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Luce

La mia urgenza.
Ciò che rappresenti in questo secondo.
Diverso dagli altri,non scatta mai,
sospeso nell'aria si muove,
e gioca col tempo che passa,
inconsapevole che un giorno,prima o poi,
dovrà anche lui scoccare.
Ma questo non conta. Ciò che vuole 
non è vivere a lungo.
Ora lo vedo che balla sopra la mia testa,
in realtà desidera morire,
morire il momento giusto
per dar vita ad un secondo secondo,
che mi canzonerà alle spalle
ma senza cattiveria,anzi
prezioso come un faro.

Quanti secondi sono passati,chi può
contarli? Infiniti.

Eppure so che il mio tempo si nutre non di
miliardi di secondi che scoccano,
ma di uno solo che ancora deve 
scoccare:la mia urgenza.

1/3/2002

0
Basta!

Mi dimetto da questa vita.
Licenziatemi pure,non cercherò più un lavoro.
Convinto d'aver bisogno di voi mi fidavo delle proposte. 
Sapevo di un qualcosa nascosto nel cassetto ma non credevo
fossi tu.
Ora ho aperto una fessura,spero sufficiente per
iniziare a vivere.
Non voglio più nutrirmi del cibo che non mi
appartiene.
Mangerò meno ma sarò sempre sazio e pieno d'appetito.
Penso a cosa potrò trovare lì dentro e tremo.
Tremo,spaventato dal buio che esce da quello spiraglio
ma voglio far luce sul suo mistero.
Cosa mi può accadere...
soffrire,piangere,ridere,gioire?
Sono qui per questo.

10/3/2002

1
Carta e penna

Carta e penna.
Non riesco a dormire.
Ho bisogno di carta e penna,
tranquillante per la mia mente.
I rumori,le luci,i pensieri,
scarico tutto nell'inchiostro
sangue che dà vita a un'anima.
Un'anima che vuole uscire,
le vuole scavalcare queste mura,
troppo soffocanti per chiamarsi casa.
Mi sento chiedere :"Confessa!".
E lei piccolina ride.
Ride perchè sa tutto
ma non lo può raccontare.
In troppi ignorano,
in pochi ascoltano.
Nessuno percepisce.
Chi mai di voi l'ha vista!
Non io.

20/3/2002

2
Permettetemelo 

Dico a voi,popolo dei poeti mancati.
Tutti vi vedo. Voi tutti,lavoratori.
Usate le mani,la testa,
in vero vorreste fosse il cuore a darvi da mangiare.
Smembrati tornate all'ovile.
Una porta,con fuori il vostro cuore che bussa,
messa dal più sano tra voi.
Per voi cosa mai innalzerà un semplice starnutire!
Vi credete curati,immuni da tutte le malattie.
Ora che il dovere è stato compiuto
non dobbiamo più occuparci di niente.
Mangiamo pure,lo meritiamo.
Chi verrà a rendercene conto?
Di sicuro non il padrone.
Passerà tranquilla anche questa notte,
così tutta la vita.
Che importa se di tanto in tanto
un bambino piange.
In fondo sono solo sogni
ciò che reclama.

23/3/2002

3
Trovato

Ho scoperto il suo nome.
Tua madre si chiama Natura.
La sola in grado di creare,
in uno spazio così piccolo,
un non so che così grande.
Sì! Un non so che.
Mi son voltato in ogni dove,
ma niente da fare.
I mezzi che ho non sono sufficienti,
i mezzi che ho sono deludenti.
Impossibile riuscire a definirti.
Impossibile come scopo pensarti.
Il compenso l'ho già avuto:
la voce del tuo sorriso.

23/3/2002

4
Bombe su bombe

Bombe su bombe.
No contro la vita.
Chi ha già pagato una volta.
Chi ha già raggiunto la pace
lontano da questo mondo,
è di nuovo lui la vittima.
Non basta la morte. Non è abbastanza.
Ci vuole ben altro per la libertà,
serve ben altro per l'intoccabilità.
La potenza che la morte ti ha dato,
la vita che la morte ti ha dato
sono giganti dinanzi alle parole.
Non ci sei più e fai paura.
Nel tuo giorno, la nostra coscienza non c'era
impegnata a caricare le nostre armi
pronte a sparare certezze.
Ma non ti hanno ucciso.
I proiettili che ti abbiamo scagliato
te li sei mangiati.
Non basta morire una volta
perché la macchina sia spenta.
Sei ancora tra noi e non te ne vuoi andare.
Ci fai paura. Ci puoi uccidere.
Bombe su bombe.
Non contro la vita.
È la tua morte che deve morire.

29/3/2002

5
Droga

Quante volte l'avrò detto.
Quante volte non l'ho fatto.
Sempre proposto
mai imposto.

Un soffio di quelle parole,
non chiede altro il cuore
per aizzarsi più del solito.
Odia questo proposito.

Semplicemente un bravo ragazzo,
ogni mattina così mi alzo.
Quanto vorrei promettertelo.
E lui pronto a sfilarmelo.

Non si arrende all'evidenza,
scarso di pazienza
testardo come un macigno
sferra ogni suo artiglio.

Altro non aspetta.
E abbassata la baionetta
fa la sua entrata:
all'arrembaggio pirata.

Prende possesso di mente anima e corpo,
il tutto con un sol morso.
Ne sono dipendente.
Ormai è evidente.

Pesce senz'acqua. Fuoco senza legna.
Quale immensa bestemmia.
Perdono per ogni peccato.
Ho un limite:vivere con questo affamato.                    29/3/2002

6
Sorella mia

Tu non ti rendi conto.
Te l'apro io la strada
che non accetti di guardare,
sebbene ti stia attorno.

Non contare sul mondo.
Impegnato a lavorare
prendere e buttare.
Non contare sul mondo.

Non contare sulla gente.
Inseguono la fretta
la sola che mai li aspetta.
Gente affatto indipendente.

Sugli amici non contare.
I tanti nei giorni felici,
quasi assenti se richiamati.
Gli amici! Bell'affare.

Non contare sull'Amore.
Dalle nuvole su cui ti innalza
ti spinge giù con la sua ignoranza.
Amore,dolce errore.

Sulla famiglia puoi forse contare?
Bella illusione,
il nostro affetto legato ad un nome.
Sulla famiglia puoi forse contare.

Su nessuno puoi contare,
ti verrà ora da pensare!
Non esagerare sorella mia,
dello stesso mare siamo in balia.

7
La scienza della vita,o Cecilia,
non è in quei libri sulla mobilia.
Non esiste contare in questa scienza,
non è previsto dalla nostra esistenza.

Un consiglio ti vorrei dare
che ti seguisse nel tuo viaggiare.
Quell'esigenza,che senti bussare,
ti sta parlando! Lasciala entrare.

1/4/2002

8
Il respiro di un numero

Il gruppo a cui sono iscritto,
l'umanità naturale,
stenta a rappresentarmi.
Non possiedo il motivo.
Non starei qui,
fisso su un foglio bianco,
a violarne la verginità.
Il solo confidente che mi sa ascoltare.
Il resto è molto bravo,si,
molto bravo a parlare.
Ad occhi chiusi
mi sono iscritto,
fiducioso nei miei fratelli.
Il dono dell'accoglienza,
dell'ospitalità e della pazienza,
questo trio di virtù,
coro di un'unica voce,
appartiene a tutti.
L'ho visto,ne sono testimone.
Mentre il mondo girava,
anch'io,con o senza gambe,
sono approdato in vari porti.
I doni avuti da quei popoli
molti di più di quelli dati.
Tanti di questi,
forse solo vane illusioni,
ma ciò che mi dà il pane,
fratello mio,
non è nel tuo io,
potente e ben fissato.
Ciò che nutre
l'istante di ogni attimo,
fratello mio,
sono le vibrazioni.
Figlie di quelle illusioni.

2/4/2002

9
Invito

Io,tu e il vino.
Se ti tocca l'idea,
sono certo che accadrà.
Le frasi salperanno,
navigando su un calice
attraverso un rio 
all'apparenza tortuoso
e pieno di deviazioni.
Ma la stessa corrente,
così aspra con chi le rima contro,
sarà per noi una mamma.
Assente nei giorni di quiete,
si udirà la sua voce
e si tenderanno le sue braccia
nelle ore di tempesta.
Il torrente di cui ti parlo
non sgretola gli argini.
La sorgente che dà vita a questo corso
esiste da sempre,è nata con noi.
Un giorno,ormai lontano
è stato l'ultimo che ,
da quella fonte,
c'ha fatto bere.
Quel piccolo ruscello
ha la nostra etΓ .
Come noi è cresciuto,
non come noi si è nutrito.
L'infinito,l'intangibile
il suo pane quotidiano.
Oggi siamo invitati.
Come quel giorno,
ci riapre le sue porte.
Salpiamo su questi calici.
Io,tu e il vino.

3/4/2002

10
Poesia

Quanto dura una poesia?
Una poesia. Una poesia.
Quanto dura una poesia
è il laccio che vuoi sciogliere.
Chi può dirlo?
Chi mai è vissuto
per fermarne i secondi?
Non vi è misura al mondo 
che possa fissarne i confini.
Ora,se permetti,
ho io un piatto da servirti.
Se fosse una poesia,
con cento sue sorelle,
a scandire la vita nostra?
In attesa di risposta,
accenno o minimo ciglio,
una poesia quanto duri
non so dirti.
Ma una storia conosco.
La storia della bambina
che mai il tempo
è riuscito ad afferrare.

4/4/2002

11
Rispondi

Che senso ho
se non posso essere letta.
Ha senso il sole,
se non v'è buio
da poter illuminare?
Ha senso la fonte,
se non v'è bocca
che possa dissetare?
Hai senso tu,Ape,
se voli,voli,
e non ci dai il miele?
E voi Stelle!
Così lontane dal patire.
Ditemi se avete un senso
senza un cuore
che vi possa ammirare!
Dico a te Luna!
Tutti ti amano,
tutti ti vogliono.
In quest'istante,proprio ora,
impossibili da contare,
anime fremono,
ardono,ti desiderano.
Ebbene ora,rispondimi.
Hai senso tu,
se ad ulularti
triste e cupo,
con sguardo a te donato
non c'è lui,Lupo? 

