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Capitolo 7
(il tema può essere scritto alla lavagna dall’insegnante e fatto ricopiare; potrebbe bastare anche
farlo ripetere a voce o rappresentarlo con un grafico intuitivo)
Essa deriva dall’idea principale, della quale conserva l’andamento ritmico e il carattere. Possiamo notare
che viene rovesciata la direzione (da ascendente a discendente: prima intuivamo uno sforzo in salita, ora
un rotolìo in discesa
Regime: mesta, grave. Si muove generalmente per piccoli intervalli, che si allargano però quando la
melodia tocca le zone più alte. Qui si ha un indugio, un appoggio. Sembra salire e scendere con fatica.
b) Ritmo:
cellule tipiche
Regime: lento, sempre uguale, cadenzato (isocrono), pesantemente scandito, quasi marziale.
c) Timbro:
regime: scuro, voluminoso, pesante.
d) Dinamica:
regime: cresce sino al fortissimo e diminuisce poi gradualmente. È progressiva, senza bruschi
cambiamenti. Prevale il forte.
Le relazioni: tutte le dimensioni hanno in comune la forza, la pesantezza. Svolgono, da diversi lati, l’idea
di solennità, di mesta gravità.
Gerarchia delle dimensioni: il ritmo appare come il fattore espressivo più rilevante. Molto importanti
anche il timbro e melodia.
Oltre a raccogliere le osservazioni su una scheda, può essere utile realizzare uno schema sintetico che faclita
la comprensione: