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CAP.

22

- LA RESISTENZA IN EUROPA

Movimenti di resistenza armata simili a quello sorto in Italia nacquero in Europa. La lotta di liberazione si
manifestò in forme diverse: nei Paesi scandinavi (Norvegia, Finlandia ecc.) la lotta contro i Nazisti fu per il
recupero della libertà; in Iugoslavia, Grecia, Polonia, divenne guerra civile tra gruppi opposti, per il futuro
dei progetti che coinvolgevano questi stessi Paesi.

- LO SBARCO IN NORMANDIA E LA LIBERAZIONE DELLA FRANCIA

L’Europa Nordoccidentale era ancora in mano a Hitler. I Sovietici, dall’estate del 1943, avevano iniziato
un’avanzata inarrestabile, ma per accerchiare i Tedeschi sul fronte Orientale era necessario aprire anche
un fronte di guerra Occidentale. Il 6 Giugno 1944 (D-Day, Decision Day)ebbe inizio l’operazione “Overlod”,
cioè lo sbarco in Normandia (Regione storica della Francia settentrionale, compresa tra la Piccardia a E e la
Bretagna a O e bagnata dalle acque della Manica per 600 km, tra la foce del fiume Bresle e quella del
Couesnon, nella Baia del Mont-Saint-Michel). I Tedeschi avevano previsto lo sbarco, ma non sapevano
l’area precisa. Nell’Agosto dello stesso anno venne effettuato un secondo sbarco in Provenza, nel Sud della
Francia, da parte di truppe guidate dal generale francese De Gaulle, che aveva organizzato la Resistenza
all’estero. Parigi insorse contro i Tedeschi il 26 Agosto 1944; in Settembre Francia e Belgio erano quasi
completamente liberi. Nei mesi successivi le truppe angloamericane si spinsero nel cuore della Germania
nazista.

- L’AVANZATA RUSSA SUL FRONTE ORIENTALE

Sul fronte orientale i Sovietici liberarono i Paesi Baltici. Nel 1944 raggiunsero la Polonia, poi in Romania,
Ungheria e Iugoslavia. In Germania, il procedere inarrestabile delle truppe angloamericane da Ovest e dei
Russi da Est convinse l’opposizione interna che ormai la guerra era perduta e che era necessario evitare la
rovina. Hitler non voleva arrendersi e continuava a dare ordini che provocavano solo la morte dei soldati.
Nel tentativo di porre fine a questa situazione, un gruppo di ufficiali tedeschi organizzò un attentato (Luglio
1944) contro Hitler, che fallì. I cospiratori vennero giustiziati.

- LA CONFERENZA DI YALTA

Nel Febbraio del 1945 Roosevelt (USA), Churchill (UK) e Stalin (URSS) si riunirono per una conferenza a
Yalta, cittadina termale in Crimea, per decidere la futura divisione della Germania in zone di influenza e le
manovre finali del conflitto. Venne stabilito che la Germania sarebbe stata divisa in quattro zone di
influenza; che i Paesi liberati avrebbero potuto scegliere democraticamente i propri governi. Furono poste
le basi per la nascita dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite è stato chiamato l’organismo
internazionale costituito dagli Stati dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Con questa istituzione e
per mezzo di un sistema di consultazione tra i rappresentanti dei Paesi membri, si volle rendere
permanente un accordo in base al quale essi si impegnavano a non ricorrere autonomamente all’uso della
forza senza una decisione assunta dall’organo decisionale più alto, il Consiglio di sicurezza, delegato nei casi
più gravi a intervenire direttamente).

- LA RESA DELLA GERMANIA

Nei primi mesi del 1945 le truppe alleate e sovietiche accerchiarono la Germania. Alla fine di Aprile i due
eserciti si ricongiunsero sul fiume Elba. Il 30 Aprile Hitler si tolse la vita, poche ore prima che l’Armata Rossa
sferrasse l’attacco finale a Berlino. A Maggio la Germania firmò la resa incondizionata.

- LA RESISTENZA DEL GIAPPONE

Nell’estate del 1945 i capi di stato delle potenze vincitrici su riunirono al Postdam, nei pressi di Berlino, per
lanciare l’ultimatum al Giappone. L’imperatore Hirohito espresse la sua disponibilità alla resa, al patto che il
Giappone mantenesse la propria indipendenza. Il nuovo presidente statunitense, Harry Truman, invece
pretese la resa incondizionata.

- LA BOMBA ATOMICA E LA RESA DEL GIAPPONE

Truman decise di piegare la resistenza giapponese attraverso l’uso della bomba atomica. Il 6 Agosto 1945 fu
sganciata la prima bomba sulla città di Hiroshima e il 9 Agosto 1945 sulla città di Nagasaki. Le città furono
incenerite nel giro di pochi secondi e migliaia di persone morirono al momento dell’esplosione. Il 14 Agosto
l’imperatore annunciava la resa incondizionata del Giappone, firmata il 2 Settembre 1945, ponendo fine
alla Seconda Guerra Mondiale.

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