T1PR
Tv Welliver racconta Bosch Concertone Da McCartney a Billie Eilish
w
“Ogni stagione ci superiamo”
GIANMARIA TAMMARO — P. 22
LA STAMPA
1 , 5 0 € II ANNO 154 II N. 97 II IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.IN L.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB- TO II www.lastampa.it
record di guariti, sono oltre duemila. 542 le vittime. fino a tre settimane per EROGARE I FONDI ALLE AZIENDE, MA SERVONO subito
Altri quindici giorni di chiusura per l’Italia
OGGI Il fantasma di Piazza Statuto
Dopo il vertice con gli esperti, arriva il decreto. Imprese fermate dalla burocrazia. Confindustrie del Nord: il sistema è bloccato
Oggi l’Eurogruppo. Conte: l’Europa batta un colpo o saremo tutti costretti a far da soli. Poi precisa: nessun riferimento ai conti
LE RESISTENZE DELL’APPARATO STATALE
CHI FRENA
LA VOLONTÀ
DI RIPARTIRE
ALBERTO MINGARDI
I E
l virus colpisce tutti i Paesi ma
non tutti reagiscono allo stesso
modo. Soffrono e soffriranno
di più quelli con patologie pre-
gresse. Il bizantinismo burocrati-
co è la nostra.
Oggi La Stampa dà conto delle
preoccupazioni degli imprendito-
ri: non è ancora chiaro come otte-
nere i finanziamenti con garanzia
statale al 90%. E’ normale che chi
prende a prestito denaro voglia
procedure praticamente automa-
tiche. Nello stesso tempo, se parte
del rischio rimane alla banca è per-
ché si spera che essa possa fare il
suo mestiere: e non riempirsi,
quindi, di crediti destinati a inca-
gliarsi. Bene le garanzie ma dob-
biamo sperare che non servano
tutte per tappare le falle di bilan-
cio, altrimenti vuol dire che fra un
paio d’anni avremo un’ecatombe
d’aziende e una crisi finanziaria.
Sono soprattutto le contorsioni
burocratiche a fare impazzire chi
ha voglia di fare. Per non pagare i
danni in caso di mancata consegna
a un cliente, mancata consegna do-
vuta alla chiusura per legge degli
stabilimenti, serve un certificato
da parte della Camera di commer-
cio sulla causa di forza maggiore.
CONTINUA A PAGINA 21
LETTERA DEL PRESIDENTE AGLI AZIONISTI
Elkann: “Exor
è in prima linea
per la ripresa”
TEODORO CHIARELLI — P. 19
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.
Basket Parla Djordjevic (Bologna)
w
Tutti con Lady Gaga per sostenere l’Oms w
“Fermati a un passo dal tricolore”
LUCA DONDONI — P. 23 MATTEO DE SANTIS — P. 28
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
Niente fase II dopo Pasqua, l’Ita- IL FRONTE ANTI-ITALIANO GLI ZOO AL CONTRARIO NELLE CITTÀ CENTO GIORNI DI EPIDEMIA
lia resta chiusa altri 15 giorni. In
seguito al vertice con gli esperti,
arriva il nuovo decreto. L’allarme
Il premier Rutte, Centri deserti, COME SIAMO
delle Confindustrie del Nord: il
cuore produttivo è fermo. Record
l’olandese la rivincita CAMBIATI
di guariti, sono oltre duemila. Og-
gi l’Eurogruppo, è scontro sul fon-
che non cede degli animali CON IL VIRUS
do salva-Stati. SERVIZI – PP. 2-13 MARCO BRESOLIN — P. 4 CARLO GRANDE — P. 11 MASSIMILIANO PANARARI
siamo arrivati ai primi 100 gior-
ni di Covid-19. Con la genesi di
un’autentica età biopolitica che la-
“Ci sono crepe”, non li hanno ascoltati. E il ponte è crollato scerà molti segni sull’avvenire, a
partire dal radicarsi di un immagi-
nario distopico diventato realtà quo-
tidiana.
Il «virus reazionario», come l’ha
chiamato su queste pagine Manuel
Vilas, minaccia la salute e l’econo-
mia collettive, e produce un radica-
le cambiamento di ottiche e com-
portamenti. Il primo, immediata-
mente visibile, è la diffusione di ma-
scherine e dpi nei nostri desolati
paesaggi urbani.
CONTINUA A PAGINA 21
SFIDA SUGLI AIUTI
COVID ESALTA
IL DUELLO
AMERICA-CINA
CHARLES A. KUPCHAN
C ome gli italiani, gli americani
sanno fin troppo bene che la
pandemia di Covid-19 sta gettando
le loro vite nel caos: la perdita dei
propri cari, i malati gravi, gli ospeda-
li al collasso, la grave recessione eco-
nomica, l'isolamento sociale. Ma gli
americani sono meno consapevoli
del fatto che la pandemia sta anche
arrecando danni significativi all'im-
TANO PECORARO/LAPRESSE
Il viadotto crollato sul fiume Magra tra Massa Carrara e La Spezia, in Lunigiana PINNA E VIVOLI — PP. 14-15 magine e all'influenza della nazione
all'estero. I Paesi di tutto il mondo si
CADE IL MITO DEL PRIVATO C ome altre illusioni sono state spazzate via
dall’epidemia, questo crollo fa cadere l’idea
che il pubblico possa essere un rimedio per ciò a cui
aspettano ancora che gli Usa forni-
scano una leadership internaziona-
le, anche in tema di salute globale.
STEFANO LEPRI i privati non sono stati in grado di provvedere. – P. 14 CONTINUA A PAGINA 21
BUONGIORNO L’ora di dottrina MATTIA
FELTRI
Abbiamo un premier, devoto di Padre Pio, e tace. Abbiamo anche al Dio in cui ostentano fede, e nonostante gli siano
un ministro, indimenticabile nel bacio alla teca col sangue state ricordate le parole del Figlio sul dovere di visitare i car-
di San Gennaro, e tace. Abbiamo un partito di governo, il cerati, e meno l’anatema che il Padre riserverà agli inadem-
Pd, gira e rigira incamminato sulle strade di San France- pienti: via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno. La
sco, e tace. E invece parla l’altro, il pezzo grosso dell’opposi- Bibbia è una bella lettura, non bisogna essere credenti per
zione, fra rosari e crocefissi e invocazioni all’apertura delle affrontarla ma, se lo si è, dovrebbe essere un imperativo. Si
chiese per la Santa Pasqua, e in nome, pare, del Cuore Im- troverebbe, per esempio, il passaggio nel libro degli Ebrei
macolato di Maria dà la linea, dice no, mai, siamo matti? I che ci esorta a ricordarci dei carcerati, come se fossimo in
carcerati restino in carcere. In giorni di profilattico distan- carcere con loro, o quello del libro di Isaia, in cui il Signore
ziamento, la promiscuità è ammessa per forza maggiore ci chiama per aprire gli occhi dei ciechi, per fare uscire dal
negli ospedali e per maggior forza nelle carceri. Che poi so- carcere i prigionieri e dalle prigioni quelli che abitano nelle
no luoghi di tortura, di illegalità istituzionalizzata, chi vuol tenebre. O, infine, le parole di Paolo sull’ipocrisia degli im-
saperlo lo sa, ma a loro va bene così. E forse, persino, nella postori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. Ma forse
loro proterva inconsapevolezza, pensano andrebbe bene questo è troppo onore.

2 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
Gli scienziati contrari ad aprire le aziende
Conte: Italia chiusa per altri 15 giorni
Il premier varerà il nuovo decreto domani, confermando il lockdown. La fase 2 non scatterà più dopo Pasqua
PAOLO RUSSO
ROMA
Alla fine gli scienziati questa
mattina il loro compitino a
Conte lo consegneranno. Di-
cendo, «per noi le condizioni
per ripartire non ci sono anco-
ra. E tanto meno per manda-
re la gente a spasso. Ma se pro-
prio si deve limitiamo la ripar-
tenza a qualche comparto in-
dustriale più essenziale e se-
guendo le misure di sicurez-
za che vi suggeriamo». Meno
di una mezza apertura che la-
scia comunque il cerino in
mano al premier che al «suo»
Comitato scientifico (Cts) lo
aveva detto chiaro e tondo:
Le norme sanitarie
Le aziende che riapriranno
dovranno organizzare
turni più brevi e con meno
lavoratori per garantire
il distanziamento
Chi ha più di 37.5 di febbre
dovrà fermarsi immediata-
mente. Previste procedure
di accesso dei fornitori che
evitino i contatti
In programma chiusure
delle mense, pulizia
giornaliera e sanificazione
periodica di locali, tastiere,
mouse e schermi touch
Le mascherine dovranno
essere utilizzate laddove
vi sia il rischio che le
persone si avvicinino
a meno di un metro
Gli imprenditori chiedono una road-map. Più prudenti i sindacati: “Bisogna evitare il rischio di vanificare gli sforzi”
L’appello delle Confindustrie del Nord al governo:
“Fateci lavorare o il motore del Paese si fermerà”
IL CASO
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
iaprire in sicu-
«R rezza», ma ria-
prire. Altri-
menti «all'e-
mergenza sanitaria seguirà
una profonda crisi economi-
ca» che potrebbe trasformarsi
in una grave depressione. Il gri-
«Non posso fare quello che
voi dite, l’economia deve ri-
partire o il Paese rischia di fal-
lire. E non possiamo nemme-
no obbligare troppo a lungo
la gente a casa». Sta di fatto
che il nuovo dpcm di Conte,
in arrivo venerdì, conferme-
rà il lockdown per altri quin-
dici giorni.
Altra questione sulla quale
il Cts si è spaccato, con una
parte favorevole a far uscire
dalla quarantena anziani e
bambini e altri no. Una linea
di prudenza sostenuta dal mi-
nistro della Salute, Roberto
Speranza, che nell’incontro
tra il governo e le delegazioni
do di dolore viene dalle Confin-
dustrie di Piemonte, Lombar-
dia, Veneto ed Emilia-Roma-
gna, che ieri hanno deciso di
rompere gli indugi pubblican-
do una nota congiunta rivolta
al governo.
«Se le quattro principali re-
gioni del Nord - si afferma nel
documento - che rappresenta-
no il 45% del Pil italiano non
riusciranno a ripartire nel bre-
ve periodo il Paese rischia di
https://overposting.info/
PRIMO PIANO
LA RIPARTENZA
dei partiti ha detto che affret-
tare la riapertura ora rischia
di portarci alla casella di par-
tenza. Trovando una sponda
inaspettata in Salvini. Del re-
sto che non sia il momento di
Migliaia le richieste
di riapertura
dal settore
metalmeccanico
allentare le restrizioni l’ha
detto ieri l’Oms e lo ha ribadi-
to al telefono proprio a Spe-
ranza la Commissaria Ue Stel-
spegnere definitivamente il
proprio motore e ogni giorno
che passa rappresenta un ri-
schio in più di non riuscire più a
rimetterlo in marcia». Con l'ef-
fetto che «molte imprese fini-
ranno per non essere in grado
di pagare gli stipendi del prossi-
mo mese». Gli imprenditori
chiedono quindi a Conte di defi-
nire «una roadmap per una ria-
pertura ordinata» che dia il via
alla famosa Fase 2. Anche il
la Kyriakides, leggendogli
l’ultimo rapporto del Centro
europeo per il controllo delle
malattie, che invita gli Stati a
non mollare senza aver pron-
to un sistema di test e sorve-
glianza. Che dopo Pasqua an-
cora non avremo. Però anche
la pressione del mondo indu-
striale è tanta. La Confindu-
stria delle regioni epicentro
dell’epidemia, Lombardia,
Emilia, Piemonte e Veneto ie-
ri è scesa in campo sottoscri-
vendo un’agenda per la ria-
pertura e chiedendo al gover-
no di fare presto, Mentre so-
no decine di migliaia le richie-
ste di apertura in deroga sui
mondo del terziario si dice
pronto ad accettare ogni tipo di
limitazione pur di riaprire nego-
zi ed esercizi pubblici.
Il sindacato, invece, chiede il
massimo di cautela, e attende
una convocazione dal premier
Giuseppe Conte. «Ci affidiamo
naturalmente alle autorità sani-
tarie. Ma bisogna riaprire prima
possibile, accettando tutte le
precauzioni, i distanziamenti
possibili e immaginabili. I nostri
tavoli dei prefetti. Soprattut-
to da parte delle imprese me-
talmeccaniche. Che il gover-
no non autorizzerà a riaprire
dopo Pasqua, ma il 20 aprile
magari sì. Conte ne ha già par-
lato con il leader della Cgil
Landini, mentre Francesca
Re David, segretario naziona-
le Fiom, detta le condizioni:
«Rispetto dei protocolli di si-
curezza e potenziamento dei
controlli, soprattutto nelle
piccole e medie imprese, po-
tenziando la rete degli ispet-
tori del lavoro, anche a costo
di richiamare quelli in pensio-
ne». Indicazioni non distanti
da quelle che fornirà il comi-
imprenditori stanno morendo
dalla disperazione, e la prima
medicina è il ritorno al lavoro».
Parla Lino Stoppani, vicepresi-
dente nazionale di Confcom-
mercio e presidente di Fipe, l’as-
sociazione di Confcommercio
che raccoglie bar, ristoranti e al-
tri pubblici esercizi. « Noi im-
prenditori del settore - prose-
gue - ci dichiariamo pronti ad ac-
cettare ogni limitazione, ma
dobbiamo avere una prospetti-
tato al governo. Rifacendosi
proprio a quei protocolli ulte-
riormente perfezionati ora
dall’Inail. Tanto per comin-
ciare turni più brevi e con me-
no lavoratori per garantire il
distanziamento. Poi stop a
chi ha più di 37.5 di febbre,
procedure di accesso dei for-
nitori esterno che evitino i
contatti, chiusure delle men-
se, pulizia giornaliera e sanifi-
cazione periodica dei locali,
che in ufficio riguarderà an-
che tastiere, mouse e schermi
touch. Le mascherine dovran-
no essere utilizzate dove vi
sia il rischio di avvicinarsi
l’un l’altro a meno di un me-
LINO STOPPANI
VICEPRESIDENTE NAZIONALE
DI CONFCOMMERCIO
I nostri imprenditori
stanno morendo
dalla disperazione,
la prima medicina
è il ritorno al lavoro
.

tro. Pericolo che dovrà essere
ridotto all’osso, perché oltre
a rivedere i turni di lavoro
ovunque possibile si farà ri-
corso alla smart working e
agli ammortizzatori sociali,
oltre che a ferie e permessi
per non lasciare senza salario
chi dovrà stare meno al lavo-
ro per garantire il distanzia-
mento. E poi occorrerà poten-
ziare le linee di trasporto per
evitare l’affollamento di bus,
treni e metro. Con queste re-
Le imprese a sostegno
di sanità e alimentare
potrebbero essere
le prime ad aprire
gole dopo Pasqua potrebbe-
ro riaprire un po’ di imprese a
sostegno di quelle sanitarie e
agroalimentari del codice
Ateco, oltre alle fabbriche
«terziarie» che producono se-
mi-lavorati per conto terzi.
Ma nel Cts c’è anche chi cal-
deggia la riapertura delle bot-
teghe artigiane. Mentre sulla
scuola il niet è unanime. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il premier Conte a colloquio con il
Comitato tecnico scientifico (Cts)
ANSA
va concreta per ripartire prima
possibile, e contribuire a riattiva-
re l’economia del Paese». «È
chiaro che i costi dell’emergen-
za sono immensi e si protrarran-
no per molto tempo.
Ma è anche chiaro che biso-
gna ripartire. Nessuno Stato,
nessuna azienda, nessun com-
parto può sopportare ancora
per molto tempo questo stato
di cose, naturalmente stando
attenti e mettendo in atto tutte
le pratiche indispensabili alla
salvaguardia della salute del
personale». Questa è l’opinio-
ne di Paolo Scudieri, presiden-
te di Adler, azienda attiva nel
settore della componentistica
dell’auto, e presidente di An-
fia, l’associazione di Confindu-
stria delle imprese del settore
automotive. «Noi diciamo che
la fabbrica è il luogo più sicuro
.
Il decreto è in attesa della firma del Colle, ci vorranno ancora giorni per ottenere i fondi
Imprese in affanno sui prestiti
Tre settimane per l’istruttoria
DOSSIER
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
li imprenditori at-
G tendono e chiedo-
no notizie sulla
pubblicazione in
Gazzetta ufficiale del testo
del decreto, nella speranza
di poter entrare al più pre-
sto in banca e fare doman-
da per il prestito. Eppure al-
le ventuno di ieri la firma
del Quirinale ancora non
c’era. «Problemi risolti», si
affrettavano a spiegare da
Palazzo Chigi. Le voci che
circolavano nei palazzi rac-
contavano invece di divisio-
ni fino all’ultimo comma
fra Partito Democratico e
Movimento 5Stelle su co-
me riscrivere la governan-
ce di Sace, la società con-
trollata dalla Cassa deposi-
ti e prestiti alla quale il Teso-
ro ha deciso di affidare la ge-
stione post-Covid dell’e-
mergenza. Da un lato Ro-
berto Gualtieri, che preme
perché la struttura di via XX
Settembre ripristini il con-
trollo sul gioiello esperto
nel sostegno alle imprese
che esportano, dall’altra il
ministro degli Esteri Luigi
Di Maio e il numero uno di
Cassa Fabrizio Palermo, de-
ciso a non mollare la presa
su una delle principali socie-
tà del suo gruppo.
Il compromesso possibi-
le garantirebbe al Tesoro il
coordinamento del dossier
liquidità, pur lasciando a
Cassa il controllo formale
di Sace. Per ottenere l’as-
senso di Di Maio, il ministe-
ro degli Esteri avrebbe
strappato un ruolo nella ge-
stione dei fondi per l’ex-
port. Uno spettacolo non
edificante per un Paese che
nel frattempo conduce una
battaglia storica a Bruxel-
les per evitare il ricorso al
Fondo salva-Stati, e che ha
infastidito non poco il Quiri-
nale. D’altra parte dal mo-
PAOLO SCUDIERI
PRESIDENTE DI ANFIA,
INDUSTRIE DELL’AUTOMOTIVE
La fabbrica è il luogo
più sicuro dal punto
di vista della salute.
Bisognerà rispettare
tutte le prescrizioni
PRIMO PIANO
LA RIPARTENZA
Un operaio al lavoro
mento della firma apposta dal
Capo dello Stato e l’effettiva
erogazione dei fondi potrebbe
passare qualche settimana.
Una volta pubblicato il de-
creto, ciascun imprenditore –
piccolo, grande, commercian-
te o della manifattura – potrà
presentarsi alla propria filiale
di riferimento per chiedere la
liquidità necessaria a riparti-
Per ottenere il
finanziamento
bisogna rinunciare a
distribuire dividendi
re. Per evitare lungaggini lo
Stato si farà carico di garantire
fra il settanta e il cento per cen-
to del finanziamento attraver-
so due veicoli: la stessa Sace
(per le imprese più grandi) o il
Fondo di garanzia per le picco-
le e medie imprese. Sace ad
esempio garantirà il settanta
per cento chiesto dalle azien-
de con più di cinque miliardi di
fatturato e fino al novanta per
dal punto di vista della salute –
afferma Scudieri –. Bisogna ot-
temperare alle prescrizioni,
dai dispositivi di protezione in-
dividuale al divieto di assem-
bramento nelle aree comuni,
fino alla diversificazione tra
aree di ingresso e di uscita dei
materiali». Più prudente l’at-
teggiamento del sindacato
confederale, a sentire la segre-
taria confederale della Cgil Ta-
nia Scacchetti. «Non dobbia-
mo dimenticare che lo stop al-
la produzione venne deciso
dal governo per una ragione
ben precisa: bisognava ridurre
al massimo lo spostamento del-
le persone, e di qui la distinzio-
ne tra le filiere essenziali e tut-
te le altre, sospese in funzione
di quell’obiettivo». Per la diri-
gente sindacale, «anche sulla
ripartenza bisogna attenersi al-
quelle con un valore della pro-
duzione entro il miliardo e
mezzo. Il limite massimo del
prestito - sei anni - non potrà
superare un quarto del fattura-
to del 2019. Per le imprese più
grandi i tempi dell’istruttoria
cambieranno da banca a ban-
ca: da un minimo di cinque
giorni a un massimo di tre setti-
mane per le pratiche più com-
plesse. Per commercianti, arti-
giani, lavoratori autonomi e
professionisti la faccenda sarà
più semplice: il Fondo di garan-
zia per le piccole e medie im-
prese sosterrà il cento per cen-
to di tutti i finanziamenti fino
a venticinquemila euro e in
ogni caso a tutte le aziende
con un tetto di ottocentomila
euro di ricavi. In questo caso
l’importo del prestito non po-
trà superare il 15% dei ricavi:
centoventimila euro.
Per ottenere il finanziamen-
to occorrerà rinunciare a distri-
buire dividendi per tutto l’an-
no, non si potranno finanziare
attività all’estero, non si potrà
avere crediti deteriorati in ban-
ca precedenti il 20 febbraio. Il
TANIA SCACCHETTI
SEGRETARIA CONFEDERALE
DELLA CGIL
Dobbiamo attenerci
ai pareri degli esperti:
più si limitano
gli spostamenti
prima ne usciamo
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA
6
Anni, il limite massimo
A dall’inizio
del prestito. Non potrà
superare un quarto
del fatturato del 2019
100%
Il sostegno del fondo
di garanzia
per i finanziamenti
fino a 25 mila euro
tasso di interesse applicato do-
vrebbe essere vicino allo zero,
in ogni caso ben al di sotto di
quello garantito dal mercato,
fra uno e due decimali. Una
volta ottenuto il sì della banca,
il Tesoro garantisce che i tem-
pi per l’erogazione saranno
brevi e gestiti con una piatta-
forma on line. Il precedente
dell’Inps con il bonus per i lavo-
ratori autonomi non promette
bene, e l’impegno è perché il
pasticcio non si ripeta. La lun-
ga esperienza di Sace nel setto-
re dovrebbe evitare gli errori
accumulati dall’Istituto di pre-
videnza. Basterà? Entro Pa-
squa il governo ha promesso
un ulteriore decreto che do-
vrebbe garantire anche un ri-
sarcimento a fondo perduto
per i giorni di lavoro persi dal-
le aziende durante il lockdo-
wn. Se manterranno le pro-
messe della vigilia, si tratta di
altri dieci miliardi di euro per
mettere in sicurezza decine di
migliaia di imprenditori in dif-
ficoltà.
Twitter @alexbarbera —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
le indicazioni del Comitato
Tecnico Scientifico; più riu-
sciamo a contingentare gli spo-
stamenti, prima ne usciamo.
Se il governo ritiene di far par-
tire almeno una parte dell’atti-
vità produttiva tra qualche set-
timana, come ci ha promesso il
premier Conte ci aspettiamo
un tavolo di confronto sul nuo-
vo Dpcm post-14 aprile; biso-
gnerà comunque rispettare le
indicazioni del protocollo go-
verno-imprese-sindacati del
14 marzo, ovvero distanzia-
menti e dispositivi di protezio-
ne. Questo per molti comparti
significa non poter riprendere
a pieno regime, come il caso
della metalmeccanica. L’im-
portante - conclude Scacchetti
- è evitare il rischio di vanifica-
re lo sforzo fatto». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
TACCUINO
Le ragioni
dietro
il pressing
delle aziende
MARCELLO SORGI
un mese esatto
blocco, il Nord
preme per la ria-
pertura. Il documento delle
Confindustrie di Piemonte,
del
Lombardia, Veneto e Emi-
lia-Romagna è una chiara
presa di posizione nei con-
fronti del governo. Non è
neppure connotato di par-
te, dato che agli imprendito-
ri delle tre regioni governa-
te dal centrodestra si sono
aggiunti quelli della mag-
gior regione a guida di cen-
trosinistra, e che i termini
dell’appello sono chiari: se
ci costringete a stare anco-
ra chiusi, non saremo più in
grado di pagare gli stipen-
di. Le ragioni che si intuisco-
no, anche a una veloce lettu-
ra del testo, sono due.
La prima è che da Palaz-
zo Chigi, proprio in tema di
riapertura o fase 2, intesa
come graduale ritorno alla
vita normale, almeno a
quella produttiva, dato che
per il resto si tratterà di una
convivenza con i rischi del
virus, arrivano segnali con-
traddittori. Conte ha fatto
un accenno, nel suo ultimo
messaggio tv, ma si prepa-
ra a tornare davanti alle te-
lecamere domani per an-
nunciare altre due settima-
ne di isolamento dei cittadi-
ni a casa e di conferma del-
le restrizioni per le uscite di
emergenza.
Il secondo motivo è l’im-
barazzo di tecnici e scien-
ziati che hanno fin qui coa-
diuvato l’esecutivo nell’in-
dicare un insieme di rego-
le plausibili per la gradua-
le uscita dall’emergenza, ti-
po blocco solo di certe aree
geografiche o di certe fa-
sce d’età, via libera a eserci-
zi fin qui fermi e quali, ri-
storanti e bar si o no e così
via. S’intuisce che gli esper-
ti che sono stati a ragion ve-
duta solleciti nell’imporre
il lockdown al governo,
che del resto, nel prendere
le durissime misure di que-
ste settimane, s’è fatto sem-
pre scudo dei pareri scienti-
fici, adesso preferirebbero
che sia Conte a prendere
una decisione di quelle
che non si possono proprio
sbagliare. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
JENA
FINALMENTE
Ieri è crollato un ponte,
finalmente si torna
alla vita normale.
jena@lastampa.it

4 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
Eurogruppo, scontro sul fondo salva-Stati
Germania e Francia in pressing sull’Olanda
Parigi minaccia i falchi del Nord Europa: sui Coronabond siamo pronti ad andare avanti con chi ci sta
MARCO BRESOLIN
INVIATO A BRUXELLES
Nelle ultime ore Parigi e Berli-
no hanno spinto sull’accelera-
tore della loro macchina diplo-
matica con una missione ben
precisa: far sì che l’Eurogruppo
di oggi si chiuda con un accor-
do. Perché – avverte il francese
Bruno Le Maire - «un nuovo fal-
limento è impensabile». Il pres-
sing è stato diretto verso Roma
e L’Aja, ma nelle capitali dei
due principali Paesi Ue sono
convinti che le resistenze italia-
16
Le ore di trattative tra
i ministri europei. Oggi
nuovo incontro
per cercare l’intesa
410
I miliardi di euro a
disposizione del Mes
ma si pensa di limitare
l’importo a 240 miliardi
100
I miliardi di prestiti Ue
ai governi per i sussidi
anti-disoccupazione e
la cassa integrazione
Il premier olandese non cede: non siamo disposti al debito in comune
L’Aja vuole un fondo d’emergenza da 20 miliardi per i Paesi in difficoltà
Rutte, il nuovo Signor No
“Condizioni severe
per i prestiti all’Italia”
PERSONAGGIO
DALL’INVIATO A BRUXELLES
l 20 febbraio scorso a Bruxel-
I les era in programma un te-
sissimo vertice sul bilancio
Ue 2021-2027. Tesissimo
perché le posizioni dei Paesi era-
no estremamente distanti. Il
premier olandese Mark Rutte si
presentò alla riunione con una
mela e un libro sottobraccio, la
biografia di Frédéric Chopin:
«Dobbiamo stare qui tutta la not-
te? Beh, con me ho tutto ciò che
mi serve per passarla: sapete be-
nissimo qual è la mia proposta
(budget non superiore all’1%
del Pil Ue, ndr.) e non ho alcuna
ne potranno essere superate.
Preoccupa invece di più la li-
nea olandese che non accenna
ad ammorbidirsi.
Il grande terreno di scontro è
quello del Fondo salva-Stati
(Mes), visto che sul futuro Fon-
do per la Ripresa (proposto dal-
la Francia) il comunicato fina-
le potrebbe contenere una for-
mulazione generica che non ci-
ta esplicitamente l’opzione di
emettere bond comuni né tan-
tomeno la parola Coronabond.
Un linguaggio volutamente va-
Il ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire, parla in videoconferenza con i colleghi durante l’Eurogruppo
intenzione di negoziare». Dopo
un mese e mezzo le posizioni
non sono cambiate e la trattati-
va non ha fatto progressi.
L’atteggiamento del capo
del governo nei negoziati sul
bilancio Ue spiega bene lo stal-
lo di questi giorni all’Euro-
gruppo. Perché dice molto sul-
la concezione che i Paesi Bassi
hanno delle risorse comuni e
soprattutto sulla loro tattica
negoziale: «Non arretro di un
millimetro». E così ha fatto an-
che il suo ministro delle Finan-
ze Wopke Hoekstra, intransi-
gente sull’ipotesi di introdur-
re strumenti per fare debito
comune e irremovibile sulle
condizionalità da fissare nei
https://overposting.info/
PRIMO PIANO
IL CONFRONTO SUGLI AIUTI ECONOMICI
go per ottenere il sostegno te-
desco, ma che per Parigi è co-
munque un passo in avanti.
L’Eurogruppo di stasera, in ca-
so di accordo, non entrerà nel
dettaglio: passerà la palla al
Consiglio europeo della prossi-
ma settimana. Ci sono ancora
troppi aspetti del Fondo su cui i
governi sono divisi: come si fi-
nanzia, che legame ha con il bi-
lancio Ue, quali i suoi contorni
legali. Ma Parigi fa sapere di es-
sere pronta ad andare avanti
sulla strada degli Eurobond
prestiti del Fondo Salva-Stati.
L’Olanda, uno dei sei Paesi
fondatori del progetto europeo,
si è trasformata così nel nuovo
«Signor No» dei tavoli Ue. Cer-
to, la distanza con le posizioni
italiane non è una novità degli
ultimi anni. Tra i diplomatici
della Farnesina vige un detto
chiamato «La legge del Fracas-
si: nel dubbio, in quel posto ai
Paesi Bassi». L’espressione origi-
nale è molto più colorita e in so-
stanza suggerisce ai diplomatici
che, in caso di dubbio sulla posi-
zione da prendere, è sempre be-
ne schierarsi dalla parte oppo-
sta a quelle de l’Aja.
Alcuni analisti hanno para-
gonato il recente atteggiamen-
con i Paesi che ci staranno. Uno
scenario che di fatto spacche-
rebbe in due l’Eurozona.
Oggi alle 17 i ministri ripren-
deranno il lavoro sospeso ieri
mattina alle 8 – dopo sedici ore
di negoziati – per mancanza
d’intesa. Il grande scoglio è sta-
to proprio il Fondo salva-Stati.
Il compromesso raggiunto tra
Parigi e Berlino prevede una
versione del Mes con condizio-
nalità minime e la possibilità di
usare quei soldi per tutte le spe-
se collegate all’emergenza Co-
Il premier olandese Mark Rutte
to olandese a quello del Regno
Unito pre-Brexit, ma la situa-
zione è diversa. I Paesi Bassi
sanno benissimo che stare
nell’Ue rappresenta un grande
vantaggio per il loro export. Pe-
rò – per ragioni opposte a quel-
le italiane – nell’opinione pub-
blica c’è la perenne sensazione
che l’Euro rappresenti una za-
ronavirus: sanitarie, ma anche
per gli interventi socio-econo-
mici. Così c’era scritto nella
bozza di compromesso presen-
tata nelle prime ore del matti-
no dal portoghese Mario Cente-
no, presidente dell’Eurogrup-
po. Bozza che però Olanda e
Italia non hanno voluto sotto-
scrivere. Gualtieri chiedeva un
Mes a condizioni zero: impossi-
bile, visto che sono i trattati a
imporre un minimo di condi-
zionalità e la firma di un Memo-
randum. A quel punto anche
THOMAS SAMSON / AFP
EPA
vorra in quanto i costi delle
inefficienze dei Paesi del Sud
ricadono sulle loro spalle.
Dopo il fallimentare Consi-
glio europeo di 15 giorni fa, il go-
verno de L’Aja è stato duramen-
te criticato in Europa per la man-
canza di solidarietà verso i Paesi
più colpiti dal Coronavirus. Il
premier portoghese Antonio Co-
Spagna, Francia e Grecia han-
no preso le distanze da Gualtie-
ri. «In quel momento – raccon-
ta una fonte che ha seguito i la-
vori – con un po’ di insistenza
forse saremmo riusciti a con-
vincere l’Italia. Anche perché
Gualtieri sa bene che un falli-
mento dell’Eurogruppo può
avere pesanti ripercussioni sui
mercati, danneggiando in pri-
mis Roma. Il problema però è
che l’olandese si è ulteriormen-
te irrigidito».
Wopke Hoekstra, ministro
delle Finanze de L’Aja, ha ini-
ziato a porre ulteriori paletti:
«Nel Mes ci devono essere con-
dizioni. A causa della crisi, dob-
biamo fare un’eccezione e con-
sentirne l’uso senza condizioni
solo per coprire i costi medici.
Ma per il sostegno economico
a lungo termine servono deter-
minate condizionalità». Come
ad esempio un piano di rientro
attraverso un rigido piano di ri-
forme imposte da Bruxelles.
Bruno Le Maire è sbottato:
«Ogni giorno contiamo miglia-
ia di morti e stiamo qui a gioca-
re con gli aggettivi. Dovremmo
avere maggiore contezza della
gravità della situazione, altri-
menti saremo giudicati prima
da mercati e poi dai nostri citta-
dini». Gli altri Paesi nordici
hanno fatto un passo indietro,
ma Hoekstra è andato avanti.
Paolo Gentiloni, al termine del
vertice, ha lanciato «un appel-
lo al senso di responsabilità ne-
cessario in una crisi come que-
sta». E invitato tutti a voltare
pagine: «Domani è un altro
giorno». —
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sta ha definito «meschine» e “ri-
pugnanti» le parole del ministro
Hoekstra e nei giorni successivi
c’è stato un intenso dibattito in-
terno proprio su questo. Signifi-
cativo in quei giorni è stato il si-
lenzio dell’olandese Frans Tim-
mermans, vicepresidente della
Commissione, che – pur essen-
do all’opposizione – non ha pre-
so una chiara posizione. Solo ie-
ri, dopo il fallimentare Euro-
gruppo, è uscito allo scoperto
con un intervento sulla stampa
nazionale per dire che servono
nuovi strumenti per dimostrare
solidarietà al Sud Europa.
Critiche sono arrivate anche
dai partiti della (risicata) mag-
gioranza e lo stesso ministro ha
ammesso di aver agito con «scar-
sa empatia». Ma la posizione di
fondo non cambia: niente Euro-
bond e Mes con condizioni. Rut-
te ha proposto di istituire un fon-
do d’emergenza Ue da 20 miliar-
di per aiutare i Paesi in difficol-
tà, ma niente debito in comune.
L’Aja è pronta a contribuire con
un miliardo: «Soldi da regalare,
non da prestare», ha scandito il
premier. Perché secondo il suo
ragionamento, ai Paesi «inaffi-
dabili» come l’Italia è meglio re-
galare un miliardo piuttosto
che prestarne dieci. MAR. BRE.—
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.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri
Conte si appella ai tedeschi: “Aiutiamoci”
Il premier stretto tra l’intransigenza del M5S e la possibilità di chiudere un accordo con i Paesi Ue
RETROSCENA
ILARIO LOMBARDO
FRANCESCA SFORZA
ROMA
nnusa l’aria, Giusep-
A pe Conte. E sente
che dal Nord spira
un vento favorevole.
Prima le grandi industrie auto-
mobilistiche e persino pezzi
dell’establishment finanziario
tedesco che suggeriscono più
comprensione verso l’Italia e i
Paesi del sud Europa, poi i Ver-
di che propongono bond co-
muni sulla sanità, ora anche lo
Spiegel che definisce «gretto e
vigliacco» il rifiuto di Berlino
di mutualizzare il debito sul co-
ronavirus. Il premier sente che
il governo italiano deve spinge-
re su una convergenza emoti-
va che è senza precedenti. Ora
o mai più. Così torna alla cari-
ca sulla stampa tedesca: «Pen-
sate davvero che la Germania
possa avere dei vantaggi eco-
nomici se gli altri Paesi attra-
verseranno una grave recessio-
ne? – dice al quotidiano Bild -
In Germania potete avere tut-
to lo spazio fiscale che volete
ma non potrete mai pensare di
affrontare un’emergenza sani-
taria, economica, sociale di co-
sì devastante impatto con il vo-
stro spazio fiscale. È nell'inte-
resse reciproco che l’Europa
batta un colpo, che sia all’altez-
za della sfida, altrimenti dob-
biamo assolutamente abban-
donare il sogno europeo». È
servita una precisazione di Pa-
lazzo Chigi, perché le anticipa-
zioni delle parole di Conte for-
nite inizialmente dalle agen-
zie avevano suscitato forti po-
lemiche. Il premier parla al
cuore pragmatico dei tedeschi
che conoscono i vantaggi del
mercato unico. Ma parla an-
che al cuore europeista di un
popolo che dall’Unione ha avu-
to tanto, ma che pure teme di
naufragare nel debito altrui.
«Dobbiamo sviluppare gli stru-
menti finanziari necessari. L’I-
talia e altri Paesi che ritengono
che lo strumento degli euro-
bond sia utile non sostengono
che il debito italiano debba es-
sere pagato dai cittadini tede-
schi o olandesi o finlandesi».
Quando punta al bersaglio
massimo, sì agli eurobond e
no al Mes, Conte è sincero, ma
anche già consapevole del pun-
to di caduta. In un vertice lam-
.
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 5
PRIMO PIANO
IL CONFRONTO SUGLI AIUTI ECONOMICI
GIUSEPPE CONTE
PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
È nell’interesse
reciproco che l’Ue sia
all’altezza della sfida,
altrimenti dobbiamo
abbandonare
il sogno europeo
ANSA
po, che si riaggiornerà oggi, si
confronta con Luigi Di Maio e
il ministro dell’Economia Ro-
berto Gualtieri per affinare la
strategia e cercare il conforto
di due pesi massimi di M5S e
Pd. L’incontro, infatti, serve al
ministro degli Esteri per ribadi-
re il netto rifiuto del Meccani-
smo europeo di stabilità da par-
te del Movimento. La questio-
ne è cruciale per la stabilità de-
gli equilibri di maggioranza e
ha un peso anche sui margini di
azione che si sta dando Conte. I
grillini intercettano qualsiasi
tentennamento che, a loro avvi-
so, possa preludere a un cedi-
mento. Al suo interno il M5S è
spaccato tra chi confida nelle
scelte del premier e la fronda so-
vranista dei grillini, più sensibi-
le alla propaganda di Matteo
Salvini che ha ripreso a martel-
lare proprio sul fondo salva Sta-
ti, convinto che l’Italia lo subi-
rà. Da due giorni nelle chat dei
5 Stelle gira lo screenshot di un
video di Instagram della confe-
renza stampa in cui Conte assi-
cura che «diremo sì agli euro-
bond e no al Mes». La scelta di
polarizzare al massimo la posta
in gioco arriva in una fase diffi-
cilissima delle trattative e per
questo ha tutto il sapore di una
tattica negoziale finalizzata a
ottenere quanto più sia possibi-
le. E a questo proposito secon-
do Conte, sostenuto dal Pd e
da una fetta del M5S, bisogne-
rebbe tenere presente l’impor-
tanza di non spaccare il fronte
dei Paesi che si è cementato
contro l’asse olandese-tede-
sco. Ad esempio, con una ec-
cessiva intransigenza nei con-
fronti di un Mes in versione
light che a Spagna e Portogal-
lo non dispiace affatto e che
con grande probabilità potreb-
be finire nel pacchetto finale
dell’Ue. Del resto, se si guarda
indietro, neanche venti giorni
fa l’unico strumento finanzia-
rio che sembrava messo a fuo-
co era appunto il Mes con una
serie di condizioni pesanti e
inaccettabili per il debito italia-
no (Troika, riforme ecc..). Poi
si è passati al fondo contro la di-
soccupazione Sure, che muo-
verà fino a 100 miliardi, e agli
stanziamenti della Bei per of-
frire liquidità alle imprese con
un fondo di 200 miliardi. Infi-
ne è arrivato il Mes a condizio-
ni minime e un dibattito ruvi-
do ma vero sugli Eurobond. —
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6 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
Imprese, la burocraz
Circa 71 mila aziende hanno ottenuto di lavorare in deroga: il 67% è nel Nord colpito dal virus.
DAVIDE LESSI
Il motore economico del Paese ha fretta di ripar-
tire. Più dell’appello degli industriali del Nord,
lo testimonia un dato: sono 71 mila le aziende
La titolare di Rold, azienda da 230 dipendenti
“Poca chiarezza e manca il testo del decreto”
“Temo i tempi
per ottenere
i prestiti statali”
LA STORIA /1
FRANCESCO SPINI
MILANO
osa dobbia-
«C mo fare il 16
aprile, anco-
ra non è chia-
ro: dobbiamo pagare l’F24 con
i contributi per i dipendenti co-
me da calendario o è conferma-
to il rinvio?». E ancora: «Quali
saranno tempi e modi dei fi-
nanziamenti garantiti? Il de-
creto ancora non s’è visto», di-
ce Laura Rocchitelli. La sua
azienda, la Rold di Nerviano,
attiva nella meccatronica, è
tra quelle che si sono fermate
ma che vorrebbero tanto riac-
cendere i motori: «Ci ha blocca-
to un uso troppo rigido dei co-
dici Ateco che, per loro natura,
non identificano le filiere», di-
ce la presidente e ad. Ora però
qualche spiraglio si potrebbe
aprire: «Abbiamo clienti che
rientrano nelle categorie ne-
cessarie e noi siamo nella filie-
ra. Un esempio? Forniamo in-
terruttori a un’impresa che fa
macchinari per la sanificazio-
ne». Quindi se non arriverà un
decreto a lanciare la tanto so-
spirata fase due, l'azienda – co-
me tante in questi giorni – po-
trebbe decidere di chiedere la
deroga. «Stiamo valutando di
presentare domanda al prefet-
to», dice Rocchitelli.
Del resto, ragiona l'impren-
ditrice, piuttosto che i codici
«andrebbero valutate le condi-
zioni di salvaguardia degli ope-
ratori e su questo, fin da prima
della chiusura, abbiamo mes-
so a punto i protocolli, le di-
stanze, le mascherine e gel di-
sinfettanti in tutte le postazio-
ni». Intanto pesano le incogni-
te, anche per quest’azienda da
40 milioni di fatturato e 230 di-
pendenti, sede nell’hinterland
a nord ovest di Milano. «Sia-
mo un’azienda solida – affer-
ma Rocchitelli –, però contia-
mo di accedere ai finanziamen-
ti garantiti non solo per la liqui-
dità in sé, ma anche per accele-
rare negli investimenti che vo-
gliamo confermare proprio
per ripartire col turbo in un mo-
mento che sarà complesso per
tutti. Ma finché il decreto non
che lavorano in deroga e hanno inviato in que-
sti giorni di lockdown una comunicazione ai
prefetti per continuare a produrre. Di queste
71 mila, il 67 per cento - come evidenziato dai
LAURA ROCCHITELLI
PRESIDENTE E AD
DI ROLD
Il paradosso? Per un
certificato non basta
una mail ma ti fanno
andare alla Camera
di Commercio
c'è, non si può nemmeno anda-
re in banca e avviare la pratica.
Vorrei capire, per esempio, se
quel 10% non garantito dallo
Stato implica la solita procedu-
ra di valutazione da parte del-
le banche, col rischio di veder
passare settimane, oppure tut-
to sarà più snello». Ancora non
è dato di sapere.
Nel frattempo la burocrazia
si nasconde anche nelle cose
più semplici, nei dettagli. Le
aziende per dimostrare ai loro
clienti che l’impossibilità di te-
nere fede ad alcune scadenze
è stata dettata da una causa di
forza maggiore, ed evitare così
il rischio di penali, devono far-
sela certificare dalla Camera
di Commercio. «Si tratta di un
semplice foglio, ma mi hanno
spiegato che non può essere
spedito via posta elettronica
certificata, come sarebbe logi-
co pensare, ma può essere riti-
rato solo di persona o tramite
corriere. Domattina manderò
per le vie di Milano un corriere
a ritirare un semplice certifica-
to». Non male nell'anno 2020,
mentre le auto della polizia lo-
cale girano tra i quartieri inci-
tando dagli altoparlanti: «Re-
state a casa». —
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PRIMO PIANO
L’ECONOMIA IN AFFANNO
Il titolare della Gran Tour nel Frusinate
“La deroga? Non si trovano mascherine”
“Aspetto ancora
140 mila euro
di rimborsi Iva”
LA STORIA/2
LUCA MONTICELLI
ROMA
ra Colleferro ed Ana-
T gni, visibile anche
dall’autostrada, c’è lo
stabilimento della
Gran Tour dove si realizzano
prodotti di arredamento per il
bagno e il benessere. Siamo a
Paliano, provincia di Frosino-
ne, il titolare dell’azienda è Ge-
rardo Iamunno, originario del-
la provincia di Salerno e presi-
dente della piccola industria di
Unindustria. La sua è una sto-
ria di successi all’insegna del
Made in Italy, è proprietario an-
che della fabbrica di Pordeno-
ne del marchio di design Alba-
dati della Uil - sta nelle quattro regioni del Nord
più colpite dal virus: Piemonte, Lombardia, Ve-
neto ed Emilia-Romagna. Oltre allo scettici-
smo dei sindacati, c’è un ostacolo in più che ri-
tros, famoso per vasche e sau-
ne. Le due ditte sommano 40
dipendenti e un giro d’affari in-
torno ai 6 milioni di euro. L’a-
zienda è chiusa dal 13 marzo,
racconta l’imprenditore:
«Aspettiamo che il governo ci
dica quando e come potremo
riaprire. Quello che mi preoc-
cupa è l’incertezza e la burocra-
zia, non fanno che renderci la
vita sempre più difficile». Len-
tezza e servizi che non funzio-
nano, criticità che Iamunno co-
nosce bene: «Sono arrivato nel
2003, ho costruito il capanno-
ne nell’area industriale del pae-
se e dopo 17 anni ancora non
abbiamo acqua potabile e allac-
cio alle fogne, proprio noi che
facciamo i bagni. Compriamo
le bottiglie per far bere i dipen-
schia di frenare la ripartenza: la burocrazia. «I
400 miliardi di aiuti presentati dal governo van-
no bene», dice il presidente degli industriali
bresciani Giuseppe Pasini. Ma avverte: «Quel-
GERARDO IAMUNNO
ÌMPRENDITORE
GUIDA LA PICCOLA UNINDUSTRIA
Sono qui da 17 anni
e non ho fogne
e acqua potabile.
Eppure pago 40mila
euro l’anno di Imu
denti e abbiamo costruito le
“vasche a barriera” con lo scari-
co per le acque nere. Nonostan-
te questa situazione pago 40
mila euro l’anno di Imu». A
chiedere una deroga al prefet-
to per provare a riaprire in que-
sto momento di emergenza ci
aveva pensato, ma spiega:
«Non riuscivamo a trovare sul
mercato i dispositivi di sicurez-
za, le mascherine. Vedendo il
terrore negli occhi del persona-
le abbiamo chiuso subito, il ca-
pitale umano è la cosa più pre-
ziosa». Negli anni gli ostacoli
sono aumentati: «La fibra per
Internet veloce siamo riusciti
ad averla l’anno scorso, qui gli
operatori non volevano investi-
re». La liquidità è solo uno dei
problemi, non l’unico: «Uscire-
mo da questa situazione doven-
do fare nuovi debiti e sono sicu-
ro che nonostante le garanzie
del governo prima di due mesi
non vedremo un euro. Oggi
un’istruttoria in banca, se tut-
to va bene, dura quattro mesi.
Poi ci sono le tempistiche dello
Stato che ci mettono in difficol-
tà: da febbraio attendo 140 mi-
la euro di rimborsi Iva. Noi vo-
gliamo andare veloci, siamo in
un mondo globalizzato, ci dia-
no la possibilità di autocertifi-
care il più possibile, invece di
perdere tempo con moduli e
documenti».
Il leader della Piccola Indu-
stria si dice pronto a ripartire
già dopo Pasqua, però chiede
certezze: «Il protocollo sulla
sicurezza condiviso con i sin-
dacati è troppo generico, ser-
vono regole più specifiche.
Ad esempio, chi è che misura
la temperatura ai dipenden-
ti? Come ci regoliamo con la
privacy?». È avvilito Iamun-
no, ma non vuole delocalizza-
re: «Sono un uomo del sud,
molto legato alla mia terra, re-
sterò in Italia». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

ia frena la ripartenza
Ma tra scadenze fiscali, rimborsi Iva e incertezze contributive fare impresa è sempre più difficile
lo che non deve succedere è che quei fondi ven-
gano persi nella burocrazia». Un concetto riba-
dito ieri anche dal presidente di Confcommer-
cio Carlo Sangalli: «Il problema per chi fa im-
La critica degli industriali del Veneto:
“Troppa discrezionalità sul nostro lavoro”
“Dai prefetti
decisioni
non uniformi”
LA STORIA /3
ALBINO SALMASO
PADOVA
all’autocertificazio-
D ne per circolare nel-
la stagione del lock-
down, alla doman-
da ai prefetti per tornare a pro-
durre il rebus è sempre lo stes-
so: ce la farà il cittadino a vin-
cere la sua battaglia? O dovrà
pagare un consulente per pre-
sentare ricorso con la speran-
za di vincere? In questo tsuna-
mi si salvano solo le aziende
strutturate, con ufficio legale
e manager con master, che
stanno restare a galla tra le mi-
gliaia di pagine dei Dpcm del
governo Conte 2.
.
presa resta la necessità di liquidità a zero buro-
crazia. Una necessità vitale per riaprire».
Le incertezze legate all’erogazione dei pre-
stiti garantiti dallo Stato vanno a sommarsi a
Confindustria in Veneto il
suo braccio di ferro con palaz-
zo Chigi l’ha avviato un paio
di settimane fa, appena il pre-
mier ha firmato il Dpcm che
autorizza 95 codici Ateco in
tre filiere. Tirate le somme, su
550 mila imprese grandi e pic-
cole, solo il 20% non ha subito
il lockdown ma la necessità di
resistere sul mercato ha fatto
scattare l’offensiva. E sui tavo-
li dei sette prefetti sono arriva-
te 15 mila domande, con Pa-
dova e Treviso a guidare la ca-
rica, rispettivamente con
3300 e 2000 richieste di ripre-
sa dell’attività. Peccato che
siano stati adottati due pesi e
due misure, con procedure
che appaiono complesse. 150
autorizzazioni nella città del
PRIMO PIANO
L’ECONOMIA IN AFFANNO
un burocrazia pachidermica. Ecco perché ab-
biamo deciso di raccontare le storie di chi
ogni giorno ha a che fare con codici Ateco, au-
torizzazioni dei prefetti, contributi, F24 e
ENRICO CARRARO
PRESIDENTE
CONFINDUSTRIA VENETO
L’alimentare
e il settore medico
sono filiere lunghe
che richiedono
molti fornitori
Santo, 1400 nella Marca Tre-
vigiana, mentre a Venezia sa-
rà la Camera di commercio e
la Finanza a valutare i nuovi
codici Ateco complementari.
La regola fissata dal premier
Conte prevede il silenzio-as-
senso e quindi se il prefetto
non ce la fa rispondere nel ri-
spetto della complessa proce-
dura burocratica, l’azienda
può raccendere il motore. Su-
bito. E così è stato: con gli ope-
rai che varcano i cancelli con
REUTERS/WOLFGANG RATTAY
le mascherine e il rispetto del
droplet nelle catene di mon-
taggio. La paura di restare sen-
za stipendio batte ogni incu-
bo da Covid 19 e le barricate
di Fiom Fim e Uilm si sono
sgretolate.
Il leader degli industriali ve-
neti, Enrico Carraro ricorda
che la sicurezza dei lavoratori
va sempre messa al primo po-
sto. La sua azienda, quotata in
Borsa, è chiusa e lui non ha for-
zato la mano anche se nel di-
stretto metalmeccanico la filie-
ra delle macchine agricole ha
ripreso a pieno ritmo. La pro-
cedura prevede il controllo
della temperatura dei dipen-
denti e una dotazione di sicu-
rezza modello astronauti. La
priorità assoluta resta il soste-
gno della filiera alimentare e
del settore biomedicale, con
l’Italia fanalino di coda in Eu-
ropa, sia nella ricerca di base
che nella farmaceutica. Enri-
co Carraro sottolinea che «l’ali-
mentare e il settore medico so-
no filiere lunghe che richiedo-
no la partecipazione di molti
fornitori» mentre «la decisio-
ne di demandare alle prefettu-
re può dar luogo a decisioni
non uniformi nei territori an-
che in province contigue». Co-
me Padova e Treviso. «Speria-
mo in Veneto di vedere invece
decisioni omogenee». I conti
veri si faranno a fine mese. —
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GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 7
rimborsi Iva. Per entrare nel vivo dei proble-
mi che affliggono le imprese, La Stampa ha
raccolto quattro storie. —
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L’allerta del presidente di Federmeccanica:
“Ora dobbiamo tutelare le nostre filiere”
“Troppi limiti
nei codici Ateco
Più flessibilità”
LA STORIA /4
GIUSEPPE BOTTERO
TORINO
er la mia azien-
«P da, e per la
meccanica, è
stato utilizza-
to un righello troppo grossola-
no per segmentare i settori
che potevano lavorare. Biso-
gna considerare le filiere, non
i codici Ateco». Alberto Dal
Poz, classe 1972, dopo la lau-
rea in Ingegneria ha fondato
la Comec, specializzata nella ALBERTO DAL POZ
FONDATORE DELLA COMEC
componentistica meccanica
di precisione in lamiera stam-
pata per l’industria. Da tre an-
ni guida Federmeccanica: 16 Serve trovare
mila imprese associate, per un
totale di 80 mila addetti. Un un punto di incontro
mondo frastagliato, fatto di tra sicurezza
rapporti strettissimi tra i forni-
tori. «E la complessità - dice -
dei lavoratori e tutela
in questi giorni è emersa in del sistema Paese
modo violento. Anche i settori
considerati strategici in qual-
che modo dipendono dalla
meccanica, penso alle azien-
de che producono i respiratori
li». Nel mondo piemontese
dell’industria c’è una convin-
zione. «La stragrande maggio-
degli ospedali. Noi ci siamo
mossi in modo responsabile,
abbiamo chiuso bottega. Ma
questo vuol dire fatturato ze-
ranza dei cittadini ha dimo-
strato di essere responsabile -
dice il presidente dell’Amma,
Giorgio Marsiaj -. Ribaltiamo
ro. Ora bisogna trovare un
punto di incontro tra la tutela
assoluta della sicurezza degli
addetti e la salvaguardia un as-
la prospettiva: partiamo dal
presupposto che le imprese so-
no rispettose delle regole,
semplifichiamo le procedu-
set strategico, il sistema mani- re.E se scopriamo che qualcu-
fatturiero del Paese». Se s’in- no ha dichiarato il falso sanzio-
chioda, il sistema muore. niamolo in modo severo».
Federmeccanica in queste Marsiaj propone un patto tra
ore sta parlando con i sindaca- imprenditori, cittadini e Sta-
ti. Si cerca uno schema per ri- to. «In questo senso la digita-
partire, «le filiere non posso- lizzazione può essere utilissi-
no rallentare. In giro per l’Eu- ma, perché permette di rende-
ropa le attività non si sono in- re più semplici le verifiche. Il
terrotte». La gabbia dei codici
non è l’unico ostacolo. «Mi
sembra evidente - prosegue -
lo sforzo fatto dal governo per
identificare grandi masse di
problema non è l’eccesso, ma
la velocità. Le risposte devono
essere rapide». La ricetta? «Fa-
cilitiamo, questa può essere
una occasione straordinaria
denaro, adesso bisogna farlo per utilizzare le persone di va-
arrivare nelle nostre azien- lore che lavorano nello Stato.
de». In che modo? «Coinvol- Ma serve una rivoluzione, il
gendo il mondo delle imprese rapporto deve essere di fidu-
e delle famiglie. Si deve trova- cia e maturità reciproca. Noi
re un canale per far fluire la li- dobbiamo ripartire, se moria-
quidità a chi ne ha bisogno». mo di burocrazia non accadrà
Un esempio: «Non tutti posso- mai. E questo deve valere non
no anticipare la cassa. Le Pmi solo per le imprese, ma anche
rischiano di soccombere, ma per le banche». —
le grandi dipendono dai picco- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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8

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.

