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Paride Giovinazzo Antonino 20/04/2020 matricola 463/I

VERIFICA FINALE ANALISI DELLE FORME COMPOSITIVE E PERFORMATIVE DEL JAZZ 2

Cosa successe a Parigi, sul palco dell’Olympia, il 21 marzo del 1960?


Sul palco di Parigi nel lontano 1960 Miles Davies e Jonh Coltrane suonarono dal vivo nel tour
finale prima di lasciarsi vari brani sia suoi che di Coltrane e che composto da 4 parti con brani
di altri musicisti per esempio Cole Porter, Sonny Rollins e Thelonious Monk. Loro suonarono
quattro versioni di So What infatti si accavallano sempre diverse e sempre più fascinose e
mostrano Coltrane che sperimenta in modo addirittura selvaggio, non a caso all'Olympia di
Parigi fu sonoramente fischiato. Si vedono comunque sul palco le luci di due grandi stelle che si
capiscono al volo nonostante la diversità di obiettivi. Era la fine di un irripetibile sodalizio, ma
nessuno dei due ci badava. John pensava a costruire le sue possenti cascate sonore, i
cosiddetti sheets of sound di inaudita intensità e potenza. E dopo i fischi parigini John,
seguendo la sua personale ispirazione, zittì pubblico e critica partorendo l'originalissimo Giant
Steps.

Come si svolgeva la tipica session di registrazione di Coltrane?


La maggior parte delle session si svolgeva che Coltrane chiamava Davies e diceva che dovevano
provare per due o tre ore, i musicisti arrivavano sempre in orario e nel frattempo jonh
preparava la session. A volte il produttore non si faceva neppure vedere. Jonh spigava al resto
del gruppo quello che voleva fare, poi registravano un pezzo e la session terminava magari
dopo due tre ore. Jonh faceva sempre così, finchè non otteneva delle varie sedute materiale
sufficiente per un album.

Come si svolse la session di A Love Supreme?


Si racconta che nel 1964 Coltrane, egli era solito praticare ogni sera la meditazione yoga,
durante una seduta sentì una musica nuova risuonare nella sua mente. Tornato allo stato
vigile, si convince che non poteva che trattarsi di un messaggio inviatogli da Dio. Coltrane
meditò a lungo una nuova opera, di cui volle curare anche la produzione. La poesia è un testo
semplice La poesia è un testo semplice, dogmatico e salmodiante, una dichiarazione di fede
che, a tratti. L'opera è una suite in quattro parti. La poesia è un testo semplice, dogmatico e
salmodiante, una dichiarazione di fede che, a tratti, riecheggia le asserzioni e le risposte che
intercorrono tra predicatore e congregazione. L'opera è una suite in quattro parte asserzioni e
le risposte che intercorrono tra predicatore e congregazione. La session di A Love Supreme si
svolgeva in modo differente, si serviva del suo quartetto egli percorre un itinerario mistico,
dalla contrizione di Acknowledgement, allo slancio lirico raffigurante la dolorosa decisione di
cambiare, alla forte, travolgente messa in pratica della decisione presa fino alla preghiera di
ringraziamento, quel metafisico in cui, alla fine, la voce del sax tenore si sdoppia per inatteso
effetto di una sovraincisione.

In che modo è scritto il brano So what di Miles Davis?


So What è la composizione più famosa e più eseguita in Kind Of Blue. Oltre ad essere
riconosciuta dai più come la traccia fondante della storia del jazz modale, è un’espressione
maleducata e malinconica, un modo irriverente che solo Miles Il tema, avrebbe potuto
scegliere per rompere definitivamente con la concezione del jazz come strumento servile,
d’intrattenimento, normalmente esposto dal contrabasso, è in forma antifonale con la
funzione della risposta assunta dagli ottoni e consiste, per la parte di basso, di una frase della
durata di sei quarti che viene ripetuta, con variazioni, quattro volte per sezione, trasposta di un
semitono nella sezione B. L'esposizione del tema è spesso preceduta da un'introduzione di
basso e pianoforte. Oltre al suo genio inarrivabile Davis aveva una marcia in più, la capacità di
circondarsi di musicisti in grado di capire la sua indole incontrollata a tuffarsi verso la
sperimentazione, il suo linguaggio ermetico, fatto di poche parole, appunti.

In cosa si differenzia la fusion dal jazz-rock secondo Gianfranco Salvatore?


Per Gianfranco Salvatore la fusion music si distingue del jazz rock perché ha operato una
sintesi jazz e rock più avanzata. E questo non solo perché ha incorporato esperienze che il jazz
rock aveva abbandonato per strada, ma per il fatto di aver interpretato gli elementi latini,
etnici, funk, elettronici con una padronanza di linguaggio che il jazz rock non poteva possedere.

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