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16 7 SETTENARE 1958 No ANNO 1 ( ¢: t C Ue Rivista mensile edita datta SCUOLA RADIO ELETTRA DI TORINO Direttore resconsabils: Vittorio. Veolia Consivetiovs: Fulvie Angiotinl Dirations ~ Redssione - Amministrasions © Uficie al Pabbilots Vins Loggia 8: TORINO. Talelono 380020 eto postele N 2 12830 SOMMARIO Cos't [I transistor?, RADIO ELETTRA La Seuole dallinfinite di SIAN CARLO FUSCO Piccolo amplificatore 9 pit) usi ‘Come costruire da se A 300 KM. ALUORA LA TROTTOLA DELLA MORTE 0) ALESSANDRO MAGGIORA V LINTERVISTA DEL MESE ai FIUPBO GAIA IL MAESTRO DI CANTO DEGLI ALTO- PARLANTI | ANTONIO ERNAZZA TI ABBIAMO INTERVISTATO LETTERE AL DIRETTORE SAND | diet peoongts ta ta. flanoscitt@ 18 on suboleati non et darcme comungue un conned seat igre agtarsgata con Yas go. fb soe) Tan . Starnes, SEC ms RADIORAMA, sastorer 1 19 2 publaneg wea Oy Sasol . BOE giaoiiments Saar Torino 4 LA COPERTINA in‘seconda — pig. nota a RADIORAMA 29 Elsie, vo filgns dotrevearl digg (io 3 LiPaes Boseil) esente numero non 8 in vendita @ viene inviata gratuitamente a tutth gli alliev’ della Scuola Radio Elettra premessa Caro lettore facciamo un po te presentazioni: questa 2 Radio- rama, ta Sua rivista; Sua perché sara Lei a plasmarta e dirigeria. In quanto a Let non c'é bisogno che mi dica Sua nome, to La conosco, earo lettore, 80 che atten deva questo giornale da tempo ¢ cid mi hasta, Conosco anche wn po’ le Sue esigenze ¢ le Sue necessita, Lei sente il bisoguo di Radiorama, quanto essa lo sente di Lei ¢ per questo Le dica con tutto il mio affetto di aintarmi. E Lei pud molto per fare di: Radiorama sna rivista inte ressanite ¢ completa, wn fogtio che possa dire ta sua parola inn fatto di tecnica clettronica e di varieth informativa, che fossa raggiungere con le sue evitiche obbicttive e con le sue lodi spassionate queglt organi nazionali interessati alla sua attivita diletlantistica 0 professionale. Prima di tutto mi & necessaria 1a Sua collaborazione pik completa legga la rivista e la jaccia leggere, mandi il Suo abbona mento, che 8 iidispersabite per farla divenire pitk grande ¢ migltore, Se tutti gli Allien! ed ex-Allievt (sull’adesione dei quali non ho dubbi) ed i sirmpatizzanti della Scuola Elettra leggeranno Radiorama ogni mese con amicizia, essa sara presto una delle pitt apprezzate ¢ perlette riot se tecnico-informative italiane. Vede quanto Radiorama hha bisogno ai Lei, ¢ non solo defla Sua quota di abbone mento, ma anche ¢ soprattutta della Sua collaborazione, Aspetto presto, percid, i Suol apprezzamenti ¢ le Sue critiche, @ se saranno lusinghiere fard in modo che la rivista le meriti sempre, se saraaino negative, 1a trasfor- meremo ¢ 1a adatteremo alte Sue esigenze. Seriva guindi alle varie rubriche, mi dica quali sono gli articolé che pie La interessano e quali wole Le siano presentati in futuro. Non sempre. potremo risponderLe subito 0 pub- Hicare quanto desidera, ma sara solo perch? lo spazio nor lo permette. Vedra che in questi primi numeri sosti- tuiremo qualcwno degli articoli per tontare nuove vie, appunto perché Lei posse valutarne i diversi aspetti ¢ quindi gindicare con pin precisione. Gia da questo primo numero hanno collatiorata illustri giornalisti ¢ la reda- sione ha spronté altri interessantissimi servizi. La rivista conterra ‘un po' di tutto quanto nguarda Welettronica notizie, informazion’ sulle novita, applicazioni varie, dati wlili per realizsazioni pratiche, iniziative delle Scuola. Ratiorama sara insomma, per Lei, il mezzo per affinare le Sue cognizioni, per sentirsi unite agli altri Suoi calleghi, per vivere strettamente la vita della Scuola Elediva, Spero quindi di vicevere la Sua pitt incondi- zionala approvazione, che sara per la redaaione ambit premio per le prime fatiche ed incitamento a fare ancora meet Vives Vex bea PER | LETTORI DEL SUD 3) ote a cuca HERA BE LEVANEDa rl" ga) ze alo: stand 21 dol padigione Baecanica ed Eletvotectiea, Sono Benvenuti tut coloro et fomenien ed est Cos’é il transistor?... La parole transistore, tradu- Hone italiana dall'inglese «transistor», va via via pid diffondendost nel campo delle radio e dell'elettro- nica in genere. Tutti ne parlano, come di um qual- cosa quasi di_miracoloto, che permette le reallzzezio- fi lob per cariche negative, Questo tipo di germanio viene denomina- to Ne Timpurita viene detta «do- nor», in quanto dona elettroni al germanio, Nel secondo caso, con elemento quale Findio, che ha solo 3 valenze, In conduzione avviene per spostamento dei equl- valente ad uno spostamento di ca- riche positive, per cui il germanio viene detto di tipo P e Yimpurita Prende il nome Gi «acceptor» in quanto, avendo deficienza i clel- troni, & come se questa ne avesse tolti al germanto, © importante notare che sia i tipo N che il tipo P sono ne! com- plesso elettricamente noutri, poiché Te cariche libere di muovers!, nega- tive nel