza tener conto della normale successione degli atti, in relazione alle esigenze tecniche ed
artistiche.
Non è posto alcun limite circa l'effettuazione ed il numero delle prove antigenerali nonchè
circa l'effettuazione di prove ordinarie dopo la prova generale o antigenerale e dopo l'andata in
scena dello spettacolo.
Nella giornata di domenica, oppure nella giornata di sabato qualora il tersicoreo usufruisca
del riposo nella giornata di domenica, l'orario normale di lavoro è fissato in 3 ore, ferma restando
la durata prevista per ciascun tipo di prestazione. In tali giornate può essere effettuato lo
spettacolo o la prova generale o la prova antigenerale o la prova ordinaria. Lo spettacolo, la prova
generale o antigenerale possono essere effettuati sia al mattino che al pomeriggio che alla sera.
La prova ordinaria avverrà di norma in regime antimeridiano. La prova ordinaria pomeridiana o
serale è peraltro consentita qualora si renda necessaria per esigenze produttive, connesse al
lavoro in palcoscenico od in conseguenza dell'attività promozionale e decentrata. L'eventuale
eccedenza oltre le 3 ore deve essere retribuita in regime straordinario.
Il tersicoreo, nel corso della stessa prova, può essere chiamato a prestare la sua attività in
palcoscenico, in sala ovvero in sale appositamente predisposte peraltro nel rispetto della durata
prevista per ciascun tipo di prova. E' pertanto consentita l'effettuazione di prove miste di sala e di
palcoscenico con pianoforte o con orchestra. In tal caso la frazione della prova in sala non può
avere durata inferiore ad 1 ora. Se la prova dura 2 ore sono previsti 10 minuti di riposo, elevati a
15 minuti se la prova dura 2 ore e 30 minuti. Se la prova dura 3 ore sono previsti 20 minuti di
riposo suddivisi in riposi di 10 minuti alla scadenza di ogni ora di prestazione.
Le prove ordinarie dei primi ballerini inquadrati nella categoria extra e nella 1ª categoria A
potranno superare gli orari di cui sopra fino al limite di 5 ore e 30 minuti.
Tra le due prestazioni ordinarie giornaliere dovrà intercorrere un intervallo, la cui durata,
unica per tutte le categorie artistiche, verrà fissata aziendalmente in relazione alle condizioni
ambientali, con un minimo di 2 ore e 30 minuti.
Le prestazioni antimeridiane non potranno avere inizio normalmente prima delle ore 10.00.
Quelle serali, per l'attività lirica, non potranno protrarsi in regime normale oltre le ore 1.00, tranne
le antiprove generali per le quali il limite è fissato alle ore 0.30.
Per l'attività lirica all'aperto il limite è elevato alle ore 1.30 per le prove antigenerali e
generali e per lo spettacolo, salve le consuetudini locali. Le altre prove non potranno protrarsi in
regime normale oltre le ore 24.00.
La fissazione degli orari di lavoro avverrà mediante l'ordine del giorno settimanale
predisposto dalla Direzione aziendale previa consultazione della R.S.U.
Le eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale, ivi compresi la programmazione,
l'annullamento, l'aumento o la riduzione dei prolungamenti straordinari e la programmazione o
l'annullamento delle prove straordinarie saranno comunicate entro le ore 13.00 del giorno
precedente a quello cui si riferisce la variazione.
Il tersicoreo dovrà trovarsi al suo posto di lavoro in tempo utile per l'inizio delle varie
prestazioni secondo l'ora fissata nell'ordine del giorno.
B) Fermo restando che l'orario di lavoro deve intendersi individuale e pertanto la relativa
articolazione settimanale e giornaliera può anche essere diversificata per il singolo tersicoreo,
l'orario individuale normale di lavoro è fissato in 28 ore settimanali, distribuite su un massimo di 11
prestazioni settimanali e 2 giornaliere e con un massimo di 6 ore giornaliere.
Il tersicoreo è tenuto ad eseguire due spettacoli nella stessa giornata senza diritto ad alcun
compenso aggiuntivo. L'eventuale eccedenza oltre l'orario normale di lavoro giornaliero sarà
peraltro retribuita in regime straordinario.
Il tersicoreo è tenuto a partecipare, al di fuori del normale orario di lavoro giornaliero, a
lezioni di ballo della durata di 1 ora per un minimo di 3 giorni alla settimana.
Le prove di sala hanno la durata complessiva di 4 ore e 30 minuti oppure di 5 ore e 30
minuti, suddivise in due prestazioni, ed assorbono, convenzionalmente e rispettivamente, 5 e 6
ore di lavoro.
Per le prestazioni di 2 ore di durata sono previsti 10 minuti di riposo, elevati a 15 minuti per
le prestazioni di 2 ore e 30 minuti di durata. Per le prestazioni di 3 ore di durata sono previsti 20
minuti di riposo suddivisi in riposi di 10 minuti alla scadenza di ogni ora di prestazione.
Qualora una soltanto delle due prestazioni giornaliere sia una prova di sala, potrà avere
una durata di 2 ore, con 10 minuti di riposo, di 2 ore e 30 minuti, con 15 minuti di riposo e di 2 ore
e 45 minuti con 20 minuti di riposo, suddivisi in riposi di 10 minuti alla scadenza di ogni ora di
Norma transitoria
Ai tersicorei dipendenti a tempo indeterminato alla data del 30 giugno 1979 ed inquadrati,
dal 1º luglio 1979, come tersicorei di fila senza obbligo di solista non avendo superato la specifica
prova di idoneità artistica, è dovuta una indennità forfettaria di lire 15.000, non computabile a
nessun effetto nella retribuzione, nei giorni in cui partecipino, in spettacoli di solo ballo, ad almeno
due balletti ovvero due o tre atti di uno stesso balletto che esaurisca l'intero spettacolo.
L'indennità forfettaria di lire 15.000 è dovuta anche nel caso che venga eseguito più di un
balletto in completamento di spettacolo.
Dichiarazione a verbale
Fermo restando l'orario normale di lavoro di cui al presente articolo è concordata una
riduzione del monte ore annuo di 10 ore in ragione d'anno finalizzata all'aggiornamento o
perfezionamento professionale.
Art. 91
(Lavoro straordinario, notturno e festivo)
Art. 92
(Ricorrenze festive)
6) il giorno 1º maggio;
7) il giorno 2 giugno;
8) il giorno 29 giugno (SS. Pietro e Paolo), limitatamente al comune di Roma;
9) il giorno dell'Assunzione;
10) il giorno di Ognissanti;
11) il giorno dell'Immacolata Concezione;
12) il giorno di Natale;
13) il giorno 26 dicembre;
14) la ricorrenza del Patrono locale.
Verranno altresì considerati giorni festivi quelle festività nazionali che venissero
eventualmente in seguito stabilite da disposizioni di legge.
Nel caso in cui una delle festività suddette coincida con il giorno di riposo settimanale,
troverà applicazione il trattamento previsto dall'art. 2 dell'accordo interconfederale 3 dicembre
1954.
La Fondazione ha la possibilità di concedere, in sostituzione del compenso per le festività
lavorate giorni compensativi di riposo od aggiuntivi del periodo feriale. Le modalità per
l'applicazione dell'istituto verranno stabilite con accordi aziendali.
In caso di coincidenza della festività del Santo Patrono con altra festività prevista dalla lett.
B) del 1º comma del presente articolo si provvederà in sede aziendale a fissare altra giornata
sostitutiva di quella non usufruita del tersicoreo per la coincidenza suddetta.
Per la disciplina delle festività soppresse dalla legge 5 marzo 1977, n. 54 si fa rinvio a
quanto disposto dall'art. 19.
Art. 93
(Suddivisione ed utilizzazione del complesso di ballo)
Art. 94
(Vestiario e scarpine)
Art. 95
(Trasferte)
D) Missioni individuali
Al tersicoreo in missione individuale per conto della Fondazione si applica il trattamento
previsto per le trasferte collettive, tenuto conto dell'ambito territoriale in cui avviene la missione.
Inoltre il tersicoreo avrà diritto al rimborso delle altre spese accessorie sostenute per
l'espletamento della missione (spese telegrafiche, telefoniche e per taxi).
Dichiarazione a verbale
A decorrere dal 1990, con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso forfettario delle
spese di vitto sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
Art. 96
(Termini di preavviso)
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non può essere risolto da nessuna delle due
parti senza un preavviso, i cui termini sono stabiliti come segue:
a) 1 mese per il tersicoreo con un'anzianità di servizio fino a 2 anni;
b) 2 mesi per il tersicoreo con un'anzianità di servizio oltre i 2 anni e fino a 4 anni;
c) 3 mesi per il tersicoreo con un'anzianità di servizio oltre i 4 anni e fino a 9 anni;
d) 4 mesi per il tersicoreo con un'anzianità di servizio oltre i 9 anni.
I termini di preavviso decorrono dalla metà o dalla fine di ciascun mese.
La parte che risolve il rapporto senza l'osservanza dei predetti termini deve corrispondere
all'altra una indennità pari all'importo della retribuzione per il periodo di mancato preavviso.
La Fondazione ha diritto di ritenere, su quanto sia dalla stessa dovuto al tersicoreo, un
importo corrispondente alla retribuzione per il periodo di preavviso da questi eventualmente non
dato.
E' in facoltà della parte che riceve la disdetta, ai sensi del 1º comma del presente articolo,
troncare il rapporto sia all'inizio che nel corso del periodo di preavviso senza che da ciò derivi
obbligo di indennizzo per il periodo di preavviso non compiuto.
Il periodo di preavviso, anche se sostituito dalla corrispondente indennità, sarà computato
nell'anzianità di servizio ai diversi effetti contrattuali con esclusione del trattamento di fine
rapporto.
In caso di risoluzione del rapporto da parte del tersicoreo per cause attribuibili alla
Fondazione e così gravi da non consentire la prosecuzione del rapporto stesso, è dovuta oltre al
trattamento di fine rapporto anche l'indennità sostitutiva del preavviso.
