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Primo Levi nasce a Torino nel 1919 da una famiglia di origine ebraica.
Dopo aver frequentato il liceo, si iscrive al corso di laurea in chimica della Facoltà di Scienze
all'Università di Torino
Dal 1938 il regime fascista al potere in Italia ha adottato le leggi razziali, che limita fortemente la vita
degli ebrei
Nel 1942, Primo Levi si trasferisce a Milano per lavoro e comincia a orientarsi verso l'azione politica.
È un antifascista, entra nel Partito d'azione clandestino e, alla fine del 1942, inizia a collaborare con i
partigiani.
Fu condotto nel campo di internamento di Fossoli e poi deportato ad Auschwitz.
Viene liberato all'inizio del 1945 in occasione dell'arrivo dei russi al campo
Dopo il ritorno a casa, Levi si dedica con forte impegno a descrivere le sue terribili esperienze.
Nel 1947 pubblica “Se questo è un uomo”, ripubblicato nel 1956.
Ha lavorato come direttore tecnico presso un'industria chimica nelle vicinanze di Torino
Si sposa con una giovane intellettuale ebrea due figli: Lisa Lorenza e Renzo.
Nel 1963 pubblica “La tregua” nel cui descrive il lungo ritorno a casa dopo la liberazione da
Auschwitz
Tema della deportazione “I sommersi e i salvati”, pubblicata nel 1986, nella quale
raccoglie le sue riflessioni sull'esperienza del campo di concentramento.
OPERE: La tregua (La cronaca del tormentato viaggio di ritorno dell'autore da
Auschwitz)
Se non ora, quando? (Prende spunto da una storia vera)
I sommersi e i salvati (non è un'opera narrativa, ma un saggio che riprende il titolo di uno
dei capitoli di Se questo è un uomo)
Se questo è un uomo
Il libro è articolato in 17 capitoli, che solo nella parte iniziale e in quella finale
ricostruiscono vicende in ordine cronologico.