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L’articolo ci parla dell’educatore zurighese Pestalozzi (padre della pedagogia moderna).

Lo svizzero vive
nell’epoca delle guerre napoleoniche e si affaccia alla realtà fatta di distruzione, povertà, orfani; vede
l’educazione come un’opportunità di riscatto e sviluppo sociale.
Ci sono alcune contraddizioni che lo contraddistinguono, infatti i suoi scritti non possono essere definiti
scientifici, tra questi ci sono lettere, documenti autobiografici e narrativi. Questo crea una profonda
disconnessione nel suo pensiero tra Mission & Vision.
Pestalozzi identifica una pedagogia del senso pratico, il nostro odierno “Learning by doing”, che getta le sue
basi nella famiglia (l’amore funge un ruolo cardine nello sviluppo naturale dell’educazione), terreno
fecondo della coltivazione della personalità del futuro adulto, sociale e spirituale – connessione tra cuore,
mano e testa – la personalità assume un carattere sacro; la dignità interiore diviene la base dell’educazione
e dello sviluppo.
Anschawng: Osservazione concreta, punto di partenza per l’apprendimento – attraverso l’azione (dal noto
all’ignoto, dal concreto all’astratto, dal semplice al complesso); Pestalozzi anticipa la pedagogia della vita,
l’emancipazione dell’essere umano attraverso l’educazione avviene, non solo attraverso la natura, ma
attraverso luoghi creati dall’uomo come la scuola.
Con Pestalozzi si crea un passaggio tra la pedagogia individuale di Rousseau, a quella di comunità –
pedagogia della cura – ritrovando il concetto di “paideia” come educazione integrale.
L’educazione del corpo come via d’accesso alla sopravvivenza quotidiana – Teoria dell’educazione e
pedagogia dello sport – aiutare il bambino nel suo sviluppo olistico da animale a uomo, rendere le persone
non solo abili, ma anche capaci, attraverso l’educazione cuore (sentimenti e emozioni), mano (educazione
attraverso l’attività), spirito (ragionamento e esperienza). Il bambino viene chiamato a coltivare in modo
egualitario tre dimensioni: intellettuale, morale, corporea.
Körpebildung 1807: körper: dimensione fisica – per Pestalozzi il corpo è la base della corporeità che porta
alla motricità e infine alla coscienza; bildung: formazione globale. L’educazione, quindi anche l’educazione
del corpo e alla salute (preservare la vita) dovrebbe essere accessibile a tutte le classi sociali (bisogna
notare che i poveri non hanno condizioni igieniche e alimentari sufficienti per raggiungere un’educazione
del corpo efficacie), se l’educazione non è qualitativamente rilevante per tutte le classi sociali, si andrà
incontro a una perdita di dignità.
Secondo Pestalozzi un’educazione del corpo efficacie include:
- spazi sufficienti e adeguati alle attività libere – soddisfare il corpo – un bambino attivo e
indipendente svilupperà la sua vivacità in modo naturale – un’educazione nella natura stimola tutte
le capacità umane.
- Famiglia (base dell’esperienza umana, primo contatto con i sentimenti e le dicotomie bene/male,
giusto/sbagliato ...); anche se l’educazione non è unilaterale e il padre contribuisce fortemente
all’educazione del bambino, la madre svolge un ruolo fondamentale – prima maestra all’educazione
corporea.
Il corpo, strumento formativo per eccellenza, caratterizzato dal movimento come espressione
dell’integralità. La ginnastica assume un ruolo chiave nel suo sviluppo (basi per l’educazione morale,
ambientale ed estetica, quindi alla salute), vista come la grammatica dello sviluppo umano diviene idilliaca
unendola al gioco, questa comunione porta allo slancio vitale del bambino (formazione Life-Long-Learning).
Da ciò che è stato affrontato fino ad ora troviamo tanti punti in comune con l’ideologia di Pestalozzi,
partendo dal concetto di Körpebildung, infatti conosciamo la distinzione tra Leib, il soggetto attivo (principio
vitale, soggetto capace di azione, votato all’oltre, al di più) e Koerper, l’oggetto passivo (principio materiale).
L’ambito della pedagogia pone grande attenzione sul corpo come soggetto (il corpo è un mezzo per
comunicare con il mondo) e alla possibilità dell’uomo di rispondere alla sua natura. Il cambiamento del
corpo non sono immediati, sono fortemente collegati al trascorrere del tempo, ed è il soggetto a decidere il
cambiamento interno, decidere un cambiamento richiede tempo nella sua realizzazione – l’educazione
stessa è cambiamento – trasformazione guidata di un Leib situato in un luogo e in un tempo storico che
diventa e ha la possibilità e il dovere di migliorare.
Non è solo la mente che richiede un’educazione, ma il corpo va educato nella sua interezza – per Pestalozzi
mente, cuore, mano), esso è espressione della personalità ed è uno strumento per creare relazioni. Il
bambino ha bisogno di un educatore, quindi un adulto di riferimento (la madre nel nostro caso).
Ginnastica (educazione fisica) come base della salute e dell’educazione e formazione in Life-Long-Learning,
la corporeità, pensarsi come corpo, mente e spirito è una dimensione essenziale della nostra esistenza, tutti
dobbiamo rispettare e migliorare il nostro corpo, nutrirlo per migliorare in modo totale.

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