Sei sulla pagina 1di 34

20

#0 2109
43

In questo numero:
INTERVISTE

ENRICO MALVERTI HOWARD BANDY EMANUELE CECERE


La Pin Bar, la candela dal lungo “naso” 50 anni sviluppando trading system algoritmico Il tempo è la sola vera unità di misura
_________ ----------- _________
CHRISTIAN RAGNO
Fare trading non è un hobby
-----------
DR. PATRICK WINTER GIACOMO MOGLIE GAETANO EVANGELISTA
L’indicatore di reversibilità IREV Una nuova frontiera nell’uso delle candele Oro: inaugurato un nuovo bull market
_________ giapponesi: l’analisi Candle Model. _________

MATTEO MAGGIONI ED
EUGENIO SARTORELLI
Una visione frattale dei mercati per il 2020
EDITORIALE

Analisi tecnica ai tempi del covid-19

Le rivoluzioni straordinarie sono opera di chi si è immerso pienamente nella tradizione e l’ha però rigenerata –
facendone cosa nuova – grazie alla propria creatività e immaginazione. Lo scrive Francesca Gino docente
della Harvard Business School e Autrice di Talento Ribelle, tra i libri che sto leggendo in questi giorni.
Questo concetto mi riporta inevitabilmente a SIAT: visionari, ma con i piedi per terra e la volontà di offrire
solide radici al futuro. La tradizione e l’innovazione sono, infatti, elementi che si alimentano vicendevolmente.
Tradizione, per me, è somma del coraggio di cambiare di chi è venuto prima di noi e l’innovazione è cieca se
non rivolge la propria curiosità e il proprio rispetto a ciò che ci è stato dato in eredità.
Il periodo che stiamo storicamente vivendo può diventare l’occasione per ascoltarsi , riflettere sulle diversità,
sull’impatto che l’innovazione tecnologica sta avendo sulle nostre professioni e sui limiti che devono trasformarsi
in opportunità e nuove idee. Per contaminarci positivamente.
Dai webinar alle ultime edizioni del Master in Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari, da questo Magazine
alle riunioni del Comitato Direttivo, SIAT ha da anni investito nell’apprendimento digitale. Grazie a questo
know-how possiamo continuare a sfruttarne le potenzialità e proseguire con tutte le nostre attività, con la
formazione, riducendo al minimo le difficoltà causate dalle misure straordinarie del Governo italiano per far
fronte all’emergenza sanitaria in corso.
Non ci fermiamo.
Guardiamo avanti con il modulo Data Science 2020 in partenza dal 14 marzo e l’edizione 2020/2021 del
Master SIAT disponibile anche online da settembre.

Marco Mione
SIAT
Il Master, con un programma ricco di contenuti ed esercitazioni pratiche, offre ai partecipanti una
panoramica completa sulle metodologie dell’analisi tecnica e sui suoi collegamenti con altre discipline
(analisi quantitative, ciclica, statistica, reti neurali, behavioural finance etc.)

Società Italiana La partecipazione al Master consente, inoltre, di accedere agli esami internazionali “Certified Financial
Technician (CFTe)” di primo e secondo livello, e all’esame “Master of Financial Technical Analysis
(MFTA)”, di livello più elevato, predisposti dall’IFTA (International Federation of Technical Analysts), di

di Analisi Tecnica
cui SIAT è socia.

Classificazione SOCI SIAT

Professional, CSTA: Emeriti:


SIAT - Società Italiana Analisi Tecnica è l’istituzione italiana Soci Affiliate che hanno prodotto
Soci Professional che hanno rivesti-
to la carica di Presidente dell’Asso-
che riunisce gli analisti tecnici dei mercati finanziari. almeno una tesi su tematiche spe-
ciazione.
cifiche della disciplina, hanno su-
perato l’esame di analista tecnico
Fondata nel 1986, traduce nella realtà italiana i principi ispiratori di IFTA – International Federation of di secondo livello.
Technical Analysts – allo scopo di:

Affiliate: Onorari:
• promuovere l’utilizzo dell’analisi tecnica per la formulazione delle decisioni di investimento; Soggetti che ricoprono o hanno ri-
Soggetti che hanno superato l’esame
di analista tecnico di primo livello. Sarà coperto cariche di elevata respon-
• favorire lo scambio di informazioni e la diffusione delle conoscenze tecniche fra i Soci; sabilità nella comunità economica
ritenuto requisito preferenziale la par-
tecipazione al Master istituzionali SIAT. e finanziaria o che si sono distinti
• promuovere la ricerca e l’approfondimento delle tematiche della disciplina attraverso seminari nello svolgimento della propria at-
ed incontri settimanali;

• stabilire, mantenere e incoraggiare alti livelli di professionalità tra i Soci. Sostenitori:


Persone che senza aver alcun pre-
Il progetto, senza fini di lucro, si attua attraverso l’autofinanziamento generato dalle quote associative, mentre requisito sono interessati a vivere
il ricavato dalle attività di insegnamento è reinvestito nella promozione di eventi e convegni in ambito sia la vita associativa o persone giu-
nazionale che internazionale, nella creazione di nuovi progetti formativi e nella sponsorizzazione delle ricerche ridiche promotrici delle iniziative
del Comitato Scientifico. A tal proposito l’Associazione ha ospitato e fatto conoscere in Italia tutti i principali dell’Associazione tramite contributi
analisti, gestori e trader internazionali. finanziari.

Al fine di diffondere e condividere la conoscenza nel settore, SIAT orga-


Nuovi Soci SIAT: welcome on board!
nizza ogni anno il MASTER IN ANALISI TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI.
Il MASTER si divide in:
MODULO BASE, MODULO AVANZATO e DATA SCIENCE.
Affiliate
Beltramelli Davide - Bianco Thomas - Desiglioli Paolo - Giuffrida Giuseppe - Iannuzzo Alfonso
I destinatari sono operatori finanziari, investitori privati, trader e appassionati di analisi tecnica, che
Isufi Ilir - Platè Lucrezia - Antognoli Livio - Calvetti Emanuele - Calise Francesco
vogliono completare la loro preparazione e conoscenza della materia.
Grazioli Giovanni - Grossi Mattia - Loco Mario - Sacco Francesco - Gianluigi Raimondi
Il modulo base non richiede alcuna preparazione specifica. Per accedere al modulo avanzato è,
invece, necessario conoscere le metodologie e le tecniche illustrate nel modulo base.
IL PROGRAMMA DEL MASTER, IL DETTAGLIO DEI CORSI E LE MODALITÀ DI ISCRIZIONE Professional, CSTA
SONO DISPONIBILI SU www.siat.org/master-analisi-tecnica/ Aceti Massimo - Gaudioso Fabio - Gioia Alessio - Giordano Gioele

4 Presentazione Presentazione 5
Davide Bulgarelli Marco Mione

Maddalena Liccione

Martina Albertazzi Daniela Cedele

Il nostro STAFF
Dietro le quinte di SIAT MAG Alessandro Venuti Luca Dallago Luca Proietti

Marco Sarolo Alessandro Greppi Alessio Trappolini Davide Beltramelli


Sommario

Una visione frattale dei mercati per il 2020 pag. 10


di Matteo Maggioni ed Eugenio Sartorelli

50 anni sviluppando trading system algoritmico pag. 16


Intervista a Howard Bandy

La Pin Bar, la candela dal lungo “naso” pag. 20


di Enrico Malverti

Una nuova frontiera nell’uso delle candele pag. 24


giapponesi: l’analisi Candle Model.
di Luca Dallago

L’indicatore di reversibilità IREV pag. 32


di Dr. Patrick Winter

Fare trading non è un hobby pag. 42


intervista a Christian Ragno

Il radar mette l’analisi tecnica al banco di prova pag. 44


di Maddalena Liccione

60 minuti con... pag. 50


Riassunto delle ultime video-interviste ai Soci Professional
di Luca Dallago

Oro: inaugurato un nuovo bull market pag. 54


di Gaetano Evangelista

Il tempo è la sola vera unità di misura pag. 60


di Emanuele Cecere
Una visione frattale dei Il radar statistico dei mercati

mercati per il 2020 Dall’edizione del libro di quest’anno Maggioni ha inserito alcune metriche descrittive sul compor-
tamento dei principali mercati finanziari nel corso del 2019. Vediamo quella dell’Indice Dow Jones
Industrial.

L’analisi frattale è uno strumento in più, che


quando fornisce informazioni convergenti
con altre metodologie più tradizionali e di
tipo trend following, dà maggior confidenza

di
Matteo Maggioni
Socio Professional SIAT
Eugenio Sartorelli
Socio Professional SIAT

Tutto è partito nel novembre 2008, in piena crisi finanziaria di tutti i mercati borsistici. Decidemmo
allora di pubblicare un breve libro: “Il Crack di Wall Street: Analisi, Previsioni e Strategie”, per dare
alcune indicazioni sia sui possibili scenari economico/finanziari, sia su cosa fare dei propri soldi in
Vediamo ora il grafico radar delle variazioni percentuali tra apertura-chiusura e massimo-minimo
termini di investimento. Quel periodo il fortissimo ribasso di tutti i mercati indistintamente mise a
calcolate su time frame settimanale del Dow Jones Industrial nel 2019:
dura prova sia gli investitori e le metodologie fondamentali, sia l’applicazione dell’analisi tecnica
classica, la quale faceva fatica a dare delle risposte. In quel frangente pensammo di puntare so-
prattutto sull’analisi frattale da noi sviluppata in molti anni di studio. In tutte le edizioni successive
del libro abbiamo affinato questa tecnica. Nel 2020 siamo arrivati alla 12° edizione ed il testo si è
chiamato dopo il 2009: “Analisi, Previsioni e Strategie” a cui veniva aggiunta la data dell’anno in
corso.
In questo testo veniva anche svolta una analisi di tipo ciclico e di stagionalità. In modo elementare
vi era anche un’analisi settoriale ed intermarket per avere qualche spunto utile a livello di investi-
mento. Il libro terminava con una breve analisi sulle aree geografiche più promettenti. Le analisi
di tipo frattale svolte riguardavano e riguardano soprattutto il mercato americano, sia perché
disponiamo di una più ampia base dati, necessaria per una maggiore accuratezza, sia perché
riteniamo che il mercato Usa sarà ancora a lungo da traino e da faro per i mercati mondiali.
Ricordiamo che le metodologie frattali sono soprattutto utili per:
1- Indicare le tendenze dominanti (su base probabilistica) ma non le forze di queste tendenze;
2- Individuare (su base probabilistica) potenziali tempistiche di aree di massimo o di minimo, ma
non precisi livelli di prezzo raggiungibili.
Infine tutti i metodi previsionali frattali da noi utilizzati sono di tipo adattivo e necessitano di aggior-
namenti periodici. Adattivo, come dice la parola stessa, significa che questi metodi si adattano, in Passiamo al grafico della formazione puntuale di nuovi massimi (linea verde = 1) e nuovi minimi
modo automatico ed in parte anche discrezionale, ai nuovi prezzi battuti dal mercato. (linea rossa = -1) nel corso del 2019:

10 Una visione frattale dei mercati per il 2020 - di Matteo Maggioni ed Eugenio Sartorelli Una visione frattale dei mercati per il 2020 - di Matteo Maggioni ed Eugenio Sartorelli 11
Nello specifico:

• Linea blu: grafico storico dei prezzi durante il periodo di analisi.


• Linea rossa: è il frattale medio, calcolato come semplice media aritmetica delle singole quat-
tro previsioni frattali.
• Linea nera: è il frattale ponderato, calcolato come media ponderata delle singole quattro
previsioni frattali.

I numeri dall’1 al 24 sono i mesi che vanno dal gennaio 2019 al dicembre 2020.

Il frattale medio prevede una fase di sostanziale lateralità per il primo semestre dell’anno, seguita
da una consistente debolezza nel terzo trimestre con anche probabile formazione del minimo
annuo.
Il frattale ponderato offre uno scenario simile, confermando sia la fase di lateralità che la succes-
siva discesa nel terzo trimestre. Alla luce dello stato attuale dei prezzi, possiamo affermare che la
fase di lateralità prevista dal frattale potrebbe essere assimilata ad una distribuzione dei prezzi.
Come già precisato in precedenza, dal punto di vista pratico ed in base a numerose analisi e
I nuovi massimi sono stati 12 ed i nuovi minimi 0. ricerche che abbiamo condotto è da preferire l’utilizzo del frattale ponderato. Questo tipo di pre-
visione nasce infatti da una logica multi timeframe e si sposa egregiamente con le dinamiche che
caratterizzano i mercati finanziari. È comunque vero il fatto che per il 2020 queste due previsioni
Previsione frattale di Matteo Maggioni sul mercato Usa sono molto coincidente e portatrici del medesimo scenario probabilistico.

La base statistica precedente è di ausilio per una buona analisi di tipo frattale. Per l’edizione del
libro 2020 ho utilizzato un nuovo e più sofisticato algoritmo per il calcolo della previsione frattale.
Previsione frattale di Eugenio Sartorelli sul mercato Usa
Non entro per ovvie ragioni nei dettagli sul funzionamento di questo algoritmo, ma fornisco delle
linee guida per poterlo comprendere:
Il metodo utilizzato da Sartorelli ha delle basi matematico/statistiche differenti da quello utilizzato
La previsione frattale viene inizialmente effettuata in modo singolo con una base temporale cre-
da Maggioni. Prima di tutto vediamo la previsione frattale fatta per il 2019 sul’S&P500:
scente: 1, 2, 4 e 8 anni.
Le quattro previsioni sono uniformate a partire dall’ultimo valore dell’anno oggetto di analisi, ma
ricordiamo che non hanno un valore predittivo sui prezzi. Sono infatti da interpretare come indica-
zioni sulle future tendenze e sui tempi di possibili massimi e minimi (assoluti o relativi).
La definitiva previsione frattale è poi svolta combinando con due metodi le singole quattro prece-
denti previsioni. Il primo metodo è una semplice media aritmetica, mentre il secondo è basato su
una media ponderata.

Vediamo la previsione frattale del Dow Jones per il 2020:

I dati (su base settimanale) sono rapportati al primo dato visibile a sinistra nel grafico (inizio marzo
2009) e quindi i valori partono da 100. I pallini blu rappresentano i dati reali - i pallini rossi rappre-
sentano una media dei frattali ottenuti - i pallini azzurri in alto a destra, rappresentano ciò che è
effettivamente avvenuto nel 2019, con un S&P500 che ha chiuso il 2018 a 2506 ed ha chiuso il 2019
a 3230 con un rialzo del 27,8%.
Venendo al commento dei risultati, il frattale indicava una fase rialzista sino a metà novembre e

12 Una visione frattale dei mercati per il 2020 - di Matteo Maggioni ed Eugenio Sartorelli Una visione frattale dei mercati per il 2020 - di Matteo Maggioni ed Eugenio Sartorelli 13
poi una correzione. In realtà l’S&P500 è cresciuto sino a fine anno con una accelerazione a partire
da inizio ottobre (vedi freccia blu) punto da cui previsione frattale e andamento effettivo hanno
avuto un chiaro scostamento. Ricordo che la previsione frattale è rilevante più per le tendenze
che per le forze. Il fatto rilevante è che dopo il ribasso di fine 2018 l’analisi frattale non “vedeva”
pericoli di ribasso per il mercato Usa nel 2019. Anche i frattali sul Dow Jones Industriale e ancor di
più per il Nasdaq Composite erano concordi.
Chiaramente per farsi un’idea dell’attendibilità di questa metodologia bisognerebbe fare valuta-
zioni su molti più andamenti grafici del passato. Prima di vedere il risultato per il 2020 preferisco sot-
tolineare che i risultati che si ottengono con questo tipo di analisi non sono quasi mai uniformi ed
anche per il 2020 la risultante è una serie di frattali talvolta tra loro divergenti, ma possono essere
pesati in base alla loro minore o maggiore attendibilità. Pertanto i grafici che mostro rappresenta-
no i risultati apparsi più di frequente nei numerosi calcoli che bisogna fare.
Vediamo ora il risultato che compare con maggiore frequenza per l’Indice S&P500 (dati settimanali):

I dati reali (pallini blu) partono dagli importanti minimi di inizio marzo 2009 da cui è iniziato il trend
rialzista tuttora in atto.
Intanto vediamo l’elevata somiglianza tra i 2 grafici con una correlazione elevatissima e pari al
98%. Sulla base di questo frattale (pallini rossi) potremmo avere una fase leggermente rialzista, ma
con un minimo evidente intorno a fine febbraio. Poi una fase di recupero ed un 2° minimo intor-
no a metà agosto. Infine una fase moderatamente rialzista sino a fine anno. Senza mostrarvelo,
il Nasdaq conferma l’andamento visto per l’S&P500 con una forza maggiore nella parte finale
dell’anno.