Durante il compimento del periodo di preavviso la Fondazione concederà al tersicoreo
permessi per la ricerca di nuove occupazioni. La distribuzione e la durata dei permessi stessi
saranno stabilite dalla Fondazione in rapporto alle esigenze di servizio.
Tanto il licenziamento quanto le dimissioni saranno comunicate per iscritto.
IMPIEGATI
Art. 97
(Inquadramento)
Scenografi realizzatori
Si intendono scenografi realizzatori i lavoratori che in autonomia e con responsabilità
tecnico-artistica sono preposti alle realizzazioni scenografiche sulla base delle direttive ricevute.
Scenografi collaboratori
Si intendono scenografi collaboratori i lavoratori che, in possesso di cognizioni tecniche,
pratiche ed artistiche, acquisite con una corrispondente esperienza di lavoro, collaborano alle
realizzazioni scenografiche.
Aiuto scenografi
Si intendono aiuto scenografi i lavoratori che, sulla base di direttive ricevute, eseguono,
nell'ambito della loro qualificazione professionale, mansioni di aiuto nelle realizzazioni
scenografiche.
Art. 98
(Mutamento di mansioni)
Art. 99
(Cumulo di mansioni)
Art. 100
(Indennità per maneggio denaro)
Art. 101
(Orario di lavoro)
Ferme le deroghe ed eccezioni previste dalla legge, per gli impiegati cui si applicano le
limitazioni dell'orario di lavoro ai sensi delle vigenti disposizioni legislative la durata normale del
lavoro è fissata in 39 ore settimanali effettive con un massimo di 8 ore giornaliere.
La durata giornaliera del lavoro qualora la prestazione sia continuata non può superare le 6
ore.
Nei periodi interstagionali di ridotta attività gli impiegati esauriranno il normale orario di
lavoro settimanale di 39 ore in cinque giornate lavorative. Si intendono per periodi interstagionali
di ridotta attività quelli intercorrenti dal giorno successivo all'ultimo spettacolo a 20 giorni prima
dell'inizio delle singole stagioni liriche al chiuso o all'aperto, a 10 giorni prima dell'inizio delle
stagioni di balletto ed a 1 settimana prima dell'inizio delle tournées all'estero.
Peraltro, in relazione alle esigenze connesse con l'attività programmata e con le
manifestazioni da realizzare, potrà essere concordata in sede aziendale l'articolazione del
normale orario di lavoro settimanale in cinque giornate lavorative per un periodo più contenuto
rispetto a quello sopra indicato.
L'orario giornaliero di lavoro degli impiegati che per l'espletamento delle proprie mansioni
seguono le prestazioni dei complessi artistici sarà regolato, secondo le esigenze del servizio, nel
limite delle 7 ore giornaliere.
Lavoro a turni
L'orario di lavoro degli impiegati può essere articolato a turni nei seguenti termini:
1) impiegati addetti alla preparazione-esecuzione in palcoscenico degli spettacoli ed
impegnati per tale attività a turni per squadre secondo la seguente articolazione:
- mattina e pomeriggio;
- pomeriggio e sera;
- mattina e sera;
2) impiegati addetti alla preparazione-esecuzione degli spettacoli ed impegnati durante gli
stessi per tale attività a turni secondo la seguente articolazione:
- mattina e pomeriggio;
- pomeriggio e sera;
- mattina e sera.
Agli impiegati addetti al lavoro a turni articolato nei termini di cui sopra spetta, quale
elemento accessorio e saltuario ed in quanto tale non computabile ad alcun effetto contrattuale,
economico e normativo, una maggiorazione del 12% della retribuzione giornaliera. Tale
maggiorazione spetta per tutti i giorni di effettivo servizio prestato nell'arco della settimana,
escluso quello di riposo nonchè quello non lavorativo in periodo di adozione della settimana corta,
per la sola durata della stagione lirica e ballettistica. Durante il periodo dei concerti sinfonici la
maggiorazione spetta unicamente agli impiegati addetti ai turni per tale attività.
La maggiorazione del 12% spetta a partire dal primo giorno della settimana in cui il teatro
impegna, tutte o in parte, le proprie strutture alla sera. Tale decorrenza non opera per il personale
che per qualsiasi motivo risulti assente dal servizio, tranne che l'assenza sia dovuta ad infortunio
sul lavoro. All'impiegato che, avendo iniziato il lavoro a turni, si assenti per malattia è mantenuta la
maggiorazione del 12%.
La maggiorazione di cui al precedente comma spetta altresì agli impiegati con un orario di
lavoro giornaliero articolato su due prestazioni, di cui una al mattino, l'altra alla sera in quanto
collegata all'esecuzione dello spettacolo, prova antigenerale e generale. Tale maggiorazione
spetta esclusivamente nei giorni in cui il relativo orario di lavoro è ripartito nei termini di cui sopra
escludendosi in ogni caso tale maggiorazione nei giorni in cui gli impiegati effettuino un'unica
prestazione in regime continuato nonchè nei giorni in cui l'orario di lavoro è ripartito in due
prestazioni di cui l'una al mattino e l'altra al pomeriggio anche se collegata allo spettacolo, prova
antigenerale e generale oppure in due prestazioni di cui l'una al pomeriggio l'altra alla sera.
La durata minima di una delle prestazioni giornaliere non dovrà risultare inferiore alle 3 ore.
Per gli impiegati di cui al precedente punto 1) la durata delle prestazioni relative agli
spettacoli lirici, alle prove antigenerali e generali, comprese le operazioni di riordino del
palcoscenico, è forfettizzata, qualunque ne sia l'effettiva durata, in una durata convenzionale da
stabilirsi aziendalmente.
Per gli impiegati di cui al precedente punto 2) la durata delle prestazioni relative agli
spettacoli lirici, alle prove antigenerali e generali, comprese le operazioni preparatorie precedenti
l'inizio dello spettacolo lirico, della prova generale e antigenerale, è forfettizzata, qualunque ne sia
l'effettiva durata, in una durata convenzionale da stabilirsi aziendalmente.
La fissazione dell'orario di inizio e di termine dei vari turni di lavoro avverrà mediante
l'ordine del giorno settimanale predisposto dalla Direzione aziendale previa consultazione della
R.S.U.
Le eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale, ivi compresi la programmazione,
l'annullamento, l'aumento o la riduzione dei prolungamenti straordinari, saranno comunicate entro
le ore 13.00 del giorno precedente a quello cui si riferisce la variazione.
L'impiegato dovrà trovarsi al suo posto di lavoro in tempo utile per l'inizio delle varie
prestazioni e per verificare la funzionalità della scena e delle attrezzature tecniche prima delle
prove generali, antigenerali e dello spettacolo, secondo l'ora fissata nell'ordine del giorno.
L'orario di inizio del primo turno è fissato come norma alle ore 8.30 mentre l'orario di
termine dell'ultimo turno non può superare, in regime normale di lavoro, le ore 24.00 per l'attività
relativa alla preparazione degli spettacoli e le ore 1.00 per le prove antigenerali, generali e per gli
spettacoli. I limiti suddetti sono elevati, rispettivamente, alle ore 0.30 ed alle ore 1.30 per l'attività
all'aperto.
Per esigenze di produzione ed organizzazione, il primo turno può peraltro iniziare dopo le
ore 8.30 e non oltre le ore 9.30. L'eventuale fissazione dell'orario di inizio del primo turno oltre le
ore 9.30 sarà concordata in sede aziendale. Il primo turno può altresì iniziare prima delle ore 8.30
ove sia garantito all'impiegato un intervallo di almeno 8 ore dal termine dello spettacolo, prova
generale ed antigenerale e di almeno 9 ore dal termine della prova ordinaria.
Sono ammessi prolungamenti straordinari dei turni di lavoro, fino ad una durata massima di
5 ore per prestazione. In caso di doppio spettacolo, di antiprova generale o prova generale e
spettacolo, fermo restando il limite massimo di 10 ore giornaliere, uno dei due turni può essere
prolungato fino ad un massimo di 6 ore.
I prolungamenti straordinari dei vari turni di lavoro devono essere programmati mediante
l'ordine del giorno delle prestazioni per frazioni di mezz'ora. I prolungamenti resi necessari da
esigenze contingenti sono ammessi per frazioni di quarti d'ora, con un massimo di 2.
I prolungamenti straordinari dei vari turni di lavoro sono retribuiti con il compenso previsto
per il lavoro straordinario.
Per gli impiegati addetti ai turni l'intervallo tra la prestazione antimeridiana e pomeridiana e
tra la prestazione pomeridiana e serale è fissato in 2 ore. La durata di tale intervallo può essere
aumentata qualora nel secondo turno sia programmato uno spettacolo, una prova generale o
antigenerale.
Nel caso in cui per esigenze di produzione l'intervallo tra le due prestazioni fosse inferiore
alle 2 ore, l'impiegato, ove non esista un servizio mensa alle condizioni d'uso o un servizio
equivalente, avrà diritto ad un rimborso spese forfettario che, con decorrenza dal 1º gennaio 1989
e fino al 31 dicembre 1989 è fissato in lire 6.700.
A decorrere dal 1990 e con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso spese forfettario
di cui al 1º comma sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice
dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
La durata degli intervalli tra le prestazioni giornaliere come sopra individuata è riferita ai
turni normali di lavoro, esclusi quindi gli eventuali prolungamenti straordinari.
La consistenza e la composizione delle squadre saranno definite dalla Direzione aziendale
in base alle esigenze produttive mediante l'ordine del giorno settimanale, attuando nei limiti del
possibile la rotazione del personale addetto nei vari turni settimanali.
Le eventuali variazioni della consistenza e della composizione delle squadre, rese
necessarie da esigenze eccezionali ed imprevedibili, saranno comunicate entro le ore 13.00 del
giorno precedente a quello cui si riferisce la variazione.
Nella giornata di domenica (o nella giornata di sabato ove il riposo coincida con la
domenica) e per l'intera durata della stagione lirica e ballettistica l'impiegato è tenuto a prestare 4
ore di lavoro straordinario per consentire l'effettuazione dello spettacolo, della prova antigenerale,
generale o ordinaria ed il connesso montaggio delle scene, nonchè per qualsiasi altra prestazione
che la Fondazione ritenga di chiedergli nell'ambito e nel rispetto della sua professionalità.
