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23 aprile 2020 - 05:37 > Versione online

Tornano a crescere iscritti negli atenei


Manfredi, misure per ampliare no tax area e per dottorandi (ANSA) ROMA, 22 APR - Per la
prima volta dal 2008, nell'anno accademico in corso 2019-2020, gli iscritti all'università sono
tornati a crescere ma la crisi causata dal Covid potrebbe causare un nuovo crollo drastico degli
immatricolati. Per questo il governo sta approntando una serie di misure, da inserire nel prossimo
provvedimento, che vanno dall'estensione dalla no tax area a risorse per garantire il diritto allo
studio e superare il digital divide e per rafforzare il diritto alla cittadinanza digitale. Il ministro
dell'Istruzione Gaetano Manfredi, tornato in commissione Istruzione e Cultura della Camera,
presieduta da Luigi Gallo (M5S), ha terminato - da remoto - l'audizione che era iniziata il 9 aprile
scorso. Manfredi ha reso noto ai parlamentari che il ministero che dirige sta mettendo a punto un
pacchetto di norme per continuare a rafforzare il processo di semplificazione dell'Università
italiana. E quindi, dopo aver reso abilitante la laurea in Medicina, si pensa di rendere abilitanti
altre lauree a partire da quella in Farmacia, e di procedere alla semplificazione dell'accesso
programmato ad alcune facoltà come Architettura. Meno chiaro è stato il ministro a proposito del
ritorno del mondo dell'università e della ricerca all'attività in presenza: Manfredi ha detto
comunque detto che finora sono stati ben 50 mila i laureati e 100 mila gli esami sostenuti a
distanza. Soddisfatti i Cinque Stelle. "L''ampliamento delle risorse per il diritto allo studio ai
nostri studenti, l'accesso aperto alla ricerca scientifica fino all'estensione della no tax area,
permetterà di non far pagare a chi non può permetterselo il peso maggiore di questa crisi",
sottolineano i deputati. Il presidente Gallo è felice per l'aumento del numero degli iscritti "una
inversione per la quale ho speso tante energie", scrive su twitter. Mentre il deputato Manuel Tuzi
(M5S) si dice dispiaciuto che il Ministro dell'Università "non abbia dato risposte certe sulla data
del concorso per le specializzazioni mediche di luglio né sul numero di borse di studio che
saranno messe a disposizione".

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