Si svuotano i reparti, è record di guariti
Il calo di ricoveri si spiega con la crescita di positivi isolati in casa: 63mila. Preoccupano i contagi nelle Rsa
PAOLO RUSSO
ROMA
Mentre una nuova indagine
dell’Istituto superiore di sani-
tà strappa il velo sulle morti
nascoste degli anziani ospiti
delle Rsa i nuovi numeri sul
contagio, dopo tre giorni di di-
scesa, ci dicono che l’epide-
mia ancora punta i piedi. I
nuovi contagiati sono 3.836,
circa 800 in più del giorno pri-
ma. Sale anche il numero dei
nuovi malati, da 880 a 1.195.
Ma fortunatamente continua
ad alleggerirsi la pressione su-
gli ospedali, dove in una gior-
nata si sono avuti 233 ricove-
rati in meno nei reparti ordina-
ri, mentre continua la discesa
anche di quelli in terapia in-
tensiva, finendo così per libe-
rare altri 99 letti. Il minor nu-
mero di ricoveri si spiega con
l’ennesima impennata dei po-
sitivi in quarantena domicilia-
re, che sono oramai oltre
63mila. Tutti potenziali vola-
ni dell’epidemia, perché è pro-
prio in ambito familiare che il
virus si propaga con più facili-
tà. E non è un caso che diverse
regioni, come Toscana e Vene-
to, si stiano organizzando per
ospitare in “Covid residence”
le persone in quarantena.
I dati positivi di giornata so-
no il boom dei guariti (2.099)
e il nuovo calo dei decessi,
504 contro i 604 già in calo
del giorno prima. Anche se fa
sempre male leggere quell’e-
lenco di 17.669 vittime da ini-
zio epidemia, tra le quali si
contano oramai 96 medici.
Tra i numeri in controten-
denza rispetto agli ultimi
giorni anche quelli dei tam-
poni. Ieri ne sono stati ese-
guiti oltre 51 mila contro la
media di 33mila dell’ultima
settimana. Ma consideran-
do il ritardo di 4 giorni tra
l’esecuzione del test e il re-
sponso del laboratorio, l’ef-
fetto dell’impennata lo ve-
dremo a Pasqua, quando in
caso di rallentamento della
decrescita dei nuovi casi
non dovremmo preoccupar-
ci più di tanto.
Quello che preoccupa ec-
come è invece lo stato delle
Nelle Rsa nell’86%
dei casi si è prestata
assistenza senza né
mascherine, né guanti
nostre Rsa, registrato da un
nuovo studio dell’Iss, che
tratteggia un quadro persi-
no peggiore del precedente,
perché questa volta il cam-
pione è quasi triplicato, inte-
ressando 572 strutture, mol-
te private convenzionate,
che ospitano 44.457 anzia-
ni, in media di 85 anni, nel
60% dei casi con Alzheimer
conclamato. I fragili tra i fra-
gili, contro quali il coronavi-
rus si è abbattuto come uno
tsunami. Per colpa soprattut-
to di una totale inadeguatez-
za di queste strutture a fron-
teggiare l’emergenza. Per
ammissione di chi le gestisce
in circa l’86% dei casi si è pre-
.
Incremento degli attualmente positivi
5000
4.492 4.401
4000
3.651
3000
2000
1000
0
26 27 28
MARZO
Fonte: Protezione civile
50.000
E’ il numero record
di tamponi effettuati
ieri con un’incidenza
molto bassa di positivi
17.669
Il numero totale
di decessi.
In ventiquattr'ore sono
morte 542 persone
3.693
I ricoverati di ieri
in terapia intensiva
Un calo di 99 pazienti
rispetto al giorno prima
stata assistenza senza né ma-
scherine, né guanti e né al-
tro. E quando un anziano
ospite è risultato positivo al
Covid solo nel 47% dei casi
si è potuto isolarlo in una
stanza singola, mentre in ol-
tre il 30% dei casi si è candi-
damente ammesso che la so-
luzione è stata quella della
stanza, «con raggruppamen-
to di pazienti». E in queste
condizioni di promiscuità e
assenza di protezioni non ci
deve stupire che nel 35% del-
le strutture il personale se la
sia data a gambe mettendosi
in malattia.
Il prezzo che si è dovuto pa-
gare in termini di vite uma-
ne è ufficialmente di 212 de-
cessi accertati per Covid.
Che proiettando il dato del
campione sui circa 300mila
ospiti delle Rsa porterebbe il
bilancio a quasi duemila vit-
time. Che potrebbero essere
però almeno il doppio, visto
che i 712 decessi con sinto-
mi influenzali potrebbero
nascondere molti morti del
Covid non rilevati. La ripro-
va la fornisce la stessa indagi-
ne: il 40,6% dei decessi si è
verificato nella seconda me-
tà di marzo. Quando l’in-
fluenza era quasi svanita. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRIMO PIANO
L’EMERGENZA CORONAVIRUS
3.815
2.937
2.886 2.972
2.4772.339
2.107
1.941
1.648
29 30 31 01 02 03 04 05
APRILE
Presentato in Procura a Bergamo un dossier sulla struttura chiusa e riaperta senza sanificazione
Indagine sull’ospedale di Alzano
“Ipotesi di epidemia colposa”
Medici e infermieri norvegesi al loro arrivo all'aeroporto di Orio al Serio ( Bergamo) per aiutare l’ospedale di Seriate
RETROSCENA
CHIARA BALDI
MILANO
U
n dossier di venti pa-
gine e oltre 130 alle-
gati che ricostruisce
in modo puntuale
quanto accaduto nella berga-
masca in 40 giorni di emergen-
za Covid19. A partire dall’84
enne Ernesto Ravelli, primo
morto di virus della provincia:
ricoverato il 15 febbraio all’o-
spedale di Alzano Lombardo,
è stato poi trasferito il 23 al Pa-
pa Giovanni XXIII di Bergamo,
dove è deceduto.
Il documento, presentato in
Procura a Bergamo dal giorna-
lista Stefano Salvi, è adesso
all’attenzione del procuratore
Maria Cristina Rota, che ha
aperto una indagine su quanto
successo proprio al “Pesenti Fe-
naroli” di Alzano. Un fascicolo
che rischia di mettere sulla gra-
ticola la gestione della Regio-
ne durante l’emergenza se do-
vesse risultare «l’eventuale sus-
Numero quotidiano guariti
95.262
TOTALE
1.195
999
880
589
06 07 08 26 27
sistenza di gravi responsabili-
tà di rilevanza penale dovuti a
disorganizzazione o malasani-
tà a carico di soggetti apicali o
dirigenziali degli ospedali», co-
sì come si legge in uno degli
esposti acquisiti dall’inchiesta
per ora contro ignoti. «Un atto
dovuto», precisa il magistrato.
Ma le indagini fervono. Soprat-
tutto nei confronti di chi sareb-
be «tenuto alla salvaguardia
della salute pubblica e da cui
esigere l’obbligo di evitare il
prevedibile dilagare dell’emer-
genza , con i conseguenti nu-
merosi lutti».
Il fascicolo ipotizza il reato
di epidemia colposa, focaliz-
zandosi sia sui primi pazienti
Covid19 della struttura, sia su
quanto accaduto nella giorna-
ta di domenica 23 febbraio,
quando si scoprì che un paio
di persone dentro il “Pesenti
Fenaroli” erano positive e si
decise di chiuderne il pronto
soccorso. Che venne poi ria-
perto poche ore dopo senza
troppe spiegazioni e, secondo
quanto denunciato da molti,
1.590
1.434
1.109 1.118
646
28 29 30 31 01
MARZO
senza neanche una adeguata
sanificazione.
Ma questa, per l’assessore
lombardo al Welfare, Giulio
Gallera, «è una falsità: il 22 feb-
braio è stato fatto il tampone,
il risultato è arrivato il 23 e im-
mediatamente il pronto soc-
corso è stato chiuso e sanifica-
to. Poi riaperto su indicazione
della Regione». Intanto i Nas
hanno perquisito l’ospedale ac-
quisendo alcuni documenti,
tra cui le cartelle cliniche di
malati poi deceduti. Tra cui,
appunto, Ravelli e un altro pa-
ziente, un 83 enne di Nembro,
ricoverato già il 15 febbraio: il
suo tampone era risultato posi-
tivo otto giorni dopo, quando
ormai l’emergenza in Lombar-
dia era scoppiata.
Contro l’indagine si è sca-
gliato il leader della Lega Salvi-
ni che ha definito «irrispettoso
l’invio dei Nas mentre ci sono
ancora le bare, 94 morti tra me-
dici e infermieri». Ma, chiari-
sce il pm, questa «è un’indagi-
ne estremamente delicata e ab-
biamo bisogno di lavorare con
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 9
26.941
TOTALE
2.549
1.555
1.431 1.480
1.238
1.022
819
02 03 04 05 06 07 08
APRILE
la massima serenità e massi-
ma riservatezza. Lavoreremo
nel rispetto, da un lato delle vit-
time e dei loro familiari e
dall’altro degli operatori sani-
tari, che in questo momento
stano dando il massimo di loro
stessi e con operatori che han-
no perso la vita tra le loro file».
Per condurre l’inchiesta, è
stato istituito un pool di pm –
formato da Rota e altri due so-
stituti – che «si occuperà di tut-
ta l’attività di indagine che ri-
guarda l’epidemia di coronavi-
rus nella bergamasca», ha spie-
gato. Compresa dunque, la
mancata chiusura della Zona
rossa di Alzano e Nembro. Per
il sindaco di Alzano, Camillo
Bertocchi, «è giusto che venga
fatta chiarezza sulla vicenda,
per fare luce sulle esatte dina-
miche dei fatti» ma ricorda che
«noi siamo ancora in piena
guerra, impegnati a recupera-
re e distribuire dispositivi di
protezione individuale a medi-
ci e cittadini e a garantire ossi-
geno alle persone». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
Il giallo della Rsa alle porte di Torino
Dal primo marzo morti 27 anziani
Venti contagiati tra il personale sanitario: violate le procedure, i decessi sono stati 39
ELISA SOLA
TORINO
«A me la febbre è venuta alta
da subito. La domenica stavo
bene, il lunedì avevo 40. Non
respiravo. Vivo solo. Le ulti-
me forze le ho usate per chia-
mare il 118. Ho aperto la por-
ta e sono crollato sul pianerot-
tolo». L’operatore sanitario
parla dall’ospedale Giovanni
Bosco di Torino. L’affanno è
lieve. Da pochi giorni lo han-
no staccato dalla macchina
della Terapia intensiva ed è
uno dei venti sanitari infetta-
ti alla Sereni orizzonti di San
Mauro. Nella Rsa dalla fine di
febbraio sarebbero morti 39
anziani. Lo denunciano i lavo-
ratori. L’azienda conferma
27 decessi, dal 1 marzo, su
116 ospiti. «La causa della
morte per 12 anziani è sicura-
mente il Covid – precisano
dalla direzione – perché era-
no stati sottoposti al tampo-
ne. Gli altri 15 decessi sono
avvenuti probabilmente per
coronavirus, ma siccome i de-
genti non avevano fatto il te-
st, ci limitiamo a dire che era-
no fortemente sintomatici».
I tamponi, chiesti tre setti-
mane fa, sono arrivati solo il
25 marzo. Quando ormai il
«focolaio» aveva dimezzato
l’organico. E quando, raccon-
ta un collega dell’uomo rico-
verato, «noi vedevamo mori-
re due persone al giorno» e
lui «aveva avuto contatti con
un ospite attaccato al respira-
tore. Abbiamo saputo il 23
marzo che quell’anziano era
morto, non prima. Aveva il co-
ronavirus». E’ impossibile ri-
salire al primo contagiato.
Ma molti sanitari conferma-
LUIGI ICARDI L’assessore alla Salute: “Siamo stati sfortunati nella diffusione del contagio”
“Piemonte, mortalità sotto la media italiana
Ma sui tamponi si è persa una settimana”
INTERVISTA
LIDIA CATALANO
n caso Pie-
«U monte? Qui
non c’è nes-
suna anoma-
lia: la letalità è sotto la me-
dia nazionale». L’assessore
regionale alla Sanità Luigi
Icardi esclude che la crescita
dei contagi nel territorio e
l’alto numero di morti per co-
ronavirus siano legati a lacu-
ne nella gestione dell’emer-
genza. «Ciò che sta accaden-
do si spiega analizzando le
modalità con cui la nostra re-
gione è stata aggredita
dall’epidemia, insieme ai fat-
tori demografici e anche una
buona dose di sfortuna».
25
marzo il giorno in cui
sono arrivati i tamponi
nella Rsa Sereni
Orizzonti
21
marzo la lettera inviata
dall’Alsapp alla
Regione per sollecitare
un intervento
3
marzo il giorno in cui
sono state fornite le
mascherine al
personale sanitario
no dopo quell’episodio «si so-
no ammalate 15 persone al
quinto piano e dieci al terzo.
Noi operatori eravamo quasi
tutti infettati, il 25 marzo han-
no fatto i tamponi, ma a caso.
Molti di noi hanno lavorato
con la febbre e non avevamo
le protezioni giuste».
Agostino Valenti, dell’asso-
ciazione Alsapp, che tutela
gli operatori sanitari si era ac-
corto da tempo che la situa-
zione stava diventando tragi-
ca. Alla prefettura di Torino,
il 23 marzo, aveva chiesto
un’indagine epidemiologica
e un «pronto intervento per-
ché i decessi dei ricoverati so-
Che cosa è successo esatta-
mente?
«Prendiamo il Veneto, visto
che è la regione con cui venia-
mo raffrontati più spesso: loro
hanno avuto piccoli focolai cir-
coscritti, come nel caso di Vo’
Euganeo: è chiaro che questo
rende più semplice il conteni-
mento. Da noi il virus è divam-
pato all’improvviso, come un
incendio, coinvolgendo subito
un gran numero di persone. La
modalità è analoga a quella
della Lombardia, travolta da
uno tsunami».
Questo spiegherebbe perché
il Piemonte, pur avendo una
popolazione paragonabile a
quella del Veneto, abbia regi-
strato il doppio dei decessi?
«Almeno 300 dei nostri morti
sono riconducibili al contagio
https://overposting.info/
PRIMO PIANO
L’EMERGENZA SANITARIA
Un tampone velocesperimentato ieri a Torino. Nella Rsa i primi tamponi sono arrivati il 25 marzo
avvenuto nella sala da ballo
dell’Alessandrino. Quel posto
si è trasformato in una polve-
riera, ma quando lo abbiamo
scoperto era troppo tardi: c’e-
rano già moltissimi contagiati,
tutti anziani e in condizioni
purtroppo critiche. Poi abbia-
mo molti morti a Torino, è ve-
ro. È un grande centro, dove
per via del pendolarismo e del-
la densità abitativa il contagio
viaggia veloce. Il Veneto non
ha città paragonabili e poi ha
una popolazione mediamente
più giovane, che in situazioni
come queste fa la differenza».
Perché siete stati sfortunati?
«Perché non abbiamo avuto
da subito un focolaio autocto-
no. Sembrava un fattore positi-
vo ma in realtà ci ha penalizza-
ti: mentre la Lombardia inizia-
va a creare zone rosse, da noi si
continuavano a fare feste in di-
scoteca e a viaggiare su e giù
per Milano. Abbiamo avuto un
ritardo di sette-dieci giorni:
cruciali, perché il virus ha gira-
to indisturbato».
Gli ospedali piemontesi sono
stati sottoposti a stress enor-
me, con le terapie intensive
arrivate a un passo dalla satu-
razione. Non sarebbe stato
utile fare più prevenzione au-
mentando ad esempio il nu-
mero di tamponi?
«Molti dei nostri malati richie-
dono il ricovero proprio per-
ché principalmente anziani e
pluri-patologici: in tempi re-
cord abbiamo raddoppiato i
posti in terapia intensiva. Sui
tamponi ci siamo sempre atte-
nuti alle indicazioni dell’Istitu-
FABIO FERRARI/LAPRESSE
Ieri su La Stampa
La Stampa ha raccontato nell’e-
dizione di ieri i timori per l’anda-
mento dei contagi in Piemonte
rispetto ad una situazione nazio-
nale dove si sta evidenziando
un calo delle persone infette e
anche delle vittime
to superiore di Sanità, ese-
guendoli solo sui sintomatici».
Molti medici di base denun-
ciano però che anche sui sin-
tomatici i tempi di attesa per
il tampone sono biblici.
«Nelleultime settimaneabbia-
mo implementato laboratori
abilitati a eseguire i test. Forse
no schizzati da due a nove in
36 ore». spiegando, nero su
bianco: «Si ritiene che sia sta-
to generato un focolaio scatu-
rito dalle violazioni sulle pro-
cedure per il contenimento
della diffusione del Co-
vid-19». Le stesse cose le ave-
va scritte, due giorni prima,
alla Regione, segnalando «de-
cessi inconsueti e inaspetta-
ti» e «lavoratori vincolati dal
silenzio dal direttore per non
creare panico». Il risultato?
«Non è arrivata mai nessuna
risposta – denuncia Valenti
-ci sono stati dei controlli, ma
i morti sono continuati. Chie-
deremo tutti i danni».
Oltre ai morti, ci sono i pa-
zienti positivi. Anziani in bili-
co. Cinque sono in ospedale.
Due hanno scoperto di essere
positivi quando sono arrivati
al pronto soccorso per frattu-
re. «Siccome una non aveva
sintomi e l’altra li aveva lievi,
l’ospedale li ha rimandati in-
dietro e ora sono in totale iso-
lamento», chiariscono dalla
Sereni Orizzonti. «Abbiamo
chiesto i tamponi a metà mar-
La direzione : dal 23
febbraio l’accesso
limitato ad un solo
parente
zo perché avevamo tre casi
dubbi – sottolinea l’azienda –
ce ne diedero tre. Ma il servi-
zio d’igiene della Asl ci disse
che non era in condizioni di
farli a tutti». I test sono arriva-
ti dieci giorni dopo. Quando
c’erano già venti operatori sa-
nitari isolati a casa. Il persona-
le ha avuto le mascherine dal
tre marzo, precisa la Rsa. Gli
operatori sanitari sostengono
di no. In ogni caso, non erano
le «fpp2», le uniche adatte per
il coronavirus. Racconta l’ooe-
ratore sanitario dall’ospeda-
le: «Continuavano a fare veni-
re i parenti anche quando era-
no in vigore i decreti». La repli-
ca della casa di riposo: «Dal 23
febbraio abbiamo ristretto gli
ingressi, entrava un parente
per ospite». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
avremmodovuto iniziare a po-
tenziarli fin dall’inizio, abbia-
mo perso una settimana. Ma
stiamo facendo l’impossibile».
Gli Ordini dei medici del Pie-
monte parlano di inefficienze
gravi: dalla mancanza di ma-
scherine, alle lacune nel mo-
nitoraggio delle Rsa, allo scar-
so coinvolgimento della medi-
cina del territorio, che è inve-
ce un importante filtro per
prevenire il ricovero. Come ri-
sponde a queste accuse?
«La mancanza di mascherine è
un problemamondiale a cuiab-
biamo cercato di ovviare attra-
verso canali nostri, mentre la
Protezionecivilelatitava.LeRsa
sonosoggettiprivatia cuiabbia-
modatoilmassimosupportoan-
chenella priorità per l’accesso ai
test virologici. Il vero vulnus è
l’assenza di una rete territoriale
forte,quellacostituitadamedici
di base, guardie mediche, assi-
stenza domiciliare, che ha pro-
prio il compito di fare da argine
alricoveroospedaliero.Nell’ulti-
mo ventennio questa prima li-
neainPiemonteèstatasmantel-
lata. A emergenza conclusa la
prioritàsaràricostruirla». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

Un cigno arrivato in Darsena dei Navigli deserta in una Milano deserta a causa del Coronavirus
Caprioli nelle strade di Londra, lepri nei parchi di Milano e anatre nei canali a Venezia. Così tante specie selvatiche si avventurano in città
Zoo al contrario: animali liberi, noi in gabbia
MANGAT
Passeggiata in farmacia per mamma anatra insie-
me ai suoi anatroccoli. Succede a Firenze
Un cinghiale passeggia per una delle strade del
centro di Sanremo
.
IL RISVEGLIO DELLA NATURA
+ANSA / PAOLO SALMOIRAGO
IL CASO
CARLO GRANDE
d eccoci in uno zoo ca-
E povolto: noi in gab-
bia e gli animali a
guardarci da fuori.
Gli umani fra quattro mura,
ostaggio di un virus, e loro, stu-
pefatti, a esplorare città e quar-
tieri come nelle Città invisibili
di Calvino, che si ispirava a
uno scritto di Calamandrei su
una città post nucleare vista
con gli occhi dei lombrichi. Me-
no male che non ci buttano le
noccioline.
Basta poco, alla natura, per
riprendere ciò che era suo.
Tante specie selvatiche, che di
solito girano alla larga, ricon-
quistano spazio. Nei giorni del
lockdown gli avvistamenti so-
no numerosi e noi voyeurs, nel-
le case, filmiamo caprioli che
si avventurano per le strade di
Londra, lupi che trottano in
paesini di montagna, che gio-
cano sulle piste da sci deserte
della Savoia; a Nara, in Giap-
pone, mandrie di cervi escono
dai parchi cittadini ed esplora-
no le strade; lepri e mini-lepri
corrono nei parchi milanesi,
capita spesso, in tempi norma-
li, di scorgerne negli angoli più
tranquilli dei cimiteri cittadi-
ni. E poi tassi e porcospini, pic-
cioni a caccia di cibo: con i bar
e i ristoranti chiusi, specie op-
portuniste e commensali co-
me gabbiani, cornacchie e rat-
ti sono più in difficoltà. Nei ca-
PRIMO PIANO
Oche che attraversano la strada alla maniera dei Beatles sulle strisce di Abbey road. A scattarla per ca-
so, alcuni giorni fa a Marina di Pietrasanta, in Versilia (Lucca) è stata una vigilessa
nali di Venezia l'acqua torna
limpida e si vedono i pesci, ni-
di d'anatra su moli un tempo
trafficati; un'anatra con la sua
nidiata di anatroccoli è stata fo-
tografata per le strade di Firen-
ze, idem per i cinghiali in varie
zone d'Italia e per una papera
con i piccoli sul Lungotevere,
nessuno a disturbarla. Per mol-
te specie è anche il periodo ri-
produttivo, logico che esplori-
no nuovi territori. Potrebbe es-
sere un'opportunità anche per
noi annoiati, per dar tregua al-
le cervicali massacrate da vi-
deo e computer: dal traffico as-
sente, di giorno, emergono i
canti primaverili degli uccelli;
nelle notti silenziose, senza au-
to, gufi e civette vengono a visi-
tarci sotto casa.
In Florida hanno filmato un
caimano che va a spasso verso
un minimarket e a Bogotà un
maikong, un canide aggirarsi
in una zona residenziale. Con i
pipistrelli il discorso torna al vi-
rus. Facciamo parte del regno
animale, tutto parte e tutto tor-
na alla natura. Nel 2050 sare-
mo (saranno) nove miliardi su
una Terra sola, ai ritmi con cui
la stiamo divorando e saccheg-
giando non basterà. Dagli ani-
mali all'uomo, dall'uomo agli
animali: siamo legati a maiali,
pipistrelli, zibetti, pangolini,
polli, a tutte le specie. Alcune
le alleviamo e le macelliamo,
ne facciamo carne, prosciutti e
uova, li gonfiamo di mangimi
e antibiotici che rendono certi
microrganismi imbattibili. Co-
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 11
SILVIA LANDI
me stupirsi se la peste suina uc-
cide 300 milioni di animali,
che non erano più ammalati
del sistema usato per allevar-
li? In India - ma non erano ve-
getariani? - presto un miliardo
di persone mangerà polli indu-
striali. Scrolliamo l'albero del-
la vita, qualcosa cadrà. Spillia-
mo veleni, il serpente ci è cadu-
to in testa.
Il saccheggio di risorse e del-
le foreste tropicali, il traffico e
il consumo di animali selvati-
ci, la crudeltà e l'indifferenza
industriale per le bestie spingo-
no i virus a fare il salto di spe-
cie, spillover ampiamente pre-
visto. Nei mercati cinesi si tro- ANSA
vano corna di cervo, falli di ca- Un capriolo a passeggio in corso Monferrato ad
ni, pipistrelli e cavallucci mari- Alessandria
ni da mettere nelle zuppe. Do-
vremo ricordarlo, quando usci-
remo da questo zoo capovol-
to: la natura invia messaggi
sempre più chiari. Ad esem-
pio: non mettere il profitto da-
vanti a ogni cosa.
Ci interroghiamo sul futuro,
la risposta l'abbiamo sotto gli
occhi: i cicli naturali riprendo-
no senza di noi, la primavera -
direbbe De Andrè - non bussa
ed entra sicura, senza umani
che raccolgano frutta e verdu-
ra. Sono tutti reclusi davanti a
uno schermo. La risposta della
natura? È la sublime indiffe-
renza dei delfini che nuotano
tra le barche del porto di Ca-
gliari. Sono i branchi di scim-
mie che corrono per le strade ANSA
thailandesi. — Un lupo avvistato a passeggio tra le strade deser-
© RIPRODUZIONE RISERVATA te di Oulx in alta Val Susa
12 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
Due persone portano a spasso il cane nella cele-
bre place Vendôme a Parigi, svuotata da setti-
mane di turisti e residenti, nel lockdown per il
coronavirus
Parigi diventa il malato d’Europa
Boom di morti, Paese in recessione
Macron prolunga il lockdown oltre il 15 aprile. Polemica sulle mascherine. Pil in calo del 6%
LEONARDO MARTINELLI
PARIGI
Claire vive un misto di ansia e
dolore. Ma è anche una don-
na arrabbiata. Suo marito,
Eric Loupiac, medico d’urgen-
za all’ospedale di Lons-le-Sau-
nier, nel Jura francese, non
lontano dal confine con la
Svizzera, sta combattendo in
rianimazione la sua battaglia
contro la morte. «L’ho sentito
al telefono l’ultima volta a me-
tà marzo – racconta sua mo-
glie -. Ha preso il coronavirus
al pronto soccorso, ricevendo
una signora, che poi si è rivela-
ta positiva. Lui aveva una ma-
scherina chirurgica, già utiliz-
La megalopoli cinese dove è nato il virus prova a tornare alla normalità
Un algoritmo sceglie chi può viaggiare. Il governo: cautela ad uscire
Wuhan riapre dopo 76 giorni
Fuga di massa e lunghe code
IL CASO
CECILIA ATTANASIO GHEZZI
ount down su un grat-
C tacielo e, alla mezza-
notte, l’intero skyline
della città che si illu-
mina: Ciao Wuhan! Dopo 76
giorni, quasi 11 settimane, la
città che per prima lo ha speri-
mentato esce dall’isolamento.
zata da tempo. E niente più».
Eric era stato uno dei «volti»
dell’associazione degli «ur-
gentisti» di Francia, che nei
mesi prima dell’epidemia ave-
va denunciato i tagli agli ospe-
dali pubblici. Oggi Claire pro-
mette di «fare causa contro lo
Stato e gli ultimi due ministri
della Sanità».
Lo hanno già fatto più di
600 medici o i loro familiari
(«Era tutto prevedibile, lo ave-
vamo visto quello che succe-
deva in Italia, bisognava ordi-
nare subito più mascherine e
materiale sanitario», insiste
Claire Loupiac). È in un conte-
sto strano, tra annunci a ripe-
Lunghe code sulle autostrade,
circa 55 mila biglietti del treno
prenotati e 200 voli segnano la
fine di un incubo.
La megalopoli da 11 milioni
di abitanti è stata sigillata il 23
gennaio scorso, poi è stata la
volta della regione dello Hu-
bei, di buona parte della Cina fi-
no ad arrivare all’oggi, quando
circa la metà della popolazione
mondiale è sottoposta a qual-
PRIMO PIANO
L’EMERGENZA CORONAVIRUS ALL’ESTERO
tizione del Governo (i france-
si sono così fieri della loro po-
tente macchina organizzati-
va pubblica) e le polemiche
sull’impreparazione iniziale
che il Paese sta diventando
uno dei grandi malati euro-
pei di Covid-19. Ieri sera, ine-
sorabile, è caduto l’ennesimo
bollettino: finora i decessi do-
vuti all’epidemia sono stati
10.869, ormai la Francia è die-
tro solo a Italia e Spagna nel
Vecchio continente. Nelle ulti-
me 24 ore negli ospedali sono
morte di coronavirus 541 per-
sone (poco meno dei 597 del
giorno precedente). Ma a que-
sti vanno aggiunte le vittime
che forma di limitazione degli
spostamenti.
Wuhan per prima ha speri-
mentato la crescita esponenzia-
le del contagio, la carenza di me-
dici e di terapie intensive, la
chiusura di scuole, università,
fabbriche e uffici. Il suo sacrifi-
cio ha fatto scuola: oggi conta
appena tre nuovi casi e, per la
prima volta dall’inizio dell’epi-
demia, zero decessi. È la «vitto-
nei ricoveri per anziani, che
per la giornata di mercoledì
non erano disponibili per «ra-
gioni tecniche», ha indicato il
ministero della Sanità. Fino a
martedì sera le morti nelle
Rsa ammontavano già a
3.237. Insomma, quel bollet-
tino di 541 decessi per l’ulti-
mo giorno non è esaustivo. In-
tanto ieri le nuove ammissio-
ni in rianimazione sono state
482, solo in lieve calo rispetto
a martedì.
La Francia procede a qual-
che giorno di distanza dietro
i due grandi Paesi vicini. Ha
avuto il tempo di riparare ai
suoi ritardi, ma soltanto in
ria« sul virus proclamata dal pre-
sidente Xi Jinping? Non ancora.
Si può andar via solo se un
complesso algoritmo che incro-
cia spostamenti, luoghi fre-
quentati, storia medica perso-
nale e chissà cos’altro, ci rila-
scia un codice verde. E, soprat-
tutto, per farsi altri 14 giorni di
quarantena una volta arrivati a
destinazione.
Inoltre in città diversi condo-
mini hanno comunque impedi-
to ai propri residenti di uscire do-
po che si è scoperto che qualcu-
no di loro era asintomatico.
Scuole, asili e università riman-
gono chiusi e le autorità locali,
quelle stesse che celebrano in
pompa magna la riapertura del-
la città, invitano i cittadini a muo-
versi solo lo stretto necessario.
In ogni caso i negozi hanno
riaperto e i mezzi pubblici, sep-
pur semi vuoti, hanno ripreso a
funzionare. Secondo il vicesin-
parte. Ha ordinato due mi-
liardi di mascherine in Cina e
organizzato un ponte aereo
per importarle progressiva-
mente, ma mancano ancora
negli ospedali. Pure per i te-
st, è stato annunciato un for-
midabile aumento della pro-
duzione sul territorio nazio-
nale, ma siamo ancora a
30mila al giorno (saranno
50mila solo a fine mese). Ie-
ri, perfino nella portaerei
Charles-de-Gaulle, in naviga-
zione nell’Atlantico, sono sta-
ti segnalati una quarantina
di casi sospetti, messi subito
in isolamento. In Francia il
coronavirus ha colpito dura-
daco Hu Yabo, il 94 per cento
delle attività è tornato ad opera-
re anche se non è chiaro se sono
realmente in funzione. Dati uf-
ficiali ci dicono che solo il 60
per cento dei dipendenti è tor-
nato al lavoro e che il consumo
di elettricità è di un quinto infe-
riore a quello dello stesso perio-
do dell’anno scorso.
Honda e Huawei hanno ri-
cominciato a produrre, ma è
chiaro che ora soffriranno an-
che il calo della domanda
mondiale. Il mercato immobi-
liare è fermo da più di due me-
si e la maggior parte delle pic-
cole e medie attività lotta con
carenza di liquidità, costi di
mantenimento e grosse quan-
tità di beni invenduti. I licen-
ziamenti seguiranno a breve.
Ma è sicuramente il settore
della ristorazione quello più
colpito. Ha chiesto pubblica-
mente aiuto al governo: sospen-
mente agli inizi nell’Est, in
particolare in Alsazia, ma og-
gi la situazione più critica si
registra a Parigi e nella sua re-
gione, soprattutto nella peri-
feria Nord, dove la popolazio-
ne è più giovane ma anche
più povera.
Emmanuel Macron parlerà
nuovamente in diretta in tele-
visione lunedì per annuncia-
re il prolungamento del confi-
namento, al momento attua-
le previsto a livello nazionale
fino al 15 aprile. I francesi so-
Seicento medici hanno
fatto causa allo Stato
per aver lavorato
senza protezioni
no preoccupati per i riflessi
economici dell’epidemia. Ieri
sono stati resi i dati relativi al
primo trimestre dell’anno: il
Pil è calato del 6%. Già aveva
registrato una flessione dell’1
per cento negli ultimi tre mesi
dell’anno scorso. Sì, il Paese è
tecnicamente in recessione. E
non finirà qui. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sione degli affitti, prestiti age-
volati e sostegno ai salari. Non
stupisce, la convivialità non sa-
rà più quella di prima. Anche le
mense delle grandi aziende
hanno dovuto attrezzarsi: or-
mai si mangia soli, con tanto di
divisori che isolano dagli altri
commensali.
Perché se la città riparte, la
paura è ancora tanta. Specie
per gli asintomatici che la Cina
ha cominciato a conteggiare so-
lo dal primo aprile ma che, se-
condo documenti classificati vi-
sionati dal South China Mor-
ning Post, erano 43 mila già a
febbraio scorso. E infatti i me-
dia di Stato sono cauti nelle co-
municazioni: «Zero casi non si-
gnifica zero rischi», si legge
sull’account ufficiale del Quoti-
diano del popolo. «Aprire le por-
te della città non equivale ad
aprire quelle di casa vostra». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
 R

GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 13

PRIMO PIANO

L’EMERGENZA CORONAVIRUS ALL’ESTERO

il dire ttore dell ’organizzazione: non politicizzate il virus

Trump attacca l’Oms

“Complici della Cina
Vi blocchiamo i fondi”
A New York cala il numero dei decessi e contagi
Gli Stati Uniti si preparano a riaprire le aziende

PAOLO MASTROLILLI mia ha fatto vittime. Secondo
INVIATO A NEW YORK
Trump l’Oms ha il torto di esse-
Trump attacca l’Organizzazio- re stata «sinocentrica», aven-
ne Mondiale della Sanità, rin- do prima aiutato Pechino a na-
facciandole di essere complice scondere il virus, e poi critica-
della Cina sul coronavirus. I to la sua decisione di bloccare i
critici però lo accusano di farlo voli il 31 gennaio. Quindi sta
per cercare un capro espiato- considerando di punirla, bloc-
rio, su cui scaricare i propri er- cando o riducendo i finanzia-
rori, se i piani che sta conside- menti americani, che ammon-
rando per riaprire gli Usa non tano a circa un decimo del bi-
funzioneranno. E per la prima lancio da 6 miliardi di dollari
volta sul tema interviene Oba- dell’organizzazione. Il diretto-
ma, avvertendo che la ripresa re Tedros Ghebreyesus gli ha
risposto così: «Per favore non
politicizzate il virus, se non vo-
Washington paga lete molte altre body bags».
circa 1/10 del bilancio Operativi dell’Oms impegna-
ti nella crisi dicono che è stata
dell’Organizzazione Pechino a ritardare la comuni-
mondiale della Sanità cazione dei dati di oltre un me-
se. Dietro le quinte loro si sono
infuriati con i cinesi, perché se
potrà avvenire solo quando ci avessero parlato prima e dato
sarà «un solido sistema nazio- accesso agli specialisti, il virus
nale per i test». si poteva fermare a Wuhan. È
Il Covid 19 è esploso in Cina, vero poi che Tedros ha dichia-
che ha almeno due colpe: le rato l’emergenza internaziona-
condizioni igieniche dove si è le solo il 30 gennaio, e la pande-
sviluppato il virus; e la man- mia l’11 marzo, ma secondo i
canza di trasparenza, che la suoi collaboratori doveva se-
rende responsabile nei con- guire una scala di proporziona-
fronti dei paesi dove la pande- lità sempre adottata in questi
casi. Non ha attaccato pubbli-
camente la Repubblica Popola-
re perché non sarebbe servito a
nulla, esacerbando lo scontro
proprio mentre bisognava col-
laborare per fermare i contagi.
L’analisi degli errori, per non ri-
peterli, si potrà rimandare a do-
po la crisi. Il 31 gennaio invece
l’Oms aveva criticato il blocco
dei voli dalla Cina per due moti-
vi: primo, a quel punto i buoi
erano già usciti dalla stalla, e
ciò non avrebbe bloccato un vi-
rus già in circolazione globale
da almeno due mesi; secondo, AP PHOTO/ALEX BRANDON
monitorando gli aerei sarebbe Il presidente Usa, Donald Trump, nella James Brady Briefing Room della Casa Bianca con i giornalisti
stato più facile controllare chi
arrivava e isolare i contagiati, dei voli almeno un mese dopo schio la sua rielezione il 3 no- se per casi e il terzo per deces-
mentre così molti malati saran- l’allarme sul coronavirus vembre. Dal primo caso negli si, ieri record con 1.939. La cur-
no giunti negli Usa passando dell’intelligence Usa, e il 29 Usa alla proclamazione dell’e- va però si è appiattita a New
da altri Paesi, senza che nessu- gennaio il consigliere Navarro mergenza erano passati 52 York e la stima delle vittime to-
no se ne si sia accorto. Ora sap- aveva scritto un memo con cui giorni, in cui Trump aveva con- tali è scesa a 60.000. Quindi
piamo che dopo il 2 febbraio, avvertiva del rischio di milioni tinuato sottovalutare il virus, ri- Trump prepara la riapertura,
inizio dello stop, almeno di morti. Il capo della Casa petendo che era solo un’in- sperando di presentarsi alle
40.000 passeggeri sono sbarca- Bianca però non aveva fatto se- fluenza, sarebbe passata pre- elezioni come il presidente
ti in America su 279 aerei decol- guire allo stop degli aerei, che sto, era sotto controllo. Lui che ha salvato il Paese. Ma i cri-
lati dalla Cina. rientrava nella sua retorica so- adesso sostiene di averlo fatto tici lo accusano di cercare ca-
Anche accettando tutte le vranista e anticinese, le misure per non diffondere il panico, pri espiatori, come l’Oms, da
colpe rinfacciate all’Oms da di mitigazione interne che ser- ma chissà quante vite avrebbe incolpare se non riuscisse a ri-
Trump, i critici si chiedono in vivano a frenare l’epidemia, risparmiato, se avesse avuto solvere la crisi prima del voto
cosa siano diverse dalle sue. Il forse perché temeva di danneg- un atteggiamento più realista. di novembre. —
presidente ha deciso il blocco giare l’economia mettendo a ri- Ora gli Usa sono il primo Pae- © RIPRODUZIONE RISERVATA

PromoTurismoFVG SOCIETÀ AUTOSTRADA

Stazione Unica Appaltante - Area beni e servizi
Prot. n. 17006/2020
ESTRATTO DEL BANDO DI GARA
La Provincia di Treviso – Stazione Uni-
ca Appaltante – Area beni e servizi ha
indetto una procedura aperta per l’af-
fidamento in Accordo Quadro dei Ser-
vizi assicurativi dei Comuni di Mansuè
– Mareno di Piave – Nervesa della Bat-
taglia – Quinto di Treviso – Sernaglia
della Battaglia – Vazzola – Istrana pe-
riodo dal 30.06.2020 al 30.06.2024.
Scadenza presentazione offerte: ore
11:00 del 07.05.2020. Documenti di
gara disponibili al seguente indirizzo:
www.provincia.treviso.it
IL COORDINATORE DELLA SUA –
AREA BENI E SERVIZI
Avv. Carlo Rapicavoli
Direzione Acquisti
ESITO DI GARA
RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata
la gara DAC.0139.2018 relativa all’“Accordo
Quadro per la progettazione esecutiva ed
esecuzione in appalto dei lavori relativi agli
interventi di manutenzione straordinaria
dei sistemi e delle apparecchiature degli
impianti di Sicurezza e Segnalamento,
RTB, Telecomunicazioni, Informazioni al
Pubblico, Sistemi di Video-sorveglianza ed
impianti di Luce e Forza Motrice di Rete
Ferroviaria Italiana S.p.a., di giurisdizione
delle Direzioni Territoriali Produzione di
RFI”.
Il testo integrale dell’esito è pubblicato
sulla GUUE
2020/S 062-149367 del 27/03/2020 con
riferimento al Lotto 2 e al Lotto 19 ed è
visionabile sul sito www.gare.rfi.it canale
Esiti – Lavori.
Per chiarimenti e-mail: g.lidonnici@rfi.it.
Il Responsabile del Procedimento per
la fase di affidamento: Ing. Giuseppe
Albanese
Servizio appalti e contratti: Via Carso, 3–Villa Chiozza – Località Scodovacca, 33052
Cervignano del Friuli (UD), tel. 0431 387193, fax 0431 387154
e-mail manuel.comis@promoturismo.fvg.it, sito web www.promoturismo.fvg.it
AVVISO DI GARA D’APPALTO
Procedura aperta di cui all’ art. 60 del D.lgs. 50/2016 avente ad oggetto la progettazione,
fornitura in opera e messa in servizio dei nuovi equipaggiamenti elettrici delle seggiovie
EC02 “Valvan” ed EC03 “Forni di Sopra - Som Picol”. CIG: 8263229848.
Importo a base d’asta: valore stimato 650.000,00 euro IVA esclusa compresi euro
13.000,00 quali oneri per la sicurezza.
Criterio di aggiudicazione: criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individua-
ta sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell’art. 95 del D. Lgs. 50/2016 e
ss.mm.ii., nei termini indicati nel bando pubblicato sulla GUUE n. S 068 dd. 06.04.2020 e
nella documentazione disponibile sul sito https://eappalti.regione.fvg.it
Termine ultimo per la presentazione delle offerte: 18.05.2020 ore 12.00.
Il Responsabile del Procedimento
per. ind. Marco Cumin
Acque Servizi S.r.l.
AVVISO DI GARA PER ESTRATTO
Acque Servizi S.r.l. intende esple-
tare una procedura ad evidenza
pubblica per l’individuazione di
un operatore economico con cui
concludere un contratto di appalto
per l’affidamento della Fornitura e
montaggio di allestimento attrez-
zatura espurgo; criterio di aggiudi-
cazione: minor prezzo. L’importo
complessivo a base d’asta è pari
ad Euro 175.000,00, compren-
sivo di oneri per la sicurezza,
non soggetti a ribasso, pari ad
Euro 0,00. Durata: 120gg dalla
data di stipulazione del contratto.
Il bando integrale è consultabile
sul sito www.acque.net, unita-
mente a tutta la documentazione
di gara. Il termine per la presen-
tazione delle offerte in via telema-
tica ore 17.00 del 29/04/2020. Il
Responsabile del procedimento è:
Ing. Roberto Salvadori.
Il Dirigente Acquisti e Logistica
Dr. Andrea Asproni
LIGURE TOSCANA p.a.
TRONCO LIGURE TOSCANO
Via D. E. Tazzoli 9 - 55043 Lido di Camaiore LU
Tel. 0584/9091 - Fax 0584/909300- www.salt.it
Estratto di Avviso
Aggiudicazione Appalto
Appalto: PA/27/19 Fornitura di furgoni per il servizio
di viabilità CIG 8044920DFD - Luogo di esecuzione:
SALT p.a. Tronco Ligure Toscano (Autostrada A12
Sestri Levante - Livorno, A15 S. Stefano Magra - La
Spezia e collegamento per Lerici e A11 Viareggio -
Lucca e collegamento Pisa Centro - SGC FI PI LI) -
Importo complessivo dell’appalto: Euro 260.000,00
esclusa IVA - Criterio di aggiudicazione: minor
prezzo ai sensi dell’art. 95, comma 4, lett. b) del
D.Lgs n. 50/2016 e s.m.i. Si rende noto che, a
seguito di esclusione degli unici due concorrenti, non
si procederà con l’aggiudicazione della procedura di
gara. L’Avviso di aggiudicazione di appalto è stato
inviato in data 27/03/2020 per la pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed è stato
altresì pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana – 5a Serie Speciale – Contratti
Pubblici - n. 38 del 01/04/2020 e sul sito internet
della stazione appaltante http://www.salt.it/ligure-
toscano/esiti-di-gara/.
Facente funzioni Responsabile del Procedimento:
Ing. Alberto Binasco
Azienda Territoriale per l’Edilizia
Residenziale di Gorizia
34170 GORIZIA Corso Italia, 116
AVVISO AGGIUDICAZIONE
APPALTO - CIG 8077631FF5
Si da avviso che, in seguito alla
procedura ordinaria, ai sensi Per la pubblicità su:
dell’art. 60 comma 1 del DLgs.
50/2016, l’appalto dei lavori di re-
cupero dello stabile sito in Gorizia
in Via Pola, 1, per la realizzazione
di 10 alloggi è stato aggiudicato
con Provvedimento del Direttore n.
27 di data 04.02.2020 al seguente
operatore economico: CONSORZIO
STABILE APPALTITALIA, con sede
in Caltagirone (CT), con ribasso
del 19,958% sull’importo posto a
base d’asta; Importo di aggiudi-
cazione: Euro 1.214.547,01 di cui
Euro 67.071,33 per oneri di sicu-
rezza. Data di stipula contratto:
23/03/2020.
Gorizia, 06/04/2020
Il Responsabile del Procedimento www.manzoniadvertising.it
F.to ing. Alessandra Gargiulo