Qualora, per esigenze tecnico-produttive, anche in relazione all'articolazione degli orari di
lavoro delle categorie artistiche, l'orario di lavoro settimanale dell'impiegato dovesse essere
esaurito in cinque giorni, le 4 ore di lavoro straordinario di cui sopra potranno essere utilizzate
dalla Fondazione nell'arco delle cinque giornate lavorative in prolungamento delle prestazioni
ordinarie giornaliere, con un massimo di 2 ore giornaliere.
Il personale addetto alla preparazione ed all'esecuzione in palcoscenico degli spettacoli,
nonchè alla costruzione dei vari elementi che compongono l'allestimento scenico è utilizzabile, a
seconda del momento della produzione, sia in laboratorio che in palcoscenico. Durante la
stagione lirica il personale addetto normalmente ai laboratori potrà essere destinato
occasionalmente o per l'intera stagione a lavori di palcoscenico. Viceversa nei periodi destinati
alla produzione concertistica il personale normalmente addetto al palcoscenico potrà essere
chiamato a lavoro di laboratorio.
La presente disciplina, normativa ed economica, sostituisce integralmente, abrogandoli, tutti
gli accordi, pattuizioni, usi e consuetudini nazionali ed aziendali in materia.
Dichiarazione a verbale
Fermo restando l'orario normale di lavoro di cui al presente articolo è concordata una
riduzione del monte ore annuo di 16 ore in ragione d'anno, finalizzata all'aggiornamento
professionale.
Art. 102
(Lavoro straordinario, notturno e festivo)
Entro i limiti consentiti dalle vigenti disposizioni legislative e salvo giustificati motivi di
impedimento, l'impiegato è tenuto a prestare il lavoro straordinario, notturno e festivo, che gli
venga richiesto.
Si considera lavoro straordinario quello eccedente i limiti orari di cui all'art. 101.
Si considera lavoro notturno quello compiuto tra le ore 24.00 e le ore 8.00, ad eccezione
delle prestazioni relative ai turni serali di cui all'art. 101.
Si considera lavoro festivo quello compiuto nelle festività di cui all'art. 103. Straordinario
festivo quello compiuto in tali giorni in eccedenza all'orario normale di lavoro.
Il lavoro straordinario, notturno e festivo, è compensato con la retribuzione oraria
maggiorata delle percentuali appresso stabilite:
- lavoro straordinario diurno: 50%;
- lavoro notturno: 70%;
- lavoro straordinario notturno: 100%;
- lavoro festivo: 60%;
- lavoro straordinario festivo: 100%.
Le maggiorazioni suddette non sono cumulabili intendendosi che la maggiore assorbe la
minore.
Art. 103
(Ricorrenze festive)
2) il giorno dell'Epifania;
3) il giorno di Pasqua;
4) il giorno di lunedì dopo Pasqua;
5) il giorno 25 aprile;
6) il giorno 1º maggio;
7) Il giorno 2 giugno;
8) il giorno 29 giugno (SS. Pietro e Paolo), limitatamente al comune di Roma;
9) il giorno dell'Assunzione;
10) il giorno di Ognissanti;
11) il giorno dell'Immacolata Concezione;
12) il giorno di Natale;
13) il giorno 26 dicembre;
14) la ricorrenza del Patrono locale.
Verranno altresì considerati giorni festivi quelle festività nazionali che venissero
eventualmente in seguito stabilite da apposite disposizioni di legge.
Nel caso in cui una delle festività di cui al punto B) coincida con il giorno di riposo
settimanale troverà applicazione il trattamento previsto dall'art. 2 dell'accordo interconfederale 3
dicembre 1954.
La Fondazione ha la possibilità di concedere, in sostituzione del compenso per le festività
lavorate, giorni compensativi di riposo od aggiuntivi del periodo feriale. Le modalità per
l'applicazione dell'istituto saranno stabilite con accordi aziendali.
In caso di coincidenza della festività del Santo Patrono con altra festività prevista dalla lett.
B) del 1º comma del presente articolo si provvederà in sede aziendale a fissare altra giornata
sostitutiva di quella non usufruita dall'impiegato per la coincidenza suddetta.
Per la disciplina delle festività soppresse dalla legge 5 marzo 1977, n. 54 si fa rinvio a
quanto disposto dall'art. 19.
Art. 104
(Trasferte)
- nella giornata successiva alla trasferta l'impiegato è tenuto ad effettuare le sue normali
prestazioni lavorative. Peraltro, ove il rientro avvenga oltre le ore 1.30, l'impiegato non può essere
chiamato al lavoro prima che siano trascorse 12 ore dal momento del rientro in teatro;
- in caso di pernottamento il viaggio di rientro in sede nella mattinata successiva assorbe la
prima prestazione giornaliera;
- rimborso forfettario delle spese di vitto la cui misura - fatte salve le eventuali situazioni
aziendali di miglior favore preesistenti - è fissata, con decorrenza dal 1º gennaio 1989 e fino al 31
dicembre 1989, in lire 22.400 per un pasto ed in lire 44.800 per due pasti.
D) Missioni individuali
All'impiegato in missione individuale per conto della Fondazione si applica il trattamento
previsto per le trasferte collettive, tenuto conto dell'ambito territoriale in cui avviene la missione.
Inoltre l'impiegato avrà diritto al rimborso delle altre spese accessorie sostenute per
l'espletamento della missione (spese telegrafiche, telefoniche e per taxi).
Dichiarazione a verbale
A decorrere dal 1990 e con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso forfettario delle
spese di vitto sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
Art. 105
(Termini di preavviso)
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non può essere risolto da nessuna delle due
parti senza un preavviso, i cui termini sono stabiliti come segue:
A) per gli impiegati che avendo superato il periodo di prova non hanno raggiunto i cinque
anni di servizio:
B) per gli impiegati che hanno raggiunto i cinque anni di servizio e non i dieci:
1) mesi tre di preavviso per i funzionari A e B e per gli impiegati di 1º livello;
2) mesi due di preavviso per gli impiegati di livello 2º, 3ºa e 3ºb;
3) mesi uno e mezzo di preavviso per gli impiegati di livello 4º e 5º;
dato.
E' in facoltà della parte che riceve la disdetta, ai sensi del 1º comma del presente articolo,
troncare il rapporto sia all'inizio che nel corso del periodo di preavviso senza che da ciò derivi
obbligo di indennizzo per il periodo di preavviso non compiuto.
Il periodo di preavviso, anche se sostituito dalla corrispondente indennità, sarà computato
nell'anzianità di servizio ai diversi effetti contrattuali con esclusione del trattamento di fine
rapporto.
In caso di risoluzione del rapporto da parte dell'impiegato per cause attribuibili alla
Fondazione e così gravi da non consentire la prosecuzione del rapporto stesso, è dovuta
all'impiegato oltre al trattamento di fine rapporto anche l'indennità sostitutiva del preavviso.
Durante il compimento del periodo di preavviso la Fondazione concederà all'impiegato
permessi per la ricerca di nuove occupazioni. La distribuzione e la durata dei permessi stessi
saranno stabilite dalla Fondazione in rapporto alle esigenze di servizio.
Tanto il licenziamento quanto le dimissioni saranno comunicate per iscritto.
OPERAI
Art. 106
(Inquadramento)
Art. 107
(Mutamento di mansioni)
All'operaio, in relazione alle esigenze della Fondazione, possono essere affidate mansioni
di livello superiore.
All'operaio che sia chiamato a svolgere mansioni di livello superiore è dovuto, per il relativo
periodo, un importo corrispondente alla differenza tra il minimo tabellare di retribuzione del livello
superiore ed il minimo tabellare di retribuzione del proprio livello.
Trascorso un periodo ininterrotto di 3 mesi nel disimpegno delle mansioni di livello
superiore, avverrà il passaggio dell'operaio a tutti gli effetti nel livello superiore, salvo che si tratti
di sostituzione di altro operaio assente con diritto alla conservazione del posto.
Art. 108
(Orario di lavoro)
Norma transitoria
A decorrere dal 1º gennaio 1980 è abolita, per le nuove assunzioni, la figura dell'operaio
addetto a mansioni discontinue o di semplice attesa o custodia.
Con la stessa decorrenza del 1º gennaio 1980 i lavoratori dipendenti alla data del 4 agosto
1979 quali operai addetti a mansioni discontinue o di semplice attesa o custodia sono tenuti ad
osservare il normale orario di lavoro settimanale di 40 ore.
A tali lavoratori, qualora addetti stabilmente e senza interruzioni a mansioni discontinue o di
semplice attesa o custodia, il compenso mensile relativo alle ore di lavoro settimanale
effettivamente prestate oltre la 40ª e fino alla 50ª viene mantenuto "ad personam" e congelato nel
suo ammontare alla data del 31 dicembre 1979.
Tale importo, calcolato per 14 mensilità, assorbe, fino a concorrenza, i compensi per lavoro
straordinario e l'eventuale maggiorazione del 12% per il lavoro a turni.
Lavoro a turni
L'orario di lavoro degli operai può essere articolato a turni nei seguenti termini:
1) operai addetti alla preparazione-esecuzione in palcoscenico degli spettacoli ed impegnati
per tale attività a turni per squadre secondo la seguente articolazione:
- mattina e pomeriggio;
- pomeriggio e sera;
- mattina e sera;
2) operai addetti alla preparazione-esecuzione degli spettacoli ed impegnati durante gli
stessi per tale attività a turni secondo la seguente articolazione:
- mattina e pomeriggio;
- pomeriggio e sera;
- mattina e sera.
Agli operai addetti al lavoro a turni articolato nei termini di cui sopra spetta, quale elemento
accessorio e saltuario ed in quanto tale non computabile ad alcun effetto contrattuale, economico
e normativo, una maggiorazione del 12% della retribuzione giornaliera. Tale maggiorazione spetta
per tutti i giorni di effettivo servizio prestato nell'arco della settimana, escluso quello di riposo
nonchè quello non lavorativo in periodo di adozione della settimana corta, per la sola durata della
stagione lirica e ballettistica. Durante il periodo dei concerti sinfonici la maggiorazione spetta
unicamente agli operai addetti ai turni per tale attività.
