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Sembrava così semplice, la casa

come spazio, tu la terra e io


inequivocabilmente una luna, visibile
e poi di nuovo invisibile,

ma sempre intorno a te. Ero la luce


dei poeti e dei pescatori che volevano
appartenerti, io facevo del mare
un movimento, così mi accostavo

a ogni riva come frangenti,


sempre pensando a te,
un cielo come corpo, insieme
e sempre da solo, e in eterno

un avanti e indietro.

Cees Nooteboom
da “L'occhio del monaco” (2019)

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