Conclusioni

Certamente noi non operiamo, sia a livello di trading che in ottica di investimenti, sulla base di
quanto ci suggerisce l’analisi frattale. È uno strumento in più, che quando fornisce informazioni
convergenti con altre metodologie più tradizionali e di tipo trend following, ci dà maggior confi-
denza nell’operare in quella direzione; ovvero aumenta le probabilità di successo. Infatti quando
metodologie di analisi differenti forniscono indicazioni convergenti, le probabilità che abbiano

DIVENTA SOCIO SIAT


statisticamente ragione accrescono.

www.siat.org
14 Una visione frattale dei mercati per il 2020 - di Matteo Maggioni ed Eugenio Sartorelli Una visione frattale dei mercati per il 2020 - di Matteo Maggioni ed Eugenio Sartorelli 15
50 anni sviluppando
trading system sufficientemente robusto affinché la sua applicazione sia profittevole sul denaro reale
è perciò necessaria un’attenta fase di convalida attraverso dati di test che non siano stati utilizzati per
sviluppare il modello. Inoltre, le metriche utilizzate per selezionare il fitting migliore sono spesso basate

trading system sulla singola equity curve risultante dalla sequenza di trade prodotta nel backtest.

algoritmico
Queste singole curve ottimizzate sembrano sempre buone. Infatti non si smette di giocare con i para-
metri del modello finché non si ottiene una curva che sembri bella. Il problema sorge nel drawdown.
Esso è una metrica che dipende dalla sequenza ordinata delle negoziazioni. I migliori approcci sta-
tistici prendono un elenco di trades e valutano la curva di distribuzione delle possibili equitylines che

Quale sarà il ruolo del progettista di trading si possono ricavare ricombinando quei trades e il loro profitto finale rispetto al massimo drawdow. La
tecnica utilizzata per questi test è l’analisi Monte Carlo. Le piattaforme di sviluppo tradizionali non sono
system in un mondo che sembra sempre più generalmente in grado di catturare le operazioni fuori campione ed eseguire le migliaia di calcoli

destinato ad essere governato dall’intelligenza


necessari per l’analisi di Monte Carlo. Gli alberi decisionali attentamente adattati e validati possono
produrre eccellenti sistemi di trading, ma sono solo una delle diverse dozzine di modelli che si potreb-

artificiale? Lo abbiamo chiesto a Howard Bandy, bero utilizzare.

professionista dalla lunghissima esperienza e Altri includono i modelli di regressione lineare, le support vector machines (SVM), analisi bayesiane,
algoritmi random forest, alberi potenziati e reti neurali. Oggi grazie all’uso del linguaggio Python e

autore di numerosi libri di analisi tecnica. delle librerie associate tutti questi modelli di intelligenza artificiale e di analisi statistica sono disponibili
a chiunque. La libreria scikit-learn, pubblicata per la prima volta nel 2007, include tutti i modelli citati
precedentemente oltre a decine di altri. Gli algoritmi random forest di (centinaia di) alberi decisionali
fanno uso della “saggezza della folla” per superare le limitazioni di un singolo albero decisionale. L’al-
di Maddalena Liccione goritmo XGBoost è stato rilasciato nel 2014 e si colloca regolarmente nella parte alta delle classifiche
nelle competizioni di fitting dei modelli di AI. La libreria TensorFlow permette di modellare reti neurali e
insieme al suo front-end Keras, è stata pubblicata nel 2015. Con i modelli Keras / TensorFlow si otten-
gono ottimi risultati comparabili a quelli di XGBoost. L’idea alla base della machine learning è diversa.
Essa “prende i dati e i risultati desiderati nel modello come input e produce regole come output”.
“Sviluppo sistemi di negoziazione algoritmica da circa 50 anni. Iniziai a lavorare con l’intelligenza artifi-
ciale durante la scuola di specializzazione nel 1969. La mia prima applicazione all’analisi finanziaria è L’albero delle singole decisioni è una classe degli algoritmi di machine learning, ma rispetto ad altre
stata un programma per lo stock picking di titoli da includere in un portafoglio che ho realizzato in un classi non sono molto competitivi. Secondo le ultime stime, circa il 70% delle negoziazioni viene ef-
corso di AI”, confessa Howard Bandy, sviluppatore di sistemi quantitativi di trading dalla lunga espe- fettuato utilizzando algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale. Tutto il trading è fatto nello
rienza e autore di numerosi libri di analisi tecnica. stesso mercato dove si sfidano i diversi modelli e i profitti realizzati dai sistemi migliori sono a carico dei
sistemi più deboli. Per competere con successo, gli sviluppatori di sistemi di trading devono utilizzare i
migliori strumenti e le migliori tecniche. Dal lato degli apparati, oggi è possibile anche per i privati e le
Quale sarà il ruolo del progettista di trading system in un mondo che sembra piccole aziende entrare in possesso di una piattaforma hardware di prima classe. Consiglio un sistema
sempre più destinato ad essere governato dall’intelligenza artificiale? desktop di alta qualità con una scheda GPU Nvidia, il sistema operativo Ubuntu Linux e la distribuzione
Anaconda di Python 3, scikit-learn, XGBoost e Keras / TensorFlow. Ci sono dozzine di tutorial di alta qua-

Grazie alla disponibilità di personal computer, dati finanziari storici, software per la creazione di grafici e lità, gratuiti a basso costo come supporto per l’apprendimento di ciascuno di questi strumenti. Oltre al

piattaforme di sviluppo di software, gli strumenti necessari per la programmazione dei trading systems computer e ai suoi programmi consiglio infine di apprendere le tecniche per la convalida del sistema.

sono diventati via via sempre più facilmente disponibili per i privati e le piccole aziende. “Fino ai primi
anni 2000 l’unico approccio ampiamente adottato nel trading era l’albero decisionale individuale”,
spiega l’esperto. “Gli sviluppatori iniziavano calcolando indicatori tecnici, come medie mobili, z-score In un universo datacentrico, la creatività umana farà ancora la differenza o solo
e RSI, quindi determinavano regole che portavano a segnali di acquisto e vendita. Piattaforme come gli algoritmi saranno in grado di avere un vantaggio significativo nel settore?
AmiBroker, TradeStation, WealthLab, NinjaTrader e molte altre erano (e sono ancora) eccellenti nello
sviluppo, nel test e nell’ottimizzazione di questi sistemi ‘basati su regole’. L’approccio di machine learning è di gran lunga superiore all’approccio tradizionale di dati e regole.
Nello sviluppo del modello, gli algoritmi hanno un vantaggio sull’essere umano. L’analisi dei grafici e la
L’idea di base è “calcolare alcuni indicatori, quindi vedere cosa succederà dopo”. Gli alberi decisio-
determinazione di regole ad hoc non sono più lo stato dell’arte, ma la creatività umana aggiunge an-
nali individuali hanno una debolezza ben nota in quanto si adattano facilmente (overfitting). L’inten-
cora valore in diversi modi. Uno è nell’identificazione dei dati ausiliari. Ad esempio quando si costruisce
zione di tali algoritmi è quella di imparare a riconoscere i segnali preziosi che precedono gli scambi
un modello per negoziare un titolo bancario, ogni sistema avrà i dati storici OHLCV per il titolo stesso. I
redditizi, ma essi apprendono anche le singolarità nei dati utilizzati per addestrarli. Per disporre di un
dati ausiliari potrebbero includere dati storici relativi a tassi di interesse, prezzi delle obbligazioni o valuta.

16 50 anni sviluppando trading system algoritmico - Intervista a Howard Bandy 50 anni sviluppando trading system algoritmico - Intervista a Howard Bandy 17
Un altro contributo che può dare la creatività umana è la definizione dell’obiettivo. Supponendo che il In quali abilità personali (coaching, conoscenze tecniche, networking...) è bene
trader stia utilizzando i dati giornalieri ed in particolare il prezzo alla chiusura di ogni giorno, un obiettivo investire le proprie energie per migliorarsi in quest’ambito?
comunemente usato è stimare la direzione della chiusura di domani rispetto alla chiusura di oggi. Ma
la determinazione della sola direzione potrebbe essere un dato troppo approssimativo affinché sia
una informazione utile. Potrebbe essere meglio identificare, ad esempio, cinque livelli di cambiamen- Il successo nel trading richiede successo nella previsione. Gli sviluppatori di trading systems devono
to: grande guadagno, piccolo guadagno, quasi invariato, piccola perdita, grande perdita. Ciò si può capire che la loro concorrenza è ben educata, ben pagata, utilizza i migliori modelli di trading (spesso
ottenere con modelli di classificazione. proprietari) e i migliori sistemi di esecuzione. In qualunque sistema decidano di investire, esso deve
trovarsi nella metà superiore di tutti i sistemi che in quel momento trattino lo stesso mercato. Bisogna
Un’alternativa a questi è un modello di regressione il cui obiettivo è stimare la variazione percentuale
aspettarsi che il tempo e gli sforzi necessari per diventare uno sviluppatore di sistemi di trading di suc-
tra la chiusura di oggi e quella di domani. Un altro contributo è il design di filtri che rendano più ac-
cesso siano almeno equivalente a un percorso universitario concentrato di quattro anni.
curati i segnali. Includendo il calcolo della quantità per cui la chiusura di oggi differisce dalla media
recente delle chiusure, al modello di AI potrebbe essere chiesto di cercare la migliore combinazione
tra la lunghezza della finestra di ricerca e numero di deviazioni standard.

Considerando le attuali tendenze disruptive in aumento nel settore, anche il kit


di strumenti a disposizione degli analisti tecnici è stato modificato? Gli analisti
devono ora integrare le conoscenze su Machine Learning, Python e AI?

Circa quattro anni fa, stavo partecipando ad una conferenza di trading e un partecipante mi chiese
una mia opinione sulla tecnologia attuale e per quanto tempo sarebbe rimasta valida. Delineai ciò
che era allora attuale e ciò che pensavo sarebbe venuto dopo. Stimai che il tempo fosse di due anni.
I miei pensieri su quello che sarebbe venuto dopo si rivelarono piuttosto precisi, ma i cambiamenti arri-
varono in circa un anno e mezzo. Oggi, a due anni da quel cambiamento, si è praticamente comple-
tato un altro ciclo. Fondamentalmente, nulla delle tecniche generali di modellistica e simulazione che
erano allo stato dell’arte allora oggi hanno molto valore. Bisogna aspettarsi che l’emivita di ciò che
oggi conosciamo sia al massimo di due anni. Dopo che si ha ricevuto un buon addestramento iniziale,
bisogna mettere in conto di trascorrere diverse ore ogni settimana per rimanere sempre aggiornati sui
nuovi sviluppi e modificare le applicazioni per mantenerle competitive.

Quali libri dovrebbero essere i ‘must-read’ per diventare un trader in questa


nuova era?

Il primo libro che consiglio a tutti i trader di leggere è “Thinking, Fast and Slow” di Daniel Kahneman.
In esso il Dr. Kahneman sottolinea quanto facilmente il possiamo ingannarci agendo d’istinto. Ci sono
molti libri eccellenti che aiutano nell’apprendere Python. Python è un linguaggio generico e per que-
sto è bene che il focus dell’apprendimento sia numerico, piuttosto che orientato all’analisi del testo.
In ordine sparso eccone alcuni che ho letto e che consiglio: di Eric Matthes, ‘Python Crash Course’; di
Zed Shaw, ‘Learn Python the Hard Way’; di Allan Downey, ‘Think Python: How to Think Like a Computer
Scientist’ (Ci sono molte versioni gratuite online); di Al Sweigert, ‘Automate the Boring Stuff with Python’.
Per quanto riguarda le librerie di Python ci sono poi molti libri e siti web eccellenti: di Andreas Muller
e Sarah Guido, ‘Introduction to Machine Learning with Python’; di Jake VanderPlas, ‘Python Data
Science Handbook’; di Francois Chollet, ‘Deep Learning with Python’; di Aurelien Geron, ‘Hands-on
Machine Learning with Scikit-Learn, Keras, and TensorFlow’; di Jason Brownlee, MachineLearningMa-
stery.com Per quanto riguarda materiale di alta qualità specifico per le serie temporali e il trading non
c’è molto. Tre testi ragionevolmente buoni sono: di Yves Hilpisch, ‘Python for Finance’; di Marcos Lopez
de Prado, ‘Advance in Financial Machine Learning’; di Aileen Nielsen, ‘Practical Time Series Analysis’.

18 50 anni sviluppando trading system algoritmico - Intervista a Howard Bandy 50 anni sviluppando trading system algoritmico - Intervista a Howard Bandy 19
La Pin Bar, la candela
dell’ombra che dovrebbe essere “maggiore del corpo della candela”.
Si comprende che esistono elementi di discrezionalità che portano a situazioni (e discussioni) af-
fascinanti per i graficisti, che vanno a contestualizzare molto la formazione di questa tipologia dei

dal lungo “naso”


pattern mentre chi è abituato a ragionare più concretamente su numeri e statistiche sarà invoglia-
to a stabilire regole più ferree per la codifica e la ricerca di parametri fissi.
Abbiamo provato a programmare il Pin Bar Bullish fissando le seguenti condizioni che quantificano
gli elementi che sono lasciati alla discrezionalità nella definizione della pin bar senza mettere alcun

Un pattern su cui molti chiedono informazioni e filtro legato alla situazione del trend. Abbiamo stabilito che la chiusura deve essere nel 25% supe-
riore del range e l’ombra inferiore deve essere maggiore del corpo e non “molto” maggiore del

su cui non si trova molto materiale in letteratura. corpo, il nuovo minimo è inferiore a quello precedente di una distanza pari alla metà del range.
Effettuando un test dal 1996 sullo storico daily dell’S&P500 e del Ftsemib future al fine di indagare
cosa accade nel giorno successivo al manifestarsi del pattern otteniamo i risultati seguenti:
codifica pinbarlong

di Enrico Malverti =
C > O and (C > H – 0.25 * range) and C < H and (O - L) > (C - O) and (O - L) > 2*(H - C)  and L < L[1] - range/2;
Quantitative Analyst & Trader, Socio Professional SIAT

MINI S&P FTSEMIB

Pinbar Bullish Pinbar Bullish


N# Pattern: 49 N# Pattern 48
Nei miei libri ho spesso trattato il tema dei pattern di prezzo, tema affascinante che è utile approfondire an- Total Bars: 3895 Total Bars: 5541
che nel trading algoritmico sviluppando modelli sia per il trading di breve che per investimenti di posizione. Observation on Total Bars: 1.26% Observation on Total Bars: 0.87%
Un pattern su cui molti chiedono informazioni e su cui non si trova molto materiale in letteratura è la Pin Bar. Next Close >= to previous close: 22, 44.90% Next Close >= to prev close: 26, 54.17%
Di cosa si tratta? La Pin Bar è così chiamata da Pinocchio = Pin, perché si tratta di una candela dal White candle: 21, 42.86% White candle: 26, 54.17%
lungo “naso” ossia da un ombra molto lunga che può essere ingannevole. Si pensi ad esempio al caso New max: 42, 85.71% New max: 40, 83.33%
abbastanza frequente della rottura intraday di una resistenza con un ripiegamento dei prezzi che van-
no a chiudere sotto alla resistenza stessa. Esistono Pin Bar rialziste e ribassiste. Nella versione bullish della
Pin Bar si forma un nuovo minimo distante dal precedente prima di assistere ad un risalita, mentre nella
versione bearish si forma un nuovo massimo per poi manifestare una chiusura debole.
Osserviamole entrambe in dettaglio:
La Bullish Pin Bar è costituita da una candela con un’ombra inferiore molto maggiore del “body” della
candela stessa e una piccola ombra superiore. L’apertura è inferiore alla chiusura. Ricordiamo che
per body (= corpo) si intende la parte delimitata da apertura e chiusura (si tratta di candela rialzista
quando la chiusura è maggiore dell’apertura e ribassista quando l’apertura è maggiore della chiusu-
ra). Le ombre (talvolta dette più volgarmente stoppini) sono l’estensione che dal corpo della candela
segnano il massimo ed il minimo.
La Bearish Pin Bar, viceversa, è costituita da una candela con un’ombra superiore molto maggiore del
“body” della candela stessa e una piccola ombra inferiore. L’apertura è superiore alla chiusura.
La rottura del massimo della candela (caso bullish) sarebbe il segnale di conferma del segnale long,
viceversa la rottura del minimo della candela. Le condizioni ideali in cui cercare le Pin Bar sono si- In pratica i risultati non sono molto significativi su uno storico giornaliero. Sul Ftsemib, che a differen-
tuazioni di trend a bassa volatilità, accompagnate appunto dalla formazione di questo pattern che za del mercato americano, non può contare su un marcato bias rialzista, la frequenza di manife-
indica, con una grossa estensione tra massimo e minimo, una improvvisa accelerazione dei prezzi e il stazione del pattern non supera lo 0,9%, ne consegue che imporre condizioni un po’ più restrittive,
probabile inizio di una nuova tendenza. che vadano ad esempio a contestualizzare la fase di mercato con un filtro di trend, rischia di
portare a poche manifestazioni del pattern e a risultati migliori ma scarsamente affidabili. I risultati
sono favorevoli in termini di nuovi massimi il giorno successivo al pattern: sul Ftsemib nell’83% dei
Elementi di discrezionalità casi dopo una Bullish Oin Bar si forma un nuovo massimo, percentuale che arriva all’85% sull’S&P500
ma le chiusure si “sgonfiano” nel breve periodo, sia su Ftsemib che sull’S&P500 (su quest’ultimo la
Questa è la definizione e l’interpretazione dettata dall’analisi tecnica. Tutto questo però a un percentuale di chiusure maggiori a quella della Pin Bar sono inferiori al 50% dei casi).
trader algoritmico lascia un po’ di amaro in bocca. Ci sono diversi elementi opinabili, lasciati al Il lato stimolante è rappresentato dalla possibilità del lettore di procedere oltre autonomamente
libero arbitrio del trader. L’ombra inferiore nel caso bullish deve essere piccola, ma piccola quan- modificando le condizioni, rendendole più o meno restrittive rispetto al test e/o inserendo filtri di
to? L’ombra inferiore deve essere grande, ma grande quanto? E così via nel caso opposto. Non trend verificando come funzioni il pattern sugli strumenti di proprio interesse e, soprattutto, provan-
tutti gli analisti considerano ad esempio una condizione aggiuntiva legata proprio all’ampiezza do a cambiare time frame scendendo progressivamente dal daily fino a candele a 5 minuti.

20 La Pin Bar, la candela dal lungo “naso” - di Enrico Malverti La Pin Bar, la candela dal lungo “naso” - di Enrico Malverti 21
Riportiamo qui il codice Power Language.