4/4/2002

12
Lui,io

Lui va a caccia con arco e frecce.
Penna e parole per me,
queste le armi che mi sostengono.
Fiuto ed esperienza usa
per scovare,tra le fronde,
le prede più prelibate.
L'infanzia sfrontata
che sfiora le cime,
e il primo istinto.
Quello che ho 
per svelare,tra luci
le tane delle pulsazioni.
Ferito l'obiettivo,
due passi la distanza per finirlo.
La giornata è andata,
il dovere compiuto.
Io centro il perché,
trovo il motivo di tanto palpitare,
ma anni luce è distante
la sazietà.
Lui,con la morte in tasca,
il senso della vita
l'ha trovato.
Senza concreto,io,
con tanta aria al vento,
mi dite voi
perché sono qua?

4/4/2002

13
Tempo spazio

Allontanarsi dal circondato,
fuggire il passato
e incontrare te.
Distanze...
più sono infinite,
più si sottomettono.
Mentre l'uomo
e la sua rabbia
sputavano fuoco,
di un palmo più elevata,tu eri lì.
Questa città,
che ci ha fatto solo sfiorare,
è quella
che al mondo ci ha donato.
Piccolissimi spazi
che il tempo,erculeo,
ci ha detto di ignorare.
Così gli stessi,
da fanciulli che erano,
son divenuti immensi giganti.
Strade sconosciute,inarrivabili
senza paraocchi,
si sono aperte,
trasformando il semidio
fin qui padrone,
in un bambino nato.
Tutto l'arretrato
dimenticato di colpo.
Un coniglio impaurito
fuggito fulmineo.
Questa è la maniera
che ci ha fatto scambiare.
Mille per mille passi,
non per ricevere sguardi,
mille per mille sentieri
e sapere com'eri ieri.
8/4/2002

14
Il peso dell'impressione

Vale oro.
Tanto vale la prima impressione.
Una piuma al vento. Così 
le prime parole.
Cosa possono
di fronte all'idea che hai di me!
Fuggite gazzelle,
le gabbie dei leoni
si sciolgono con un sospiro.
L'affamato non tentate
la molla non caricate.
Una zampata e crollate.
Fuggite! Via...
Voi qui!?
Io so cosa pensate,
io so cosa credete.
Sentite tale forza
da ingabbiarle,quelle fauci.
Vi avevano incantato,
con quel mondo davanti.
Ah! Il peso di mille parole.
Sollevate dallo sbocciare di un fiore.
Possibile,questa impressione,
dura come il marmo?
Sappi che non intendo scalfirti,
ma perché hai bisogno di me
per nutrirti? 

9/4/2002

15
Lascialo entrare

Un coro ti assilla
e non ti lascia dormire.
Ti bussa alla soglia
una voglia di uscire.
Un punto ti assale
e non sai cosa fare.
Correre e urlare,
o parlare e ascoltare?
Ti guardi intorno,
dentro,fuori
cercando una risposta 
dai mille colori.
I respiri del tempo,
le ore che passano,
credi davvero
in un loro compenso?
A questo tormento non dar da mangiare.
Questo lamento fallo parlare.
Dei nostri destini,
se non t'hanno informato
non siamo indovini
che un pianto ha pagato.
Tu,noi e il futuro,
non te l'hanno detto?
Hanno messo un muro,
non passa un insetto.
Non siamo padroni,
ci manca potenza
sono altri i coloni
per rapir questa scienza.
Tutto il Gange
non c'appartiene,
ancor meno il sangue
che scorre le vene.
Troppe,infinite
son le paure
che mordono la mente
del ricco signore.

16
Ma noi poveracci,
figli golosi 
con quattro stracci
e molto nervosi
facciamo la fame
per una torta di miele
buttando via il pane
di tutte le sere.
Un coro ti assilla
e non ti lascia dormire?
Dagli la villa
senza soffrire,
offri la torta
l'oro e i vestiti.
Apri la porta,
che prenda i residui!
Non piangere ora,
niente è perduto
hai dato fin ora
il mai posseduto.
Ora sei libera,
è crollato il castello,
sei più leggera,
come un uccello.
Lampi tuoni
vento e tormenta,
vecchi suoni
di una vecchia faccenda.
La compagnia che avevi,
notte e dì,
non ci credevi
ma è rimasta lì.
Troppe cose le hai lasciato,
pesante come un macigno
ormai ti ha abbandonato,
non alza più il suo artiglio.
Niente hai perso
dei tuoi talenti.
Il cielo è terso,
libera i denti.
10/4/2002

17
Che tu sia maledetto

Cosa può ricambiare
un dono così grande?
Che posso fare
per essere alla tua altezza,
o solo per essere libero
nello starti vicino?
Non c'è ricchezza
pari al tuo dono.
Con arroganza mi difendo
da questa condanna.
Ho paura di guardarti,
parlarti,toccarti,
e intanto lui cresce,
si nutre e si espande.
Orgoglio maledetto,
vivrò con la tua morte.
Sorte che voglio.

12/4/2002

18
Una sola cosa

Ecco cosa voglio!
Essere povero.
Tutto questo luccicare
mi soffoca l'anima.
Lo scrittore se ne va
e lascia posto al peccatore.
Tutto vi darò di quello che chiedete,
ma non lei,lei no.
Non mi appartiene,
sono solo un semplice custode.
Ho provato anch'io a farla mia,
e cos'ho ottenuto
se non schiaffi.
Ora vi prego,voi
non la tentate.
Anni ho impiegato 
per poterla domare.
E adesso?
L'unico schiavo,
nel giro di chilometri,
sono io. Il solo sottomesso.
Ogni lotta con lei
un fiume in piena.
Non c'è trattativa che tenga,
prezzo che valga
esercito che vinca.
Di una sola cosa,lβ€€anima mia,
si libererà mai.
La libertà. 

15/4/2002

19
Nient'altro che un gioco

Vivere d'arte,
per loro nient'altro che un gioco.
Ci sono nati!
Aprono gli occhi
verso un unico scopo,
le ali sbattono
per un sol fine.
Non violare quelle regole
che sanno,senza aver letto.
Una sola cosa gli si chiede
per averne indietro cento,
come cento
le direzioni del vento.
Ma di queste, 
non ve n'è una che loro 
non possano domare.

16/4/2002

20
Le due strade

Ora riesco a distinguerle.
Le due strade.
Venti e passa anni
convinti che fosse unica,
unica coi suoi larga e stringi.
Finalmente ci vede la mente!
È stato il cuore,ha corretto la vista.
Come gemelle,sempre in coppia,
ognuna muore,senza la compagna.
Amiche eternamente nemiche
gli occhi chiudono
con l'istinto di lottare,
e si risvegliano 
con l'animo gioviale.
Insieme tutto il giorno,
la notte,solo barricate intorno.
Quale delle due sposerai
non importa.
Quale delle due rinnegherai
poco conta.
Nostalgia...
ciò che proverà questa via.

21
Ispirazione

Ho fame. Dammi
di che nutrirmi.
Fai la gelosa,
ma i passati giorni
non ti ho abbandonato,
non ti ho scaricato.
Dimmi che torni.

Ho sete. Dammi 
di che dissetarmi.
Mi trovo in ginocchio,
ma i giorni futuri
la torcia si spanderà 
la neve scioglierà.
Mai più questi muri.

Devo andare. Dimmi
che vuoi seguirmi.
Domani è ieri,
morì e nascerà questo mondo.
Tocca a noi granelli ora
fare del deserto una dimora.
Questa realtà è il mio sogno.

28/4/2002

22
L'insieme

Ogni pagina è un romanzo,
ogni romanzo un respiro.
Il fine non è
giungere alla fine.
Impossibile camminare
verso chi ci rincorre.
Inutile anche fermarsi,
sarebbe lei a spingerci.
Che ne dici di voltarci,
attenderla e afferrarla?
Ho già tentato.
Ma come puoi continuare
a chiamarlo fiore?
Non è più. Lo hai colto.

28/4/2002

23
A chi la colpa

Pretendere di salvarlo
questo mondo,
tanto più cattivo
quanto più lontano,
e non essere in grado
di far emergere dalle sabbie
quella scintilla,
continuamente arrossita
dalla purezza di queste acque.
La limpidezza è tale,
da non poter ospitare
alcuna forma di vita,
intera o mezza che sia.
Alla vergogna,alla coscienza,
alla paura,perfino all'orgoglio,
questi mari sono vietati.
Il solo inquinamento gradito,
non nasce dal flusso della nostra linfa,
cibo del nostro bambino.
Ma attenzione,
la fonte del mal clima
nemmeno dal di fuori trae respiro,
per poi intossicarli
del pulsante che arranca.
E allora?
A chi la colpa,
a chi la condanna.
Chi ogni giorno
si nutre di questa linfa?
Torna all'inizio
e a quando,per la prima volta,
questa frase hai partorito:
"Io salverò questo mondo."

3/5/2002

24
Ad Ognuno il suo

Tu passero,puoi chiamarti Dio,
ma io,incapace di camminare
senza paura di cadere,
niente ho in comune
con questo potere.

Tu verde,hai diritto di comandare,
ma io,arrivato per ultimo,
senza chiedere permesso,
con quale pretesa
a capo supremo mi innalzo.

A te bambino,il mestiere di sognatore,
ma io,automa perfetto,
chiusa a chiave l'ingenuità,
chi sono per sbarrare la porta 
alla saggezza della provvisorietà.

Tu uomo,devi lavorare,
ma io,qui per la prima volta,
con brama di capire,
una cosa non accetto:
ad un massacro contribuire.

3/5/2002

25
Le redini del mondo

Dove sono finite?
Non le trovo!
Possibile,ogni volta
le credo mie
e puntualmente
costretto a chiedere in giro,
a bussare di casa in casa?
Scusate! Avete per caso visto
le mie redini?
Un attimo!
È bastato un attimo
e la sella che mi trottava
è su chissà quale cavallo.
Dio mio,l'ho perso di nuovo
questo ricercato controllo.
Ormai è tale la fame
per questo dolce,
che da mio fratello Uomo
devo guardarmi per primo.
La natura in confronto
cos'è se non un agnellino.
Oggi non hai un nome
se l'etichetta che ti accompagna
non ha per marca
Io sono sotto controllo.
Né oggi né domani
vorrò più essere chiamato.
Il mio voto è per voi
sconosciuti. 
Il diritto vi hanno rubato
ma per avere lei,
motore del mondo,
non basta avervi ammazzato. 