La maggiorazione del 12% spetta a partire dal primo giorno della settimana in cui il teatro
impegna, tutte o in parte, le proprie strutture alla sera. Tale decorrenza non opera per il personale
che per qualsiasi motivo risulti assente dal servizio, tranne che l'assenza sia dovuta ad infortunio
sul lavoro. All'operaio che, avendo iniziato il lavoro a turni, si assenti per malattia è mantenuta la
maggiorazione del 12%.
La maggiorazione di cui al precedente comma spetta altresì agli operai con un orario di
lavoro giornaliero articolato su due prestazioni, di cui una al mattino, l'altra alla sera in quanto
collegata all'esecuzione dello spettacolo, prova antigenerale e generale. Tale maggiorazione
spetta esclusivamente nei giorni in cui il relativo orario di lavoro è ripartito nei termini di cui sopra,
escludendosi in ogni caso tale maggiorazione nei giorni in cui gli operai effettuino un'unica
prestazione in regime continuato nonchè nei giorni in cui l'orario di lavoro è ripartito in due
prestazioni, di cui l'una al mattino e l'altra al pomeriggio anche se collegata allo spettacolo, prova
antigenerale e generale oppure in due prestazioni di cui l'una al pomeriggio e l'altra alla sera.
La durata minima di una delle prestazioni giornaliere non dovrà risultare inferiore alle 3 ore.
Per gli operai di cui al precedente punto 1) la durata delle prestazioni relative agli spettacoli
lirici, alle prove antigenerali e generali, comprese le operazioni di riordino del palcoscenico, è
forfettizzata, qualunque ne sia l'effettiva durata, in una durata convenzionale da stabilirsi
aziendalmente.
Per gli operai di cui al precedente punto 2) la durata delle prestazioni relative agli spettacoli
lirici, alle prove antigenerali e generali, comprese le operazioni preparatorie precedenti l'inizio
dello spettacolo lirico, della prova generale e antigenerale, è forfettizzata, qualunque ne sia
l'effettiva durata, in una durata convenzionale da stabilirsi aziendalmente.
La fissazione dell'orario di inizio e di termine dei vari turni di lavoro avverà mediante l'ordine
del giorno settimanale predisposto dalla Direzione aziendale previa consultazione della R.S.U.
Le eventuali variazioni dell'ordine del giorno settimanale, ivi compresi la programmazione,
l'annullamento, l'aumento o la riduzione dei prolungamenti straordinari, saranno comunicate entro
le ore 13.00 del giorno precedente a quello cui si riferisce la variazione.
L'operaio dovrà trovarsi al suo posto di lavoro in tempo utile per l'inizio delle varie
prestazioni e per verificare la funzionalità della scena e delle attrezzature tecniche prima delle
prove generali, antigenerali e dello spettacolo, secondo l'ora fissata nell'ordine del giorno.
L'orario di inizio del primo turno è fissato come norma alle ore 8.30 mentre l'orario di
termine dell'ultimo turno non può superare, in regime normale di lavoro, le ore 24.00 per
l'attività relativa alla preparazione degli spettacoli e le ore 1.00 per le prove antigenerali, generali e
per gli spettacoli. I limiti suddetti sono elevati, rispettivamente, alle ore 0.30 ed alle ore 1.30 per
l'attività all'aperto.
Per esigenze di produzione ed organizzazione, il primo turno può peraltro iniziare dopo le
ore 8.30 e non oltre le ore 9.30. L'eventuale fissazione dell'orario di inizio del primo turno oltre le
ore 9.30 sarà concordata in sede aziendale. Il primo turno può altresì iniziare prima delle ore 8.30
ove sia garantito all'operaio un intervallo di almeno 8 ore dal termine dello spettacolo, prova
generale ed antigenerale e di almeno 9 ore dal termine della prova ordinaria.
Sono ammessi prolungamenti straordinari dei turni di lavoro, fino ad una durata massima di
5 ore per prestazione. In caso di doppio spettacolo, di antiprova generale o prova generale e
spettacolo, fermo restando il limite massimo di 10 ore giornaliere, uno dei due turni può essere
prolungato fino ad un massimo di 6 ore.
I prolungamenti straordinari dei vari turni di lavoro devono essere programmati mediante
l'ordine del giorno delle prestazioni per frazioni di mezz'ora. I prolungamenti resi necessari da
esigenze contingenti sono ammessi per frazioni di quarti d'ora, con un massimo di 2.
I prolungamenti straordinari dei vari turni di lavoro sono retribuiti con il compenso previsto
per il lavoro straordinario.
Per gli operai addetti ai turni l'intervallo tra la prestazione antimeridiana e pomeridiana e tra
la prestazione pomeridiana e serale è fissato in 2 ore. La durata di tale intervallo può essere
aumentata qualora nel secondo turno sia programmato uno spettacolo, una prova generale o
antigenerale.
Nel caso in cui, per esigenze di produzione l'intervallo tra le due prestazioni fosse inferiore
alle due ore, l'operaio, ove non esista un servizio mensa alle condizioni d'uso o un servizio
equivalente, avrà diritto ad un rimborso spese forfettario che, con decorrenza del 1º gennaio 1989
e fino al 31 dicembre 1989, è fissato in lire 6.700.
A decorrere dal 1990 e con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso spese forfettario
di cui al precedente comma sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta
nell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
La durata degli intervalli tra le prestazioni giornaliere come sopra individuata è riferita ai
turni normali di lavoro, esclusi quindi gli eventuali prolungamenti straordinari.
La consistenza e la composizione delle squadre saranno definite dalla Direzione aziendale
in base alle esigenze produttive mediante l'ordine del giorno settimanale, attuando nei limiti del
possibile la rotazione del personale addetto nei vari turni settimanali.
Le eventuali variazioni della consistenza e della composizione delle squadre, rese
necessarie da esigenze eccezionali ed imprevedibili, saranno comunicate entro le ore 13.00 del
giorno precedente a quello cui si riferisce la variazione.
Nella giornata di domenica (o nella giornata di sabato ove il riposo coincida con la
domenica) e per l'intera durata della stagione lirica e ballettistica l'operaio è tenuto a prestare 4
ore di lavoro straordinario per consentire l'effettuazione dello spettacolo, della prova generale,
antigenerale, o ordinaria ed il connesso montaggio delle scene, nonchè per qualsiasi altra
prestazione che la Fondazione ritenga di chiedergli nell'ambito e nel rispetto della sua
professionalità.
Qualora, per esigenze tecnico-produttive, anche in relazione all'articolazione degli orari di
lavoro delle categorie artistiche, l'orario di lavoro settimanale dell'operaio dovesse essere esaurito
in cinque giorni, le 4 ore di lavoro straordinario di cui sopra potranno essere utilizzate dalla
Fondazione nell'arco delle cinque giornate lavorative in prolungamento delle prestazioni ordinarie
giornaliere, con un massimo di 2 ore giornaliere.
Il personale addetto alla preparazione ed all'esecuzione del palcoscenico degli spettacoli,
nonchè alla costruzione dei vari elementi che compongono l'allestimento scenico è utilizzabile, a
seconda del momento della produzione, sia in laboratorio che in palcoscenico. Durante la
stagione lirica il personale addetto normalmente ai laboratori potrà essere destinato
occasionalmente o per l'intera stagione a lavori di palcoscenico. Viceversa nei periodi destinati
alla produzione concertistica il personale normalmente addetto al palcoscenico potrà essere
chiamato a lavoro di laboratorio.
La presente disciplina, normativa ed economica, sostituisce integralmente, abrogandoli, tutti
gli accordi, pattuizioni, usi e consuetudini nazionali ed aziendali in materia.
Art. 109
(Lavoro notturno dei guardiani e fuochisti)
Per i guardiani e per i fuochisti che prestano la loro opera abitualmente di notte la
Art. 110
(Lavoro straordinario, notturno e festivo)
Entro i limiti consentiti dalle vigenti disposizioni legislative e salvo giustificati motivi di
impedimento, l'operaio è tenuto a prestare il lavoro straordinario, notturno e festivo che gli venga
richiesto.
Si considera lavoro straordinario quello eccedente i limiti di orario cui all'art. 108.
Si considera lavoro notturno quello compiuto tra le ore 24.00 e le ore 7.00, ad eccezione
delle prestazioni relative ai turni serali di cui all'art. 108.
Si considera lavoro festivo quello compiuto nelle festività di cui all'art. 111. Straordinario
festivo quello compiuto in tali giorni in eccedenza all'orario normale di lavoro.
Il lavoro straordinario, notturno e festivo, è compensato con la retribuzione oraria
maggiorata delle percentuali appresso stabilite:
- lavoro straordinario diurno: 50%;
- lavoro notturno: 70%;
- lavoro straordinario notturno: 100%;
- lavoro festivo: 60%;
- lavoro straordinario festivo: 100%.
Le maggiorazioni suddette non sono cumulabili intendendosi che la maggiore assorbe la
minore.
Art. 111
(Ricorrenze festive)
Art. 112
(Prestazioni serali)
L'operaio assunto per la sola prestazione serale percepirà un compenso pari al 70% del
minimo tabellare e della contingenza, escluso ogni altro elemento aggiuntivo della retribuzione in
vigore nella Fondazione previsto per il livello cui verrà assegnato in relazione alle mansioni svolte.
Il compenso per la prestazione serale effettuata nei giorni considerati festivi ai sensi dell'art.
114 sarà maggiorato del 60%.
Chiarimento a verbale
Art. 113
(Prestazioni in costume)
L'operaio, ove ricorrano esigenze dello spettacolo e della prova generale, è tenuto a
prestare la sua opera in costume senza diritto ad alcuna maggiorazione di retribuzione o
compenso particolare.
Art. 114
(Attrezzi di lavoro ed indumenti di lavoro)
La Fondazione fornirà agli operai gli attrezzi indispensabili alle prestazioni lavorative
nonchè gli indumenti di lavoro.
