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Derivati finanziari
Azioni
(Equities)
Derivati
finanziari
(Forward, futures, Prezzamento e copertura
swap, opzioni, (Pricing & Hedging)
prodotti su tassi di
interesse$)
Modelli per i
tassi di interesse
Teorema di Teorema di
rappresentazione rappresentazione
binomiale delle martingale
Il peso dei derivati
Osservazioni
2) I futuri flussi di cassa – riferiti ad un capitale la cui entità è stabilita nel contratto (il cd.
nozionale) – possono interpretarsi, per entrambe le parti, come portafogli
obbligazionari o portafogli di contratti forward.
3) Lo scopo principale dello swap consiste nel modificare la tipologia di una posizione
debitoria (p.es. trasformare una passività contratta a tasso fisso in una passività a
tasso variabile, o viceversa)
fluttuazione del prezzo spot del petrolio S(t) che di mese in mese si osserverà sul
per alimentare i propri impianti di produzione. In tal modo, l’azienda è esposta alla
variabili C⋅S(ti)
Pagamenti
Ad ogni epoca ti le parti liquidano la differenza
Petrolio
D(ti) = C⋅S(ti)–C⋅X = C·[S(ti)–X].
Mercato spot
del petrolio Se D(ti) > 0 l’azienda elettrica guadagna
Se D(ti) < 0 l’azienda elettrica perde.
Derivati: principio generale di valutazione di uno swap
Come valutare il contratto, cioè qual è il «giusto» prezzo fisso X e come lo si determina?
Problema.
Quindi, all’epoca t di stipula dello swap, il saldo stimato per ciascuna delle scadenze ti è
& = ∙ ,
ed il valore dello swap all’epoca t è dato dalla somma dei futuri saldi attualizzati. Cioè:
! !
)= , & = , ,
"# "#
Il valore dello swap all’epoca di stipula viene uguagliato a zero in modo che assumere la
posizione lunga o corta nello swap dipenda solo dalle aspettative delle parti.
Schema
Con riferimento allo scadenzario t0, t1,… tn , ad ogni scadenza ti (i = 0,…,n)
t t1 $ ti $ tn
Stipula IRS
Osservazioni
• Comunemente, come tasso variabile negli IRS viene assunto il London Interbank Offer Rate
(Libor), cioè il tasso di interesse interbancario riconosciuto sui depositi.
• In genere è la sola differenza · (*+ ,) ad essere liquidata ad ogni scadenza.
Derivati: Valutazione dell’IRS
Per valutare il tasso IRS (tasso swap), per il quale – a differenza dei tassi interbancari a breve
(Euribor, Libor, tasso di rifinanziamento BCE ecc.) – non esiste un fixing ufficiale per le diverse
durate dello swap, si ragiona in modo analogo all’esempio prima considerato, calcolando:
(a) il valore attuale della gamba fissa, al tasso IRS incognito,
(b) il valore della gamba variabile, ai tassi dedotti dalla curva dei rendimenti generata dai tassi
osservati sul mercato (p.es. Euribor)
e uguagliando i due valori al momento della stipula dello swap. Cioè(*)
-.( ∙ 1 / 0# 1213
/ -.( ∙ 1 / 04 1215
/ ⋯ / -.( ∙ 1 / 0! 1217
=
= +(, # ) ∙ 1 / 0# 1213
/ +(, # , 4 ) ∙ 1 / 04 1215
/ ⋯ / +(, !2# , ! ) ∙∙ 1 / 0! 1217
essendo:
• IRS il tasso IRS che rende uguali, alla stipula, i valori attuali della gamba fissa e variabile
• +(, 82# , 8 ) il tasso di rendimento forward vigente tra 82# e 8 (p.es. l’Euribor)
(evidentemente +(, # ) è il tasso spot osservato al momento della stipula dello swap)
+(, # ) ∙ 1 / 0# 1213
/ +(, # , 4 ) ∙ 1 / 04 1215 / ⋯ / +(, !2# , ! ) ∙ 1 / 0! 1217
-.( = =
1 / 0# 1213 / 1 / 04 1215 / ⋯ / 1 / 0! 1217
La società B, che ha uno standing creditizio meno elevato, può indebitarsi secondo le due
alternative:
(a2) Tasso fisso pari al 6%
(b2) Tasso variabile pari al Libor semestrale + 50bp (L6m+0,50)
Supponiamo che la società A intenda avvalersi del finanziamento a tasso variabile (b1), mentre
la società B intende finanziarsi a tasso fisso (a2).
Se le due società si “accontentassero” delle condizioni loro offerte dal mercato pagherebbero il
finanziamento rispettivamente un tasso pari al Libor semestrale (A) e un tasso fisso pari al 6%
(B). Ma$
7entrambe le società possono spuntare condizioni migliori
attraverso la stipula di un opportuno IRS.
