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15 aprile 2020 - 16:56 > Versione online

Coronavirus: con Blackboard Collaborate


classe virtuale diventa accessibile
Roma, 15 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Blackboard, azienda leader nelle tecnologie per
l'insegnamento, l'apprendimento e il coinvolgimento degli studenti, implementa il portale
self-service Blackboard Collaborate Self-Service capace di ridurre significativamente il tempo
che va dall'acquisto all'avvio. In un momento come quello attuale dove le Università e gli
istituti scolastici sono chiusi a causa della pandemia da Covid-19, l’importanza di avere a
disposizione strumenti che consentano di non dover interrompere la didattica è fondamentale, per
questo Blackboard ha implementato un portale self-service capace di ridurre significativamente il
tempo che va dall'acquisto all'avvio in modo da passare rapidamente e senza necessità di
interventi esterni alle modalità di insegnamento e apprendimento digitali.
Blackboard Collaborate è una soluzione di apprendimento basata sulla collaborazione online
semplice, comoda e affidabile, ideata per soddisfare le mutevoli esigenze degli studenti di ogni
livello. Questa soluzione permette un livello di coinvolgimento tale da far sentire gli studenti
come se si trovassero tutti nella stessa aula, grazie agli strumenti dedicati alle conferenze e alla
collaborazione, come la possibilità di seguire corsi sincroni tramite dispositivi sia desktop che
mobili.
Progettato per simulare un'aula fisica, Blackboard Collaborate include funzionalità che
promuovono la collaborazione, l'impegno e l'apprendimento accessibile attraverso funzioni come
alzata di mano, lavagna, chat, gruppi di discussione e sondaggi. La soluzione si integra inoltre
perfettamente con tutti i principali sistemi di gestione dell'apprendimento (Lms) e i docenti
possono registrare la lezione e renderla disponibile in un secondo momento agli studenti. La
registrazione può essere rivista in streaming in qualunque browser, oppure si può autorizzare il
download in formato MP4.
L’ Università di Urbino ha cominciato a sperimentare l’e-learning e le nuove forme di didattica a
distanza nell’anno accademico 2004/2005. Ciò le ha permesso di farsi trovare pronta per
fronteggiare l’emergenza Coronavirus, che ha visto nell’area del territorio vicino a Urbino una
delle prime zone rosse del contagio. Il preavviso col quale l’Ateneo ha dovuto muoversi per
questa emergenza è stato scarsissimo, ma è bastato invitare i docenti a usare lo strumento
Blackboard Collaborate per le videolezioni, seguendo le descrizioni testuali e i video tutorial che
spiegano il suo funzionamento, molto semplice e intuitivo. Durante la lezione, gli studenti vedono
in video il docente col quale possono interagire scrivendo in chat le proprie domande o parlando
al proprio microfono con la possibilità, alternandosi, di essere visibili anche loro in video.
"Grazie al lavoro fatto negli ultimi anni - afferma Marco Bernardo, delegato rettorale
all'Innovazione Tecnologica dell' Università di Urbino e direttore del Cisdel-Centro integrato
servizi didattici ed e-learning - ci siamo fatti trovare pronti all'emergenza Covid-19. Lunedì 2
marzo le lezioni degli oltre 600 insegnamenti di tutti i nostri 34 corsi di laurea, e nei giorni a
seguire quelle dei nostri 4 corsi di dottorato di ricerca, sono passate in e-learning con Blackboard
Collaborate, servendo quotidianamente più di 10.000 utenti tra docenti e studenti, con picchi di
3.000 nella stessa fascia oraria”.
“Poi, da lunedì 9 marzo - continua Bernardo - le sessioni di laurea temporaneamente sospese
hanno iniziato a svolgersi in diretta streaming tramite Blackboard Collaborate, consentendo a 220
nostri studenti di conseguire il titolo alla presenza virtuale di parenti e amici. Infine, lunedì 16
marzo è stato avviato lo smart working massivo grazie a diversi strumenti tecnologici, dove in
particolare Blackboard Collaborate viene efficacemente utilizzato per le riunioni a distanza di
uffici, commissioni e organi accademici. Un esempio virtuoso che ho avuto l'opportunità di
presentare agli altri atenei in un webinar che ho tenuto presso la Fondazione Crui, il braccio
operativo della Conferenza dei rettori delle università italiane".

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