6/5/2002

26
Non vedevo mare

Del tuo aiuto
ho avuto bisogno
per conoscere che lì
c'era Mare.
Eppure la vista è intatta,
il circuito è funzionale.
Ingenuo.
Sempre dimentichi
che quando la cima sognata
tira sassi alla porta,
non c'è immensità
che possa rapirti.
Per questo ragazzo
ti offro un punto di vista.
Quando l'altro
non conosce lo scontato
sul quale ogni giorno
tu stampi le tue impronte,
non gonfiarti di meraviglia
per la tua saggezza.
Per certo ti dico che l'altro
non apre e chiude casa
grazie al tuo scontato.
Per ognuno di questi
che non conosce,
mille ne esistono.
E solo un miracolo
può farti sfiorare
il soffio di una
tra le sue meraviglie. 

6/5/2002

27
I piedi per terra

Vedo nero.
Mi semplifica la vita,
alle domande mi risponde.
Lui devono ringraziare
se ancora intatte 
le mie forze.
Chissà in quale buco
potrei ora essere
a sentire voi
silenzi in cerca di famiglia.
Bè fratello,se con la sfera 
che hai per occhio,
non vedi altro futuro
se non fallimenti,
butta la clessidra,
chiudi l'oracolo
e apri l'udito.
Non ti sforzare
di ascoltare il domani.
Non uccidere la musica.
Ti può dare ali. 

8/5/2002

28
Disegni scrivi suoni

Per gli altri
solo scarabocchi
per te il mondo.
In quei disegni
raccontavi te stessa.
Nemmeno di sudore,
ma pozzanghere di fango
ciò che la gente leggeva.

Per gli altri
solo boom assordanti
per te la vita.
In quelle note
gridavi la tua voce.
Catene di montaggio 
senza padrone
ciò che il popolo lagnava.

I passati ieri
vissuti a disegnare
scrivere suonare.
Prima di dormire
chiuderò gli occhi pensando.
Chissà se tra ieri e oggi
hai aperto la porta
all'assassino del mondo. 

8/5/2002

29
Staccate il biglietto

Mi serve uno spazio.
Cosa ci metto
solo fatti miei,
ma datemelo.
Se questo rientra
nei diritti che mi date
che interessa al mio cuore.
Non ho tempo.
Non ho voglia,
come dirvi
che mi rifiuto.
Far parte,
essere soci,
non l'usate come
scuse alte piramidi.
La verità?
Davvero smaniate vederne
il volto?
Davvero credete
nel grembo che l'ha partorita?
Davvero vale vita
un suo ciao?
È in attesa. Ricordate?
La promessa.
Quando porterete
il vostro bambino
alla partita?

9/5/2002

30
Mestieri

Il venditore di sogni
la mia più alta aspirazione.
Non di quei sogni
svenduti dalla realtà 
e presi a calci
da questa giostra.
I miei prodotti
nulla hanno a che fare
con la magia che chiamate
denaro a palate.
Ciò che vendo
è fuori mercato.
Non è esposto
in quelle vetrine.
Posto non trova.
Niente anni luce
per la mia bancarella.
Non vi smuovete. Non cercate.
Per raggiungerla è restar fermi
il modo migliore.
La merce che offro
non è così rara.
Tutta raccolta
lungo strade
da voi percorse.
Un tempo vostra,
sparsa o accumulata
in foto ricordo.

11/5/2002

31
Figli

Sfruttano della natura
i mestieri
per farne 
i loro guadagni.
Su di lei
puntano il dito
certi che come boomerang,
tornerà legato a sacchi
pieni di fede.
Fede,figlia disperata
della disperazione che alloggia
in fortezze di fumo.
Fumo,figlio illegittimo
di padri e madri
scopati dall'onnipotenza.
Onnipotenza. Incapace di nascere
ma capace di cuccioli.
Dal seno della vita
al seno della superbia
per vivere.

11/5/2002

32
Vorrei

Vorrei tanto
darvi il pane
che vi renda degni
della mia poesia.
Amerei tanto
esserne il fornaio
o il semplice 
rappresentante.
Bramerei tanto
un Primo Maggio
trascorso in cerchio
circondante idee.
Odierei tanto
un Due Maggio
con in mano polvere
pronto a seppellire mani tese.

11/5/2002

33
Schiaffi mortali

Non le chiamo!
Mi vengono addosso.
I lividi che vedi
sono schiaffi dovuti
alle emozioni dell'uomo.
Mi piego
dinanzi simile potenza,
o fuggo scappo mi rifugio.
Queste fin qui
le mie sole risposte. 
Le mie sole armi.
Quella di oggi
è un'alba bianca.
Non vuole più combattere.
La resa è ciò che vuole.
Stanca della protezione
delle sue stesse ombre.
Stanca di oscurare
la propria luce.
Basta elemosinare
energia mortale.
Una sola volta!
Non di più
voglio morire.

11/5/2002

34
Come si cambia

Voglio mangiare vino
voglio bere pane
perché questo banchetto
desidero cambiare.
Nulla sarà diverso,
solo le coscienze.
In fondo,il faro
niente più 
che un punto di vista.

12/5/2002

Silenzio

Silenzio!
Niente poesia
senza silenzio.

35
Siamo in due

Solo giorni fa.
E tutto questo
appariva impossibile.
Ora che un passo
è la strada
tra noi e il miraggio,
è nato lo stimolo
che dà vita all'impulso.
In casa nostra per anni
a dormire mangiare istruirsi
senza mai un respiro.
Mai di bui insonni
è stato la madre.
Né mai di chiari pranzi
ha fatto la servitù.
Mi sento in due.
Questo dono,
ogni giorno calpestato,
oggi lo divido con te.
Dimmi chi sei,o almeno
la voce che ti ha annunciato.
Non hai nome
volto o radice
ma sei più
di un semplice fusto.
Se assorbi energia
le tue foglie 
per ultime devi ringraziare.
La mia anima reclama
perchè è dal suo bicchiere
che succhi vita.
Se almeno finisse,
si facesse vuoto
questa bevuta.
Così non è!
Ciò che passa per te
non dice addio.
Ciò che passa per te

36
torna,torna,torna....
e si fa pioggia.                              

13/5/2002

37
Vecchie storie

È leggendo voi
che evito di scrivere.
A voi affido
queste lucciole
che sputano domande
tra un si e un no.
Fino all'infanzia
torno indietro
col cervello accecato
dai sigari del giorno dopo.
Niente stop 
in questa strada.
Niente freni 
in questa retromarcia.
ALT!!! Ecco il colpo.
È leggendo voi
che parte la mia penna.
A lei affido
questa ricerca.

13/5/2002

38
Oggi

Te lo direi pure,
ma dove trovare
la radice del cielo?
Da quale scaffale
filtrare il mai scritto?
Quali braccia
fanno vuoto
attorno all'arte?
E dove udire silenzi
che mutano rumori
in melodia?
Da chi i muscoli
per ballare nell'aria?
Ecco perché
di tanto errare.

14/5/2002

39
Dammi tempo

Prendi mai l'iniziativa?
La lascio ai sentimenti.
Sono loro
a tenere i conti,
i miei agenti.
Mi rimetto non al destino.
Al volere
dei miei padroni
affido i beni.
Commetto delitti
che non cercano
avvocati del profitto.
È peccando
che do corda
alla coscienza.
Uccidendo uno ad uno
i ridondanti sermoni
il cuore rallenta
frena e mi abbraccia.
Un tempo semplici inquilini
oggi difficile
vederci divisi.

17/5/2002

40
Viziume

Fanno l'appello!
E io non ci sono.
Ecco il mio vizio,
il ritardo.
Fumo alcool
sesso e bestemmia
fratelli di passaggio.
Fuori di testa
la mia marcia
contro il tempo.
L'eco del mio nome
piange lacrime inebrianti
e io mi vizio
di coppe colme di scadenze.
Ridere di me,
che domani piangerò
sul mio ritardo.
Lo combatterò,lo vincerò
e finalmente passerò il fosso.
Ora e sempre,
sempre in tasca 
la puntualità.
Ma come volare?
Le ali sono lì,
in quel fosso,
impigliate.

16/5/2002

41
Il pasticciere

Mi chiedi il modo
di venirne a capo.
Dici bene! A capo.
Se sono le paure
i soli ingredienti
offerti al popolo
e tu,di questo popolo
ne sei il pasticciere,
il gioco è fatto.
È alle spalle,ormai,
il nostro amico deserto.
È grazie a lui,ormai,
se hai in mano
il ricettario.
Il peggio è passato
dal grembo sei uscito.
La situazione
è così descritta.
Due mani
in trepida fame,
afferrano distinte
ricetta e ingredienti.
Ti chiedi il perché
di tanta attesa?
Come dosare le dosi,
ecco perché 
si fissano a vicenda.
Fuori o dentro la scatoletta
si trova il mistero?
Che importa! Vai a capo.
E chiediglielo. 

17/5/2002

42
Appigli

Da re di una nazione
ad accattone del mondo.
Da condottiero di un popolo
al più mercenario dei soldati.
Vi presento le mie giornate:
contenitori che riciclano
sinfonie un tempo rifiutate
un tempo ascoltate.
Il sentiero di oggi 
è il passo della rassegnazione,
discese ripide
salite impensabili
inghiottite senza batter ciglio.
Questo l'istante 
che respira la mia vita.
La forza dell'ira 
sempre piccola
di fronte a te,
caos trionfale.
Non si conta tempo!
Le armi nate vive,
impugnate e restituite,
muoiono ogni secondo.
La strada giusta?
No guerra. Ancor meno pace.
La giusta strada?
Nessuno l'ha costruita.
Non servono scarpe
per questo percorso.
Le mani! Chiamale,e dì loro
non vi aggrappate. 

18/5/2002

43
La tempesta perfetta

Sono spiazzato
e disarmato,sorrido.
La ragione a Pinocchio
da legno a bambino.
Il torto della morale.
Portare a tuo figlio
la mano che tende
e fuoriesce per guardare.
La magia che gli hai usato,
bianca o nera,
da potenza naturale
a fusto artificiale trasformata.
Il corso che ti ha istruito,
oh padre modello,lo devi
agli eccelsi studiosi
di una università sola.
Non è la strada
la sua sede.
Il fondatore ha vitto e letto
in via della paura,
che per timore del terrore
disinfetta ogni odore.
Come te anch'io contagiato.
La poesia presa d'assalto
da un titolo premeditato.
Come te anch'io una magia.
La tempesta perfetta
che non scinde la fantasia.

21/5/2002

44
Mi ha parlato

Più semplice 
della fantasia.
Lui stesso
mi ha detto
che più di tanto
non può
e non vuole fare.
Aiuta la mamma
ad apparecchiare,
ma poi è il figlio
a dover mangiare.
Al giocatore
dà le carte,
ma poi lui
gioca o si fa da parte?
Migliaia le tartarughe
che rompono le uova.
Hai contato quelle
che baciano vita nuova?
Di questo ho parlato
coll'amico destino.
Magie non vi racconto,
testimone vino.
Ho letto pagine
del suo diario.
Fiori sbocciati
e appassiti ogni orario.
Ecco le sue parole:
"L'acqua che ho in tasca
sì,ti fa battere il cuore!
Ma è pozza per una burrasca." 

24/5/2002

45
L'oro innato

Non tuo è il merito.
Non tuo è lo sforzo.
Non dopo un testa a testa
a te giunge l'oro.
Se sei la prima.
Se in mano hai la torcia.
Se apri e chiudi le mie gare
a te giunge l'oro.
Ma di allenamenti non sei il frutto
ma di furbizie non sei madre
ma con l'odio non competi.
Perché a te giunge l'oro?
Gli altri ti respirano addosso
gli altri ti fermano per interrogare
gli altri studieranno per mai raggiungerti.
Ecco! In te è l'oro.

26/5/2002

46
Non vivo per

Vuoi vivere 
per il fine.
Non finire
di vivere
per il fine.
Il fine
non vive
per te.
Quanti sudditi
ha il fine.
Dal fine
gira al principio.
Inizia
ad incontrare
il principio.
Non farne,però
l'ennesimo dei tuoi fini.
Già. Periodi.
Non farti baciare
dalla coerenza
dei periodi.
Pronti sempre
a violentare
le tue idee.

30/5/2002

47
La ricerca

Nessuno voglio incontrare.
Perché nessuno posso amare.
Fugga da me
chi annusa risposte,
le mie formiche
non sono certezze.
Scappi da me
chi è in fila per dare,
della tua ruggine 
non sono il banchiere.
Lontano da me
tu creditore.
L'attesa sarà morire
non ti posso risarcire.
Trattieni il respiro
se mai mi hai cercato.
Ti sarò sposo
che mai ti ha trovato.

22/5/2002

48
Amico stato

Vuoi ridere?
Monopolio di stato.
Il volgo crea,
ti dà il lasciapassare
e tu apri le gabbie.
Fuori i leoni!
Anni di attesa
digiuno e miagolii di pace.
Con in mano le chiavi
disperdi le belve domate
a taciti accordi.
Strade,infinite,
trovano sbocco
alla tua soglia.
Ma tu non sei lì,
padrone di casa
senza corpo.
Le mani
di una cravatta
sono in piedi
ad accogliere
ed ingurgitare
il pedaggio
e del pedaggio il pedaggio.
È poco
mangiare alla nostra tavola.
Ne sei anche
a capo.

5/6/2002

49
Gabriele

Cielo mare
tutto è uguale.
Senza congiunzione
è passione ciò che scruto.
Orizzonte se n'è andato,
nessuno l'ha chiamato.
Due giorni sono trapassati
e di nuovo quel sentire
udire e percepire.
Il corpo morto
sono io.
Sono io
il senza respiro.
Quella piovra
tutti tenta
tranne te,Gabriele.
Sei tu il Mangiafuoco,
senza fili 
ci comandi.
Siamo noi
natura morta
e ci si specchia
su di te.

21/6/2002

50
Fresche rimembranze

Il vino. Ci aspetta!
Non ha fretta
ma a volte
aspettare
lo fa ribollire.
Nell'aspettare
vorrebbe soffocare
nel mare.
Non per morire,
per galleggiare.
Per rimbalzare
su e giù,
onda dopo onda,
ed imparare a guidare
nella via naturale.
Questo vino
si fa da sé.
Non cerca l'uomo
per farsi bere,
ma la mano assetata
lo accarezzerà.
Senza aspettare
nel vederlo fluttuare.

25/6/2002

51
Due uscite una porta

L'amaro in bocca
che credi da fuori
parte ne sputi
parte ne assapori.
Questa poesia
per te la scrivo
troppo vecchio
per banchettare da solo.
Temi te stesso,
dello specchio più fragile,
ti accompagni all'altro,
dello specchio più immagine.
L'amore nel cuore
che credi da dentro
lo vuoi esaltare
ma parte ne inghiotti.
Non poesia
ti voglio cantare
ma la tua anima
voglio appoggiare.
Lascia che sia lei
a fare l'amore
con chi l'uomo
ne ignora il sapore.

29/6/2002

52
Pulsioni

Il mio carattere
il vento per la piuma.
Il mio carattere
il timone per la zattera.
Il mio carattere
il piatto per la civiltà.
Il mio carattere
il cratere per la lava.
Il mio carattere
il rosso per il calice.
Il mio carattere
la morte per il santo.
Io 
il tralcio per il palo.
Io
il corridore per il sentiero.
Io 
il polline per l'ape.
Io
il fuoco per la legna.
Io
il corpo per l'anima.
Io e il mio carattere,
catene per la libertà.

1/7/2002

53
Padrone che non paga

Non per me
fate la guerra.
Non vi chiedo
di fare lavoro.
Non apprezzo
questo parlare.
Non respiro
in mezzo alla folla.
Dove nasce
dove è fertile
il vostro interesse
alla mia persona?
Forse che
i vostri padri
hanno speso
le carte del tempo
per ammaestrarvi?
Forse che 
le vostre madri
si sono affilate
per la vostra pace?
Forse non questo!
Forse io la causa.
Forse io quel punto
in mezzo al mare.

14/7/2002

54
Ci provo

Ho poco tempo
per scrivere.
Se non m'impegno
mi destreggio.
Perché non mi conosco
e non mi lascio parlare.
È nell'armadio
il vestito del poeta
è nel cassetto 
la penna della verità.
La paura
mi parla delle scarpe.
Col nudo ai piedi
non posso camminare
e guardare in faccia
i sassi compagni.
Perdono.
La seduta è finita.

30/8/2002

55
Un dì da qualche parte

Leggete pure
ciò che non potete
raccontare.
Ai padri
ai figli
a voi stessi.
Sarò io
l'interprete
dei timori.
Pesterò io
le braci
che vi raggelano
l'animo.
Troppo spesso
ho visto vergogne
nate dal ventre
sommerse da ospiti
non previsti
ma accolti
come leggi.

1/9/2002

56
Una finestra

Troppo lontano domani.
Ho bisogno dell'oggi.
Speravo potessi aspettarti
speravo mi venissi incontro.
Invece no,sento scossoni.
La terra si muove
fin dentro la testa.
Troppo vicino la rupe
mi serve un bastone
insufficienti le mie gambe
per elevarmi ai tuoi occhi.
Non è la tua altezza
il rifugio che cerco
ma mostrare la stanza
nella quale son nato.
Il buio le luci i giochi
coi suoni e colori.
Troppo profondi i miei nomi di allora
voglio un bulldozer
e spalancarli al mattino.
Quando la finestra
sarà aperta
sbirci pure il mondo
ma a te chiederò
di entrare.

2/9/2002

57
Estate 2002

L'istante segnato dal tuo arrivo
è esploso.
L'aria si è espansa
fino a stordirmi.
Giorni e giorni
per riavermi dal coma
che come scudo crepato
è ormai polvere
a causa di te,
macchina da guerra
le cui armi 
solo una cosa
son capaci di ferire...
...l'orgoglio di un uomo.
In questione non c'è 
la tua bellezza,
anche un cieco
la vedrebbe.
La tua natura
ha colpa per la guerra
che dimora in me.
Né carri né spade
le tue armi.
Il tuo sorriso sottile
non ha bussato,
ma ugualmente
s'è fatto strada
nel mio giardino.
La guerra scoppiata
non provoca morte.
Dà vita ad un ruscello,
ora fiume in piena
che tutto travolge.

58
La qualifica

Diventerà poeta
quel bambino.
Mi chiedo come
se è uscito dal basso ventre
con la penna in mano.
Mi chiedo come
far diventare
venditore di parole
chi mangia politica.
Come tirar fuori
un mostro
da chi di dittatura
trae respiro.
È possibile
creare l'artista
da chi fa
della sua vita
un'arte?
CiÒ che chiamiamo
la qualifica nemmeno
di un semplice nome
ha la dignità.
Ciò che chiamiamo
la qualifica
ha per dimora
il carcere.
La qualifica
ospita persone
e le saluta
con un numero. 

4/9/2002

59
Tua

Dov'è il tuo colore
nell'arcobaleno.
Perché io so
che tu sei lì
e come lui 
vieni e vai
tra sole e pioggia.
Breve il tempo
che ti ho accanto
ma basta
per scandalizzare
il mio sangue.
Tu appari 
e più non scorre
ti fissa immobile
come fa Aprile.
Tra le piogge di Marzo
e il sole di Maggio
l'uomo si ferma
e lo spettacolo
prende fiore.
E tu sei quel fiore
che tutti guardano
e nessuno coglie.
Quest'eterno Aprile!

13/9/2002

60
Quadri

Non pretendere schiaffi
dalla mano dei ricordi.
Chiedi carezze 
alla malinconia.
Non sguinzagliare la vita,
fanne la cuccia
per l'anima che scegli.
Non incastrare la mente
col lucchetto della memoria,
che evada pure
con le chiavi della fantasia.
Non fare delle paure
la dimora delle giornate.
Quella di oggi
che senti come ostacolo
racchiude la forza
per poter cambiare.
Tanti quadri 
buttati su un foglio.
Quadri diversi.
Quadri liberi
da sguardi e distanze.

13/9/2002

61
Tre

Siamo amici
perché parliamo di te.
Sei tu
il nostro legame.
Tutto finisce
e tu non sei
né sua né mia.
Devi aspettare
il nostro incontro
per tornare a vivere 
ed essere ancora
la nostra musa.
Chiudi pure 
i tuoi occhi ora.
Verremo noi
a svegliarti
e a farti
girare la testa.
Non una,non due,
questa vita
ha tre persone.
Solo una volta
si vive.
Noi nemmeno quella
se i nostri pensieri
non si chiamano.