{************************************************************************
*******
Bullish Pin Bar
By Enrico Malverti-2002
*************************************************************************
******}

Var: pinbarlong(false);

pinbarlong = C > O and (C > H - 0.25 * range) and C < H and (O-L) > (C-O)
and (O-L) > 2*(H-C) and L < L[1]-range/2;

{*********************************-Parte di test-
ing-***************************}
If pinbarlong[1] Then Begin
Value1 = Value1 + 1;
If C >= C[1] Then Value2 = Value2 + 1;
If C > O Then Value3 = Value3 + 1;
If H > H[1] Then Value4 = Value4 + 1;
End;

If LastBarOnChart Then Begin


Print(File(“C:\Patt.xls”), GetSymbolName, “ “, ELDateToString(Cur-
rentDate), “ Time:”, CurrentTime:4:0);
Print(File(“C:\Patt.xls”), “Pinbar Bullish”);
If Value1 <> 0 Then Begin
Print(File(“C:\Patt.xls”), “Pattern”, Value1:4:0);
Print(File(“C:\Patt.xls”), “Total Bars “, BarNumber:4:0, “ Obser-
vation on Total Bars”, Value1/BarNumber*100,”%”);
Print(File(“C:\Patt.xls”), “Next Close >= to prev close”,
Value2:4:0, Value2/Value1*100, “%”);
Print(File(“C:\Patt.xls”), “white candle”, Value3:4:0, Val-
ue3/Value1*100, “%”);
Print(File(“C:\Patt.xls”), “new max”, Value4:4:0, Value4/Val-
ue1*100, “%”);
End;
End;

{***********************-signal-*********************************}
If pinbarlong Then
Begin
buy (“pbl”) next bar at open stop;
End;

setexitonclose

SHARE YOUR EXPERIENCE!


Candidati per i Videolive
scrivi a info@siat.org
22 La Pin Bar, la candela dal lungo “naso” - di Enrico Malverti La Pin Bar, la candela dal lungo “naso” - di Enrico Malverti 23
Una nuova frontiera
Come nasce l’analisi Candle Model?

Una quindicina di anni fa, da assistente del gestore cambista, avevo il compito di studiare e selezio-

nell’uso delle candele


nare proposte di operatività a partire dall’analisi Candlestick, area tecnica di mia specializzazione.
Da subito mi sono trovato nella condizione di dovermi districare nel gran numero di pattern Candle-
stick, nella necessità di focalizzare con metodo l’entrata e l’uscita dall’operazione, nel dover definire

giapponesi: l’analisi
in maniera pedissequa il livello di stop abbinato, visto il continuo controllo del rischio a cui il gestore è
normalmente tenuto.
Fare previsioni nei mercati finanziari è già naturalmente arduo; se poi la tecnica che si utilizza si palesa

Candle Model.
lacunosa in qualche suo aspetto, la missione si complica molto.
Le carenze dell’analisi Candlestick in termini di continuità, sistematicità ed oggettività del segnale,
d’altra parte, erano state sottolineate anche da S. Nison e G.L. Morris, i traghettatori delle candele
giapponesi in Occidente e pionieri esperti nel loro utilizzo.

Intervista al Socio Professional Giacomo Per loro stessa ammissione, l’ampia gamma di pattern dell’analisi Candlestick (89 tra quelli di inversione
e di continuazione) non l’hanno affrancata dalla necessità di integrazione e supporto forniti da altre

Moglie, ideatore dell’analisi Candle Model branche dell’analisi tecnica, così come non l’hanno smarcata da un uso confinato al breve termine.
I manuali di Nison e Morris, d’altro canto, ci consegnano una esplicita presa d’atto dei limiti dei Can-
ed autore del libro “L’analisi Candle dlestick con le seguenti frasi: “le candele giapponesi non potranno mai rimpiazzare i pattern grafici
occidentali”, “I pattern grafici occidentali sono di gran lunga superiori alle candele giapponesi per
Model - le straordinarie potenzialità delle quanto riguarda l’individuazione del trend e dei pattern”, “I segnali delle candele aggiungeranno

candele giapponesi rimaste nascoste”


peso ed affidabilità al trade, ma da soli non consentiranno di eseguirlo”, e ancora, nella prefazione
del suo manuale, Morris ribadisce: “Oggi sono fermamente convinto che qualunque cosa ecceda i
cinque giorni sia frutto di una coincidenza o casualità” .
Orbene, oggi mi sento di discordare da tutte queste considerazioni, che possono essere superate – a
di Luca Dallago mio modo di vedere – combinando il capitale informativo che le candele ci forniscono con un diverso
campo di osservazione ed un distinto criterio d’indagine.
Nell’approccio Candle Model, al comporsi di ogni nuova candela, si delinea il perimetro della nuova
area di frontiera, cioè il nuovo specchio grafico in cui radunare tutti gli indizi su cui esercitare l’analisi.

Che cos’è l’analisi Candle Model?

L’analisi Candle Model studia il movimento dei prezzi, l’orientamento e l’evoluzione del Trend attraver-
so 9 Modelli – o configurazioni grafiche – di inedita struttura rispetto ai pattern Candlestick.
Tanto per essere chiari, i 9 Modelli dell’analisi Candle Model non derivano da una estensione o inte-
grazione della varietà dei pattern Candlestick, o da una loro scomposizione, compressione o reinter-
pretazione.
L’adozione di un nuovo e peculiare criterio investigativo porta la metodologia Candle Model ad ela-
borare e proporre una propria modalità di ricognizione del Trend (denominato Trend/Segnale), che
si smarca anche dall’orientamento dei massimi e dei minimi per associarsi al contingente Modello in
corso di validità. L’evoluzione del Trend corrisponde alla successione dei Modelli nel tempo.
L’analisi Candle Model condivide con quella Candlestick l’utilizzo della capacità informativa che le
candele giapponesi mettono efficacemente a disposizione, ma, una volta reperite le informazioni di
base, l’analisi Candle Model sviluppa la sua indagine nell’area di prezzo impegnata dall’ultima can-
dela (area di frontiera) in ricognizione e sintesi di significati espressi e depositati nella medesima area
anche dal passaggio di candele precedenti (perfino remote, non di rado), mentre l’analisi Candlestick
si limita all’osservazione della composizione dell’ultima o delle ultime candele pervenute (nella sezione
destra di figura 1 un esempio del diverso ambito grafico indagato dalle due tecniche).
Il fatto di assumere un punto di vista diverso contribuisce a ridurre l’intersezione concettuale tra le due Figura 1 : analisi Candlestick e analisi Candle Model a confronto: caratteristiche (a sinistra); modalità di individuazione
metodologie, che stimo relegata ad un esiguo 5– 10%; ciò ne consegue il distinto appellativo. dell’area di osservazione (a destra); diversità delle dinamiche censite dalle due metodologie (al centro)

24 Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago 25
Come si evince nello schema centrale e a sinistra di figura 1, l’alta risoluzione della modellizzazione In definitiva, la struttura dei Modelli, la diversa prospettiva di osservazione, la sistematica misurazione
in cui si esercita l’analisi Candlestick (con una cernita di tutte le composizioni di ultime candele che della coerenza del suo avanzamento, il carattere frattale ed autonomo dell’approccio, i nuovi con-
sottendono un cambio di rapporto tra rialzisti e ribassisti) produce un grande numero di pattern, senza cetti tecnici elaborati e funzionali alla visione Candle Model (area di frontiera, campo (grafico) aperto
peraltro garantirsi sufficiente autonomia interpretativa. e chiuso, momentum dell’analisi Candle Model, ombra mascherata, media mobile fattoriale) con-
L’analisi Candle Model percorre una diversa direttrice investigativa, con una modellizzazione di grado corrono a profilare una compiuta ed autonoma prospettiva di analisi tecnica derivata dalle candele
inferiore, per certi versi più grezza (se si considera che con soli 9 Modelli si raduna tutto l’universo dei giapponesi.
segnali di inversione e continuazione), tesa a vagliare in maniera duale la coerenza (o meno) di avan- Mi sento di dire che dopo qualche lustro dalla loro diffusione in Occidente, le candele giapponesi sve-
zamento del Trend/Segnale. lano un enorme potenziale rimasto nascosto, come recita il sottotitolo del manuale dell’analisi Candle
La considerazione frattale dello strumento finanziario e la ricerca di un filtro nell’esecutività – o entra- Model.
ta in servizio – del Modello consentono di organizzare quella visione di contesto che livella e mitiga
il rischio di una ridondanza di segnali derivante da una indole precipuamente adattiva del metodo
Candle Model, consentendo al contempo lo smarcamento dal confino d’utilizzo al solo breve termine. Può presentarci nel dettaglio la struttura di uno tra i Modelli principali?
La capacità delle candele giapponesi di decifrare scenari operativi di lungo periodo non passa in-
fatti per uno sforzo di ampliamento della gittata previsionale (naturalmente limitata nell’approccio
L’InverTrend è tra i Modelli di maggior rilievo.
Candlestick), ma nell’abbinare al quadro espresso con candele mensili la traccia del censimento in
continuo del Trend/Segnale che candela dopo candela – ossia mese dopo mese – viene vagliato con
Esso evoca immediatamente un’ipotesi, non solo d’interruzione del trend in atto, ma perfino della
il setaccio dei 9 Modelli. sua inversione, a potenziale recupero di tutto il movimento che precede la sua comparsa, a certe
La durata dei segnali operativi che – in qualsiasi time frame, e quindi anche in quello mensile – l’analisi condizioni.
Candle Model propone, non è di un certo numero di candele, ma per tutte le candele in cui permarrà
la coerenza, di una durata – dunque – indeterminata ed indeterminabile al momento della comparsa Nella versione rialzista (a sinistra di figura 2) il Modello fotografa l’incoerenza nella prosecuzione del
del segnale, in sistematica applicazione del sesto principio della teoria di Dow. Trend/Segnale ribassista, con la capitolazione dei ribassisti che prefigura un cambio di Trend.

L’incoerenza è censita con la mancata conferma dell’incursione ribassista (in intra–sessione di candela
C), in cui la chiusura di candela C si attesta al di sopra dell’avamposto ribassista rappresentato dalla
Quali sono i 9 Modelli Candle Model e che caratteristiche hanno? chiusura di candela A.

Ognuno dei 9 Modelli di cui si compone l’analisi Candle Model contempla la versione rialzista e quella
speculare, ribassista. L’appellativo dato ai Modelli evoca l’ipotesi di inversione del Trend, talvolta
stimando anche altri elementi come la traiettoria attesa dei prezzi, o un target ideale collegato al
contingente Modello.

Nel raggruppamento principale si annoverano i Modelli denominati di StopTrend, InverTrend, OuTrend,


Boomerang e InverTrend con Boomerang. I restanti quattro – il Double–Cross, il Linear, il CandleSeries
ed il 3 to 1 – hanno natura eterogenea, con rilevanza decrescente e frequenza residuale.

Ognuno dei Modelli ha una propria configurazione tipica, completa del livello di entrata e del livello
di Stop, con la funzione – quest’ultimo – di perimetrare l’ipotesi operativa collegata al Modello. In linea
generale, gli stati fondamentali del Trend – secondo la visione Candle Model – sono solo due: rialzista
e ribassista, senza caratterizzare come categoria a sé stante la lateralità/neutralità (spetta piuttosto a
considerazioni di contesto e di strategia modulare o depotenziare − in tutto o in parte − l’intensità del
segnale interpretativo rialzista o ribassista).

Una tale visione duale del Trend agevola un composito utilizzo degli stessi Modelli: Figura 2: inventario dei 9 Modelli Candle Model (a destra) e struttura analitica del Modello di
InverTrend nella versione rialzista (a sinistra)
· come segnale di inversione del Trend, in via principale;
Nel dettaglio, in richiamo al relativo passaggio del manuale dell’analisi Candle Model, le regole per il
· per aprire all’ipotesi direzionale inversa rispetto a quella precedentemente perorata, quando
riconoscimento del Modello (condizione preliminare) e per la sua effettiva implementazione (condi-
viene intercettato lo stop del Modello;
zione esecutiva) sono le seguenti:
· in aggiornamento del precedente livello di stop del Trend/Segnale in corso, cooptando lo
Stop di un nuovo Modello di medesimo orientamento rispetto a quello in essere. · Condizione preliminare (Modello):
in un trend attualmente ribassista, a partire da una candela A ribassista, di primo riferimento,
segue una candela B (o un gruppo B costituito da una moltitudine di candele) di tipo corret-

26 Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago 27
tivo (rispetto al precedente movimento) e successivamente una candela C, che esprime un A fine agosto (venerdì 30) 2019 si rileva una trasversale identificazione di un Modello di InverTrend rial-
minimo inferiore sia di A che di B, per poi agguantare una chiusura superiore a quella di A. È zista subito esecutivo, con i seguenti dettagli:
preferibile che il gruppo di candele B lasci un campo aperto tra A e C, mentre è essenziale
che A sia in campo aperto almeno nel suo livello di chiusura. · sull’indice FTSE IT Banche matura un InverTrend rialzista @ 7770,28 con stop (e revisione ribassi-
· Condizione esecutiva (timing d’implementazione): sta) a 7068;
momentum positivo in scala grafica inferiore (rispetto a quella del Modello), con la prima · sul titolo bancario Ubi Banca matura un InverTrend rialzista @ 2,32 con stop (e reverse) abbi-
chiusura utile sopra la fascia delle medie filtro, a partire dalla comparsa della condizione pre- nato a 2,035;
liminare del Modello. · sul titolo bancario Unicredit matura un InverTrend rialzista @ 10,06 con stop (e revisione ribas-
sista) a 9,07

Una volta individuato il Modello preliminare, la condizione esecutiva serve per filtrare l’affidabilità del Le osservazioni esperite ogni mese successivo (su rilascio di ciascuna nuova candela mensile) non
segnale, abbinandoci la ricerca di un certo slancio (momentum) concorde anche nella scala grafica hanno fornito aggiornamenti rispetto al segnale strategico–mensile rialzista fino a fine febbraio 2020,
inferiore. quando sono affiorate le seguenti novità interpretative:
Se la condizione esecutiva risulta contestualmente verificata (in chiusura di candela C, nel caso dell’In-
verTrend), il segnale rialzista scatta in chiusura di medesima candela C, altrimenti va attesa l’eventuale · Sull’indice FTSE IT Banche in chiusura di febbraio 2020 matura un InverTrend ribassista, subito
maturazione della condizione esecutiva, prima di considerare entrato in servizio il nuovo Modello. esecutivo esecutivo (in quanto contestualmente verificata anche la condizione esecutiva)
Lo Stop (e contestuale reverse) all’InverTrend rialzista si attesta appena al di sotto del minimo di can- @ 8816, utile per archiviare il precedente long strategico–mensile ed aprire ad uno specu-
dela C. lare short, con stop sul massimo di febbraio; il Modello scaturisce dal computo delle ultime
Una volta entrato in servizio, la continuazione di tale Trend/Segnale rialzista proseguirà sino alla com- tre candele mensili, che verificano la sequenza A,B,C della versione ribassista dell’InverTrend,
parsa di un Modello ribassista, o sino a quando non venga intercettato lo Stop protettivo dell’Inver- speculare a quella di figura 2.
Trend rialzista medesimo. · Sul titolo bancario Unicredit in chiusura di febbraio 2020 matura un InverTrend ribassista @
La versione ribassista dell’InverTrend rispecchia una dinamica esattamente speculare. 11,53, utile per archiviare il precedente long strategico–mensile ed aprire ad uno short strategi-
co–mensile, coadiuvato da uno stop sul massimo di febbraio; il Modello scaturisce dalle ultime
tre candele mensili disponibili, che compongono la sequenza A,B,C della versione ribassista
Nell’ambito degli scenari di lungo periodo, può fare degli esempi di recenti segnali dell’InverTrend.
mensili individuati con l’ausilio del Modello InverTrend appena illustrato? · Sul titolo bancario Ubi Banca in chiusura di febbraio 2020 matura un InverTrend ribassista, che
tuttavia avrà bisogno della chiusura settimanale successiva (di venerdì 6/3) per divenire ese-
cutivo, @ 3,159, utile per archiviare il precedente long strategico–mensile ed aprire uno specu-
lare short strategico–mensile, con stop sul massimo di febbraio; l’InverTrend ribassista si compo-
ne della candela A di aprile 2018, della candela C di febbraio 2020, mentre tutte le candele
intermedie compongono la componente B della configurazione.

A dimostrazione dell’utilità di integrare una visione del più ampio contesto, va annotato che
anche l’indice generale FTSE MIB a fine febbraio 2020 ha elaborato (in compagnia di un nu-
trito numero di titoli del listino) un Modello di InverTrend ribassista, utile per l’archiviazione del
precedente segnale di positività strategica, e funzionale al subentro di un’ipotesi di debolezza
strategica mensile.

Proseguiamo con altri esempi che mostrano quale varietà di fisionomia lo stesso Modello può assume-
re ogni volta.

In figura 4 le quotazioni espresse con candele mensili della Sterlina inglese nei confronti delle due
maggiori valute – Dollaro Usa ed Euro – in ricognizione del Trend/Segnale strategico – mensile, utile per
decifrare e gestire lo scenario operativo di lungo periodo sui due cambi.
Segnatamente alla dinamica rilevata dalla seconda parte del 2019, la tecnica Candle Model permet-
Figura 3: indice di settore FTSE IT Banche (a destra) in grafico mensile, titoli Unicredit (a sinistra) e UBI Banca (al centro) in te di annotare – in termini operativi – quanto segue.
grafico mensile – Modello di InverTrend rialzista (aree celesti) e ribassista (aree rosa) – Fonte grafico Visual Trader cambio Eur/Gbp* (a destra in figura 4)
In chiusura di candela di agosto 2019 vi è la maturazione di un Modello di InverTrend ribassista, subito
In esempio di analisi operativa dello scenario di lungo periodo, in figura 3 le evidenze della ricognizio- esecutivo.
ne Candle Model del segnale strategico– mensile* (desunto dal quadro rappresentato con candele La candela di agosto 2018 funge da candela A del Modello, la candela di agosto 2019 funge da
mensili) dall’estate 2019 ad oggi sull’indice FTSE Banche Italia, titolo Unicredit e Ubi Banca. candela C del Modello, tutte le candele mensili intermedie confluiscono nella B della struttura tipo.

