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Nel ‘900 si crea una netta separazione tra la musica “colta”, quella dei compositori che cercano
nuove vie di espressione, e la musica commerciale, o “leggera”, una musica più popolare, semplice,
più facile da “vendere” per la nascente industria musicale (case discografiche, edizioni musicali,
impresari, scopritori di talenti ect.). Rimandando quest’ultima ed una diversa analisi (vedi “L’industria
Musicale” e “Musica Leggera”) vediamo ora le principali tendenze della musica “colta” del ‘900.
Cominciamo da questi due brani:
Questi due brani d’esempio già separano nettamente la nuova musica da quella che per cinque secoli
(con la polifonia, l’armonia e il melodramma). I nuovi elementi linguistici in gioco sono evidenti:
• L’uso delle dissonanze (il suono sgradevole) che diventa uno forte elemento di contrasto
sonoro all’interno di temi e melodie spesso aspre e poco “orecchiabili”.
Accanto a queste due tendenze della nuova musica troviamo anche una ricerca che sviluppa:
Da queste tendenze generali della musica colta del ‘900 derivano quindi tutta una serie linguaggi
musicali assolutamente nuovi e particolari, spesso limitati a pochi autori o a brevi periodi di vita. Alcuni
di essi rientrano negli approfondimenti proposti sempre nella stessa pagina indice di questa scheda .