20/9/2002

62
Dove mi avete buttato

Il pianeta delle raccomandazioni.
Per Dio!
Dove mi avete buttato.
Con in mente il Bene
il treno dei raccomandati
mi ha investito.
Ti sollevano la testa
e ignoravo l'esistenza
dell'uomo mandato.
Mi rifiuto,
non sarò mai
in corsia d'emergenza.
Ma non mi uccido.
Voglio fare da me
la mia strada.
Asfalto breccia fango
non è vitale.
Il pezzo forte
del concerto
sono le trame.
Scritte da voi
ma suonate
col mio strumento.
Qui mi avete buttato,
d'accordo!
Ma non cullatevi
nelle vostre certezze,
è da piccolo
che ho spezzato i fili.
Il burattino burattinaio
pochi i biglietti venduti
ma uno spettacolo
che non si ripete.

20/9/2002

63
Prego

Usatemi.
Perché io 
non so usarmi.
Se vuoi un giorno
ti spiego come sono.
A me basta poco
del tuo tanto.
Scriviamo,dettiamo
il romanzo
della nostra vita
e moriamo le parole
con le azioni
che ci vengono dettate.
Usiamo il fiato
per scomunicare soffocare
stringere comandare
l'essere che va oltre
l'istinto.
Sfrutto la penna
e ti mando chi ho dentro.
Facile delineare
le mie pareti.
Chi ti dice!
Dove è scritto
che non siamo cartone?
Usatemi.
Quel poco del tuo tanto
che ti chiedo,
non un uomo nell'oceano
ma un pesce fuor d'acqua.
Usatemi.

21/9/2002

64
Sono timido

Chiamatela pure
timidezza.
So solo che 
un passo faccio
in stagni sconosciuti
e do la parola
ai miei occhi.
Perché parlare
se il bisogno
è quello di ascoltare?
Perché commentare
se le frasi
cercano sangue
su cui salpare?
Chiamatela pure
timidezza.
Quando sarò in vita
per la seconda volta
avrò uno scalino
da cui sgrondare
le mie paure.
Le mie parole
sono ora troppo giovani.
I gesti gli occhi
le espressioni
i più vecchi del gruppo.
Lascio siano loro
a parlare.

23/9/2002

65
A pelle

Consigliate voi stessi
non la mia ignoranza!
Non illudetevi,
non cancellate così
la mia inesperienza.
Date carezze
alla vostra coscienza,
la coccolate
perché stanotte
vi porti sonno.
Io per voi
un cane bastonato,
orecchie basse
e sguardo perso
in cerca di cuori aperti.
Non aprite quella porta.
Se è commestibile
la vostra vita per me
spiate le mie mosse
ma non fate rumore.
I miei amici,
testimoni di libertà,
sono sensibili.
Non ascoltano col cuore.
Qui si percepisce a pelle.

24/9/2002

66
Lei verrà 

Raccontami la differenza
tra il morire oggi
o tra cent' anni.
Se partissi ora 
chi ne avrebbe a male?
Pianti spontanei
di qualche giorno
e poi tutto come sempre.
I pensieri depositati
in testa vostra 
mi raggiungerebbero
con la macchina
del tempo.
Lo stesso tempo
che parrà eterno
e scorrer senza senso
uscirà dall'apnea
e tornerà a galleggiare.
Sì, sentiamo i giorni
respirare di nuovo.
E ciò che io facevo
come l'avessi fatto.

Se tra cent' anni
dovessi lasciare questo mondo
a chi gioverebbe?
Poniamo il caso 
d'una vita
dedicata agli altri.
Chi vive
grazie al prossimo?
I lebbrosi e i senzatetto
che a forza
debbono trattenere
il pensiero all'oggi
per far vivere domani?
Il medico e il prete

67
saranno pure gli angeli
mandati da Dio.
Vivano pure cent' anni
per salvare un'anima
scansandone altre cento.
Lascerò a te,Dio
il potere sulla mia morte.
Mi accontento di regnare 
sulla mia vita.

25/9/2002

68
Ed ho incontrato te

Mi son svegliato solo.
Non sono maturo
per una vita insieme.
Devo costruire una coscienza.
Sono in cerca di mattoni
non per erigere
ma per distruggere.
Li tirerò ai fantasmi
della mia vecchiaia.
Non sono ancora morto,
debbo ancora nascere.
Ho scambiato quegli ululati
in scalini da salire
verso rifugi eretti
dagli schiavi della libertà.
Sono ora in questo ventre,
senza aspettare dottori
per tirar fuori la testa.

27/9/2002

69
Mondo di creati

Nel creato
non sta il creatore.
Vivrebbe magnificamente
senza creare.
Il ronzio
che suona attorno
gli offre un biglietto
per dare spettacolo.
Non nelle opere
è racchiusa l'anima.
Se guardo un quadro
sono immerso
nel mezzo di un dialogo.
Frasi tra inquilini
che mai si erano incrociati.
Siamo noi
quei creati del mondo.
Siamo noi
quei distruttori del mondo
che hanno creato 
un'anima a Dio.

30/9/2002

70
Non quando ma come

È tanto
che io sia pronto a salire
quando il carro passerà.
Migliaia i treni al giorno...
si fermano e ripartono.
Quante lettere e saluti
la vita ha ricevuto?
Trova e contali i sogni
sfregiati dalla realtà.
Il vecchio mi ha detto
devi avere uno scopo:
contro tutto e tutti
devi ringhiare.
Niente è per niente,
anche il sasso
te lo fanno pesare.
E mentre gli altri,
presi dalla lotta col vicino,
a casa hanno lasciato
occhi ed orecchie,
il mio silenzio parlava.
A tatto prendevo ogni voce,
ogni voce mi scuoteva lo stomaco.
Allora che ho fatto
entrando in casa:
ho ringhiato a mia madre
imbevuto di rabbia.
Oggi son qui
con un unico scopo.
Il mare mi ha detto
per la vita mai sarai pronto.
La mia risposta è venuta
dalla folla impietrita.
Pronto voglio morire.

2/10/2002

71
Verso dopo verso

Provare le parole
in cerca di maturità.
Sgombrare il banchetto della mente
dalle portate dei pensieri.
C'è più coraggio 
a vivere o morire?
L'incantatore di serpenti.
Ognuno di noi ha il suo.

72
Vagone scomodo

Tutta questa sofferenza
che viaggia nelle parole
non si mette a fuoco
col mio obiettivo.
Una sull'altra 
vedo solo tanti
ma proprio tanti,
piccoli piccoli
buchi neri.
Mi sforzo per la cima
e sento lo scorrere
del tempo rubato.
Peggio del perduto,
tempo silenzioso,
il rubato c'insulta
protetto da manganelli
di nostra produzione.
La reazione del riscatto
avviene per tutti
la ricaduta nell'ordine
accade a molti.
Di pochi ho saputo
in carrozza con la sofferenza.

7/10/2002

73
Mamma

Un amore così vive senza parole.
Più dell'amore è la vita stessa.
Senza forze privata di tua figlia
respiravi la speranza di rivederla correre.
No,la vita non va avanti senza la tua piccola,
non si permetta la natura di comandarti.
Continui pure a scorrere il tempo del mondo,
per una mamma non esiste notte
non esiste giorno se non li può scandire
col sorriso di sua figlia.
Figli del denaro
o figli della luna,dobbiamo pur mangiare,
tu mamma universale ti sei nutrita
delle nostre lacrime,mai hai cercato altro cibo,
hai riempito lo stomaco coi nostri malanni.
Quando la vita di tua figlia
passeggiava in piena tempesta neanche la morte
poteva far desistere il tuo cuore dalla volontà 
di vederla rincasare.
In quei giorni hai vinto la notte.
Hai salvato tua figlia e di lei ti sei vestita.

8/10/2002

74
Eterni sognatori

Non è passato attimo
che io non sia stato
nei vostri lavori,
scrittori.
Eterni sognatori
avete rubato il mio stomaco
tramutato in versi
per pompare il vostro sangue.
Infanzia vecchiaia,
morale e passione
ho sfogliato in voi.
E mi son detto ad un orecchio:
"Chi vi ha spalancato?
Chi vi ha fatto entrare?"
Si può sognare
solo il mondo che non esiste.

10/10/2002

75
Compagni

Leggo e viaggio
ascolto e viaggio
rido e viaggio.
Senza aerei o treni
naviganti al sole
questo corpo evade
e non si trattiene.
Entrambi prendono un volo
non prenotato dalla mente.
Entrambi in cammino
mai distaccati da reciproca soggezione
mai abbracciati da altrui vizio.
Muscoli ingannatori
hanno tentato e hanno vinto.
Hanno forzato e inghiottito
il legame dei compagni.
Traditori insoddisfatti
invidiosi affamati.
A colpi di accetta
hanno finalmente calpestato
l'albero secolare dell'unità individuale.
Si sente il vostro canto
accompagnato da musiche artificiali.
Si sente una sua gemma germogliare
accompagnata da voci della natura.

16/10/2002

76
Scadenze

Ho un contratto che scade
e lo devo inseguire.
Un bambino piange.
Non ci posso giocare.
Corre il tempo come una corsa,
come un padrone 
lo sbatto in galera.
Beatitudine bramata!
Ho fermato il tempo.
Non ho ucciso
il giorno che scade.
Grazie al compare
il crimine evade.
Reo di non esistere
quando il mondo per lui
è un treno inginocchiato.
Questo giorno è scaduto.
Fuggito col tempo.
Il contratto della vita
scadrà con la mia morte.
Tempo,non parlare!

20/10/2002

77
Italia

Intendo ciò che ho detto.
Vestire abiti che ho indosso.
La pazzia mi cuoce
a fuoco lento.
Italia,spettacolo andato a male
giunto all'inizio del margine.
Dopo la riva c'è il mare.
Dopo la riva la sabbia ci affoga.
Passeggiamo sulla riva,
la lunga riva
che ci dà ancora da mangiare.

22/10/2002

78
Giardini del mondo

È nella bocca
la radice.
In
co
mu
ni
ca
bi
li
tà.
Radice lunga,lontana.
La pianta dà frutti.
Frutti meravigliosi
buccia di scienza e ragione
appesi a rami di fede,gambo eretto.
Tronco che sputa resina di pace.
Albero di felicità,
polpa di denaro.

25/10/2002

79
Addio

Bisogna toccare il fondo
del nostro mondo
per venire a sapere
a chi abbiamo dato la vita 
e a chi l'affiancheremo.
Persistere e insistere
per soffocare la casa
di tutti i mobili.
Svegliarsi prima degli altri
trovarsi soli all'arrivo
e non avere a chi raccontarlo.
Limare le bozze del corpo
togliere ossigeno alla classe
e bocciare le sfumature.
Schiacciare formiche
palpitare farfalle
nutrirsi di briciole.
Ho parlato col sonno.
Da lui queste parole:
è tempo di addii.