.
14 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
PRIMO PIANO

INFRASTRUTTURE

Si sgretola il ponte
sul fiume Magra:
“Era pericolante”
Precipita la strada al confine tra Toscana e Liguria
Rischi denunciati dal Comune ma per Anas era sicuro

ALESSANDRA VIVOLI
ALBIANO (MASSA-CARRARA)
Una nuvola di polvere ha oscura-
to il cielo azzurrissimo alle 10 e
la struttura ancora in piedi. Una 300 metri che collega la pro-
vertebra rotta e la sensazione di vincia di Massa Carrara a quel- L’ALLARME INASCOLTATO
essere un sopravvissuto. Poteva la de La Spezia era da tempo
essere una strage. Perché, pri- un osservato speciale. Aveva

10 di ieri mattina. Si è sentito un
rumore cupo: «Come se il cielo
avesse avuto un infarto» dicono
i testimoni. Sono l’immagine e il
sonoro di un ponte di 300 metri
che crolla, come un castello di
carte, sul greto del fiume Ma-
gra. Sopra restano due macchie
rosse, sembrano due macchine
sospese in una sorta di luna park
dell’orrore. Sono due furgoni co-
lor lacca, di quelli che non si fer-
mano nemmeno ai tempi del co-
ronavirus. A bordo un tecnico
della Tim, Michele Antonelli,
che mette il freno a mano e rie-
sce a mettersi in salvo. Il corriere
della Bartolini, Andrea Angelot-
ti, se la cava peggio: un volo di
qualche metro, nei monconi del-
ma dell’emergenza sanitaria e
delle restrizioni, in quel viadot-
to che collega la Val di Magra al-
la Val di Vara ci passavano fino a
In questi giorni
il traffico è fermo,
altrimenti i danni
sarebbero stati gravi
cento fra camion e macchine al
giorno. Ci sono le aziende, tanti
uffici, il centro abitato di Albia-
no e il supermercato.
Poteva essere una strage. E
sarebbe stata una strage an-
nunciata. Quel ponte lungo
passato l’alluvione che a otto-
bre 2011 ha messo in ginoc-
chio Aulla e parte della Luni-
giana. Quel ponte no, era rima-
sto intatto: forte di quei basa-
menti del 1908 su cui era stato
ricostruito nel dopoguerra.
Ma con gli anni erano venuti
fuori gli acciacchi, anche in que-
sto gigante infrastrutturale del-
la bassa Lunigiana. Ci sono sta-
te le segnalazioni, dei comitati,
della gente del posto che pensa-
va che avere il mal di mare
quando si prendeva il viadotto
con la macchina non era così
tanto normale. Poi c’era stata
una crepa, in una delle campa-
te. A farsi sentire con Anas, che
ha la gestione del ponte, era sta-
300
I metri di lunghezza
del ponte
che attraversa
la zona di Aulla
ta allora l’amministrazione di
Aulla. La lettera di risposta dei
tecnici, firmata dall’ingegner
Vincenzo Marzi è di otto mesi
fa. E mette, nero su bianco - il 9
agosto 2019 - che «il viadotto di
Albiano non presenta al mo-
mento criticità tali da compro-
1908
L’anno in cui
il piccolo viadotto
era stato
ricostruito
mettere la sua funzionalità sta-
tica». Senza l’emergenza lega-
ta al coronavirus ieri mattina
per Anas su quel ponte ci sareb-
be stato il traffico regolare. I
quasi cento mezzi, proprio co-
me in un normale mercoledì. E
qualche mese fa il fiume non sa-
rebbe stato in secca come ades-
so: in questo tratto, dice chi vi-
ve nella zona, la corrente a vol-
te è così forte da fare paura. Ne-
gli occhi di chi guarda il fiume
c’è proprio questo. «Tre mesi fa
hanno messo i sensori - dicono
Enzo e Michele, padre e figlio,

LA GESTIONE PUBBLICA
NON È IL RIMEDIO:
SERVONO RIGIDI CONTROLLI
STEFANO LEPRI

ome altre recenti il- chiamata a rimediare lì come il ruolo dello Stato. Ieri, il mi-

C lusioni sono state

spazzate via dal di-
sastro dell’epide-
mia, il crollo del ponte sul Ma-
gra fa cadere l’idea che il setto-
re pubblico, così com’è, possa
essere un facile rimedio per
ciò a cui i privati non si sono
mostrati in grado di provvede-
re. E non è nemmeno un pro-
blema di fondi, perché l’A-
nas, per manutenzioni e co-
struzioni, negli ultimi anni ne
ha ricevuti parecchi.
Quando crollò il ponte Mo-
randi, molti politici avevano
invocato l’Anas. Constatiamo
ora che «qui ci vuole lo Stato»
non è un rimedio ai mali che
si manifestano in Italia. C’e-
ra, è vero, molto di oscuro nel
sistema delle concessioni au-
tostradali: clausole non pub-
bliche, mancanza di un orga-
no indipendente di controllo,
e un concessionario troppo
potente, quasi intoccabile, co-
me Autostrade.
Ma non è affatto detto che
le strutture pubbliche porti-
no una maggiore trasparen-
za. Per la trasparenza occorro-
no buone leggi e buoni con-
trolli. Quanto a efficienza,
poi, l’Anas non ha mai partico-
larmente brillato; tanto che
diversi suoi dirigenti hanno
accolto con favore l’integra-
zione con le Ferrovie non per-
ché avesse senso industriale,
ma perché le Fs funzionano
meglio.
Nel caso di Massa può darsi
anche che l’azienda di Stato,
altrove alla scarsa efficienza
delle Province nella gestione
delle strade, pur avendo rice-
vuto ampie risorse negli ulti-
mi anni sia stata sopraffatta
dall’accumulo di compiti.
Ciò che serve è una chiara
individuazione delle respon-
sabilità. Questo manca sia
nel settore pubblico italiano
così come oggi è organizzato
(quanti manager promossi
per meriti politici, indipen-
dentemente dai risultati?) sia
nei rapporti fra pubblico e pri-
vato come sono stati perlopiù
organizzati nei settori indu-
striali soggetti a concessione.
Le società statali
non sono garanzia:
la lottizzazione politica
le rende inefficienti
Cadono le illusioni che esi-
stano rimedi spicci. Se in pas-
sato privati hanno goduto di
privilegi iniqui, o sfruttato co-
mode rendite di posizione, so-
stituirvi una amministrazio-
ne pubblica organizzata se-
condo i modelli soliti non ri-
solve un bel nulla. Proprio in
Italia si sogna lo «Stato inno-
vatore»? Appunto, i ponti
crollano lo stesso.
La questione è tanto più im-
portante oggi, quando la tre-
menda crisi economica porta-
ta dall’epidemia costringerà
ad estendere, e di parecchio,
nistro dello sviluppo econo-
mico Stefano Patuanelli espri-
meva l’auspicio che la Sace
possa «trasformarsi in una
nuova Iri».
Strano, perché il ruolo posi-
tivo che l’Iri ha svolto nell’eco-
nomia italiana risale ad anni
in cui il quarantacinquenne
ministro M5s non era ancora
nato. Lo svolse negli anni ’30,
salvando grandi imprese dal-
la grande depressione. Lo
svolse negli anni ’50 quando
dotò l’Italia di acciaierie e au-
tostrade che i privati da soli
non avrebbero avuto le forze
per costruire. Ma già dalla fi-
ne degli anni ’70 la lottizzazio-
ne politica delle nomine e gli
innumerevoli salvataggi sen-
za progetto di imprese in diffi-
coltà avevano trasformato l’I-
ri in un carrozzone informe
che accumulava perdite a
danno dei contribuenti. Lo si
sciolse perché costava trop-
po, non perché ce l’abbiano
imposto l’Europa o un presun-
to complotto liberista.
In tutta l’Unione europea
ora lo Stato soccorrerà con de-
naro le imprese per evitare
che falliscano. Al momento,
tutte vanno aiutate. Ma più in
là occorrerà chiarezza. O gli
aiuti vengono restituiti, oppu-
re occorrerà stabilire come
riorganizzarle, e se mantene-
re una partecipazione pubbli-
ca. E la democrazia richiede
che non vengano accumulati
poteri senza controllo. —
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.

Il ponte di Albiano,nel cuore della Lunigiana, ripreso dall’alto
poco dopo il crollo di ieri mattina
che sul greto del fiume hanno
un pezzo di terreno - Pensava-
mo di essere al sicuro. In un atti-
mo è stato spazzato via tutto».
Il ponte è adesso una strada in
mezzo al greto del fiume Ma-
gra. In procura a Massa Carra-
ra, è stato aperto un fascicolo
Dissesto idrogeologico, scarsi investimenti su sicurezza e manutenzioni, cantieri troppo lenti
Dopo la tragedia di Genova che ha causato 43 morti, la frana sull’autostrada Torino-Savona
Il Morandi e gli altri disastri italiani
Dieci viadotti crollati in dieci anni
DOSSIER
NICOLA PINNA
immagine è incancel-
L’ labile e certo non ba-
sterà il mezzo mira-
colo della ricostru-
zione quasi a tempo record per
sbiadirla. Il disastro del Ponte
Morandi resta il simbolo dell’I-
talia fragile. Mal costruita e
quasi mai sottoposta a manu-
tenzione. Il disastro di Geno-
va, costato la vita a 43 perso-
ne, ha messo in luce anche al-
tri aspetti che interessano il si-
stema delle infrastrutture no-
strane: gli investimenti sba-
Altro caso
5 giorni fa
in Sardegna:
cede una strada
gliati, i profitti dei concessiona-
ri autostradali e la scarsa atten-
zione verso la sicurezza. Le
istantanee del gigante di ce-
mento e acciaio sgretolato, del-
le auto accartocciate nel fondo
della voragine e delle bare alli-
neate hanno fatto il giro del
mondo e forse hanno fatto pas-
sare in secondo piano gli altri
guai e le altre tragedie delle no-
stre strade.
L’ultimo episodio è quello di
.
ANSA
per crollo colposo e lesioni. Il
sindaco di Aulla vuole chiarez-
za, si riavvolge il nastro delle
manutenzioni “mancate”. E di
un ponte che non aveva critici-
tà statiche. E ora si trova in mez-
zo a un fiume. —
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2 nacci. Il 23 gennaio, sempre
3 4
ieri tra Toscana e Liguria ma
mandando indietro il nastro
del film bisogna mettere in
pausa subito. Giovedì 2 aprile:
un ponte su una strada provin-
ciale alle porte di Nebida, in
Sardegna, viene giù mentre
passa un camion carico di rifiu-
ti. Il compattatore si ribalta ma
il conducente per fortuna si sal-
PRIMO PIANO
INFRASTRUTTURE
ROBERTO VALETTINI Il sindaco di Aulla: “Le crepe erano evidenti”
“Segnalazioni inutili
Mi hanno fatto capire
che stavo esagerando”
INTERVISTA
l sindaco di Aulla Rober-
I to Valettini è il primo cit-
tadino di una comunità
colpita al cuore. Si pre-
senta nel tardo pomeriggio,
indossa un maglioncino ro-
sa, fra le mani ha un fascio di
fogli. Sono lettere, inviate al-
la Provincia prima, e nell’ulti-
mo anno e mezzo a Anas. Let-
tere in cui ha segnalato la cri-
ticità del viadotto di Albia-
no, e in cui ha chiesto sopral-
luoghi e verifiche. Quel pon-
te ieri mattina è crollato. Ora
il sindaco chiede di fare chia-
rezza. E di intervenire pre-
sto, perché il territorio ne ha
bisogno.
Fra le mani di Valettini ci
sono le lettere. I numeri e le
date. E tanti sassolini nelle
scarpe che decide di toglier-
si. Partendo da un botta e ri-
sposta con Anas che risale al-
lo scorso autunno. «Esatta-
va. A novembre 2019 si assiste
a un’altra tragedia solo sfiora-
ta sull’autostrada Torino-Savo-
na, dove basta una frana per
sgretolare un viadotto.
Il 6 agosto 2018, alle porte
di Bologna, un’autocisterna ca-
rica di gas provoca un’esplosio-
ne e l’asfalto del raccordo vie-
ne giù. Un incidente, certo, ma
ROBERTO VALETTINI
SINDACO
DI AULLA
Ad agosto è stato
fatto un sopralluogo
e l’esito smentiva
le preoccupazioni
mie e dei cittadini
da mettere in conto in una stra-
da di quel tipo: possibile che le
condizioni di sicurezza non
fossero al top?
Da un anno all’altro le situa-
zioni si ripetono. Il 18 aprile
del 2017 un altro crollo sulla
tangenziale di Fossano, in pro-
vincia di Cuneo. A marzo 2017
frana un ponte in corso di ri-
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA
mente il 4 novembre ho se-
gnalato, per la seconda volta
a distanza di quattro mesi, la
criticità del ponte di Albia-
no. C’era una grossa fessura-
zione che mi era stata fatta
notare con grande preoccu-
pazione dai cittadini. Anas
mi ha risposto allegandomi
la fotocopia della missiva
che mi era stata inviata ad
agosto. In sostanza mi è sta-
to ripetuto che il viadotto
non presentava criticità tali
da comprometterne la fun-
zionalità statica». «È come
se mi avessero detto: ora sta-
te esagerando, è tutto a po-
sto, ve l’ho scritto 4mesi fa».
Il sindaco di Aulla ha anco-
ra negli occhi lo scempio di
«quello che ho visto e non
avrei mai voluto vedere, un
ponte caduto, con effetto do-
mino». E l’amarezza per es-
sersi “spolmonato” come lui
stesso dice a fare segnalazio-
ni su segnalazioni. A chiede-
re di intervenire, perché quel
1
1. Il momento del crollo del Ponte Morandi di Genova il 14 agosto
del 2018: un disastro che ha causato 43 vittime; 2. Il cedimento
di un tratto dell’autostrada Torino-Savona a causa di una smot-
tamento nel novembre 2019; 3. La frana sulla A14 vicino ad An-
cona a marzo del 2017; 4. Il passaggio di un tir provoca lo sgreto-
lamento di un ponte sulla Milano-Lecco
strutturazione vicino ad Anco-
na. Muoiono due coniugi che
erano a bordo di un’auto tra-
volta da una pioggia di calci-
del 2017, crolla un ponte in Ca-
labria, il Fiumara Allaro, e for-
tunatamente non ci sono vitti-
me. Il 28 ottobre 2016, a metà
pomeriggio, al passaggio di un
tir da 108 tonnellate (peso re-
golare, secondo le indagini)
collassa un cavalcavia sulla su-
perstrada tra Milano e Lecco.
Muore un uomo di 68 anni e si
contano 4 feriti.
Una frana, nell’aprile 2015
investe in pieno un pilone del
viadotto sulla Palermo-Cata-
nia: tanti danni ma nessuna
vittima. Quattro feriti, inve-
ce, a luglio 2014 quando crol-
la una parte della strada tra
Ravanusa e Licata, in provin-
cia di Agrigento. L’anno pri-
ma, nel drammatico giorno
dell’alluvione, in Sardegna si
sfonda un ponte tra Oliena e
15
ponte non stava bene. Glielo
dicevano i cittadini di Albia-
no, di Caprigliola, e chi il via-
dotto lo percorreva per lavo-
ro. «Erano preoccupati, seria-
mente preoccupati per le con-
dizioni del ponte - continua
Valettini- Ho qui la mia richie-
sta del 16 agosto del 2018,
all’indomani del crollo del
ponte Morandi, di una verifi-
ca sulle condizioni del nostro
viadotto. Ci sono gli esiti dei
sopralluoghi. Mi dicevano
che era tutto a posto. Mi han-
no fatto capire che stavo esa-
gerando. Quello che è acca-
duto è sotto gli occhi di tutti.
Poteva essere una strage, di
questo tutti dobbiamo essere
consapevoli».
L’ultima volta che Roberto
Valettini si è messo al compu-
ter per scrivere ad Anas è stato
nel novembre scorso. Quella
volta c’era stata una crepa,
una fessurazione che aveva
fatto aumentare le segnalazio-
ni al suo comune. Non c’è sta-
to alcun intervento, neanche
quella volta. Ha fatto fede la
verifica del 9 agosto, quella in
cui si diceva che era tutto ok.
Che il ponte era a posto.
«Non sono un addetto ai la-
vori, faccio l’avvocato - conti-
nua il primo cittadino- ma ho
visto quelle crepe e ora ho vi-
sto il ponte in mezzo al fiu-
me. Adesso non abbiamo bi-
sogno di lettere. Adesso ci vo-
gliono impegni solleciti per-
ché non si può davvero più
aspettare». AL. VIV. —
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Dorgali, nel Nuorese. Nella
voragine finisce un’auto della
polizia: muore un agente e i
suoi colleghi finiscono in ospe-
dale. Nella notte tra il 21 e il
22 ottobre 2013 crolla un pon-
te a Carasco, nell'entroterra li-
gure, provocando la morte di
due persone precipitate nel
torrente Sturia.
Anni di disastri che spiega-
no la gravità della situazione e
dei tanti provvedimenti giudi-
ziari. Proprio come quello
adottato in questi giorni dalla
Procura di Messina che ha po-
sto sotto sequestro un tratto
della A20 che collega la città
con Palermo. Alcune parti in
cemento non sono più in buo-
ne condizioni e così c’è stato
l’intervento urgente dei magi-
strati, che hanno anche inda-
gato alcuni tecnici e gli ammi-
nistratori del consorzio che ge-
stisce le autostrade a pagamen-
to della Sicilia. —
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16 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

7N
LA GIORNATA
IN SETTE NOTIZIE

ROMA to in una tenaglia. Da una parte, Mat- cardo Magi (Radicali).

teo Salvini e Giorgia Meloni, i leader
ITALIA sovranisti, lo incalzano e lo sfidano a
tenere duro. Dall’altra, il fronte uma-
nitario alza un coro di accuse e invo-
cazioni.
Il governo chiude
i porti alle Ong L’appello delle associazioni
Un primo cartello di associazioni
“Non siamo più (Tavolo Asilo Nazionale con Acli, Ar-
ci, Emergency, Caritas, Oxfam e al-
un luogo sicuro” tri) chiede di aprire i porti in quanto
«con un atto amministrativo si so-
spende il diritto internazionale e il
dovere di soccorrere chi è in perico-
lo di vita in mare». Un secondo grup-
FRANCESCO GRIGNETTI po (Sea-Watch, Medici Senza Fron-
tiere, Open Arms e Mediterranea)
l governo ha fatto la sua mossa, protesta che «proprio in un momen-
Il governo italiano è nel mezzo, in-
somma. E attende con ansia un cen-
no dalla Germania, con cui da giorni
c’è un dialogo, per ora infruttuoso. È
stata coinvolta anche la Commissio-
ne europea, sempre per sollecitare il
governo tedesco a farsi carico delle
azioni di Sea-Eye.
La ministra dem Paola De Micheli,
Infrastrutture, è in prima linea nell’o-
perazione di fermare lo sbarco e di
coinvolgere la Germania. «Al gover-
no tedesco in qualità di Stato di ban-
diera - ha spiegato - è stato chiesto di
assumere la responsabilità di ogni at-
tività in mare, compreso il porto di
sbarco, della “Alan Kurdi” che in que-
sto momento non è ancora entrata in

I con un decreto firmato da quat-

tro ministri (ma non dal pre-
mier) che dichiara «chiusi» i por-
ti alle Ong per emergenza sani-
taria. La nave «Alan Kurdi», della as-
sociazione tedesca Sea-Eye, con 150
migranti a bordo fuggiti dalla Libia,
intanto è ferma in acque internazio-
nali, non lontano da Lampedusa,
aspettando decisioni.
Il governo stesso, però, è ora stret-
WASHINGTON
STATI UNITI
Il Ceo di Twitter
dona un miliardo
per combattere
il coronavirus
ack Dorsey scende in cam-
to come questo la sofferenza di citta-
dini colpiti da un’emergenza sanita-
ria non può diventare motivo per ne-
gare un sostegno, che è anche un ob-
bligo legale, a chi non perde il respi-
ro su un letto di terapia intensiva
ma annegando». Dietro l’appello a
ritirare il decreto si è poi coagulato
un gruppo di parlamentari di sini-
stra con Nicola Fratoianni (Si), Lau-
ra Boldrini e Matteo Orfini (Pd), Ric-
digitali da lui guidata, a Start Small il
suo «veicolo filantropico». Lo stanzia-
mento è pari al 28% della ricchezza
complessiva del creatore del social
media con sede a San Francisco.
«Voglio ispirare altri»
«Perché adesso? - ha spiegato - I bi-
sogni sono sempre più urgenti e vo-
glio vivere la svolta in prima perso-
na», ha detto Dorsey. «Spero che
ciò sia di ispirazione per altri. La vi-
ta è troppo breve, quindi facciamo
tutto il possibile per aiutare le per-
sone oggi». Il pronto soccorso di
Dorsey, il più generoso sino ad esso
registrato nella lotta alla nuova pe-
acque territoriali. Nella certezza che
la Germania manterrà gli impegni as-
sunti, l’esecutivo italiano è pronto a
collaborare». Come? Forse un tra-
sbordo attraverso motovedette della
Guardia Costiera «secondo i principi
di solidarietà e fraternità con cui da
sempre il Paese ha affrontato queste
emergenze». Ma sempre in direzio-
ne del suolo tedesco. —
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BUDAPEST
UNGHERIA
le società è a lungo termine - chiosa
-, perché aiuta le stesse persone che
usufruiscono dei nostri servizi». Il La super luna
guru di Silicon Valley, ad di Twitter
e Square, ha creato una fondazione
che sovrasta
e al contempo Start Small, equiva-
lente a una Srl, per mettere in piedi
la Terra
un modello filantropico simile a
quello voluto dal fondatore di Face-
a primavera
book, Mark Zuckerberg che con la
moglie ha dato vita alla «Chan-Zuc-
kerberg», più flessibile e potente di
una tradizionale no-profit dedita al- Ieri sera si poteva ammirare la Superluna
la beneficenza. più spettacolare del 2020: la Luna piena
Il suo impegno nella lotta al vi- di primavera infatti è più vicina e appare
rus, si somma a quello di altri guru più grande del 7% e più luminosa del
del settore tecnologico. Jeff Bezos, 15% assicurano gli astroficisi. Il satellite

J po nella guerra contro il Co-

ronavirus e rilancia il suo
ruolo di filantropo nella
grande arena di Silicon Val-
ley. L'amministratore delegato e co-
fondatore di Twitter ha deciso di do-
nare un miliardo di dollari del pro-
prio patrimonio come contributo
nella campagna per contrastare l’e-
pidemia di Covid-19.
In una serie di tweet, il Ceo ha spie-
gato che trasferirà il capitale dal
gruppo Square, società di pagamenti
ste pandemica, ha tuttavia un respi-
ro più ampio. Quando l’emergenza
sarà rientrata e il virus debellato il
suo fondo si concentrerà su iniziati-
ve volte a promuovere la salute pub-
blica, l’istruzione delle donne e l’a-
dozione di un «reddito di base uni-
versale».
Il patrimonio netto di Dorsey è sti-
mato in circa tre miliardi di dollari,
comprese le partecipazioni in Twit-
ter e Square. «L'impatto che questo
denaro avrà a beneficio di entrambe
fondatore di Amazon, ha promesso
cento milioni in aiuti alimentari, e
Zuckerberg ha offerto più di 25 mi-
lioni per aiutare la ricerca attraver-
so la Bill & Melinda Gates Founda-
tion. La Fondazione del confortato-
re di Microsoft, a sua volta, ha stan-
del nostro pianeta ha raggiunto la fase di
Luna Piena in prossimità della minima di-
stanza dalla Terra (perigeo), prevista e pa-
ri a 356.908 chilometri contro la distan-
za media di poco più di 384.000 chilome-
tri. Nella foto il castello di Salgo a Somo-
skoujfalu, in Ungheria mentre la luna sta-
ziato 125 milioni di dollari per la ri- va sorgendo ieri. Sarà ancora visibile in
cerca, ma si ritiene che stia inve- questi giorni anche se in fase «calante».
stendo ancora di più in una varietà
di progetti legati al contrasto alla
pandemia. FRA. SEM. —
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ROMA contro la sentenza della Corte d’Ap-
pello di Messina, che il 19 marzo
ITALIA 2019 aveva deciso di revocare l’in-
dennizzo per danno patrimoniale da
259 mila euro in loro favore.
Manduca, 35 anni, venne aggredi-
Delitto Manduca ta e uccisa con sei coltellate al petto
per la Cassazione dall’ex marito – il 37enne, disoccupa-
to e tossicodipendente Saverio Nol-
“Gli orfani fo, poi condannato a 21 anni in rito
abbreviato - sotto gli occhi di diversi
A ribaltare la sentenza - con una de-
cisione che ha suscitato ampia indi-
gnazione - era stata la corte d’Appello
di Messina, sostenendo non c’era sta-
ta alcuna «negligenza» da parte della
procura di Caltagirone. Secondo i to-
gati protagonisti del giudizio di se-
condo grado, che avevano imposto ai
tre ragazzi di restituire il risarcimen-
to, «la perquisizione e l’eventuale se-
questro dell’arma non avrebbero im-
TRIPOLI no i civili a pagare il prezzo maggio-
re. L’offensiva del maresciallo Khali-
LIBIA fa Haftar ha spinto «più di 200 mila»
abitanti, 150 mila della capitale, a la-
sciare le proprie case. Il bilancio è sta-
to stilato dall’Organizzazione inter-
L’allarme dell’Oim nazionale per le migrazioni e com-
“Dopo un anno prende anche centri minori della Tri-
politania e del Fezzan, come Sirte
di guerra civile Abu Ghrein e Murzuq.

vanno risarciti” passanti e del padre. Nel corso

dell’anno la donna aveva più volte de-
nunciato di essere stata minacciata
con il coltello dal marito dal quale si
stava separando: denunce cadute nel
EDOARDO IZZO vuoto e del tutto ignorate dai pm del-
la procura di Caltagirone, che non si
i apre uno spiraglio per le attivò neanche per una perquisizione
pedito la morte della giovane mam-
ma». In altri termini, «il delitto era ine-
vitabile» perché «l’uomo era comun-
que determinato ad ucciderla». Il die-
trofront in tema di responsabilità dei
magistrati si è avuto ieri con la senten-
za depositata dalla terza sezione civi-
le della Cassazione, presieduta da
200mila profughi” La battaglia dei cieli
Haftar non è riuscito a sfondare in al-
cun modo le linee di difesa delle mili-
zie fedeli al premier Fayez al-Sarraj e
allora è ricorso all’arma aerea. Il ma-
GIORDANO STABILE resciallo dispone di alcuni Mig-23 an-
cora dell’epoca di Gheddafi e nuovi
uecentomila persone in droni di fabbricazione cinese forniti

S sorti dei tre orfani figli di

Marianna Manduca, ucci-
sa dall’ex marito nell’otto-
bre 2007 a Palagonia (Cata-
nia), lasciata sola nonostante le dodi-
ci denunce presentate ai carabinieri e
rimaste inascoltate. La Cassazione ha
in cerca dell’arma.

infatti accolto il ricorso presentato da
Carmelo Calì - il cugino della Mandu-
ca che con la moglie ha adottato i tre
orfani, di cui uno ancora minorenne -
Un femminicidio annunciato
Due anni fa, dopo una lunga trafila
giudiziaria, i giudici di primo grado
avevano stigmatizzato la «negligen-
za» della procura di Caltagirone rico-
noscendo la responsabilità civile dei
magistrati e prevedendo il risarci-
mento da parte della presidenza del
Consiglio ai tre orfani.
Adelaide Amendola, che ha annulla-
to la sentenza dei togati messinesi e
disposto un nuovo procedimento da-
vanti alla Corte d’appello di Catanza-
ro. «È una sentenza importantissima,
non solo per la nostra famiglia ma per
tutte quelle persone che hanno de-
nunciato e non hanno avuto giusti-
zia», il commento del padre adottivo
dei tre figli della Manduca. —
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D fuga, ospedali sotto le
bombe, la tregua chiesta
dalle Nazioni Unite che
resta un miraggio. La bat-
taglia di Tripoli, cominciata il 4 apri-
le di un anno fa, si è trasformata in
una guerra di posizione, con i due
schieramenti che si fronteggiano sen-
za riuscire a prevalere. Come negli as-
sedi alle città nel momento più aspro
del conflitto in Siria, anche in Libia so-
dagli Emirati.
Nelle ultime settimane li ha usati
con maggiore intensità, soprattutto
nei quartieri attorno all’aeroporto di
Mitiga, l’unico ancora funzionante,
dove sono concentrate le difese an-
ti-aeree fornite ad Al-Sarraj dalla Tur-
chia. Nei raid sono stati colpite anche
molte abitazioni e lunedì l’ospedale
Al-Khadra, uno dei più importanti
della capitale. Il tetto di un reparto è
.

La parola del giorno
autocertificazione
Croce e delizia nel rapporto con la cosa pobblica
stato sfondato dalle esplosioni e sei
operatori sanitari sono rimasti feriti.
Ieri l’Onu ha condannato l’attacco,
«una chiara violazione delle leggi in-
ternazionali», nelle parole di Jen
Laerke, portavoce dell’agenzia uma-
nitaria Ocha: «È sconvolgente. In un
momento in cui il popolo libico ha bi-
sogno più che mai case sicure e strut-
ture sanitarie funzionanti, riceviamo
la notizie di un altro attacco a un ospe-
dale». I raid non hanno neppure con-
sentito alle forze di Haftar di avanza-
re. Anche perché sono contrastati dai
sistemi anti-aerei e dai droni turchi.
Un velivolo di Ankara è stato abbat-
tuto nel quartiere di Ain Zara, una
delle zone dove i combattimenti so-
no più aspri, perché permette i colle-
gamenti fra la periferia orientale e
quelle occidentale della città. Ma an-
che lo schieramento di Al-Sarraj ha
colpito parecchi aerei nemici, uno
con un missile lanciato da una nave
militare turca al largo di Tripoli. Una
tregua è sempre più urgente, anche
perché comincia a diffondersi il coro-
navirus, 18 casi finora, con il primo
registrato anche a Bengasi ieri. —
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.
LUIGI GRASSIA
L’autocertificazione è la croce e la delizia del
rapporto fra gli italiani e la cosa pubblica. Si
tratta di un atto di fiducia nei confronti del citta-
dino, a cui non si chiede di certificare, preventi-
vamente, con un mare di carte, in che condizio-
ni si trova rispetto alla richiesta di un’autorizza-
AGRIGENTO
ITALIA
Accoltellato
davanti casa
Fermato il fratello
per omicidio
FABIO ALBANESE
tre fratelli Chiarenza abitava-
I no da anni nella stessa casa
nel centro di Grotte. Ma, al-
meno tra due di loro, i rappor-
ti non erano buoni. Anni di li-
ti, anche con la carta bollata, un
clima costantemente difficile e te-
so, ora probabilmente acuito dal-
la convivenza forzata della qua-
rantena anti coronavirus, come
ipotizzano gli investigatori.
Ieri uno di loro, Pietro, 64 anni,
zione, di un sostegno finanziario o altro, ma di
prendere per buono (in via provvisoria) quello
che il cittadino dice e concedere quanto richie-
sto, salvo verifica successiva: se a cose fatte ri-
sulta che la persona ha detto il falso, scattano
le sanzioni. Ci sono sistemi stranieri che funzio-
nano così, e funzionano bene, o perché la gen-
ha ucciso a coltellate Roberto, di
56, tabaccaio la cui bottega è nel-
lo stesso edificio dell’abitazione
anche se si affaccia su un’altra
strada. Ed erano tutti ancora in ca-
sa, ieri mattina, quando è accadu-
to l’omicidio, anche se il terzo fra-
tello ha detto che si trovava in
un’altra stanza e che per questo
non ha assistito al delitto.
La confessione
Pietro Chiarenza è stato subito
bloccato e ha poco dopo ammes-
so ai carabinieri di aver ucciso il
fratello; poi, in un lungo interro-
gatorio con il pm della procura di
Agrigento Cecilia Baravelli, ha ri-
costruito le fasi del delitto e il con-
testo in cui è maturato.
C’è stata una colluttazione tra i
due, durante la quale l’omicida è
pure rimasto ferito a un occhio.
Poi però ha afferrato un coltello e
ha più volte colpito alla gola il fra-
tello. Sia la vittima sia l’onicida in
passato avevano subìto denunce.
Roberto Chiarenza, l’uomo ucci-
so, quattro anni fa era stato arre-
stato perchè ritenuto responsabi-
te è onesta, o perché le pene in caso di illecito
sono draconiane, come negli Stati Uniti. In Ita-
lia, purtroppo, l’onestà non è un valore diffusis-
simo, e gli illeciti restano spesso impuniti; per-
ciò da noi l’autocertificazione stenta a decolla-
re, persino ora, con la lotta al coronavirus che ri-
chiede procedure burocratiche snelle. —
PETER KOMKA-ANSA
le di atti persecutori e danneggia-
mento; processato, era stato assol-
to. Pietro Chiarenza, l’omicida, sa-
rebbe affetto da disturbi di carat-
tere comportamentale. «Vite non
proprio irreprensibili in un clima
in casa davvero difficile, con vec-
chie ruggini tra loro che covava-
no, neanche tanto nascoste», dice
un investigatore.
Orfani da piccoli, i tre fratelli
hanno continuato ad abitare tut-
ti insieme in quella casa di via
Orsini, nel centro del piccolo
centro di cinquemila abitanti in
provincia di Agrigento, dove ie-
ri è avvenuto il delitto. Gli inve-
stigatori hanno sentito anche al-
cuni familiari e conoscenti, in
qualità di testimoni, che avreb-
bero confermato il clima teso
che si viveva in quella casa.
I carabinieri hanno sequestra-
to nell’abitazione alcuni coltel-
li, tra i quali ci sarebbe quello
dell’omicidio, mentre il pm ha
disposto l’autopsia sul cadavere
di Roberto Chiarenza, prevista
per domani. —
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GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 17
WASHINGTON
STATI UNITI
Primarie Dem
Sanders si ritira
Sarà Biden
a sfidare Trump
FRANCESCO SEMPRINI
lla fine anche il combatti-
A vo senatore socialista è
capitolato. E con esso
molte delle speranze e
dei sogni del movimento
liberal-progressista, quello intransi-
gente su sanità universale gratuita,
salario minimo garantito, lotta al
cambiamento climatico e i congedi fa-
miliari e medici diffusi. Troppo in-
transigente anche per l’elettorato de-
mocratico americano che, dopo gli
slanci a sinistra dei primissimi turni
delle primarie, ha ripiegato verso la
moderazione e le inclinazioni centri-
ste di Joe Biden. Il colpo di grazia è
stato inferto dal coronavirus che da
una parte ha oscurato le elezioni,
dall’altra ha rilanciato Trump, il qua-
le sulla pandemia sta tessendo la cam-
pagna elettorale, facendo emergere
il bisogno di un avversario con un con-
senso ampio e capace di cooptare più
voti possibile per vincere alle urne il
prossimo 3 novembre.
La seconda sconfitta
Il passo indietro di Sanders consacra
di fatto la nomination di Biden, 77 an-
ni, e segna il definitivo addio da parte
del senatore social-democratico, 78
anni, al sogno di conquistare la Casa
Bianca. Quello che già gli sfuggì nel
2016, quando dovette arrendersi a
Hillary Clinton. «È una scelta doloro-
sa ma oramai la vittoria era virtual-
mente impossibile», ha ammesso il di-
retto interessato. Il quale tuttavia
non usa i toni della resa ma del cam-
bio di strategia. «La nostra campagna
è terminata, ma il movimento è
tutt'altro che finito. La lotta conti-
nua». Così il senatore mette in chiaro
che il suo nome non sarà cancellato
dalle schede delle primarie democra-
tiche, ma comparirà accanto a quello
di Biden. Il suo popolo quindi potrà
continuare a votarlo, con l'obiettivo
di continuare a raccogliere delegati.
«Più saranno i nostri delegati e più ci
sarà la possibilità di esercitare la no-
stra influenza alla Convention demo-
cratica», ha spiegato agli elettori.
Un'ulteriore mossa, questa, che
spiazza tutti, compreso l’inquilino
della Casa Bianca il quale già su Twit-
ter invitava il popolo di Bernie a pas-
sare nelle fila dei repubblicani dopo
essere stati traditi per la seconda vol-
ta dal partito democratico. «Ringra-
ziate Elizabeth Warren!», ha ironizza-
to Trump, ricordando che la decisio-
ne tardiva della senatrice di ritirarsi è
costata a Sanders la batosta nel Su-
pertuesday di marzo, trasformatosi
in un trionfo per Biden. Sanders gio-
ca la carta della lealtà al partito però e
assicura che collaborerà e lavorerà al
fianco del futuro «nominato», con l'o-
biettivo primario di portare far diven-
tare l'agenda progressista parte inte-
grante della piattaforma presidenzia-
le. L'ex vicepresidente ringrazia, e
tende la mano: «Ti ascolterò, il movi-
mento che hai creato è un bene pre-
zioso per il Paese e per il futuro, e in-
sieme batteremo Donald Trump». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18

.

EF
Lettera del presidente e ad agli azionisti: “Tempi difficili, non è possibile scegliere fra la salute delle persone e quella dell’economia”
Elkann: avanti con le nozze Fca-Peugeot
“Exor è in prima linea per la ripresa”
IL CASO
TEODORO CHIARELLI
onostante la pande-
N mia del coronavirus
che sta sconvolgen-
do il mondo e l’eco-
nomia, Exor conferma tutte le
operazioni in corso che la vedo-
no protagonista insieme alle
controllate. E allora, avanti sul-
la fusione Fca-Psa, sulla vendi-
ta di PartnerRe alla francese Co-
véa e sull’acquisto per 200 mi-
lioni di dollari dell’8,87% di
Via, società che offre soluzioni
di trasporto di massa nelle più
importanti città del mondo. E
avanti anche sulla trasforma-
zione di Cnh Industrial in due
realtà distinte: una nel campo
dell’agricoltura e delle costru-
zioni, l’altra nel trasporto soste-
nibile e nella propulsione.
La lettera agli azionisti della
holding della famiglia Agnelli
al tempo del Covid-19 assume
così un tono e una valenza del
tutto eccezionali. «Mentre vi
scrivo quest’anno una "lettera
dal lockdown" - esordisce il pre-
sidente e amministratore dele-
gato, John Elkann - stiamo at-
traversando settimane estre-
mamente difficili, che si stanno
trasformando rapidamente in
mesi inimmaginabili».
Quindi aggiunge: «La no-
stra famiglia è in affari da mol-
to tempo e ha superato guerre,
rivoluzioni, crisi, pandemie e
sappiamo che la nostra rispo-
sta a questa crisi richiederà, co-
me affermato da Leonardo da
Vinci cinque secoli fa, l’urgen-
za del fare. Sapere non è abba-
stanza, dobbiamo agire. Avere
ottime intenzioni non basta,
dobbiamo fare». Per questo,
spiega Elkann, «durante que-
sta crisi abbiamo fatto tutto il
possibile per proteggere le no-
stre società, consapevoli che
quando le nostre economie ri-
partiranno, saranno in prima
linea, per fare in modo che tut-
te le nostre comunità e i Paesi
in cui operiamo possano inizia-
re la ripresa».
Fca-Psa
Avanti, dunque, sulla fusione
fra Fiat Chrysler Automobiles
e Peugeot Citroen. «Exor sarà
il maggior azionista della New-
Co, con circa il 14% del capita-
le, ed è pronta a lavorare insie-
me alla famiglia Peugeot che,
attraverso le sue holding Epf e
Ffp, sarà il secondo più grande
azionista». Scrive Elkann: «Sia-
mo molto fiduciosi di riuscire
a raggiungere le sinergie di-
chiarate,circa 3,7 miliardi di
euro all’anno, senza chiudere
stabilimenti, grazie alla crea-
zione di una nuova società,
soprattutto considerando
che sarà guidata da Carlos Ta-
vares, che ha raggiunto solidi
risultati come ceo di Psa e ca-
.
ECONOMIA
& FINANZA
pisce l’importanza della cul-
tura aziendale».
Ferrari
«Stiamo definendo sistemi e
protocolli per permettere la
riapertura graduale e in sicu-
rezza dei nostri luoghi di lavo-
ro, in stretta collaborazione
con i rappresentanti dei nostri
lavoratori e le autorità sanita-
rie competenti». Così Elkann
presenta il progetto pilota del-
la Ferrari in collaborazione
con un pool di scienziati ed
esperti che in una prima fase
prevede la realizzazione di
uno screening volontario dei
dipendenti e delle loro fami-
glie. Il progetto "Back on
Track", "Torna in pista", è strut-
turato in tre fasi: la riapertura
delle sedi di Maranello e Mode-
na secondo tempistiche defini-
te dalle autorità nazionali;
uno screening dei collaborato-
ri Ferrari, su base volontaria,
con esami del sangue e, infine,
l’opportunità per ciascun colla-
boratore di servirsi di una app,
con tracciamento dei contatti,
per un supporto medico sanita-
rio nel monitoraggio della sin-
tomatologia del virus. «I risul-
tati di questo progetto - scrive
Elkann - verranno condivisi a
livello locale e in tutto il mon-
do per contribuire alla crea-
zione di nuove procedure per
Iniziative sociali
e mediche del gruppo
dall’Italia agli Usa
e alla Cina
la protezione della salute dei
lavoratori in ognuna delle lo-
ro comunità».
In campo contro il virus
Nella lettera Elkann ricorda le
iniziative realizzate dalle so-
cietà del gruppo per la comuni-
tà. «Non è possibile scegliere
tra la salute delle persone e
quella dell’economia: senza la
prima non può esistere la se-
conda, mai». Exor e le sue con-
trollate hanno acquistato e re-
galato respiratori e dispositivi
di protezione individuali per
chi lavora in prima linea nel si-
stema sanitario, come le 500
mila mascherine chirurgiche
donate agli ospedali e ai medici
di pronto soccorso in Michi-
gan. «Abbiamo messo a disposi-
zione pro bono - prosegue El-
kann - le nostre capacità tecni-
che e ingegneristiche per au-
mentare in modo significativo
la produzione di Siare, unico
produttore italiano di respirato-
ri. Progetti simili sono in corso
negli Stati Uniti con Ger Health-
care e Hillroom». In Europa le
stampanti 3D del gruppo sono
utilizzate per fornire protezio-
ni facciali alle autorità sanita-
Il punto della
giornata
economica
JOHN ELKANN
PRESIDENTE E AD
DEL GRUPPO EXOR
Sì alla vendita
di PartnerRe,
all’ingresso in Via
e alla suddivisione
di Cnh Industrial
Alla Ferrari una app
per lo screening
e il monitoraggio
della salute
dei lavoratori
Sì alla vendita
di PartnerRe,
all’ingresso in Via
e alla suddivisione
di Cnh Industrial
rie, mentre in Cina uno stabili-
mento è stato convertito per
produrre mascherine.
«In Italia abbiamo fornito
cinque ambulanze allestite
per il biocontenimento e altre
500 vetture per l’assistenza
medica e sociale, mentre in
Brasile stiamo aiutando a crea-
re un ospedale da campo e fi-
nanziando iniziative per offri-
re assistenza sanitaria di base
alla famiglia basso reddito». E
siccome questa crisi non neces-
sita solamente di una risposta
sanitaria, Exor ha supportato
le sue società nella realizzazio-
ne di iniziative come quella di
Fca che offre un milione di pa-
sti ai bambini negli Stati Uniti
che fanno affidamento sui ser-
vizi di mensa scolastica. O co-
me quella di Ferrari che offre
aiuto ai bambini e alle loro fa-
miglie che vivono a Maranel-
lo. O ancora La Stampa, attra-
verso la Fondazione Specchio
dei Tempi, che ha raccolto ol-
tre 10mila donazioni, compre-
se quelle della famiglia Agnel-
li, utilizzate per fornire cibo e
medicine alle persone in diffi-
coltà che vivono a Torino, in-
clusi anziani e madri single.
Il tributo
Elkann conclude onorando il
sacrificio di tanti medici, infer-
mieri, volontari e lavoratori
che mandano avanti attività e
servizi indispensabili a tutti
noi. Cita "La Peste" di Albert Ca-
mus: «Ai tempi della peste ab-
biamo imparato che ci sono ne-
gli uomini più cose da ammira-
re che non da disprezzare». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ITALIA
FTSE/MIB
17.380
FTSE/ITALIA
18.955
-0,18% INVARIATO
a marzo 210mila abbonamenti
L’editore: “Gedi, il giornalismo di qualità
continuerà ad attrarre lettori paganti”
«Conosciamo Gedi molto be-
ne sin da quando venne fon-
data nel 2016. Siamo consa-
pevoli che questa sia un'ac-
quisizione "contraria", date
le difficoltà che l'industria
dei quotidiani sta affrontan-
do. Tuttavia, riteniamo che
nonostante queste sfide, le
organizzazioni del settore
dell'informazione che forni-
scono giornalismo di qualità
continueranno ad attrarre e
IN BREVE
Media
Fininvest dirà di no
al dividendo di Mondadori
Fininvest si pronunzierà
per il non accoglimento
dell'originaria proposta
del consiglio di ammini-
strazione di Mondadori sul-
la distribuzione del divi-
dendo. Lo rende noto la
stessa società, spiegando
di essere arrivata a questa
decisione perché «alla luce
dell’evolversi dell’emer-
genza Covid-19, allo stato
è preminente l'interesse di
Ame a disporre di ogni ri-
sorsa economica e finanzia-
ria per fronteggiare l'emer-
genza».
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA
EURO-DOLLARO PETROLIO
CAMBIO
1,0871
WTI/NEW YORK
25,09
--0,12% +6,02%
ad aumentare i lettori pagan-
ti». Così il presidente e ad
John Elkann nella lettera
agli azionisti di Exor, hol-
ding della famiglia Agnelli
che il 23 aprile effettuerà il
closing dell’acquisizione del
gruppo editoriale di cui fa
parte La Stampa. Il giornali-
smo di qualità, dunque, ha
un futuro. «Lo si è visto in
questi tempi difficili e incerti
- spiega Elkann - con la cresci-
Telecomunicazioni
Accordo Tim-Infratel
per cablare zone scoperte
Tim e Infratel Italia, socie-
tà del Mise, accelerano il
piano di accensione della fi-
bra nelle «aree bianche»,
cioè cosiddette «a fallimen-
to di mercato», in 8 regioni:
Abruzzo, Sardegna, Tosca-
na, Puglia, Calabria, Lazio,
Lombardia e Marche.
L’azionista Jannone
“No a premi e incentivi
ai top manager di Ubi”
Giorgio Jannone, socio di
Ubi Banca, contesta la scel-
19
ALL'ESTERO
DOW JONES
23.433
NASDAQ
8090
+3,44% +2,58%
ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
ta del 60% degli abbonamen-
ti digitali che Gedi ha regi-
strato a marzo 2020, rag-
giungendo la quota di 210
mila abbonamenti rispetto
ai 130 mila di fine febbraio.
Allo stesso tempo, il traffico
nel sito web è aumentato del
220% con una forte crescita
dei segmenti audio e video.
Questa modalità di abbona-
mento darà sostegno a un bu-
siness che fornisce un impor-
tante servizio alla società, of-
frendo ai lettori una copertu-
ra professionale delle noti-
zie e opinioni indipendenti
su ciò che accade sia a livello
locale che mondiale».
ta della banca, approvata
dall'assemblea dei soci, di
procedere all'acquisto di
azioni proprie finalizzate a
remunerare e incentivare
il top management. «È co-
munque davvero clamoro-
so che la banca lo faccia,
mentre non ha distribuito
dividendi ai soci».
Iniziativa di solidarietà
Fondi di Cattolica
per lottare contro il virus
Cattolica Assicurazioni e
Fondazione Cattolica han-
no stanziato 2 milioni per
le realtà, territoriali e na-
zionali, che si adoperano
per far fronte al Covid-19.
20 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
BORSA

MERCATI
Fondi su LaStampa.it LEGENDA
AZIONI: Il prezzo di chiusura rappresenta l’ultima
I fondi di investimento sono on line su LaStampa.it quotazione dei titoli al termine della giornata di scambi.
EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie
Per consultarli l’inirizzo è www.lastampa.it dell’aria euro.