Art. 115
(Trasferte)
- rimborso forfettario delle spese di vitto la cui misura - fatte salve le eventuali situazioni
aziendali di miglior favore preesistenti - è fissata, con decorrenza dal 1º gennaio 1989 e fino al 31
dicembre 1989, in lire 22.400 per un pasto ed in lire 44.800 per due pasti.
D) Missioni individuali
All'operaio in missione individuale per conto della Fondazione si applica il trattamento
previsto per le trasferte collettive, tenuto conto dell'ambito territoriale in cui avviene la missione.
Inoltre l'operaio avrà diritto al rimborso delle altre spese accessorie sostenute per l'espletamento
della missione (spese telegrafiche, telefoniche e per taxi).
Dichiarazione a verbale
A decorrere dal 1990 e con effetto dal 1º gennaio di ogni anno il rimborso forfettario delle
spese di vitto sarà rideterminato sulla base dell'84% della variazione intervenuta nell'indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall'ISTAT.
A tal fine saranno raffrontati gli indici del mese di dicembre di ciascun anno dal 1989 in poi
con l'indice del mese di dicembre 1988 che sarà fatto uguale a 100.
Sulla misura risultante dall'aumento sarà operato l'arrotondamento per eccesso a 100 lire.
Art. 116
(Termini di preavviso)
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non può essere risolto da nessuna delle due
parti senza un preavviso, i cui termini sono stabiliti come segue:
B) livelli 4º, 5º e 6º
1) 15 giorni per anzianità fino a 5 anni;
2) 45 giorni per anzianità superiore a 5 anni.
PARTE ECONOMICA
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
mensilità, delle ferie, del trattamento di fine rapporto, dell'indennità di preavviso e delle festività nazionali ed
infrasettimanali. Tali importi sono comprensivi, assorbendoli, di quelli previsti allo stesso titolo dai cc.cc.nn.l. 17 gennaio
1989 e 22 maggio 1992.
(***) Importi mensili lordi a titolo di elemento aggiuntivo dei minimi tabellari mensili utili a tutti gli effetti contrattuali con
esclusione degli aumenti periodici di anzianità. Tali importi sono comprensivi, assorbendoli, di quelli previsti allo stesso
titolo dai cc.cc.nn.l. 2 luglio 1996, 24 marzo 1998 e 1º giugno 2000.
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
esclusione degli aumenti periodici di anzianità. Tali importi sono comprensivi, assorbendoli, di quelli previsti allo stesso
titolo dai cc.cc.nn.l. 2 luglio 1996, 24 marzo 1998 e 1º giugno 2000.
----------
N.d.R.: L'accordo 29 luglio 2003 prevede quanto segue:
Parte economica
b) Minimi retributivi
Fermi restando i minimi tabellari mensili lordi e gli importi mensili lordi a titolo di E.d.r. di cui alle lett. A) e B) del punto 1
dell'art. 3 dell'accordo 24 marzo 1998, gli importi mensili lordi a titolo di E.a.r. in essere dal 1º ottobre 2001 per effetto del
punto 2 dell'accordo 29 maggio 2001 sono aumentati secondo le gradualità appresso indicate dei seguenti importi mensili
lordi a titolo di E.a.r.
Area artistica
Livelli Dall'1.4.2003 Dall'1.11.2003
1º 1º violino (1) 56,10 106,92
1º violoncello
Direttore musicale di palcoscenico
Maestro collaboratore con obbligo di direzione orchestrale
2º Maestro gruppo A (2) 50,70 96,64
Maitre de ballet
1ª cat. A orchestra
1º tersicorei extra
Maestro gruppo B
3º 1ª cat. B orchestra 45,49 86,70
1º A tersicorei
4º 2ª cat. orchestra 41,35 78,82
5º 1º B tersicorei (3) 34,70 66,14
2º orchestra ingresso
Categoria speciale coro
2ª cat. speciale tersicorei
6º Ingresso coro
Ingresso tersicorei 28,95 55,17
Maggiorazione del 5% dell'importo previsto per il 1º livello.
Maggiorazione del 5% dell'importo previsto per il 2º livello.
Maggiorazione del 5% dell'importo previsto per il 5º livello.
Area tecnico-amministrativa
Livelli Dall'1.4.2003 Dall'1.11.2003
FA 50,34 95,96
FB 43,15 82,25
1º 37,76 71,97
2º 33,80 64,43
3º a 32,00 61,00
3º b 28,95 55,17
4º 25,17 47,98
5º 22,48 42,84
6º 17,98 34,27
Dichiarazione a verbale
Le parti si danno reciprocamente atto che, in occasione del rinnovo del biennio economico 1º gennaio 2002/31 dicembre
2003, qualora il differenziale tra inflazione effettiva ed inflazione programmata fosse uguale all'1,50%, non si darà luogo a
recuperi e/o conguagli, mentre, qualora il differenziale risultasse diverso dall'1,50%, si provvederà a calcolare il conguaglio
da effettuare sull'incremento dei minimi per il biennio 1º gennaio 2004/31 dicembre 2005.
Disposizione transitoria
Le parti convengono di escludere l'incidenza degli aumenti a titolo di E.a.r. decorrenti dal 1º aprile 2003 ai sensi del
precedente punto B) agli effetti del compenso per prestazioni di lavoro straordinario, notturno, festivo ed a turni nel periodo
1º aprile 2003/31 luglio 2003.
----------
N.d.R.: L'accordo 11 dicembre 2006 prevede quanto segue:
1) "Una tantum"
Relativamente al periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 ed a totale e completa copertura di tale periodo sarà
corrisposto ai singoli lavoratori in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla data dell'11 dicembre 2006 un
importo "una tantum" nella misura di cui alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori assunti dopo il 1º gennaio 2004 ed in servizio alla
data dell'11 dicembre 2006.
Per i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni alla data dell'11 dicembre 2006 con rapporto di lavoro a tempo indeterminato
con sosta stagionale l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente rapportato al servizio effettivamente prestato nel
periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005.
Relativamente al periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 ed a totale e completa copertura di tale periodo sarà
corrisposto ai singoli lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato si sia risolto successivamente al 31 dicembre
2005 un importo "una tantum" nella misura di cui alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato sia
iniziato dopo il 1º gennaio 2004 e si sia risolto successivamente al 31 dicembre 2005.
L'importo "una tantum" sarà altresì proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato
si sia risolto entro il 31 dicembre 2005.
Per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale si sia risolto anteriormente alla data
dell'11 dicembre 2006 l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente rapportato al servizio effettivamente prestato nel
periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005.
Ai lavoratori in servizio presso le Fondazioni alla data dell'11 dicembre 2006 con rapporto di lavoro a tempo determinato
nonchè ai lavoratori che hanno prestato servizio presso le Fondazioni nel periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 con
rapporto di lavoro a tempo determinato cessato anteriormente alla data dell'11 dicembre 2006 sarà corrisposto a totale e
completa copertura del servizio prestato nel periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 un importo "una tantum" la cui
misura sarà determinata rapportando proporzionalmente l'importo di cui alla successiva tabella al periodo di servizio
effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005.
Le parti si danno atto che gli importi "una tantum" non saranno considerati utili agli effetti dei vari istituti contrattuali e della
determinazione del trattamento di fine rapporto.
Area artistica
Livelli Importo "una tantum"
1º 701,13
2º 633,71
3º 568,54
4º 516,86
5º 433,71
6º 361,80
Area tecnico-amministrativa
Livelli Importo "una tantum"
FA 629,22
FB 539,33
1º 471,91
2º 422,47
3º a 400,00
3º b 361,80
4º 314,61
5º 280,90
6º 224,72
2) Minimi retributivi
Fermi restando i minimi tabellari mensili lordi e gli importi mensili lordi a titolo di E.d.r. di cui alle lett. A) e B) del punto 1
dell'art. 3 dell'accordo 24 marzo 1998, gli importi mensili lordi a titolo di E.a.r. in essere dal 1º novembre 2003 per effetto
della lett. B), parte economica dell'accordo 30 ottobre 2003 sono aumentati dei seguenti importi mensili lordi a titolo di
E.a.r.
Area artistica
Livelli Dall'1.1.2006 Dall'1.9.2006
1º violino (1)
1º violoncello
1º 52,57 54,34
Direttore musicale palcoscenico
Maestro collaboratore con obbligo di direzione orchestrale
Maestro gruppo A (2)
Maitre de ballet
2º 47,51 49,11
1ª cat. A orchestra
1º tersicorei extra
Maestro gruppo B
3º 1ª cat. B orchestra 42,63 44,06
1º A tersicorei
4º 2ª cat. orchestra 38,75 40,06
1º B tersicorei (3)
2º orchestra ingresso
5º 32,52 33,61
Categoria speciale coro
2ª cat. speciale tersicorei
Ingresso coro
6º 27,13 28,04
Ingresso tersicorei
(1) Maggiorazione del 5% dell'importo previsto per il 1º livello.
(2) Maggiorazione del 5% dell'importo previsto per il 2º livello.
(3) Maggiorazione del 5% dell'importo previsto per il 5º livello.
Area tecnico-amministrativa
Livelli Dall'1.1.2006 Dall'1.9.2006
FA 47,18 48,76
FB 40,44 41,79
1º 35,39 36,57
2º 31,68 32,74
3º a 30,00 31,00
3º b 27,13 28,04
4º 23,59 24,38
5º 21,06 21,77
6º 16,85 17,42
Disposizione transitoria
Le parti convengono di escludere l'incidenza degli aumenti a titolo di E.a.r. decorrenti dal 1º gennaio 2006 e dal 1º
settembre 2006 ai sensi del precedente punto 2 agli effetti del compenso per prestazioni di lavoro straordinario, notturno,
festivo ed a turni nel periodo 1º gennaio 2006-31 dicembre 2006.
"Una tantum"
Relativamente al periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 ed a totale e completa
copertura di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori in servizio con rapporto di lavoro a
tempo indeterminato alla data del 29 maggio 2001 un importo "una tantum" nella misura di cui alla
successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori assunti dopo il 1º
gennaio 2000 ed in servizio alla data del 29 maggio 2001.