tipo Ne positive nel tipo P, sono compensate da altrettante ca- riche, di _segno opposto, vincolate agli atom, Per rendere pitt intuitivi i con cetti esposti, sono riportat! in fig. 1 fesempl schematicl di germanio tipo Ne P, dove nei cerchletti sono rap- resentate le carlehe fsse, mentre Te altre sono mobili, Notare che ca- riche flsse ¢ mobil sona sempre in ‘egual numero, Effetto rettificatore - Diodi al germanio, Se si appoggia sulla superfitie di un cristallo di germanio di tipo N tuna punta di fungsteno (batfo di gatto) si nota che si ha conduzione Re] senso punta-germanio mentre si ha pochissima conduzione in sen- So epposto, HI fenomena, molto si- mile a quello che al ha nel diodl a Vuloto, in cul Ia corrente scorre nel senso anodo-tatodo, era gid cono- seluto fin dal primi anni della ra- Gio, solo che allora si usava un cristallo @i galena. Lo stesso effetto rettificatore st ottiene se si unisce un cristallo di germanio tipo N con uno di tipo B. In questo caso si ha conduzione nne] senso P-N (fig. 2, T diodi al germanio normalmente tusati sono del primo tipo clo’ punta, mentre il secondo tipo, detto @ giunizione, ¢ fora poco usate. ae He &@| |9 N Pp +9 Ot Fig. Rappresentazione schematics ‘al germanie pe Ne P. os Bee + Me ‘imboto, Fig. 4 ~ Schema base di ampliteatore ‘com tramsistore & pute EMET COLL. i ® BASE ig, 5 = Transistore « ghunatone P. e suo simbole. Fig, 6 - Costruzione i un transistore * et ‘Transistore @ punte, Come i triodo @ nato dal diodo gon Vaggiunta dl un terzo elettzo- do, ig grigiia di comando, trail eatodo ¢ ta placea, al fine di poter con eso comandare .Ja corrente anodies, cosi il transistore a punte @ nato dal diodo al germanio con Vagglunta di un’aitra punta vieinis- sima a quella esistente (fg. 3). Il bloechetto di germanio, in ge- nere dl tipo N, prende il rome. di base, menitre una delle punte ¢ det- ta émettitore e Yaltra collettore. Quale delle due punte sia emett tore e quale collettare viene dof alto durante Vattivaaione del tran. sistore, che consiste nel far pase sare tfa una punta, che funzioners pol da collettore, ela base deglt Impulst di corrente di ampiezza e urate opportuna, Applicando una tensione positiva alltemettitore ed una tensione nega tiva al colletiore (fig. 4) st nota che il valore della corrente del colletto- te Te dipende dai yalore della cor- rente delvemettitore Ze, allo stesso modo che in un trlodo'la corrente al placa dipende dalla tensione 4 grille. Ad ung variazione dj Je corri- sponde una variazione pitt grande ah fe; i iransistore é 'quindl “un amplifieatore di corrente. 1) coeff- lente dl amplificazione viene indi- feato con la fettera greca alfa tq) ed hha un valore compreso tra 2 ¢ $. Naturalmente il transistorepud essere pure usato per amplificare luna tenslone in quanto le variazion! dolla corrente Te possono venize con- vyertite In variadont di. tensione ai capi dl Re, mentre le variaziont della cotrente di: comando Je sono otte- hnute vartando la tensione Vo. Differenza sastanziale tra triado ¢ transistore & questa: nel triodo Ja corrente anodica & comandata dalla tensione di griglia, Ia quale ron assorbe corrente (funzionamen- to in classe A) quind! non si as. sorbe potenza per {l comando; nel transistore invece Ia corrente del coliettore & comandata da una cor- Fente di omettitore, per cit of tie chiede una certa potenza per il co- mando, Data Testrema’ vieinaciea che ci deve essere tra le due punte ela delicatezza del contatto tra. di esse ed I blocchetta di germanio, questo tipo di transistore 8 alquan- to Instabile ed fl suo uso si fa sem- pre meno frequente, man mano che st sviluppano 1 transistort a giun~ aione, di gran Tunga pitt stabil e di ‘pitt slcuro funzionamento, ‘Transistori a giunzione, ‘Lo stesso effetto di. amplificazione ai corrente (da alcunt detto pure effetto transistore) pud essere Otte nuto se, anzich® appoggiare sul blocchetto di germanio N le due punte, lo si salda tra altri due bloc- chetti di germanio tipo P, Tl bloc- chetto N funziona ancara da base, mentre i due blocehetti B funaio. nano rispettivamente da emettitore eda collettore (fig. 5) ener, cOLL. oa 8 Fig. 1 Transistore a glunzione N-P-N © suo simboto Fig. 8 - Emettitore a massa. catodo n massa, Fig. 9 - Base a massa, Griglla a massa, Fig. 10 - Collettore @ massa. Placea a massa Cripetl- tore’ eatoateo) Questo tipo di transistore, dette P-N-P, & molto pli stablle di quello # punte per la maggior estensione ‘del contatto tra i bloc- Chetti, Li che permette pure di avere una maggior corrente dt collettore ¢ quind, maggior potenza a) uscita (fino a quaiche watt) ed una amplificazione superiore a quella del tubs Tl transistore @ giunzione P-N-P viene realizeato partendo da un cristallo dl germanto N (fig. 6) delle dimension di clren nun 3 x 8x 02; sulle faccie di esso sf fissa una plccola quantita i indio (elemento acceptor) e quindl si riscalda finché