IL MERCATO AZIONARIO DEL 8-4-2020 IL PUN TO

Azioni Prezzo Var% Min. Max. Var% CapitAL. Azioni Prezzo Var% Min. Max. Var% CapitAL. Azioni Prezzo Var% Min. Max. Var% CapitAL.

A
Acea
Chiusura

14,98
Prez c.

0,54
Anno

12,4
Anno

21,8
Anno

-18,76
(Min€)

120939
Deutsche Bank
Deutsche Borse AG
Chiusura
6,019
118,35
Prez c.
-2,67
-
Anno
4,904
101,75
Anno
10,25
151,25
Anno
-12,89
-14,73
(Min€)
81070
-0
N
Nb Aurora
Chiusura

10,604
Prez c.

-
Anno

10,604
Anno

11,962
Anno

-11,35
(Min€)

-0
Boom di Banca Generali
Acotel Group
Acsm-Agam
Adidas ag
2,65
2,04
216,4
0,38
-5,56
1,6
2
1,7
171
3,9
2,8
315,35
-7,34
2
-25,57
6468
69238
405
Deutsche Lufthansa AG
Deutsche Post AG
Deutsche Telekom
8,734
25,15
12,2
0,39
-5,31
-1,17
7,988
19,336
10,8
16,775
34,39
16,716
-47,03
-26,82
-17,04
12317
2228
1804
Netflix
Netweek
Newlat Food
343,2
0,092
5,1
0,03
-3,16
-0,2
281
0,0802
3,99
362
0,182
6,04
18,22
-42,5
-15,56
208
81155
5654
Corrono Azimut e Piaggio
Adv Micro Devices
Aedes
Aeffe
44,335
0,958
1,104
1,37
6,33
2,03
36,87
0,722
0,77
54,66
1,8
2,03
9,19
-11,71
-44,63
1179
54191
237580
Diasorin
Digital Bros
doValue
129,4
11,2
6,15
3,6
4,87
8,85
101
8,5
4,92
129,4
14,12
12,62
12,13
-10,26
-50
344567
43194
246687
Nexi
Nokia Corporation
Nova Re
12,835
2,976
2,78
-2,06
1,17
-3,81
8,62
2,236
2,56
16,386
4,0815
3,63
3,68
-9,87
-21,69
2121501
17740
2057
Giù Bper, il Banco e Tim
Aegon 2,331 -2,88 1,6005 4,139 -43,06 128993 Nvidia 240 -1,46 181,04 288,7 15,41 166 LUIGI GRASSIA
E IL MIGLIORE
Aeroporto Marconi Bo. 8,02 - 6,57 12,1 -33,83 4398 Edison Rsp 0,946 0,64 0,83 1,155 -8,16 23669 O Borsa di Milano in lieve calo It Way +25,00%
Ageas 33,57 -1,24 25,31 53,1 -36,78 1153
Ahold Del 22,38 -1,67 18,494 23,76 -1,63 257
Eems 0,082 1,23 0,062 0,162 41,87 547885 Olidata 0,154 - 0,154 0,154 -0 -0 con il Ftse Mib (-0,18% a 1,250
El En 17,76 8,69 13,9 33,48 -46,25 97981 Openjobmetis 4,24 - 4,19 8,99 -51,26 15863
Air France Klm 5,3 -0,38 4,029 10,005 -46,46 10150 Elica 2,73 - 1,956 3,855 -10,78 125425 Orange 11,28 - 9,306 13,52 -14,22 -0
17.380 punti) però con l’All
Air Liquide 117,65 -1,96 99,2 140,55 -6,63 77 Emak 0,601 -1,48 0,601 0,941 -34,1 406984 Orsero 4,91 -3,35 4,8 6,9 -23,04 10343
Share invariato a 18.955 e
Airbus 59,3 4,05 48,82 139,12 -54,54 9674 Enav 4,15 0,73 3,412 6,145 -21,99 464684 Ovs 0,791 2,73 0,622 2,012 -60,57 1710516 gli altri indici positivi (quello
Alerion 4,97 2,26 3,09 6,02 61,36 12585 Enel 6,285 -1,41 5,226 8,566 -11,13 21158964
Algowatt 0,33 0,92 0,257 0,412 -17,71 34199
P delle Small Cap ha fatto addi-
Enervit 3,19 - 2,72 3,5 -6,45 6059
Alkemy 4,17 3,99 3,91 8,86 -52,61 62735 Engie 9,408 0,81 8,74 16,69 -35,5 11029
PanariaGroup 0,72 1,27 0,628 1,592 -53,19 45731 rittura +2,50%). Scambi li-
Peugeot 13,415 -2,65 10,09 21,83 -37,66 1063
Allianz 160,58 -1,11 120,5 231,8 -26,68 3285 Eni 9,295 -1,41 6,492 14,32 -32,87 15443199 mitati a 1,8 miliardi di euro IL PEGGIORE
Alphabet cl A 1.101 0,71 967,4 1415,6 -7,94 94 E.On 8,67 -0,57 7,839 11,498 -8,93 2614
Philips 36,9 - 31,32 45,665 -15,43 -0
di controvalore, stabile lo Indel B -7,14%
Piaggio 1,63 9,32 1,432 2,86 -40,68 2256340
Alphabet Classe C 1.102,6 0,42 948,6 1414,2 -7,87 15 Eprice 0,32 -1,99 0,152 0,501 -36,25 91856
Amazon 1.861,4 0,64 1523,8 2018,5 12,94 443 Equita Group 2,22 -3,06 2,05 2,9 -22,11 11951
Pierrel 0,15 0,33 0,1145 0,1895 -13,29 171000 spread poco sopra i 195 pun- 11,70
Ambienthesis 0,608 -2,88 0,44 0,8 28,54 155401 Erg 16,59 -0,84 13,89 23,22 -13,68 111206
Pininfarina 1,07 0,94 0,93 1,74 -34,44 62760 ti. In forte calo i bancari Bper
Piovan 3,43 3,31 3,32 6,07 -41,47 463479
Amgen 192,76 -1,15 166,18 218,85 -10,41 46 Esprinet 3,545 3,65 2,785 5,58 -31,56 155985
Piquadro 1,54 1,32 1,255 2,46 -37,65 8998
(-4,92%) e Banco Bpm
Amplifon 19,3 -1,88 16,32 30,14 -24,73 500214 Essilorluxottica 105,4 -1,5 93,26 144,65 -22,1 3169
Pirelli & C 3,382 5,16 3,058 5,346 -34,2 4018148 (-2,51%), un po’ meno colpi-
Anheuser-Busch 43,66 3,58 30,34 75 -40,94 311 Eukedos 0,895 0,56 0,79 1 -12,25 3447
Anima Holding 2,916 3,62 2,034 4,83 -36,64 2196265 Eurotech 6,325 12,15 4,2 8,76 -24,97 1209307
Piteco 6,1 1,67 4,54 6,8 -3,94 3282 ti dalle vendite Ubi (-1,81%)
Apple 243,35 0,08 203,8 300,55 -5,55 2038 Evonik Industries AG 18,4 - 16,63 26,93 -31,67 -0
Plc 1,23 -0,4 1,11 1,695 -16,33 1839 e Intesa Sanpaolo (-1,35%), GIO VEN LUN MAR MER
Poligrafica S.Faustino 5,96 1,71 5,15 7,85 -16,64 4911
Aquafil 3,38 4,97 2,7 6,56 -46,35 22527 Exor 49,88 -2,04 35,68 75,76 -27,79 356646
Poligrafici Editoriale 0,115 0,88 0,107 0,1884 -38,96 84470
mentre se la cava con un
Ascopiave 3,245 1,41 2,72 4,61 -14,94 68274 Exprivia 0,76 -1,55 0,507 0,852 -8,54 49445
Poste Italiane 8,278 1,5 6,144 11,51 -18,2 2480119 -0,49% Unicredit che ha strial (+3,94%), Ferrari
ASML Holding 256,35 2,13 189,16 292,5 -3,04 21
Astaldi 0,419 8,83 0,3098 0,5825 -25,11 502758
F Powersoft Wt 10.21 0,694 - 0,51 1,0288 -9,87 630 escluso operazioni straordi- (+3,59%) e StMicroelec-
Facebook 157,08 1,83 132,96 201,25 -14,35 988
Astm 16,49 2,49 12,38 26,9 -38,84 100213 Falck Renewables 4,7 4,54 3,404 6,185 -1,26 731742
Prima Industrie 13,68 2,86 9,5 17,62 -16,59 14162 narie. In luce il risparmio ge- tronics (+2,91%). Segno
ProSiebenSat.1 Media SE 7,15 -6,73 5,954 13,94 -48,71 236
Atlantia 12,565 0,4 9,82 23,03 -39,56 3203239 Ferrari 141,25 3,59 115,9 167,2 -4,5 381513 Prysmian 15,23 2,04 13,955 24,71 -29,13 1365769
stito con Banca Generali meno per Exor (-2,04%) ol-
Autogrill 4,75 5,46 3,406 9,825 -49,09 1168041 Fiat Chrysler 7,119 1,06 5,806 13,356 -46,04 7709983 Puma 49,5 - 43 78,9 -27,47 -0 (+8,54%), Azimut tre che per Eni (-1,41%)
Autos Meridionali 19,5 0,26 18,1 30,7 -35,86 5919
Avio 12,1 3,24 10,06 15,54 -12,7 40171
Fidia 2,92 -2,67 2,22 4,065 -23,16 23289
R (+7,16%) e Mediolanum nell’energia e Telecom Ita-
Fiera Milano 3,63 18,24 2,24 6,54 -33,76 743640
Axa 15,268 -0,99 12,486 25,49 -39,41 15707 Fila 7 - 6,52 14,5 -51,25 89334
Rai Way 5 -0,6 4,06 6,2 -18,43 118620 (+4,5%) sulla scia dei dati lia (-1,94%) nelle comuni-
Azimut 14,51 7,16 10,7 24,27 -31,81 3385462 Fincantieri 0,528 1,05 0,4224 0,92 -42,67 5702963
Ratti 4,09 -0,49 3,6 7,5 -20,74 2650 sulla raccolta. cazioni.
Rcs Mediagroup 0,74 3,21 0,564 1,032 -26,59 320620
A2a 1,173 -1,68 1 1,896 -29,84 10870072 FinecoBank 9,444 1,42 6,918 11,74 -11,66 2782876
Recordati 36,74 -1,69 28,26 42,16 -2,21 279365
Nell’industria bene Piag- Nella diagnostica la crisi sa-
B Fnm 0,48 - 0,351 0,857 -31,13 164384
Recordati opa - - -0 -0 -0 -0 gio (+9,32%) dopo il rial- nitaria del coronavirus spin-
B Carige 0,0015 - 0,0015 0,0015 -0 -0 Fresenius M Care AG 61,84 -2,09 56,1 77,84 -7,98 369
B Carige Rsp 50,5 - 50,5 50,5 -0 -0 Fresenius SE & Co. KGaA 37,42 0,48 25,93 50,48 -24,37 9
Renault 18,228 0,15 14,65 42,75 -57,29 9424 zo della raccomandazione ge al rialzo la quotazione di
B Desio Bria Rnc 2,32 2,65 2,1 2,88 6,42 36518 Fullsix 0,554 -0,36 0,485 0,76 -20,4 501
Reno De Medici 0,539 -0,19 0,37 0,84 -34,51 938868 e del prezzo obiettivo da Diasorin (+3,60%), azienda
Reply 60,95 1,08 43,6 77,8 -12,24 15150
B Desio e Brianza 3,1 2,65 2,56 3,23 22,05 15967 G Repsol 8,29 1,1 6,03 14,385 -41,48 1760
parte degli analisti di Exa- impegnatissima nella lotta al-
B Ifis 9,23 2,27 8,41 15,69 -34,07 204597 Gabetti 0,33 3,13 0,24 0,418 14,19 398087 Restart 0,4955 1,12 0,3955 0,76 -21,1 6350 ne-Bnp. Crescono anche Pi- la pandemia. —
B Intermobiliare 0,096 14,29 0,0748 0,155 -17,95 1384504
B M.Paschi Siena 1,177 -0,25 0,998 2,11 -15,81 2525955
Garofalo Health Care 5,02 0,4 3,705 6,08 -12,85 12409 Retelit 1,57 3,29 1,156 1,67 -1,26 726741 relli (+5,16%), Cnh Indu- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gas Plus 1,9 -0,26 1,355 2,45 -21,49 1800 Risanamento 0,067 16,52 0,0368 0,0932 80,11 56693664
B P di Sondrio 1,592 5,57 1,217 2,74 -24,48 889403 Gedi Gruppo Editoriale 0,457 - 0,408 0,4575 -0 547344 Roma A.S. 0,411 0,74 0,3395 0,672 -39,56 786626
B Profilo 0,147 -0,54 0,126 0,248 -34,38 217369 Gefran 4,26 -0,81 3,7 6,88 -37,54 15677 Rosss 0,56 -1,75 0,53 0,84 -5,88 2201
B Sardegna Rsp 7,12 0,28 6,52 10,3 -25,05 706 Generali 12,785 - 10,385 18,88 -30,5 4900900 Rwe 23,99 - 20,8 34,35 -11,87 -0
B Sistema 1,204 -3,99 1 2,14 -34,85 860231 Geox 0,725 0,69 0,489 1,19 -38,66 118118
S CAMBI VALUTE QUOTAZIONI BOT
Banca Farmafactoring 5,06 1,2 4,075 6,13 -5,24 280545 Gequity 0,027 3,85 0,0222 0,041 -9,4 255339
Banca Generali 22,36 8,54 16,86 33 -22,79 780573 Sabaf 9,96 -0,2 9,38 14,2 -25,67 1440
Giglio group 3,39 -4,37 1,485 3,82 19,79 537062 MERCATI Quot. % Cambio $. SCADENZA Giorni. Prezzo Rend. Lordo.
Banco Bpm 1,185 -2,51 1,1025 2,456 -41,57 21431834 Saes Getters 19,14 3,24 15 31,15 -36,94 11331
Gilead Sciences 68,4 0,69 56,4 76,53 15,62 2823
Saes Getters Rsp 14,4 2,86 11 19,8 -24,8 5223 Dollaro Usa 1,0871 1,0885 1,0000 14.04.2020 6 99,990 0,730
Banco Santander 2,2015 -1,56 2,032 3,945 -41,29 14050 Gpi 6,6 2,17 4,9 7,98 -18,52 551
Safilo Group 0,7515 2,95 0,577 1,152 -32,54 649819 Yen Giapponese 118,3600 118,5500 108,8770 30.04.2020 22 99,950 1,141
Basf 45,37 0,15 39,5 68,26 -34,23 2957 Guala Closures 5,2 1,17 4,65 7,76 -28,57 35195
Safran 74,26 0,35 53,64 150 -45,91 1948 Dollaro Canadese 1,5233 1,5259 1,4013 14.05.2020 36 99,949 0,617
Basicnet 3,365 1,36 3,04 5,55 -35,29 42050 29.05.2020 51 99,847 1,241
H Saint-Gobain 25,15 0,6 16,998 36,64 -31,36 1162 Dollaro Australiano 1,7596 1,7578 1,6186
Bastogi 0,896 -2,18 0,812 1,17 -17,42 17000 12.06.2020 65 99,933 0,415
Heidelberger Cement AG 41,34 -0,86 29,4 66,38 -36,38 540 Saipem 2,351 -2,2 1,9505 4,495 -46,03 8948415 Franco Svizzero 1,0557 1,0582 0,9711
Bayer 56,16 -1,47 47,405 78,18 -21,61 8451 Sterlina Inglese 0,8795 0,8809 0,8090 30.06.2020 83 99,989 0,052
Henkel KGaA Vz 76,86 2,07 64,6 96,26 -16,64 146 Saipem Rcv 43 - 42 43 2,38 -0
BB Biotech 52,5 -2,42 43,95 63,3 -13,93 11423 14.07.2020 97 99,966 0,136
Hera 3,086 -3,62 2,786 4,462 -20,87 3859814 Corona Svedese 10,9385 10,8788 10,0621
Salini Impregilo 1,173 3,99 0,692 1,653 -26,92 1486613 31.07.2020 114 100,070 0,111
BBVA 2,96 - 2,685 5,311 -41,27 -0 Corona Norvegese 11,1940 11,0945 10,2971
I Salini Impregilo Rsp 5,6 2,75 4,98 6,7 -8,94 6318 31.08.2020 145 100,115 0,168
B&C Speakers 9,12 4,59 7,5 14,6 -35,09 1949 Corona Ceca 27,1830 27,2150 25,0051
I Grandi Viaggi 0,822 -2,38 0,6 1,365 -37,01 24756 Salvatore Ferragamo 12,24 0,58 9,562 19,395 -34,72 279217 14.09.2020 159 99,778 0,531
Bca Finnat 0,225 -1,32 0,203 0,349 -20,49 170989 Rublo Russo 82,1046 82,5675 75,5264
Iberdrola 9,066 -1,07 8,09 11,275 -2,54 2677 Sanlorenzo 12,34 1,98 9,757 17,5 -22,75 3945 30.09.2020 175 99,816 0,399
Bca Mediolanum 5,225 4,5 4,078 9,115 -40,99 2813079 Fiorino Ungherese 359,3400 357,6200 330,5497 14.10.2020 189 99,927 0,145
Igd 3,72 1,92 3,415 6,39 -40 172170 Sanofi 82,02 -1,29 71,72 94,26 -8,68 3022
Be 0,95 2,15 0,765 1,358 -24,6 148711 Zloty Polacco 4,5442 4,5356 4,1801 13.11.2020 219 99,880 0,206
Il Sole 24 Ore 0,494 0,92 0,434 0,7 -25,6 191165 Sap 104,88 1,83 84,44 128,9 -12,61 1286 Dollaro Neozelandese 1,8194 1,8160 1,6736
Beghelli 0,1655 -1,49 0,146 0,25 -23,38 538756 14.12.2020 250 99,678 0,483
Illimity Bank 6,47 1,57 5,4 11,43 -36,63 103390 Saras 0,9255 3,41 0,7075 1,474 -35,46 5146147 Rand Sudafricano 19,7624 19,9838 18,1790
Beiersdorf AG 90,3 - 90,3 107,55 -15,37 -0 14.01.2021 281 99,810 0,253
Ima 55 0,82 41,98 65,2 -14,2 32090 Schneider Electric 81,44 9,32 67,1 104,6 -12,11 53 Dollaro Hong Kong 8,4277 8,4381 7,7525 12.02.2021 310 99,705 0,355
B.F. 3,6 - 2,71 3,96 -7,46 100055
Immsi 0,338 1,96 0,3055 0,608 -39,86 305828 Seri Industrial 2,41 -2,23 1,62 3,78 46,95 126380 Dollaro Singapore 1,5517 1,5501 1,4274 12.03.2021 338 99,634 0,404
Bialetti Industrie 0,1325 1,92 0,0958 0,1985 -32,57 104032
Indel B 11,7 -7,14 11,7 21,8 -46,08 34244 Servizi Italia 2,36 1,29 1,955 3,22 -21,07 58012
Biancamano 0,224 -4,27 0,182 0,297 -4,27 191083
Inditex 20,47 - 20,47 32,09 -34,77 -0 Sesa 40 - 30,5 56,5 -16,05 24974
Biesse 8,79 4,15 7,1 18,52 -40,81 65803
Siemens 81,55 -3,65 60,13 118,52 -30,18 4776
OBBLIGAZIONI 8-4-2020 BORSE ESTERE
Bioera 0,584 -1,02 0,388 0,701 -12,03 8004 Infineon Technologies AG 15,482 3,36 10,62 22,88 -23,36 9355
Ing Groep 5,196 -1,96 4,388 11,06 -51,68 72842 Sit 4,34 -4,62 4,1 7,1 -38,87 1215
Bmw 49,325 -0,5 37,43 74,66 -32,45 2477 Titolo Prezzo MERCATI Quotaz. Var%
Intek Group 0,22 - 0,2 0,3145 -28,46 183829 Snam 3,833 -2,99 3,181 5,1 -18,2 16823815
Bnp Paribas 26,885 1,36 24,615 54,16 -49,09 9484
Intek Group Rsp 0,411 -1,67 0,34 0,5 -8,67 60245 Societe Generale 14,5 -0,83 13,106 32,025 -53,24 14797 Alerion TF Dc24 Call Eur 99,814 Amsterdam (Aex) 500.71 0.17
Borgosesia 0,416 4 0,37 0,53 -10,73 51321 Austria 05/20 Frn 109
Intel 53,6 -1,96 43,775 62,81 0,62 673 Sogefi 0,88 10,55 0,644 1,608 -44,93 1145537 Austria 05/25 Frn 105 Bruxelles (Ind. Gen.) 33281.22 0.22
Borgosesia Rsp 1,1 3,77 1 1,39 -19,71 11401
Interpump 24,6 3,54 19,51 32,08 -12,89 279969 Sol 10,3 1,98 8,1 10,54 -1,9 27574 Austria 10/35 Cms 101,045 Parigi (Cac 40) 4442.75 0.10
Bper Banca 2,591 -4,92 2,071 4,644 -42,2 5152045
Intesa Sanpaolo 1,4492 -1,35 1,3292 2,6035 -38,29 182965178 Starbucks 63,8 -0,47 46,965 84,22 -19,38 348 Austria 2020 cms spread 99,954
Brembo 6,725 6,41 5,91 11,17 -39,2 2266635 Austria 22 Lkd Cms R 100,5 Francoforte (Dax 30) 10332.89 -0.23
Inwit 9,28 -3,93 7,0751 10,14 12,91 990666 Stefanel 0,11 - 0,11 0,11 -0 -0 Austria 25 Cms Frn 106
Brioschi 0,073 1,96 0,0632 0,1125 -17,05 452823 Dow Jones - New York 23195.39 2.39
Irce 1,625 3,17 1,335 1,795 -8,96 10146 Stefanel Rsp 72,5 - 72,5 72,5 -0 -0 Autostrade 12.06.2023 1,625% 94,13
Brunello Cucinelli 24,82 -0,24 23,8 38,54 -21,36 67794 B Imi 22.09.2021 Onestep Sc 102,9 DJ Stoxx 50 2767.14 -0.29
Iren 2,12 -0,09 1,77 3,106 -23,24 1588979 STMicroelectronics 21,2 2,91 13,96 29,35 -11,56 3667537
Buzzi Unicem 17,98 - 13,515 23,55 -19,91 563450 B Imi 30.04.2020 TFS BPosta 100,06
Isagro 0,76 0,53 0,6 1,24 -38,96 17068 Ftse 100 - Londra 5677.73 -0.47
Buzzi Unicem Rsp 9,54 -3,25 7 14,16 -31,07 132456 T Banco Bpm Lg22 Eur3m+4,375% 101,7
Isagro Azioni Sviluppo 0,548 7,03 0,4 0,928 -40,69 11811 Banco Bpm Nv20 5.5% Eur 101,416 Ibex 35 - Madrid 6951.80 -0.72
Tamburi 5,8 1,05 4,545 7,33 -14,96 119879
C Bank of America Ge26 5,25 112,89
It Way 1,25 25 0,29 1,25 101,61 50603 Tas 1,58 - 1,2 2,05 -21,39 23760 Nasdaq 100 - Usa 8182.22 1.65
Cairo Communication 1,79 7,7 1,362 2,78 -34,07 332626 Barclays Ap21 Mc Eur 107,76
Italgas 4,716 -2,36 4,112 6,294 -13,37 2606733 Techedge 4,26 -3,18 3,7 5,16 -14,29 9279 Barclays Ge25 15y Inf Floored 107,02 Nikkei - Tokyo 19353.24 2.13
Caleffi 0,755 - 0,67 1,27 -38,11 5700 Italian Exhibition 3,17 4,97 2,48 4,79 -24,52 19421 Barclays Ge25 15y 7,5 Notes 135
Technogym 6,125 -4,15 5,62 12,11 -47,15 871831 Swiss Mkt - Zurigo 9432.39 -0.86
Caltagirone 2,44 0,83 1,9 3,14 -15,86 5278 Barclays Gn22 4,6 Eur 4.6% 105,1
Italiaonline Rsp - - -0 -0 -0 -0 Telecom Italia 0,3795 -1,94 0,2938 0,5595 -31,79 91330437 Barclays Gn25 Mc Eur 127,75
Caltagirone Editore 0,826 -0,48 0,728 1,11 -24,91 3850 Italmobiliare 25,5 1,8 22,6 26,75 5,59 7385 Telecom Italia Rsp 0,3751 -1,29 0,307 0,5496 -31,28 14522752 Barclays Gn25 10,5 Mc Eur 144,2
Campari 6,598 -0,93 5,535 9,07 -18,94 1550669 Ivs Group 6,88 4,24 5,88 9,78 -20,92 11385 Barclays Ot25 Sc Eur 118,8
Telefonica 4,345 -0,66 3,714 6,568 -31,39 7091
Carel Industries 11,04 -0,54 8,84 14,3 -20,35 20912 Barclays Ot25 Tv Eur 99,6 EURIBOR 7-4-2020
J Tenaris 6,05 -2,29 4,488 10,51 -39,8 3982394 Barclays St20 Mc Eur 101,05
Carraro 1,44 3,45 1,06 2,225 -35,14 87567 Barclays 20.06.2024 2,8% 111,35
Juventus FC 0,769 2,89 0,545 1,2745 -38,33 1617036 Terna 5,498 -0,04 4,712 6,786 -7,66 5555886
Carrefour 14,59 -0,55 12,255 16,77 -4,11 987 Bca Carige 26.7.20 eur 0,75% 100 PER. TASSO 360 DIFF. ASSOLUTA
Tesla 505,7 0,56 352,05 871 36,58 6041 Bca Ifis-21 Eu 359 Cr 147,5
Cattolica Assicurazioni 4,8 3,99 4,15 7,5 -33,98 421036 K ì 1 Sett. -0.515 -0.022
Tesmec 0,262 1,16 0,2 0,408 -34,01 119293 Bei 05/20 Cms Lkd Ts 100,533
Cellularline 4,3 -2,49 3,98 7,02 -38,57 10310 Kering 470,2 -2,45 366,3 612,2 -19,76 113
Thyssenkrupp AG 5,48 0,55 3,5 12,32 -55,3 17845 Bei 05/20 Fix Cms Link 100
K+S AG 5,582 -1,66 5,14 11,2 -50,16 300 1 Mese -0.406 0.025
Cembre 14,35 2,87 13,3 23,85 -40,21 35594 Bei 05/20 Fx CMS Linked 100
Tinexta 9,87 8,22 7,28 13,78 -14,91 102528 Bei 20 Fix Cms Link 100,3
Cementir Holding 5,33 3,5 4,3615 6,94 -20,73 23055 L 3 Mesi -0.293 0.025
Tiscali 0,0089 - 0,0071 0,0131 -18,35 13918327 Bei 20 Fix Cms Lkd 100,35
Centrale del Latte d’Italia 2,52 2,44 1,785 2,61 4,13 15008 La Doria 9,07 1,11 6,22 10,2 -2,79 76053 Bei 99/2029 Eu Sd 190,5
Titanmet 0,0618 -3,44 0,0436 0,133 18,39 250400 6 Mesi -0.232 0.021
Cerved Group 5,76 1,05 4,794 9,68 -33,76 584320 Landi Renzo 0,454 -0,87 0,368 0,93 -49,72 250950 Bei 99/2029 F & Zero 214,58
Tod’s 28,9 1,47 22,3 42 -29,89 31328 BERS 25 Cms Rates D 107,74
Chl 0,0046 - 0,0046 0,0046 -0 -0 Lazio S.S. 1,14 6,54 0,772 2 -24,8 596791 12 Mesi -0.122 0.012
Toscana Aeroporti 12,3 0,41 9,6 18,65 -29,31 1876 C Europe 25 MC 100,52
Cia 0,0878 -2,88 0,0828 0,127 -26,83 539919 Leonardo 7,036 1,09 4,59 11,82 -32,67 5531159 CassaDdPp 20.03.2022 Mc 98,238
Total 33,835 -0,92 21,35 50,62 -31,52 2728
Cir 0,435 - 0,382 0,597 -20,62 960800 L’Oreal 237,8 0,38 204,7 275,7 -9,99 61 Cdp mc gn26 eur 101,383
Trevi 14,72 - 10,898 19,844 -7,71 1090 Citi 18.02.2022 Mc Usd 97,714
Class Editori 0,114 -0,44 0,076 0,201 -35,96 981820 Luve 10,5 - 8,38 14,55 -17,97 8102
Triboo 1,105 2,31 0,94 1,625 -27,54 45892 Comit 97/2027 Zc 83,953
METALLI PREZIOSI
Cnh Industrial 6,114 3,94 4,8 10,065 -37,55 3841030 Lventure Group 0,463 -1,28 0,37 0,62 -25,8 34090 Intek Group Fb25 Call 4,5% 95,055
Tripadvisor 15,668 -2,03 14,79 27,72 -40,41 700
Coima Res 6,68 -0,3 5,64 9,48 -24,26 15037 LVMH 341,6 -0,99 286,95 437,55 -17,65 343 ISP fb28 zc 82,209 QUOTE AL 8/4/2020 $ x Oz €x Gr
Txt e-solutions 6,66 0,91 4,63 10,1 -31,06 14540 KfW 05/25 TF Cms 100,745
Commerzbank 3,349 -4,26 3,062 6,748 -39,22 38940 Oro 1649,02 48,85
M Mb Gn21 Tv 102,031
Conafi 0,279 -0,36 0,258 0,325 -8,52 525 U Mb Mg20 P Atto 4,5% 100,241
Maire Tecnimont 1,78 5,58 1,417 2,698 -28,05 1717809 Argento 14,93 0,44
Continental AG 69,22 -0,26 54 120,06 -39,81 70 Ubi Banca 2,448 -1,81 2,206 4,323 -15,93 6088535 Mb Nv20 Eur 5% 101,617
Marr 12,54 -1,26 12 21,2 -38,38 87014 Mb 04.12.2023 TM Cap Floor 102,02
Cose Belle D’Italia 0,188 - 0,1635 0,351 -45,98 -0 Unicredit 7,314 -0,49 6,54 14,174 -43,82 17707813 Platino 727,68 21,89
Massimo Zanetti Beverage 3,54 2,61 3,38 5,98 -39,59 16136 Mb 10.09.2025 Tv Floor Sub2 101,844
Covivio 63,05 1,37 41 111,3 -38,91 2267 Unieuro 7,78 13,41 5,17 14,42 -41,94 343675 Mb 18.04.2023 5,75% 107,285
Mediaset 1,962 -0,76 1,37 2,709 -26,24 1247171 Palladio 2182,45 64,74
Cr Valtellinese 0,0501 2,24 0,0365 0,094 -29,63 17336830 Unilever 44,9 -1,99 40,195 55,16 -13,65 236 Mb 20.01.2022 3,2% 103,95
Mediobanca 5,566 0,18 4,172 10 -43,29 6306873 Mcr Centr 98/2028 Zc 84,158
Credem 3,965 2,19 3,585 5,42 -23,6 188437 Unipol 3,21 -2,55 2,521 5,498 -37,21 2584962
Merck KGaA 94,7 -1,87 80 125 -9,38 587 Mcr Lomb 98/2028 25Zc 82,572
Credit Agricole 6,692 0,48 6,072 13,66 -48,32 7285 UnipolSai 2,28 -0,87 1,7 2,646 -11,97 2285881 Mediob MB25 TM CF 2023 104,23 MONETE AUREE
Micron Technology 44,02 2,28 32,165 55,76 -7,4 630
Csp International 0,358 -0,83 0,353 0,612 -40,73 37069 V Mediob MB26 Index l 2021 101,451 Dati elaborati da Bolaffi Metalli Preziosi S.p.a.
Microsoft 151,94 -0,38 128,02 173,4 7,93 2670 Mediob mb39 estxx50 2021 100
D Mittel 1,44 5,88 1,21 1,66 -12,2 10237 Valsoia 10 3,73 7,8 12,05 -16,67 6573 Mediob Nv21 T Misto Mc Eur 103,22 QUOTE AL 8/4/2020 Domanda Offerta
Vianini 1,01 -4,72 1 1,14 -10,62 100 Mediob Opera gn26 sb t2 3,75% 103,044
Daimler 28,115 1,37 21,78 50,08 -43,28 3392 Mittel Opa - - -0 -0 -0 -0 Marengo 277,61 297,44
Mediob 12.06.2025 2,75% Call 101,75
D’Amico 0,0872 -0,57 0,0662 0,1532 -36,99 980774 Molmed 0,495 0,51 0,256 0,5 34,15 3645254 Vinci SA 72,18 -1,66 58 107,05 -27,21 50
Mediob 16.09.2022 Mc Ind Link 99,14
Vivendi 19,765 - 17,225 26,05 -23,83 -0 Mediobanca Ge23 Tv Eur 99,586 Sterlina 350,06 375,07
Danieli & C 11,72 3,53 8,54 16,92 -28,45 29423 Moncler 32,64 -1,09 26 42,72 -18,54 638911
Volkswagen AG Vz. 117,96 1,85 86,49 185,46 -31,97 5865 Mittel 07.08.2023 3,75% 100,734
Danieli & C Rsp 6,93 0,29 5,55 10,32 -31,39 44515 Mondadori 1,264 -2,92 1,056 2,1 -38,64 432802 4 Ducati 658,43 705,46
Mpaschi 99/29 t.m. 4a emiss 147
Danone 56,82 -3,2 53,22 74,34 -23,55 993 Mondo TV 1,666 1,83 1,11 2,7 -30,29 158797 Vonovia SE 44,71 - 39,02 53,5 -6,7 -0
Mpaschi 99/29 t.m. 8a emiss. 142,601 20 $ Liberty 1.439,14 1.541,93
Datalogic 11,9 0,42 9 17,41 -29,46 114726 Monrif 0,0998 2,89 0,0932 0,1535 -35,4 24149 Z Natwest Gn20 Eur 5 100,74
Natwest Gn20 Royal8% Steepener 100,968 Krugerrand 1.487,44 1.593,69
Dea Capital 1,144 2,33 0,97 1,49 -21,64 107817 Munich RE 184,3 -2,05 148 282,1 -30,64 51 Zignago Vetro 11,86 4,04 9,34 14,34 -6,61 42714 Spaolo 97/2022 115 Zc 97,049
De’Longhi 15,67 2,55 11,43 19,1 -16,87 93693 Mutuionline 15,06 0,4 12,46 23,1 -24,89 16830 Zucchi 1,56 -3,11 0,94 1,8402 -16,55 12132 World Bank 05/25 Link Cms 106,6 50 Pesos 1.793,36 1.921,46

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 GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 21

LI
LETTERE Contatti
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LA STAMPA Via Lugaro 15, 10126 Torino

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LA STAMPA CHI FRENA COME SIAMO CAMBIATI

Quotidiano fondato nel 1867
DIRETTORE RESPONSABILE LA VOLONTÀ DOPO CENTO GIORNI
MAURIZIO MOLINARI
VICEDIRETTORI
ANDREA MALAGUTI, MARCO ZATTERIN
DI RIPARTIRE DI PANDEMIA CORONAVIRUS
UFFICIO CAPI REDATTORI CENTRALI
GIANNI ARMAND-PILON, ENRICO CAPORALE, FLAVIO CORAZZA, ALBERTO MINGARDI MASSIMILIANO PANARARI
ANTIMO FABOZZO, LUCA FERRUA
CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA
FRANCESCO BEI
CAPO DELLA REDAZIONE MILANESE SEGUE DALLA PRIMA PAGINA scaffali del supermercato. Alcuni SEGUE DALLA PRIMA PAGINA zione (e, per chi può permetterselo,
PAOLO COLONNELLO on può essere rice- fornitori non lavorano più, altri na presenza di cui non il cibo bio). Il coronavirus aumenta

N vuto via e-mail, sono inaccessibili a causa delle

ART DIRECTOR
CYNTHIA SGARALLINO
COORDINATORI REDAZIONE
HARD NEWS: ALBERTO SIMONI, LUCA FORNOVO (VICE), GABRIELE
MARTINI (VICE). SOFT NEWS: RAFFAELLA SILIPO, MAURIZIO ASSAL-
TO (VICE), MARIA CORBI (VICE). SPORT: PAOLO BRUSORIO, ANTO-
NIO BARILLÀ (VICE), GUGLIELMO BUCCHERI (VICE).
DIGITALE: MARCO SODANO, MARCO ACCOSSATO (VICE), ALICE
CASTAGNERI (VICE). CRONACHE: GUIDO TIBERGA.
CRONACA DI TORINO: GIUSEPPE BOTTERO, ANDREA ROSSI (VICE).
GLOCAL: ANGELO DI MARINO
GEDI NEWS NETWORK S.P.A.
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PIERANGELO CALEGARI, ROBERTO MORO, RAFFAELE SERRAO
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GEDI PRINTING S.P.A., ZONA INDUSTRIALE PREDDA NIEDDA NORD
STRADA N. 30, SASSARI
REG. TELEMATICA TRIB. DI TORINO N. 22 12/03/2018
CERTIFICATO ADS 8567 DEL 18/12/2018.
LA TIRATURA DI MERCOLEDÌ 8 APRILE 2020
È STATA DI 145.015 COPIE
TM
ma bisogna anda-
re a prenderselo o
mandare un cor-
riere. Alla faccia
del “tutti a casa”.
Grandi e piccoli ostacoli diven-
tano tanto più pericolosi quanto
più cominciamo a traguardare la
riapertura. Per provare a riavvia-
re l’economia, serviranno disposi-
tivi di protezione individuale e di-
stanziamento sociale anche nelle
aziende. Servirà inoltre duttilità
mentale per sviluppare, andando
per tentativi, strumenti e pratiche
che rendano compatibili conteni-
mento del virus e un certo livello
di attività.
Non è solo questione di soldi: è
questione di gradi di libertà
nell’affrontare una situazione
nuova.
Al governo piacerebbe avere
un grande piano, applicabile su
tutto il territorio nazionale. Il pia-
no però non c’è e se ci fosse non
funzionerebbe. Sono diversi i ter-
ritori, diversi i settori produttivi e
merceologici, diverse le aziende.
Man mano che passa il tempo,
è più chiaro che, anche se non sap-
piamo bene quale sia, esiste una
“sostenibilità massima” del lock-
down. Una soglia oltre la quale
stare chiusi implica un drastico ri-
crescenti barriere commerciali.
Ci sarebbe bisogno di una
straordinaria riallocazione di ri-
sorse, di spostare capitali e perso-
ne da ambiti nei quali per un po’
si potrà far poco a settori nei qua-
li, invece, c’è bisogno urgente di
iniziative. Servono meno came-
rieri e più fattorini, meno centri
commerciali e più e-commerce,
meno cinema e più streaming.
Perché questo avvenga, non
basta difendere l’esistente. Biso-
gna che gli imprenditori provino
a reinventarsi. Ma quante volte
la tentazione invece è di gettare
la spugna?
Sentiamo parlare di nuova Iri
e di ricentralizzazione di tutto
quel che si può centralizzare. Ser-
virebbe l’esatto contrario: imma-
ginare un sistema di silenzio-as-
senso per chiunque abbia biso-
gno di un permesso, una autoriz-
zazione, una certificazione, un
qualunque atto amministrativo.
A partire dai produttori di ma-
scherine, che non possono im-
mettere in commercio dei beni
di cui c'è assoluta necessità solo
per le lungaggini burocratiche.
L’onere della prova ricada sulle
amministrazioni.
Nella maggioranza dominano
tentazioni dirigiste. Invece sareb-
U
ci libereremo per un
bel po’, come avverto-
no i virologi, nuovi indi-
scussi protagonisti del-
la scena pubblica. Il
contagio ha così inaugurato un ulte-
riore capitolo della relazione tra po-
litica e tecnica, spostando gli equili-
bri a favore della seconda, in un cli-
ma d’opinione che si rivela propizio
alla riscossa della scienza rispetto a
un lungo periodo di successi di un
certo irrazionalismo postmoderno.
Anche se ciò non arresta la circola-
zione delle fake news (e delle inter-
ferenze maligne provenienti da sog-
getti esterni) e, per contro, lascia in-
travedere qualche eccessiva tenta-
zione neopositivistica che intralcia
la comprensione della complessità
delle problematiche extramediche
generate dal Covid.
La preoccupazione per la salute si ri-
vela oggi largamente dominante, e ha
superato quella per l’impatto sull’eco-
nomia e il lavoro del lockdown. Ne de-
riva una maggiore attenzione per le
pratiche igieniche da parte di tutti
quanti, la rivalutazione dei sistemi sa-
nitari pubblici e, a livello simbolico, la
percezione della condivisione di una
minaccia letale, con una risposta ambi-
valente, che si alimenta di slanci di al-
truismo e solidarietà, ma anche
dell’impennata di una sensazione di
diffidenza nei confronti dell’altro, «un-
le distanze tra le persone, sotto la for-
ma del «distanziamento sociale» e
nella divaricazione dei redditi tra i la-
voratori garantiti dell’impiego pub-
blico o quelli del privato che possono
contare sugli ammortizzatori socia-
li, da un lato, e gli autonomi e le parti-
te Iva (a rischio, in vari casi, di sotto-
proletarizzazione) e l’esercito dei
nuovi poveri, dall’altro. E allontana
le nazioni, colpendo duramente la vi-
sione ottimistica della globalizzazio-
ne e dando fiato a sovranismi e isola-
zionismi di ritorno: dalla geopolitica
alla biopolitica estera. A riavvicinare
le monadi casalinghe ci pensano, per
fortuna, le tecnologie: e le prospetti-
ve aperte da questa digitalizzazione
a marce forzate della società italiana
saranno da valorizzare (con il dove-
re, a proposito di disparità, di mette-
re mano al digital gap, fattosi ancora
più stridente in questa circostanza).
Come sempre accade nei momenti
di paura, l’anelito alla sicurezza collet-
tiva prende il sopravvento sulle liber-
tà e i diritti individuali. L’emergenza
sanitaria dà potere allo Stato, che si fa
più interventista, e accresce ulterior-
mente le prerogative della burocra-
zia, senza renderla – come si è visto –
per nulla più efficiente (anzi). E, se
non vi si pone rimedio, il «virus reazio-
nario» imporrà la decrescita, sempre
infelice e, adesso, ancora di più. Sen-
za ombra di dubbio, il paradigma im-

dimensionamento del nostro be-
nessere. Le filiere produttive han-
no visto rompersi alcuni anelli di
quella complessa catena di coope-
razione che porta le merci sugli
be proprio questo il momento di
fidarsi di imprese e imprendito-
ri. Non per ideologia, ma per so-
pravvivere. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tore» potenziale.
E, nelle dinamiche dei consumi, ne
consegue un orientamento verso
quelli essenziali e, in particolare, gli
alimenti di base e a lunga conserva-
munitario ed epidemiologico costitui-
sce attualmente la vera chiave inter-
pretativa della mentalità collettiva in
corso di trasformazione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA RE
AM
101
fax

COVID 19 ESALTA IL DUELLO USA-CINA

Rom
fax
Mil
fax
CHARLES A. KUPCHAN Inte

AB
tele
Ital
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ne a minimizzare il virus. Poi, all'inizio di mar- stato l'epicentro del virus e il governo cinese ha I cinesi stanno aspettando l'Europa a brac- €4
opo che è scoppiata la crisi dell'E- zo, si è finalmente allarmato quando la diffu- nascosto le informazioni sulla sua diffusione e cia aperte mentre gli Stati Uniti allontanano Arr

D
bola nel 2014, ad esempio, l'am-
ministrazione Obama è scesa in
campo, guidando un lavoro di
squadra internazionale per con-
tenere e sradicare l'epidemia. Al
contrario, nel caso di Covid-19 Washington
manca all'appello e non organizza né lancia al-
cuna risposta internazionale.
L'assenza della leadership statunitense ha
messo a dura prova le relazioni con i tradiziona-
li alleati europei. Le relazioni transatlantiche
sono tese fin da quando Trump è in carica; la
sua politica estera "America First" ha lasciato
gli europei scontenti e insoddisfatti degli Stati
Uniti, ma la risposta tentennante e unilaterali-
sta di Trump a Covid-19 ha notevolmente peg-
giorato la situazione.
A gennaio, quando il pericoloso potenziale
del virus si è manifestato in modo evidente,
Trump avrebbe dovuto immediatamente met-
tersi a capo di un'iniziativa internazionale per
procurarsi, allocare e distribuire le attrezzatu-
re mediche necessarie, per generare e condivi-
dere le migliori pratiche in materia di test e iso-
lamento e per preparare il terreno ai minori in-
troiti di comunità e Paesi che rischiano di esse-
re particolarmente colpiti.
Invece, il leader Usa ha trascorso settima-
sione della malattia ha fatto crollare il merca-
to azionario statunitense. L'11 marzo ha im-
provvisamente annunciato ampie restrizioni
ai viaggi dalla maggior parte dell'Europa, sen-
za alcun preavviso. E i copresidenti dell'Ue
hanno immediatamente replicato lamentan-
do che Trump si è mosso «unilateralmente e
senza consultazioni».
Solo il 16 marzo - con un ritardo di mesi -
Trump ha partecipato a una videoconferenza
per discutere della pandemia con i leader del
G7. La settimana successiva, i ministri degli
Esteri del G7 non sono riusciti ad accordarsi per
rilasciare una dichiarazione congiunta - secon-
do quanto riferito perché il segretario di Stato
Mike Pompeo ha insistito per inserire il termine
"virus di Wuhan" nel comunicato. Il governo de-
gli Stati Uniti, nel mezzo di un'emergenza sani-
taria senza precedenti in tutto il mondo, ha rot-
to con i suoi alleati chiave al solo scopo di colpi-
re la Cina.
Pompeo ci tiene molto a segnare punti con-
tro Pechino proprio perché la Cina finora è net-
tamente in vantaggio sotto il profilo della perce-
zione pubblica degli sforzi internazionali per
gestire la pandemia - specialmente in Europa.
Il Covid-19 ha certamente causato a Pechino
un significativo danno di immagine. Wuhan è
di t
gravità, ma Pechino è già riuscita a presentarsi gli europei dallo stretto partenariato con l'A- Usa
con un volto diverso. merica che ha servito così bene entrambe le Ital
La stessa settimana in cui Trump ha annun- sponde dell'Atlantico dagli Anni '40. La rispo- add
Sta
ciato le restrizioni sui viaggi dall'Europa, i cine- sta maldestra di Trump alla pandemia sta so- L.I.
si hanno inviato in Italia un aereo carico di forni- lo accelerando questa tendenza.
ture mediche. Migliaia di maschere, ventilatori Il riallineamento geopolitico dell'Europa SE
gio
e kit di test cinesi sono arrivati in Europa, in al- è ancora nelle sue fasi iniziali e una rottura Per
cuni casi accompagnati da medici cinesi. Que- definitiva con gli Stati Uniti non è in calenda- tra
sto tipo di assistenza sarà anche parte di un'of- rio. Gli europei guardano ancora agli Stati tra
101
fensiva cinese per accattivarsi simpatie, ma la li- Uniti, e non alla Cina, come partner di elezio- ind
nea di fondo è che la Cina si sta adoperando per ne. In effetti, sperano e pregano che Trump For
l'Europa in un momento in cui gli Stati Uniti lati- sia un presidente da un solo mandato e che ban
tano. «Non siamo soli, ci sono persone nel mon- chiunque venga dopo rivendichi il ruolo stra- Isti
num
do che vogliono aiutare l'Italia», ha osservato il tegico degli Usa nella leadership internazio- opp
ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, in nale e nel lavoro di squadra. Il risultato delle spo
risposta all'arrivo degli aiuti cinesi. elezioni statunitensi di novembre potrebbe
L'assistenza medica della Cina in Europa si essere decisivo per il destino del partenaria-
basa sui continui sforzi di Pechino per conqui- to transatlantico. Nel frattempo, gli europei La
stare il continente attraverso la Bri (Belt and dovrebbero ricordare regolarmente agli via
Road Initiative), che comporta ingenti inve- americani che, anche se affrontano una ter- INF
stimenti cinesi nelle infrastrutture e la costru- ribile emergenza a casa, hanno bisogno di fax
zione di nuovi collegamenti commerciali che amici all'estero. Altrimenti, quando questa CO
A. M
abbracciano l'Eurasia. La Cina ha già quote fi- pandemia si attenuerà e gli americani festeg- Tel
nanziarie in oltre una dozzina di porti euro- geranno la fine del distanziamento sociale, DIS
pei, compresi i principali punti di accesso in scopriranno che gli Stati Uniti sono rimasti via
Italia e in Grecia. Il richiamo di legami più isolati nel mondo. — fax
profondi con i mercati asiatici sta spingendo Traduzione di Carla Reschia
gli europei verso Est. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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22 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

TM
TEMPI
MODERNI
CULTURA, SOCIETÀ
E SPETTACOLI

TITUS WELLIVER Racconta il suo personaggio, protagonista della serie tratta dai libri di Connelly. La sesta stagione dal 17 aprile su Amazon Prime

Il mio nome è Bosch, Harry Bosch

“Una storia incredibile, ogni volta ci superiamo”
INTERVISTA
GIANMARIA TAMMARO
uando mi

«Q hanno man-
dato la sce-
neggiatura
per la pri-
ma volta
l’ho letta velocemente, perché
era davvero appassionante. E
quando l’ho finita, ho pensato
che non avrei potuto trovare
un personaggio migliore. È un
po’ la maledizione dell’attore,
se vuole: quando leggi cose co-
sì buone, hai paura di non otte-
nere la parte perché sai che sa-
rebbe perfetta per te. Per fortu-
na, però, alla fine sono stato
scelto. Ed eccoci qui». Dall’al-
tro lato del telefono, Titus Wel-
liver parla con calma, scanden-
do con cura ogni parola, la vo-
ce lenta e profonda, in ogni mo-
mento pronta ad aprirsi ad
una risata.
Dal 17 aprile sarà su Ama-
zon Prime Video con la sesta
stagione di Bosch, la serie ispi-
rata ai romanzi di Michael Con-
nelly (Piemme). «Prima di fa-
re i provini, avevo letto solo un
libro. Mi pare fosse La memo-
ria del topo. Mio fratello più Titus Welliver interpreta il detective Harry Bosch nel
piccolo, invece, è un fan, ha let- crime drama creato dallo scrittore americano Mi-
to tutti i libri, e quando gli ho chael Connelly . La serie è composta da dieci episodi
detto che mi stavo preparando della durata di un’ora. E ci sarà una settima stagione

NA R R AT I VA E F I C T I ON S E M P R E P I Ù V I C I N E

Morse, Strike, Schiavone

Come somigliano agli spettatori
gli investigatori letterari
ice lo scrittore Mi- certo senso ci sono sempre sta- deo), c’è un poliziotto che non

D
chael Connelly che
Titus Welliver è
perfetto per la par-
te di Harry Bosch,
e lo dice cosciente-
mente, con compiacimento,
come un papà parlerebbe di
suo figlio. Letteratura e televi-
sione non sono mai state così
vicine: nella prima ci sono le
idee da cui attingere, filoni pro-
fondi di creatività e di raccon-
ti, e nella seconda c’è una nuo-
va vita per gli autori e per le lo-
ro saghe, una promessa di suc-
cesso che potrebbe aiutare le
vendite in libreria.
I detective e gli ispettori che
vengono dai romanzi e che di-
ventano un simbolo per la se-
rialità sono ovunque e in un
ti: sono una costante nella pro-
grammazione televisiva e so-
no anche tra le storie che fun-
zionano di più. Qui in Italia ab-
biamo il Montalbano di Camil-
leri, la sua sicilianità, il suo es-
sere uomo prima ancora che di-
I detective che vengono
dai romanzi
funzionano in tv perché
sono antieroi fallibili
visa; ma abbiamo anche il Roc-
co Schiavone di Antonio Manzi-
ni che è riuscito in una vera e
propria impresa: sulla Rai (e
ora in streaming su Prime Vi-
le manda a dire, senza peli sul-
la lingua, affilato come un col-
tello, che non si perde in chiac-
chiere, che fuma canne e che è
– perdonate il francesismo –
uno stronzo.
Senza la penna di Manzini
non ci sarebbe l’interpretazio-
ne di Marco Giallini, ma senza
l’interpretazione di Giallini
non ci sarebbe il Rocco Schia-
vone che oggi, dalla tv, abbia-
mo imparato a conoscere; e
quindi non ci sarebbe quel mo-
do di parlare, quel linguaggio,
quella straordinaria capacità
di narrare. I detective sono per-
sone costrette tra bene e male,
tra quello che sembra essere
giusto e quello che appare sba-
gliato. Sono divisi, come sono
Shaun Evans, nato a Liverpool nel 1980, interpreta il ruolo di Marco Giallini veste i panni di Rocco Schiavone
Endeavour Morse: si può vedere su Paramount Network nella serie tv in onda su Rai2/Prime Video
divisi gli antieroi contempora- spirito british: molto educato, una mente brillante e attenta.
nei, e sono fallibili, proprio co- molto rigido, ma sempre un Spesso è brusca, si circonda di
me tutti i più grandi personag- po’ sprezzante. Poi c’è Vera, giovani collaboratori e riesce
gi della narrativa. che è un’ispettrice donna, pro- sempre a rintracciare i veri col-
Il piccolo schermo inglese è tagonista di una delle serie più pevoli di un delitto. Vede, in-
pieno di polizieschi basati su li- fortunate e seguite del canale tuisce, metabolizza.
bri. C’è Morse, creato da Colin ITV (in Italia in onda su Gial- J. K. Rowling, con lo pseu-
Dexter, che in questi giorni è in lo), ispirata ai romanzi di Ann donimo di Robert Galbraith,
onda su Paramount Network e Cleeves, che ha visto e fatto ha creato il personaggio di
che è l’incarnazione della for- qualunque cosa, che s’è scon- Cormoran Strike, che è diven-
za della giovinezza, dell’arro- trata con la criminalità orga- tato uno dei volti della scude-
ganza che abbaglia le menti nizzata, che ha un rapporto ria della BBC (da noi trasmes-
più argute e anche di un certo sofferto con suo padre e che ha so su Premium Crime). È un
.