Per i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni alla data del 29 maggio 2001 con rapporto di
lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente
rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001.
Relativamente al periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 ed a totale e completa
copertura di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo
indeterminato si sia risolto successivamente al 31 maggio 2001 un importo "una tantum" nella
misura di cui alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di
lavoro a tempo indeterminato sia iniziato dopo il 1º gennaio 2000 e si sia risolto successivamente
al 31 maggio 2001.
L'importo "una tantum" sarà altresì proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto
di lavoro a tempo indeterminato si sia risolto entro il 31 maggio 2001.
Per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale si sia
risolto anteriormente alla data del 29 maggio 2001 l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente
rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001.
Ai lavoratori in servizio presso le Fondazioni alla data del 29 maggio 2001 con rapporto di
lavoro a tempo determinato nonchè ai lavoratori che hanno prestato servizio presso le Fondazioni
nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 con rapporto di lavoro a tempo determinato cessato
anteriormente alla data del 29 maggio 2001 sarà corrisposto a totale e completa copertura del
servizio prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 un importo "una tantum" la cui
misura sarà determinata rapportando proporzionalmente l'importo di cui alla successiva tabella al
periodo di servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001.
----------
N.d.R.: L'accordo 29 luglio 2003 prevede quanto segue:
a) "Una tantum"
Relativamente al periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 ed a totale e completa copertura di tale periodo sarà corrisposto
ai singoli lavoratori in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla data del 29 luglio 2003 un importo "una
tantum" nella misura di cui alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori assunti dopo il 1º gennaio 2002 ed in servizio alla
data del 29 luglio 2003.
Per i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni alla data del 29 luglio 2003 con rapporto di lavoro a tempo indeterminato con
sosta stagionale, l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo
1º gennaio 2002/31 marzo 2003.
Relativamente al periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 ed a totale e completa copertura di tale periodo sarà corrisposto
ai singoli lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato si sia risolto successivamente al 31 marzo 2003 un
importo "una tantum" nella misura di cui alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato sia
iniziato dopo il 1º gennaio 2002 e si sia risolto successivamente al 31 marzo 2003.
L'importo "una tantum" sarà altresì proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato
si sia risolto entro il 31 marzo 2003.
Per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale si sia risolto anteriormente alla data del
29 luglio 2003 l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º
gennaio 2002/31 marzo 2003.
Ai lavoratori in servizio presso le Fondazioni alla data del 29 luglio 2003 con rapporto di lavoro a tempo determinato
nonchè ai lavoratori che hanno prestato servizio presso le Fondazioni nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 con
rapporto di lavoro a tempo determinato cessato anteriormente alla data del 29 luglio 2003 sarà corrisposto a totale e
completa copertura del servizio prestato nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 un importo "una tantum" la cui misura
sarà determinata rapportando proporzionalmente l'importo di cui alla successiva tabella al periodo di servizio
effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003.
Le parti si danno atto che gli importi "una tantum" non saranno considerati utili agli effetti dei vari istituti legali e contrattuali
e della determinazione del trattamento di fine rapporto.
Area artistica
Livelli Importo "una tantum"
1º 902,71
2º 815,91
3º 732,00
4º 665,46
5º 558,41
6º 465,82
Area tecnico-amministrativa
Livelli Importo "una tantum"
FA 810,12
FB 694,39
1º 607,59
2º 543,94
3º a 515,00
3º b 465,82
4º 405,06
5º 361,66
6º 289,33
APPENDICE 1
B) Riunioni periodiche
Le riunioni periodiche previste dall'art. 11 del D.Lgs. n. 626/1994 devono essere
comunicate con un preavviso di almeno 5 giorni lavorativi e con un ordine del giorno scritto.
Il R.L.S. può chiedere comunque la convocazione di una ulteriore riunione al presentarsi di
gravi e motivate situazioni di rischio o di significative variazioni delle condizioni di lavoro
nell'azienda.
APPENDICE 2
Indennità di contingenza
(importi comprensivi di lire 20.000 ex accordo 23 luglio 1993)
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
1º 1.048.188
2º 1.038.121
3º A 1.036.370
3º B 1.031.301
4º 1.022.676
5º 1.017.578
6º 1.009.011
APPENDICE 3
I lavoratori assunti a tempo indeterminato a partire dal 30 aprile 1982 per l'anzianità
maturata dopo il diciottesimo anno di età presso lo stesso ente e nella medesima categoria di
appartenenza avranno diritto, indipendentemente da qualsiasi aumento di merito, ad una
maggiorazione biennale della retribuzione mensile pari a:
a) un importo corrispondente al valore percentuale di ciascuna maggiorazione biennale -
quale risulta dalla colonna 1 della successiva tabella - calcolato sul solo minimo tabellare di
retribuzione del livello di appartenenza;
b) un importo in cifra fissa per ciascuna maggiorazione biennale quale risulta, dal 1º
gennaio 1983, dalla colonna 2 della successiva tabella.
Le maggiorazioni biennali decorrono dal primo giorno del mese immediatamente
successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità. Esse non potranno comunque essere
assorbite da precedenti o successivi aumenti di merito nè i futuri aumenti di merito potranno
essere assorbiti dalle maggiorazioni biennali maturate o da maturare.
Rimangono tuttavia assorbiti gli aumenti concessi per lo stesso titolo.
Le maggiorazioni biennali già maturate devono essere ricalcolate percentualmente sui
minimi tabellari di retribuzione in atto alle singole scadenze mensili.
Nel caso di passaggio di livello le maggiorazioni biennali già maturate saranno ricalcolate
percentualmente sul minimo tabellare di retribuzione del nuovo livello.
Anzianità convenzionali
Agli esclusivi effetti degli aumenti periodici di anzianità saranno riconosciute le anzianità
professionali pregresse secondo i criteri di cui appresso e fatte peraltro salve le condizioni di
miglior favore eventualmente esistenti presso i singoli enti alla data del 30 aprile 1982:
a) personale assunto a tempo indeterminato successivamente alla data del 30 aprile 1982:
- riconoscimento a favore di tutto il personale (artistico, tecnico ed amministrativo) assunto
a tempo indeterminato dei periodi di effettivo servizio prestato presso altri enti lirici, teatri di
tradizione, istituzioni concertistico-orchestrali, RAI e bande militari con rapporto di lavoro a tempo
indeterminato e con rapporti di lavoro a termine purchè di durata non inferiore a sei mesi. Saranno
peraltro riconosciuti anche i rapporti a termine di durata inferiore a sei mesi intercorsi con enti lirici
qualora tale durata coincida con quella della stagione dell'ente;
- ai fini del riconoscimento il personale artistico e tecnico deve aver svolto negli enti e nelle
istituzioni di provenienza le stesse mansioni attribuitegli dall'ente. Quanto al personale
amministrativo, ai fini del riconoscimento, deve aver svolto negli enti e nelle istituzioni di
provenienza mansioni rientranti nell'ambito del livello attribuitogli dall'ente;
- il riconoscimento dei pregressi periodi di effettivo servizio ai fini degli aumenti periodici di
anzianità opera fino a concorrenza del numero di aumenti periodici spettante contrattualmente;
b) personale in servizio a tempo indeterminato alla data del 30 aprile 1982
I criteri e le modalità per il riconoscimento dei pregressi periodi di effettivo servizio sono gli
stessi indicati alla precedente lett. a).
Si conviene peraltro che i benefici economici derivanti da tale riconoscimento decorrono dal
1º luglio 1982, senza alcun effettivo retroattivo.
Norme transitorie
Per i lavoratori già in forza agli enti a tempo indeterminato alla data del 30 aprile 1982 verrà
mantenuto sino al 31 dicembre 1981 il sistema in atto ai sensi del c.c.n.l. 4 agosto 1979, mentre
dal 1º gennaio 1982 si opererà nei seguenti termini:
1) in luogo dell'importo percepito alla predetta data del 31 dicembre 1981 a titolo di aumenti
periodici di anzianità si corrisponderà:
a) un importo corrispondente al valore percentuale complessivo di aumenti periodici di
anzianità maturati al 31 dicembre 1981 - determinato sulla base del valore percentuale di
ciascun aumento periodico di anzianità quale risulta dalla colonna 1 della successiva tabella -
calcolato sul solo minimo tabellare di retribuzione del livello di appartenenza;
b) un importo pari alla somma degli importi in cifra fissa corrispondenti a ciascun aumento
periodico di anzianità già maturato al 31 dicembre 1981 quale risulta, dal 1º gennaio 1983, dalla
colonna 2 della successiva tabella;
2) i lavoratori proseguiranno nella maturazione degli aumenti periodici di anzianità fino a
raggiungere la percentuale complessiva e finale di cui alla colonna 1 della successiva tabella. Tali
ulteriori aumenti periodici di anzianità saranno calcolati - secondo il valore percentuale previsto
dalla colonna 1 della successiva tabella per ciascun aumento periodico di anzianità - sul solo
minimo tabellare di retribuzione del livello di appartenenza nè si darà luogo a ricalcoli sulla
contingenza. In aggiunta all'importo così determinato sarà peraltro corrisposto, per ciascun
aumento periodico di anzianità maturato successivamente al 31 dicembre 1981, un importo in
cifra fissa quale risulta, dal 1º gennaio 1983, dalla colonna 2 della successiva tabella.
Pertanto le parti si impegnano a non effettuare, a decorrere dal 1º gennaio 1982, calcoli e
ricalcoli degli aumenti periodici di anzianità sull'indennità di contingenza.
Resta peraltro confermato il ricalcolo percentuale degli aumenti periodici di anzianità sui
minimi tabellari di retribuzione in atto alle singole scadenze mensili.
Nel caso di passaggio di livello gli aumenti periodici già maturati saranno ricalcolati
percentualmente sul minimo tabellare di retribuzione del nuovo livello.