3/11/2002

80
Libri

Le frasi di questo libro
mi proteggono dal mondo.
È un amico.
Forse apparente
ma fuori è troppo buio
per uscire da solo.
Il mio agio
è qui dentro,
nella logica di pagine
immobili al cambiar del vento.
Le bombe uccidono la vita dei poveri.
Quella dei ricchi
si offre in pasto ad un calendario.
Ho ascoltato libri
nati prima del petrolio,
parlato con fogli
ancora bambini
e toccato prime pagine
più vecchie di Gesù.
A notte tutti a casa.
Una sola e grande famiglia.

8/11/2002

81
Salviamo il salvabile

Voglio animare.
Come si fa ad animare?
Vorrei vomitare la mia anima
senza intaccare
le vesti dei presenti.
Riesci ad immaginare
un'esplosione di petali?
In ogni angolo
colori diversi
si immergono nel grigio
e finalmente questo grigio
può dire la sua,
distinguersi come diverso.
Salviamo il salvabile
e con lui anche noi.
Dopo la fuga
una sorridente gentilezza
ospiterà la nostra stanchezza.
Di nuovo aggrappati
ad appuntiti nulla,
saldi come i nostri soldi.
Che grande invenzione
il denaro.
Più ne rubo
e più lui si rifà 
violando i miei pensieri.

10/11/2002

82
Destino

Salutai la mia gamba.
Si vedeva il sole,
per me fu notte artificiale.
Un attimo prima
esplodevo al pensiero
di toccare quel gioco.
Anni dopo
e ancora esplodo
visitato dall'assurdità.
Capita che rifletta
e mi domandi il perché.
Semplice. Destino.
(E a chi altri la colpa?)
Come inveire
su chi non posso vedere.
Dove sparare
se intorno a me solo innocenti.
Povero destino,perdonami.
Ti scaglio la mia rabbia
anziché ringraziare Dio
per le prove che mi concede....

Intanto agli antipodi
persone maledicono il destino
per un posto macchina e lodano Dio,
per il Natale di pace e armonia
concesso ai propri fratelli.

12/11/2002

83
Cerco casa

È così grave 
se io,formica
non faccio il mio lavoro?
Il cantiere vive ugualmente
le impalcature sono in piedi
e il trasporto segue mamma segnaletica.
State sbraitando
perché in pena per me
o per il vostro castello,
orfano di mani analfabete?
Ribollo d'entusiasmo per voi,
ma non voglio respiri
sprecati per la mia assenza.
Al mio campanello
non risponde più formica.
Se piangete per lei
gioite per me,
sto costruendo una casa
che ha per tetto il cielo
e parole come pareti.
Se verrete a farmi visita
suonate alla voce libertà.
Non è il mio nome.
È la madre
di cui sono figlio ribelle.

14/11/2002

84
Adesso?

D'accordo con te,
tutto è sbagliato
tutto c'è contro
niente ci può far sorridere.
E allora? Qual è il passo adesso?
Restare a galla
afferrando ogni corpo
vivo o morto che sia.
Dare pugni
sgomitare i diversi simili
e prender fiato
al passaggio di venditori d'aria.
Fare del viso una plastica
capace di taciti consensi
e di religiose obbedienze
per un po' di miele
in cui immergere 
quel tozzo di pane
che solo ci fa vivere
ma solo non ci fa essere.
Ammetto come voi
d'avere paura.
Le ombre tramano attentati
e avanzo con occhi retrovisori.
Grande con i piccoli
docile con i potenti
ho studiato
la legge della tranquillità.
Rimandato agli esami
tornando a casa ho cambiato strada.
Un tragitto più lungo
di salite e discese
strettoie e immersioni
che vendevano schiaffi.
Prendendoli non li ho resi.
Ora ho una valigia
che mi segue ovunque vada.
15/11/2002

85
Ingegneri a mani vuote

Il mondo è sabbia.
C'è vento ma non si sposta
c'è sole ma non riflette,
è tutta sabbia bagnata.
Sta in piedi da sé
questione fisica e complicata.
L'acqua viene dal pozzo
di com'eri ieri e come sarai
fuori casa e dentro un'ambizione.
Il titolo dell'opera non c'è,
ci sono attori senza copione
dettati ormai dalle abitudini,
comparse dirette da costumisti
coinvolte nelle scene di noi registi.
Ora la luna vede la luce,
ci offre un sorriso
le prendiamo un braccio.
Prenotata per le confidenze
ancora più intime dei nostri
palesi segreti.
Piange le lacrime di quel pozzo,
è una luna sensibile
che veglia sulla nostra spiaggia di castelli.
Una notte lunga un'autostrada
un sogno lungo una vita.
Poi sole e vento,
un'altra estate bagnata
asciugata dalla realtà.
Ho voglia di inverni umidi e caldi
ma mi tengo l'acqua per la bella stagione.

19/11/2002

86
Acqua in bocca

Cerco una bocca
per prosciugare questo fiume di parole.
Ho voglia di scoprire
cosa protegge queste mura,
chi si sfuma 
dietro la corrente.
Sono in attesa
che l'apnea della luce
rifugga dalle proprie ombre.
Si,ti ascolto
sulla bellezza di questo nuotare,
e ti giuro
che nessuno voglio annegare.
Migliaia di cuori galleggiano
senza toccare il fondo.
Sono pesci morti
che vivono calpestando
la V di Verità.

20/11/2002

87
La fiamma che non si scompone

Anche oggi
ho saltato persone.
Un buco per respirare
è la meta della mia vita.
A dopo. So già,
ci rincontreremo.
Sono nato come un calzino
ma rivoltato.
Interi pezzi di specchio
si credono il mondo,
e ripudiano colle
troppo viscide per i loro aromi.
Pelli distese
si litigano il sole.
Lo stesso sole
questa notte 
brucerà visi lontani.
A noi toccherà la luna.
Le daremo tutto,
non parlerà 
ma le diremo chi siamo.
Ho intrapreso un viaggio,
il più lungo.
Vento,pioggia,animali.
La fiamma di lì
non ha battuto ciglio.

26/11/2002

88
Ruscelli se non piove

Ho perduto la sensibilità.
Non mi voglio occupare.
Disoccuparmi dal ciclo di idee.
Il Domani
si porta via
la mia vera vita.
In secca o in piena
sono sempre controcorrente.
Risalgo le acque,
voglio afferrare
la notte che non dormo
e osservarla al sole.
Poi mi sveglio,respiro
ma non sento fondo.
E di nuovo notte.

5/12/2002

89
Cadono

6'000'000'000 di amici.
6'000'000'000 di nemici.
Una foglia d'autunno,
cogli occhi alla mano
un tempo sorella
mutata in giudice.
Pace e armonia
le damigelle di un regno
indifferente quanto fragile.
I debiti con la coscienza
punzecchiano i legami.
La stagione è all'oscuro.
I cuori hanno retto 
all'ennesima puntura.

5/12/2002

90
Passaggi

Passaggi.
Ingrati e forzati.
Assassini naturali
e mercanti di strada.
Inseguo favole mai stanche
vecchie di giovinezza
in attesa del fumo
che ritorni fuoco.
Brucio ma non ardo
respiro ma non batto
mangio ma non ingrasso.
Sorseggio e mi disseto.
Ora ti aspetto
gola secca.
Bevi anche dopo la sete.

17/12/2002

91
Ponti

Oggi è il peggiore.
Il peggiore giorno
della vita.
Con le macchie di ieri
ci faccio colazione.
Col biglietto di domani
il tempo è prenotato.
Ora ogni minuto si fa gabbia.
E se esco 
la gabbia è più grande.

23/12/2002

92
Perdono a te

Perdono a te che non hai pane.
Perdono a te che non hai acqua.
A chi non ha padre e madre
chiedo il beneficio di uno sguardo
che il mondo mi può insegnare.
Non conosco te che sospiri al freddo.
Non vedo te,colpito dalla pioggia.
A chi come te è toccato dal bastone
cosa posso dire se non aiuto,
salvami dai sorrisi della mente.
Quanti a dirmi beato te e la tua fortuna.
Pochi giorni e buone notti
a sussurrarmi come usarla.
Attimi,inondati dall'oceano del tempo.

3/1/2003

93
Intsterno

Voglio dipingere
l'altra luna,
quella nascosta
che mai nuvola accarezzò.
Il principe e il povero
il povero e il principe.
Gemelli di madre
divisi da un mare,
il mare dei puri di cuore.
Abbracciano baciano lodano
tutto di quella faccia.
Ma lei,da se stessa nascosta,
mai è nominata.
Tu sai.
Noi non sappiamo.
Due facce ti servono
per poterci parlare.

4/1/2003

94
Sono,sì! Sono

Vorrei fosse già mattino
per attender di nuovo la sera.
La fine dei compiti
mi premia con pillole di pazzia.
Ho provato a farmi ricco
della moneta chiamata amore
ma la povertà è di gran lunga
la banconota che più guadagno.
Risate,risate
forti risate dappertutto,
risate potenti
che colonizzano gli occhi
e i viaggi...
ormai cancellati.
Tra sera e mattino
nebbia e calore
sono un sentiero.
Curve o rettilinei,
al mondo la sentenza,
ma comunque uno sbocco.

9/1/2003

95
E' notte,è festa

Desideriamo cose diverse,
le sentiamo in tempi diversi.
Siamo noi che cambiamo,
o il mondo ci asseconda?
Si piega ai nostri capricci
o puliamo le nostre lacrime?
Vorrei nusare ora
ma temo la mia parola
spinta dall'esperienza,
fabbrica sempre in attivo.
Di tutto ciò
non voglio i controlli,
per questo produco
quel patto silenzioso
che mi rende intoccabile
sotto una polvere alta
altissima,
di rosa fragile.
Quando è la notte,
non la nostra
ma quella dei miei occhi,
le macchine rincasano
e svuotano il lavoro.
Che nessuno lo sappia,
amo l'inverno.
Giorno,breve sentiero
alla corte della notte.

21/1/2003

96
Novembre

Vivo quanto basta
per smettere di vivere.
Amico domani,
sono io che ti scrivo
le lettere dei miei pensieri,
ancora io che ti faccio mito
perchΓ© mai visto.
E sempre io che ti aspetto
al confine del presente.
Ti ho ucciso,domani,
per un altro oggi.
Mi sono nascosto e armato,
alleato misero dei ricordi.

24/1/2003

97
Tonfi

Facile essere contro la guerra.
Facile essere contro la pace.
Difficile è combattere,
combattere l'assoluto.
Costa troppo simile lotta,
tale corazza è troppo spessa.
Ho forgiato la lama dei miei silenzi.
Li vorrei loquaci come il mare,
sono taglienti come divieti.
Facile è camminare.
Facile è fermarsi.
Difficile è parlare,
dire,sputare sensazioni.
Il tempo ci addomestica,
l'attimo mi porge le chiavi.
La gabbia è fatta di discorsi
ogni sbarra è un fungo senza più radice
ma mi dà da mangiare.
Ogni spazio ha un nome di bimbo
ma ho costruito fessure impossibili
e non lo fanno entrare.
Domani,chissà,
mi curerò la sordità.

26/1/2003

98
Sccc.....

Cosa devo fare
è il tam tam che mi bussa.
E se sì,
come lo devo portare.
Sulle spalle,
così da farlo cadere
quando sarebbe il suo turno.
Sotto i vestiti,
per non mostrarlo
se non quando sono nudo.
Accanto a me
è una pazzia.
Sarei insultato dai cani
e leccato dai porci.
L'al di là è lontano,
i miei sogni sono lontani.
Abituato a non abituarmi
all'idea della felicità come dolore,
contemplo il vuoto
e attendo schiaffi.
Schiaffi toccati da rugiada
colmi di lunghe pause.
Tra un silenzio e un altro
l'eco di un bisbiglio.
Troppo vivo 
per una presa diretta.

2/2/2003

99
Incidenti

Mi chiedo
c'è mai stato giorno,
o secondo,perché no,
toccato dal degno.
Un'idea,
anche solo quella,
di dignità.
Ho mani troppo pulite
per conoscere il nome
della madre gravida.
Sogno olio sporco.
Adesso la mia compagnia
è la solitudine dello sguardo.
Ascolto gli stralci
che vorrei raccontare,
mi riesce solo di accumulare.

8/2/2003

100
Senza pensiero

Scappo dal mare
scappo dal vento
fuggo le stelle.
Mi avete mentito
parlando a questi occhi.
Perché ho ascoltato voi
e non la pelle.
Parole da un nulla
che riesce a soffiare
senza zittire i pensieri
perché mai nati con lui.

21/2/2003

101
Non ho sonno

Aspetto,e non ne ho voglia,
la compagnia di un ricordo.
Tutto ciò per chiudere almeno un occhio,
il secondo poi lo imiterà.
Torno indietro con la mente
ma l'energia è poca
e la strada è lunga.
Quel ricordo amico del sonno
è passato senza voltarsi.
Non un saluto,non uno sguardo.
Ha ragione a parlarmi di oggi
e della droga dell'insoddisfazione
che mi dondola
tra il rassegnato e l'agitazione.
Io parlo con me stesso,
ascolto il mio cuore.
Un dialogo che spazza via tutto,
e non attorno a me. In salita.
Un vento che sale sopra la mia testa
e che al primo temporale
ci ricasca.

26/2/2003

102
Sul filo

Dove sono io?
Si perché se non trovo il mio opposto
il senso della vita 
va a farsi vagabondo!
Insomma,
la notte e il dì si rincorrono
in una pista tanto affollata
di ti amo e ti odio,ma mai
da farli perdere di vista.
Ho incontrato un vuoto senza confini,
mi ha chiesto una carezza o un pugno
purché sia un calore a sfiorarlo.
Una montagna mi ha pregato del cielo,
sì,anche una sola porzione
per dare respiro a un suo profilo.
La piccola libertà si è fatta donna
negli anni virili della schiavitù.
Ora la forza ha paura.
Un tempo serena avversaria della debolezza
oggi vittima indifesa del progresso.
La natura,con me o contro me,
è mia madre e mia figlia.
L'uomo,con me o contro me,
è mio padrone e mio schiavo.
Dov'è mio fratello?

25/3/2003

103
In loro nome

Perché noi? Perché noi?
Che cosa abbiamo fatto?
Questa è la risposta
a una pioggia di bombe,
a una vita senz'acqua,
al cibo gridato da invisibili stomaci,
a un cancro
per la scienza ormai senza passione,
a un maestro ubriaco di sapere
e nauseato dall'umiltà,
a una rivoluzione allieva
di quel despota ucciso,
e che non perde tempo
a trasformarlo in rimpianto.

Perché io? Perché io?
Che cosa ho fatto? Cosa non ho fatto?
Questa è la supplica
a una madre cieca
davanti a un figlio non suo,
a una legge uguale per tutti
se tutti è di un solo colore,
a un sole che c'è
e che la chimica ha annebbiato,
a una piccola percentuale,
sempre più piccola
ma oggi più potente di ieri.

Mi chiedo perché non io.
Qual é il loro peccato? 

4/4/2003

104
Stupori professionisti

Gli attori continuano a sorprendersi.
Eppure c'è un copione.
Chi lo ha scritto 
chi lo ha letto
e chi lo ha comprato.
La sorpresa 
è finita in un quaderno.
Ha un lavoro
e un cartellino da timbrare.
Ora è in ferie. Sccc...Non lo sa ancora.
Desidero licenziarla.

11/4/2003

105
Certo non oggi

Un mondo
dove ogni pensiero
ha la sua coscienza
e dove non c'è silenzio.
Uno stato
con una tradizione
per ogni cultura
e in cui nessuno
ammanetta l'arte.
Una regione
nata divisa
cresciuta divisa
ma non c'è chi punta il dito.
Una chiesa
che si sgretola
per dare il pane
all'ultimo dei non credenti.
La mia città 
che difenderò dai miei diritti
abusati contro l'essere umano.
Ti prego famiglia ascoltami,
non è il sangue che ci lega
ma il poter scegliere ciascuno
la propria giornata.

13/4/2003

106
Inframezzo

È dal mattino
che si assaggia il buongiorno.
Ecco la ragione dei miei dissapori.
Nel mio piatto non scorgo
quelle pietanze mattiniere
sfornate da una mensa di fornitori.
Cara festa obbligata
non averla a male,
ma farei male ad entrambi
con l'accettare il tuo invito.

20/4/2003

107
Ti prego,odiami

Mi sono stancato.
Sono pieno di me
e stufo di questa faccia.
Non so cosa farci.
Sono senza un perché.
Respiro senza un perché.
Rubo aria.
Succhio te che mi ami.
Mi ami senza un perché.
Odiami,ti prego odiami.
Salvami dal tuo amore.

2/5/2003

108
Un vero fiore

La verità 
è in cerca del suo amante.
Senza non può mostrarsi.
La sua pelle innocente
viene divorata
dai raggi del sole,
resta affogata
dalla sinfonia del mare,
viene dispersa
dalle brezze montane.
Un amante
cieco d'amore
sordo di vizi
e insensibile alle virtù.
Il fiore
vuole i suoi perché,
o non si sostiene.
Si lascia cadere,
senza un perché.
Chiede alla terra
calore acqua ed aria
come prova del suo amore.
La verità non vuole vivere.
La verità vuole dipendere.

10/5/2003

109
Appuntamenti

Frequenterò me stesso.
Quando trovato
vivrò per presentarvelo.
Non sono matto,
ma se lo sono
vedrò di esserlo.
Un gioco.
Non vi obbligo a questo gioco.
Trafitto dalle circostanze
senza speranze voglio esplodere,
ma non farò rumore.

12/5/2003

110
Notte

Cos'è la ciliegia che manca
se non tu che non arrivi.
Cos'è il fascino
se non tu quando cammini.
Cos'è senza parole
se non quella bocca
che,basta una goccia di sorriso,
e non si trova
saetta più fulminante.
Chi è madre natura
se non colei 
che ti ha per figlia.
Mille i vocabolari.
Non uno in grado
di parlarmi di te.

15/6/2003

111
Tremo

Aiuto!
Lontani e inafferrabili
parliamo.
Senza bisogno di voce.
È questo
il linguaggio della natura.
Non un braccio.
Siamo legati dall'aria,
la nostra unica aria.

5/8/2003

112
Sole notturno

Sento,sento,sento.
Cos'altro dire.
È una colpa
vivere nel vivere?
Condannate pure
il mio disprezzo per le leggi,
legate il mio corpo
con i vostri sguardi.
Ho deciso.
Impedite tranquilli
le mie gambe.
Io sorrido.
Sono pochi 
ad avere le chiavi.

21/8/2003

113
Porte socchiuse

Sei bellissima!
Dalle mie labbra
non è mai uscito.
A parlare erano gli occhi,
in continua lotta
col timore di violarti.
Le mie gambe impazzite
il segnale del tuo andare e venire.
Un cervello amico di tutte le idee.
Idee maltrattate e appartate
non ce n'è per nessuna,
è entrata la tua voce.
Il tuo essere così
mi ha toccato.
Senza bisogno di una strada
mi ha portato in luoghi
accessibili a pochi.
Luoghi umani,
dove non esiste freddo.
Dove è sufficiente ascoltare.

9/9/2003

114
Arrivo al passato

Bambini che non sanno.
Vorrebbero,ma piangono.
Non chiedono.
Fanno la vita
e incontrano muri.
Sono vivi. Sono altezzosi.
Sono muri duri
senza toccarli.
Il primo muro
uguale all'ultimo.
Muri che non sanno.
Non vorrebbero e non piangono.
Danno e chiedono.
Ubbidiscono e comandano.
Un bambino un giorno
si è fatto muro.
Occhi che bussano
e nessuno
si ferma per agire.
Un muro un giorno
si è fatto bambino.
La scuola lo ha ammazzato.
Mi ha insegnato
che è nient'altro
che passato.

9/10/2003

115
Sospeso nel terreno

La pelle
intorno a quell'anima
è fantastica.
Il modo
in cui è racchiusa
spaventa
per la semplicità 
della sua armonia.
Ogni passo
è un libro.
Le sue pagine
nascondono silenzi,
celano gemme.
Strappare alla terra
ciò che ha di più prezioso?
Il solo pensiero di calpestarle
è un reato artificiale.
Chi siete voi
per appropriarvi
del sincero calore?
Io sono passato
e mi hanno chiamato.