questo, rammollendost, penetri ne! zermanio tipo N trasformandola in tipo P. Loperszione @ molto delicata perehe occorre controllare con massima cura lo spessore del germanio N tra le parti di tipo P. Al tre blocchetti vengono infine fissat{ { collegamenti, Il transistore a glunzione non ha bisogno di, essere formato, come quello a punte, e 1a distinsione tra emettitore e collettare @. sole determinata’ dal’ fatto che’ quest‘utima “ha maggion ‘dimension Rispetto al transistore a punte quello a gimzione ha il solo svantaggio di avere maggior capacltA parassita, quindi pud lavo~ rare a frequenze pitl basse, al massimo fin verso il MHz come dscillatore © nel Gampe BP ‘come amplifieatore. Eso pero. sta eelkemente sostiuendo 31 tipo @ punte, per la sua magetore stabil Uniaitra varlante del tipo a giunsione PN-P 6 I tino N-P-N, semplicemente oltenuto serrando un cristallo di germario P tra due di tipo N (fig, ). Liunica diversita era 1 due tpl € quella OF funzionare con tension! ci polavita oppasta, ‘Transistore ¢ triode, Schemi_ bas Volenclo paragonare un transistore a giunaione con un triode 4 pub fare la seguente corrispondenza: emettitore-catodo; base- sriglia; collettore-anodo, Gl sehemi fondamentali che si possono realizzare sono tre: 1) Emetti¢ore a massa (Bz. 8) Cortisponde al circulto pith usaio per | tubl, Esso permette di vere Je" imaggior empliichaone lel corrente che i poten, Intendendo per amplificagione ci corrente il rapporto. tra T'am- pieza delle variagionl della corrente del colletiore e T'ampiezz Geile varluzion! della. corrente dellemettitore, che le provoca. analogamente il guadagno di potenza ¢ dato dal rapporto tra Je potenza di useita e quella di ingresso, Ta potenza di useita pud ragulungere anche 1 2 W, mentre la potenza di ingresso (si @ visto che il transistore riehlede una certa Dotenza pet essere piloiato) @ dellordine di qualche microwatt, ‘La cortente di Useita é in oppostelone di fase rispetto a quella i entrata, come accade per Ie tension! nel easo del tubi ‘La massima frequenza amplificabile non supera | 30 KE, 2) Base @ massa (fg. 9), Corrisponde allo schema griglia a massa di un triode. Vampli- Acazione di corrente € minore di 1, cioe la corrente di uscita minore dolla corrente di Ingresso, pero, polehé Timpedenza di usclta & molto pitt elevata di quella di ingresso, si ha amplifica- zione di potenza, Con questo schema un tansisiore pud lavorare Dero a frequenza dellordine del MHZ 8) Collettore a massa (Ng. 10), % equivalente al ccathode follower > 0 ripetitore catodico. St ha buona amplificazione di corrente e di potenza, ed una Impe- denza di uscita molto pilt bassa di quella’ di ingresso, ‘Osservando questi schemi, di cul il pi usato & i tipo emet- titore @ massa, si possona fare Ie sexuent! osservaziont Th un tubo la polatizzacione degli elettrodi é tale che si abla conduzione anodo-catodo e non conduzione grigla-catodo; nel transistore invece la polarizzazione ¢ in senso opposto, In quanto Hl senso di conduzione @ emettitore-base ¢ collettore-base per il tipo PN-P (per il Upo N-P-N @ il viceversa) ‘Le tension! necessarie per il trausistore sono molto piceole rigpetto & quelle per 1 tubs, quindl questo & un vantageio note- vole; un altro, «i importaiva ancor maggtore é quello di non riehiedere corrente di accensfone, essendo sprovvisto di fllamento, ‘Tnfine. mentre per un tubo {i punto di lavoro 8 determinate dalla tonsione 4i'eriglia, per i transistore esso & determinato Gaila corrente dl vase, “Allzo vantaggio del transistore rispetto al tube elettronico & ato dalle sue minuscole dimensioni e dalla durats di funzio- aumento ‘pfaticamente ‘iabaitata. "Can esol posona quind Teallaare et montagel gt dimension! enceaionalmente ridotte, Indispensabill in certi casl, ¢ di notevole robustezza, Unico svan- taggio @ per ora la limitscione imposta dalin massima frequenza Gi lavoro, per cui it transistore non pud sempre sostituire | tubl; Je potenia ccogabile ¢ pure limitata, ma le continue icerche svolte in questo campo porteranno presto a superare anche Questa dimcoita. * $ RADIO El la scuola | | pressionato, visitando «Radio - Elettra », la: Scuola deil’Infinito, & Varia di gioventa che vi si respira: gio~ venti di uomini, ease, sisteml, Idee, Perfino di ambiente e di paesaggio, perché via La Loggia, dove ha sede la Scuola, @ una strada che sta ancora C 10° CHE maggiormente mt ha im- nascendo € precisandos!, nel quartlere industriale di Torino. Gfoventa dl uomini. Vittorio Veglia, Girettore generale ai questo Istituto che In cinque anni di vita @ riuseito a diventare fl terzo del mondo nel suo genere,'{! primo d'Europa, ha trenta- due anni. Alto, biondo, sottile, fronte ampia, sguardo diritto, a quello che vuole, 1 eapisee al primo contatto ch’ fatto al quella pasta salda e viva, alloceorrenaa Indomita, ferme nel puntare alla meta, ch’é tupiea det plemontes) T suo} principall eollaboratori non eredo che tacclano un secolo fra tutti ¢ tre. Il alrettore amministrativo, Toma Car- ver, silenzioso e quadrato; l'ingegner Pietro Torta, direttore delVufficio consulenza Radio, dagl occhi nert, penetrantl; Vingegner Ermanno Nano, direttore deli'ufficio consulenze ‘TV, la cu! bocea Hevemente imbronciata serba ancora qual- cosa dell'adolescenza, | La nostra Italia @ uno strano paese, pieno di sorprese, d'im~ previsto, fatto pit ai eccezioni che di regole. Appena ti set eonvinto che | giovani non vi hanno la parte dovuta, che le energle nuove non vi trovano credito ¢ adeguato sviluppo, ecco che prendi un'automobile, pereorri in due ore auto- strada da Milano a Torino, e seopr! che dal quartiere generale di via La Loggia 38, quattro uominl, che pit giovani di cosi non potrebbero essere, reclutano, guidano, consigliano, alu- tano un esereito di 25,000 soldat! In marcia verso 1a conqul~ sta detl'Btere ‘Tanti sono, attualmente, gli allievi che seguono, per corri- spondenza, 1 corsl di radio-elettroniea e televisione della - Scuola. Ma dal $1 @ ogg, ben 60.000 sono stat! Iscritti, ai ogni eta, dl ogni condiztone sociale, i ogni regione, eltta, paese, fra le Alpi e Ivonio. 5 Un'invisibile folla che, riunita, farebbe nereggtare une grande piazza; che sfilando per tre formerebbe un corteo~i! venti ehilometrl; che sotto le arm! costituirebbe due modern! corpl d'armata, ‘La paztenza, esattezra organiazativa, ta chiarezza didatti- ca necessarie alla Scuola, le trovate, le Innovacion!, le solu- aion{ per renderla sempre pla efficiente © aggiornata, sono inimmaginabili, Basta fermarsi un momento al reparto eor- rispondenza, « Radjo-Blettra » ha un movimento glomaliero, fra partenze ¢ arrivi, di elrea 1000-1200 fra lettere e pacchl Ha, pereld, 1a propria agensia postale, interna, come, @ To- Fino, ‘hanno soltanto le a RAL Ho deito gioventi di uomint, ai sistema © di cose, Del six 1 sull’impiego del cervel clare, ad ogni Istante, {l pitt remoto Hievi, ml oceuperd un’ che modo stupefacente ogn! alunno di « Radio-Elettra gine della cltta: Ia «FIAT + € stemt, bas elettronics per rintrac ol venticinquemila al tra volta: quando doved © vontare in ‘on servi, nella massa, la propria personalita, il proprio earat- tere, rlceva le Istruziont che gil ove a nel modo plit di- retto © pid adatto, Uncesercte nana Gena la congquista dell’ Etere Oggi vogiio parlare delle «cose », delle glovant, a ascinanti cose che nel magazzino della Scuola attendono ai partire per ogni punto q'Ttalta, Cose fragili ¢ luceieanti, nuove come flori di magglo, pioiell Beco il mistero det grossi paveh! che ogni giorno, a centl- misterios! del nostro seeolo, hala, partono da via La Loggia, ¢ Radlo-Flettra > non manda ai suol allievi soltanto lerioni stampate, Manda «cose > con le quali praticamente sperimentare gli insegnament! teori- ci; rlunenclo saptentemente le quali, alla fine del Corso V'al- evo avra fatto con Je proprie man|, d la prima vite all'al- tima valvola, un apparecehio radiorleevente o un televisoi oppure tutt’e due. Parole ¢ «cose », viaggiando insleme su eento trent, su cen- to strade larghe, strette, asfaltate, erbose, di metropoli, di gna, di montagna, attraversando il mare, | lumi, { la- ghi, arriveranno in mille case per compiervi {1 miracolo, Ecco: su quella tavola, in quell'angolo, una yolta non cera nulla, Ora 6, ort yglloso della propria naseita pazien Apparecehio radio, uno schermo televisivo, 32 24, pronto a ricevere volti ¢ corpl fattl dl Ince tea a 1 ‘Questo 8il reparto impaginatori delle dispense, che sono le pid complete sia come presen tazione degli schemi che come corredo ai dati tecnici sufficienti per facilmente imparare, Personale femminile particolarmente adde- strato annota osservazioni ¢ richieste degli allievi per ciascuno dei quali esiste una scheda -personale conservata negli archivi della Seuo- Ta, In questo modo viene assicurata all’allievo Yassistenza pitt completa. Foto sopra: Un angolo del reparto tipografieo dove vengono stampate le lezioni a dispense, Foto sotto: Il laboratorio collaudi. Si controlla tun telesehermo pronto per essere imballato € spedito talvolta anche in regioni lontanissime. Non @ un apparecchio radio o un, televisore qualun- que, di quelli che si comprano per contantl, 0 a rate, al primo negoato, Arriva qualeuno in visita, Vede lapparecchio. «Bello», dice. «Dove I'ha comprato? Che marea é? ». TI padrone di casa sorride complactuto, «Non I'ho comprato », risponde, «I'ho fatto to > «Lel? Tutto da <8? B come ha fatto, chi le ha inse- gnato? >. E ll padron di casa racconta ancora una volta la sto- tla delle parole e delle «cose > che gli sono venute, un po’ alla volta, costantemente, puntualmente, da Torino, in buste gonfie, quadrate, e in grossi pacehi, Le serate tranquille passate a leggere quelle parole e a soppesare, rigirare, esaminare da ogni lat , com sempre maggior confidenza, quelle «cose », Le lettere