Tabella
Numero aumenti
periodici di Colonna 1: Valore percentuale
anzianità Colonna 2: Importo in cifra fissadal 1º
gennaio 1983
Maestri collab., professori Maestri collab., professori
orchestra, artisti coro, Tersicorei orchestra, artisti coro, Tersicorei
quadri, impiegati, operai quadri, impiegati, operai
1 4,000% 5,000% 22.512 27.140
2 4,160% 5,250% 22.932 27.796
3 5,408% 6,615% 26.212 31.384
4 5,678% 7,012% 26.921 32.427
5 5,962% 7,433% 27.668 33.533
6 6,260% 7,879% 28.451 34.705
7 6,573% 8,351% 29.273 35.946
8 6,902% 8,852% 30.138 37.262
9 7,247% 9,384% 31.044 38.660
10 7,610% 9,947% 31.998 40.140
11 7,990% - 32.997 -
12 8,390% - 34.048 -
Finale 76,180% 75,723% - -
APPENDICE 4
Art. 1
A tutto il personale dipendente da enti lirici e istituzioni sinfoniche assimilate che svolgono
tradizionalmente spettacoli lirici e sinfonici all'aperto, in sede propria e stabile, è corrisposta per il
periodo compreso tra il giorno di inizio delle prove all'aperto ed il giorno dell'ultima prestazione al
pubblico delle masse artistiche una indennità pari al 25% della retribuzione afferente il periodo
medesimo. Per retribuzione si intende quella prevista dai vigenti contratti nazionali di categoria.
Ai sensi di quanto sopra, per teatri che svolgono attività tradizionalmente all'aperto si
intendono attualmente il teatro dell'Opera di Roma, il teatro San Carlo di Napoli, il teatro Massimo
di Palermo e l'Accademia nazionale di Santa Cecilia.
La peculiare situazione dell'ente autonomo teatro Arena di Verona è disciplinata con
accordo a parte in pari data.
In deroga a quanto sopra per le maestranze a tempo indeterminato impegnate sul luogo di
svolgimento degli spettacoli per gli allestimenti scenici concernenti il teatro, l'erogazione
della indennità in questione verrà effettuata a decorrere dal giorno di inizio delle prestazioni in
loco.
Per i teatri richiamati al 2º comma del presente articolo sono fatte comunque salve le
eventuali condizioni aziendali di miglior favore concernenti i criteri e le modalità di erogazione
della indennità in parola.
Art. 2
L'indennità di cui all'art. 1 del presente accordo non sarà corrisposta dagli enti che svolgono
manifestazioni all'aperto con carattere di saltuarietà od occasionalità.
Per attività saltuarie od occasionali si intendono tutte quelle manifestazioni liriche o
concertistiche che gli enti realizzano nel periodo estivo al di fuori di ogni carattere di stabile
tradizionalità e comunque in dipendenza di particolari esigenze annualmente valutate.
Art. 3
La indennità di cui all'art. 1 non spetta per le manifestazioni all'aperto svolte in occasione di
tournées in Italia ed all'estero.
Art. 4
Qualora per alcuno degli enti non indicati nell'art. 1 dovessero prospettarsi le condizioni per
l'effettuazione di regolari stagioni all'aperto, ai relativi dipendenti verrà corrisposta l'indennità
prevista dall'art. 1 medesimo con i criteri e le modalità ivi indicate. Tuttavia la misura della
indennità medesima sarà proporzionalmente ridotta in relazione alla quantità della produzione.
Ai fini del riconoscimento del trattamento di cui sopra, la stagione teatrale all'aperto dovrà in
ogni caso essere programmata dall'ente per un ciclo di spettacoli lirici e sinfonici opportunamente
articolato secondo un criterio di logica continuità temporale e svolto in sede stabile.
Art. 5
Il presente accordo ha la stessa validità dei contratti nazionali collettivi di lavoro entrati in
vigore il 1º gennaio 1968.
Gli eventuali trattamenti sostitutivi erogati nel 1968 a livello aziendale dagli enti devono
intendersi come definitivamente assorbenti sino a concorrenza ogni eventuale pretesa proposta o
proponibile dai lavoratori interessati ai sensi della dichiarazione annessa all'accordo 9 gennaio
1968.
APPENDICE 5
L'anno 1993 il giorno 23 del mese di luglio in Roma presso la sede dell'AGIS,
avuto riguardo all'art. 9, comma 5 della legge n. 498/1992 ed ai relativi principi ispiratori tesi
alla valorizzazione al massimo livello professionale dei complessi artistici degli enti lirico-sinfonici
anche attraverso la previsione di strumenti di verifica dell'idoneità professionale artistica da
adottare nell'ipotesi, per sua natura eccezionale, di individuate carenze professionali di singoli
componenti dei complessi artistici, è stata siglata la seguente ipotesi d'accordo nell'ambito della
contrattazione collettiva nazionale di lavoro di cui all'art. 9, comma 5 della legge n. 498/1992 che
le parti si riservano di sottoporre per l'approvazione alle rispettive assemblee.
Procedura di verifica
a) Qualora a giudizio del sovrintendente, sentito il Direttore artistico, le prestazioni del
lavoratore risultino carenti sul piano della professionalità artistica, sarà inviata al lavoratore una
comunicazione con circostanziati rilievi critici riferiti all'attività svolta.
b) Con la stessa comunicazione il lavoratore sarà informato che, trascorso un periodo di 5
mesi destinato al suo miglioramento artistico senza che le prestazioni si siano attestate ai
necessari livelli di idoneità professionale, sarà sottoposto a verifica da parte di una apposita
Commissione.
Per il lavoratore che nei dodici mesi precedenti la data della comunicazione sia stato
assente dal servizio per un periodo superiore a 2 mesi, il periodo di 5 mesi è aumentato di 15
giorni per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di assenza dal servizio.
c) Il periodo di cui al precedente punto b) può essere ridotto ove il lavoratore interessato
APPENDICE 6
Premesso che ai sensi del comma 3 dell'art. 9 della legge 23 dicembre 1992, n. 498:
1) "Una tantum"
Relativamente al periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 ed a totale e completa
copertura di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori in servizio con rapporto di lavoro a
tempo indeterminato alla data del 29 maggio 2001 un importo "una tantum" nella misura di cui alla
successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori assunti dopo il 1º
gennaio 2000 ed in servizio alla data del 29 maggio 2001.
Per i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni alla data del 29 maggio 2001 con rapporto di
lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente
rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001.
Relativamente al periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 ed a totale e completa
copertura di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo
indeterminato si sia risolto successivamente al 31 maggio 2001 un importo "una tantum" nella
misura di cui alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di
lavoro a tempo indeterminato sia iniziato dopo il 1º gennaio 2000 e si sia risolto successivamente
al 31 maggio 2001.
L'importo "una tantum" sarà altresì proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto
di lavoro a tempo indeterminato si sia risolto entro il 31 maggio 2001.
Per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale si sia
risolto anteriormente alla data del 29 maggio 2001 l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente
rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001.
Ai lavoratori in servizio presso le Fondazioni alla data del 29 maggio 2001 con rapporto di
lavoro a tempo determinato nonchè ai lavoratori che hanno prestato servizio presso le Fondazioni
nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 con rapporto di lavoro a tempo determinato cessato
anteriormente alla data del 29 maggio 2001 sarà corrisposto a totale e completa copertura del
servizio prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001 un importo "una tantum" la cui
misura sarà determinata rapportando proporzionalmente l'importo di cui alla successiva tabella al
periodo di servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2000-31 maggio 2001.
Le parti si danno atto che gli importi "una tantum" non saranno considerati utili agli effetti
dei vari istituti contrattuali e della determinazione del trattamento di fine rapporto.
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
2) Minimi retributivi
Fermi restando i minimi tabellari mensili lordi e gli importi mensili lordi a titolo di E.d.r. di cui
alle lett. A) e B) del punto 1) dell'art. 3 dell'accordo 24 marzo 1998, gli importi mensili lordi a titolo
di E.a.r. in essere dal 1º ottobre 1999 per effetto della lett. B) della parte economica dell'accordo
1º giugno 2000 sono aumentati secondo le gradualità appresso indicate dei seguenti importi
mensili lordi a titolo di E.a.r.
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
datore di lavoro, al di fuori degli orari e degli schemi concordati all'atto dell'instaurazione del
rapporto a tempo parziale ovvero di trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale,
ovvero di modifica degli stessi, compete al lavoratore la maggiorazione del 10% della retribuzione
oraria.
Il trattamento economico e gli istituti normativi del presente contratto, in quanto compatibili
con il rapporto di lavoro a tempo parziale, saranno proporzionalmente commisurati alla ridotta
durata della prestazione lavorativa.
Per il personale assunto con contratto a tempo parziale di tipo verticale o misto, la durata
del periodo di prova dovrà essere computata in giornate lavorative, calcolandosi per ogni mese 26
giornate lavorative.
Ai fini dell'applicazione dei comporti contrattuali utili per i passaggi di livello, le prestazioni di
lavoro a tempo parziale saranno computate in proporzione alla ridotta prestazione di lavoro.
Quanto alla durata del periodo feriale, il lavoratore con rapporto a tempo parziale di tipo
orizzontale ha diritto ad un periodo feriale pari a quello spettante al lavoratore a tempo pieno. Il
lavoratore con rapporto a tempo parziale di tipo verticale o misto ha diritto ad un periodo feriale
proporzionato alle giornate di lavoro prestate nell'anno.
Nei rapporti di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale o misto è consentito, previo
assenso del lavoratore, lo svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare rispetto a quelle
concordate, in occasione di punte di più intensa attività, di necessità di sostituzione di lavoratori
assenti ovvero per specifiche esigenze di carattere straordinario. In tal caso il ricorso al lavoro
supplementare è ammesso nei limiti del 50% dell'orario ridotto pattuito. Le ore di lavoro
supplementare effettuate entro tale limite sono retribuite con la maggiorazione del 15%. Per le ore
di lavoro supplementare svolte oltre tali limiti si applicano le norme di legge in materia.