Se infatti supponiamo che
• la società A contragga il prestito a tasso fisso (pagando ad ogni scadenza il 4%)
• la società B contragga il prestito a tasso variabile (pagando ad ogni scadenza il L6m+50bp)
• le due società stipulano un IRS in base al quale la società A corrisponde ad ogni
scadenza alla società B il L6m− −75bp in cambio del pagamento, da parte della società
B, del tasso fisso pari al 4%.
Derivati: esempio di IRS (segue)
Calcoliamo, per un nozionale unitario, il saldo per le due società alla generica scadenza ti:
Concludendo
• La società A, che vuole indebitarsi al tasso variabile, paga un tasso pari al Libor
semestrale meno 75bp (senza stipulare lo swap avrebbe pagato il Libor semestrale)
• La società B, che vuole indebitarsi al tasso fisso, paga un tasso pari al 5,25% (senza
stipulare lo swap avrebbe pagato il 6%)
Definizione (Forward)
Il forward è un contratto a termine attraverso il quale le parti si impegnano a scambiare
un’attività sottostante ad una scadenza stabilita e al prezzo (prezzo forward) fissati alla
stipula del contratto. Il contratto è di tipo OTC (over-the-counter), cioè non standardizzato.
Definizione (Futures)
Il future è un contratto a termine attraverso il quale le parti si impegnano a scambiare
un’attività sottostante ad una scadenza stabilita e al prezzo (delivery price) fissati alla stipula
del contratto. Il contratto è standardizzato nelle sue caratteristiche principali (sottostante,
dimensione, termini di quotazione dei prezzi, scadenza, luogo di consegna del sottostante e
determinazione del prezzo).
Osservazioni
• L’acquirente assume la posizione cd. lunga, il venditore la posizione cd. corta.
• Gli obblighi contrattuali del forward (futures) possono essere onorati: (a) acquistando
(vendendo) realmente il sottostante a scadenza (il che accade il 2% delle volte), o (b)
prendendo una posizione di mercato opposta a quella iniziale.
• Se alla scadenza iI prezzo del sottostante è maggiore del prezzo forward (future), la
posizione lunga ha saldo positivo, altrimenti negativo (caso speculare per la posizione corta).
• La differenza principale tra futures e forwards risiede nel fatto che, mentre i forward sono
scambiati over-the-counter (OTC), i futures sono contratti standardizzati scambiati in
mercati istituzionali. In generale, la standardizzazione riguarda le date di consegna ed il
meccanismo implementato per contenere il rischio di default di una delle parti.
Derivati. Forward e futures
Sia () il prezzo all’epoca del contratto, (() il prezzo all’epoca del sottostante e = la
scadenza del contratto. Il payoff del contratto è descritto dalle Figure che seguono.
Coeff. ang. = 1
Profitto o perdita Profitto o perdita
( = < ()
( = > () Posizione corta guadagna
Long position gains
sottostante (()
Prezzo del Prezzo del
(()
sottostante
((=) () ( =
Payoff della posizione lunga Payoff della posizione corta
• I futures non prevedono esborsi iniziali e pertanto sono soggetti al rischio di insolvenza di
una delle due parti.
• A tutela delle parti opera la Cassa di Compensazione (Clearing House), un organismo che:
• raccoglie i depositi che garantiscono il buon fine dell’operazione;
• elimina il rischio di insolvenza da inadempimento.
• L’intermediario presso il quale si opera apre un conto apposito per il deposito dei margini di
garanzia. Al momento dell’apertura del contratto deve essere depositata una somma
variabile (dipende dall’intermediario) non inferiore al 7.5% (in Italia) del valore sottostante al
contratto stesso.
• In genere gli intermediari richiedono un versamento che va dal 10% al 15% del valore del
contratto. In nessun caso il saldo del conto margini deve scendere al di sotto della
percentuale minima pari al citato 7.5%.
• Ogni fine giornata si chiude la posizione in essere, si calcolano gli eventuali profitti o perdite
che verranno accreditati o addebitate sul conto margini; contestualmente si riapre la
posizione al nuovo prezzo. Se per effetto di perdite continuate il saldo del deposito scende
al di sotto della soglia minima, è richiesto un versamento integrativo (la chiamata di
margine, “margin call”).
Derivati. Future, esempio
Esempio
Si acquista un contratto future sull’indice di borsa FTSE MIB, il FIB. Il valore del contratto è
calcolato attribuendo ad ogni punto indice il valore di 5€. Se il valore di acquisto iniziale fosse
18.800, il valore del contratto sarebbe 18.800€5=94.000€. Con un deposito iniziale del 10%,
9.400€, e un minimo del 7.5%, 7.050€, una situazione tipica è riassunta nella seguente tabella:
Short Hedge
Si supponga che un operatore abbia in portafoglio un’attività (che assumiamo unitaria) che
dovrà vendere ad una data futura. Per coprirsi dal rischio che il prezzo dell’attività scenda,
l’operatore può attuare uno short hedge (copertura short) vendendo un contratto future
scritto sull’attività. In questo modo:
(a) Se il prezzo dell’attività scende, l’operatore perderà nel vendere l’attività, ma
guadagnerà sulla posizione corta assunta nel contratto future;
(a) Se il prezzo dell’attività sale, l’operatore guadagnerà dalla vendita dell’attività, ma
perderà sulla posizione corta assunta nel contratto future.