scritte per chia~ rire dubbl e incertezze; le risposte pazienti, precise, Liimpazienza di ricevere un’altra lezlone; V'ansia, la cu- riosita di aprire un altro pacco, pleno dl « cose » nuove. Quelle «cose >, pronte a partire in ogni direzione, che ho viste, Yaltro giorno, ben ordinate, pronte a vivere, vibrare, parlare e vedere, nel magazzino della Scuola «Radio-Elettra », la Scuola delt'Infinito. Grandi matas- Se di filo giallo, rosso, verde; enorm! scatole contenenti { preziosi tubl a raggi catodic ; le cose pli modeste, umili ma indispensabili, come le minuscole viti, le placchette metalliche, i saldatori elettricl; gli amplificatori a mem- brana, similt a grandi conehiglie brune le piecole resi- stenze, le valvole dal cuore d'argento, le manopole, 1 con— satorl, Gli organismi di eul sono fatte le prodigiose a trappole dell’Infinito ». Ora, sugli seaffalt del maga vise per famigile, per gruppl. S'iincontreranno domani, ino, le «cose > sono di fra una setttimana, fra un mese, in una delle 25.000 case che aspettano, in Lombardia, in Sicilia, nelle Puglie, in ‘Umbria, in Emilia, In Sardegna. Si assoreranno, spose- yanno, salderanno insieme per realizzare {1 miracolo, Il dottor Vittorio Vegila, direttore generale della Seuo- Ja, mi gulda attraverso il magazzino. Passando accanto ‘2 un rotolo di filo giallo, lo sfiora con la punta delle dita. una careza, Capisco che {i giovane direttore ama quelle « cose », come ama le parole che ogni giorno man- da per VItalia, com ami 4 suo! allieyi invisibili e questo suo lavoro, che forma ogni anno, in tutta Italla, migitala dil tecnicl specializzatl, GIAN CARLO FUSCO Nella prima quindicina di giugno, il Comandante Alessandra Magi del Mar dei Caraibi per gi un Iungometraggio a color re insieme al regista Ubaldo Ragona’e per conto della Doxa e dell’Aretusa Films film verri girato nelle pil remote fra le Isole Sopravvento si soggelto tratto dal libro dello stesso. Maggiora-Vergano (Baldoria nei Caraibi). In oceasione di dante Maggiora-Vergano scriveré per « Radiorama» una seri esto. viaggio, il Coman- Quando il *G.1,5”, la nave-sentinella di Barbados, segnala “nuvole a forma di ciambella nella fascia nord-tropicale”, tre bimotori dalla fusoliera arancione si alzano dalle Isole Sopravvento per seguire da vicino Vinquietante fenomeno mentre le radio di 25 stazioni metcorologiche cominciano a chiacchierare tra di loro come pescivendole impazazite. (Nostro servizi particolare) Barbados, agosto ella Fascla Nord-Tropicale dell’Oceano Atlan- tlco, cento miglia Levante dell'Isola di Bar- bados (British West Indies), ho visitato una nave che sembra dimenticata, Non viene da nessun porto e non é aitesa in nessun porto. Al contrario di eld che avviene su tutte le altre navi, unica preoccupasione del suo equipaggio é di mantenerla perfettamente immobile rispetto a certe coordinate geografiche; proprio come se duemila metri di ca~ tena la tenessero ancorata agli alti fondalt Liabbordai la mattina del 16 agosto proveniente da Barbados sul « Postale » Inverosimilmente cari- co: e siccome i mare, molto mosso, non consentiva manovre di normale accostaggio, ful issato a bor- do col sistema della teleferica insieme a dodie! fra marinai e tecnic! yenutl a dare fl cambio ad altret- tanti membri dell'equipaggio. Prima di mettere plede In coperta, fummo sballottati perlcolosa- mente ora a due metri dalla eresta dei cavalloni, ora @ pochi palmi dallo seafo grigio-ferro sul quale risaltava, in bianco, la sigia G.1.5: ll nome della nave. ‘Seguirono easse di viveri e le manichette per Pacgua ¢ il carburante. Sublto dopo mi trovavo alla presenza del Capl- tano Butterworth. Questi, prima di rispondere al mio «glad to meet you », afferrd un portavoce ¢ url a quelli del Postale «Se avevano ancora di- menticato I peperonis, Gli fu risposto che no, non avevano dimenticato | peperoni e che c’era anche un film eon Kim Novak. Solo allora i] Comandante del G.1.5, fece mostra di yederm! e mi strinse la mano ayvertendomi che disponevo di due ore per visitare 1a nave. Ful consegnato ad un ufficlalevto bjondo come un angelo e nativo di Brisbane (Au- stralla). Mentre mi precedeva guidandom! verso pra, notai che portaya quelli che 4 francesi delle Antille chiamano ironicamente «short a mantche Iunghe ». Questi «shorts », sia detto per inciso, di reportages sulle pit strane attivita antillest. ; = | = SH agai” Seto deel ier! qualis—-prof "un aperto™ disprezzo. per 1 —portatar! eshorts > taglatl a mea coscla, da loro oe — etesorial >! Ore, qu ‘del + maniche lunghe ») mi unleosa tra un lab e zi ae of tre sloyan| uomini, Wesnitanpa@h@Ob’ prenae una ‘cera aOIE mentee Tt suo, athe © cine sonia da ioe ti i Mmitavaid @ passarle al Vial dlssero « nit a Taboratorio aecanto; quelle che yedevo espo- ‘ste erano solo di «Big girls», di « ragazze importantls, cloé di uragani famosi, degnt @ieportare ‘un nome proprio e di venir eatalogati fra