Piccoli editori: “Siamo allo stremo, il governo ci aiuti”
La filiera del libro è in ginocchio e lancia un appello al
governo perché vari misure per un sostegno imme-
diato nel decreto di aprile. Lo chiede l’Associazione
italiana editori (Aie) e in particolare il Gruppo piccoli
editoria. Mentre Riccardo Levi, presidente dell'asso-
ciazione, spiega: «Il mondo del libro è allo stremo, i
per il ruolo, è impazzito. “Devi
farlo”, mi ha ripetuto; “devi as-
solutamente farlo”».
Adattare una saga com’è que-
sta, così amata e seguita, pre-
senta più limiti o possibilità?
«Dipende. Se il personaggio è
ben scritto, se ogni cosa è al suo
posto, e Connelly ha fatto un la-
vorostraordinario,èsolounaiu-
to,qualcosadateneresemprein
considerazione,chepuòfacilita-
re l’adattamento. Chiaramente
ci sono delle differenze tra libro
eserie,comel’annoincuisisvol-
ge la storia e l’età di Bosch. Ma
l’essenza,l’animadelprotagoni-
sta,sonolestesse».
Perché crede che “Bosch”
piaccia così tanto al pubbli-
co?
«Le persone adorano i puzzle,
soprattutto quelli buoni, e po-
terseguire Bosch durantele in-
“Il pubblico adora
i puzzle e stavolta
la storia chiede
di entrarci dentro”
dagini è sicuramente un otti-
mo puzzle. E poi questa serie e
i libri da cui è stata tratta sem-
branoquasi chiedere al pubbli-
co di partecipare, di unirsi alla
storia e di seguirla da vicino.
Bosch è un personaggio estre-
mamente umano e in questa
umanità gli spettatori tendo-
noa ritrovarsi».
Quanto è cambiato Bosch nel
corso delle stagioni?
«Da unaparte, èsempre lostes-
sodetective,conglistessiobiet-
tivi, la stessa voglia di fare, la
stessa convinzione a guidarlo.
Dall’altra, abbiamo un Bosch
che impara a conoscere sua fi-
glia, che trova in quest’altro es-
sere umano qualcuno gli somi-
glia e che deve scoprire lenta-
mente.Micreda:sonomoltoor-
goglioso del realismo, della ve-
Tom Burke, nato a Londra nel 1981 da genitori entrambi atto-
ri, è Cormoran Strike su Premium Crime
veterano tormentato, che si
reinventa investigatore priva-
to e che lentamente, aiutato
anche dalla sua assistente, ri-
trova un po’ di fiducia nell'u-
manità. Non è furbo come i
suoi colleghi; è più fisico, ma-
landato, spezzato nel profon-
do dal ricordo della guerra e
dalle delusioni d’amore. Par-
la poco, un po’ orso e un po’ os-
servatore. Procede a tentoni
prima di trovare la strada giu-
.
piccoli editori sono la parte più fragile di questo ecosi-
stema. Ogni editore, grande o piccolo che sia, che ri-
schiamo di perdere con questa crisi, sarà una voce in
meno nel dibattito culturale e democratico del Pae-
se. Il governo faccia presto oppure il danno per la no-
stra cultura sarà irreparabile».
rità, che ci sono nel rapporto
cheraccontiamo».
Qual è il segreto, secondo lei?
«I polizieschi ci sono sempre
stati. Le persone amano il cri-
me, e amano quei mondi così
grigi e al limite. Ci sono molte
cose che si possono racconta-
re, in questo modo, con questo
genere. Ora come ora, però, io
vorrei solo vedere serie e film
lontani dalla realtà, come
“Star Wars”, per riuscire a di-
menticarequello che stasucce-
dendo e la situazione in cui ci
ritroviamo».
Le serie tv sono davvero la
nuova letteratura?
«Una serie è il modo migliore
per adattare libri come que-
sti; ogni puntata è un capito-
lo, e ogni stagione riunisce
più volumi. Un film non riusci-
rebbe a cogliere nel profondo
“Guardare una buona
serie è come leggere
un buon libro,
non riesci a smettere”
Harry Bosch. E se ci pensa,
guardare una buona serie è
un po’ come leggere un buon
libro: una volta che cominci,
non riesci a smettere».
La prossima stagione sarà l’ul-
tima.
«Se dicessi che non sono triste,
mentirei. È stato un viaggio in-
credibile,eognivoltasiamoriu-
sciti a superarci e a fare meglio.
Tra pochi giorni uscirà la sesta
stagione, e a breve gli scrittori
cominceranno a lavorare alla
settima. Sono sicuro che faran-
nounottimolavoro.Nonposso
che essere felice di quello che
abbiamo fatto. E le prometto
questo: non faremo cose assur-
de o estreme, come uccidere
Harry; la settima stagione sarà
laperfettaconclusione». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sta, e più di una volta, nelle
sue indagini, rischia la vita e
la carriera.
Questi personaggi sono co-
sì: grigi, illeggibili, sempre a
metà di qualcosa, sempre sul
confine, indefiniti e indefini-
bili; cercano la giustizia, si
convincono di trovarla, e vivo-
no nei loro tormenti. E in quei
tormenti gli spettatori rivedo-
no sé stessi. G.TAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le meraviglie di Pompei su YouTube
Ìn volo con il drone sulla città antica e sui nuovi scavi
alla scoperta delle domus venute alla luce di recen-
te: la casa del Giardino con gli splendidi affreschi del
triclinio e il portico dipinto; la casa di Orione con le pit-
ture di primo stile e il mosaico unico nel suo genere;
ma anche gli ambienti della vita di tutti i giorni. Uno
FILM DA RIVEDERE
ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH
Semplicità
e tormento
nel Cristo
di Scorsese
Niente gite, niente as-
sembramenti e niente
nuovi film a partire
dall’atteso No Time to Die - l’ul-
timo James Bond di Daniel
Craig la cui uscita è rimbalza-
ta a novembre - la Pasqua cine-
ma 2020 potrebbe essere l’oc-
casione per riscoprire della fe-
stività il contenuto celebrati-
vo legato, per il mondo cristia-
no, al tema della Crocefissio-
ne e Resurrezione di Gesù. Ma-
gari rivisitando l’evento
nell’ottica eterodossa e intimi-
sta di L’ultima tentazione di
Cristo, firmato nel 1987 da
Martin Scorsese sulla base del
romanzo del greco Nikos Kaa-
zantakis. Un film che a suo
tempo suscitò l’indignazione
delle ali conservatrici della
Chiesa perché ritenuto dissa-
crante, laddove Scorsese ave-
va inteso semmai riconsacra-
re la figura di Gesù, mettendo
in rilievo il conflitto interiore
Willem Dafoe nel film di Scorsese
di un Redentore continua-
mente in dubbio sull’essenza,
umana o divina?, della pro-
pria natura. Sino a quando,
agonizzante sulla croce, supe-
ra l’ultima diabolica tentazio-
ne – l’onirico miraggio di una
vita normale (un magnifico
film nel film) – approdando
alla finale agnizione del suo
I
essere figlio di Dio.
In successione, lungo i 160
minuti di durata, il film sce-
neggiato dal regista con il cal-
vinista Paul Schrader ripercor-
re le pagine dei Vangeli – dalle
nozze di Cana alla resurrezio-
ne di Lazzaro, dall’orto degli
ulivi e l’incontro con Erode –
sulla austere orme formali e
spirituali del pasoliniano Van-
gelo secondo Matteo, da lui
molto amato. La fotografia di
Michael Ballhaus ritaglia nei
villaggi ancestrali e nei deserti
del Marocco una suggestiva
cornice mediorientale; la co-
lonna sonora creata da Peter
Gabriel mescola con raffina-
tezza ritmi nord africani, gre-
ci, armeni, turchi; e al centro
del quadro, circondato dai va-
ri personaggi fra cui Giu-
da/Harvey Keitel e Maria Mad-
dalena/Barbara Hershey,
Scorsese pone un Cristo, incar-
nato in chiave di tormento e in-
nocenza da Willem Dafoe,
che, come papa Francesco, sa
accordare con semplicità il di-
vino sul cuore degli uomini.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nella foto grande Lady Gaga come appare sulla copertina dell’ulti-
mo album «Chromatica», la cui data di uscita è stata posticipata
causa Covid. A destra dall’alto Paul McCartney, Billie Eilish e Chris
Martin dei Coldplay
ONE WORLD: TOGETHER AT HOME Il 18 aprile sera concertone virtuale
per raccogliere fondi per l’Organizzazione Mondiale della Sanità
Da McCartney a Billie Eilish
tutti con Lady Gaga sabato
per cantare contro il Covid
EVENTO
LUCA DONDONI
MILANO
l mondo si unisce per
combattere il Covid-19,
anche cantando. Arriva
infatti il 18 aprile l’«One
World: Together At Ho-
me», una sorta di «live
aid» del coronavirus promos-
so da Lady Gaga e che sta
coinvolgendo uno a uno i big
della musica mondiale. Lo
speciale sarà trasmesso in di-
retta sabato 18 aprile in Usa,
BBC One lo ritrasmetterà do-
menica 19 aprile insieme ad
altre emittenti internaziona-
li, da MultiChoice Group e
RTE. Si attende ancora la ri-
sposta della Rai. Andrà an-
che in streaming su diverse
piattaforme tra cui Alibaba,
Amazon Prime Video, Ap-
ple, Facebook, Instagram,
Twitter, Yahoo e YouTube.
«È importante pensare a li-
vello globale e sostenere l'Or-
ganizzazione Mondiale del-
la Sanità per frenare la pan-
demia e prevenire future epi-
demie - dice Lady Gaga, con-
fermando che in pochi giorni
sono stati raccolti 35 milioni
di dollari per sostenere gli
sforzi dell’OMS -. Io e con me
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 23
spaccato straordinario della vita quotidiana della cit-
tà. Tutto questo è visibile da ora sul canale YouTube
del Mibact. Dall'inizio dell’emergenza coronavirus i
musei e i parchi archeologici stanno fornendo contri-
buti audiovisivi per permettere a tutti di continuare
a godere del patrimonio culturale nazionale.
tutti i miei amici artisti vo- le mani («appena Gaga mi ha
gliamo sottolineare la gravi- chiamato ho detto sì»), Eddie
tà di questo evento storico Vedder («è un dovere epoca-
senza precedenti e per certi le»), Idris e Sabrina Elba (l’at-
versi anche culturale. Siamo tore e la compagna sono stati
tutti molto grati agli operato- contagiati dal virus), J Balvin
ri sanitari del paese e del («sono orgoglioso che Gaga
mondo in prima linea e il co- mi abbia chiamato»), John Le-
ro impegno mette i brividi. gend, Keith Urban, Kerry Wa-
Noi usiamo le parole e loro i shington, Steve Wonder e il
fatti e di questo non potremo genio cinese del pianoforte
Lang Lang .
Tra i più entusiasti sosteni-
L’entusiasmo di Elton tori del progetto Paul Mc-
John: “Siamo con voi e Cartney. «Non vedo l’ora
di cantare per questa cau-
non lasceremo sa» ha detto l’ex Beatle,
nessuno indietro” che il 13 giugno sarebbe at-
teso al Lucca Summer Fe-
stival e ha appena inviato
che essere grati per la vita». un messaggio di vicinanza
Tra i grandi nomi che si al- al sindaco Tambellini colpi-
terneranno sul palco -natural- to da coronavirus. Molto
mente virtuale - ci sono Ala- attivo sul fronte della soli-
nis Morissette, il nostro An- darietà è anche Elton
drea Bocelli - reduce dal con- John, che e ha appena ospi-
certo pasquale da solo nel tato in proprio un «Living
Duomo di Milano - la giova- Room Concert for Ameri-
nissima vincitrice di Grammy ca» con Billie Eilish, Ma-
Billie Eilish con il fratello e au- riah Carey, Alicia Keys, Bil-
tore Finneas («Ognuno di noi lie Joe Armstrong, Camila
deve fare qualcosa»), Billie Cabello e Shawn Mendes .
Joe Armstrong dei Green «Siamo con voi - questo il
Day, Burna Boy. E ancora suo messaggio a tutte le
Chris Martin dei Coldplay, im- persone malate - pensiamo
pegnatissimo con la fidanza- a voi e non lasceremo nes-
ta Dakota Johnson in tutorial suno indietro». —
on line su come lavarsi bene © RIPRODUZIONE RISERVATA
24

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LE MEMORIE DI UN SOLDATO COLPITO DALLA “SPAGNOLA”: DATO PER SPACCIATO, GUARISCE IN TEMPO PER FESTEGGIARE IL 4 NOVEMBRE
“Ho vinto il virus! E anche la guerra!”
1918, le due battaglie dell’artigliere De Peppo
NICOLA MARANESI
uesta pandemia è co-
Q
me una guerra. Lo
abbiamo sentito ripe-
tere spesso: la meta-
fora bellica è la più
evocata, nel discor-
so pubblico, per rappresenta-
re il tempo in cui viviamo. L’u-
nica apparentemente in gra-
do di dare una dimensione
comprensibile alla gravità
del momento. Eppure, salvo
un piccolo segmento di anzia-
ni, le generazioni di persone
che stanno affrontando il coro-
navirus chiuse dentro casa, la
guerra nella loro vita non
l’hanno mai conosciuta. Ma
un secolo fa le due tragedie si
sono addirittura sovrapposte
su scala globale e abbattute
sulla stessa popolazione.
È il 1918 quando nel mon-
do, Italia compresa, si combat-
te la Grande guerra e conte-
stualmente si propaga la pan-
demia di Spagnola. «12 otto-
bre 1918. Mi sveglio il mattino
pieno di dolori e con un freddo
fortissimo. Vado a pigliare ca-
lore vicino alla stufa. Mi dan-
no il rancio, ma mi disgusta.
Mi mettono il termometro: 39
e mezzo. Non si può mai star
bene, o l’una o l’altra. Al fronte
il morale giù, e benissimo di sa-
lute, qui che il morale s’era ri-
sollevato, il fisico s’ammala.
Ho una paura indemoniata
che sia Spagnola». Nato a Na-
poli nel 1899, Francesco De
Peppo ha combattuto la Prima
guerra mondiale come arti-
gliere, sul monte Coni Zugna
in Trentino. In queste poche ri-
ghe della sua testimonianza -
oggi conservata all’Archivio
dei Diari di Pieve Santo Stefa-
no – è racchiuso tutto il senso
di incombenza della morte
che tormentava i soldati al
fronte per l’effetto congiunto
dei due flagelli: dove non arri-
vavano le pallottole, fatalmen-
te sembrava destinato ad arri-
vare il virus.
.
Anche perché le misure di
quarantena erano improvvisa-
te, e l’istinto di trasgredirle
non conosce epoca, come di-
mostra lo stesso De Peppo
quando transita dalle prime li-
nee alle retrovie di Bovolone,
presso Verona, poco prima di
constatare il proprio contagio.
«Un soldato della 107ª mi rico-
nosce e mi porta in fureria.
Stanno per darmi la branda,
quando viene un Tenente, e
dà ordine, venendo io dalla pri-
ma linea, ed infuriando la Spa-
gnola, di farmi stare per 5 gior-
ni in quarantena su di un sop-
palco. Mi fanno salire con una
scala di legno, mi portano il
rancio, e via la scala, rimanen-
do completamente isolato.
Con una cordicella mi salgono
il caffè, poi il rancio, una pa-
gnotta, senza vedere nessuno.
“Muore il compagno
di destra, lo portano via
in barella. Credevo
che dopo toccasse a me”
Le giornate sembrano eterne
qui sopra. Chiedo un libro, e
fortunatamente l’ottengo, po-
tendo così passare meno noio-
samente il tempo. Il quarto
giorno mi combino con il sol-
dato della 107ª, e me ne scen-
do un poco la sera a fare due
passi, ma sono visto dal Tenen-
te. Fortunatamente non mi ha
detto nulla».
Sfortunatamente, invece,
pochi giorni dopo arriva la
sentenza. «Mi conducono,
col carro della spesa, all’ospe-
dale, dove mi visita un Tenen-
te medico. Spagnola. Il termo-
metro sale a 40, 40 e mezzo, e
poi 40 e 9. Polmonite. Il mio
stato s’aggrava, il Capitano
medico non ha più speranze.
Il terzo giorno vuole fare il te-
legramma urgente ai miei per
farmeli salutare prima del
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 25
TM CULT URA
Il diario di Francesco De Peppo
è conservato nell’Archivio
diaristico nazionale di Pieve
Santo Stefano, Arezzo,
assieme a oltre 8.000
testimonianze di ogni epoca
scritte da italiani
«qualunque». Per inviare
diari, memorie o lettere
personali o appartenute
a un familiare, visita
www.archiviodiari.org
gran viaggio; io lo prego di
non farlo. Peggioro, comincia
il delirio. Non voglio morire».
I presagi di morte che ave-
vano accompagnato France-
sco e tutti i soldati al fronte
si trasformano improvvisa-
mente in una realtà in dive-
nire. «Muore il mio compa-
gno di destra. Lo portano via
in barella. Assisto a tutto lo
spettacolo, credendo che lo
stessero facendo a me. Mi
pizzico, mi sporgo dal let-
to... no, hanno preso real-
mente l’altro. S’avvicina il
Capitano e mi accarezza,
poi non ricordo più nulla».
Ricorderà in seguito, Fran-
cesco, e ricostruirà appena
possibile sul suo diario i pas-
saggi salienti della guarigio-
ne, avvenuta con ogni proba-
bilità grazie a una insperata
reazione del suo organismo, La Sala del trono del Quirinale adibita a ospedale della Croce Rossa durante la Grande guerra.
più che per merito delle cure In alto a sinistra Francesco De Peppo, napoletano, classe 1899, e le pagine del suo diario
che gli vengono prestate. La
medicina dell’epoca branco- all’infezione. «Resto svenu- su tutto il fronte, gli Austriaci in camerata, chi grida e ride,
lava nel buio e le prescrizioni to un paio d’ore. Nel risve- indietreggiano in fuga disor- chi piange, chi butta brande
erano fantasiose o inappro- gliarmi, mi sento alquanto dinata”. Che fosse realmente all’aria. Che cosa è succes-
priate. Si «somministrava- meglio: mi mettono il termo- la fine della Guerra?». so?! La Guerra è finita, è vin-
no» collane d’aglio o dosi metro, e segna ancora più di È proprio così. La conferma ta! Mi vesto in tutta fretta, e
massicce di cognac, oppure 40. La mattina dopo 39; mi arriva l’indomani con la firma vado alla finestra. Tutto il
si ricorreva al chinino, effica- visita il Capitano e mi trova dell’armistizio tra l’Italia e paese è imbandierato. Quale
ce sì ma contro la malaria, o molto migliorato, dicendo- l’Austria-Ungheria. «4 novem- commozione! Ancora debo-
all’olio di ricino, che è invece mi che ora spera nella guari- bre 1918. La mattina appres- le per la grave malattia sono
un lassativo. gione. La sera 38 e mezzo, scoppiato in pianto, ma non
A Francesco tocca un salas- poi 38; mi dicono che sono pianto di dolore, ma di dol-
so. «Mi scoprirono il braccio fuori pericolo». “Chi si butta cuscini cezza, di gioia».
destro, e con un bisturi mi Sono i primi giorni del no- in faccia, chi grida Tra il 1915 e il 1918 la Pri-
aprirono una vena nella pie- vembre 1918 quando l’arti- ma guerra mondiale ha ucci-
gatura. Neanche una goccia gliere De Peppo sconfigge il vi- e ride, chi piange. so circa 650 mila soldati ita-
di sangue. Altro colpo di bistu- rus della Spagnola, con le sue Piango di gioia: è finita” liani. Secondo alcune stime,
ri. Timida, dalla ferita, si af- forze. Ora deve mettersi in nel nostro Paese, altrettanti
faccia una goccia di sangue; piedi per lasciare posto ai ma- tra soldati e civili se li è por-
ne segue un’altra, un’altra, lati più gravi e spostarsi in un so mi svegliano grida. Sem- tati via la Spagnola, tra il
finché non esce a zampillo il ospedale vicino. Intanto spe- bra quasi come se fossero 1918 e il 1920.
sangue riempiendo a metà il ra di ricevere quella che, al pa- giunti gli Austriaci: è il fini- Francesco piange di gioia.
recipiente». ri della guarigione, resta la no- mondo! Alzo la testa dal let- Ha vinto la pandemia. E an-
Francesco ha 19 anni e un tizia più attesa. «Compro un to, sembrano tutti impazziti. che la guerra. —
fisico robusto che reagisce giornale: “Grande offensiva Chi si butta cuscini in faccia lì © RIPRODUZIONE RISERVATA
26 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
Le storie
del territorio
ASTI
Bambini in visita al Centro di recupero animali selvatici
La clinica che salva i rapaci
“A breve libereremo i bianconi”
Nato negli Anni 80,
il Centro di recupero fauna
selvatica ha soccorso
oltre 30 mila animali,
soprattutto volatili
MAURIZIO SALA
TIGLIOLE (ASTI)
Un biancone lungodegente,
qualche pappagallo sotto se-
questro ma anche due piccole
lepri da svezzare e zero pipi-
strelli. Il Centro di recupero
animali selvatici in questo pe-
riodo è orfano solo delle visi-
te, non certo del lavoro quoti-
diano di cura e soccorso.
«Con l'azzeramento delle
iniziative didattiche e per il
pubblico si è fortemente ridot-
ta la principale fonte di so-
stentamento, ovvero le offer-
te. Tuttavia la solidarietà non
viene meno» sottolinea Gui-
go Giovara, responsabile del
centro alle porte di Tigliole,
nell’Astigiano, dove ha sede
da quasi trent'anni. Attività
di recupero iniziata già dagli
Anni 80 così ad oggi sono sta-
ti oltre 30 mila gli animali, so-
prattutto volatili, soccorsi dai
volontari. In tutto una dozzi-
na di persone a cui si aggiun-
gono giovani del Servizio civi-
le e stagisti di enti formativi.
Frank Giachino
... solo ricordi belli...Marilena, GianPiero,
Cristina, Giorgia.
Al termine di un lungo cammino è
mancato il
dott.
Remo Fiore
anni 94
Lo annuncia la moglie Tina. Funerali
in Orbassano venerdì 10 aprile 2020
ore 15,00 presso il cimitero di Orbas-
sano.
Orbassano, 9 aprile 2020
E’ mancato il
Dottor
Remo Fiore
Ne danno il triste annuncio il figlio
Enrico, la nuora Giovanna e l’adorato
nipote Marco. Ci mancherai sempre!
Diverse attività coordinate
da Domenico Marinetto, dele-
gato provinciale Lipu, con se-
gretario Angelo Rossi. A se-
guire i progetti ed educazio-
ne ambientale è Luca Calca-
gno che rimarca come anche
in questo periodo gli animali
continuino ad ammalarsi e su-
bire incidenti. Ultime arriva-
te sono due mini lepri stanate
da un cane dopo che la mam-
ma le aveva abbandonate. «I
tempi della loro liberazione e
quelli delle restrizioni potreb-
bero coincidere. E' un auspi-
cio: loro a correre nella natu-
ra, noi liberi di tornare ad ap-
prezzarla» dice Calcagno.
Nelle voliere di Tigliole so-
no accuditi alcuni pappagalli
esotici sottoposti a sequestro
dalla autorità. Questo a testi-
monianza della sinergia tra Li-
pu e autorità, soprattutto quel-
le sanitarie con protocolli sem-
pre attivi con le Asl, per una
sorveglianza attiva in tema di
aviaria o zoonosi. Tema attua-
le come lo sono i pipistrelli.
«Ne curiamo ma si tratta sem-
pre di animali selvatici. Una
ventina all'anno vengono soc-
corsi il più delle volte vittime
di incidenti con le tende» ag-
giungono al centro. Tra gli ani-
mali più curiosi ospiti vi sono
Con sincera commozione ci stringia-
mo uniti al dolore di nostra sorella Tina,
per la perdita del suo Amato marito
dott.
Remo Fiore
Stimato medico di Orbassano, ama-
to da tutti. Le Famiglie Pettinato,
Fortese, Cillo Rosy e Gianna, Zaccara,
Bertolusso.
Michele, Rosanna e Mara sono vicini
a Tina.
Famiglie Rimondotto e Rambaud si
uniscono al dolore di Tina ed Enrico.
Cristianamente è mancata all’af-
fetto dei suoi cari
Orsolina Tamagnone
ved. Ronco
(Lina)
Lo annunciano i fratelli Beppe e Sergio,
la cognata Maddalena, parenti tutti.
TM SOCIETÀ
FOTOCOLLAB
due bianconi, grossi rapaci
che si cibano di serpenti, che
sorvolano i cieli dell'Astigia-
no nella migrazione dall'Afri-
ca verso Francia e Spagna.
«Uno è stato raccolto ormai
quasi un anno fa, mentre l'al-
tro è ospite da alcuni mesi. En-
trambi contiamo di poterli ri-
mettere in volo al prossimo
passaggio migratorio» anno-
ta Calcagno. L'ultima libera-
zione era avvenuta invece a fi-
ne febbraio con due tortore
che avevano sbattuto contro
pareti trasparente rimanen-
do disorientate.
«C'è poi il caso di un falco
pecchiaiolo che dalla Liguria
era stato trasferito al centro, li-
berato dopo le cure al becco.
Due settimane dopo è stato
soccorso ed accolto dalla Lipu
nel Cuneese». Il maggior nu-
mero di animali giunge tra
aprile e agosto, anche se il Cen-
tro di Tigliole è aperto tutto
l'anno affiancando attività di-
dattica, iniziative ed incontri
aperti alla popolazione.
Dai dati di uno studio attra-
verso radiotrasmittenti che ha
monitorato dieci allocchi sot-
toposti ad analoghe cure, no-
ve erano tornati a cacciare e vi-
vere autonomamente. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Consiglio d’Amministrazione, il
Collegio Sindacale e i dipendenti
della Servizi per la Cremazione Srl
partecipano al lutto del Presidente
Fabrizio Gombia per la morte della
mamma
Paolina Actis
Il Consiglio di Amministrazione, il
Collegio Sindacale e le maestran-
ze tutte della COINCRE Srl si uni-
scono al dolore del loro Presidente
Fabrizio Gombia per la perdita della
mamma
Paolina Actis
La Fondazione Fabretti Onlus espri-
me la sua vicinanza a Fabrizio Gom-
bia, consigliere delegato di Socrem
Torino, per la morte della mamma
Paolina Actis
LE CREAZIONI DI SERGIO MOMO
In viaggio da Torino al mondo
seguendo il profumo del caffè
Il caffè ha ispirato l’ultima fragranza di Xerjoff, brand di lusso fondato da Sergio Momo
Il fondatore del brand
di lusso Xerjoff
ha trasformato l’aroma
che sprigiona la moka
in una collezione olfattiva
LUCA FERRUA
TORINO
L’odore del caffè è così indi-
spensabile da diventare un
profumo. Da indossare. Un
raffinato gioco olfattivo
che si lega agli strani tempi
in cui siamo precipitati. E’
tutto un fiorire di classifi-
che delle mancanze meno
sopportabili in questi giorni
di quarantena. Quasi sem-
pre nelle posizioni più alte
della graduatoria troviamo
il caffè al bar.
L’espresso è un rito fatto
di profumo e gusto sapien-
temente mixati con il chiac-
chiericcio del bancone, il ru-
more delle pagine di giorna-
le e la fragranza dei crois-
sant. Il bar al momento è pri-
gioniero del virus, ma il caf-
fè non smette di profumare
l’aria grazie a un clamoroso
ritorno della moka che in
molte case ha soppiantato
le meno profumate, ma in-
dubbiamente buone e co-
mode, capsule di ogni mar-
Possano le nostre condoglianze dare
conforto a te e famiglia per la per-
dita della cara MAMMA. Membri del
Consiglio di Amministrazione TYCHE
Spa.
La famiglia Montanaro, con grandis-
simo affetto, abbraccia Maria Carla
e tutti i suoi cari per la prematura e
dolorosissima scomparsa di
Marta Petruzzelli
Maria Giulia Scotti Foglieni
Dada ricorda “la” Maria Giulia ed
abbraccia Maia, Carlo, la Bibi, Vico e
Fede.
Marcella Taricco con gratitudine e
immensa stima per la sua Analista
e Maestra
Manuela Tartari
ca e colore.
L’aroma che si sprigiona
dalla caffettiera è un odore
iconico e ci riporta alle pri-
me levatacce per andare a
scuola o al più dolce rito del-
la tazzina ricevuta a letto co-
me una coccola speciale.
Ognuno ha il suo odore
di caffè, ma il geniale naso
torinese Sergio Momo,
creatore del brand di lusso
Xerjoff, lo ha trasformato
in una collezione olfattiva -
«Coffee break» dimostran-
do come uno dei profumi
più amati si possa declina-
re al punto da diventare in-
dossabile. Non è stato il pri-
mo a pensarci, ma il risulta-
to è stato stupefacente e an-
che in questi giorni diffici-
li, grazie all’e-commerce, il
profumo nato a Torino è di-
ventato un successo mon-
diale.
La boutique italiana (ce
ne sono anche a Londra,
Dubai e Mosca), è in via Ca-
vour, in quel centro storico
dal cuore sabaudo che nei
giorni lontani dalla pande-
mia è pieno di caffè antichi
e di torrefazioni che span-
dono il loro profumo nelle
strade. Torino ha una sto-
ria unica per il caffè sia
Numero verde
800.700.800
ACCETTAZIONE TELEFONICA
NECROLOGIE
IL SERVIZIO È OPERATIVO:
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE 10.00 ALLE 20.00
SABATO DOMENICA E FESTIVI DALLE 11.30 ALLE 20.00
PAGAMENTO TRAMITE
CARTA DI CREDITO:
quando si guarda ai grandi
marchi (Lavazza, Vergna-
no, Costadoro)che alle pic-
cole torrefazioni che alle ri-
cette esclusive come il miti-
co «bicerin».
E così nella sua continua
ricerca di stimoli olfattivi
Sergio Momo ha trovato an-
che sul territorio d’origine
un affascinante punto di
partenza.
Non è infatti difficile tro-
vare della torinesità in «Gol-
den Dallah» perché oltre al-
le note di caffè si sentono
con forza la nocciola e il
cioccolato capaci di fonder-
si come in una pralina con
la rosa, l’incenso l’oud o
l’ambra, in altre fragranze
poi il caffè incontra limone,
arancio o mandarino con
un viaggio che va verso Sud
o ancora il viaggio si sposta
fuori dal Mediterraneo me-
scolando il profumo della
moka, anzi di un’assoluta di
caffè, con pepe rosa, veti-
ver, cardamomo.
E una quota della cifra
spesa per l’acquisto delle
fragranze viene devoluta al-
la Fondazione Specchio dei
Tempi per la lotta al Corona-
virus. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Operatori telefonici qualificati
saranno a disposizione per la
dettatura dei testi da pubblicare.
Si pregano gli utenti del
servizio telefonico di tene-
re pronto un documento di
identificazione per poterne
dettare gli estremi all’ope-
ratore (ART. 119 T.U.L.P.S.)
.
 GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 27
TM SPET TACOLI

DEL 9 APRILE
2020
Salvo variazioni dell’ultimo minuto non pervenute al momento di andare stampa

6.00 Rainews24. AttuAlità
6.45 unomattina. AttuAlità
10.30 Storie italiane. AttuAlità
12.25 linea verde. DoCuMentARi
13.30 telegiornale. AttuAlità
14.00 Diario di casa. AttuAlità
14.10 la vita in diretta. AttuAlità
15.40 il paradiso delle signore.
FiCtion
16.30 tG1. AttuAlità
16.40 tG1 economia. AttuAlità
16.50 la vita in diretta. AttuAlità
In studio, tutti i pomeriggi
dal lunedì al venerdì, ci sono
Lorella Cuccarini e Alberto
Matano.
18.45 l’eredità. SpettAColo
20.00 telegiornale. AttuAlità
20.30 Soliti ignoti - il Ritorno.
SpettAColo
10.00 tg2 - Giorno. AttuAlità
11.00 i Fatti Vostri. SpettAColo
12.00 Discussione generale e
dichiarazioni di voto finali
sul ddl n. 1766. AttuAlità
12.25 i Fatti Vostri. SpettAColo
13.00 tg2 - Giorno. AttuAlità
13.30 tg 2 tutto il bello che c’è
estate. AttuAlità
13.50 tg2 - Medicina 33. Att.
14.00 l’isola di Katharina. SeRie
15.35 passaggio a nord-ovest
DoC. DoCuMentARi
16.35 la nostra amica Robbie. SeRie
17.15 il nostro amico Kalle. SeRie
18.00 Rainews24. AttuAlità
18.50 Blue Bloods. SeRie
19.40 the Rookie. SeRie
20.30 tg 2 20.30. AttuAlità
21.00 tg2 post. AttuAlità
7.40 tGR - Buongiorno Regione.
8.00 Agorà. AttuAlità
10.00 Discussione generale e
dichiarazioni di voto finali
sul ddl n. 1766. AttuAlità
13.00 Geo: il pesce spada. DoC.
13.15 passato e presente. DoC
14.00 tG Regione. AttuAlità
14.20 tG3. AttuAlità
14.50 tGR - leonardo. AttuAlità
15.10 tG3 - l.i.S.. AttuAlità
15.15 Rai parlamento telegiornale.
15.20 punto Di Svolta. DoCuMentARi
16.10 Aspettando Geo. AttuAlità
17.00 Geo. DoCuMentARi
19.00 tG3. AttuAlità
19.30 tG Regione. AttuAlità
20.00 Blob. AttuAlità
20.15 non ho l’età. DoCuMentARi
20.35 un posto al sole. SoAp
6.00 prima pagina tg5. AttuAlità 7.20 Magica, Magica emi. CARtoni 6.00 Mediashopping. AttuAlità 6.00 Meteo - oroscopo. AttuAlità
8.00 tg5 - Mattina. AttuAlità 7.50 Fiocchi di cotone per Jea- 6.20 Finalmente Soli. FiCtion 7.00 omnibus news. AttuAlità
8.45 Mattino cinque. AttuAlità nie. CARtoni AniMAti 6.45 tg4 telegiornale. AttuAlità 7.30 tg la7. AttuAlità
10.55 tg5 - Mattina. AttuAlità 8.15 Kiss me licia. CARtoni 7.05 Stasera italia. AttuAlità 7.55 Meteo - oroscopo. AttuAlità
11.00 Forum. AttuAlità 8.40 Africa: predatori letali. DoC. 8.00 Hazzard. SeRie 8.00 omnibus - Dibattito.
13.00 tg5. AttuAlità 9.35 the Flash. SeRie 9.05 everwood. SeRie AttuAlità
13.40 Speciale - Beautiful - noi 12.25 Studio Aperto. AttuAlità 10.10 Carabinieri. FiCtion 9.40 Coffee Break. AttuAlità
Con Voi. SHoW 13.00 Sport Mediaset - Anticipa- 11.20 Ricette all’italiana. liFeStyle 11.00 l’aria che tira. AttuAlità
13.45 Beautiful. SoAp opeRA zioni. AttuAlità 12.00 tg4 telegiornale. AttuAlità 13.30 tg la7. AttuAlità
14.10 una vita. telenoVelA 13.05 Sport Mediaset. AttuAlità 12.30 Ricette all’italiana. liFeStyle Informazione a cura della
14.45 Rosamunde pilcher: l’ere- 13.40 i Simpson. CARtoni AniMAti 13.00 la signora in giallo. SeRie redazione del Tg La7. Ultime
dità Di nostro padre. FilM 14.55 i Griffin. CARtoni AniMAti 14.00 lo sportello di Forum. Att. notizie dall’Italia e dal mon-
(Dr., 2018) con Lena Meckel. 15.20 the Big Bang theory. SeRie 15.30 Hamburg distretto 21. SeRie do. Direttore Enrico Mentana.
Regia di Marco Serafini 16.10 l’orso yoghi. FilM (An., ‘10) 16.50 uomo bianco, va’ col tuo 14.15 tagadà. AttuAlità
16.35 il Segreto. telenoVelA regia di E. Brevig. HH Dio!. FilM (West., 1971) con 16.30 taga Doc. DoCuMentARi
17.10 pomeriggio cinque. Att- 17.50 la vita secondo Jim. SeRie Richard Harris, John Huston. 17.15 Speciale tg la7.
18.45 Avanti un altro!. SpettAColo 18.15 Camera Café. SeRie Regia di Richard C. Sarafian AttuAlità
19.55 tg5 prima pagina. AttuAlità 18.20 Studio Aperto. AttuAlità 19.00 tg4 telegiornale. AttuAlità 19.00 Drop Dead Diva. SeRie
20.00 tg5. AttuAlità 19.00 ieneyeh. SpettAColo 19.35 tempesta d’amore. SoAp 20.00 tg la7. AttuAlità
20.40 Striscia la notizia. Spett. 19.35 CSi. SeRie 20.30 Stasera italia. AttuAlità 20.35 otto e mezzo. AttuAlità

21.25 Doc. nelle tue mani
FiCtion. Giulia riesce a ripor-
tare Andrea in reparto per incontrare
una paziente che chiede di essere
visitata esclusivamente da lui e che
non sa delle sue attuali condizioni.
21.20 Captain America... HHH
FilM. (Az., 2011) con Chris
Evans. Regia di Joe Johnston. Steve
Rogers accetta un programma spe-
rimentale dell’esercito che lo trasfor-
merà in un supereroe.
21.20 napoli milionaria
Spett. Durante la Seconda
Guerra Mondiale, a Napoli, Gennaro
vive di espedienti con la moglie Amalia
e i figli. Accusato di praticare la “borsa
nera”, l’uomo viene arrestato.
21.20 pirati dei Caraibi... HHH
FilM. (Avv., ‘06) con Johnny
Depp. Regia di G. Verbinski. Sparrow
se la deve vedere con Davey Jones, il
comandante dello spettrale vascello
chiamato l’Olandese volante.
21.20 the Departed... HHHH
FilM. (Pol., ‘06) con Le-
onardo Di Caprio. Regia di Martin
Scorsese. Billy viene infiltrato nella
gang del mafioso Frank Costello con
l’obiettivo di sgominarla.
21.25 Dritto e rovescio
AttuAlità. Nuovo appunta-
mento con il talk condotto da Paolo
Del Debbio. Al centro del programma
di approfondimento, l’attualità politi-
co-economica del nostro Paese.
21.15 piazza pulita
AttuAlità. Al via una nuova
puntata del talk di approfondimento
condotto da Corrado Formigli. La
trasmissione dà ampio spazio alla
cronaca, all’inchiesta e ai reportage.