28 Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago 29
una ulteriore aspettativa di deprezzamento sul cambio Gbp/Usd. Tutto ciò per dire come le indicazioni
ricavate dal quadro a candele mensili vanno sovente gestite e parzialmente rimodulate nella loro in-
tensità attingendo proprio dalle indicazioni di contesto che altri strumenti correlati e le scale temporali
inferiori possono utilmente offrire.

* Si offre solo la lettura basica del segnale, senza riferimenti ad altri Modelli diversi dall’InverTrend, e
senza le funzioni di analisi Candle Model avanzata che contemplano tra l’altro l’opportunità di stimare
intensità e modularità del segnale, integrando una prerogativa di money management dello stesso.

Figura 4: cambio Gbp/Usd (a sinistra) e cambio Eur/Gbp (a destra) in grafico mensile – Modello di InverTrend rialzista (are-
ee celesti) e ribassista (areee rosa) – Fonte grafico Marketscope – FXCM

In definitiva, venerdì 30 agosto @ 0,9031 il Trend/Segnale strategico– mensile sul cambio Eur/Gbp è
divenuto ribassista, con stop (e revisione rialzista) inizialmente posto a 0,9325.
La ricognizione esperita nell’area di frontiera individuata ad ogni chiusura di candela mensile succes-
siva non ha ravvisato una revisione del Trend/Segnale ribassista (coadiuvato da stop protettivo avvici-
nato a 0,9020, da dicembre 2019) sino al rilascio di candela di dicembre 2019, quando è identificabile
un Modello di InverTrend rialzista (aprile 2017 funge da candela A, dicembre 2019 funge da candela
C, tutte le candele mensili frapposte confluiscono nella B della struttura tipo) che tuttavia ha solo ca-
rattere preliminare – dunque non esecutivo – sino a venerdì 7 febbraio, a 0,8493, il segnale strategico–
mensile è tornato rialzista, coadiuvato da uno stop protettivo a 0,8270;
cambio Gbp/Usd* (a sinistra in figura 4)

In chiusura di candela di settembre 2019 vi è la maturazione di un Modello di InverTrend rialzista preli-


minare, che ha dovuto la condizione di esecutività sino alla chiusura settimanale di venerdì 11 ottobre.
La candela di luglio 2019 funge da candela A del Modello, la candela di settembre 2019 funge da
candela C del Modello, la candela di agosto 2019 funge da B della struttura tipo.
In definitiva, venerdì 11 ottobre 2019 @ 1,2643 il Trend/Segnale strategico– mensile sul cambio Gbp/Usd
è divenuto rialzista, con stop (e revisione ribassista) iniziale posto a 1,1955.
La ricognizione esperita nell’area di frontiera individuata ad ogni chiusura di candela mensile succes-
siva non ha ravvisato una revisione del Trend/Segnale rialzista sino al rilascio di candela di dicembre
2019, in cui si ravvisa un Modello di InverTrend ribassista (febbraio 2019 funge da candela A, dicembre
2019 funge da candela C, tutte le candele mensili frapposte confluiscono nella B della struttura tipo)
che tuttavia ha solo carattere preliminare sino a venerdì 3 gennaio, a 1,3076, quando – dunque – il
segnale strategico–mensile è tornato ribassista, coadiuvato da uno stop protettivo a 1,3515.
In definitiva, l’analisi Candle Model ha ravvisato un parallelo segnale di forza a fine estate 2019 della
Sterlina inglese sia nei confronti del Dollaro Usa che dell’Euro. La revisione verso una view operativa
strategica di debolezza della Sterlina inglese è avvenuto ad inizio gennaio (3/1) 2020 nei confronti del
Biglietto Verde, ad inizio febbraio (7/2) 2020 nei confronti della Moneta Unica.
In utile annotazione di contesto più ampio, a fine febbraio 2020 il cambio Eur/Usd ha visto configurarsi
un InverTrend mensile rialzista, tra l’altro in concomitanza di una pari evidenza di segnale di vendita
strategica–mensile sul Dollar Index, utile – il tutto – per stimare l’arrivo di una vendita strategica di
Dollari Usa: una tale informazione poteva essere ben capitalizzata per desistere o comunque ridurre

30 Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago Una nuova frontiera nell’uso delle candele giapponesi: l’analisi Candle Model. - di Luca Dallago 31
natura di un asset? Ciò significa che gli indicatori di irreversibilità sono in grado di fornirci indicazioni sul

L’indicatore di
trend, sebbene in modo indiretto. Dal momento però che essi si basano sulle dinamiche di prezzo (mo-
vimenti in avanti e indietro) anziché sui cambiamenti nella media dei prezzi, essi non appartengono
alla categoria degli indicatori di trend ma offrono informazioni autonome e fino ad oggi mai esplorate.

reversibilità IREV
Nel presente articolo viene sviluppato un primo esempio di questa categoria di indicatori di irreversi-
bilità, l’IREV, sviluppato a partire da ricerche recenti sulle serie temporali. In virtù delle sue particolari
modalità di calcolo l’IREV non offre informazioni relative al solo trend in atto ma anche relative al
momentum.

L’(ir)revesibilità è una caratteristica delle serie temporali che nonostante la


sua relazione con i trend di mercato non viene ad oggi presa in considerazione Costruzione dell’IREV
da nessuno dei principali indicatori tecnici. In questo articolo verrà costruito Definizione di irreversibilità in Analisi Tecnica
un indicatore (l’REV) in grado di farlo, partendo da una riflessione su come Per costruire un indicatore di irreversibilità del prezzo è necessario innanzitutto dare una definizione
l’irreversibilità dovrebbe essere (ri)definita in ambito di trading. L’indicatore formale del concetto stesso di irreversibilità. Come punto di partenza può essere usata la definizione
inversa della reversibilità utilizzata nell’analisi delle serie temporali.
calcola la divergenza tra le distribuzioni di probabilità del prezzo di mercato, Un processo stocastico è detto reversibile se produce la serie {x(t+1),…,x(t+n)} per ogni punto del tem-
lette in avanti e indietro sulla base di permutazioni ordinali (1,2 e 3 oppure 3, 2, po t e per qualsiasi periodo di lunghezza n con la stessa probabilità della serie{x(t-1),…,x(t-n)}. Se x è
1 rispettivamente per gli aumenti o le diminuzioni di prezzo). stazionario, la probabilità è identica a quella della serie inversa {x(t+n),…,x(t+1)}.

L’IREV è stato discusso prima qualitativamente a partire da un struttivo esempio TABELLA 1. CATEGORIE DI INDICATORI TECNICI
si sviluppo prezzo e successivamente testato in modo quantitativo su dati del DAX Input Categorie Concetti correlati Concetti analiz- Esempi
per l’anno 2018. I risultati indicano che l’indicatore è in grado di fornire segnali di analisi delle serie zati
storiche
precisi, ottenendo risultati medi cumulati significativamente migliori rispetto al
Solo prez- Trend Aspettativa Cambio
nella Media mobile
MACD, utilizzato come esempio per gli indicatori comuni. zo (Non)stazionarietà media
Average Di-
rectional Index
di Dr. Patrick Winter (ADX)
____________________________ Volatilità Deviazione standard Differenziale del- Bande di Bollin-
Eteroschedasticità la media ger
Average True
Range (ATR)
M o m e n - Auto-regressione Influenza dei va- RSI
tum lori precedenti Oscillatore sto-
Introduzione castico
I n f o r m a - Volume Affidabilità Impatto degli in- Ease of Move-
Gli indicatori tecnici vengono utilizzati per evidenziare differenti aspetti dello sviluppo storico del prez-
zioni addi- vestitori ment (EMV)
zo, al fine di predirne gli sviluppi futuri. Generalmente un indicatore si concentra su un solo aspetto spe-
zionali On Balance Vol-
cifico e, a seconda di quale sia questo aspetto, gli indicatori vengono classificati in diverse categorie.
ume (OBV)
Tale classificazione viene presentata nella Tabella 1.
L’analisi tecnica dell’andamento dei prezzi è, ovviamente, strettamente correlata all’analisi delle serie Mercato Impatti delle sin- Advance-Decli-
temporali dal momento che ogni sviluppo dei prezzi è una serie temporale. Gli aspetti trattati dal- gole società ne Line
le diverse categorie di indicatori sono quindi generalmente riflessi dai concetti espressi nella terza e
Oscillatore Mc-
nell’ultima colonna. Tuttavia esistono ulteriori importanti concetti che finora non sono stati coperti dagli
Clellan
indicatori, spesso perché essi sono stati sviluppati in ambiti diversi dall’analisi finanziaria. Tali concetti
possono portare un nuovo contributo all’analisi tecnica attraverso nuove informazioni aggiuntive. Tuttavia tale definizione non può essere usata in analisi tecnica. Questo per cinque motivi, ognuno dei
Uno di questi concetti, derivato dalla fisica, è la reversibilità. Detta in parole semplici la reversibilità de- quali necessita di alcuni adattamenti
scrive quei cambiamenti di stato in un oggetto (rappresentato attraverso serie temporali) che possono
sempre ritornare ai propri valori iniziali senza che l’oggetto (o il suo ambiente) si modifichino in modo 1. La definizione di reversibilità data sopra è un concetto qualitativo, che ci dice se x è reversibile
permanente. Tutti gli altri cambiamenti di stato vengono detti irreversibili. o irreversibile. A noi però interessa maggiormente capire il grado di irreversibilità, e dunque
A partire da questa definizione si può intuire il valore che l’analisi dell’irreversibilità può potare all’analisi abbiamo bisogno di un concetto maggiormente quantitativo.
tecnica: cos’è infatti un trend se non un cambiamento irreversibile (fino a nuovi sviluppi futuri) nella 2. La definizione di reversibilità data sopra considera x con un tutto unico, ma a noi non basta

32 L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter 33
sapere se e quanto uno sviluppo del prezzo sia irreversibile nel suo sviluppo totale (dall’inizio Una permutazione ordinale di una dimensione è un array (cioè un vettore) dei numeri da 1 a d che
alla fine del movimento), quanto piuttosto analizzare alcune finestre temporali e investigare se riflettono l’ordine di una sequenza di numeri di lunghezza d e in cui vengono rappresentati il numero
e come cambia l’irreversibilità nel loro progresso. più alto e quello più basso. Nel caso più semplice in cui d=2 (d=1 sarebbe troppo semplice) con una
3. Ugualmente, non abbiamo bisogno di ipotizzare che tale proprietà si conservi per tutte le serie sequenza x1 x2 di lunghezza 2 possono esistere solo due permutazioni, nominate (1,2) se x1<x2 e (2,1)
di durata n quanto piuttosto scegliere un valore n per tutte le finestre temporali. se x1>x2. Per d=3 esistono sei permutazioni (illustrate in Figura 2); per ogni valore di d esistono d!=-
4. Infine (e questo è il punto più importante) a noi non serve che la proprietà descritta si manten- d(d-1)….1 permutazioni. Si potrebbe pensare che sia preferibile avere un valore il più alto possibile per
ga per tutti i punti del tempo t; vogliamo invece confrontare la probabilità della serie {x(t+1),… d così da catturare quante più informazioni possibili tuttavia, come vedremo più avanti, tale possibilità
,x(t+n)} con quella a lei inversa {x(t+n),…,x(t+1)} per ogni t. è fortemente limitata dal rapido aumento nel valore minimo necessario per n.
5. Tuttavia ciò non è possibile in quanto non conosciamo x e dunque non possiamo stimare il
suo sviluppo successivo nell’istante t. Per tale motivo la nostra analisi non guarda al futuro ma
piuttosto al passato e mette a confronto {x(t-n+1),…,x(t)} con {x(t),…,x(t-n+1)} anziché con la serie
mostrata sopra (ciò si ottiene sostituendo t con t-n).

Ricapitolando possiamo definire il concetto di irreversibilità per l’analisi tecnica come segue: lo svilup-
po di un prezzo è tanto più irreversibile in un istante t che si riferisce a una serie temporale di durata n
quanto più è grande la divergenza tra le proiezioni future della probabilità di distribuzione di →
{x(t-n+1),…,x(t)} e ← {x(t),…,x(t-n+1)}.
Figura 2. Le sei permutazioni ordinali per d=3
La Figura 1 illustra questa definizione. Nell’istante t=8 uno sviluppo di prezzo di durata n=6 [99, 98, 101,
100, 101, 103] (in rosso) è confrontato con il suo inverso [103, 101, 100, 101, 98, 99] (in blu). Il metodo delle permutazioni ordinali offre una serie di vantaggi, ben esposti da Zanin et al ([8], p. 2).
La divergenza della probabilità tra le distribuzioni corrispondenti in t ci dà l’irreversibilità (le probabilità Innanzitutto bisogna scegliere un solo parametro, restringendo di molto le possibilità di scelta. In se-
esatte sono irrilevanti per i nostri scopi). condo luogo il metodo può essere applicato localmente, ossia permette di analizzare le fluttuazioni
temporanee. In terzo luogo il metodo non dipende dalla scala. Quarto, il metodo è più rapido rispetto
alle metodologie basate sui grafi. Per quanto riguarda l’analisi tecnica c’è poi un quinto vantaggio:
una serie di permutazioni, come vedremo più vanti, ci riporta con forza all’analisi della formazione. Se
pensiamo ad esempio al famoso pattern “Testa e spalle” esso può essere rappresentato dalla serie (re-
versibile!) di permutazioni {(1,2,3), (2,1,3), (3,1,2), (3,2,1)} (si veda ancora la Figura 2). Tale relazione me-
riterebbe certamente un esame più approfondito ma ciò non rientra tra gli scopi del presente lavoro.
Rendere discreto lo sviluppo del prezzo (o più precisamente la sua finestra temporale corrente) at-
traverso permutazioni ordinali è alquanto semplice: occorre dividere la finestra temporale in diverse
sezioni equivalenti di lunghezza d (ne esiste sempre un numero m pari a n-(d-1)) le quali vengono poi
sostituite con la rispettiva permutazione. Prendiamo ancora una volta il movimento in avanti di colore
rosso rappresentato in Figura 1 (99, 98, 101, 100, 101, 103) e scegliamo ad esempio d=2. 99 è maggiore
di 98 per cui la serie discreta comincia con la permutazione (2,1). Successivamente 98 va confrontato
con 101, il che ci dà la permutazione (1,2) ecc. La serie di permutazioni finali sarà {(,1), (1,2), (2,1), (1,2),
(1,2)} di lunghezza m=6-(2-1) =5. Per ottenere la sua controparte nel movimento all’indietro (linea blu)
è sufficiente leggere la permutazione in senso inverso.
È interessante notare che dall’applicazione delle permutazioni ordinali i livelli nello sviluppo dei prezzi
Figura 1. Esempio grafico della definizione di Irreversibilità discussa sopra scompaiono, così da rendere la serie di permutazioni molto più stabile rispetto alla serie dei prezzi.

Discretizzazione dell’andamento dei prezzi


Sfortunatamente questa definizione di irreversibilità non può ancora essere resa operativa in quanto Stima delle distribuzioni di probabilità
non sono note né la distribuzione di probabilità futura Pà né di quella passata Pß; di conseguenza tali
distribuzioni devono innanzitutto essere stimate a partire dai dati disponibili. Dopo averle rese discrete è piuttosto semplice stimare le distribuzioni di probabilità →e ←. Esse
I prezzi di mercato rappresentano data continui, in quanto tali essi possono prendere non solo alcuni si basano infatti ora sulle permutazioni e non sulle serie di prezzi, per cui possono es- sere consi-
valori distinti ma virtualmente anche tutti gli infiniti valori all’interno di un intervallo. La stima di una derate distribuzioni multinominali di tipo d! (poiché questi sono tutti i possibili risultati), e tutto ciò che
tale distribuzione è difficoltosa in quanto richiede concetti avanzati come quello di stima della kernel resta da fare è determinare le rispettive probabilità di risultato.
density, il che richiede grandi sforzi a fronte di scarsi risultati. In tale situazione si decide solitamente di L’approccio più ovvio per determinare tali probabilità sarebbe quello di usare le rispettive frequenze
rendere discreti i dati prima di fare l’analisi, in modo da confrontare ogni dato con un gruppo ristretto relative: k/m. Quando nell’esempio precedente la permutazione (1,2) è apparsa k=3 volte nel movi-
di altri dati. A tal fine esistono diversi metodi; in ambito di reversibilità vengono spesso utilizzati gli algo- mento futuro di m=5 permutazioni, 3/5 =60% appare come una ragionevole stima delle sue probabili-
ritmi di clustering oppure approcci basati sulla teoria dei grafi ([6]). tà. Tuttavia, proviamo ora a considerare un altro sviluppo, in cui si verifica un puro movimento ribassista
Tuttavia, in questo lavoro si è scelto di seguire un altro metodo, introdotto in questo ambito solo di re- come per esempio [(2,1), (2,1), (2,1), (2,1), (2,1)]. In questo caso il metodo di frequenza relativa asse-
cente ([7, 8]) e dunque da considerarsi all’avanguardia: le permutazioni ordinali ([9]). gnerebbe una probabilità dello 0% a (1,2), ma non si può affermare che una data permutazione sia

34 L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter 35
impossibile solo perché non si è presentata. Per via di questo (e qualche altro) problema è necessario
cercare una miglior fonte per le nostre stime.

È stato mostrato come sia decisamente una miglior stima per d=2 (cioè per le distribuzioni bino-
minali).
L’idea sottostante può, in un certo senso, essere generalizzata anche per altri valori di d:

Tabella 2. Schema per il cacolo del jsd (applicato all’esempio della figura 1)

Per ogni permutazione y, dove bzw. considera ancora la frequenza assoluta di y per le m per-
mutazioni delle serie proiettate in avanti e indietro. Per quanto riguarda il nostro esempio abbiamo Normalizzazione dell’IREV
ora →((1,2))=(3+2)/(5+4)=5/9 e →((2,1))=1-5/9=4/9; per ← vale il contrario. Si noti che la
differenza tra 5/9 e 3/5 è piuttosto contenuta. Dunque nel nostro esempio JSD=1/2*0.008924+1/2*0.008924=0.008924 (NOTA 1). In teoria è possibile cal-
Ora che abbiamo trovato un metodo utilizzabile per stimare →e ←che si basa su d (e su n) colare un valore simile anche utilizzando l’IREV, tuttavia ciò comporta un’importante limitazione: man-
dobbiamo discutere di come scegliere di questo parametro. Una scelta elevata aumenta ecces- cando un valore di riferimento stabile non è facile interpretare il numero. Il JSD oscilla infatti sempre
sivamente il numero di probabilità da stimare e diminuisce al contempo il numero di dati utilizzabili tra 0 e 1 ma questi confini non si adattano troppo bene al nostro contesto ( →e ← non sono
allo scopo (n-(d-1). Dunque elevati valori di d, che in teoria, come visto in precedenza, sarebbero da indpendenti l’uno dall’altro) per cui è necessario trovarne di nuovi normalizzando l’IREV.
preferire, richiedono un n elevato; n>(d+1) può essere utilizzato come principio generale. Questo ci fa Il JSD assume il valore minimo di 0 quando p(1) e p(2) sono identici. Occorre quindi capire se esiste uno
capire perché è solo con i valori d=2 (n>6), d=3(n>24) e d=4 (n>120) che abbiano una valenza pratica. sviluppo dei prezzi per cui →= ← Tale è il caso quantomeno per lo sviluppo laterale dei prezzi
Questi tre valori di n possono essere letti come analisi di breve, medio e lungo periodo rispettivamente, (NOTA 2)
, per cui il limite inferiore di 0 può essere preso come estremo. All’opposto, il limite massimo verrà
in modo da rendere chiaro quale valore di d utilizzare in base all’orizzonte temporale. raggiunto a fronte di un movimento costante del prezzo (al rialzo o al ribasso), in quanto in simili circo-
stante →e ← mostrano la massima differenza. Tuttavia si può mostrare (Appendice 1) come
tale massimo non sia proprio 1 bensì
Calcolo delle divergenze

Dopo aver stimato →e ← possiamo ora quantificarne la differenza. Essa può essere misurata
attraverso il modello KLD di Kullback-Leibler, il quale per due probabilità di distribuzioni arbitrarie si de-
finisce come

Utilizzando i parametri di IREV discussi in precedenza si ottengo i seguenti valori massimi: JSD(max)0.2358
per d=2 e n=6; JSD(max)0.4655 per d=3 e n=24; JSD(max)0.6442 per d=4 e n=120.
Questi risultati indicano che la divergenza tra → e ← va dilatata (ma non spostata). Questa
forma di JSD normalizzato è utile per indicare il grado di irreversibilità di un dato movimenti di prezzi.
Esso riflette, in parole povere, quale sia la portata di informazione addizionale contenuta in P2 quando Tuttavia noi vogliamo che l’IREV ci indichi anche la direzione del movimento. A tal scopo possiamo
già si conosce P1. Tuttavia il modello ha due importanti svantaggi: da un lato, non è commutativo (cioè confrontare la probabilità della permutazione crescente (1,….,d), → ((1,….,d)) con la sua contro-
KLD (p(1), p(2) è diverso da KLD (p(2), p(1)), e nel nostro contento non c’è ragione per porre maggiore parte decrescente (d,…,1), → ((1,….,d)) attraverso la funzione di segno: la prima (o la seconda)
attenzione su → anziché su ←. Dall’altro lato il KDL non ha un massimo valore prestabilito, il che che si fa più grande indica una salita (o una discesa) del prezzo (NOTA 3).
lo rende di difficile interpretazione. Entrambi questi svantaggi possono essere superati utilizzando la Ricapitolando possiamo definire l’IREV in questo modo:
divergenza di Jensen-Shannon (JSD), che si basa sul KLD. Essa si calcola come

Dove m= ½*P1+1/2*P2 rappresenta la distribuzione mista di P1 e P2.


Queste formule possono sembrare più complicate di quanto siano in realtà; la loro applicazione all’e- In tal modo abbiamo un IREV che ci indica l’irreversibilità nella finestra temporale scelta come una
sempio di Figura 1 lo dimostrerà. A tal scopo introduciamo uno schema (si veda Tabella 2) utilizzabile oscillazione tra 0 (0%) e 1 (100%) per i movimenti al rialzo e tra 0 e -1 (-100%) per i movimenti al ribasso.
in generale per il calcolo di JSD. Le righe dello schema vanno riempite prima con tutte le potenziali in tal modo questi valori possono essere confrontati in diverse finestre temporali e tra diversi asset. Per
permutazioni per il d scelto (incluse quelle che non appiano nelle serie discrete). Successivamente si il nostro esempio avremo IREV= +1)*0.0089 0.2357955 = 0.03785 = 3.785%; per cui il movimento al rialzo
procede a calcolare le varie colonne una dopo l’altra. Il valore di JSD si ottiene infine calcolando la di figura 1 può dirsi quasi totalmente reversibile (no trend), ed infatti ciò quanto accaduta per t>9.
media delle ultime due colonne. Il calcolo dell’IREV in forma di codice può essere trovato nell’Appendice B.

36 L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter 37
Applicazione
ora riconoscere il primo movimento, da leggere tuttavia come movimento di medio termine. Questa
è una differenza significativa sulla quale occorre avere le idee chiare quando si sceglie il valore della
L’IREV può essere applicato e interpretato in diversi modi ma ciò che conta è capire come funziona e
lunghezza n.
cosa significano i risultati che offre, perché altrimenti si rischia di cadere in interpretazioni errate.
Il parametro d ha invece un carattere più tecnico. Come detto in precedenza si sceglie un d maggio-
re in modo da catturare più dati, ma la scelta è limitata da n>(d+1)!. Se si vogliono comunque analiz-
zare ampi movimenti di prezzo (quindi con un elevato valore di n) c’è comunque un problema nello
Il significato della lunghezza N e della dimensione D
scegliere valori di d più piccoli del necessario (NOTA 4), come è stato fatto per IREV (2,24). Se confrontato
con IREV (3,24) non si trovano differenze sostanziali, piuttosto il primo è simile al secondo ma meno
Come detto in precedente a differenti parametri dell’IREV corrispondono diversi orizzonti temporali di
dettagliato a causa del minor numero di informazioni analizzate.
analisi. Si prenda ad esempio l’evoluzione del prezzo del titolo Volkswagen (VOW3.DE) nella seconda
metà del 2018, analizzato attraverso tre diversi IREV ((2,6), (3, 24) e (2,24)), tutti basati sui prezzi di chiu-
sura (Figura 3). (L’interpretazione dell’IREV verrà affrontata nei prossimi paragrafi, per ora concentria-
Interpretazione dell’IREV
moci solo sulle differenze tra i diversi valori).

I lettori più attenti potrebbero essersi sorpresi davanti alla Figura 3, dove sembra che gli IREV siano
presentati invertiti: abbiamo infatti definito gli IREV come indicatori di irreversibilità di un movimento
di prezzo ma nella figura essi identificano con precisione i massimi e i minimi (come B e C)! L’errore in
questo ragionamento sta nel fatto che il concetto di irreversibilità non si riferisce alla coppia trend-con-
tro trend ma piuttosto alla distinzione tra trend e movimento laterale. Ciò può essere ben osservato
nel caso del massimo D. Primo di esso è chiaro che siamo in presenza di un trend, che è stato corret-
tamente identificato. Tuttavia ciò che segue non è un cambio di trend (come nel caso di B e C) ma
piuttosto un movimento di prezzo irrilevante (fino al punto E). Di conseguenza l’IREV non fornisce alcun
ulteriore segnale.
Come detto nell’introduzione l’IREV può essere usato per indicare 1) l’esistenza, 2) la forza (sin qui) e 3)
la direzione di un trend. Quanto più il trend si rafforza tanto più aumenta il valore assoluto dell’IREV, fino
a raggiungere il valore massimo di 1. Tale valore si raggiunge tanto più facilmente quanto più è breve
il periodo temporale analizzato, il che spiega le differenze riscontrabili tra l’IREV (2,6) e quello di medio
termine. Tutto ciò andrà tenuto a mente nel momento in cui si scelgono le regole operative (come ve-
dremo più avanti). L’IREV si mantiene su valori estremi finché non registra segnali che indichino la fine
del trend. In figura ciò può essere notato nel lungo massimo fatto segnare dall’IREV (2,6) prima del pun-
to B. La medesima lettura si applica anche agli altri indicatori di irreversibilità (ammesso che esistano),
tuttavia, in virtù dei suoi calcoli basati sulle permutazioni ordinali, l’IREV può anche essere interpretato
anche in relazione al momentum. Un confronto con l’Indice di forza relativa (RSI), tra i più famosi indi-
catori di questa categoria, può illustrarci le connessioni: entrambi gli indicatori considerano i movimen-
ti al rialzo e al ribasso degli ultimi giorni. L’RSI considerare la somma di tali movimenti e la relativa media
ma non prende in considerazione la loro dinamica (ossia l’ordine con cui si presentano i valori); cosa
che invece fa l’IREV (NOTA 5). Le conseguenze di questo diverso approccio si possono cogliere osservan-
do il punto A: poco prima della sua formazione (inizio agosto 2018) il prezzo delle azioni Volkswagen è
sceso con una velocità insolitamente elevata (probabilmente a causa della pubblicazione del report
FIGURA 3. Il titolo Volkswagen (VOW3.DE) nella seconda metà del 2018 con tre diversi IREV. semestrale) ma ciò non viene preso in considerazione dall’IREV nei suoi calcoli. Di conseguenza il trend
indicato dall’IREV (3,24) non è pienamente giustificato (il segnale dato dall’IREV (2,6) è dovuto a un
Confrontando l’IREV di breve termine (2,6) con quello di medio termine (3,24) si può notare come il breve movimento rialzista fatto registrare poco prima del punto A), mentre con un RSI a 6 periodi (non
secondo dia meno segnali rispetto al primo. Questo comportante è tipico per indicatori con alti valori presente in figura) si sarebbe letta la situazione più correttamente. D’altro canto l’RSI (6) avrebbe iden-
e lo ritroviamo anche negli indicatori più comuni come le medie mobili. Tuttavia qui il minor numero tificato solamente due dei cinque movimenti individuati dall’IREV (2,6), il secondo e il quinto. Esso non
di segnali non è dovuto tanto a un maggior appiattimento dei valori quanto piuttosto ad una diversa avrebbe colto invece gli altri tre (tra i punti B e C) poiché essi cadono fuori dal calcolo (a sei periodi).
definizione del movimento verticale (dunque del trend). Lo si capisce chiaramente osservando il punto
B: dal momento che l’IREV di breve periodo analizza solo gli ultimi 6 giorni di trading, che in questo caso
sono stati tutti negativi, è normale che esso dia un segnale. Diversamente l’IREV di medio periodo, che Trading system e valutazione quantitativa
analizza 24 sedute borsistiche, riesce cogliere l’intera formazione a “doppio massimo” che si forma
subito prima del punto B, evitando di leggerne solo la sua seconda parte (ossia dal secondo massimo Dopo aver analizzato l’IREV dal punto di vista qualitativo è giunto il momento di analizzarlo quantita-
in poi). Non c’è nessun movimento concreto in questo contesto e dunque non c’è nulla che l’indi- tivamente attraverso una prova sul campo. A tal fine è stato creato un trading system basato unica-
catore possa segnalare. Al punto C, dove l’IREV (2,6) rileva un movimento di breve termine dato dal mente sull’IREV e dotato di una regola operativa molto semplice:
massimo di periodo, la parte sinistra della formazione scompare per l’IREV (3,24) e così anch’esso può

38 L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter 39
si va long se IREV> τ; si va short se IREV < -τ; altrimenti la posizione rimane invariata. raggianti, facendo molto meglio rispetto al più comune MACD. Come passi successivi si potrebbe pensare
Come visto in precedenza il valore soglia di t deve essere scelto in accordo con n in quanto l’IREV raggiun- di approfondire la sua interazione con altri indicatori (in particolare, come visto in precedenza, l’RSI sembra
ge il proprio valore massimo di 1 tanto più difficilmente quanto più è larga la finestra su cui è calcolato. Per essere un ottimo complemento), accompagnando il processo con regole di trading più complesse.
normalizzarlo si può usare la formula inserire formula, dove α è una costante valida per qualsiasi n; nell’e- La ricerca futura potrà inoltre dirigere la propria attenzione all’intera categoria degli indicatori di irreversibilità
sempio abbiamo scelto α = 2.4, il che ci dà un τ = 0,4 per l’IREV (2,6) e un τ = 0,1 per l’IREV (3,24). La figura 3 dal momento che questo concetto non è ancora stato esplorato in tutti i suoi risvolti pratici legati al trading,
ci mostra come questi siano valori soglia sensibili. nonostante le numerose possibilità che offre. Ad esempio potrebbe essere costruito facilmente un ulteriore
Il trading system qui presentato è stato costruito a soli fini dimostrativi, e non dovrebbe essere utilizzato nel indicatore sostituendo il calcolo dell’IREV da permutazioni ordinali (le quali a loro volta potranno essere ulte-
trading reale in quanto l’IREV, come ogni altro indicatore, non dovrebbe mai essere usato come unica riormente approfondite) con metodi basati su criteri deversi rispetto all’ordine delle variazioni di prezzo. Ciò
fonte di informazioni; piuttosto esso andrebbe combinato con altri indicatori in grado di catturare ulteriori può essere ispirato dalla letteratura accademica relativa all’analisi delle serie temporali.
aspetti del movimento dei prezzi (si veda l’introduzione).
Come benckmark per l’IREV è stato utilizzato il MACD, in un caso con i valori 12, 26 e 5 e nell’altro con i valori 6,
13 e 5 così da offrire un confronto completo con l’IREV (2,6). Per entrambe le versioni sono state utilizzate le re- Note
gole standard di operatività con il MACD, ossia il segnale si genera quando l’indicatore attraversa la signal line.
Tutti e quattro gli indicatori sono stato calcolati a partire dal prezzo di chiusura e dunque con il normale (1) L’uguaglianza di entrambe le somme nelle colonne prese a esempio deriva da d=2.
ritardo di un giorno, per tutto l’anno 2018 e per tutti i 30 componenti del Dax (con l’eccezione di LIN a (2) A causa della suddivisione casuale menzionata sopra, ciò è vero solo in termini probabilistici.
causa di problemi con i dati). Per ognuno di questi componenti, il ritorno cumulato su base annuale di ogni (3) Esistono alcuni casi limiti per i quali questa semplice regola non è valida.
indicatore è stato calcolato utilizzando le comuni tecniche di backtesting. (4) Si può solo dire che in tal caso Pà e Pß sono più facilmente stimabili.
(5) Si può dunque affermare che l’IREV e l’RSI si completano vicendevolmente.
I risultati sono presentati nella Tabella 3. Per una corretta
interpretazione è bene ricordare che il Dax è sceso del
18% nel 2018, dunque tutti e quattro gli indicatori hanno Appendice A: Derivazione di (5)
operato in un contesto di bear market. Non sorprende
dunque che la maggioranza degli indicatori (principal- Per quanto riguarda il massimo di JSDmax di JSD( →, ←) è già stato fatto notare che esso viene
mente l’IREV di medio termine ed entrambi i MACD) raggiunto pienamente in caso di trend in continua ascesa. Un tale sviluppo di prezzo si caratterizza
mostrino risultati positivi solo per un terzo degli strumenti. per la comparsa di una sola permutazione ascendente (1,…d) per il movimento in avanti e per una
Ciò che sorprende sono piuttosto i risultati positivi, che sola permutazione discendente per il movimento all’indietro (d,…,1). Tutte le altre permutazioni appa-
sono ben il 58.6% (17 su 29) per l’IREV (2,6), il che dimo- iono con la stessa frequenza in entrambi i movimenti e dunque possono essere eliminate dai calcoli
stra la sua capacità di cogliere profitti di breve termine. in quanto →(y)= ←(y)=M(y) e . Di conseguenza lo schema di calcolo
L’IREV (2,6) ottiene anche il maggior ritorno cumulato proposto in Tabella 2 si riduce a quello mostrato qui sotto nella Tabella 4.
medio: +4.51%. Tale ritorno può non essere considerato
molto elevato su base annua, ma fare profitto duran- Tabella 4. Schema ridotto per il calcolo di JSD(max) tratto dalla Tabella 2.
te un mercato orso è comunque un risultato degno
di nota. L’IREV di medio termine ottiene risultati simili
(+4.05%) sebbene ciò sia dovuto principalmente a un
piccolo numero di trade ben riusciti che non a tante
operazioni corrette.
Nessuno dei due MACD regge il confronto con queste
performance: sia con una versione che con l’altra un
trader avrebbe perso soldi nel 2018; per il MACD tradi-
zionale (12, 26, 9) la perdita media arriva a -7.73%.
La decisione finale su quale indicatore usare dovrebbe
verosimilmente basarsi su quello con la maggior percen-
tuale di asset con ritorno positivo (celle verdi in Tabell).

Nel nostro esempio emerge un chiaro vincitore: l’IREV di breve periodo. Esso raggiunge i ritorni maggiori su
pressoché tutti gli asset, triplicando quasi i risultati ottenuti dagli altri tre indicatori (14 a 5).

Conclusione

In questo lavoro è stato introdotto un primo indicatore di irreversibilità, l’IREV. Anche quando utilizzato come Questo articolo è stato pubblicato in precedenza su  IFTA Journal 2020.
unico indicatore all’interno di un trading system e con regole davvero semplici esso ha mostrato risultati inco- Traduzione a cura di Davide Beltramelli.