9/10/2003

116
Voglio

Piccolo,
per intrufolarmi
in quegli spazi
resi vuoti
da gocce di pioggia.
Riempirli di leggerezza
e liberarli in cielo
e salutarli
anche se non diverranno
vecchi amici.
Grande,
per reggere
non il tuo sguardo
non la tua bellezza
il tuo respiro.
Fermarsi e osservarlo
mentre si fa largo.
Semplicemente me stesso,
per dirti
con parole
con gesti
con sguardi
con silenzi
che non so ciò che voglio
ma ciò che non voglio.
Non voglio che tu pianga.
Se ti va però,
piangi pure.

14/10/2003

117
Quartieri deserti 

Un deserto di gente
per uscire con me.
Sono troppo privo di età 
per seguire l'asfalto.
Non voglio più essere io
l'assassino di me stesso.
Dovendo morire
voglio morire in vita,
non di già morto.
Vita di massa
vita di presenza
vita di passaggio.
Vita di resoconti.
Vita che
se non la soppeso
non è vita.
Oggi non posso vivere.
Troppo occupato a marcare
le tappe passate
e i percorsi futuri.
Non voglio più essere io
l'assassino di me stesso.
Dovendo vivere
voglio vivere
assistendo al funerale
di Nostra Signora Speranza.

27/10/2003 

118
Ti...

T'immagino
che ascolti le canzoni.
Il tuo viso
i tuoi capelli
il tuo provare.
Ti osservo
che sfogli libri.
Il tuo corpo
le tue mani
il tuo riflesso.
Ti parlo
che sorridi al mondo.
La tua bocca
i tuoi occhi
la tua anima.
Ospite privilegiata
di quella casa.

18/11/2003

119
Traguardi

Traguardi. Mi uccidono.
Conforto in una sigaretta.
Ammortizzare,
per un futuro benevolo.
Facci la grazia.
Corriamo 
per stare tranquilli.
Sudiamo perché sappiamo.
Sono le regole
e noi le assecondiamo.
Meglio non irritarle,
così lo specchio non ci rinfaccia.
La notte 
vorrebbe svegliarci
da questa droga.
La notte.
Paladina di libertà,
sepolta viva.

20/11/2003

120
Vite

Boom!
Che colpo. Un raudo.
Siamo in un pub,
in città.
La nostra città tranquilla.
Una birra e due parole.
Siamo a casa.

Boom!
Dove sono? Non vedo niente.
Le mie gambe,
le mani rosse,
la testa. Un macigno.
Tutti che urlano,
piangono,sbraitano.
Sirene...Corpi...
Buio e luci dappertutto.
È questa la morte?
Lo spero.
Una vita così
non esiste.

5/12/2003

121
Tempo fa!

Quello che cerchi
è in mezzo
a tanti altri.
Che prima
nemmeno sognavi
di dar loro esistenza.
Vuoi sapere il perché!
Senza non te ne andrai.
Hai guadagnato il diritto
a forza di sudore.
Non te ne puoi andare.
Inconcepibile,inammissibile,
impossibile non ci sia un perché.
Te lo deve dire,
te lo devono dire,
cosicché a casa 
te lo puoi ridire.
Finalmente ora lo sai,
sai il perché di tutto questo.
Quel senso però
bussa ancora
e non riesce a uscire.
Una chiave che non entra
una serratura testarda
una porta che ieri non c'era.
Eppure i mattoni
io li ho visti. Tempo fa!

9/12/2003

122
Sassi

Li puoi vedere
lungo la strada
quei fiori non nati
ma portati.
Raccontano storie.
Fiori che portano impronte.
Accanto a loro
metti in dubbio
la realtà del tuo mondo.
Poi,alle spalle,
come sassi.
Come persone.

23/12/2003

123
Ruota ma non giro

Lottano senza armi.
Vento e gabbiani.
Potenza e impotenza.
No vinti,no vincitori.
La presenza di uno
nell'espressione dell'altro.
Azione e reazione
convivono senza scelta
convinte che domani
dopodomani o la prossima estate
si scambieranno i ruoli.
Il vento si arresterà 
di fronte al cemento
e il gabbiano si tufferà 
in vista del cibo.
Quadro già visto.
Inquilini già iscritti.

Oggi non timbro.
Non sospenderò
le mie ali al vento.
Non alzerò muri
e non mangerò
il panettone che passa.
Cosa farò?
Quello mai fatto.
Il cemento sarà polvere
e l'aria sarà soffiata.

23/12/2003

124
Viaggiatore dell'anima

Il viaggiatore
è un uomo solo.
Nei luoghi in cui approda
non è creduto
quando parla
dei luoghi da cui è partito.
Quando fa ritorno
da dove è partito
non crede a se stesso
quando si ricorda
dei luoghi visitati.

9/1/2004

125
Morire

Muoio...
e non ho amato.
Muoio...
e non ho parlato.
Muoio...
e non ho ascoltato.
Muoio...
e non ho temuto.
Muoio...
e non ho sorriso.
Muoio...
e non ho impazzito.
Muoio...
e non ho liberato.
Muoio...
e non ho obbligato.
Muoio...
e non ho baciato.
Muoio...
e non ho perdonato.
Muoio...
e non ho rifiutato.
Muoio...
e non ho semplificato.
Muoio...
e non ho desiderato.
Muoio...
e non ho accettato.
Muoio...
e non ho informato.
Muoio...
e non ho lavato.
Muoio...
e non ho apprezzato.
Muoio...
e non ho cucinato.
Muoio...
e non ho tremato.

126
Muoio...
e non ho coltivato.
Muoio...
e non ho osservato.
Muoio...
e non ho ammazzato.
Muoio...
e non ho incoraggiato.
Muoio...
e non ho lavorato.
Muoio...
e non ho curato.
Muoio...
e non ho guardato.
Muoio...
e non ho imbalsamato.
Muoio...
e non ho raccontato.
Muoio...
e non ho accarezzato.
Muoio...
e non ho costruito.
Muoio...
e non ho pregato.
Muoio...
e non ho bestemmiato.
Muoio...
e non ho gettato.
Muoio...
e non ho affascinato.
Muoio...
e non ho riposato.
Muoio...
e non ho vissuto.
Muoio...

24/1/2004

127
Dimmi dove ho sbagliato!
Se mi sei amica,ascoltami...
dimmi dove ho sbagliato!
Sono io 
il tiranno di me stesso.
Non sono degno di verità,
ho paura di verità 
ma voglio essere
contro me.
Un dialogo impossibile
quello col mio demonio.

Ti mangio pietanza
per poter assaggiare
il fondo di chi ti regge.
Sei qui a portata
ma ti giuro,non ricordo
l'attimo in cui t'ho ordinata.

Ho paura.
Di uscire ho paura
di entrare ho paura.
Sono sempre lì
sulla porta.

128
Alibi

Temo la morte.
Non la mia,
della mia vita.
Una volta morta
comincerà a vivere,
e lì saranno guai.
Una porta chiusa
è una verità 
con cui puoi dormire.
Il buio della tua grotta
si chiama luce,
nessuno ha acceso il sole.
Domani come ieri
qualcuno busserà 
perché ritornato.
Incontrerai occhi
in cerca di lume
e del calore emanato.

31/1/2004

129
Il segno dei fasci

Non pretendo
dal particolare il generale.
Ma se anche il generale
fosse particolare?
L'insieme della visione
ci fa ammirare.
Lodiamo e accarezziamo
il nostro accumulato
gelosi,o forse vecchi
per poter far figli.

4/2/2004

130
E' finito,è noto

Tutto finisce,
mi rendo conto
e quella cosa muore.
Quando si è affacciata
senza nome né viso
non uno mi ha detto
che ci stavo dentro.
Solo ora noto
di aver nuotato
e di aver affogato
i pesci pensieri.
Spuntano e spuntavano,
oggi ci cincischio
ieri li assalisco.
Li divoro 
a sguardo fisso.
Oggi ammansisco
e con quel tutto rifinisco.

4/3/2004

131
Poveri

Solitudini.
Per paura,per noia
per disgrazia.
E quando ti vedo
mi sento un gioco.
Giocato e schiaffato
sospeso su una sedia.
Mi dondolo tra vita e morte.
È questo il compromesso
che ho in odio.
Un bambino
mi ha giocato.
La mia esistenza
per un capriccio.

21/10/2003 

132
Non sono questo corpo

Non sono il mio corpo.
Non l'ho voluto.
Quando entra la colpa?
Perché non ha bussato?
Il dovere nei confronti 
di chi? Di cosa?
Rispetterò la morale
ma solo se nuda.
Fino a quell'ora
sarò solo
per chi non me lo chiede.

5/12/2003

133
Plastica

Oscurare per farti felice
la regola del mondo.
Ci stringe con una mano
ci pettina con l'altra.
Ridere per non farti sussultare,
pulsanti in cabina.
Il rosso scopre il sipario
il bianco spegne il pensiero.
Giornali sparsi come cacciaviti
impegnati a sabotare il motore.
Viaggiamo in una macchina
nata perfetta ora a rallentatore.
In cerca di occupazione
barattiamo le angosce
con l'astinenza da se stessi.
La pelle d'oca al pensiero
che siamo noi i nostri assassini.
Preferiamo altri schiavi siano
a mostrarci la fine della miccia
purché lenta.

14/11/2002

134
Ho già risposto

Il bianco chiama.
Lo sporco vuole
e in me non è brama
di gettargli parole.
Silenzio sensuale
corteggia il pittore
e di spalle scivola l'arsenale
che il ritratto non nasce né muore.
Non turbare i fondali
per celarti al sole
dimentica le ali
e le medaglie al valore.
Incastro l'inchiostro
perché me lo implori.
Il biglietto per quel posto
l'ho dimenticato fra gli orrori.

19/3/2004

135
Grazie fortuna

(No punti di vista
che tenga.)
Ti guardo da dentro
ti sfioro da fuori
e sei bella.
Amica di Madre Natura
amica del Diavolo
poco mi tocca.
Beato 
chi ti è amico.
Io non lo cerco,
ma tengo stretta
la fortuna.

2/6/2004

136
Sempre

Giungo
che già è
vita.
Vado 
che vita
resta.
Lungo il cammino
falcio le braccia
di chi accoglie.
Voglio camminare
tra le mie sponde.
Vita paga vita
e continua
con la morte.

30/9/2004

137
Costa una vita ammettere che la felicità è gratuita.

138

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