22.25 Doc. nelle tue mani. FiCtion
23.55 porta a porta.
AttuAlità
1.30 Rainews24. AttuAlità
2.00 Settenote. AttuAlità
2.35 Rainews24. AttuAlità
23.30 eragon. FilM (Fant., 2006)
con Jeremy Irons. Regia di
Stefen Fangmeier. HH
1.10 Beowulf. FilM (Az., 1999)
con Christopher Lambert.
Regia di Graham Baker. H
23.30 italiani. AttuAlità 0.05 tg5 notte. AttuAlità 24.00 Devil. FilM (Thr., 2010) con 0.45 tatort - ore contate. FilM 0.50 tg la7. AttuAlità
24.00 tg3 - linea notte. AttuAlità 0.40 Striscia la notizia - la Voce Logan Marshall-Green, (Gia., 2015) con Til Schwei- 1.00 otto e mezzo. AttuAlità
1.00 Meteo 3. AttuAlità Della Resilienza. SpettAColo Caroline Dhavernas. Regia ger, Branko Tomovic. Regia 1.40 Detective’s Story. FilM (Thr.,
1.05 newton. DoCuMentARi 1.10 il bello delle donne. SeRie di Drew Dowdle, John Erick di Christian Alvart 1966) con Paul Newman,
1.40 Rai news 24: Rassegna 3.05 Centovetrine X, 2106. SoAp Dowdle. HH 2.35 tg4 l’ultima ora - notte. Arthur Hill. Regia di Jack
Stampa. AttuAlità opeRA 1.10 Gotham. SeRie AttuAlità Smight. HHH

RAI 4 21 RAI 5 23 RAI STORIA 54 RAI MOVIE 24 IRIS 22 CIELO 26 TV8 8 REAL TIME 31 DMAX 52

17.25 Revenge. SeRie
18.55 Senza traccia.
SeRie
20.30 Criminal Minds.
SeRie
21.20 Criminal Minds.
SeRie
22.05 Criminal Minds.
SeRie
23.40 A Bluebird in My
Heart. FilM
1.15 Supernatural.
SeRie
2.45 Zoo. SeRie
3.25 Bates Motel. SeRie
18.25 Carmina Burana. 17.30 notiziario. Att. 10.30 Col ferro e col 11.50 Cube - il cubo. FilM 17.00 Buying & Selling. 17.45 Vite da copertina. 11.30 Cortesie per gli 17.35 the last
SpettAColo 17.35 i grandi discorsi fuoco. FilM 13.45 l’infermiera SpettAColo DoCuMentARi ospiti. liFeStyle Alaskans.
19.30 Amabili testi. Att. della storia. DoC. 12.25 il pistolero segna- assassina. FilM 17.45 piccole case per 18.30 Alessandro 14.30 Abito da sposa DoCuMentARi
20.20 Ghost town. DoCu- 18.30 passato e presente. to da Dio. FilM 15.35 We Were young vivere in grande. Borghese - 4 ri- cercasi palermo. 19.35 nudi e crudi Xl.
MentARi 19.10 italia: viaggio nel- 14.10 Cavalca e uccidi. - Destinazione SpettAColo storanti. liFeStyle SpettAColo liFeStyle
21.15 Cavalleria rusti- la bellezza. DoC. FilM paradiso. FilM 18.15 love it or list it - 19.30 Cuochi d’italia. 18.10 Cortesie per gli 21.25 nudi e crudi Fran-
cana dai Sassi di 20.10 il giorno e la sto- 15.45 i tre spietati. FilM 17.30 the Arrangement. prendere o lascia- liFeStyle ospiti. liFeStyle cia. SpettAColo
Matera. Spett. ria. DoCuMentARi 17.30 Gli avvoltoi. FilM FilM re uK. liFeStyle 20.30 Guess My Age - 21.00 Fuori menù. Spet- 22.30 l’oro del diavolo.
22.45 prima Della pri- 20.30 passato e presen- 19.10 ecco noi per 19.15 Hazzard. SeRie 19.15 Affari al buio. DoC. indovina l’età. tAColo SeRie
ma. DoCuMentARi te. DoCuMentARi esempio.... FilM 20.05 Walker texas 20.15 Affari di famiglia. 21.30 la notte dei re- 22.00 Vite al limite: e 0.20 Drug Wars. DoC.
23.15 Bruce Spring- 21.10 a.C.d.C.. DoC. 21.10 Fuori controllo. Ranger. SeRie SpettAColo cord. SpettAColo poi. DoCuMentARi 2.10 Ce l’avevo quasi
steen in His own 23.10 la Roma di Raf- FilM 21.00 il colore viola. FilM 21.15 Born to Raise Hell. 23.30 Bruno Barbieri - 4 23.40 Vite al limite. fatta.
Words. DoC. faello. DoC. 23.05 Closed Circuit. 0.05 Scuola Di Cult. Att. FilM Hotel. SpettAColo DoCuMentARi 3.05 World’s Wildest
0.15 umbria Jazz. Spet- 24.00 notiziario. AttuA- FilM 0.10 Full Metal Jacket. 23.15 Kika - un corpo in 2.00 un’ex pericolosa. 1.15 Vite al limite. liFe- Weather. DoCu-
tAColo lità 0.45 Marina. FilM FilM prestito. FilM FilM Style MentARi

17.10 Wall Street Il giovane e am-
bizioso Bud cerca di entrare
nelle grazie di Gordon Gekko,
uno squalo della finanza. Bud
riesce nel suo intento, ma non
è tutto ora quello che luccica.
SKy CineMA DRAMA
18.05 Z la formica Z è una formica
insoddisfatta, fantasiosa e
ribelle, che non ci sta a vivere
tutta la sua vita dentro il
claustrofobico formicaio.
SKy CineMA ColleCtion
19.00 Disobedience Ronit, figlia di
un rabbino di Londra, fugge
a New York per vivere la
propria vita. Otto anni dopo, a
causa della morte del padre,
rientra nella capitale inglese.
I turbamenti sembrano ripro-
porsi. SKy CineMA Due
19.15 Blitz Tre giovani cercano
di rubare un’auto ma ven-
gono fermati e picchiati,
con una mazza da hurling,
dal sergente Tom Brant
SKy CineMA ACtion
tutta un’altra vita
SKy CineMA uno
19.35 Baby Boss Timothy ha
sette anni. La sua esistenza
scorre lieta e serena,
almeno fino all’arrivo del
fratellino appena nato...
SKy CineMA ColleCtion
.
21.00 Far Cry Jack Carver è un
traghettatore che investiga,
per conto di una giornalista,
su misteriosi esperimenti su
un’isola al centro del lago.
SKy CineMA ACtion
papillon SKy CineMA DRAMA
Jumanji Trovato in soffitta
uno strano gioco da tavolo
chiamato Jumanji, due
bambini scoprono che le “pe-
nitenze” virtuali si trasfor-
mano in spaventose realtà...
SKy CineMA FAMily
21.15 Spirit - Cavallo selvaggio
Spirit, un mustang che vive
libero e selvaggio lungo la
frontiera americana, fa
amicizia con Piccolo
Fiume - un giovane guer-
riero della tribù dei Lakota...
SKy CineMA ColleCtion
22.45 Shrek e vissero felici e con-
tenti Ultimo capitolo della
saga dell’orco buono. Shrek,
marito e padre sereno, sente
il bisogno di nuove avventure.
SKy CineMA ColleCtion
23.15 All the Way Il film racconta
le vicende dell’ormai Vice
Presidente degli Stati Uniti
d’America, Lyndon B. John-
son in seguito all’assassinio
di John Fitzgerald Kennedy
nel 1963. SKy CineMA DRAMA
17.15 i Griffin FoX 20.00 Come è fatto 17.25 la fabbrica di cioccolato Café Society CineMA eMotion 17.05 Chicago Justice CRiMe
Delitti in paradiso FoX CRiMe DiSCoVeRy CHAnnel Willy Wonka, organizza una il cacciatore di giganti everwood StoRieS
17.30 Castle FoX liFe Bear Grylls: Celebrity edi- lotteria che vede in palio Un’antica guerra riaffiora 17.40 iZombie ACtion
17.40 i Griffin FoX tion nAtionAl GeoGRApHiC cinque biglietti per visitare il il giorno in cui un giovane Colombo top CRiMe
18.05 i Simpson FoX 20.20 Cuochi d’italia SKy uno suo paradiso goloso. CineMA agricoltore apre involon- 17.55 Murder in the First CRiMe
18.15 Delitti in paradiso FoX CRiMe 20.40 Gli immortali - Artisti per 17.40 A tu per tu CineMA CoMeDy tariamente una porta tra il pretty little liars StoRieS
18.20 Castle FoX liFe sempre SKy ARte 19.00 presunto innocente nostro mondo e quello di una 18.25 the 100 ACtion
18.30 i Simpson FoX 20.55 le megastrutture di Hitler CineMA eneRGy spaventosa razza di giganti. 18.45 Frequency CRiMe
18.55 i Simpson FoX nAtionAl GeoGRApHiC 19.25 prima ti sposo, poi ti rovino CineMA eneRGy 19.20 the last Kingdom ACtion
19.15 Bones FoX liFe 21.00 Marchio di fabbrica Miles Massey, un importante 22.55 Quel bravo ragazzo Uno 19.35 training Day CRiMe
19.20 i Simpson FoX DiSCoVeRy CHAnnel avvocato divorzista, stanco spietato boss mafioso, in the night Shift StoRieS
elementary FoX CRiMe 21.15 ermitage. il potere dell’arte della sua vita, inizia a fre- punto di morte, decide di the mentalist top CRiMe
19.45 the Big Bang theory FoX SKy ARte quentare Marilyn. L’uomo lasciare l’eredità della sua 20.20 the last ship ACtion
20.05 Bones FoX liFe Family Food Fight SKy uno però ignora che lei è alla cosca a Leone, il figlio che Chicago Justice CRiMe
20.10 the Big Bang theory FoX 21.55 il relitto del titanic ricerca di un matrimonio di ha abbandonato quando era the mentalist top CRiMe
elementary FoX CRiMe nAtionAl GeoGRApHiC convenienza. CineMA piccolo. CineMA CoMeDy 20.25 Suits StoRieS
20.35 the Big Bang theory FoX 22.25 Marchio di fabbrica 19.35 Viuuulentemente mia Un on the road CineMA eMotion 21.10 law & order: unità Speciale
21.00 9-1-1 FoX DiSCoVeRy CHAnnel maldestro agente di pubblica 23.15 Cappuccetto rosso sangue top CRiMe
private eyes FoX liFe 22.45 il museo del prado - la cor- sicurezza favorisce involon- Valerie è stata promessa in 21.15 the Flash ACtion
21.05 Candice Renoir FoX CRiMe te delle meraviglie SKy ARte tariamente la fuga in Spagna sposa al ricco Henry, ma lei è Chicago p.D. CRiMe
21.50 9-1-1 FoX 22.50 i guardiani delle paludi di un’avventuriera senza innamorata di Peter. Quando Manifest StoRieS
21.55 private eyes FoX liFe DiSCoVeRy CHAnnel scrupoli. CineMA CoMeDy i due ragazzi decidono di fug- 22.00 law & order: unità Speciale
22.00 Candice Renoir FoX CRiMe 22.55 Cosmos: odissea nello spa- Ange & Gabrielle - Amore a gire, la sorella di Valerie viene top CRiMe
22.45 9-1-1 FoX zio nAtionAl GeoGRApHiC sorpresa CineMA eMotion uccisa da un lupo mannaro 22.05 Arrow ACtion
23.05 elementary FoX CRiMe Family Food Fight SKy uno 21.15 Focus - niente è come sem- e... CineMA eneRGy law & order: unità Speciale
23.35 i Griffin FoX 23.45 universo ai raggi X bra Nicky Spurgeon, truffa- 0.25 Bagnomaria A Pietrasanta, CRiMe
23.45 Bones FoX liFe DiSCoVeRy CHAnnel tore incallito, prende sotto la in Versilia, la giornata qua- Chicago Med StoRieS
23.55 elementary FoX CRiMe 23.50 Bear Grylls: Celebrity edi- sua ala la giovane e attraente lunque di quattro personaggi 22.55 iZombie ACtion
24.00 i Griffin FoX tion nAtionAl GeoGRApHiC Jess, facendole da mentore. allo stabilimento Bagnoma- Murder in the First CRiMe
0.25 i Griffin FoX 0.15 ermitage. il potere dell’arte Le cose si complicano quando ria. CineMA CoMeDy the night Shift StoRieS
0.35 Bones FoX liFe SKy ARte i due si innamorano. CineMA 0.45 A Star is Born Jackson Maine, 23.40 the 100 ACtion
0.45 Delitti in paradiso FoX CRiMe 0.45 universo ai raggi X i babysitter Un uomo d’affari musicista di successo, scopre 23.45 Frequency CRiMe
0.50 i Simpson FoX DiSCoVeRy CHAnnel ingaggia due giganteschi fra- e si innamora di un’artista everwood StoRieS
1.15 i Simpson FoX Sopravvivenza estrema telli gemelli come bodyguard squattrinata, Ally. La porta 0.35 the last Kingdom ACtion
1.25 Castle FoX liFe nAtionAl GeoGRApHiC per proteggere i propri figli sul palco con sé, aprendole la training Day CRiMe
1.40 i Simpson FoX e poi c’è Cattelan SKy uno gemelli. CineMA CoMeDy strada al successo. CineMA Manifest StoRieS
28 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
SPORT
SASHA DJORDJEVIC
IL TECNICO AVEVA PORTATO LA VIRTUS BOLOGNA IN TESTA ALLA SERIE A DI BASKET PRIMA DELLA SOSPENSIONE DEFINITIVA
“LO SCUDETTO ERA LÌ
MA ACCETTO LO STOP”
INTERVISTA
MATTEO DE SANTIS
rima che il coronavi-
P rus scompaginasse i
programmi, dove era
rimasta la Serie A dei
canestri? A una classifica che,
per quanto sbilenca, appariva
dritta almeno nella testa: Vir-
tus Bologna con in tasca un'
ipoteca sul primato nella sta-
gione regolare, tutte le altre a
seguire da dietro. Cartolina di
un campionato che non c'è più
e non sentenzierà vincitori nè
vinti. Tra i primi, seduto sulla
panchina della Segafredo ca-
polista, sognava e lavorava
per finirci Sasha Djordjevic, so-
stenuto da un curriculum sta-
gionale di 18 successi e 2 soli
inciampi.
Djordjevic, partiamo dalla fi-
ne. Stagione cancellata: scel-
ta giusta o sbagliata?
«Decisione che non è né giu-
sta e né sbagliata, ma dovuta
alla situazione drammatica
che stiamo vivendo. Ogni
giornoleggiamo ildatodei de-
ceduti o dei contagiati: non
sono numeri, ma persone che
ci stanno lasciando. Roba for-
te, tragica. Ho il massimo ri-
spetto per le decisioni degli
enti superiori e noi professio-
nistidobbiamo accettarle sen-
za polemiche».
Lo scudetto a tavolino se lo
sarebbe preso?
«Siamo tutti competitori, ci
piace vincere con merito. Così
come non ci dispiace perdere
estringerelamanoadavversa-
richesirivelanopiùforti.Atut-
ti noi della Virtus sarebbe pia-
ciuto moltissimo continuare
questa stagione e cercare lo
scudetto sul campo. Nella sto-
ria resterà che eravamo primi
con un buon margine sulle in-
seguitrici e l'aver ricreato un
grandissimo feeling con i tifo-
si.ABologna,ancheconlarisa-
lita della Fortitudo, l'ambien-
te era tornato magico. In un
momento così tragico, parlare
dell'assegnazione di uno scu-
detto a tavolino conta poco.
Mipiacerebbe,però,chevenis-
sero riconosciuti gli sforzi di
chiinvestetantonelbasket».
Allude al suo proprietario?
«Certo che parlo del dottor
Massimo Zanetti e del Grup-
po Segafredo, ma anche degli
Ma due parlamentari chiedono al Coni di assegnare il titolo alle “V nere”
Interrogazione dei senatori Casini e Fedeli al ministro Spadafora per «proporre al Coni e alle federazioni di assegnare i titoli alle società in
testa alla sospensione dei vari campionati». Nella foto Aleksandar “Sasha” Djordjevic, 52enne allenatore serbo della Virtus Bologna
altri imprenditori che stava-
ALEKSANDAR DJORDJEVIC no riportando il movimento a
ALLENATORE SERBO livelli altissimi, il signor Gior-
DELLA VIRTUS BOLOGNA gioArmani aMilano, Aldo Va-
noli a Cremona e a tutti gli al-
Quando torneremo tri, nessuno escluso. Con l'ar-
rivodi campioni come Teodo-
saremo tutti migliori sic,Scola e Rodriguezla popo-
e non mi urleranno larità del nostro sport era in
più “assassino serbo” crescita e la gente stava tor-
nando nei palasport. Con i lo-
come in passato ro investimenti alla ripresa ri-
partirà l'opera di risalita».
Allenamento nel parco, Mourinho si scusa
«Ammetto che il mio comportamento non era in linea con le re-
strizioni imposte dal governo». Sono le scuse presentate dal
tecnico del Tottenham, José Mourinho, pizzicato in un parco di
Londra mentre teneva una sessione di allenamento con i gioca-
tori Aurier, Ndombele, Sanchez e Sessegnon. «È fondamentale
che ognuno faccia la propria parte», ha aggiunto lo Special One.
Previsioni per il basket dopo
il coronavirus?
«Assolutamente positive. Il
basket avrà il dovere sociale
di riunire di nuovo le persone
e ricreare entusiasmo. Penso
che saremo tutti più buoni,
meno egoisti e forse anche
meno esasperati la domeni-
ca. Sarebbe bello se nei palaz-
zetti ci saranno più applausi e
meno insulti. Da giocatore ho
sofferto molto in prima perso-
«Aspettiamo le decisioni. Se
e quando si giocherà richia-
meremo la squadra, la mette-
remo in quarantena e poi ini-
zieremo la preparazione. I
giocatori si stanno mante-
nendo in forma: ogni settima-
na il preparatore atletico
Mladen Mihajlovic e il suo as-
sistente Emanuele Tibiletti
stilano un programma di la-
voro a distanza».
Come si fa l'allenatore da ca-
sa ai tempi della quarante-
na?
«Su Whatsapp, creando tanti
gruppi: uno con tutta la squa-
dra, uno con gli americani,
uno con gli italiani, uno con i
miei connazionali Teodosic e
Markovic e un altro con il mio
staff. Tutti i giorni ci sentia-
mo e ci scriviamo, ogni
due-tre faccio anche un video
messaggio per tenere gli ani-
mi carichi. Parliamo di tutto,
pure di questioni personali.
Anchequesto è “coaching”».
A livello personale, come sta
vivendo la necessità di resta-
re a casa?
«Ne approfitto per riallaccia-
re certi rapporti e sono sem-
pre in contatto con le persone
più care: fortunatamente tut-
ti i nostri familiari in Serbia,
compresi quelli di mia mo-
glie, stanno bene. La preoccu-
pazione, a distanza, rimane
tanta».
L'italiano adottivo Djordje-
vic come vede l'Italia all'usci-
ta del coronavirus?
«Come una grande sfida per
un popolo che deve essere
molto orgoglioso delle sue ra-
dici, della sua storia e della
sua cultura. Questa situazio-
ne sarà un assist per tante
schiacciate in qualsiasi cam-
po. Vi renderà più consapevo-
li di quello che avete, anzi di
quello che abbiamo. Mi met-
to fra di voi perché, pur essen-
doorgogliosamente serbo, l'I-
talia ce l'ho nel cuore e mi sen-
to un po' italiano». —
©RIPRODUZIONE RISERVATA
emergenza virus
Volley, saltano
anche i playoff
Stagione chiusa
Dopo rugby e basket an-
che il volley tramite la Fe-
derazione si arrende al co-
ronavirus e decreta la con-
clusione di tutti i campio-
nati nazionali, regionali e
territoriali di ogni serie e
categoria, senza assegna-
LAPRESSE zione di scudetti, promo-
zioni e retrocessioni. La Fi-
pav è giunta alla decisione
«tenendo anche conto dei
recenti DPCM e delle Ordi-
na il bullismo di massa inco- nanze emesse dal Gover-
scientedelpubblico, inconco- no e dalle Regioni, all'inter-
mitanza di momenti difficili e no delle quali non emergo-
tristi nella mia Serbia: capita- no date certe circa la possi-
va che l'intero palazzo, inve- bilità di riprendere l'attivi-
ceche incitarelapropriasqua- tà sportiva in condizioni di
dra, mi gridasse “assassino completa sicurezza». Il pri-
serbo” ». mo sport di squadra a fer-
Per la Virtus, come per Mila- marsi definitivamente era
no e Venezia, ci sarebbero stato il rugby, lo scorso 6
ancora EuroCup ed EuroLe- marzo, seguito poi due
ga in sospeso. Come vivete giorni fa dal basket.
in questo limbo agonistico?
.

Napoli, cassa integrazione per i dipendenti
Il Napoli è il primo club di Serie A a mettere in cassa integra-
zione parte dei dipendenti. Lo ha fatto – due giorni dopo l’ap-
provazione delle “linee guida” in Lega per il taglio degli ingag-
gi dei calciatori di 2 o 4 mensilità – con 15 addetti dell’area
amministrativa che percepiranno l’80% dello stipendio fino
al giorno della ripresa degli allenamenti della prima squadra.
JOHN ELKANN
PRESIDENTE DI EXOR
Il calcio ha avuto una
straordinaria crescita
dei ricavi in 10 anni,
ma non si è tradotta in
sufficiente redditività
Ricavi aumentati
a 621 milioni di euro,
ora l’obiettivo è
aumentare presenza
nel mercato asiatico
Il presidente di Exor, primo azionista del club bianconero, fra bilanci e sfide per un futuro sostenibile
“Il 2019 è stato un anno molto positivo, dentro e fuori dal campo. Ora il nuovo percorso di sviluppo”
“La Juve è in posizione di forza”
Elkann rilancia il progetto Europa
RETROSCENA
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
l virus ha fermato tutto,
I ma non il desiderio di con-
tinuare a vincere e soprat-
tutto di essere sempre più
protagonisti in Europa. John
Elkann scrive agli azionisti
Exor, in una lettera-bilancio
ancor più delicata nel momen-
to in cui il mondo è alle prese
con l'emergenza Covid-19,
ma parla anche ai tifosi juven-
tini. Un po' da primo azionista
del club bianconero, a mag-
gior ragione dopo aver versa-
to 191 milioni di euro nel re-
cente aumento di capitale da
300 milioni, e un po' da tifoso
di una squadra che tra poco ce-
lebrerà i cento anni di presi-
denza della famiglia Agnelli.
atletica in lutto: corse due f inali olimpiche e rif iutò sempre il doping. anche il padre vittima del covid
Addio a Sabia, il signore degli 800 ucciso dal coronavirus
Aveva 56 anni. Frenato
dai tanti infortuni
Il tecnico Donati: «Eroe
misconosciuto dello sport:
non era facile dire certi no»
GUIDO TIBERGA
«Basta che non siate troppo in-
dietro. Poi date il bastone al
nonno, e a finire il lavoro ci
pensa lui...». A metà degli anni
Ottanta, Donato Sabia era il
più giovane nella staffetta del-
le Fiamme Oro, eppure nessu-
no dei compagni di squadra eb-
be niente da ridire quando, po-
co prima di una finale, lo senti-
.
Cristiano Ronaldo, 35 anni, simbolo di questa Juventus e giocatore più pagato della Serie A: in questo campionato 21 gol in 22 partite
Ci sono amare verità sul calcio
(«Un settore dove la straordi-
naria crescita dei ricavi degli
ultimi dieci anni non si è tra-
dotta in sufficiente redditivi-
tà») e speranze rafforzate dal
nuovo progetto sportivo vara-
to dal cugino Andrea Agnelli.
«La Juventus – sottolinea
L’aumento di capitale
fondamentale per
mettere i conti
in sicurezza
John Elkann - inizia la prossi-
ma fase del suo percorso di svi-
luppo con una posizione di for-
za nel panorama del calcio eu-
ropeo. Per il quarto anno con-
secutivo, infatti, occupa il 5°
posto nel ranking ufficiale
rono definirsi il «nonno». Trop-
pa era la differenza di talento,
di esperienza, di carisma che
c’era tra lui e gli altri tre. Piutto-
sto quella frase sollevò un mi-
nimo di stupore: Sabia non era
il tipo da autocelebrazioni. An-
zi, come ha scritto sui social un
altro di quei ragazzi, Angelo
Cricchi, oggi affermato foto-
grafo di moda, «in quel mondo
di fighetti pieni di sé, lui emer-
geva per i suoi silenzi».
Donato Sabia se n’è andato
ieri mattina all’ospedale di Po-
tenza, ucciso dal Covid che si
era già preso suo padre e non
ha avuto rispetto né dei suoi
Tennis, Gaudenzi: giocare fino a dicembre
Andrea Gaudenzi, presidente Atp, ha parlato degli sce-
nari per il tennis: «L’obiettivo è giocare più tornei che si
riesce, ma nessuno sa quando si tornerà in campo. So-
no ottimista sulla possibilità di giocare gli Us Open e
poi quattro settimane sulla terra, con il Roland Garros e
i due masters 1000 sul rosso (Madrid e Roma)». Con
dell'Uefa ed è l’unica squadra
italiana sempre presente nella
Top 10 negli ultimi 5 anni».
La leadership di Andrea Agnelli
Prospettive messe a dura pro-
va dal coronavirus, ma l'accor-
do con i giocatori per tagliare
fino a 90 milioni lordi di sti-
pendi e la possibilità di ripren-
dere campionato e coppe, aiu-
ta la Juventus a navigare nel
mare in tempesta. L'ultima se-
mestrale si è chiusa con 50 mi-
lioni di euro di passivo e 326
milioni di indebitamento fi-
nanziario netto, ma senza l'au-
mento di capitale ora la situa-
zione sarebbe drammatica.
«Abbiamo investito 191 milio-
ni di euro (63,8% del capitale
azionario) - scrive Elkann - e il
club ha emesso un bond del va-
lore di 175 milioni di euro, di-
ventando la prima società cal-
Donato Sabia, 56 anni
191
I milioni di euro versati da
Exor, che detiene il 64% delle
azioni Juventus, nell’aumento
di capitale da quasi 300 milio-
ni concluso lo scorso gennaio
420
I milioni di tifosi bianconeri nel
mondo, dato rafforzato dall’au-
dience digitale: 41 milioni di fan
su Facebook, 38 milioni su In-
stagram e 11 milioni su Twitter
56 anni né del suo passato di
campione sfortunato e corag-
gioso. Sfortunato per la serie
infinita di infortuni che ne han-
no limitato le vittorie, corag-
gioso per la capacità di dire no.
Al doping e alle ingiustizie, tan-
to da essere il leader, lui che
era timidissimo, del fragoroso
«sciopero» della 4x400 azzur-
ra esclusa dai Giochi di Seul.
«Sabia ha vissuto appieno lo
scontro impari con quelli che
si dopavano, e con quelli che
dalla federazione erano protet-
ti perché si dopavano – ricorda
Sandro Donati, il suo allenato-
re –. Doveva lottare contro un
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA
tre Slam e sette ‘1000’ su 9 sarebbe al sicuro l’80 per
cento dei punti. Gaudenzi non esclude l’eventualità di
scendere in campo novembre e dicembre e di organiz-
zare tornei regionali se la mobilità sarà limitata. «Il Ro-
land Garros? Si sono accorti di aver sbagliato, ora colla-
boreranno». In programma sostegni a giocatori di bas-
sa classifica e tornei minori. «Le Atp Finals a Torino già
da quest’anno se salterà Londra? Non escludo nulla».
cistica a emettere un unsecu-
red senior bond. Grazie al suo
bilancio così rafforzato, cre-
diamo che la Juventus sia ben
posizionata per un futuro più
sostenibile». L’assalto alla
Champions parte da qua, oltre
alla crescita dei ricavi commer-
ciali. «Sono aumentati a 621
milioni di euro e nel 2018 era-
no 505 milioni (+23%) - speci-
fica -: la strategia di diversifica-
zione è continuata con l’aper-
tura del J-Hotel (la prima
struttura alberghiera in Italia
costruita con la collaborazio-
ne di un club di calcio) e l’aper-
tura di una filiale a Hong
Kong, con l’obiettivo di au-
mentare la propria presenza
nel mercato asiatico. Il club, at-
tualmente, ha 420 milioni di ti-
fosi in tutto il mondo, dato raf-
forzato dall’audience digita-
le». Non mancano gli elogi per
i successi sportivi dell'ultima
stagione («Il 2019 è stato un
anno molto positivo per la Ju-
ventus, sia dentro che fuori
dal campo») e per il ruolo di
Andrea Agnelli: «Sotto la lea-
dership forte del suo presiden-
te, che presiede anche la Euro-
pean Club Association, la Ju-
ventus continuerà a collabora-
re per garantire un futuro so-
stenibile allo sport più amato
del mondo». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
nemico invisibile, e lo ha sem-
pre fatto con naturalezza . Allo-
ra non era facile rifiutare le
scorciatoie, tanto più quando
si era a un passo dal podio olim-
pico. È stato un eroe miscono-
sciuto dell’atletica italiana».
Dallo sport non si era mai
staccato. Da tecnico aveva por-
tato la nazionale maltese alle
Olimpiadi di Sydney («in Italia
quel mio no me lo hanno fatto
pagare», raccontava). Da diri-
gente aveva presieduto la Fe-
deratletica della Basilicata.
Gli annuari lo celebrano
per due finali olimpiche, un
titolo europeo indoor sugli
29
serie a: caso ritiri
Volpi, medico
dell’Inter
e il Covid-19
“Ora sto bene”
STEFANO SCACCHI
MILANO
La Figc raccomanda i ritiri
blindati come principale con-
tromisura per preservare la
salute dei calciatori se riparti-
rà la stagione. Il tema era al
centro della riunione a di-
stanza della commissione
medica della Federazione, al-
largata a quattro esperti di in-
fettivologia: Roberto Cauda,
Massimo Fantoni, Walter Ric-
ciardi e Francesco Vaia. A lo-
ro il compito di illustrare le
curve epidemiologiche e
chiarire quali controlli posso-
no aiutare ad avvicinarsi al
“rischio zero” per le squadre
(esclusi tamponi e test siero-
logici che, secondo i protocol-
li attuali, devono essere riser-
vati a malati e personale
ospedaliero). Nel corso della
discussione è stato segnalato
un problema: non tutte le
squadre di Serie A potrebbe-
ro effettuare un ritiro di que-
sto tipo. Solo dieci formazio-
ni – tra queste Inter, Milan,
Juventus, Lazio, Roma, Na-
poli, Atalanta e Parma – han-
no a disposizione camere per
i giocatori all’interno dei cen-
tri sportivi. Per le altre dieci,
e per la stragrande maggio-
ranza delle formazioni di Se-
rie B e C, occorre predisporre
altri protocolli: uno per chi
sceglierà un hotel vicino al
campo, l’altro per chi tornerà
ogni sera a casa. Se ne riparle-
rà martedì prossimo.
A dimostrare che la guardia
deve essere tenuta altissima è
la vicenda del dottor Piero Vol-
pi, responsabile medico
dell’Inter, che ha contratto il
Covid-19 ed è guarito dopo
dieci giorni in ospedale: «Ades-
so sto bene, ma il mio pensiero
va a chi non ce l’ha fatta. E a me-
dici e infermieri in prima li-
nea. Solo le autorità scientifi-
che possono dire se questa sta-
gione ricomincerà». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
800 metri e per i suoi record
personali ancora eccellenti:
45”73 sui 400 e soprattutto
1’43”88 sugli 800 metri, otte-
nuto in una memorabile not-
te fiorentina davanti all’ex
primatista del mondo Alber-
to Juantorena.
La memoria lo ricorda per
la straordinaria leggerezza
della sua corsa e per il suo ca-
rattere chiuso capace di im-
provvise esplosioni di simpa-
tia. Come a Seul, quando per
una scommessa con la veloci-
sta torinese Elena Martino, si
esibì in un clamoroso sberlef-
fo alla partenza della finale
olimpica. Un gesto in cui mol-
ti vollero leggere una rivinci-
ta contro la sfortuna: quella
stessa sfortuna che, 36 anni
dopo, gli avrebbe presentato
il conto più atroce. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
30 T1 PR

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 T1 PR

GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 31

TORINO E PROVINCIA
Redazione via Lugaro 15 E-mail cronaca@lastampa.it Pubblicità: A. Manzoni & C S.p.A. Telefono 011 6665211
TORINO 10126 Facebook La Stampa Torino Via Lugaro 15 Fax: 011 6665300
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la lotta al coronavirus: ieri 68 vittime, i positivi salgono a 13.964. icardi: nessun caso piemonte TORINO
PLUS To+
Il contagio ancora non scende CULTURA
CRISTINA INSALACO

Ma si pensa a ridurre i reparti L’idea della galleria

“Esponiamo in strada
le nostre opere d’arte”
Dopo Pasqua gli ospedali puntano a smantellare alcune aree Covid per riportarle alla normalità P. 41

MONDO — P. 32

I FRONTI DELLA SANITÀ

Il camper di Specchio dei tempi per i tamponi a domicilio
LA RSA MODELLO A MIRAFIORI

“Niente visite
e attività: i casi IL BOOM DELLE CONSEGNE
sono azzerati” SARAH SCAPARONE

FRANCESCA LAI — P. 34 Dai cocktail ai dolci

La Pasqua in casa
LA DENUNCIA non rinuncia al gusto
I medici di base: P. 43

troppi malati
restano fantasmi
CLAUDIA LUISE — P. 34

LE STORIE DI PROVINCIA
PERSONAGGIO
PERSONAGGIO
IRENE FAMÀ
La quarantena Corrado, il clochard
da solo in rifugio eroe dell’incendio
in Alta Val Susa “Ci ha salvato la vita”
P. 39
FEDERICA ALLASIA — P. 38

SPORT
IL CASO
PAOLO ACCOSSATO

Frontiere chiuse Bonini: ero la riserva

alla ragazzina ma 35 anni fa
che deve curarsi portai la Juve in finale
P. 42
A domicilio grazie a tre camper e un bus trasformati in ambulatori itineranti. L'iniziativa è dell'Asl Città di Torino, in collabora-
ALESSANDRO PREVIATI — P. 40 zione con Anpas, Croce Verde e Associazione Cuore con la Fondazione Specchio dei tempi

Quello che sarà CLAUDIO

MARINACCIO

C’è un libro introvabile uscito negli anni ‘70 che si intito-

la “Quello che sarà dopo”. L’autore è il torinese Piero Gal-
laio che si era immaginato come sarebbe stata la nostra
città dopo un’epidemia che aveva reso parte della popo-
lazione antipatica e scontrosa. Era vietato camminare
per strada e le persone, dai balconi, insultavano quelli
che non rispettavano il divieto, lo facevano cantando.
Dal momento in cui il governo aveva dato il via libera a
uscire, dopo una lunga quarantena,
tutti si erano riversati per strada con BUONGIORNO
l’obbligo di indossare un casco e di TORINO
mantenere la distanza di sicurezza
di venti metri, sotto i portici si poteva camminare uno al-
la volta e si formavano lunghe code per aspettare il pro-
prio turno. Il romanzo finiva con due innamorati che si
davano un appuntamento clandestino sulle rive del Po
(che per la mancanza di inquinamento era diventato
limpidissimo), poi si toglievano il casco e si baciavano
dolcemente mentre la città ritornava ad essere quella di
sempre, forse persino meglio. Questo libro non esiste,
ma sarebbe bello che il finale si avverasse lo stesso. —
.
T1 PR

32 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

CRONACA DI TORINO

IL CORONAVIRUS

Tamponi costanti, test sierologici tra un mese: per avviare o bloccare la riapertura ci si affiderà ai dati sui nuovi accessi in ospedale

Il contagio cresce ancora: casi su del 4%

Ma si pensa a smantellare i reparti Covid
IL CASO Su La Stampa
ALESSANDRO MONDO

I
l Piemonte comincia a
guardare al dopo, tra com-
prensibili esitazioni e sa-
pendo che l’epidemia, fati-
cosamente contenuta, lo at-
tenderà al varco. «Normalità
controllata», è la parola d’ordi-
ne pronunciata per la prima
volta dall’assessore alla Sanità
Luigi Icardi in conferenza
stampa. Del resto anche ieri so-
no stati comunicati 68 decessi
e 13.964 i positivi totali; 423 i
ricoveri in terapia intensiva,
erano 458 una settimana fa.
Eppure i primi segnali di di-
sgelo si colgono anche sul
fronte sanitario, che resta in
prima linea ma dove si ragio-
na su quello che fino ad una
settimana fa era un tabù: la
progressiva riconversione di
posti-letto Covid negli ospeda-
li ad uso dei pazienti “norma-
li”. Se è per questo, lo ha rivela-
to lo stesso Icardi, tenendosi
largo: se proseguirà il trend at-
tuale la rete ospedaliera pub-
blica e privata tornerà gra-
dualmente alla normalità, ha
detto. E questo, grazie ad
un’articolazione logistica
I ricoveri in terapia
intensiva scendono
a 423: erano 458
una settimana fa
complessiva basata sulla gra-
vità dei malati e sul loro decor-
so clinico.
Assai più stringenti le valu-
tazioni in corso nelle Asl e ne-
gli ospedali, dove si ragiona
di smobilitare posti-letto: in
qualche caso interi reparti.
Non fra due mesi, ma dopo Pa-
squa. Piedi di piombo, natu-
ralmente, le decisioni saran-
no prese in base al monitorag-
gio quotidiano dei contagi.
Ma insomma: alla Città della
Salute se ne parlerà da merco-
ledì prossimo, al Mauriziano
Sul giornale di ieri l’anticipazio-
ne della lettera dell’Ordine dei
medici all’Unità di crisi della Re-
gione e il racconto delle criticità
del sistema sanitario piemonte-
se con la percentuale di malati
più alta del Nord Italia e il record
di Torino. —
Tamponi che, ha ribadito Icar-
di, in Piemonte sono previsti
solo per sintomatici, in base al-
la direttiva emessa dal mini-
stero della Salute il 27 febbra-
io che altre regioni hanno in-
terpretato in modo più aggres-
sivo: «Oggi il numero dei posi-
tivi aumenta perché abbiamo
potenziato la rete dei labora-
tori che li eseguono ma i nuo-
vi casi sono percentualmente
meno. Inoltre, fare tamponi a
tappeto non esclude che dopo
pochi giorni le persone risulta-
te negative possano diventare
positive». Una linea rigida,
quella della Regione, tuttora L’ingresso dell’ospedale Molinette
rivendicata.
Anche i test sierologici, giu-
dicati sostanzialmente inat-
tendibili, sono usciti dal ra-
dar: «Non sono adeguati per
Gli Ordini accusano, L’assessore Icardi: non esiste un caso Piemonte nea puntuale indicazione del
numero dei ricoveri, e tempe-
fare una diagnosi, la loro ca-
pacità di individuare l’infezio-
ne è troppo tardiva». Per que-
“Nessuna gestione della crisi” stivo riscontro del numero di
operatori divenuti positivi,
e/o sintomatici e di quelli ri-
sto è stata disdetta a tambur
battente le fornitura ordina-
ta. Ora si guarda, senza trop-
Scontro tra medici e Regione coverati, anche qui suddivisi
tra intensiva e non».
Poi gli esempi concreti: po-
pa convinzione, a test sierolo- chi tamponi, attribuzione del-
gici innovativi che però devo- la diagnosi di morte per Co-
no essere certificati dal mini- vid solo ai deceduti in ospeda-
stero: se va bene, se ne parla condizione di sicurezza». I fo- ne al territorio e si è adottata le, presentazione dei dati co-
fra un mese. RETROSCENA colai, dove si sono verificati, una strategia ad hoc per inter- me “numero degli infetti” e
«rimandano alla mancanza cettare fin da subito i contagi come “numero dei deceduti”

si farà il punto venerdì, all’Asl
di Torino, come in quelle del
Torinese, si delineano piani
di riduzione. Valutazioni che
apparentemente stridono
con l’allestimento del nuovo
ospedale alle ex-Ogr, forte an-
che di posti letto per il ricove-
ro ordinario. «Diciamo che
può essere un posto dove ap-
poggiare pazienti e comincia-
re a riconvertire reparti e atti-
vità non Covid», spiega il ma-
nager di un ospedale. «Il pro-
blema è allentare gradual-
mente la presa senza esporre
il fianco a ritorni di fiamma
da parte dell’epidemia», con-
viene un collega.
Il punto è questo: socchiu-
dere la porta alla normalità,
convivendo con un avversa-
rio destinato a restare in cam-
po fino a quando non sarà di-
sponibile un vaccino. Signifi-
ca un monitoraggio costante,
di fatto affidato ai tamponi.
Le Asl dopo Pasqua
pronte a ridurre
gradualmente gli
spazi destinati al virus
Insomma: oggi come oggi
restano in campo i tamponi,
che la Regione ha aumentato,
3.750 quelli eseguiti ieri, ma
che difficilmente potranno su-
perare i 4 mila al giorno. Re-
sta da capire se questo nume-
ro sarà sufficiente per monito-
rare l’andamento dell’epide-
mia, e gli eventuali rigurgiti,
quando si tornerà alla norma-
lità: anche se controllata. Più
probabile che l’unico metro
per valutare la situazione sa-
ranno gli accessi in ospedale;
se riprenderanno in massa
vorrà dire che il virus si sta pro-
pagando di nuovo. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
N
on esiste un caso
Piemonte», ha scan-
dito in conferenza
stampa l’assessore
Icardi: per numero di decessi
la nostra regione è sotto la
media nazionale, l’andamen-
to è nella fase calante della
curva, non c’è relazione tra
numero di tamponi eseguiti e
decessi, e a suo dire è errato
paragonare le dinamiche
dell’epidemia in Piemonte
con quelle della Lombardia,
dell’Emilia e del Veneto. Per-
ché? Ad esempio, «perché il
Piemonte ha un aggregato ur-
bano di grandi dimensioni co-
me Torino e molti più anzia-
ni». Non solo. Sempre a detta
di Icardi, contano anche le
modalità di innesco dell’epi-
demia: grandi focolai in Pie-
monte, piccoli e distribuiti
sul territorio in Veneto.
Insomma: non esiste un ca-
so. Nemmeno per le Rsa, «in
di precauzioni da parte delle
strutture, in larga parte sog-
getti privati, o a casualità».
Curiosamente, nello stesso
momento in cui l’assessore di-
fendeva il “modello-Piemon-
te” nelle redazioni arrivata
un corposo documento, ela-
borato e sottoscritto dagli Or-
dini dei medici del Piemonte,
che non lesina rilievi al mo-
dello in questione. In primis,
«una gestione prevalente-
mente (se non esclusivamen-
te) ospedaliera dell’epide-
mia, portando a un sovracca-
rico di lavoro e di impegno
delle strutture e favorendo
inoltre il contagio del perso-
nale, spesso non adeguata-
mente protetto. A fronte di
ciò, vi è stata l’assenza di una
indispensabile strategia com-
plementare per la gestione
dell’epidemia con e sul terri-
torio». Mentre altrove, «dove
invece è stata posta attenzio-
e isolare i contatti, fornendo
adeguato supporto e dotazio-
ni ai medici territoriali, si è ot-
tenuta una riduzione della
pressione sugli ospedali e un
differente numero di ricoveri
e di decessi». E uno.
Altro nodo: le Rsa. «Non si
sono messe in atto nelle strut-
ture residenziali che ospita-
no persone fragili e in età
avanzata misure rigorose di
controllo e di gestione, con
una non prevedibile diffusio-
ne del contagio e un incre-
mento, accanto ai ricoveri e
alle morti inevitabili, di rico-
veri e morti evitabili». Insom-
ma»: toni felpati, contenuti
durissimi.
E ancora: manca un bollet-
tino giornaliero «che indichi
le scelte strategiche di inter-
vento decise dall’Unità di cri-
si sulla base dei rilevamenti
epidemiologici, in modo da
dare agli operatori in prima li-
senza tassi di mortalità, di le-
talità e di contagio, mancata
fornitura di protezioni indivi-
duali ai medici del territorio,
le gravi difficoltà a raggiunge-
re telefonicamente il Sisp.
Il documento, comprensi-
vo di proposte e suggerimen-
ti, è molto più lungo ma può
bastare. Va da sé che l’asses-
sore non l’ha presa bene:
«Non ho visto il documento
– ha premesso –. Abbiamo in-
vitato gli Ordini dei medici a
nominare un rappresentan-
te in Unità di crisi ma la sedia
è ancora vuota. Scorretto ri-
baltare sulla gestione i foco-
lai che si sono verificati nelle
Rsa, alle quali fornito li-
nee-guida e protezioni».
D’accordo con gli Ordini so-
lo sulla fragilità della rete ter-
ritoriale, smantellata nel pas-
sato. Su tutto il resto è scon-
tro aperto. ALE. MON. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

.

I camper serviranno per i controlli a domicilio di chi è stato dimesso e chi è in quarantena
Iniziate le verifiche in tutto il Piemonte. Ma nelle 700 strutture ci sono 50 mila persone
Camper per i tamponi a casa
Per testare le Rsa servono mesi
LA STORIA
LODOVICO POLETTO
rrivano i camper e
A
non soltanto uno slo-
gan. E al di là delle
foto di rito e delle
presentazioni sono davvero
una novità. Perché i camper -
per ora tre - andranno in giro
con gli infermieri a bordo, a
far tamponi a chi sta uscendo
dalla quarantena a casa. A chi
vuol lasciarsi alle spalle un
lockdown stremante, e maga-
ri tornare a lavorare. O anche
solo scacciare gli incubi di es-
sere pericolosi per consorti e
figli. Uno dei camper lo ha
messo a disposizione la Fon-
dazione La Stampa Specchio
dei tempi. Gli altri due l’An-
pass e la Croce Verde di Tori-
no. Ed è un grande risultato,
anche se non sembra. Perché
Un lettore scrive:
«Siamo sempre lì... Mercoledì 8
aprile. Stavolta c'è qualcuno
che vigila sugli ingressi al mer-
cato, anche se il furbetto che an-
ziché farsi la coda entra dall’u-
scita del mercato lo trovi sem-
pre. Vigili che arrivano alle
8,45 mentre alcuni ambulanti
senza il posto fisso attendono
impazienti. 6-7 bancarelle, e so-
la in una sono indicati i prezzi
della merce, figuriamoci la pro-
venienza. Ma oramai non c'è
più nessuno che intimi di dichia-
rare sia prezzi che provenien-
za, lo zelo è solo per i balzelli do-
vuti dagli ambulanti. I prezzi?
Come in tempo di guerra, da
mercato nero, come se in vendi-
ta ci fossero Swarosvsky e non
CONTRO IL CORONAVIRUS
.
quei camper potranno snelli-
re le procedure, tracciare stra-
de di libertà e tener lontano
chi non ne ha bisogno dai
pronto soccorso, dai centri
Covid. Lo dice l’assessore alla
Sanità Luigi Icardi. Insiste il
commissario alla Asl Città di
Torino. Lo dicono tutti.
La Sanità piemontese
ha già speso 60 milioni
per fronteggiare
questa emergenza
Ma se i camper risolvono un
problema, resta sul tavolo un
tema ben più ingombrate e
scomodo. Che è quello delle
Rsa, dove i tamponi sarebbe-
ro fondamentali per capire
chi sta bene e chi sta male, chi
è a rischio di far propagare il
Specchio dei tempi
«Mercati rionali nel caos e senza più leggi» - «Fase 2, attenzione ai trasporti pubblici»
«Regioni che dimenticano in fretta il benessere tratto dal turismo»
frutta o verdura. Prezzi che ora-
mai sono in linea con i super-
mercati, se non peggio. Vero è
che c’è chi si arricchisce sulle di-
sgrazie del prossimo, su tutta la
filiera, nell’indifferenza di chi
dovrebbe vigilare. L’avevamo
già visto dal giorno successivo
al passaggio dalla lira all’euro:
un golpe già vissuto. Che dire,
sono i soliti miserevoli corsi e ri-
corsi della storia».
ANTONIO ZAPPALÀ
- www.specchiodeitempi.org/virus
CRONACA DI TORINO
IL CORONAVIRUS
contagio e chi invece è sano e
può restare dov’è e - se dipend-
nete - lavorare. Sono partiti, è
vero, i controlli. Ma i numeri
sono sconfortanti. E per capir-
li bisogna partire da due dati
fondamentali. Il primo: in Pie-
monte ci sono almeno 700
Rsa. E ci sono 50 mila persone
(ma c’è chi dice addirittura 60
o 70 mila) che hanno a che ve-
dere con queste strutture: va-
le dire ospiti, personale sanita-
rio e via elencando. Se anche
fossero soltanto (si fa per di-
re) 50 mila, per verificarle tut-
te ci vorrebbero mesi. Un tem-
po infinito e non in grado di
tranquillizzare i parenti dei ri-
coverati.
Lo dice anche l’assessore
Icardi - «Sarà lunga» - senza
fare però ipotesi sui tempi. E
questo perché le Rsa sono «a
tutti gli effetti dei piccoli ospe-
dali, con strutture autonome.
* stamenti attualmente vigenti;
* certezza di ricevere, diretta-
Un lettore scrive:
«Si discute della graduale ria-
pertura, già in atto, di aziende e
servizi e si riflette sulle garan-
zie e sui dispositivi di sicurezza
per i lavoratori impegnati in
queste attività sui rispettivi luo-
ghi di lavoro. Molto meno, a
mio avviso, si riflette sull’esi-
genza che condizioni analoghe
si sicurezza siano garantire sui
mezzi di trasporto pubblico che
Alcuni sono stati ultra diligen-
ti, hanno fatto tutto come an-
dava fatto fino dall’inizio. Al-
trove, invece: «Forse per fata-
lità, le cose sono diventate
complicate». E i tamponi so-
no una risposta alle richieste
sempre più forti dei parenti
dei ricoverati. Sono risposte
Voragine in vista
per conti a fine anno
“Obiettivi mancati
e trasferimenti ridotti”
al numero tropo alto di morti
e contagi. Quanti ne fate al
giorno? «Stimarlo è difficile.
Ma le Asl sono state avvisate,
devono fare questo lavoro». E
a fronte di 3 mila e rotti tam-
poni al giorno complessivi
per testare tutti servirebbero
normalmente trasportano mol-
ti di questi lavoratori al luogo di
lavoro. E solitamente in condi-
zioni di calca, pigiati l’uno a ri-
dosso dell’altro sui treni dei pen-
dolari, sugli autobus, sulla me-
tropolitana (pensiamo alla me-
tropolitana milanese nelle ore
di punta, ma anche a quella tori-
nese). Il progressivo ritorno al
lavoro riprodurrà questo affol-
lamento. Prima di procedere ad
una ripresa delle attività, occor-
- specchiotempi@lastampa.it
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA
La Regione
Accessi prioritari
anche all’Esercito
Anche i membri delle Forze arma-
te hanno priorità d’accesso agli
esercizi commerciali. Lo specifica
la Regione. «A loro va il grazie di
tutto il Piemonte per l’aiuto che fin
dall’inizio di questa emergenza
stanno dando a tutta la nostra co-
munità - dice il presidente Alberto
Cirio che, subito dopo il lutto che
ha colpito l’esercito, aveva espres-
so le proprie condoglianze-. La
priorità che abbiamo voluto intro-
durre per la spesa riguarda tutti gli
operatori impegnati in prima li-
nea, da quelli sanitari ai farmaci-
sti, i volontari e le forze dell’ordine
e naturalmente anche l’esercito,
grazie al supporto del quale insie-
me al Genio infrastrutture dell’Ae-
ronautica proprio in queste ore
stiamo allestendo l’area sanitaria
Covid all’interno delle Ogr. Sulla
priorità per la spesa che riguarda
le Forze armate abbiamo già intro-
dotto un chiarimento al decreto e
lo espliciteremo anche all’interno
dell’ordinanza». —
non settimane, ma mesi. Sen-
za contare che nell’elenco
non sono inserite le comunità
psichiatriche, strutture con al-
tri tipi di malati difficili da ge-
stire. Icardi queste cose le sa.
Ma rispondere al «tutto e subi-
to» non si può. «Per intanto
noi mandiamo personale do-
ve serve. Dove ci sono caren-
ze» spiega. Non lo dice, ma è
come se si mettesse una pez-
za laddove serve.
Ma anche i tacconi costano.
E allora vale la pena fare due
conti. Il primo è il costo del Co-
vid per la sanità piemontese.
Quanto si è speso fino ad og-
gi? «Sessanta milioni di euro»
dice Icardi. Che non sarebbe-
ro neanche molti se si conside-
ra che il bilancio della sanità
regionale è di 8,5 miliardi. Ma
siamo neanche a metà del gua-
do. E per il futuro c’è una gros-
sa incognita. Motivo? Molto
personale medico è stato spe-
dito a lavorare in unità Covid.
Lasciando i reparti di apparte-
nenza. Questo vuol dire che
non saranno raggiunti gli
obiettivi negli altri reparti. E i
trasferimenti statali crolleran-
no a fine anno. Allora sì che il
costo vero del Covid in Pie-
monte sarà salato. E i 60 milio-
ni di questo primo mese e mez-
zo, saranno un’inezia.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
re pertanto garantire adeguate
condizioni di sicurezza sui mez-
zi di trasporto. Oppure immagi-
nare che tutti vadano al lavoro
in automobile, uno per ogni vet-
tura».
GABRIELE A.
Un lettore scrive:
«Ho avuto notizie che la Valle
d’Aosta e la Liguria, le 2 regioni
dell’Italia nord occidentale che
- info: 011.6568376
T1 PR
33
I NUMERI
ALESSANDRO FERRETTI*
La curva
è piatta
Ancora dubbi
sull’uso dei test
Ieri in Piemonte de-
cessi in lieve risalita:
sono state comunica-
te 68 nuove vittime, che
fanno risalire l’incremen-
to medio su tre giorni da
+5,6% a +6%. Analoga la
situazione in provincia: i
30 nuovi decessi portano
l’incremento da +7% a
+7,2%. In generale, or-
mai da quattro giorni gli in-
crementi dei decessi sono
sostanzialmente stabili
con tendenza ad aumenta-
re. Purtroppo la Regione
non ha più diffuso la tabel-
la con i decessi ordinati
per data, proprio quando
stiamo cercando di capire
se e come si stanno manife-
stando gli effetti del lock-
down del 22 marzo.
I nuovi contagiati pie-
montesi sono 530: l’incre-
mento medio su tre giorni
scende ancora, da +4,3%
a +3,9%, ma in modo me-
no deciso. Stessa cosa per
la provincia: i 197 nuovi
contagi portano l’incre-
mento da +3,4% a +3,2%.
Situazione tamponi: ieri
per la prima volta abbiamo
superato quota 4 mila,
mentre la media degli ulti-
mi tre giorni è sotto i 3.600.
Il dato dei tamponi conti-
nua purtroppo a rimanere
quasi impossibile da inter-
pretare: la scelta (politica)
di conteggiare nel totale
dei tamponi anche quelli
in corso di analisi, ma di
non diffondere il numero
di quelli positivi, rende
molto difficile comprende-
re la situazione. Servireb-
be più trasparenza.
Una cosa però pare evi-
denziarsi: negli ultimi gior-
ni sembra esserci un nume-
ro significativo di tamponi
positivi fatti a soggetti che
erano già positivi. Prima
erano una percentuale tra-
scurabile, ora sembrano
essere circa 2 mila a setti-
mana. Sarebbe utile capir-
ne la ragione. —
*(fisico Università di Torino)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ricevono i maggiori benefici
economici delle seconde case,
sono le più repressive nei con-
fronti delle restrizioni sugli spo-
in pratica oggi è impossibile an-
dare in una seconda casa in
quelle regioni senza avere la
mente o indirettamente, una
multa. Premesso che considero
una grave restrizione delle li-
bertà personali il divieto di uti-
lizzare la /le case di proprietà
privata, secondo me è sufficien-
te che un cittadino le rispetti do-
vunque si trovi, in Piemonte co-
me in Valle d' Aosta; lo sposta-
mento da una casa all’altra su
un’auto privata non comporta
nessun rischio di contagio».
GIANNI MORETTI
T1 PR