le ce- lebri_ perturbazioni. Me li presentarono uno ad uno, perquan- Real co.cc oats Pra Ptnio ocenio| dl profano. avessero tutti lo. stesso aspet~ Gi incall aa) Got acta mete to dil sinistrl ammassi nuvolos! striati dl bianco, Questo, dalle due fells nave leallans. «Auriga» 6 coma a ventagiio, era Gwendolin, che aveva devastato l'Tsola df Saba. pesaieahs vemerasis, nel ‘45; quest’altro, battezzato Willy, aveva, nel ‘49, preso d'infllata ‘Martinica e Guadalupa uccldendo 12 persone e facendo danni per mez~ serardo al franehi. ¢ eos via_dl seguito, ML splogarono pol che duando decelava formédion! nuvolose ea clambelia > nelie foto scat~ tate, {1 laboratorlo meteorologico mandava in aria un pallone sonda Tuite al strument! special, Se Je snformazion! cost rleavate davano fulto'a sospetti, subito { datf venivano ritrasmessl al Centro avio-tec- nico Antillese dal quale partivano tre bimotori dalla fusoliera aran- lone thiamatd eb.» (Hursleane detectors). GPGucste punto, tuito era in mano del tecnicl aviatorl incarleatl at ceguive, tn oil continul, 10 spostarsl della depressione © dl tenere informate per radio le Js staziont meteorologiche scagiionate lungo Ja catena delle Piccole Antille. Quando, nel 1949, passd if "buon Willy" — mi disse it capo del Sopra: La Riviere madame, aya €0108FANl, — queste stazionl rlusclrono a Zar slrottare in tempo pit dt Srartintca, dove neli‘agosta 1035 un selcento tra navi é velieri navigant! nel raggio d’azione dell'uragano ». Glacanetiiafitis ae mised si Agglinse che nessuna nave, anche superiore alle seimila tonnellate, fratchi’al aan Sot 1G" 5 qurebbe potuto sopravvlvere sulla rotta delia x brutta bestia >, Infattl, Mragano, edn terra ai fevano in Vor sui bordi di questa trottola mortale, la velocita del vento aveva tag- Wplrerselequipaggldest'eH'd' —giunto | trecento chilometri orari. _ Ghiest se ll compito degli aerel « detectors » fosse pericoloso. Fu una risata generale. ¢Dipende un po’ da come si comportano quel ragazzl » fece eco i capo del fotografi. «Per esempio, o’era fra loro un pilota americano, cetto Juniper che adesso sta in Florida, Beh, posso dire che questo Suntper Tha scampata bella, Si figuri che mentre segulya I'Uragano ‘Gwendolin si mette in testa ai lasclare 1a quota di ottomila pied! e di calarsi nell’ « occhio centrale » per vedere se @ proprio vero che Varia hon si muove al centro di un ciclone; sa come sono cert! « Yankees » glielo avevano insegnato ai Cors! special! ma lul, voleva controliare di Persona, Mi aveva detto che gii pareva molto faclle dato che { bord! delle « clambelle cicloniche > apparivano sempre netiamente delineatt fe che quelle « dannate faccende », viste dalYalto, sembravano dischi per / trassegno alla flera di Long Island... \ ‘Behl Tui non ef sta a pensar due volte e si tuffa, s'infila proprio =) a} centro del tiroine con In massima TarilitA e vede che al Cofsl spe~ Slolt ell hanno insegnato una cosa glustissima; infattl Vanemomecro di bordo indica assenza completa di vento entro un ragglo dl dodici hiigita. Perb Juniper non ha ealcolato git effetti del risuechio centrale e quando cerca di riprender quota impennandos! dal centro dell’srea Salma, non ci tiesce pity @ come se tn enorme peso lo tenesse prigio- fiero a qualche continsio at metrl dal mare sconvolto. Ailora si mette {n comunicazione con l'amico Joey che naviga a tremila metri al Glsopra del Mostroe gli chiede consigllo sul come trarsi dimplecio. SToey, dopo avergli detto 'scemo, idota e pazzo perleoloso”, 1i- spond Cl sono soltanto due soluzion!; une pegelore doli'altra. Le pri- ma @ questa: TUragano sta diigeridos sulla Martinica ad una velo- SHA al 8 miglia orarie; puol provare a tenerti sempre nella zona di calma, yolando in eiresis © spostandoti-insleme al- Vintera|trottola; quando ‘passi sull TSola,-eece 1a fal a scansare le montagne e se vedi-un posto adat- to, tenia ‘an-atterrageio di fortuna e seappa pri, ma cheH turbint di coda della.Clambella ti yen- gano atidosso; credo. che, se hai molta fortuna, tuspassaeontate su tina prObAbUIA su venti im. liont cf Cavateelacloppune: dinigitiusnbitcnvarse’ ia muregila dell’uragano e guarda un po’ cosa suecede; pud darsi che, se riescl a salvarti, Il Comandante Jepson st accontenti di fart! de- gradarel... » Juniper risponde: «O.K. Joey, vedo che non ayeyo proprio ragione di preoccuparml; ad ogni modo, tu fa cosi: lascla che passi la brutta bestia, pol guarda un po’ di mare in gira; e se ved! tun pezzo di roba arancione tra le’ onde, puot scommettere che ¢'@ attaccato il caro, vecehio Juniper che, d’ora in pol, sar& buono, lo pro- mettel », ©O.K, Juniper, guarderd; ma temo che non el saranno pezal pli grossi di un flammifero, Ad ‘ogni modo: good luck, Juniper: stasera, a cena, mi racconteral com’é ‘andata ». E il pli formidabile della faccenda fu che quella sera, a cena, Juniper raccontd com’era andata, Disse cosi: . Hi ragconto viene interrotte da tre urll dl si- rena e Tufficlaletto di Brisbane — quello in «maniehe lunghe » — mf dice che il Postale sta per andarsene, Le due ore-sono passate. Debbo aftrettarm| Nel prendere commiato dai tre fotografi, chiedo quanto tempo durl {I loro servizio a bordo! «Behl » m{ dicono «dura fino al periodo di vacanza degli uragani » E non & uno scherzo, Infatti, a memoria d’uo- mo, nessuna seria perturbazione si é mal mani- fesiata tra gennaio e aprile. Durante questi quattro mest, le «Trottole della Morte», che si formano nolie latitudini equatorial aflantiche, (chiamate Pozzo Nero), non trovano le condi- wont fayorevol! per maturare e ingigantirs!. E allors 1 G. I. 5. ed il suo equipaggio vanno ad ancorats! @ Barbados dove si ritempreranno in vista del prossimo periodo di sentinella che du- rera altr] otto mest Sono dl nuovo sospeso sulla teleferica insie. me al dodicl uomint — pit uno — della gu dla smontante. Quest/ultimo impazzisee per il mai ‘di denti e assieura che il dentista di bordo @ solo buono a mangiar pane e burro, Non ha mai visto un altro essere vivente mangiare tanto pane e burro... delle fette cosl... per ore di se= Bultol.,, Ma quanto a curare 1 dentl. Un marinaio mi confide che come si dorme a bordo del.G. 1. 5. non si dorme in nessun altro posta e che nei primi giorn! della sua perma- nenza a bordo, si é fatto delie tirate di’ 14 ore consecutive; anche perché cera un ertore! Silla Usta d’equipaggio e Iul non figurava/in forge a roll; nessuno Io cercava e lui, che nesevey tanto bisogno, ne approfittava pew donnie Mettiamo infine plede sulaPO, mette 1a poppa al mare eafila Ora che & completamentege do scandatoso, ce Una «membrana di forma elittles ‘er cone al altopariante appena useita Salis macchina e pronta. pet. essere Salata sirata Pela. Near soma “fmpasto. dt Abr. IL MARSTRO DY CANT Da un rudimentale laboratorio di una delle pitt grandi fabbriche esa a) muro, dietro. la_seriva- FA sis ath stots eornmen- datore Francesco Nobili ene una ai qulle incorniclature che a prime, iste, pad sembrare siano stale mese La facehtudere un cextificato ge Realogieo 0 un diploma di laures. St atta invece di Una pergamens che Nobili fece lacrivere in oecasione del Gecetinale della sua azienda, con 1 Romi del dipendent, teoniel © operai, che dal 1938 al 1946, contetbulzono allo Sviduppo. dl quests.” Infatti In adio- soni Societa per Aioni, € spud dire, attvalmente, “la principale fabbries Ratlana. di altepatianti in grado at produmne circa. un miglalo of giorno. Quando Nobile fond, era un ple colo laboratorio "com. un"attrezzature Fidimentale ne! pressi dt Monza, Og8i Su. uno spazio. di teemila metei qua- frati la sia febbrica ene oceupate Guasl centocinguanita persone tra Ope Tale implegat Nobill ¢ sun vomo che ha git eupe rato la. cinguantine, pur avendo con servaio {1 vigore e f'entusiasmo di un lovanissimo. Pariando della ladio- Gonl, non pid fare a meno, © glusta mente, di ‘ricordare il corkgglo Ia Bducle Sn se stesso. ene lo animarona Yenti anat fa. Fino allora vera sate peraio, tn seguito sf era. atta une Brande esperieniaa come perito mecea~ leo © montatore dt apparecehiature. ‘Un giorno. venme a contatio con al cunt teemiel strantert ehe stavano in feressandos! alle membrane per Giffuson al suomi, ‘Nobilt pensd dhe ma. produsione italiana det genere Rurebbe tnoontrato tn slowro. suecesso. Fino allors messing in talla avers mal fabbricato special! « membrane» per con! di altopaMlantl, Le nasire ditte Bi aceessorl radio fornivano del cont che erano eonfezionati con semplice fsartonelno, Hi diseo al carta acqulstave ia forma del ‘solide. mediante’ un tat lio a taggio e la fssazione ayvenive fom tin ozo sistema dl cuctura © Gf Incollature, Glocht aidattie, tnsom- Ima, costrusionl che ose! cl apparise- ero da asilo infantile. Naturalmente HW risultato era quello che era. La so- vrapposizione del cartoncino e in costa. che ne derivava, nonostante tutti elt inconvenienti posslbill e immaginablis, era per quanto di meglio si potesss gaze ‘per una’ buona” Mproduzione ‘Guesta era Ia situazione degli alto- parlanti In campo nazionale. Resta- van soltanto le «membrane» di im- portazione americana © tedesca, in Darticolare “questiuitime alfermates! fon it brevetto Papen Gus. ‘Ora, dunque, toceava a Nobill di sbrigarsela, Naturaimente, come avvie~ he per queste cose, Cerano da, supe— rare difficslt hon indifferenti, Ma Nobili rhuscl m realizzare il suo pro~ getto, Bgll recava con st un tale ba Baelio di volonta edi doti teeniche, Ber cul alla fondazione ¢ all'inizio Gelta sua attivits, segul in brevissimo tempo un lusinghiero sviluppo della Radioconl. Oggi non si pud non restare ammirati di fronte al risultati dj vents anni di lavoro. Ce ne siamo resi conto Conoscendo la. storia della Raciocont e fecendo una interessante escursione attraverso 1 suol repartl. Se ¢ una fortuna it fatto che i nostro lavoro Gh