Il lavoratore a tempo parziale che presti ore di lavoro supplementare in via continuativa avrà
diritto al consolidamento totale o parziale nell'orario base individuale della prestazione
supplementare continuativa. A tal fine, per prestazione supplementare continuativa agli effetti del
consolidamento si intende il lavoro supplementare che superi l'orario base individuale settimanale
concordato di oltre il 30% dello stesso, per un periodo di almeno nove mesi nell'arco temporale
dei dodici mesi precedenti. Il consolidamento avverrà su istanza scritta del lavoratore interessato,
dovrà risultare da atto scritto e decorrerà dalla data di presentazione dell'istanza.
Nei rapporti di lavoro a tempo parziale di tipo verticale è consentito lo svolgimento di
prestazioni lavorative straordinarie in relazione alle giornate di attività lavorativa nel rispetto delle
disposizioni dettate dal presente contratto in materia di lavoro straordinario.
Lo svolgimento di prestazioni lavorative supplementari e straordinarie è consentito, oltre
che nei rapporti a tempo indeterminato, anche nei casi di assunzioni a termine di cui all'art. 1,
comma 2 della legge n. 230/1962 e di cui all'art. 1, Parte normativa dell'accordo 1º giugno 2000.
II
Parte normativa
1) Organici funzionali
L'art. 3 del c.c.n.l. 1º giugno 2000 è così sostituito:
"Gli organici funzionali, dimensionati alle effettive necessità aziendali, nel rispetto delle
esigenze finanziarie e di bilancio, delle peculiarità produttive e delle strutture logistiche aziendali,
identificano numericamente il personale addetto alle singole aree operative e di servizio, il cui
inquadramento categoriale consegue alle mansioni attribuite secondo le declaratorie generali
previste dal c.c.n.l.
In sede di verifica, di norma triennale, degli organici funzionali, le Fondazioni lirico-
sinfoniche, previo confronto con le Organizzazioni sindacali di categoria e le Rappresentanze
sindacali unitarie, tengono conto, da una parte, delle previsioni finanziarie, dei programmi e delle
prospettive di sviluppo produttivo triennalmente ipotizzabili, dall'altra, dei dati occupazionali e
produttivi relativi al triennio precedente.
Le Fondazioni lirico-sinfoniche corrispondono alle proprie necessità produttive e funzionali
con:
a) personale assunto a tempo indeterminato;
b) personale assunto a termine.
Per le assunzioni a termine le Fondazioni attingono alle graduatorie degli idonei di cui
all'art. 1, comma 4 del presente contratto, salvo eventuali particolari esigenze di ordine artistico,
che, sentite le Rappresentanze sindacali unitarie, non consentano l'osservanza della graduatoria
o che rendano necessario ricorrere alla chiamata di altro personale idoneo.
Il numero massimo di lavoratori che può essere in servizio contemporaneamente con
conclusione del contratto per il delegato a tempo determinato sarà presa in considerazione
solo nel caso di non riassunzione nella stagione successiva.
10) Retribuzione
Con decorrenza dal 1º gennaio 2004 la retribuzione oraria per gli impiegati e gli operai che,
fornendo una prestazione continuata, osservano un orario di lavoro settimanale di 36 ore, si
ottiene dividendo la retribuzione mensile per 160.
Parte economica
a) "Una tantum"
Relativamente al periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 ed a totale e completa copertura
di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori in servizio con rapporto di lavoro a tempo
indeterminato alla data del 29 luglio 2003 un importo "una tantum" nella misura di cui alla
successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori assunti dopo il 1º
gennaio 2002 ed in servizio alla data del 29 luglio 2003.
Per i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni alla data del 29 luglio 2003 con rapporto di
lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale, l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente
rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003.
Relativamente al periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 ed a totale e completa copertura
di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato
si sia risolto successivamente al 31 marzo 2003 un importo "una tantum" nella misura di cui alla
successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di
lavoro a tempo indeterminato sia iniziato dopo il 1º gennaio 2002 e si sia risolto successivamente
al 31 marzo 2003.
L'importo "una tantum" sarà altresì proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto
di lavoro a tempo indeterminato si sia risolto entro il 31 marzo 2003.
Per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale si sia
risolto anteriormente alla data del 29 luglio 2003 l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente
rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003.
Ai lavoratori in servizio presso le Fondazioni alla data del 29 luglio 2003 con rapporto di
lavoro a tempo determinato nonchè ai lavoratori che hanno prestato servizio presso le Fondazioni
nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 con rapporto di lavoro a tempo determinato cessato
anteriormente alla data del 29 luglio 2003 sarà corrisposto a totale e completa copertura del
servizio prestato nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003 un importo "una tantum" la cui
misura sarà determinata rapportando proporzionalmente l'importo di cui alla successiva tabella al
periodo di servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2002/31 marzo 2003.
Le parti si danno atto che gli importi "una tantum" non saranno considerati utili agli effetti
dei vari istituti legali e contrattuali e della determinazione del trattamento di fine rapporto.
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
4º 405,06
5º 361,66
6º 289,33
b) Minimi retributivi
Fermi restando i minimi tabellari mensili lordi e gli importi mensili lordi a titolo di E.d.r. di cui
alle lett. A) e B) del punto 1 dell'art. 3 dell'accordo 24 marzo 1998, gli importi mensili lordi a titolo
di E.a.r. in essere dal 1º ottobre 2001 per effetto del punto 2 dell'accordo 29 maggio 2001 sono
aumentati secondo le gradualità appresso indicate dei seguenti importi mensili lordi a titolo di
E.a.r.
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
Dichiarazione a verbale
Le parti si danno reciprocamente atto che, in occasione del rinnovo del biennio economico
1º gennaio 2002/31 dicembre 2003, qualora il differenziale tra inflazione effettiva ed inflazione
programmata fosse uguale all'1,50%, non si darà luogo a recuperi e/o conguagli, mentre, qualora
il differenziale risultasse diverso dall'1,50%, si provvederà a calcolare il conguaglio da effettuare
sull'incremento dei minimi per il biennio 1º gennaio 2004/31 dicembre 2005.
Disposizione transitoria
Le parti convengono di escludere l'incidenza degli aumenti a titolo di E.a.r. decorrenti dal 1º
aprile 2003 ai sensi del precedente punto B) agli effetti del compenso per prestazioni di
lavoro straordinario, notturno, festivo ed a turni nel periodo 1º aprile 2003/31 luglio 2003.
Disposizioni finali
Salvo gli istituti per i quali è prevista una diversa decorrenza, la presente ipotesi di accordo
decorre dal 1º gennaio 2002 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2005 per la materia normativa
e fino al 31 dicembre 2003 per la materia economica.
Le parti si riservano di sottoporre per l'approvazione la presente ipotesi di accordo alle
rispettive assemblee.
III
1) "Una tantum"
Relativamente al periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 ed a totale e completa
copertura di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori in servizio con rapporto di lavoro a
tempo indeterminato alla data dell'11 dicembre 2006 un importo "una tantum" nella misura di cui
alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori assunti dopo il 1º
gennaio 2004 ed in servizio alla data dell'11 dicembre 2006.
Per i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni alla data dell'11 dicembre 2006 con rapporto di
lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale l'importo "una tantum" sarà proporzionalmente
rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005.
Relativamente al periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 ed a totale e completa
copertura di tale periodo sarà corrisposto ai singoli lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo
indeterminato si sia risolto successivamente al 31 dicembre 2005 un importo "una tantum" nella
misura di cui alla successiva tabella.
L'importo "una tantum" sarà proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto di
lavoro a tempo indeterminato sia iniziato dopo il 1º gennaio 2004 e si sia risolto successivamente
al 31 dicembre 2005.
L'importo "una tantum" sarà altresì proporzionalmente ridotto per i lavoratori il cui rapporto
di lavoro a tempo indeterminato si sia risolto entro il 31 dicembre 2005.
Per i lavoratori il cui rapporto di lavoro a tempo indeterminato con sosta stagionale si sia
risolto anteriormente alla data dell'11 dicembre 2006 l'importo "una tantum" sarà
proporzionalmente rapportato al servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2004-31
dicembre 2005.
Ai lavoratori in servizio presso le Fondazioni alla data dell'11 dicembre 2006 con rapporto di
lavoro a tempo determinato nonchè ai lavoratori che hanno prestato servizio presso le Fondazioni
nel periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 con rapporto di lavoro a tempo determinato
cessato anteriormente alla data dell'11 dicembre 2006 sarà corrisposto a totale e completa
copertura del servizio prestato nel periodo 1º gennaio 2004-31 dicembre 2005 un importo "una
tantum" la cui misura sarà determinata rapportando proporzionalmente l'importo di cui alla
successiva tabella al periodo di servizio effettivamente prestato nel periodo 1º gennaio 2004-31
dicembre 2005.
Le parti si danno atto che gli importi "una tantum" non saranno considerati utili agli effetti
dei vari istituti contrattuali e della determinazione del trattamento di fine rapporto.
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
FA 629,22
FB 539,33
1º 471,91
2º 422,47
3º a 400,00
3º b 361,80
4º 314,61
5º 280,90
6º 224,72
2) Minimi retributivi
Fermi restando i minimi tabellari mensili lordi e gli importi mensili lordi a titolo di E.d.r. di cui
alle lett. A) e B) del punto 1 dell'art. 3 dell'accordo 24 marzo 1998, gli importi mensili lordi a titolo
di E.a.r. in essere dal 1º novembre 2003 per effetto della lett. B), parte economica dell'accordo 30
ottobre 2003 sono aumentati dei seguenti importi mensili lordi a titolo di E.a.r.
Area artistica
Area tecnico-amministrativa
Disposizione transitoria
Le parti convengono di escludere l'incidenza degli aumenti a titolo di E.a.r. decorrenti dal 1º
gennaio 2006 e dal 1º settembre 2006 ai sensi del precedente punto 2 agli effetti del compenso
per prestazioni di lavoro straordinario, notturno, festivo ed a turni nel periodo 1º gennaio 2006-31
dicembre 2006.
Scadenza
Il termine di scadenza del presente accordo economico è fissato al 31 dicembre 2006, in tal
senso intendendosi prorogato il termine di cui alle disposizioni finali dell'accordo 30 ottobre 2003.
Le parti si riservano di sottoporre per l'approvazione la presente ipotesi di accordo alle
rispettive assemblee.
I