34 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

CRONACA DI TORINO

IL CORONAVIRUS

I medici di famiglia
“Segnaliamo
i sospetti da testare
Ma restano fantasmi”
Sotto accusa il portale che censisce chi ha sintomi

CLAUDIA LUISE Ormai molti medici stanno

Telefonate, mail, posta elet-
tronica certificata. E ora an-
che un portale. Eppure le se-
gnalazioni che i medici di ba-
se inviano da quando è parti-
ta l’emergenza al Servizio di
igiene e sanità pubblica (Si-
sp) sui loro pazienti sospetti
positivi sembrano cadere nel
nulla. Le difficoltà di un siste-
ma inceppato emergono
dall’allarme che lancia la dot-
toressa Angela Tibo, a nome
di tutti i colleghi dell’equipe
4 del distretto 1 di Torino: 16
medici di base che operano
nel quartiere San Donato e
hanno in cura circa 24 mila
persone. «Continuiamo a
mandare segnalazioni di assi-
stiti presunti positivi che poi
non vengono contattati per
la quarantena e il monitorag-
gio. Il sistema non funziona e
anche dal nuovo portale inau-
gurato due giorni fa abbiamo
avuto la conferma che nessu-
no ha letto le nostre indicazio-
ni», spiega Tibo.
La conferma che delle oltre
cento segnalazioni inviate
dal gruppo di medici solo una
minima parte è stata effettiva-
mente registrata è arrivata
quando i dottori hanno potu-
to consultare il portale della
Regione in cui sono inseriti i
nominativi delle persone che
si sono sottoposte a tampone
e che sono in isolamento. «Ab-
biamo riscontrato che prati-
camente non c’era nessuno
dei nominativi che abbiamo
segnalato e, tra le persone in-
6.622
I casi positivi
certificati in provincia
di Torino dall’inizio
della pandemia
800
I medici di famiglia
che lavorano a Torino
Ciascuno ha al
massimo 1.500 pazienti
serite, la maggior parte sono
colleghi e operatori sanitari»,
dice ancora Tibo. Per la dotto-
ressa i problemi sono sia di ca-
rattere sanitario sia normati-
vo: «Abbiamo intere famiglie
che hanno sintomi e che non
sono state sottoposte a tam-
pone né contattate per la qua-
rantena. Ho in cura le ospiti
del pensionato San Giusep-
pe: oltre alla direzione della
struttura, anche io ho richie-
sto i tamponi perché il nume-
ro di anziane con la febbre sta
crescendo ma da giorni non
abbiamo risposte».
consigliando di andare in
pronto soccorso perché solo
così si attivano le procedure.
Se i pazienti presunti positivi
non figurano sul portale vuol
dire che ufficialmente non so-
no in quarantena e non posso-
no nemmeno ricevere il certi-
ficato che attesti la fine dell’i-
solamento, oltre a sparire dai
conteggi. E se vengono ferma-
ti in strada non si possono ap-
plicare le sanzioni penali pre-
viste perché non risultano:
sta solo al loro senso civico re-
stare a casa e aspettare. «Spe-
ro che questo portale venga
implementato perché così
non è utile – aggiunge Rober-
to Venesia, presidente della
Federazione medici di fami-
glia –. Serve una piattaforma
interattiva dove i medici di
base inseriscano direttamen-
te le segnalazioni. Questo de-
ve diventare lo strumento co-
mune». Il punto è che non sta
funzionando la comunicazio-
ne diretta con i Sisp che poi
devono emettere le istanze di
quarantena che se violate
comportano sanzioni penali.
«I nostri certificati – ribadisce
Vanesia – sono di tempora-
nea inabilità al lavoro, il do-
micilio coatto deve essere di-
sposto dai Sisp. Ma se noi dob-
biamo segnalare non possia-
mo non avere gli strumenti
per farlo». Per questo la ri-
chiesta è un portale traspa-
rente e tracciabile, a prova di
contestazione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alla casa di cura Valletta 145 ospiti e nessun caso, nemmeno tra gli operatori

Abolite visite dei parenti e attività di gruppo

Così a Mirafiori si è evitato il contagio
che tratta i pazienti termi-
LA STORIA nali, il centro diurno e la ca-
sa di riposo. Quest’ultima,
FRANCESCA LAI vista l’età dei pazienti e dei
essun positivo. Si casi di Covid all’interno del
mo isolato il reparto non fa-
cendo più entrare nessuno.
Sarebbe stato troppo ri-
schioso non prendere prov-
vedimenti tempestivi. Sape-
mo di cantare vittoria ma
per ora siamo soddisfatti
dei risultati».
E così i 145 ospiti stanno
bene anche se pure loro han-

N direbbe che la casa

di riposo Vittorio
Valletta sia riuscita
a scacciare il Coronavirus.
La Rsa si trova in via Fari-
nelli, nel cuore del quartiere
di Mirafiori. Una storia che
va controcorrente e che rac-
conta di come i 145 ospiti,
che hanno dagli 80 ai 100
anni, finora sono riusciti a
salvarsi dal Covid-19.
La struttura raccoglie
quattro dipartimenti: la Ca-
vs, dove arrivano i malati
dagli ospedali, l’Hospice
centro accoglienza è stata
letteralmente blindata. Riu-
scendo così a tutelare la vi-
ta degli anziani.
Le porte sono state chiu-
se, all’interno dei reparti po-
teva accedere solo il perso-
nale autorizzato. All’ingres-
so principale viene tuttora
misurata la temperatura a
chi deve accedere compresi
i dipendenti. «Siamo stati
tempestivi– ammette Ame-
lio Pagani, direttore sanita-
rio –, già prima delle misu-
re restrittive relative abbia-
vamo che da li a poco sareb-
bero arrivati ancora più pa-
zienti, perché magari dove-
vamo alleggerire gli ospe-
dali». Così si è scelta la linea
dura da subito: «Siamo sta-
ti anche contestati, inizial-
mente i parenti avevano
avuto delle perplessità, ma
credo che ora siano conten-
ti di aver rinunciato ad an-
dare a fare visita ai loro fa-
miliari per proteggerli. Se
qualcuno si fosse contagia-
to sarebbe stato gravemen-
te in pericolo. Non ci sentia-
no dovuto rinunciare a qual-
cosa: «Abbiamo evitato –
prosegue il dottor Pagani –
di creare assembramenti
all’interno dei reparti. Quin-
di sono vietate le iniziative
di gruppo. Abbiamo distan-
ziato i posti in mensa, com-
prato mascherine e dispositi-
vi di protezione individuale
per tutti gli operatori. E chiu-
so il centro diurno». E il per-
sonale? «I laboratori sono
stati riconvertiti per confe-
zionare mascherine» .
Sacrifici che però hanno
Nella struttura vivono anziani con più di ottant’anni
tutelato la sicurezza di tut-
ti: «Sappiamo perfettamen-
te di avere chiesto un enor-
me sforzo– dice –, ad esem-
pio non ammettiamo pa-
renti neanche per l’ultimo
saluto, possono solo poi re-
carsi nelle camere mortua-
rie perché sono le poche
stanze rimaste accessibili.
Può entrare solo un familia-
re per parente nell’Hospice
e anche in questo caso solo
per l’ultimo saluto. Per tut-
te le altre richieste non si
fanno eccezioni».
Il personale però cerca di
stare in contatto con le fami-
glie e le educatrici hanno ri-
convertito le loro attività fa-
.

cendo videochiamate tra i
parenti e gli ospiti: «Ci sia-
mo muniti di un telefono
cordless e di un tablet– con-
clude Amelio Pagani –, per
creare un filo diretto con i
parenti che peraltro aggior-
niamo costantemente. In
questo modo aiutiamo gli
anziani a non sentirsi abban-
donati. Le operatrici orga-
nizzano le chiamate attra-
Porte chiuse,
le comunicazioni
verso l’esterno
solo via videochiamata
verso un tablet, gli anziani
autonomi riescono tranquil-
lamente a interagire, altri
hanno bisogno di aiuto, ma
quasi con tutti utilizziamo
questo metodo. È stato un la-
voro di squadra che per ora
ci ha permesso di vincere
questa battaglia». –
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
L’operatore sanitario della Rsa
“Focolaio confermato
quando c’erano
già decine di morti”
ELISA SOLA
me la febbre
«A è venuta subi-
to alta subi-
to. La dome-
nica stavo bene, il lunedì ave-
vo 40. Non respiravo. Vivo so-
lo. Le ultime forze le ho usate
per chiamare il 118. Ho aper-
to la porta e sono crollato sul
pianerottolo». L’operatore sa-
nitario parla dall’ospedale
Giovanni Bosco. Da pochi gior-
ni lo hanno staccato dalla mac-
china della Terapia intensiva.
Forse sarà uno dei salvati. Di
certo è uno dei venti sanitari
infettati alla Sereni orizzonti
Il poliziotto del reparto mobile
“Da giorni con la febbre a 39
ma ancora niente tampone”
a chiamata è arriva-
L ta ai colleghi, dopo
qualche giorno di as-
senza dal lavoro:
«Ragazzi, la febbre non mi
passa. Continuo ad avere un
forte mal di gola e sono due
giorni che il termometro se-
gna 39. Sono a casa, con mia
moglie e i miei figli. E del
tampone manco se ne par-
la». A parlare è un poliziot-
to. Neanche 40 anni, impe-
gnato al reparto mobile di
Torino. Nelle ultime setti-
mane, prima di sentirsi ma-
le, il suo lavoro lo ha portato
in luoghi potenzialmente a
rischio: ha gestito le giorna-
te di emergenza vissute nel
I genitori del dottore
“Positivi al Covid
e isolati in casa
da quasi un mese”
FEDERICO GENTA
iovedì - oggi
«G
- saranno tra-
scorsi 25
giorni da che
siamo isolati in casa. E, ci ten-
go a dirlo, non abbiamo sgar-
rato nemmeno una volta». Ga-
briella è una funzionaria co-
munale di 57 anni. Il marito,
artigiano, ne ha 60. La confer-
ma di essere positivi al corona-
virus è arrivata il 17 marzo,
dopo i tamponi a cui i coniugi
sono stati sottoposti all’ospe-
dale di Ivrea. Ritornati nella
loro abitazione, hanno ricevu-
to la conferma della quarante-
CRONACA DI TORINO
IL CORONAVIRUS
di San Mauro. L’azienda con-
ferma 27 decessi dal 1 marzo,
i lavoratori temono numeri
più alti. I tamponi, chiesti tre
settimane fa, sono arrivati il
25 marzo. Quando ormai il fo-
colaio aveva dimezzato l’orga-
nico. Quando, racconta un col-
lega dell’uomo ricoverato,
«noi vedevamo morire due
persone al giorno».
Ed è causa dell’assenza dei
test che si può dire, dei morti,
che solo 12 siano positivi al
Covid-19. Il dato è conferma-
to perché gli anziani erano fi-
niti in ospedale, dove i test
vengono fatti. Gli altri 15 ospi-
carcere di Alessandria, è sta-
to al Cpr di corso Brunelle-
schi. Lui, i suoi colleghi e i re-
parti delle altre forze dell’or-
dine. «Da casa, ho subito al-
lertato il medico di base e fat-
to il 1500. Speravo di poter
subito eseguire un test: sto
ancora attendendo notizie.
E ho paura di contagiare chi
mi sta vicino».
La notizia è corsa veloce
tra i colleghi. Non è il primo
caso e non sarà l’ultimo,
mentre le organizzazioni
sindacali dicono di ritrovar-
si a gestire una situazione
di preoccupazione genera-
le sempre più evidente. «Co-
me forze di polizia, avrem-
na obbligatoria e la promessa
che sarebbero stati seguiti, te-
lefonicamente, con scadenza
pressoché quotidiana. Dopo
quella chiamata «il silenzio as-
soluto». Nessun controllo,
nessuna verifica sulle loro rea-
li condizioni di salute - «per
fortuna nessuno di noi ha più
sintomi da quasi tre settima-
ne» - e, manco a dirlo, nemme-
no l’ombra di un tampone per
confermare l’effettiva guari-
gione della coppia.
Ora, quella che vorrebbe po-
ter fare Gabriella, è tornare al
lavoro di sempre. «Ma in tota-
le sicurezza. Per me come per
LE STORIE
La Sereni orizzonti di San Mauro
ti sono morti dentro alla casa
di riposo. Di loro si può soltan-
to scrivere: «Erano fortemen-
te sintomatici». Racconta un
altro collega dell’operatore
in Rianimazione: «Aveva con-
tatti con un ospite attaccato
al respiratore. Abbiamo sapu-
to il 23 marzo che quell’anzia-
no era morto, non prima. Ave-
mo dovuto avere un tratta-
mento di riguardo, non cer-
to di favore - dice Luca Cel-
lamare, segretario provin-
ciale del sindacato di poli-
zia Lo Scudo - Invece, pare
che questi tamponi siano di-
sponibili nell’immediato so-
lo per eminenti politici e ce-
lebrità sportive». Quanti so-
no, a Torino, gli agenti con-
tagiati? «Questo è uno dei
problemi: non lo sappia-
mo. Perché mancano dati
ufficiali e certi. Resta il pas-
saparola e le indicazioni su
scala nazionale: tra positivi
e sospetti si contano già
duemila casi. Vale a dire
qualcosa come il 4 per cen-
La coppia è stata sottoposta al tampone all’ospedale di Ivrea
i miei colleghi, che non ho nes-
suna intenzione di mettere a
rischio contagio». Lei si è già ri-
volta al proprio medico di ba-
se, ha provato a mettersi in
contatto con i centralini
dell’Unità di crisi e ha anche
inviato mail alla Regione:
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA
va il coronavirus». Impossibi-
le risalire al primo contagia-
to. Molti sanitari confermano
dopo l’episodio «si sono am-
malate 15 persone al quinto
piano e 10 al terzo».
«Noi operatori eravamo
quasi tutti infettati - racconta-
no - Il 25 marzo hanno fatto i
tamponi, ma a caso. Molti di
noi hanno lavorato con la feb-
bre e non avevamo le protezio-
ni giuste». Agostino Valenti,
dell’associazione Alsapp, che
tutela gli oss, il 23 marzo ave-
va chiesto alla Prefettura
un’indagine epidemiologica e
un «pronto intervento perché
i decessi dei ricoverati sono
schizzati da due a nove in 36
ore». Ancora: «Si ritiene che
sia stato generato un focolaio
scaturito dalle violazioni sulle
procedure per il contenimen-
to della diffusione del Covid».
Le stesse cose le aveva scritte
due giorni prima alla Regio-
ne, segnalando «decessi incon-
sueti e inaspettati» e «lavorato-
ri vincolati dal silenzio dal di-
rettore per non creare pani-
Nelle ultime settimane l’agente era stato impegnato al Cpr
to di tutti gli agenti».
Le precauzioni messe in
campo? «Proprio tra i repar-
ti mobili registriamo qual-
che difficoltà. È vero, ora su
un mezzo non salgono più
dieci poliziotti ma soltanto
cinque. Ma chi si siede die-
«Per ora senza ottenere nulla
di concreto».
La coppia vive a Torre Cana-
vese, paese di seicento anime
tra Ivrea e Castellamonte.
«Curiosamente, non risultia-
mo nemmeno censiti tra i ma-
lati di Covid-19: al Comune,
T1 PR
35
co». «Non è arrivata mai nessu-
na risposta - denuncia Valenti
- Ci sono stati dei controlli, ma
i morti sono continuati. Chie-
deremo i danni».
Oltre ai morti, ci sono i pa-
zienti positivi. Anziani in bili-
co, 5 sono in ospedale. Due
hanno scoperto di essere posi-
tivi arrivati al pronto soccorso
per fratture. «Siccome una
non aveva sintomi e l’altra li
aveva lievi, l’ospedale li ha ri-
mandati indietro e ora sono in
totale isolamento» chiarisco-
no dalla Sereni orizzonti. «Ab-
biamo chiesto i tamponi a me-
tà marzo perché avevamo tre
casi dubbi - sottolinea l’azien-
da - Ce ne diedero tre. Ma il ser-
vizio d’igiene della Asl ci disse
che non era in condizioni di
farli a tutti». I test sono arrivati
dieci giorni dopo. Quando c’e-
rano già venti oss isolati a ca-
sa, la lista dei defunti con nu-
meri da brividi. Il personale
ha avuto le mascherine dal 3
marzo, precisa la Rsa. Gli oss
sostengono di no. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tro, per quanto corretta-
mente distanziato, non in-
dossa la mascherina. All’in-
terno di un furgone, pare
evidente che non possa es-
sere una situazione di vera
sicurezza». F. GEN. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
infatti, risolta soltanto un ca-
so positivo su tutto il territo-
rio. Evidentemente non sia-
mo né io né mio marito». Co-
me hanno provveduto, duran-
te l’isolamento, ai generi di
prima necessità? «Viviamo in
una comunità attiva e solida-
le. Il panettiere, il macellaio e
altri commercianti del paese
non ci hanno mai fatto manca-
re quello che ci serviva».
Ma Gabriella, adesso, è stan-
“Abbiamo scritto
anche alla Regione
Non possiamo restare
rinchiusi per sempre”
ca. «Vogliamo poter accedere
ai test per poter di nuovo usci-
re. Ormai, tra esami e analisi
dei tamponi, se ne parlerà
non prima della seconda me-
tà di aprile. Più che in isola-
mento, ci sentiamo sotto se-
questro in casa nostra». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
T1 PR

36 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

CRONACA DI TORINO

IL CORONAVIRUS

“Speculazioni sulle mascherine” Su La Stampa

L’appello inascoltato di Federfarma

L’associazione aveva chiesto di poter vendere le protezioni “a prezzi imposti ed equi”

«Abbiamo lanciato da tempo
l’allarme sulle speculazioni,
proposto interventi per contra-
stare il fenomeno. Non siamo
stati ascoltati». Firmato: Feder-
farma. Ieri il giorno del debut-
to della mascherine nei nego-
zi. Ma, eccezion fatta per la
grande distribuzione e diversi
mercati, dove le cose sono an-
data abbastanza bene, i com-
mercianti hanno registrato su-
bito un dato: le protezioni non
si trovano. O si trovano a prez-
zi inarrivabili, visto che le chi-
rurgiche andrebbero cambia-
te una volta ogni otto ore. Para-
dossalmente anche le farma-
cie hanno difficoltà a rifornirsi
e rifornire i clienti. Sulla vicen-
da piomba Federfarma, l’asso-
ciazione di categoria, che con
una lettera di fuoco protesta:
siamo stati ignorati, questi so-
no i risultati. «Abbiamo propo-
sto che la distribuzione delle
mascherine, provenienti dal
canale della Protezione civile,
fosse effettuata gratuitamente
dalle farmacie» spiega la Fede-
razione nazionale. Richieste
inascoltate: l’imposizione di
un margine di prezzo per con-
sentire alle farmacie di fissarlo
in modo equo, di dividere le
confezioni da 50 o 100 ma-
scherine in modo da evitare ac-
caparramenti, di vendere ma-
scherine senza marchio CE ma
comprate da soggetti con le do-
vute certificazioni.
Qui arrivano le accuse: «La
nostra categoria sta pagando
un prezzo altissimo, anche
con la scomparsa di colleghi e
centinaia di contagi. L’unica
cosa concreta che si è potuta
constatare sono gli innumere-
voli controlli effettuati dalle
Autorità, con l’elevazione di
pesantissime sanzioni per
quelle farmacie che hanno avu-
to il buon senso di vendere ma-
scherine singole anziché confe-
zioni da 20, 50 o 100». Nessu-
na spiegazione sull’aumento
dei prezzi «di cui le farmacie
sono le prime vittime, per dire
che le farmacie si assoggetta-
no a condizioni capestro di ac-
quisto pur di rendere disponi-
bili le mascherine agli anziani,
ai pazienti oncologici».
Non a caso, per le rivendite
ieri non è stato il giorno 0 in
cui i presidi sono magicamen-
te comparsi negli scaffali. Ti-
ziana Arossa, titolare della far-
macia Apoteke: «Continua a
essere difficile trovarle. Cer-
to, arrivano un’infinità di of-
ferte via mail, ma non c’è un
rapporto di prezzo che possa
essere presentabile al pubbli-
co. Soprattutto se consideria-
mo che prima dell’emergenza
le mascherine usa e getta si
vendevano a venti centesimi
l’una». La farmacia Apoteke si
è organizzata con «delle ma-
scherine lavabili, che possono
essere usate venti volte. Costa-
no dieci euro. Considerato la
quantità di utilizzi, è come
vendere quelle monouso a cin-
quanta centesimi l’una». Le
difficoltà le sottolineano an-
che alla farmacia Borgarelli,
in via Nizza. «Sfatiamo un mi-
La farmacia di Borgo Vittoria to: c’è ancora fatica ad otte-
Lunedì la notizia delle mascheri-
ne obbligatorie, da ieri, per tutti i
commessi, commercianti e ven-
ditori piemontesi. Le disposizio-
ni resteranno in vigore almeno
fino all’8 aprile.
nerle, non è vero che ce ne so-
no in abbondanza per tutti».
Il problema riguarda prezzi
e ordini. «A noi, che le dobbia-
mo rivendere, arrivano a pro-
porle addirittura a un euro e
mezzo al pezzo. Poi c’è il di-
scorso dei tempi e della logisti-
ca: magari in un singolo ordi-
ne me ne arrivano mille, ma
poi non arriva niente per venti
giorni». E qui c’è il problema
della filiera, visto che le tempi-
stiche sono incerte, e «alcuni
carichi vengono fermati, altri
anche rallentati, com’è succes-
so per noi con un lotto stoppa-
to in Turchia». B.B.M. —
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Alloggerà chi ha i genitori ricoverati in ospedale

Dal Comune altri 800 mila euro alle famiglie

Il nuovo ostello
Il 5xmille contro il virus
Anche quest’anno, prima o poi, dovremo presentare
di Porta Palazzo
la dichiarazione dei redditi. E vorremmo chiedervi,
al momento di firmare la destinazione del 5 per
mille, di pensare a tutto quanto Specchio dei tempi
diventa casa
ha fatto, sta facendo e soprattutto farà per superare,
insieme, l’emergenza coronavirus. Vi basterà scrivere
per i ragazzi soli
il numero del nostro codice fiscale, 97507260012, per
continuare ad essere con noi. Ci contiamo.

Intanto, anche oggi, saremo in prima linea per arcidiocesi. Tempi, modi e
rifornire ospedali, case di riposo, pubbliche assistenze. IL CASO destinatari non sono stati an-
Mentre stiamo installando la seconda tac offerta agli cora definiti tuttavia Palazzo
ospedali di Torino (dopo l’Amedeo, quella al Martini),
BERNARDO BASILICI MENINI Civico, dalla sua, ha una pri-
DIEGO MOLINO
ma mappatura delle persone
rifornendo 5500 anziani di spese gratuite a domicilio,

È
la fase due degli aiuti
aiutando in ogni modo le Asl per effettuare tamponi, alle persone in diffi-
sempre pronti ad aiutare i ragazzi che cercano di coltà. Mentre è in cor-
continuare le lezioni a distanza. so la distribuzione de-
gli ultimi buoni spesa per le
Tutti possono sostenere Specchio dei tempi nella sua famiglie in difficoltà (a ieri se-
ra l’80% era già arrivato ai de-
battaglia contro il virus. Le donazioni sono possibili stinatari) parte il secondo
con carta di credito sul sito www.specchiodeitempi. progetto per andare incontro
org, con un bonifico sul conto intestato a Specchio a chi, a causa dell’emergenza
dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 Covid-19, si trova in una si-
tuazione economica preca-
L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo
ria. Il Comune (in collabora-
oppure sul conto corrente postale 1035683943, zione con Banco alimentare
intestato a Specchio dei tempi. È anche possibile del Piemonte e Banco delle
usare l’applicazione Satispay. È infine possibile opere della Città) ieri ha
donare anche sulla piattaforma “rete del dono” al link
sbloccato gli 800 mila euro
del governo, destinati ai “pa-
https://www.retedeldono.it. nieri” alimentari: cestini del-
Info: 011.6568376, www.specchiodeitempi.org/virus, la spesa, che contengono ci-
specchiodeitempionlus@lastampa.it. bo, generi di prima necessità
e un totale di 50 mila masche-
rine di protezione. Verranno
distribuiti attraverso la Rete
Solidale, un insieme di sog-
getti che comprende Case
del Quartiere, cooperative,
associazioni, Sermig, Arci e
in difficoltà, che arriva dalle
oltre ventimila domande per
i buoni arrivate nella scorsa
settimana.
Si muove anche il fronte
dell’emergenza abitativa
dei soggetti fragili. Domani
in via Ravenna 8 aprirà una
struttura gestita in regime di
totale volontariato dagli Asi-
li Notturni Umberto Primo:
40 posti letto su due piani, di-
visi in camere da due o quat-
tro letti, destinati a persone
che si trovano in condizioni
precarie per quanto riguar-
da la casa: parenti (negativi
al Covid-19) che si trovereb-
bero a vivere in spazi ristret-
ti con parenti positivi, o altre
persone con problemi di ti-
po socioassistenziale. Sarà il
Comune a individuare chi
potrà accedervi. Presenti an-
che medici e personale sani-
tario, per monitorare lo sta-
to di salute degli ospiti.
Chiuso al pubblico da qual-
Le stanze di Casa Combo
che settimana per effetto del-
le restrizioni anticontagio,
l’ostello inaugurato a genna-
io nell’ex caserma dei vigili
del fuoco di corso Regina
Margherita diventerà la casa
temporanea di bambini e ra-
gazzi soli, i cui genitori sono
ricoverati in ospedale per Co-
vid-19. È questo il progetto
di Combo, che in questa fase
iniziale si prenderà cura di
14 piccoli ospiti suddivisi in 7
stanze; i primi arriveranno
già in settimana. Non solo ac-
coglienza, perché i bambini
saranno seguiti da educatori
e psicologi che organizzeran-
no attività ludiche e laborato-
ri. Capofila del progetto è la
cooperativa EduCare, ente
che fa capo all’Opera Torine-
se del Murialdo, in collabora-
zione con altre realtà in ambi-
to sociale come la cooperati-
va Liberitutti. A supportare
l’impegno economico, oltre
alla Città, è la Fondazione
Carlo Denegri Social Ventu-
re che sostiene la ricerca sul-
le malattie infettive: saranno
acquistati dispositivi di prote-
zione individuale, materiale
di cancelleria, playstation e
soprattutto pc, mediante cui
i ragazzi potranno tenersi in
contatto con genitori, amici e
insegnanti, proseguendo il
percorso scolastico. –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

.

L’Inail: i casi di Covid tra i lavoratori della Sanità. A Pasqua e Pasquetta supermercati chiusi
Pressing delle imprese del Nord
“Il cuore del Paese deve riaprire”
IL CASO
CLAUDIA LUISE
e Confindustrie di
L Piemonte, Lom-
bardia, Emilia-Ro-
magna e Veneto,
che in totale rappresenta-
no il 45% del Pil italiano,
hanno condiviso un docu-
mento che definisce un’a-
genda per la riapertura
ordinata e in piena sicu-
rezza del cuore del siste-
ma economico. Si parte
dalla consapevolezza
che all’emergenza sanita-
ria seguirà una profonda
crisi economica. «Se le
quattro principali regio-
ni del Nord non potranno
ripartire nel breve perio-
do l’Italia rischia di spe-
gnere definitivamente il
proprio motore e ogni
giorno che passa rappre-
senta un rischio in più di
non riuscire più a rimet-
terlo in marcia», scrivo-
no gli industriali che chie-
dono di concretizzare la
“Fase 2”. Il criterio gui-
da, sostengono, deve es-
sere «la sicurezza» e non
i codici Ateco.
Proprio sulla sicurezza
arrivano rassicurazioni
dall’Inail: i 500 casi di in-
fezione sul lavoro da coro-
navirus denunciati in Pie-
monte (quasi 300 riguar-
dano la provincia di Tori-
no) «quasi esclusivamen-
te riguardano infortuni
tra i sanitari. Possiamo
tranquillizzare le aziende
Oltre 1.500 comunicazioni di riavvio al vaglio di Guardia di Finanza e Prefettura
Produzioni essenziali e rispetto delle norme
I requisiti per chi chiede di tornare in attività
RETROSCENA
CLAUDIO LAUGERI
entinove autorizza-
V zioni sospese.
Aziende che han-
no ripreso la produ-
zione con autocertificazio-
ni incomplete o non veritie-
re. La differenza tra un’ina-
dempienza amministrativa
e il reato di falso in autocer-
tificazione destinata a un
ente pubblico. Alcuni sono
«furbetti», altri hanno sol-
tanto provato a forzare la
stretta normativa. In questi
giorni, riceveranno via po-
sta certificata il provvedi-
mento di «sospensione» fir-
mato dal Prefetto.
La procedura
Negli uffici di piazza Castello
sono arrivate mille e 524 co-
municazioni dell’avvio di atti-
vità. Seicento sono già «in
.
Il tricolore sul museo dell’Automobile: un segno di speranza per Torino
l ’autista in malattia da un mese
Ritorno al lavoro senza tampone
Gtt: rispettate le procedure di legge
«Il giorno in cui Aliberti è en-
trato in malattia non ha se-
gnalato una diagnosi da Co-
vid-19 e peraltro non rientra
tra i lavoratori con patologie
che vengono automatica-
mente esclusi dal servizio su
indicazione del medico
istruttoria». Tradotto dal bu-
rocratese, significa che la
Guardia di Finanza ha inco-
minciato a studiare la docu-
mentazione. In particolare,
quasi tutte le autocertifica-
zioni riguardano ditte che la-
vorano per la «filiera» delle
aziende impegnate nella pro-
duzione di «beni essenziali».
Ma non è sufficiente essere
nel libro dei fornitori. Anche
perché, ci sono aziende che
producevano tutt’altro e han-
no riconvertito parte della
produzione proprio per af-
frontare l’emergenza della
pandemia. Così, è necessario
inserire nella comunicazio-
ne anche il tipo di fornitura
fatta, magari specificando a
quale prodotto è finalizzata.
Una procedura necessaria
per evitare che le chiusure de-
cise dal decreto del governo
vengano aggirate da qualche
«furbetto». Quando la Guar-
dia di Finanza evidenzia criti-
CRONACA DI TORINO
IL CORONAVIRUS
aziendale. Per questo rien-
trerà il 20 aprile». Gtt rispon-
de sul caso dell’autista che
dopo un mese di mutua a cau-
sa di febbre alta e difficoltà
respiratore, il 20 rientrerà a
lavoro senza aver fatto il
tampone. M. ROS. —
89
È il numero di imprese
aerospaziali che sono
state autorizzate a
lavorare
29
I provvedimenti
di sospensione
dalle attività produttive
decisi dalla Prefettura
– spiega Giovanni Asaro,
direttore regionale dell’I-
nail Piemonte – perché al
momento l’incidenza è
davvero marginale».
A livello regionale, spie-
ga Confindustria, «occor-
re condividere con i servi-
zi sanitari modelli di colla-
borazione in cui le impre-
se diventano luoghi in cui
si attuano le politiche per
la salute a partire dalle at-
tività di screening preven-
tivo». Un primo passo è la
cità nelle richieste, evidenzia
i dubbi in una segnalazione
alla Prefettura, che a sua vol-
ta sollecita le aziende a com-
pletare la documentazione.
Ma sovente questi appelli ca-
dono nel vuoto. Come è avve-
nuto per le 29 «incongruen-
ze» segnalate dai militari e
sfociate in provvedimenti di
sospensione. Ma è probabile
che altre arriveranno nei
prossimi giorni.
Le aziende
Le comunicazioni di aziende
inserite nella categoria delle
«produzioni essenziali» sono
62 e altre 89 sono già state au-
torizzate dal Prefetto per il set-
tore dell’aerospazio, dove è
previsto un provvedimento
prima dell’avvio delle lavora-
zioni. Altre 13 ditte hanno fat-
to la stessa richiesta e riceve-
ranno a breve una risposta de-
gli uffici di piazza Castello.
Per loro come per gli altri, il
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA
cabina di regia costituita
dalla Regione con assesso-
ri e direttori dei settori
economici e Finpiemonte
con l’obiettivo di portare
avanti il piano competiti-
vità, rimodulare i fondi e
ricercare nuove risorse.
Per la ripartenza, invece,
che sarà comunque gra-
duale, la Regione attende-
rà il parere degli esperti.
Il presidente Alberto Ci-
rio vorrebbe che il gover-
no decidesse per aree, nel
caso specifico per il Nord
Ovest. E che si tenga con-
to di alcune variabili co-
me l’età.
Intanto, come chiesto a
gran voce dai sindacati, si
va verso la chiusura di ne-
gozi e supermercati a Pa-
squa e Pasquetta.
Ma l’emergenza resta
l’industria: «L’automoti-
ve ha un calo del 100% ep-
pure, diamo lavoro a un
milione e 600 mila perso-
ne. Dobbiamo riaprire le
fabbriche. Le aziende so-
no aperte perché stiamo
scoprendo un nuovo mo-
do di lavorare da remoto
ma la mobilità resta es-
senziale. Non so se que-
sto settore – sottolinea il
presidente dell’Amma,
Giorgio Marsiaj – ripren-
derà i volumi pre Co-
vid-19. Ancora dobbiamo
uscire dalla fase 1». Oscar
Farinetti, fondatore di Ea-
taly, esprime un giudizio
duro sull’operato del go-
verno: «È una condizione
imbarazzante dover chie-
dere la carità a un gover-
no che dimostra di non
aver capito che l’impresa
è l’ossatura del Paese. Il
provvedimento shock che
ci hanno presentato si ri-
duce a un prestito a breve
termine e pure a interessi
piuttosto alti. Mi stanno
contattando imprenditori
che incitano alla rivoluzio-
ne civile». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
decreto stabilisce anche rego-
le per garantire la produttivi-
tà in condizioni di sicurezza,
per ridurre al minimo i rischi
di diffusione del virus sui luo-
ghi di lavoro. Dalle mascheri-
ne, ai guanti, alle tute, alla di-
stanza minima di un metro
tra i lavoratori, alle misurazio-
ni della temperatura all’in-
gresso del perimetro azienda-
le: spetterà alla Guardia di Fi-
nanza fare sopralluoghi per
accertare che le disposizioni
vengano rispettate. Altrimen-
ti, le aziende rischiano multe
e denunce. Oltre alla sospen-
sione della produzione.
I militari, poi, hanno fatto
anche qualche altro control-
lo. Segnalazioni al «117» han-
no consentito di scoprire una
ditta specializzata nella ma-
nutenzione di computer che
aveva riaperto: «Tra i nostri
clienti ci sono anche aziende
che rientrano nei servizi es-
senziali». Peccato che non
avessero in riparazione nes-
sun pc di quelle aziende. E
poi, c’è il titolare di bar che
non voleva rassegnarsi alla
chiusura e si è organizzato
per gli «aperitivi a invito». Sa-
racinesca chiusa, ma banco-
ne affollato. La multa gli ha
vuotato le tasche più del coro-
navirus. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
T1 PR
37
la prima linea
I consulenti
“Quattro casse
e procedure
poco limpide”
MATTEO ROSELLI
Sveglia all’alba e poi no stop fi-
no a notte fonda passando dal
telefono al pc. Con lo scoppio
del Coronavirus non c’è solo l’e-
mergenza sanitaria ma anche
quella economica. E qui in pri-
ma linea ci sono i commerciali-
sti e i consulenti del lavoro, che
offrono supporto alle aziende e
ai negozianti sommersi dalla
crisi. Mai come in questi giorni
sono alla scrivania 24 ore su 24
per chiedere allo Stato e alle
banche gli aiuti necessari per
dare ossigeno alle realtà im-
prenditoriali della città.
Un procedimento che potreb-
be essere molto più semplice,
però spesso cozza con le incoe-
renze e le lungaggini burocrati-
che: «Le procedure non sono
chiare, come i tempi di eroga-
zione degli aiuti – racconta Fa-
brizio Mariotti, consulente del
lavoro –. Raggiungere gli istitu-
ti, come l’Inps, è faticosissimo
anche per noi. Stiamo intere
giornate al telefono senza rice-
vere risposte». La maggior par-
te del tempo passa compilando
decine di scartoffie, che nasco-
no per colpa di procedimenti
farraginosi: «Le aziende con i
dipendenti hanno più o meno
gli stessi problemi, ma noi ci tro-
viamo comunque di fronte a
quattro ammortizzatori sociali
diversi e per ognuno dobbiamo
creare delle documentazioni
apposite: è uno spreco di tem-
po, quando invece si poteva
creare provvisoriamente una
sola cassa integrazione per tut-
ti», denuncia Roberto Pizzico-
ni, segretario torinese dell’ordi-
ne dei consulenti del lavoro.
E così si creano i cortocircui-
ti: «Ad esempio di recente è ve-
nuto fuori che l’assegno per il
nucleo familiare viene previ-
sto solo per la cassa integrazio-
ne ma non per il fondo di inte-
grazione salariale». Il conti-
nuo cambio delle normative
non aiuta: «Le regole cambia-
no ogni giorno, ci ritroviamo a
inseguire le ultime disposizio-
ni ripartendo da zero –amme-
ttono Sara Calcagno e Mariel-
la Pravisano, consulenti azien-
dali –. Questo crea poi delle fa-
ke news difficili da bloccare,
con i clienti che vengono a chie-
derci conto di un messaggio
letto sui social disperati».
E poi c’è il dramma delle mi-
cro-aziende e delle piccole real-
tà commerciali, che rischiano
di chiudere da un momento
all’altro, ma non hanno ancora
ricevuto liquidità dalle ban-
che: «Purtroppo le realtà ban-
carie sono trincerate dietro al-
la burocrazia e di conseguenza
risulta difficile far sbloccare i
prestiti o congelare i mutui –
spiega il commercialista Rober-
to Pezzini che segue oltre un
centinaio di aziende –. Il dram-
ma è che senza aiuti concreti
da parte dello Stato e delle ban-
che non verrà risparmiato nes-
suno: tutte le realtà medio-pic-
cole rimarranno con la serran-
da abbassate. La rapidità può
fare la differenza per chi oggi si
ritrova sommerso dalle spese e
rischia di fallire da un momen-
to all’altro». —
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T1 PR

38 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

CRONACA DI TORINO

la solidarie tà

Raccolti
a Vanchiglia
250 chili
di alimenti
Duecentocinquanta chili di
prodotti alimentari raccol-
ti, in una sola settimana,
per aiutare residenti e fami-
glie in difficoltà di Vanchi-
glia: è il risultato ottenuto
dalla rete di solidarietà atti-
va nel quartiere.
L’epicentro dell’iniziati-
va è la parrocchia Santa
1 Giulia: tutto intorno le do-
nazioni arrivano dal Banco
Alimentare, dai negozianti
di vicinato, ma anche dai
piccoli supermercati e dai
giovani volontari che distri-
buiscono il cibo. «Abbiamo
chiesto di contribuire so-
prattutto con prodotti non
deperibili, tante persone si
stanno mobilitando per
consegnare gli alimenti, op-
pure con offerte di denaro
per acquistarli», dice don
Giancluca Attanasio.
Nel magazzino della par-
1. Marco Ghibaudo, in isolamento tra le vette
rocchia ci sono confezioni
del Parco Orsiera Rocciavrè. 2. Le stanze del
di pasta e tonno, carne in
rifugio. 3-4. Il Toesca, a 15 chilometri dal cen-
scatola, pelati e latte, che
2 3 4 tro di Bussoleno
in queste ore si sta provve-
dendo a distribuire nelle
case di un centinaio di fa-
miglie, anche grazie al sup-
Ìl gestore del “Toesca”, in Val Susa, è salito lo scorso 7 marzo monitorando le condizioni
della neve per conto dell’Ar-
porto dei servizi sociali. Da
giorni sono sistemati dei

“La mia quarantena da solo

pa, eseguo lavoretti di ristrut- grossi cesti nei supermer-
turazione e faccio legna. cati del borgo per la spesa
Quando piove studio per l’e- «sospesa»: il Crai di via
same da osservatore valan- Vanchiglia, il Conad di via
ghe e leggo libri sui droni. Mi Tarino e il Carrefour di via

in un rifugio a 1700 metri” tengo aggiornato su quanto

accade grazie al pc e al telefo-
no, che utilizzo anche per in-
trattenere i miei follower»,
Giulia di Barolo. D. MOL. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

no per un secondo di abban-
LA STORIA donare quell’angolo di para-
diso, nonostante da valle
FEDERICA ALLASIA giungesse notizia dei primi
arco Ghibaudo sa decreti e delle ordinanze
ho deciso di rimanere a presi-
diare la zona anche per poter
prestare soccorso a eventuali
escursionisti che incauta-
mente provassero ad avven-
to sia difficile farmi cambiare
idea. I miei genitori e gli ami-
ci chiamano spesso per assi-
curarsi che stia bene e anche
qualche cliente ha voluto
aggiunge ridendo.
Sono molti, infatti, i video Farmacie
divertenti che ha pubblicato
sui suoi account social. Dall’a-
peritivo in compagnia di un
paio di sci e Topo Gigio, alle
surreali conversazioni con
«John della Valle», uno gno-

M
bene cosa voglia
dire vivere isola-
to dal resto del
mondo. Un mese fa, quando
tutta Italia è stata dichiarata
«zona rossa», lui aveva appe-
na fatto ritorno a Pian del
Roc, in Val di Susa, nel Rifu-
gio Alpino Toesca che gesti-
sce ormai da sei anni per con-
to del Club alpino italiano.
Circondato dalla neve, a ol-
tre 1.700 metri di quota e a
15 chilometri di distanza dal
centro di Bussoleno, il «Ghi-
ba» non ha pensato nemme-
emanate per limitare gli ac-
cessi in montagna.
Ha scelto che a fargli da
sfondo durante l’isolamento
fossero le vette del Parco Or-
siera Rocciavrè e i rumori
della natura. A tenergli com-
pagnia c’è anche il fedele
Muflone, un meticcio di 10
anni trovato per caso pro-
prio tra i boschi delle sue
amate montagne.
«Non me la sono sentita di
abbandonare il rifugio – rac-
conta il trentunenne, origina-
rio di Borgo San Dalmazzo –
turarsi tra i boschi, nonostan-
Marco Ghibaudo
si tiene informato
attraverso il computer
e pubblica i suoi video
te i divieti. La solitudine fa
parte del mio lavoro di rifugi-
sta, che ho intrapreso da
quando, sei anni fa, ho smes-
so di fare il fabbro – rivela –. E
chi mi conosce bene sa quan-
mettersi in contatto con me
dopo aver scoperto che ero
qui da solo».
Dal 7 marzo scorso Ghibau-
do è sceso a valle soltanto
due volte per fare provviste.
Ad accoglierlo un silenzio
surreale. Una Bussoleno così
deserta non l’aveva mai vi-
sta. «L’impatto è stato impres-
sionante – commenta – mi è
sembrato quasi di essere pro-
tagonista di un film post apo-
calittico. Qui al rifugio inve-
ce mi sento al sicuro – prose-
gue – trascorro le giornate
Aperte tutti i giorni: piazza Massaua
mo scolpito nella legna in 1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio
mezzo al bosco. Non manca- Stazione Porta Nuova dalle ore 7 alle
no nemmeno le parodie di ce- ore 20; corso Romania 460 (Au-
lebri canzoni storpiate impu- chan) dalle ore 9 alle ore 21; corso
gnando un braccio della doc- Vittorio Emanuele II 34 dalle ore 9 alle
cia come fosse un microfono. ore 20.
«Non sono i primi segni del- Di sera (19,30-21,30): corso Belgio
la pazzia – assicura – la mia fi- 97; corso Francia 1/bis; corso Traia-
losofia è vedere sempre il la- no 73; piazza Galimberti 7; via Foli-
to positivo delle cose, anche gno 69; via Sacchi 4; via San Remo
37; via Sempione 112.
quando tutto sembra andare Di notte: piazza Massaua 1; via Nizza
per il verso sbagliato. Per que- 65; via XX Settembre 5; corso Vitto-
sto cerco di sdrammatizzare rio Emanuele II 66 (aperta fino alle
e, se possibile, di strappare a 24).
chi mi guarda un sorriso». — Informazioni: www.federfarmatori-
© RIPRODUZIONE RISERVATA no.it.