40 L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter L’indicatore di reversibilità IREV - di Dr. Patrick Winter 41
Fare trading non
ciarono a circolare diversi software di analisi tecnica, la gente che operava in questo settore cominciò
ad utilizzare internet e andò diminuendo quell’enorme gap che si era creato tra noi ed altri Paesi più
avanzati”, spiega Ragno. “Nel giro di pochissimi anni, dal 98 al 2001 cominciavano ad esserci molti

è un hobby
operatori sul mercato che iniziavano a diffondere metodi basati sull’analisi tecnica. Si passava così da
una nicchia estremamente piccola alla diffusione di larga scala di coloro che operavano in Borsa”.
Bull & Bear Finance si occupa prevalentemente dello sviluppo di applicazioni software e fornitura di
dati inerenti il settore finanziario, fornendo i propri servizi a società di gestione del risparmio, banche,
Studiare e dotarsi degli strumenti adeguati. sim, consulenti finanziari e alle più importanti associazioni di analisti; la stessa attenzione è rivolta agli in-

Questo è il segreto per operare con successo


vestitori privati, dal trader privato al piccolo investitore in azioni, che usufruiscono tutti degli stessi servizi
rivolti ai professionisti. “Abbiamo cavalcato questo trend del trading online dando dei servizi a maggior

in Borsa. Ecco la storia di Bull & Bear valore aggiunto e a prezzi più contenuti, riuscendo a resistere fino ad oggi”.

Finance s.r.l., una software house nata nel Come uscire dal ‘parco buoi’
lontano 1996 in quel di Trento e raccontata
dal suo fondatore Christian Ragno. “In un mercato che si è allargato moltissimo, noi occupiamo una nicchia particolare, ovvero di quelli
che vogliono un sistema di analisi molto professionale”. Bull & Bear Finance s.r.l. collabora con impor-
tanti ed affermate società italiane ed estere per quel che riguarda la commercializzazione di termi-
nali di Borsa in tempo reale (Thomson Reuters) e per la fornitura di software finanziari quali Metastock,
di Maddalena Liccione Elwave, Tradestation, Omintrader, Ganntrader, ecc. Con l’ingresso in società dell’attuale socio Nicola
Baldo, gli strumenti e servizi forniti sono stati notevolmente incrementati per venir incontro alle sempre
maggiori esigenze dei clienti. Dal 2009 sono rivenditori ufficiali in Italia dei software Metastock, attraver-
so il sito ufficiale www.metastock.it. Nel 2010 è stato ultimato il software BBChart che viene fornito gra-
tuitamente ai nuovi clienti per introdurli nel mondo dell’analisi tecnica. “Chi vuole operare in Borsa in
A metà degli anni 90, quando sui giornali si cominciava appena a parlare di mercati e di Borsa, Chri- maniera professionale utilizza i nostri software che danno un valore aggiunto altissimo”, spiega Ragno.
stian Ragno -grazie alla conoscenza di alcune persone che lavoravano nel mondo finanziario- capì “Oltre alla velocità di esecuzione del trading system, il Metastock ad esempio da anche un vantaggio
una cosa importante: non si poteva operare in Borsa semplicemente telefonando in banca, ma biso- di privacy. Nessun analista, che magari durante anni ha sviluppato un suo sistema di trading, sarebbe
gnava studiare per capire le dinamiche dei mercati. “In quegli anni in Italia c’erano pochi libri sull’ar- felice di utilizzarlo all’interno del server di una banca. Con noi invece lo tiene blindato sul suo PC. Si
gomento, tradotto in italiano circolava solo il libro di Martin Pring e così ho iniziato a comprare mate- tratta di scegliere tra operare con un sistema standardizzato o decidere di operare con un sistema
riale in America, mi sono messo a studiare e mi sono procurato i primi software”, racconta Christian. personalizzato e professionale per di più a prezzi competitivi. È proprio il rapporto qualità/prezzo che ci
“Una volta introdottomi nel sistema ho capito che le mie esigenze di investitore e analista potevano ha permesso di sopravvivere negli anni, oltre ad una fedeltà dei clienti molto elevata.
essere quelle di tanti altri come me e così nel 1996 insieme ad un mio socio (che ha poi lasciato nel In definitiva, chiunque intenda affrontare il complicato universo della Borsa, può così trovare da noi
2009) abbiamo pensato di fondare la società Bull & Bear. In quegli anni era in corso un’ondata di tutti gli strumenti necessari per operare al meglio, secondo le proprie esigenze, ed uscire così da quello
liberalizzazioni e di deregulation, pertanto servizi che fino ad allora erano riservati esclusivamente a che comunemente è definito il ‘parco buoi’. Fare il trader è un lavoro non un hobby, bisogna quindi
società di intermediazione, a sim, a banche o ad agenti di cambio potevano essere offerti anche da dotarsi degli strumenti migliori”, conclude Ragno.
altre società e con costi contenuti. “Creammo la società con l’idea non solo di dare un servizio softwa-
re per la distribuzione e analisi dei dati di Borsa, ma anche servizi accessori come la consulenza. Nel
giro di un anno ci siamo subito resi conto che la gente non cercava consigli per operare in Borsa, ma
cercava degli strumenti operativi professionali”, spiega il manager. In quel periodo in Italia non c’era
quasi nulla, Internet cominciava a fare i primi passi e operavano pochissime società che fornivano
questi servizi e a costi molto alti. “Per un servizio basico un cliente arrivava a pagare anche 2 milioni
di lire, una cifra esorbitata per l’epoca, quindi per noi si aprivano nuovi orizzonti per operare”, ricorda
il manager. “Ecco quindi che creammo il primo sito internet dedicato a questi servizi, l’attuale www.
bbfinance.net , che sfruttando le potenzialità della rete, ci consentiva di venderli a prezzi contenuti”.

La grossa scossa del trading online

È arrivato poi il trading online portandosi dietro un ingresso massiccio di operatori di mercato. “Comin-

42 Fare trading non è un hobby - intervista a Christian Ragno Fare trading non è un hobby - intervista a Christian Ragno 43
Il radar mette
sistenze per dodici sottostanti (6 azioni, 2 indici azionari, 2 tassi di cambio e 2 materie prime) su due
orizzonti temporali (20 marzo 2020 e 19 giugno 2020). Di seguito i principali risultati consolidati ottenuti
dal primo sondaggio.

l’analisi tecnica al Sintesi dei risultati del primo sondaggio


Fonte: SG SIAT Certificates Radar Report Sondaggio n°01 – Ottobre 2019

banco di prova
L’osservatorio SG SIAT Certificates
radar, nato a ottobre dello scorso anno dalla
collaborazione tra Societe Generale e SIAT,
ha già concluso il terzo turno di consultazioni
presso gli associati e si avvicina alla scadenza
di marzo per la determinazione della classifica
definitiva relativa al primo sondaggio.
di Maddalena Liccione
I prodotti emessi sulla base del primo report

A seguito della pubblicazione del primo report, Societe Generale ha deciso di emettere e quotare sul
mercato SeDeX di Borsa Italiana 46 certificati con le seguenti caratteristiche:
Prima di poter annunciare I vincintori, vi proponiamo una breve analisi delle performance dei certifica-
- 23 certificati StayUP: per i dodici sottostanti oggetto del sondaggio e per i due orizzonti tem-
ti di Societe Generale targati SIAT emessi a seguito dell’esito del primo sondaggio, per valutare come
porali considerati, fatta eccezione dell’Oro sull’orizzonte di giugno 2020, sono stati emessi dei
l’approccio statistico dell’osservatorio si traduce in termini di performance reali di portafoglio. certificati StayUP le cui barriere inferiori sono state fissate coerentemente con la media dei
Passare dalla teoria alla pratica può spesso rivelarsi il passo più difficile da compiere. È tuttavia quello supporti ottenuti dal primo sondaggio.
più importante per l’analisi finanziaria. Prima di entrare nel dettaglio della simulazione, iniziamo con un - 23 certificati StayDOWN: per i dodici sottostanti oggetto del sondaggio e per i due orizzonti
breve riassunto sull’osservatorio. temporali considerati, fatta eccezione di ENI sull’orizzonte di giugno 2020, sono stati emessi dei
certificati StayDOWN le cui barriere superiori sono state fissate coerentemente con la media
delle resistenze ottenute dal primo sondaggio.
Cos’è l’osservatorio SG SIAT Certificates Radar?

L’osservatorio SG SIAT Certificates Radar è un’iniziativa di Societe Generale in collaborazione con SIAT Focus sul meccanismo e le greche di primo ordine dei certificati:
volta a valutare, da un punto di vista statistico, la capacità di previsione dell’analisi tecnica nel deter-
minare futuri scenari di mercato. Tramite le view espresse dagli associati durante una serie di sondaggi - StayUP: I certificati StayUP rimborsano a scadenza un importo fisso di 10 Euro qualora, duran-
sarà costruita una panoramica dell’andamento futuro di diversi mercati in esame (azionario, valutario te la vita del certificato, l’andamento del Sottostante rimanga sempre al di SOPRA di una
e materie prime). Le valutazioni di ciascun associato sono espresse su diversi sottostanti e per diversi barriera inferiore prefissata. La Barriera non deve essere MAI raggiunta o superata al ribasso,
orizzonti temporali, sia nell’ipotesi di scenari di rialzo (indentificando una resistenza) sia nell’ipotesi di altrimenti il prodotto scade anticipatamente senza corrispondere alcun importo.
scenari di ribasso (indentificando un supporto). I livelli espressi dai singoli associati sono consolidati con
quelli di tutti i partecipanti in modo da ottenere un posizionamento complessivo degli associati parte- - StayDOWN: I certificati StayDOWN rimborsano a scadenza un importo fisso di 10 Euro qualo-
cipanti. Societe Generale potrà decidere di emettere dei prodotti (certificates) le cui barriere saranno ra, durante la vita del certificato, l’andamento del Sottostante rimanga sempre al di SOTTO
fissate coerentemente con i livelli medi di supporto e resistenza così ottenuti. di una barriera superiore prefissata. La Barriera non deve essere MAI raggiunta o superata al
Il primo sondaggio si è svolto a metà ottobre 2019, e ha riguardato l’identificazione di supporti e re- rialzo, altrimenti il prodotto scade anticipatamente senza corrispondere alcun importo.

44 Il radar mette l’analisi tecnica al banco di prova - di Maddalena Liccione Il radar mette l’analisi tecnica al banco di prova - di Maddalena Liccione 45
- Corridor: I certificati Corridor rimborsano a scadenza un importo fisso di 10 Euro qualora, du-
rante la vita del certificato, il Sottostante rimanga sempre all’interno di un predefinito “corri-
doio” delimitato da due livelli del Sottostante : una barriera superiore e una barriera inferiore
che non devono essere mai raggiunte o superate al rialzo (barriera superiore) o al ribasso
(barriera inferiore) nel corso della vita del certificato. In caso contrario, il prodotto scade an-
ticipatamente senza corrispondere alcun importo.

Considerando il loro profilo di rimborso, questi certificati risultano vega negativi, theta positivi e del-
ta positivo (per gli StayUP e i Corridor più vicini alla barriera inferiore) oppure delta negativo (per gli
StayDOWN e i Corridor più vicini alla barriera superiore).
Andamento storico del portafoglio simulato
Fonte: Elaborazione Societe Generale da dati Bloomberg dal 31/10/2019 al 30/12/2019
Obiettivi e ipotesi della simulazione
Performance in due mesi +3,0%
Per tradurre le previsioni fornite dagli associati durante il primo sondaggio in termini economici, è stato
IRR 19,4%
ipotizzato un’investimento di 1.000.000€, ripartito in maniera equi-pesata sui 40 certificati StayUP e Stay-
Volatilità annualizzata realizzata 22,9%
DOWN contrassegnati SIAT e quotati a fine ottobre da Societe Generale (dai 46 certificati emessi sulla
base del primo report sono stati rimossi i 6 certificati legati ad ENI e all’Oro, sottostanti per quali non vi
Sharpe Ratio* 0,85
era almeno un certificato contrassegnato SIAT per l’orizzonte temporale di giugno 2020). É stato quindi Max Drawdown (1 giorno) -2,7%
costituito un portafoglio virtuale che rappresenta un invesitmento di 25.000€ su ognuno dei 40 certificati
seguenti: *a scopo esemplificativo, calcolato come rapporto tra IRR e Volatilità annualizzata realizzata
Durante il periodo di simulazione considerato, si è verificato l’evento barriera (superamento da parte
del sottostante della barriera prefissata) per 2 certificati nel portafoglio, che corrisponde ad un azzer-
STAYUP STAYDOWN
amento del 5% del portafoglio virtuale.
Portafoglio
mar-20 giu-20 mar-20 giu-20
virtuale
Assicurazioni
LU2024209079 LU2024209319 LU2024215555 LU2024215712 I risultati della simulazione: monetizzazione del theta
Generali
Enel LU2024209582 LU2024209822 LU2024215803 LU2024216108
Per analizzare i risultati della simulazione, è rilevante considerare che, sul periodo novembre-dicembre
Intesa
LU2024211216 LU2024211562 LU2024216876 LU2024217098 2019, il tasso overnight in Euro è stato pari in media a -0,45% mentre la volatilità implicità del mercato
Sanpaolo
azionario (osservata con il V2X per il mercato eurozona) è stata tendenzialmente stabile sul periodo.
Telecom
LU2024211992 LU2024212370 LU2024217254 LU2024217411
Italia
Unicredit LU2024212453 LU2024212883 LU2024217502 LU2024217841
FTSE MIB LU2024213345 LU2024213691 LU2024218492 LU2024218732
DAX LU2024212966 LU2024213188 LU2024217924 LU2024218146
EUR/GBP LU2024168614 LU2024168887 LU2024169000 LU2024169265
EUR/USD LU2024213857 LU2024214236 LU2024218815 LU2024219110
Petrolio WTI
LU2024214400 LU2024214749 LU2024219623 LU2024220043
Future

Inizialmente, il portafoglio virtuale è bilanciato in termini di esposizione direzionale al mercato consid-


erando che comprende 20 certificati StayUP, che beneficiano di un rialzo del prezzo dei 10 sottostanti
considerati, e 20 certificati StayDOWN, che invece traggono beneficio da un ribasso del prezzo di
questi stessi 10 sottostanti.

L’andamento del portafoglio viene monitorato per i due mesi successivi all’emissione (31/10/2019 – V2X Index (EuroStoxx 50® Volatility Index)
30/12/2019) Fonte: Dati Bloomberg dal 31/10/2019 al 30/12/2019

46 Il radar mette l’analisi tecnica al banco di prova - di Maddalena Liccione Il radar mette l’analisi tecnica al banco di prova - di Maddalena Liccione 47
Potendo di fatto considerare come effetti di secondo ordine per il portafoglio virtuale gli impatti in
delta (portafoglio bilanciato di StayUP e StayDOWN), vega (volatilità implicita stabile sul periodo) e rho
sul periodo considerato, ne risulta che l’apprezzamento del portafoglio sul periodo è essenzialmente
legato al passare del tempo.

Telecom Italia EUR/USD


Confronto StayUP | StayDOWN | Titolo Confronto StayUP | StayDOWN | Sottostante

SIAT Technical
Analyst Award
categoria: open
Hai tempo fino al 10 maggio per partecipare
Bando e regolamento su www.siat.org

Il “SIAT Technical Analyst Award” è il concorso istituito da SIAT nel 2010


Conclusione: con l’obiettivo di premiare e valorizzare i migliori lavori di ricerca.

Nei due mesi di simulazione considerati, il portafoglio composto da 40 strumenti contrassegnati SIAT Il concorso è aperto, oltre che ai Soci SIAT, anche ai professionisti del
relativi al primo sondaggio ha saputo generare una performance del 3% (sharpe 0,85), beneficiando settore, (asset manager, advisor o trader) e agli appassionati della
di un regime di volatilità stabile sul periodo che ha limitato al 5% il tasso di Knock-Out e monetizzando materia in genere. Dal 2016, inoltre, la partecipazione è stata estesa,
principalmente il theta positivo dei strumenti sottostanti. con una categoria dedicata, anche alle Università, e in particolare alle
migliori tesi in analisi tecnica, modelli quantitativi, risk management e
finanza comportamentale.

Il bando consente a questi ultimi di concorrere per la nomina a Socio


ad honorem e per la possibilità di esporre il proprio lavoro sul Quaderno
SIAT, la raccolta di pubblicazioni accademiche dell’Associazione, e ai
primi di concorrere per il conferimento del prestigioso “SIAT Technical
Analyst of the year”.

Resta informato.
Iscriviti alle newsletter SIAT
Seguici su:

48 Il radar mette l’analisi tecnica al banco di prova - di Maddalena Liccione Il radar mette l’analisi tecnica al banco di prova - di Maddalena Liccione 49
60 Minuti con ...
Forex (indicatori ed oscillatori). Si sono poi visti degli esempi di come un trader sistematico sfrutta la po-
tenza di calcolo della “macchina” al fine di unire diversi indicatori e per trovare idee vincenti tramite
un processo metodologico. Infine, Luca e Paolo hanno illustrato dei progetti che hanno attualmente
aperti, ovvero la creazione alcuni indicatori, in particolare uno che hanno chiamato “trinity”, mostran-
do un backtest di un trading system che utilizza questo indicatore.

È un progetto SIAT nato allo scopo di avvicinare … con Gerardo Murano

i Soci Professional, con la loro esperienza e Il giorno 4 febbraio si è tenuto il secondo appuntamento con ospite il Socio Professional SIAT, Gerardo
Murano. Il tema della video conferenza è stato: “Finanza alternativa per le PMI”, argomento non pro-
professionalità, ai Soci Affiliate e sostenitori, priamente collegato al campo dell’analisi tecnica, ma comunque utile specialmente per chi svolge

facilitandone il dialogo e la condivisione d’idee.


l’attività di consulenza finanziaria.
Il primo argomento che si è andato a trattare è quello dei mini bond, ovvero titoli obbligazionari di me-
dio/lungo termine nati per agevolare l’accesso al mercato dei capitali anche alle piccole e medie im-
prese, offrendo una remunerazione all’investitore, contrattualmente stabilita attraverso il pagamento
di cedole ad un determinato tasso di interesse. Questi strumenti sono quotati sul segmento di mercato
ExtraMOT PRO di Borsa Italiana e l’operatività è riservata ad investitori istituzionali ed operatori profes-
di Luca Dallago sionali. Per quanto riguarda i soggetti destinatari che possono usufruire di questa forma di finanziamen-
Real Estate & Financial Markets | Socio Affiliate SIAT
to sono, tra le società di capitali, le S.P.A. e le S.R.L.. Si sono quindi viste le caratteristiche del mercato e
le procedure che regolano l’emissione dei titoli in questi due casi, nonché i vantaggi per gli emittenti
dalla quotazione. Facendo il punto della situazione attuale sul mercato dei minibond, si è visto che il
Si tratta di una serie di video-interviste della durata di un’ora, in cui un Socio Professional presenta un taglio medio dell’emissione è di 6,8 milioni di euro, la scadenza media è di circa 5 anni, il tasso medio
argomento di analisi tecnica a sua scelta e che lo contraddistingue nelle sue competenze. La diretta d’interesse è circa del 5% e il fatturato medio dell’emittente è pari a circa 90 milioni di euro. Per quan-
viene divisa in due parti: la prima in cui si presenta un metodo di analisi o una strategia riguardante il to riguarda le principali caratteristiche tecniche, è possibile distinguere tra due tipologie di modalità
tema della conferenza e la seconda è dedicata alle domande che scrivono i Soci collegati via strea- di rimborso: Amortizing (prevede il rimborso del capitale frazionato lungo il periodo) e Bullet (rimborso
ming, le quali vengono da me raccolte e riproposte direttamente al relatore. del capitale a scadenza). La prima modalità è utilizzata nel 53% dei casi, mentre la seconda nel 47%.
La presenza di garanzie è prevista nel 17% dei casi e quella di rating nel 12%. Per quanto riguarda la
distribuzione delle emissioni sul territorio nazionale, il 66,8% si concentra in quattro regioni: Lombardia,
…con Luca e Paolo Sioli Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. Le figure chiave per l’emissione dei mini bond sono: l’advisor, i con-
sulenti legali, l’arranger, la società di rating e la banca agente e la banca depositaria. Il processo di
Il primo appuntamento del 2020 con le video-live di “60 Minuti con” si è svolto il 13 gennaio. I fratelli emissione parte da una fase preliminare che prevede uno studio di fattibilità. Una volta valutata la
Luca e Paolo Sioli, entrambi Soci Affiliate SIAT, sono stati i relatori con la presentazione “Come accele- fattibilità dell’operazione, segue un processo di strutturazione e collocamento dell’obbligazione.
rare l’analisi tecnica sfruttando il Supercomputing”.
Dopo aver introdotto il loro percorso e parlato della loro transizione dal mondo informatico all’approc- Il secondo argomento che si è trattato è il mercato AIM, mercato azionario regolamento gestito da
cio informatico applicato al Forex, si sono visti i mezzi necessari per affacciarsi in modo professionale al Borsa Italiana. Esso offre alle PMI la possibilità di accedere in modo efficiente ad una platea selezio-
trading sistematico. Innanzitutto, scegliere una piattaforma valida è essenziale. I due soci hanno scelto nata di investitori (istituzionali e non) focalizzati sulle “small cap”. Si tratta di un percorso più rapido e
la Metatrader ed hanno illustrato i motivi per cui lo hanno fatto, uno di questi è la sua popolarità, per flessibile alla quotazione, ma al contempo idoneo a tutelare adeguatamente gli investitori, grazie ad
cui hanno mostrato i dati di Google Trends di ricerca delle principali piattaforme di trading sistematico. un impianto regolamentare che risponde ai bisogni delle piccole imprese e degli investitori specializ-
Successivamente, si sono viste le caratteristiche della Metatrader 4 e 5 e delle loro differenze soprat- zati. I requisiti sostanziali per la quotazione sono ad esempio l’orientamento alla creazione di valore,
tutto riguardo al backtesting. la presenza di una strategia chiara fedelmente riportata nel piano industriale, struttura manageriale
Avere dati affidabili e di qualità rappresenta un altro strumento assolutamente essenziale per avere adeguata, buon posizionamento competitivo, ecc. Per quanto riguarda i requisiti formali sono la pre-
successo nel trading sistematico. Facendo numerosi test per confrontare la qualità di dati da diversi senza di un flottante di almeno il 10%, almeno un bilancio certificato, documento di ammissione come
fornitori, loro hanno scelto di utilizzare quelli presenti su Tickstory forniti da Dukascopy. prospetto, non ci sono requisiti di capitalizzazione minima, non è obbligatorio l’investor relator ed è
Il terzo argomento affrontato è quello della valutazione e dell’ottimizzazione delle strategie. Si sono invece obbligatorio il sito web e il principal advisor (Nomad). Si sono definiti i soggetti coinvolti e le loro
viste delle fonti dalle quali è possibili imparare a fare ciò, tra cui un libro, tradotto anche in italiano, del funzioni (Nomad, Legal Advisor, Financial & Tax Auditors, Advisor Corporate Governance, Specialist,
noto investitore ed autore americano Robert Pardo. Borsa Italiana e lo Studio Notarile). Le attività preparatorie e preliminari alla quotazione prevedono gli
Dopo aver affrontato queste tre premesse fondamentali, si è passati a vedere le categorie di indica- aspetti societari e di governance, la revisione e certificazione del bilancio, la predisposizione del piano
tori presenti sulla Metatrader 5, illustrando quelle che loro hanno deciso di scegliere per il mercato del industriale e la scelta dei team dei consulenti. A seguito di questa fase vi è l’avvio dei rapporti con

50 Riassunto 60 minuti con ... Luca Dallago Riassunto 60 minuti con ... Luca Dallago 51
Borsa Italiana per l’iter di quotazione.
Il terzo argomento trattato è quello del Private Equity, attività che consente di partecipare al capitale
di rischio di imprese non finanziarie con investimenti di durata a medio/lungo termine. Si tratta di una
fonte flessibile di capitali, utile per finanziare processi di crescita. Non prevede scadenze di rimborso
e il disinvestimento avviene di norma con cessione al mercato o a terzi, senza gravare l’impresa. Le
tipologie di partecipazioni possono essere di maggioranza (determina un forte ingresso all’interno del
CdA con grande impatto decisorio) e di minoranza (generalmente è prevista la presenza di un mem-
bro nel CdA).

È possibile rivedere tutti gli appuntamenti di “60 Minuti con…” all’interno dell’Area Soci del sito www.
siat.org, alla sezione dedicata.

SPECIALE WEBINAR SIAT


APERTI A TUTTI

In queste settimane i Soci Professional


SIAT proporranno una serie di videolive
o video registrati in cui parleranno della
loro visione dei Mercati e di come stanno
affrontando questa fase di elevata
turbolenza.

Lo scopo di SIAT è quello cercare di dare


un ausilio a tutti per interpretare questa
difficile fase dei mercati attraverso la
professionalità dei propri Soci.

Le dirette sono aperte ai soli Soci, ma le


registrazioni sono disponibili per tutti sul
canale VIMEO dell’associazione. MASTER SIAT
CERTIFICAZIONE EFA
Scopri come ottenere 20 crediti
52 Riassunto 60 minuti con ... Luca Dallago
Oro: inaugurato un
nuovo bull market
Per il metallo giallo quello passato è stato
il migliore anno dal 2010. Se in termini
assoluti sussiste qualche incertezza, nel
lungo periodo e in prospettiva comparata
l’oro brilla in tutto il suo splendore.
Un estratto del 2020 Yearly
Outlook pubblicato a gennaio. Per l’oro si può ormai parlare a tutti gli effetti dell’inaugurazione di un nuovo bull market. Poiché (entro
certi limiti) parlare di metallo giallo e parlare di biglietto verde finisce per costituire la discussione di due
facce della stessa medaglia; risulta conveniente esaminare il primo sotto la prospettiva della quota-
zione in altre divise.
di Gaetano Evangelista L’esperienza storica conforta questo approccio: il bull market degli anni Settanta, e quello del primo
Evangelista, amministratore unico e strategist capo decennio degli anni Duemila, furono magistralmente segnalati da una rottura rialzista sulla Advan-
ce-Decline Line1. Dopo una prolungata permanenza a ridosso della resistenza, la A-D Line ha sfondato
AGE Italia srl | Socio Professional SIAT
verso l’alto negli ultimi giorni dell’anno passato, confermando il cambio di passo e l’inaugurazione di
una nuova stagione potenzialmente pluriennale.
Come sempre, non mancano elementi di criticità. La possibile tenuta del dollaro, nel primo semestre,
frena gli entusiasmi. Il possibile rimbalzo dei tassi di interesse, reazione fisiologica ad una ripresa con-
Con un apprezzamento del 18%, per l’oro quello passato è stato il migliore anno dal 2010. Merito delle giunturale, aggiunge un elemento di indecisione. Il ridimensionamento delle incertezze geopolitiche
incertezze geopolitiche, e nello specifico del rallentamento economico globale, che ha comportato rimuove un poderoso alleato del metallo giallo.
una compressione notevole dei rendimenti pubblici: essendo i titoli di Stato la principale forma di con- Ci sono altri due aspetti meritevoli di commento. Anche qui i fondi hedge hanno abbracciato con
correnza di questa forma di investimento, per definizione priva di cedole; il livellamento verso il basso entusiasmo la tesi suesposta: ammassando cospicue posizioni al rialzo. I Commercial, che qui identifi-
dei rendimenti e addirittura la disponibilità ad un certo punto di obbligazioni dal rendimento negativo chiamo facilmente con le società aurifere, al contrario hanno assunto una pesante posizione corta: si
per il 30% dello stock in circolazione, hanno fatto la fortuna del metallo giallo. proteggono, vendendo a termine la produzione. Conoscono il mercato meglio di chiunque altro, ma
Secondo alcuni osservatori, i preziosi si sono avvantaggiati delle discrete attenzioni delle banche cen- sulle ripartenze hanno dimostrato in passato di poter essere in errore: anche nel 2009 ammassarono
trali. Secondo le prime stime, nel 2019 gli istituti di emissione hanno acquistato oro per 750 tonnellate una robusta posizione corta – più del 50% dell’Open Interest complessivo; come nei mesi recenti… - ma
metriche, pari al 20% dell’intera produzione annuale. È un record storico – perlomeno dai tempi di furono costretti a ricredersi.
Nixon – che promette di essere avvicinato quest’anno. Dopo essere state venditrici nette dal 1971 al
2010, le banche centrali tornano attive su questo mercato. In modo particolare si segnala la PBoC
cinese, che per detenzione assoluta tallona adesso Francia e Italia: rispettivamente quarta e terza in
classifica, dietro Germania e Stati Uniti.
Stati Uniti che forniscono indirettamente due input benigni al metallo giallo. Garantendo che i tassi
ufficiali resteranno invariati anche in caso di crescita dei prezzi al consumo (purché non duratura e so-
stenuta), Powell lascerà raffreddare i tassi reali, fornendo un beneficio al metallo giallo. Al contempo,
raffreddando le quotazioni del dollaro, di cui l’oro è storicamente naturale contraltare.

FIGURA 1 – IL TERZO BULL MARKET DEL’ORO.


A sinistra: Advance-Decline Line calcolata partendo dalle quotazioni in oro in tutte le dieci divise incluse nel paniere del Blo-
omberg Dollar Index. Negli ultimi giorni del 2019 si è consumata una rottura storica. 1 La A-D Line è costruita sommando quotidianamente la differenza fra il numero di “azio-
A destra: tipicamente le rotture di “ampiezza” anticipano e rafforzano le rotture di mercato. ni” (in questo caso, quotazioni in differenti divise) in rialzo, e il numero di “azioni” in ribasso; pre-
scindendo dall’entità della variazione e dalla differente “capitalizzazione” in questione.

54 Oro: inaugurato un nuovo bull market - di Gaetano Evangelista Oro: inaugurato un nuovo bull market - di Gaetano Evangelista 55
FIGURA 2 – LE NUBI CHE GRAVANO SULL’ORO. tingere di caratteristico giallo il decennio appena incominciato. Dove invece il breakout sembra in via
A sinistra: posizionamento netto dei Commercial sul future sull’oro. di realizzazione, è nel rapporto fra oro e offerta di moneta. Anche qui valgono le considerazioni spese
Si nota il cospicuo saldo netto short accumulato. Nel 2016, nel 2012 e nel 2011 simili distribuzioni anticiparono violenti ribas- con riferimento al petrolio: il sacrificio subito è stato notevole e, come una molla eccessivamente com-
si. Ma nel 2009 (e nel 2003-2005) il posizionamento short si rivelò errato. pressa, il metallo prezioso è ora pronto per capitalizzare la liquidità generata negli anni passati dalle
A destra: ciclo a 8 anni sull’oro. banche centrali di tutto il mondo.

Possiamo confidare in una efficienza non proverbiale da parte degli operatori istituzionali, ma nel frattem-
po dovremo fare i conti con una ricorrenza ciclica alquanto affidabile. Da quando l’oro è liberamente
negoziabile, le quotazioni si muovono in ossequio ad un ciclo a 8 anni, che intercetta i minimi come i
massimi. In particolare dal massimo del 1980 seguono 29 trimestri, poi 33, poi 32, poi ancora 32, ed infine 32
trimestri fino all’inizio di questo 2020. Le cose stanno così: se l’oro è seriamente intenzionato ad inaugurare
un bull market pluriennale, ignorerà questa prescrizione, lanciandosi verso nuovi massimi assoluti: prospet-
tiva virtualmente certa in caso di superamento dei 1730 dollari per oncia di metallo. Non a caso il rialzo
di inizio secolo ha completamente ignorato lo schema ciclico che viceversa ha contraddistinto il periodo
successivo e precedente (tranne quello ante 1980, per insufficienza di dati derivanti da libera quotazione).
Se in termini assoluti sussiste qualche incertezza, nel lungo periodo e in prospettiva comparata il metallo
giallo brilla in tutto il suo splendore. Notevole il confronto fra le due asset class che al meglio hanno incar-
nato nel 2019 la preferenza degli investitori per la “sicurezza”: il rapporto fra metallo giallo e titoli di Stato
americani, rispettivamente rappresentati dagli ETF “GLD” e “TLT” per opportuna omogeneità di compara-
zione; ha svoltato definitivamente verso l’alto dopo un estenuante fase di decantazione vissuta a ridosso
della media mobile di lungo periodo. Media superata quasi in incognito e che negli anni passati ha agito
efficacemente da spartiacque: ora da resistenza, ora da supporto. FIGURA 4 – ORO: ALTERNATIVA PREFERIBILE ALLA MONETA.
Il rapporto fra le quotazioni dell’oro e l’aggregato monetario “M2” negli Stati Uniti, appare in procinto di spingersi oltre una
media mobile che da sempre agisce da spartiacque tecnico di lungo periodo.
Anche qui le tendenze appaiono ferme e durature.

In conclusione non mancano le incognite e gli elementi che frenano gli entusiasmi. Accade sempre
questo, alla vigilia di un radicale cambio di tendenza. È bene esserne consapevoli per non rimanere
spiazzati, ma gli elementi favorevoli nel lungo periodo prevalgono. Si parla del tema del decennio.
Il declino della globalizzazione, l’ammiccamento a politiche monetarie radicali, il risveglio dell’inflazio-
ne da crescita dei salari, suggeriscono la concreta probabilità che la strategia di investimento “60/40”,
che ha fatto la fortuna dei money manager degli ultimi quattro lustri, possa segnare il passo negli anni
a venire. La prospettiva di un rialzo nel lungo periodo dei tassi di interesse, e/o di una stagnazione o
peggio delle quotazioni azionarie, produrrebbero seri drawdown a portafogli esclusivamente allocati
in azioni e titoli di Stato, ignorando la correlazione che dalla fine degli anni Novanta – quando iniziò la
disinflazione, e poi la deflazione – lega le quotazioni dei primi ai rendimenti dei secondi. Un portafoglio
che includa il metallo giallo ridurrebbe sensibilmente i rischi di simili eventuali rovesci.

FIGURA 3 – IL PROTAGONISTA DEGLI ANNI VENTI.


A sinistra: rapporto fra le quotazioni dell’oro e il corso dell’ETF che incarna i titoli governativi americani a lunga scadenza. A
destra: confronto fra oro e Dow Jones.

L’esame storico delle due asset class conferma la sensibilità alla reflazione/inflazione di questo rappor-
to. Al punto che si potrebbe iniziare a contemplare un ribaltamento della relazione: non è che l’oro
benefici della sopravvenuta inflazione; è che anticipa, l’inflazione. Nei confronti del mercato azionario,
il prezioso in esame ha manifestato da sempre tendenze molto nette: negli anni Settanta l’oro ha bat-
tuto il Dow Jones, negli anni Ottanta-Novanta ha drammaticamente sottoperformato; indi, nel primo
decennio di questo secolo ha fatto sensibilmente meglio, vuoi per meriti propri, vuoi per la défaillance
dei listini azionari. Indi, negli ultimi dieci anni, ha perlopiù perso terreno, relativamente parlando. Ma
dalla fine del 2018 in poi, come si può notare, il Gold/Dow ratio ha avviato una paziente fase di rilancio,
che ambisce ora al superamento della affidabilissima media mobile di lunghissimo periodo. Dovesse
concretizzarsi il breakout, l’oro sarebbe senza dubbio da preferire a Wall Street, e si candiderebbe a

56 Oro: inaugurato un nuovo bull market - di Gaetano Evangelista Oro: inaugurato un nuovo bull market - di Gaetano Evangelista 57
FIGURA 5 – È IL MOMENTO DEGLI AURIFERI?
Dal 1993 in avanti, l’indice “XAU” ha fatto peggio dell’oro. Fino all’inizio del 2016: basta l’inclinazione positiva recente per
sentenziare che il peggio è definitivamente alle spalle?

Per circostanze imperscrutabili, le società aurifere hanno drammaticamente sottoperformato il metal-


lo sottostante dal 1993 in poi. Fino a quattro anni fa, a dirla tutta. È ancora prematuro stabilire se il mini-
mo di forza relativa ivi formatosi sia definitivo. Secondo Ned Davis Research, quanto visto dall’inizio del
2016 è l’alba di una nuova era. Si cita una sottovalutazione fondamentale delle compagnie quotate,
e un sottopeso nei portafogli di investimento, di cui certamente non dubitiamo. Inoltre, la caduta delle
quotazioni ha ridimensionato la capitalizzazione complessiva del comparto: scesa ai minimi da inizio
millennio. In queste circostanze, annota NDR, il seguito nel decennio successivo risulta oscenamente
positivo, in termini di performance media annualizzata.
Fra le stesse società quotate, alcune appaiono in affanno – Barrick Gold e Gold Corp – e non partico-
larmente degne di nota. Altre presentano una struttura tecnica decisamente più invitante: Anglogold, SIAT Technical
Analyst Award
Kinross Gold, Newmont Mining e Yamana Gold sono sicuramente degne di interesse. Tutte hanno su-
perato in tempi relativamente recenti i rispettivi short stop trimestrali ed appaiono conseguentemente
degne di interesse in prospettiva di lunghissimo periodo. Anglogold e Newmont Mining in particolare
andrebbero inserite in un portafoglio orientato al lunghissimo periodo.

categoria: tesi universitarie

É online il bando di concorso per il SIAT technical analyst award 2020


categoria tesi universitarie
Hai tempo fino al 30 marzo per partecipare
Bando e regolamento su www.siat.org

58 Oro: inaugurato un nuovo bull market - di Gaetano Evangelista Oro: inaugurato un nuovo bull market - di Gaetano Evangelista 59
CONSULENZA E DINTORNI
tro città davanti ai monitor delle principali banche, per seguire in tempo reale le quotazioni azionarie e
È una nuova rubrica SIAT in cui i Soci Professional illustrano le proprie aziende/iniziative dei principali cross valutari. I più fortunati, invece di stare in piedi esposti alle intemperie, godevano del
con l’obiettivo di essere d’ispirazione per i giovani che ambiscono a diventarlo. comfort offerto dai cosiddetti “borsini”: specie di salotti arredati al pian terreno delle grandi banche
In particolare, i Soci Professional che vivono principalmente di consulenza raccontano del centro cittadino.
cosa fanno e quali sono le caratteristiche differenzianti della loro attività.

Un amore nato tra borsini e panettoni

Ed è proprio in uno di questi borsini che nacque il mio amore per l’analisi tecnica. Uno dei clienti del-
la banca, insegnante di matematica, mi chiese un parere sul titolo SIP (il nome storico dell’attuale
Telecom Italia) ed io gli risposi entusiasta: valore aggiunto elevato, erosione dell’area finanziaria sul
risultato operativo in flessione, prospettive rialziste. Mi fece notare, facendomi vedere un grafico, che

Il tempo è la sola la situazione del titolo era “surriscaldata” e che quando si formavano “tre panettoni sull’oscillatore RSI”
era pressoché inevitabile registrare una correzione primaria. Ci lasciammo con reciproco rispetto per

vera unità di misura


le divergenti convinzioni e tornai a lavorare con in mente i “tre panettoni”. Nelle successive settimane
il titolo perse circa il 30% ed io iniziai a non cestinare più le dispense di analisi tecnica.
Da li il passo fu breve, iniziai a riportare i prezzi dei titoli che mi interessavano sulla carta millimetrata
raffigurandoli con la tecnica candlestick, che stava iniziando a diffondersi proprio in quegli anni grazie

La risposta di Lucy nel film di Luc Besson alla ai testi si Steve Nison: fu un colpo di fulmine. Acquistai il mio primo Metastock per dos e da allora non
ho più smesso: dall’AIAF iniziai a frequentare la SIAT. Dopo tre anni cambiai lavoro per fare l’analista

domanda del professore Samuel Norman “Ma tecnico a tempo pieno presso Caboto, Banca IMI e Intesa San Paolo. Queste esperienze lavorative mi
hanno consentito di approfondire molti aspetti dell’analisi tecnica, che è una materia affascinante e
se l’uomo non è l’unità di misura e il mondo trasversale nel suo più completo utilizzo.

non è governato dalle leggi della matematica,


Nell’ambito istituzionale si trattava di dare supporto operativo ai trader dei proprietary trading desk (tra-
ding) ma anche di convalidare o meno dal punto di vista tecnico gli studi dei colleghi dell’analisi fon-

che cosa governa tutto?” sintetizza e racchiude


damentale, impegnati nelle valutazioni dei titoli azionari a supporto della divisione commerciale della
banca. Altri contributi erano sempre richiesti in tema strategico in collaborazione e confronto con i ma-

tutta la mia passione per l’analisi tecnica. croeconomisti ed i responsabili della tesoreria su argomenti come: gli andamenti attuali e prospettici dei
tassi di interesse per le varie curve, le tendenze dei principali cross valutari e delle più importanti materie
prime. Infine, ma non per ultimo in senso d’importanza, la presenza del reparto analisi tecnica era richie-
sta direttamente dai vertici aziendali nei comitati di rischio della banca per valutare al meglio, i possibili
scenari prospettici ed i relativi impatti sui principali rischi in essere dell’Istituto.

Tutto ciò che può sembrare assoluto in realtà è relativo


di Emanuele Cecere Tutto ciò mi ha di fatto coinvolto a spaziare su tutte le scansioni temporali dall’intraday, indispensabile
CEO di InchCapital s.r.l., Socio Professional e Docente Master SIAT, membro AIAF per supportare al meglio i colleghi impegnati nel trading, alle analisi utili per orizzonti temporali più
ampi. Queste esperienze mi hanno fatto capire che gli utilizzi dell’analisi tecnica sono molteplici e che
in questo contesto tutto ciò che può sembrare assoluto in realtà è relativo alle esigenze dell’utente
Nasco professionalmente alla fine degli anni ’80 come analista fondamentale che non dava impor- finale. Pertanto, alcune affermazioni che sentivo in SIAT del tipo: “L’analisi tecnica serve per fare soldi
tanza all’analisi tecnica, considerandola un approccio quasi esoterico per studiare i mercati finanziari. ed a noi questo interessa” assumevano un significato più ampio, laddove l’interesse di chi richiedeva
Lavoravo presso una banca ed il mio compito principale era quello di valutare aziende e stimarle dal il contributo tecnico era più rivolto alle valutazioni dei rischi o ancora ad esempio alle posizioni di teso-
punto di vista patrimoniale, finanziario e reddituale. Di conseguenza, ero concentrato sui bilanci, le tri- reria da aprire per l’entità dei mutui concessi alla clientela per le varie scadenze, etc.
Interessi e richieste diverse che spaziavano dal profitto, alle attese direzionali prospettiche ma anche
mestrali, i valori fondamentali, reddituali attuali e prospettici del mondo azionario e di tutto ciò che po-
e soprattutto al rischio che accumuna ogni presa di posizione. Queste situazioni richiedono analisi
teva influenzarlo direttamente o indirettamente tramite gli andamenti macroeconomici. Pertanto, ad
tecniche su scansioni temporali diverse, che tuttavia rispondono tutte ad un concetto fondamentale
esempio, se un’azienda era palesemente export oriented approfondivo le tematiche macro sul rischio
che caratterizza ogni time frame: l’oggetto finanziario è caratterizzato da omotetia interna. In altre
di cambio (allora c’era la lira), il settore di unità economica di appartenenza, le aree geo-economi-
parole qualsiasi cosa scambiata che lascia una traccia nello spazio e nel tempo evidenzia configura-
che in cui operava. Se invece era sensibile all’andamento dei tassi di interesse, spostavo l’attenzione
zioni che sono sempre le stesse e che possiamo trovare su ogni scansione temporale dal tick by tick a
sulle aste dei titoli pubblici, sull’andamento dell’inflazione, sul rischio Paese Italia e così via.
quelle più estese. Da questa considerazione ad approfondire la teoria delle onde di Elliott il passo fu
In quegli anni ’90 molte delle parole che usiamo oggi come trader, intraday, scalping e così via non
breve; grazie anche a Franco Busnelli, uno dei membri storici della nostra associazione, che teneva i
erano di uso comune e tutti gli appassionati e gli interessati in genere si trovavano abitualmente in cen-

60 Il tempo è la sola vera unità di misura - di Emanuele Cecere Il tempo è la sola vera unità di misura - di Emanuele Cecere 61
corsi relativi proprio a questo tipo di approccio dell’analisi tecnica dei mercati finanziari. Ho avuto in Il colore più o meno verde è dato dalla percentuale di titoli scambiati (sul totale di tutti i titoli esamina-
seguito la fortuna di affiancare Franco Busnelli sul posto di lavoro e ciò mi ha consentito di imparare ti) che si trovano in tendenze ed accelerazioni rialziste. Di contro, il colore più o meno rosso indica la
direttamente sul campo ad utilizzare la teoria delle onde di Elliott, sia dal punto di vista operativo che percentuale di titoli sempre sul totale di questi, che si trovano in uno stato ribassista. Quando la percen-
a supporto delle decisioni dei colleghi direttamente coinvolti con l’ordinaria attività di trading. Questa tuale di queste posizioni supera l’83% di tutte le posizioni esaminate, scatta l’alert per i contrarian: si va
esperienza è stata fondamentale per la mia formazione professionale e mi ha permesso di approfon- quindi alla ricerca di segnali opposti a quelli evidenziati dalla prevalenza delle posizioni.
dire ulteriormente la materia, integrandola con altre tecniche di varia natura che la complementano Vediamo due casi: uno verificatosi nell’autunno dell’anno scorso in Pakistan e l’altro più interessante
sia dal punto di vista del timing che della gestione dei livelli di protezione. tuttora in essere in Brasile. Nel grafico sottostante si può notare la posizione di tutti i titoli quotati alla
borsa di Karachi con gli aggiornamenti degli stessi volutamente bloccati al 25/09/2019: giorno in cui si
è verificata la prevalenza delle posizioni ribassiste nell’ordine dell’84%.
L’importanza di una visione globale

Lavorare nell’ambito istituzionale, presso l’ufficio studi di una grande banca, implica analisi pressoché
su tutti i mercati finanziari e ciò consente di avere una visione globale soprattutto per quanto attiene
alle relazioni intermarket: altro aspetto dell’analisi tecnica che merita la massima diffusione per l’impor-
tanza che assume nelle scelte strategiche di allocazione. Da questo contesto è nata progressivamen-
te l’idea di intraprendere un percorso autonomo e imprenditoriale ove poter realizzare una piattafor-
ma completamente automatizzata, idonea ad analizzare nel minor tempo possibile ed a comunicare
in modo immediato ed efficiente tutte le informazioni fondamentali, per prendere decisioni operative
su ogni oggetto finanziario scambiato in giro per il mondo.
E’ nato così il progetto InchCapital (www.inchcapital.com) che mi ha totalmente assorbito in questi
ultimi anni nella realizzazione di un database rilevante sia per dimensioni che per numero di file da
gestire giornalmente. Tutti gli oggetti finanziari sono stati classificati per mercato di appartenenza e
categorizzati fino all’ultimo dettaglio utile per poter essere analizzati in termini assoluti ma anche com-
parati. Il progetto INCH mira a creare un centro di ricerca aperto a tutti gli appassionati della materia,
ricercatori ed ex dipendenti di banche e/o istituzioni finanziarie, che desiderino dare il loro contributo
professionale per lo sviluppo di una public company dall’interesse condiviso.

Figura 2: Equity Pakistan Composition- Fonte: Inchcapital Srl


La visual communication
Nel successivo grafico si evidenzia il trend rialzista che si è sviluppato progressivamente dal 25 set-
Per comunicare nel modo più immediato ed efficace è stata utilizzata la visual communication. Le se- tembre del 2019 ad oggi e che recentemente e andato in posizione neutral con queste due posizioni
rie storiche giornaliere e settimanali di ogni oggetto finanziario sono state trasformate in serie qualifica- d’onda sia per il breve che per il medio periodo.
te in tendenze ed accelerazioni. Ciò ha consentito di produrre nuovi indicatori di sentiment, di rischio e
di misurazione delle fasi nonché di predictive analytics, che possono essere utilizzati congiuntamente.
Ad esempio per quanto attiene agli indicatori di sentiment e di consenso, qui di seguito potete notare
la mappa globale di 71 borse azionarie mondiali: tutte le principali, le emergenti e anche molte minori.

Figura 1: Equity World Map - Fonte: Inchcapital Srl Figura 3: Karachi Index updated to January 24, 2020

62 Il tempo è la sola vera unità di misura - di Emanuele Cecere Il tempo è la sola vera unità di misura - di Emanuele Cecere 63
Figura 4 Karachi Index Trend Stage Daily-Fonte: Inchcapital Srl Figura 5:Karachi Ind.Trend Stage Weekly-:Fonte Inchcapital Srl Figura 8: Bovespa Trend Stage Daily: Fonte: Inchcapital Srl Figura 9: Bovespa Trend Stage Weekly: Fonte Inchcapital Srl

Passiamo ora al Brasile, che come si può notare dalla composizione delle forze in campo aggiornata Le previsioni quantitative a 20 sedute evidenziano maggiori probabilità di registrare per le prossime
a venerdì 24 gennaio è prossimo a testare il livello trigger dell’83%. settimane una flessione delle rilevazioni.

Figura 6: Brasilian Equity Composition - Souce: Inchcapital Srl

La posizione dell’indice Bovespa sui grafici giornalieri è rialzista con stop a 117104. L’ultimo movimento
ascendete è però qualificato dal contatore daily come inerziale e non propulsivo.

Figura 10: Bovespa Index Predictive Analytics - Fonte: Inchcapital Srl

Ne consegue che è lecito attendersi, all’attivazione dello stop, adeguabile già a partire dalle prossime
sedute, quanto meno una correzione. Ciò, premesso, da quanto esposto emergono considerazioni
negative e positive. Per quanto riguarda le prime, l’esempio che ho citato sul Pakistan ex post ed il
Brasile ex ante può essere frutto del caso quindi si deve collezionare un campione statistico di almeno
400 eventi su cosa accade oltre l’83% prima di pubblicarne un’affidabilità statistica. Tale circostanza,
rappresenta di fatto il limite di chi utilizza abitualmente alcuni approcci dell’analisi tecnica come la
teoria delle onde di Elliott, Gann e tutte le altre tecniche (e ce ne sono diverse) che non risultano an-
cora coerentemente e pienamente automatizzabili; se non con procedure derivate che si rifanno alle
citate teorie, come ad esempio, per quanto riguarda Elliott, contare le onde con l’utilizzo di indicatori.
Tra le considerazioni positive, emergono in primis la creatività nel poter ideare nuovi strumenti di analisi
diversi da quelli utilizzati finora come ad esempio:

• l’indicatore di sentiment sulla mappa dei mercati azionari che può essere utilizzato per asset
Figura 7: Bovespa Index updated to January 24, 2020. - Fonte: Inchcapital Srl globale, area geoeconomica specifica e singolo Paese, con una comunicazione immediata-

64 Il tempo è la sola vera unità di misura - di Emanuele Cecere Il tempo è la sola vera unità di misura - di Emanuele Cecere 65
mente ed automaticamente dell’alert che si viene a creare quando si tocca quota 82% per
prepararsi all’eventuale violazione del livello trigger dell’83%;
• I contatori di onde sinusoidali che dividono le fasi direzionali in propulsive ed inerziali;
• l’utilizzo congiunto dell’analisi quantitativa in una delle sue applicazioni predittive con i citati
contatori.

Sperimentate prima di dare giudizi

Quindi per concludere, ciò che ho imparato e che sto imparando è che conviene non avere pregiu-
dizi su alcun tipo di analisi, teorie e metodologie relative all’analisi tecnica. I contesti in cui può essere
utilizzata sono diversi, così come le necessità dei suoi utilizzatori finali. Conviene essere umili ed avere
sempre voglia di imparare: così come fa ad esempio John Bollinger che ho visto di persona assistere
con umiltà ed a prendere appunti ai vari interventi dei neodocenti. Se si ha passione per l’analisi tec-
nica sperimentiamo prima di dare giudizi su argomenti che non conosciamo o che non abbiamo mai
provato ad utilizzare direttamente. Sforziamoci soprattutto di seguire il metodo scientifico sperimentale
introdotto da Galileo Galilei: osservazioni dei fenomeni, raccolte dei dati e preprocessing quantitativo
e qualitativo degli stessi, test e verifiche in sample ed out of sample del metodo elaborato nell’ambien-
te dell’oggetto finanziario osservato, test e verifiche della gestione del rischio, annotazioni ordinarie
delle previsioni fatte, sulla base di cosa sono state fatte e verifica delle stesse con presa nota dei relativi
errori commessi.
Il compendio statistico è fondamentale ma è pur vero che la presenza sul mercato di molti colleghi
che da anni utilizzano la materia con tecniche cosiddette discrezionali e anch’esso un dato di fatto
che non si può sottacere. La materia è affascinante ma anche severa e quindi se operi sul mercato,
visto che le risorse non sono illimitate, rischi prima o poi di non poter operare più per mancanza di fondi.
Se invece la utilizzi per fare consulenze ed i risultati non sono soddisfacenti, sarai prima o poi senza lavo-
ro. La creatività va necessariamente messa al servizio dei fatti e di riscontri oggetti che la condividano.

Società Italiana
di Analisi Tecnica
Seguici su:

66 Il tempo è la sola vera unità di misura - di Emanuele Cecere

Potrebbero piacerti anche