cronisti ei obbliga a venire a. con- fatto con le feccende dellindustria hon meno degli episod! pit visibil- mente umani dela vita, per Parrlechi- mento che ne rieaviamo delle nostre conoscenze, vorremino che questa for~ tuna sl estendesse It plu largamente possiblie sl glovane pubblico al quale E"riservato i compito di dirigere 0 assicurare le produzione af domant Diciamo questo perché purtroppo da nol & sempre mancato Hnteresse per tuna cultura politecnica, E' noto che dove questa ¢ assente, le genernciont che st affacclano, solianto per meta Hlescono ad ademptere alle funzion! di luneconomia © di unindustria moder- ne. Occorre peroib coltivare nell'indi- Viduo “amore per Tattivita pratica, per il rultate, Relentifieg, peril pro: Bresso tecnico. periferia, nacque trent’anni fa di alto-parlanti: la Radioconi. P Un auovo tp Al ampuentars at sue AT orma” cindsies, destinnto ‘ber ia Nellosservare su un bancone dt mon taggio Is. membrana di un cono per altoparlante, ricordammo certe nostre euriosith dt ragazza, quando si aveva Pabituaime ai fecare le mani © ra- sehiare dentro fl cono del nostro ap- pareechio radio, ‘Ora. perd, neleffettuare ta nostra visita alia fabbrica, nuotevama addl- rithura in, meso a questi pez. In- fait! la Radiocont non produce sol- tanto altopariantl compleli per appa Fecchi ‘radio, ma sforna amplifteaterl per. implanti dl grande potenza, mi- crofonl dinamici ¢ fonovalige. A parte In-grande sezione del cestell, clot det pear metalllel, tagilati e stampatl gra- ae a macchine modernissime, Y'nte- resse vero. e proprio nell Radlocont € costitulto. dalla lavorazione delle membrane, B’ come se queste nasces~ Sere dall'acqua, 1 provesso he inizia fom determinate quantita di fibre cel- Tulosiehe che vengono ridotte @ una emarmeliata > secondo 1 sistem! in lisa nelle eartiere. Ln poltiglia sl di- Iulsce sempre di pil fino a trastor- maysl in Una nera acquerugiola, Spinta atiraverso apposite tubature, Lsequa perviene a tla grande vasca situate fn un altro reparto, Ma qul giunta Yaeaua ‘non riposa, On continuo mo- vimento permette che aleune sostanze resting In sospensiorie pil. delle altre Questa. sorte dl Umpasto, questa. me- seolanza, sono effettuati in diverst Bradi di lavorazione per assfeurare filp « membrana » Jn massima fedelta. Bot Yacqua viene via via succhiata da tuna magehina, diolamo buona a tutto- fare, Questa ¢ Il eapolavoro ai Nobili Hl quale progetta ¢ costruisce da st molte delle sue machine. Quando attraverso varie fast le so- stanze sono state completamente spre mite delln loro aoqua ¢ si sono omo- genelzzate allora comincia ad apparire Ta vera emembrana y, A questo punto hha inlaio fl processo di solidifieazione. La_ «membrana» respira aria calda € pud aselugarsl perfettamente. Quindl da_un congegno passa un altzo, fine che une stampo non le da In forme Woluta, Ber esemplo aleunt quantitativt Al nembranen presenteno forma tlittien, e cid per oftenere une. buona amplifcacione” pur manienendo un Iodesto ingombro. della cassette dei appareoehi. ‘A miontaggto eeguito, In revstone accurata di ogni apparato, Non per hrulla, alla Radiocon! si ¢ date sempre Grande importance si collaudl © ag Etperimenti A tale. seopo, annessa al Inboratorio di collsudo'®” una cabina er il controllo dei suomi. La eabina ‘olata dalle yibraziom « dal rurorl esternl,” Quando un allopariante & Pronto, viene fetta funaionare tn’ ct- fina avanti a um Mlcrofono posto alla. distanés i dn metro, le varie frequenze dell'ltopariante | vengono registrate da. Un apposito. strumento in‘une.cucva-responso, Im questo. mor do si pud avere unvidea della capacita che ha. Vappareceio di esaltare. in isteiburione delle nove alte GMa per Valtoparlante — dice No- bili — soprattutio questione at tim= bro di voce» Si travta cloe ai raggiiin: gere unalte fedelth o, come anche si dice, una perfetta riproduzione. Finora fel ‘campo. degli sltoparianti none mal esistito Un apparacchio, in grado controllare meccatileamente ia «fo. Geita Sie sempre stath contsetl a fludicare con Yorecchio come nel caso Gi un intenditore che esprima apprez- Zamentl su un cantante, Quando No- bill comprese che Ia qualita di un aitopariane era tutta sm una «mem- trana» che Yorecehio avrebbe ben controllnto, allora la sua preoceupa- fione {quella dl mettersl g lavorare tin materiale che trattato con oppor fun procedimenti fosse in grado di frasmettere | soni nella pia vasta, gamma possibile e nella mageiore pas Fezza possibile. Ogg! eghi @ il maestro Gi canto degit altoparianth Antonio Ernazza Sua "seande potent a. sale Gihematograd ‘c local! scolastiel, us ‘aitopariante ‘supplementare Piccolo amplificatore a pia usi Fig. 1 = Sehema elettrico dell'ampiiseatore tuito da due tubi, un altoparlante di piccole dimen- sioni (8-10 cm di diametro), da una_pila di 1,5 V ed una da 67,5 V. Pooh! resistori ¢. -OUN>Y OA>AN-—

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