SUDOKU
La soluzione dei giochi
Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle Medio Difficile
in modo tale che ogni riga, ogni colonna
di mercoledì
e ogni settore contenga tutti i numeri senza Medio Junior 1
alcuna ripetizione: negli junior sudoku 7 6 4 8 6 1 7 5
9
6
7
1
8
2
1
8
5
4
3
7
2
9
4
3
6
3 4 1 2
sono in gioco i numeri da 1 a 4 e da 1 a 6, nel 2 3 4 6 7 9 5 8 1 2 1 4 3
sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9. 1 6 3 5 9 4 5 7 8 6 1 3 2 9
8 9 3 7 4 2 1 6 5 4 2 3 1
Junior Sudoku 5 2 8 5 3 2 8 1
6
2
8
6
2
9
3
3
1
5
7
4
9
7
5
8
4 1 3 2 4
7 8 9 4 2 3 7
3
1
4
5
9
4
5
9
2
6
8
8
6
3
1
2
7

3 2 6 3 7 8 6 Difficiile Junior 2
8 5 4 7 2 9 1 3 6 1 6 3 5 4 2
4 5 1 6 1 6 5 7 9 1 8 3 6 4 2 5 5 4 2 3 1 6
2 1 6 6 3 2 1 4 5 7 8 9 2 1 5 6 3 4
1 3 9 1 2 5 7 1 6 7 4 9 3 2 5 8
6 3 4 1 2 5
1 5 3 3 2 8 6 5 1 9 4 7
3 2 6 4 5 1
2 2 4 5 7 1 9
4
4
8
5
9
2
5
8
6
7
2
6
3
1
7
3
1 4 5 1 2 6 3
5 7 6 3 1 4 8 9 2
4 1 5 7 9 5 1 2 9 4 2 1 3 9 7 8 5 6 4

.

via santa teresa
Brucia il negozio
Il clochard interviene
e salva la proprietaria
L’incendio divampato forse per un corto circuito
Provvidenziale l’intervento del senza fissa dimora
IRENE FAMÀ
“Cavanna”, il negozio che pro-
metteva di trasformare i fiori
in opera d’arte, è andato a fuo-
co. Distrutto da un incendio
divampato ieri poco dopo le
10. La titolare, Maria, è stata
messa in salvo da un clo-
chard, che insieme ai vigili del
fuoco le ha impedito di rien-
trare in quello che per 50 anni
ha rappresentato tutto il suo
mondo. Ieri mattina, quell’an-
golo di città, dove i palazzi
hanno l’eleganza dello stile Li-
berty, è stato scosso da un boa-
to. I vetri della «Boutique dei
fiori» in via Santa Teresa, si so-
no infranti. E le fiamme han-
no raggiunto i primi piani del-
lo stabile al civico 19. La gen-
te, intenta a fare la spesa al
Carrefour Express lì accanto,
si è precipitata in strada. Gli in-
quilini del palazzo sono stati
soccorsi dai vigili del fuoco.
«In tanti urlavano dalle fine-
L’opera di Specchio dei tempi g razie alla generosità dei lettori
La spesa per 5.500 anziani
e una Tac donata al Martini
Il nuovo macchinario sarà in funzione tra qualche giorno
ANGELO CONTI
Specchio dei tempi porta a
5.500 le spese da donare ad
altrettanti anziani torinesi.
Le nostre spese (che hanno
ciascuna un valore di 40 eu-
ro e che comprendono anche
prodotti freschissimi) sono
in distribuzione da tre setti-
mane ma abbiamo deciso di
aggiungerne altre 1000 al
primo lotto, che era inizial-
mente di 4500. Le richieste
degli anziani (nati dal 1940
in poi) che giungono al
348.9338812 (nei giorni fe-
riali dalle 10 alle 13) sono
tantissime e vorremmo ac-
contentare tutti. Gli anziani
apprezzano soprattutto la
.
stre – racconta Silvia, una gio-
vane che abita al quarto piano
– Hanno cercato di farci usci-
re dal balcone, ma non è stato
possibile calarci giù. Così sia-
mo passati dalle scale. Erano
piene di fumo, non si respira-
va. Ci hanno accompagnati in
cortile e poi in strada. Io sono
riuscita a portare via uno dei
miei gatti, l’altro è rimasto in
casa». Ventiquattro le perso-
ne evacuate, che, dopo le ope-
razioni di messa in sicurezza,
hanno potuto rientrare nei lo-
ro appartamenti. Nessuno è ri-
masto intossicato.
«È stato un fuggi fuggi gene-
rale» spiegano i testimoni. Mo-
menti di panico in cui Corra-
do, senzatetto della zona, non
ha perso la calma. E quando
ha visto la signora Maria cer-
care di rientrare nel negozio,
forse per recuperare alcune
cose, non ci ha pensato trop-
po sopra. Ha agito d’istinto e
modalità di consegna del do-
no dei lettori de La Stampa:
gli viene portato sullo zerbi-
noe senza rischi di contatti.
Tutto questo grazie alle si-
nergie di un pool efficiente:
Crescere 1979, Terza Setti-
mana, Conad, Pam, Coop,
Conad e Defendini. Spec-
chio dei tempi li ringrazia a
nome dei 5500 anziani che
stiamo aiutando.
Intanto ieri l’Asl Città di To-
rino ha presentato i mezzi mo-
bili con cui verranno avviati i
tamponi sul territorio: fra es-
si anche lo Specchiobus, il Du-
cato di Specchio dei tempi e
dell'Associazione Lorenzo
Greco, che è dotato di due am-
T1 PR
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 39
CRONACA DI TORINO
allarme arpa
Troppa siccità
Boschi a rischio
Vietate le grigliate
Da oggi, a causa della siccità, è
scattato l'allarme incendi bo-
schivi. L'allerta arriva dalla
protezione civile e dall'Arpa
Piemonte. Quindi è assoluta-
mente vietato accendere fuo- REPORTERS
chi in prossimità dei boschi. E, Dopo l a paura un po’ di sorrisi poco dopo lo spegnimento delle fiamme
ovviamente, è assolutamente
vietato grigliare su barbecue o l’ha tirata via con un braccio. to dalla macchinetta del caf- proteggersi dal freddo».
lose proprio nelle aree verdi «Lo conosciamo tutti» raccon- fè. Se non fosse stato per Cor- La polizia indaga sulle cau-
che saranno comunque pattu- ta Silvia, titolare della gastro- rado e per uno dei soccorritori se del rogo, alimentato dai nu-
gliate dalle forze dell'ordine nomia Il Gusto. Ieri mattina non so come sarebbe finita. merosi fiori sintetici che era-
per scongiurare assembra- era intenta a pulire il dehors Ora che siamo chiusi per l’e- no nel negozio. Tra le ipotesi,
menti. Chi sgarra rischia, a par- esterno, quando ha sentito «i mergenza Covid19 – dice – uti- un corto circuito. «Sono qui
te una denuncia penale, delle vetri scoppiare e visto le fiam- lizziamo lo spazio esterno per da 50 anni – ripete Maria,
sanzioni amministrative da me salire fino al secondo pia- offrire un rifugio ai senzatetto mentre osserva le macerie –
un minimo di 200 a un massi- no. Dicono che si è trattato di che ne hanno bisogno. C’è Ora è andato tutto perso». —
mo di 2 mila euro. G. GIA. — un corto circuito, forse causa- una vetrata con cui possono © RIPRODUZIONE RISERVATA
bulatori. Il commissario Car-
lo Picco non ha usato perifra-
si: «Un aiuto preziosissimo
per gestire l’accertamento
delle guarigioni».
Anche ieri Specchio ha di-
stribuito migliaia di dispositi-
vi di protezione individuali
all’Unità di Crisi, all’Asl Città
di Torino, al San Luigi, alle
Molinette ed alla Croce Rossa
di Collegno e S. Francesco al
Campo. E sono proseguiti i la-
vori di installazione della nuo-
va tac, donata all’Ospedale
Martini.
Iieri abbiamo superato la
soglia dei 12.000 donatori:
sono stati raccolti 8.431.606
euro donati da 12.038 lettori
de La Stampa.
Tutti possono sostenere
Specchio dei tempi nella sua
battaglia contro il virus. Le do-
nazioni sono possibili con carta
di credito sul sito www.spec-
chiodeitempi.org, con bonifico
sul conto intestato a Specchio
dei tempi, via Lugaro 15,
10126 Torino, IBAN: IT67
L0306909 6061 0000 0117
200, Banca Intesasanpaolo op-
pure sul conto corrente postale
1035683943, intestato a Spec-
chio dei tempi. È possibile usa-
re l’applicazione Satispay. E do-
nare sulla piattaforma «rete del
dono» al link https://www.re-
tedeldono.it . Info: www.spec-
chiodeitempi.org/virus, spec-
chiodeitempionlus@lastam-
pa.it; 011.6568376 —
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40 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

METROPOLI
il c aso della quattordicenne di forno canavese

Germania e Svizzera
chiudono le frontiere
alla ragazzina malata
Rebecca ha bisogno di cure urgenti a Friburgo o Berna

ALESSANDRO PREVIATI
Per una volta che la politica,
compatta e senza distinzioni
di colore, era riuscita nell’im-
presa di aprire le frontiere, è ar-
rivata dai medici tedeschi e
svizzeri una pericolosa doccia
gelata alle speranze di Rebec-
ca, la 14enne di Forno Canave-
se bisognosa di urgenti cure
mediche.
L’accordo tra i governi, infat-
ti, non potrà concretizzarsi
senza il via libera dei medici
che devono prendersi in carico
la ragazzina. E, per il momen-
to, a causa dell’emergenza co-
ronavirus non sembra esserci
la possibilità di un trasferimen-
to in tempi brevi. «Non posso
che ringraziare tutti quelli che
si sono dati da fare con grande
impegno per supportarci – di-
ce Alessia, la mamma della
14enne – il Ministero degli
Esteri ci ha confermato che Re-
becca potrebbe raggiungere la
Germania o la Svizzera, i due
paesi europei in cui è possibile
effettuare la diagnostica inva-
siva e mirata all’intervento chi-
rurgico risolutivo. Ma fino ad
oggi sia la struttura di Fribur-
go sia quella di Berna, impe-
gnate nella gestione dell’emer-
genza coronavirus, non hanno
voluto prendere in carico il no-
stro caso dichiarandolo erro-
neamente differibile nel tem-
po». Già, erroneamente.
L’Asl To, infatti, nell’ultima
relazione inviata anche ai col-
leghi stranieri, firmata dalla
dottoressa Martini, responsa-
bile della neuropsichiatria in-
fantile, ribadisce che Rebecca
ha bisogno di cure urgenti, tan-
to da dichiarare l’opportunità
di una presa in carico entro la
fine del mese. La ragazzina, da
quando è nata, si è trovata a
combattere contro la malfor-
mazione di Chiari e l’ipotensio-
ne liquorale. «La malformazio-
ne di Chiari è stata risolta con
otto operazioni alla testa – di-
ce la mamma – il problema at-
tuale è la perdita di liquido ce-
falorachidiano perché ancora
non se ne conosce l’origine. Il
9 marzo dovevamo andare in
Germania per una diagnosti-
ca mirata. In Italia, purtrop-
po, questo percorso non si
può effettuare. Purtroppo
all’ospedale Uniklinik di Fri-
burgo, a causa del virus, il rico-
vero è stato bloccato».
La situazione, purtroppo,
non è cambiata. Rebecca è an-
cora a casa e le sue condizioni
di salute peggiorano. I genito-
ri, Alessia e Fabrizio, hanno
lanciato un altro appello. La
politica, come detto, ha rispo-
sto presente. Ora non resta
che convincere i medici svizze-
ri e tedeschi. Oggi la ragazza
ha difficoltà a deambulare e
soffre di continui episodi di
nausea. «Un peggioramento
lento ma costante – aggiunge
la mamma – non riesce più a
mangiare con regolarità».
La famiglia è in costante
contatto con l’ospedale di Ci-
riè ma non ci sono soluzioni
se non il viaggio a Berna o Fri-
burgo. «Il documento dell’Asl
delinea chiaramente la gravi-
tà del caso e ne ribadisce l’ur-
genza», sottolinea Andrea Ca-
ne, consigliere regionale e vi-
cepresidente della commissio-
ne sanità. —
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IN FUGA DALLE REGOLE DELL’ISOLAMENTO

San Francesco al Campo La sanzione è di 522 euro Alcuni episodi a Moncalieri Le giustificazioni più strane
Porta il nipotino In tangenziale Appello al sindaco “Fumo il sigaro
al parco giochi per bere il caffè “Fermi estetiste in strada perché
Nonna multata all’autogrill e barbieri abusivi” in casa non posso”

L D
GIANNI GIACOMINO MASSIMILIANO RAMBALDI a protesta l’hanno affidata direttamen- ue giorni fa la polizia locale di Monca-

P U
eggio non poteva finire per una giova-
ne nonna di San Francesco al Campo
che, qualche giorno fa, ha deciso di por-
tare il nipotino di 5 anni al parco giochi
(in foto), approfittando di una bella giornata di
sole. Questo nonostante tutti i divieti imposti
dai decreti legge per evitare il contagio da coro-
navirus. La donna è stata ripresa dalle telecame-
re e sanzionata con un’ammenda complessiva
di 1500 euro.
Da quanto ha ricostruito la polizia municipa-
le di San Francesco al Campo, la signora, poco
più che 40 enne,
avrebbe scavalcato
la recinzione dell’a-
rea pubblica di via
San Giovanni Bo-
sco insieme al nipo-
tino e poi è stata ri-
presa mentre spin-
ge il minore sull’al-
talena. Il tutto sa-
rebbe durato pochi
minuti. Ovviamen-
te a nessun altro è
venuto in mente di andare al parco giochi, pur
indossando la mascherina.
Per gli investigatori, coordinati dal coman-
dante Carlo Mura, non è stato difficile rintrac-
ciare la casalinga, che è stata sanzionata con
400 euro di multa. La disavventura, però, non è
finita qui. Perché gli investigatori, durante le ve-
rifiche, hanno pure accertato che la donna ave-
va raggiunto il parco giochi a bordo di una mac-
china intestata ad una persona morta un po’ di
tempo fa. E qui è scattata la seconda sanzione
da 1100 euro.
Una multa ancora più salata è stata appioppa-
ta dai finanzieri di Caselle ad una parrucchiera
di Venaria che, nonostante la serranda abbassa-
ta continuava, coadiuvata da un’altra ragazza,
a lavorare con dei clienti. Per tutti è scattata la
sanzione, mentre per la titolare i finanzieri han-
no anche comminato la chiusura del negozio
per cinque giorni e un accertamento fiscale. —
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n caffè, in tangenziale, può costare
anche 500 euro. Chiedere, per infor-
mazione, a chi è stato pizzicato in que-
sti giorni dalla polizia stradale lungo
le stazioni di servizio e non aveva una valida au-
torizzazione ad uscire di casa.
Sì, perché nel popolo dei furbetti che non ri-
nunciano a qualche vizio, in tempi di limitazio-
ne al coronavirus, c’è anche chi per andare a
prendersi un caffè mentre è in giro «allunga»
passando dalla tangenziale. Le stazioni di servi-
zio sono chiuse per la ristorazione interna, ma
si può portare via un caffè o un cappuccino. Del
resto, i camionisti lavorano e hanno il dovere,
nonché il diritto, di fare delle pause. C’è invece
chi va in macchina e si prende l’espresso, per
consumarlo sul piazzale prima di riprendere la
marcia. Per tanti il caffè ha avuto un gusto ama-
rissimo: le sanzioni arrivano fino a 522 euro.
Del resto, i con-
trolli si sono intensi-
ficati anche sull’a-
nello stradale attor-
no a Torino. Già
qualche giorno fa,
le pattuglie aveva-
no organizzato un
posto di controllo
all’area Nichelino
sud, in direzione
Piacenza, chiuden-
do di fatto la tangen-
ziale e setacciando ogni veicolo che passava di
lì. Si entrava nel piazzale davanti il punto di ri-
storo e gli agenti verificavano se chi veniva fer-
mato poteva circolare.
E proprio le aree di sosta sono i punti più sensi-
bili. Tra i tanti interventi svolti dalla stradale in
questi giorni, alcuni sono stati fatti anche verso i
corrieri. Alcuni, con la scusa della liberatoria per
lavorare, si davano appuntamento per fare due
chiacchiere davanti ad una determinata stazione
di servizio e facevano la cosa più pericolosa di tut-
te: creavano assembramento. Anche in quel caso
sono fioccati verbali da centinaia di euro. —
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te al sindaco di Moncalieri, chiedendo
un intervento rapido e deciso. Esteti-
ste e parrucchiere, a casa per il blocco
delle loro attività, denunciano chi continua a
lavorare abusivamente. Una lettera nero su
bianco, che oltre alla protesta è una vera e pro-
pria richiesta di aiuto. Perché se le regole ci so-
no, devono valere per tutti. Non ci stanno a ri-
schiare di andare sul lastrico, mentre altri se
ne fregano delle norme e magari incassano sol-
di senza uno straccio di fattura.
E Paolo Montagna, primo cittadino della città
del Proclama, ha
raccolto l’allar-
nìme: «Nell’organiz-
zazione dei control-
li della polizia loca-
le per pizzicare chi
non rispetta le misu-
re di limitazione al-
la circolazione, inse-
riremo anche un la-
voro specifico per in-
dividuare chi bypas-
sa il blocco della pro-
pria attività lavorativa. Non è accettabile né eti-
co: non solo da parte di chi guadagna sulle spalle
dei colleghi che rispettano le disposizioni, ma
parte di responsabilità ce l’hanno anche quei
clienti che danno spazio a questi disonesti».
«Sindaco, le chiediamo di intervenire con-
tro i parrucchieri ed estetiste abusivi – è il cuo-
re della e-mail inviata in Comune pochi giorni
fa –, ce ne sono diversi che girano per le case di
Moncalieri o, peggio, ricevono clienti nella lo-
ro casa. Tagliano capelli e fanno piccoli lavori
per continuare a fare soldi. In questo modo,
non solo incassano in maniera irregolare ma
contribuiscono al rischio di diffondere il conta-
gio». E poi la vera e propria preghiera: «Inter-
venga e denunci questo fenomeno: permette-
re a chi non rispetta le regole di farsi beffe di
chi paga le tasse, dà lavoro e rispetta il prossi-
mo, è un crimine. Gli artigiani sono il cuore vi-
vo di questa comunità». M. RAM. —
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lieri denunciava una donna in borga-
ta Tagliaferro perché dalla finestra si
era messa ad inveire contro gli agen-
ti. Protestava per una multa che poco prima
avevano comminato ad una famigliola. Padre,
madre e figlio che incuranti delle disposizioni
passeggiavano all’aria aperta in borgata. La
donna aveva visto la scena e ha dato di matto.
A quel punto è stata invitata a fornire le genera-
lità per l’identificazione: lei si è rifiutata ed è
partita la denuncia.
Il tempo passa, le restrizioni restano e per chi
le osserva responsabilmente è facile ogni tanto
avere un calo di nervi. Così succede che martedì
sera, i carabinieri hanno dovuto calmare un uo-
mo infastidito da un faro insistentemente pun-
tato contro la sua casa. Era una squadra di tecni-
ci del telefono, che stava risolvendo un proble-
ma. A Nichelino, la polizia locale ha dovuto raf-
freddare gli animi
all’esterno delle po-
ste di via Monceni-
sio: gli orari ridotti
e l’ingresso filtrato,
inevitabilmente
provocano code,
qualcuno si è spa-
zientito, alzando
un po’ i toni. Sem-
pre qui, i carabinie-
ri hanno dovuto fer-
mare chi girava con
la macchinina telecomandata e un uomo che
giustificava l’uscita con il bisogno di fumare un
sigaro: «A mia moglie dà fastidio».
Pochi giorni fa, una donna ha chiamato le for-
ze dell’ordine spiegando che i titolari del bed &
breakfast dove alloggiava volevano mandarla
via. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. E poi capita
che le segnalazioni scatenino allarmi veri e pro-
pri. Come martedì sera a Piossasco: alcuni citta-
dini sentivano rumori di spari. Un uomo aveva in-
stallato nella sua proprietà un dispositivo sonoro
che riproduceva il rumore di una carabina: «Spa-
venta gli uccelli», ha spiegato. M. RAM. —
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GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 41

SOCIETÀ, CULTURA & SPETTACOLI

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Le opere vengono esposte in via San Francesco da Paola 12: l’iniziativa durerà due mesi. 1. Sergio Dangelo, Magritte; 2. Enrico De Paris, Escape #2864; 3. Enzo Obiso, Alina Havana Campanario; 4: Arrigo Lo-
ra Totino, Fonemi plastici; 5. Umberto Mariani, Senza titolo; .6. Pablo Mesa Capella, Via di fuga; 7. Plinio Martelli, Vanitas; 8. Antonio Carena, Cielo.

L’idea della galleria Dr Fake Cabinet: “Noi siamo costretti a restare in casa, ma dipinti e sculture non hanno divieti”

L’arte scende in strada e cambia prospettiva

Il cielo di Carena ora è sotto il cielo di Torino
da, davanti alla galleria. «Noi «Ogni giorno pubblichere- #2864» indaga l’uomo nel
IL CASO siamo costretti a rimanere mo sulla nostra pagina Face- suo microcosmo, e di Pablo
chiusi in casa, mentre non c’è book un dipinto o una scultu- Mesa Capella, che con «Via
CRISTINA INSALACO nessuna circolare che vieta a ra in strada – continua – che di fuga» ha realizzato un’ope-
a vita delle opere dipinti, sculture e installazio- stimola le persone a cambia- ra premonitrice: un pulcino

L d’arte è sempre stata

piuttosto noiosa: se
ne stanno per decen-
ni attaccate a un chiodo nel-
lo stesso spazio, appese allo
stesso muro. Il loro massimo
svago è viaggiare da una gal-
leria a un appartamento, da
un magazzino a una casa d’a-
ste, o viceversa. Così i galleri-
sti di Dr Fake Cabinet di via
San Francesco da Paola 12
hanno pensato di farle usci-
re dai loro luoghi tradiziona-
li stravolgendo per un po’ gli
equilibri. Un po’ come sta ac-
cadendo a noi in questo pe-
riodo così complesso.
Hanno organizzato una
sorta di flash mob delle ope-
re d’arte della loro collezione
portandole in mezzo alla stra-
ni di uscire fuori anche per
tutto il giorno e creare assem-
bramenti – dice Marco Albel-
taro, gallerista di Dr Fake Ca-
binet –. Domenica mattina le
abbiamo quindi portate all’a-
ria aperta e fotografate men-
tre via San Francesco da Pao-
la era deserta».
In queste settimane tutte
le nostre coordinate sono
cambiate: non possiamo ab-
bracciare amici e parenti,
ma possiamo sederci per
qualche minuto in mezzo a
una via senza bloccare il traf-
fico. Queste stranezze han-
no portato i galleristi ad idea-
re il progetto, cercando di fa-
re vivere anche alle opere
d’arte una realtà insolita e
surreale come la nostra.
re prospettiva, a focalizzarsi
sull’essenza dei lavori che
spesso vengono più compra-
ti come investimento o sta-
tus symbol, e a guardare con
più curiosità».
È un po’ come se vedessi-
mo una giraffa in via Garibal-
di anziché in uno zoo: ciò
che è decontestualizzato col-
pisce più in profondità la no-
stra attenzione. Il progetto
continuerà per almeno due
mesi, con la stessa posa della
foto che è una metafora
dell’uscita da un tunnel, ed è
un’iniziativa che è stata rece-
pita molto positivamente da-
gli artisti (viventi) con i quali
è stata condivisa.
7 8
È il caso di Enrico De Paris
che con il suo «Escape
chiuso in una campana, in so-
speso tra il suo passato (le uo-
va dalle quali è nato) e il suo
futuro (le uova che coverà).
Diverse opere viste con gli
occhi di oggi hanno significa-
ti molto attuali: la conchiglia
cubana di Enzo Obiso ci ricor-
da quanto il mondo oggi sia
sterminato non potendolo
più esplorare, i teschi di Mar-
telli ci ricollegano alla paura
della morte, e «Cielo» di An-
tonio Carena trasmette un’i-
dea di libertà e di riconnes-
sione con la natura. «È anche
la prima volta che si può ve-
dere il cielo idealizzato di Ca-
rena sotto al cielo un po’ me-
no idealizzato – dice Albelta-
ro – che è il nostro». —
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gli incontri sul web della sc uola di ammirazione di una ventina di minuti ciascu- Alovisio ha accettato la sfida
na. La premessa, però, è una so- dell’emergenza legata alla
la: «Ricercare e custodire la bel- pandemia per mettere a dispo-
Cercare bellezza nella Pietà Rondanini lezza è la via privilegiata per
sperimentare il significato pro-
sizione di tutti sul web anche
riflessioni sul «Diluvio univer-
è dare una carezza virtuale all’anima fondo che la vita contiene». Alo-
visio vuole trasmettere la pro-
sale» (sempre di Michelange-
lo) e sulla«Notte Stellata» di
pria passione anche attraverso Vincent Van Gogh. Con una
il web. E renderla virale: «Con piccola sorpresa: per ciascu-
CLAUDIO LAUGERI che una sfida: andare avanti La stessa strada già seguita la bellezza succede quello che na opera, un attore professio-
La bellezza. L’amore. La ricerca cambiando le proprie abitudi- dal Museo Egizio, per parlare succede in amore, chi ama è di- nista legge una poesia d’auto-
dell’eterno attraverso gli istan- ni, l’approccio alla vita e alla di Torino, ma anche di molte al- vorato da una passione forte, in- re. Un bagno nell’arte a tutto
ti di contemplazione. «Non pos- faccende quotidiane. E il tre strutture culturali del Pae- controllata, quasi fosse qualco- tondo. Perché curare l’anima
so neppure pensare che questa «prof» ha raccolto la sfida. In se. Già, il Paese, «il mio Paese, sa di più prezioso della sua stes- è importante quanto mante-
grande cosa possa essere mes- pochi giorni, ha riorganizzato l’Italia, sede di tanta bellezza, sa vita. La bellezza è così, si ma- nere sano il corpo. Restare
sa in discussione da questo pic- gli incontri e li ha fatti diventa- perché ne ritrovi la via», come nifesta in un lampo improvvi- confinati a casa è una limita-
colo virus». Parola di Valter Alo- re virtuali. Stessi argomenti, scrive Alovisio nella pagina di Valter Alovisio so, abbagliante, una rivelazio- zione, ma nulla vieta di spazia-
visio, insegnante in pensione e stesso modo di affrontare i te- presentazione della prima pun- ne senza oggetto rivelato, me- re con la mente, di lasciarsi in-
ideatore della «Scuola di ammi- mi, una sola rinuncia: il «convi- tata degli «incontri virtuali». lavoro dell’artista. «Questo è ravigliosamente gratuita. Ecco vadere da quella bellezza che
razione», aperta poche settima- vio», la discussione, il confron- E per l’avvio di questo nuovo un momento eccezionale, do- perché sono qua, in questa for- può riempire l’anima come
ne prima della emergenza da to fra i pochi (non più di dodi- corso ha scelto un’opera di una ve la “pietas” viene richiamata ma sperimentale e gratuita». un sospiro di sollievo. Certo,
Coronavirus e dedicata all’ar- ci) partecipanti agli incontri. particolare carica simbolica: la di continuo», aggiunge. L’argo- Già, gratuita. Una scelta fatta non è un antidoto al Coronavi-
te. Per tutti, la pandemia è arri- «La gestione on line sarebbe «Pietà Rondanini», di Miche- mento viene affrontato in un in- anche da musei e Sovrinten- rus. Ma aiuta. —
vata come un flagello, ma an- stata complicata», spiega. langelo. L’ultimo e incompiuto contro diviso in quattro parti, denze in tutto il mondo. E così, © RIPRODUZIONE RISERVATA

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42 LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

SPORT
Riserva per 10 anni in bianconero, il portiere fu titolare nella semifinale di Coppa Campioni del 1985. “Trap mi diede fiducia, giocammo benissimo”

Bodini, il numero 12 che portò la Juve in finale

dire una parola, eravamo una
IL RICORDO cosa sola, undici leoni. Anche
se giocavo poco sentivo la fi-
PAOLO ACCOSSATO ducia dei miei compagni, so-
uciano Bodini non è prattutto di Gaetano: veniva-

L un ex giocatore ma
un’idea. Un concetto
che, come tale, trava-
lica la nozione di tempo e as-
surge al ruolo di sostanza
nell’immaginario collettivo.
Luciano Bodini, oggi 66 anni,
non è stato un portiere qual-
siasi ma la riserva per antono-
masia, il vice per definizione,
l’ipostasi del numero dodici
quando quel numero aveva
un solo significato: panchina.
Poco contano 140 presenze
in cinque anni tra Cremonese
e Atalanta. Sono i 26 gettoni
nei dieci anni alla Juve dietro
a Zoff e Tacconi a consacrar-
ne per certi versi l’immortali-
tà nel ricordo. Qualche volta
però l’idea scende in campo,
assume connotazioni e fattez-
ze umane, diventa portiere in
carne e ossa, toglie dalla schie-
na il 2 del numero 12 per sfog-
giare finalmente l’1. Senza
clamori urlati ma con quella
sobria dignità che contribui-
sce sempre alla causa.
E’ il 10 aprile 1985 e al Co-
munale si gioca Juve-Bor-
deaux, semifinale di andata
di Coppa dei Campioni: il
Trap da qualche settimana ve-
de Tacconi spento e prima del
match consegna la maglia nu-
mero uno a Bodini. A portare
la Juve all’Heysel sarà il nu-
mero 12 per definizione: «Era
un periodo positivo per me,
Trapattoni mi diede fiducia
anche perché vedeva che mi
allenavo sempre con costan-
za e serietà. Ricordo quella
partita, giocammo benissimo
con Platini e Scirea sopra le ri-
ghe e con Caricola che annul-
lò Muller, la loro punta. Finì
3-0, feci un paio di parate, in
quel momento forse margina-
li ma decisive per il ritorno».
Il Bordeaux era la squadra
Luciano Bodini è stato la riserva di Dino Zoff e poi
di Stefano Tacconi. Sopra la pagina de La Stampa
che celebra la vitoria con il Bordeaux
più forte della Francia infarci-
ta di nazionali, da Tigana a Gi-
resse e Battiston ed infatti al
ritorno andò diversamente:
«Due a zero per loro, attacca-
vano a tal punto che fu una
delle rare volte che vidi Plati-
ni quasi costantemente in di-
fesa dalle mie parti. Ricordo
una parata su Tigana, me lo
trovai davanti, fui rapido e
scelsi la parte giusta. Se la par-
tita fosse andata ai supple-
mentari non so come sarebbe
finita perché Briaschi si ruppe
il crociato ed eravamo stan-
chissimi».
Prima di quella doppia sfi-
da il Trap non aveva avuto bi-
sogno di particolari discorsi:
«Nello spogliatoio ci guarda-
vamo sempre in faccia senza
mo entrambi dal settore gio-
vanile dell’Atalanta, lui ave-
va un anno più di me e in riti-
ro eravamo sempre compa-
gni di stanza».
Alla finale con il Liverpool
la Juve ci arrivò dunque an-
che per merito di quel portie-
re di riserva che decise di far-
si numero uno: «Nel mese
che seguì, il Trap disse a me
e Tacconi che ci voleva pron-
ti entrambi perchè non ave-
va ancora deciso per la fina-
le. Già da quella frase intuì
qualcosa, poi ad una setti-
mana dal match comunicò
che avrebbe giocato Stefa-
no. Non importa, accettai
senza problemi e senza pole-
miche perché la squadra ve-
niva prima». Così Bodini si
rimise sulla schiena il 2 di
fianco all’ 1 e tornò in pan-
china ad essere l’idea che
per qualche giorno si era fat-
ta portiere e aveva preso per
mano la Signora portandola
fino alla finale. —
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manifestazione creata appositamente per l ’emergenza

Gara di apnea con bacinella

La solidarietà non ha confini
«Taravana sotto la Mole», mee-
ting nazionale di apnea statica
e dinamica promosso dalla Ui-
sp, si sarebbe dovuto svolgere
in questi giorni. Non potendo
disputarlo è nato Taravana Co-
vid Edition, apnea full limits,
flash mob online di apnea se-
dentaria da casa. La sfida è par-
tita lo scorso lunedì e si conclu-
derà il 20 aprile: vi partecipe-
ranno un centinaio di apneisti
e potranno assistere in diretta
80 spettatori su una piattafor-
ma dedicata. A Torino sono
una decina gli iscritti, tra cui il
plurititolato Andrea Vitturini e
l’appuntamento è per oggi dal-
le 16 alle 18.
La regolarità e non la durata
sarà l’elemento pregnante e so-
no previste tre categorie: da 20
a 60 secondi, da 61 a 90 e da 91
a 120, ogni atleta dovrà preven-
tivamente dichiarare il tempo
che vuole fare. Gli sfidanti do-
vranno dotarsi di una bacinella
o in alternativa anche un sec-
chio o lavandino, con acqua suf-
ficiente a coprire il viso fino alle
orecchie. L’apneista dovrà esse-
re collegato con una videoca-
mera. Il giudice verificata l’im-
mersione farà partire il crono-
metro e alla fine sarà comunica-
to il tempo e attribuiti 100 pun-
ti nel caso l’apneista riemerga
al secondo preciso, penalizzato
di 5 punti se prima e penalizza-
to di 10 se oltre. Il costo dell’i-
scrizione di 10 euro sarà devo-
luto ai volontari impegnati nel-
la lotta al Covid19. A.BRU. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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suggerimenti per il delivery
Stellato, tradizionale, col sushi o veg
Il pranzo di Pasqua è servito. A casa
Nei menù proposte per tutti i gusti: dal tortello d’anatra alla Torta Pasqualina di Baronetto
SARAH SCAPARONE
Che siate o meno appassio-
nati del mondo enogastro-
nomico, mai come in questo
periodo una cena o un pran-
zo fuori è così desiderato.
Dal 9 marzo tutti i ristoranti
hanno chiuso le porte delle
loro cucine, lasciato a casa
brigate, camerieri, somme-
lier. Ma molti di loro hanno
deciso di affrontare il mo-
mento avventurandosi per
la prima volta nel settore
del delivery, preparando pa-
sti da consegnare a casa an-
che per il giorno di Pasqua.
E allora, dopo settimane
estenuanti trascorse ai for-
nelli, quale occasione mi-
gliore per trascorrere una fe-
.
stività seppur diversa dal so-
lito regalandoci un po’ di leg-
gerezza e tanto buon gusto?
Se amate la Sicilia e anche il
Piemonte la scelta è per quel
torinese d’adozione che por-
ta il nome di Santino Nico-
sia. Originario di Enna,
nell’entroterra siciliano, lo
chef del ristorante Al Gara-
mond, dal 1999 unisce i sa-
pori delle due regioni con
piatti che parlano, prima di
tutto, di territori come quel
Polpo in salsa civet e polen-
ta che compare nel menù de-
livery attivo da un paio di
giorni. Ma il locale di via
Pomba 14 ha ideato per Pa-
squa una proposta ad hoc:
Salmerino marinato con ver-
IL GUSTO
dure in carpione e pan brio-
40
Gli euro
che; asparagi alla monferri-
na con Robiola di Roccavera-
no; tortello d’anatra con sua
salsa e suo prosciutto; agnel-
per il menù pasquale lo con salsa di liquirizia e ca-
di Garamond rote; mousse al gianduja
e Chiodi Latini con salsa alla menta. «L’uti-
lizzo della Robiola di Rocca-
verano Dop – spiega lo chef
– è una risposta all’appello
20
Gli euro da spendere
lanciato dal Consorzio di Tu-
tela della Dop che ha biso-
gno di aiuto per continuare
a vendere il prodotto: con i
per una porzione ristoranti e molti mercati
di Capretto al forno chiusi e poco presente nella
di Farmacia Del Cambio grande distribuzione, c’è il
rischio che questo delicato
formaggio di capra resti in-
venduto». Il Menù di Pasqua
GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 SPECIALE LA STAMPA
del Garamond costa 40 euro
e viene consegnato gratuita-
mente dal ristorante nella
zona di Torino centro. L’or-
dine si può effettuare allo
011.8122781 e si può paga-
re in contanti o con Sati-
spay. Aperto anche il giorno
di Pasquetta a pranzo, solita-
mente Al Garamond conse-
gna la sera dal mercoledì al-
la domenica.
Se la scelta invece è per
una Pasqua vegetale, ecco il
nuovo servizio Give me Veg
appena inaugurato dallo
chef Antonio Chiodi Latini:
grazie a un confezionamento
in atmosfera protetta i piatti
arrivano a casa pronti per es-
sere rigenerati. Per domeni-
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43
ca la proposta è: Come una
russa di carote e piselli; Car-
ciofo con insalata di carciofi;
Zuppa di asparagi e saraceno
soffiato; Patata di montagna
con alga douce; Nocciolino
con nocciola Ceretto. Il Me-
nù di Pasqua ha un costo di
40 euro e viene consegnato
gratuitamente dal ristorante
nella zona di Torino e prima
cintura. L’ordine si può effet-
tuare al 331. 8514481 o sul si-
to www.givemeveg.com pa-
gando online con carta di cre-
dito o con Satispay.
Per chi invece non vuole ri-
nunciare a un pranzo firmato
da Matteo Baronetto ecco la
proposta della Farmacia Del
Cambio: Capretto al forno
con patate arrosto alle erbe
(20 euro a porzione da 170
gr); Torta Pasqualina con spi-
naci, uova, ricotta e borragine
(15 euro); colomba classica
da 1 kg (38 euro). Info e pre-
notazioni allo 011. 546690 o
Brace Pura propone
anche la grigliata
per un casalingo
picnic di Pasquetta
scrivendo a welcome@del-
cambio. it.
E se gli amanti del sushi
potranno festeggiare la Pa-
squa con una cena consegna-
ta da Kombu (info e menù
su shop. kombusushi.com o
contattando i locali torinesi
di corso de Gasperi 011.
2072590 o di via Maria Vitto-
ria 011. 6995056), dal gio-
vedì al sabato è possibile sce-
gliere anche i menù di Oinos
da ordinare sulla pagina Fa-
cebook di Oinos Ristorante
o chiamando il 347.
9752127 (pagamenti con
contanti, bonifico o Sati-
spay).
Invece se per Pasquetta
proprio non potrete rinun-
ciare alla grigliata, ecco la
soluzione giusta: Brace Pu-
ra consegna gratuitamente,
prenotando al 338.
4390310 o tramite la pagina
Facebook Brace Pura Food
Cafè, un menù grigliata a 25
euro con Costine di Suino
cotte a bassa temperatura;
Salsiccia di puro suino al Jo-
sper; Polletto nostrano al Jo-
sper marinato; Scottadito
d’agnello irlandese con sal-
se Brace Pura e Alette di pol-
lo glassate con salsa BBQ
(pagamenti con contanti,
bonifico o Satispay). —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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44 SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020

IL GUSTO
TUTTI I DOLCI PASQUALI IN CONSEGNA

Sorpresa, la Colomba arriva a bordo del taxi

I maestri pasticceri hanno preparato anche le uova di cioccolato e le paste fresche per questi giorni di festa

SARAH SCAPARONE dei gusti del cliente, anche quelle o via mail a info@marcovac-
Non c’è Pasqua senza i dolci della di Giovanni Dell’Agnese dell’o- chieri. it; consegne gratuite a
tradizione che in Italia, per anto- monima pasticceria di corso Rivalta, Rivoli e Torino.
nomasia, sono le uova di ciocco- Unione Sovietica 417. Colombe A Gassino, dal negozio Cho-
lato e le colombe. E quindi anche da 500 gr, 750 gr e 1 kg (prezzo colat, Simone Salerno è pronto
se quest’anno la festività sarà di- 30 euro al chilo); ordini al nume- a portare colombe classiche o
versa dal solito, la dolcezza potrà ro 011. 616157; consegne a Tori- con cioccolato e pere, ma an-
comunque arrivare nelle nostre no (gratuite) e prima cintura (a che torte e uova di cioccolato.
case grazie a un servizio di delive- pagamento) grazie ai Taxisti So- Colombe da 750 gr a 25 euro;
ry attivato in questi giorni di lidali che, non solo portano le co- ordini al numero 011.
emergenza. È il caso di Salvatore lazioni la mattina ai medici dei 9811633; consegne a Gassino,
Vaccaro che nella sua Pasticceria presidi ospedalieri, ma offrono zone limitrofe e Torino gratui-
La Monaca di corso Moncalieri un servizio a chi ne ha bisogno. te. E in tema di cioccolato in città
256 aperta tre anni fa, consegna a Andrea Perino, tra i panettieri anche Guido Gobino ha attivato
domicilio dolci e torte dai primi piùconosciuti,proseguedalnego- un servizio di delivery che spazia
giorni di lockdown: «Per questa zio di via Cavour 10 il suo servizio da pralineria e ovetti ripieni alle
Pasqua abbiamo preparato sia le di consegne a domicilio di pane, classiche uova al latte o extra bit-
colombe classiche con le arance ma per la Pasqua ha aggiunto an- ter. Su www. gobino. it il catalo-
candite di Ribera che quelle al che la sua colomba artigianale go completo di prezzi; ordini via
cioccolato, ma consegniamo per- preparata nella versione classica mail a amministrazione@guido-
sonalmenteanchepasticceria fre- con arancia candita ricoperta da gobino. it o alnumero
scaesecca, mignon della tradizio- mandorleenocciole.Colombeda 348.4033406; consegna gratui-
nepiemontese,meringate,crosta- 1 kg a 33 euro; ordini al numero ta a Torino per ordini superiori a
te di frutta e prodotti salati come 011. 0686056 o via mail a in- 20 euro. Da Boella & Sorrisi in-
salatini, canapè e, su ordinazio- fo@perinovesco. it; consegne a vece oltre alla classiche uova ci
ne, panettoni gastronomici». Co- Torino(alcosto di5,50 euro). sono quelle ricoperte di granel-
lombe da 750 gr a 27 euro e da 1 Fuori Torino, tra gli artigiani le con nocciole, pistacchi o me-
kg a 35 euro; ordini al numero del dolce, Marco Vacchieri dal ringa. Catalogo e prezzi su
011. 0240113 o via mail a in- suo Dolci Intuizioni di Rivalta www. boella. it; ordini allo
fo@lamonacapasticceria. it; con- consegna la colomba classica 011.2476333 o via mail a ordi-
segne a Torino (gratuite a partire con i canditi, quella al cioccola- ni@boella. it; consegne gratui-
dai 30 euro di spesa) e prima cin- to e quella cioccolato e pere nel- te a Torino, in bicicletta, a fron-
tura(alcostodi5 euro). le versioni da 500 gr, 750 gr o 1 te di una spesa minima di 40 eu-
Colombe classiche artigianali, kg. Colombe al chilo 30 euro; ro tramite Stone Tribe Bike. —
ma personalizzabili a seconda ordini al numero 327.6534921 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 SPECIALE LA STAMPA 45

IL GUSTO
il drink si beve anche in salotto e a distanza con g li amici

Nei barattoli o con la playlist: è cocktail-time

Con Tatabui e Affini non si rinuncia all’aperitivo. E a Pasqua il brindisi è con un “Dove Drink” alcolico

CRISTINA INSALACO
Non solo food: anche i cocktail
arrivano a domicilio. In questi
giorni di emergenza Coronavi-
rus l’abitudine di fare aperitivo
con uno Spritz o bere un Marga-
rita con gli amici sono ormai un
lontano ricordo, e così qualcu-
no si sta attrezzando per porta-
re i drink direttamente a casa.
Tatabui, cocktail bar e bi-
strot di corso Moncalieri 33/d,
che è specializzato nella vendi-
ta di hamburger preparati con
carne piemontese, comincia
da martedì 14: si possono ordi-
nare il Negroni, l’Americano o
il Long Island, oppure il 10133
o lo Zanzibar. Le consegne ven-
gono fatte attraverso Glovo o
Eat in Time, oppure chiaman-
do il locale allo 011.2457297
dalle 18. I drink arrivano den-
tro barattoli in vetro, con soda Il locale Tatabui, un’immagine dell’interno, e a destra alcuni dei cocktail proposti
o tonica a parte, e la consegna
è gratuita. Per il giorno di Pa- mettono gli ingredienti in un Ogni tanto mescolate per fare ro, polletto ruspante, due tipi te le piattaforme principali di Pinto – e con il Qr Code si può
squa quale cocktail possiamo barattolo con ghiaccio – spie- sciogliere lo zucchero, poi si fil- di chips e due dessert. delivery attive a Torino. La con- ascoltare la stessa playlist del
invece preparare in casa? An- ga – e si shakera bene». Per lo tra e il drink è servito». La con- Anche Affini ha dato inizio al segna è dalle 18 alle 22, ed è pos- nostro locale. Per la Pasqua con-
tonio Masi, barman di Tata- sciroppo servono 100 grammi segna del cibo preparato dallo servizio a domicilio di cocktail, sibile ordinare anche le botti- siglio invece una ricetta fresca
bui, consiglia il «Dove Drink»: di colomba, 250 mg di zucche- chef Enrico Bedogni è invece che arrivano a casa dentro una glie. «Oltre al cocktail forniamo che racconta la nostra voglia di
25 ml di balsamo di Gerusa- ro e 150 ml di acqua. «Mettete già cominciata. In menù ci so- bottiglia da mezzo litro. Si può ai clienti un kit con ghiaccio estate e di libertà: il Baffo’s Holi-
lemme, 50 ml di Biancosarti, gli ingredienti all’interno del no 10 tipi di hamburger, tra ordinare chiamando lo giapponese, cannucce ecososte- day, a base di Gin con olive tag-
25 ml di rum speziato Don Pa- Bimbi per 5 secondi. Versate il cui il Tataburger e l’hambur- 0110243170 con consegna gra- nibili, cialde di riso per le deco- giasche, Mastiha, nettare d’Aga-
pa e 25 di sciroppo pasquale contenuto in un barattolo e la- ger vegano, e sfizi come alette tuita o tramite i social, e dai pros- razioni, agrumi freschi e uno ve e Bitter al sedano». —
(da preparare in seguito). «Si sciatelo per 10 ore in frigo. di pollo, crocchette di gambe- simi giorni saranno attivi su tut- stirrer – dice il titolare Davide © RIPRODUZIONE RISERVATA

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46 SPECIALELA STAMPA GIOVEDÌ 9 APRILE 2020
pronto un menù ad hoc per la pasqua
Dalla pasta alla carne
Il delivery reinventa
anche la tradizione
Torta Pasqualina e tajarin: ecco le proposte
CRISTINA INSALACO
Sono tanti i ristoranti attrezza-
ti per le consegne a domicilio:
e anche quelli che per Pasqua
hanno pensato ad un menù ad
hoc. Come il Pastificio Defilip-
pis di via Lagrange 39 che ol-
tre ai piatti della tradizione pie-
montese, propone la torta Pa-
squalina, i tajarin al ragù d’a-
gnello e mentuccia, le costolet-
tine marinate all’Arneis e ti-
mo, e la colomba Defilippis, un
prodotto artigianale d’eccel-
lenza, che nasce da una colla-
borazione con lo chef stellato
Gian Pier Vivalda. «Vogliamo
dare ai clienti la sensazione di
essere al ristorante – dice il di-
rettore di Defilippis Gianni
Corgiolu –. Abbiamo voluto
continuare a essere vicini ai to-
rinesi in questo momento com-
plicato perché sentiamo alta la
responsabilità di garantire un
servizio». Per l’ordine: tutti i
giorni allo 011542137 dalle
10 alle 18. Le consegne vengo-
no fatte dal loro personale in
modalità «a distanza» con
guanti e mascherine. La pasta
fatta in casa è consegnata sepa-
rata dai sughi. Da «Al Cacim-
perio» di via Lamarmora 17 si
sono organizzati diversamen-
te: il cibo arriva caldo a casa
grazie a un particolare siste-
ma. Le ordinazioni si fanno ai
numeri 011548467 o cesco d’Assisi 23/c i numeri
3472492498 al mattino entro
le 12 e la sera entro le 20 con
consegna gratuita. Si possono
ordinare secondi di carne, co-
me la fiorentina all’Angus, anti-
pasti, dal flan alla salsiccia di
Bra, e dolci. Un’altra realtà che
fa consegne a casa è il ristoran-
te San Giors di via Borgo Dora
3/a: «Prendiamo le ordinazio-
ni via WhatsApp al
IL GUSTO
3483953440 o tramite la piat-
taforma Eat in Time, anche se
hanno detto che non consegne-
ranno a Pasqua». Il viaggio nel
delivery continua con Eragoffi
di corso Casale 117, che propo-
ne cene a domicilio con dirette
Instagram e video per comple-
tare i piatti. Si ordina dal lune-
dì alla domenica entro le 18 al
3467470782 o a info@eragof-
fi. it. Altri due consigli: all’Oste-
ria Rabezzana di via San Fran-
per gli ordini sono 011543070
e 011543353 e si può scegliere
tra il menù classico e monferri-
no con consegna gratuita, men-
tre da Dù Cesari di corso Regi-
na Margherita 252 la conse-
gna costa 4 euro e si ordina su
Eat in time dalle 19,30 alle
21,30 o allo 011484430 dalle
16,30 alle 19. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un’immagine del pastificio Defilippis
consigli per un pasto smart servizio ci permette di cono-
scere nuovi clienti in questo
periodo così drammatico – di-
Doppia cottura o consegne per zona cono dalla pizzeria – e ci sia-
Così la pizza arriva calda in tutta Torino mo attrezzati con guanti e ma-
scherine». Anche da Don Cic-
Quali sono le pizzerie che fan- da cottura la fa il cliente. Basta cio, in corso Taranto 14, si so-
no consegne a domicilio? Per metterla in padella per 3 minu- no adeguati alla situazione:
esempio Tellia, in via San Tom- ti ed è pronta, calda e croccan- scaricando l’applicazione
maso 27/C: per ordinare si te». Da Ideal in corso Principe «Don Ciccio Pizzeria» si posso-
chiama lo 0114506032 e il rag- Eugenio 17 la consegna (gra- no ordinare pizze e birre, e il
gio d’azione dei fattorini (dal- tuita) è dalle 19 alle 22,30 e le menù viene recapitato entro
le 18 alle 21) è tutta Torino. modalità per riceverla sono quattro chilometri dall’indiriz-
«La nostra pizza è a due cottu- due: da Deliveroo e Justeat op- zo del locale. Si può pagare
re e per mantenerla calda fino pure direttamente da loro allo con carta di credito, Satispay e
all’arrivo nelle case la secon- 0114310551. «Sicuramente il contanti. CRI. INS. —
.
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GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 LA STAMPA 47

Fino a Pasquetta sole e clima mite. Dominio dell’alta pressione.

SORGE ALLE ORE 06.55 SI LEVA ALLE ORE 22.03
Temperature in continuo aumento: da venerdì al Nord e sulle re- CULMINA ALLE ORE 13.31 CALA ALLE ORE 07.58

gioni tirreniche punte di 25°C. A Pasquetta arrivano le prime nubi. TRAMONTA ALLE ORE 20.08 ULTIMO QUARTO 15 APR

Il robusto anticiclone continua a man- Sulle nostre regioni domina un tenace La giornata sarà contraddistinta da La giornata trascorrerà all’insegna del
tenere un tempo stabile, ampiamente anticiclone. La giornata sarà caratteriz- generali condizioni di bel tempo dove bel tempo, infatti il cielo si presenterà
soleggiato e con rara nuvolosità in cielo. zata dal bel tempo prevalente, infatti il l’unico protagonista assoluto sarà il sole praticamente sereno su gran parte delle
Su tutte le regioni il cielo si presenterà cielo si presenterà sereno e terso su tutti che splenderà indisturbato in un cielo regioni, a parte qualche nube sparsa si
sereno o al massimo poco nuvoloso. i territori. praticamente sereno. rilievi calabresi.
QUALITA’ DELL’ARIA - PREVISIONE DI OGGI
CO2 UV CO2 UV
Ancona 168 7 Milano 386 7
Aosta 184 7 Napoli 249 8
Bari 166 8 Palermo 171 8
Bologna 246 7 Perugia 170 8
21 9 Cagliari 184 8 Potenza 173 8 Anticiclone africano sull’Italia. Giornata
22 9
Campobasso 164 8 Roma 234 8 caratterizzata da un cielo prevalente-
18 9 20 9 mente sereno o soltanto localmente poco
17 9 Catanzaro 188 8 Torino 326 7
nuvoloso e un clima anche caldo sulla
17 6 Firenze 202 8 Trento 233 7 Pianura Padana e sulle regioni tirreniche.
21 8 Genova 198 7 Trieste 168 7
24 13 18 9 L’Aquila 177 8 Venezia 175 7
20 8
CO2: 800ppm Valore Limite
18 6 Indice UV: 0-2 Basso • 3-5 Moderato • 6-7 Alto • 8-10 Molto Alto • >11 Estremo
19 5

19 8 19 4
20 9

21 12
21 10

10 20 2

17 12
20 6

21 12
14 12 L’anticiclone non molla la presa. Tempo
stabile e asciutto su tutto il territorio na-
16 11
Dati zionale, tanto sole da Nord a Sud. Clima
piuttosto caldo sulla Pianura Padana e
sulle regioni tirreniche.

FOTO
Città del Mondo Min °C Max °C Oggi Città dell’Europa Min °C Max °C Oggi
Algeri 13 19 Amsterdam 9 21
Ankara 4 17 Atene 9 14
Baghdad 19 33 Barcellona 12 17
Bangkok 25 31 Belgrado 4 19
Beirut 14 19 Berlino 6 22
Bombay 26 38 Berna 7 21
Brasilia 18 23 Bratislava 4 20
Buenos Aires 10 21 Bruxelles 9 23
Calgary -11 -2 Bucarest 5 19
Caracas 17 28 Budapest 7 20
Casablanca 15 21 Chisinau 4 20
Chicago -2 4 Copenaghen 6 11
Città del Capo 14 20 Dublino 7 15
Città del Messico 14 28 Edimburgo 6 10
Dakar 18 25 Helsinki 2 9
Dubai 25 27 Istanbul 5 11
Filadelfia 4 18 Lisbona 14 18
Gerusalemme 11 18 Londra 9 21
Hong Kong 15 22 Lubiana 3 19
Il Cairo 12 25 Madrid 10 21
Johannesburg 14 18 Mosca 2 13
Kinshasa 23 29 Oslo 3 12
La Mecca 19 33 Parigi 11 24
L’Avana 26 34 Podgorica 8 22
Los Angeles 12 16 Praga 4 21
Manila 26 28 Reykjavik 4 7
Melbourne 14 22 Roma 8 21
EPA
Miami 25 30 Sarajevo 2 18
Montreal 6 11 S. Pietroburgo 5 12
Nairobi
New York
Nuova Delhi
17
13
23
24
19
36
Sofia
Stoccolma
Tallin
3
2
2
15
15
13
Egitto, le lanterne del Ramadan
Pechino 8 27 Tirana 7 21
Shanghai 5 21 Varsavia 5 19
Singapore 26 29 Vienna 5 21 Una donna egiziana vende le tipiche lanterne del Rama- con le lanterne risale all’epoca del Califfato Fatimide, in-
Tokyo 8 14 Vilnius 4 14 dan (in arabo si chiamano «fanous») in un mercato del torno all’anno Mille. In origine erano realizzate in rame
Washington 11 16 Zagabria 3 20 Cairo: la tradizione di decorare case, strade e moschee con una candela all’interno: oggi sono più fantasiose. —
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AL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,50 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA».