Lo spettacolo ContaMinata ha la forma di un vero e
proprio concerto jazz pur attingendo a un repertorio solo marginalmente jazzistico, quello di Mina. Grazie agli efficaci, a tratti geniali, arrangiamenti di Sandro Gibellini, si passa dal blues di Sabato Notte alla bossa nova di Parole Parole, alla ballad E se domani, al cha cha di Cubetti di ghiaccio e ci si immerge nella sterminata produzione mazziniano che presta più che mai il fianco alla contaminazione intesa come ‘vestizione’. Si sente Mina senza sentirla perché si é vestita di jazz. Un concerto divertente e accattivante, a tratti molto emozionante, che unisce la musica italiana leggera al jazz in modo naturale, mai forzato, con rispetto e con amore.