Long Hedge
Si supponga che un operatore debba acquistare un’attività (che assumiamo unitaria) ad
una certa data futura. Per coprirsi dal rischio che il prezzo dell’attività salga, l’operatore può
attuare un long hedge (copertura long) acquistando un contratto future scritto sull’attività.
In questo modo:
(a) Se il prezzo dell’attività scende, l’operatore perderà dalla posizione lunga assunta nel
contratto future, ma guadagnerà dall’acquisto dell’attività;
(a) Se il prezzo dell’attività sale, l’operatore guadagnerà dalla posizione lunga assunta nel
contratto future, ma perderà dall’acquisto dell’attività.
Osservazione
La copertura attraverso i futures non migliora il risultato finanziario complessivo, ma limita
l’esposizione al rischio dell’operatore.
Derivati. L’open interest
Open interest: è la somma di tutte le posizioni lunghe (o corte) che risultano in essere nel
mercato in un specifico istante.
Incremento dell’open interest incremento del numero di operatori con aspettative opposte
circa il futuro andamento del sottostante.
Decremento dell’open interest incremento del numero di chiusure dei contratti, spia di una
diffusa convergenza di aspettative.
1 2 3
T1 1 Future – L 1 1 1 Future – S 0
T2 1 Future – S 1 1 1 Future – L 0
T3 2 Futures – L 2 2
T4 2 Futures – S 2 2
Posizioni aperte (P) 2 6 4
Open Interest (P/2) 1 3 2
1 2 3
T1 1 Future – L 1 1 1 Future – S 0
T2 1 Future – S 1 1 1
T3 2 Futures – L 2 2
T4 2 Futures – S 2 2
T5 1 Future – L 1
Posizioni aperte (P) 2 6 6
Open Interest (P/2) 1 3 3
Derivati. L’open interest
Sito della CC&G (Cassa di Compensazione e Garanzia) (Gruppo London Stock Exchange) http://www.ccg.it/jportal/pcontroller/
Derivati. Pricing dei forward (futures)
, = = ( A B(C21)
Per → =, A B(C21) → 1. Quindi, il prezzo forward (future) tende al prezzo spot quando il
Osservazione
Per dimostrare la relazione (, =) = (()A B(C21) , consideriamo i due seguenti portafogli
Alla scadenza =, sia il Portafolio A sia il Portafoglio B varranno ((=) (cioè una unità del
del contratto forward (future).
•
? = ( >A 2B (C21)
da cui
Poiché all’epoca di stipula il valore ? del contratto forward (future) è uguale a zero, si ha
(()A B(C21)
Investire l’importo (() tra e = al tasso , (()
Profitto 0 H F IJ G2F
E(F, G)
Una opzione call [put] sul sottostante (1 è il diritto di comprare [vendere] il sottostante al
Definizione (Opzione)
Osservazioni
• I forwards e i futures obbligano il detentore del contratto a consegnare o ad accettare la
consegna del sottostante alla scadenza. Le opzioni conferiscono al detentore il diritto,
non l’obbligo, di acquistare o vendere il sottostante.
Uno dei problemi principali consiste nel calcolare il premio 1 in modo che esso non
generi arbitraggi. Al momento della scrittura dell’opzione all’epoca , 1 non è noto.
•
Anche nel corso della vita dell’opzione (quando il premio 1 viene stabilito dal mercato
attraverso la domanda e l’offerta), l’opzione può non essere scambiata frequentemente.
1 , per esempio per valutare i suoi rischi o per avvantaggiarsi di un possibile mispricing.
D’altro canto, un operatore potrebbe avere l’esigenza di conoscere il valore giornaliero di
Derivati. Opzioni
CALL PUT
P/P P/P
Profitto
Profitto
Posizione corta call Posizione corta put
X
c ((=) c X ((=)
X − c
Posizione lunga call Posizione lunga put
X / c
Perdita
Perdita
Derivati. Esempio di opzione
Acquisto di
(a) Il prezzo di Apple Inc. è ((=) > 480$, il compratore eserciterà l’opzione e, per ogni
opzione in portafoglio, il saldo sarà S(T) – X – c.
(b) Il prezzo di Apple Inc. è ((=) < 480$, il compratore non eserciterà l’opzione ed il saldo
complessivo sarà – 100 · * = – 100 · 9.83$ = – 983$.
P/P
Profitto
480
(X )
9.83
(c )
Prezzo a
scadenza del
((=)
sottostante
489,83
Perdita
(X/c)