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4 ROMOLO E LA MONARCHIA A ROMA
Secondo la leggenda Roma nasce nel 750 a.C. il giorno 21 aprile secondo
Varrone. Prima vi fu uno sviluppo urbano sul colle Palatino molto vicino al
Tevere sull'isola tiberina dove erano facili traghettamenti ed erano facili le
condizioni di salubrità. Il colle Palatino ha un ruolo storico fondamentale. fu il
primo stanziamento sul Palatino. Vi era una Roma quadrata delimitata dal
pomerium ovvero una fascia di cinta consacrata e parallela al confine che
delimitava la città. Le prime capanne e Pozzi furono edificate tra l'ottavo è il
settimo secolo a.C.. sul Quirinale sorgeva il Villaggio sabino in lotta con il
villaggio sul Palatino per il dominio del capitolino necessario a entrambi per il
trans il dominio della Valle. I colli nascono come villaggi separati ma non lo
rimangono a lungo. sul Palatino è stata rinvenuta la dimora dei primi re di
Roma vicino al foro nel santuario di Vesta. La leggenda di Romolo e Remo: vi
sono numerose versioni che vogliono esaltare la gente Giulia sulla lupa e i
gemelli, La leggenda viene alimentata anche dalla narrAzione del ritorno dalla
guerra di Troia. Da questo periodo arriva la leggenda di latino figlio di Odisseo
e Circe il quale darà origine La discendenza dei popoli tirreni di questo periodo
e anche la leggenda di Enea che dopo la caduta di Troia si rifugia nel LAzio e
fonda la città di Lavinio e suo figlio Ascanio chiamato iulo dai Romani fonderà
albalonga. Da qui nascerà la Gens Iulia. Dopo varie generAzioni da Enea
nasceranno amulio e numitore numitore sarà padre di rea Silvia vestale della
dea vesta, colei che sarà madre di Romolo e Remo. Padre dei gemelli sarà
invece il Dio Marte. Amulio usurpa il trono al fratello numitore che fa mettere i
gemelli lungo il Tevere per disperder lì, la corrente li conduce al leprlicale
ovvero alla grotta alla base del Palatino. I gemelli vengono qui allevati dal
Pastore faustolo e dalla moglie Acca larentia. Tito Livio attribuisce Romolo la
fondAzione della città non potendo scegliere il primogenito si lasciare agli dei la
scelta di chi dei due fosse colui che avrebbe dato il nome alla nuova città su cui
regnare. per interpretare i segni degli auguri Romolo va sul colle Palatino
eremo sul colle Aventino. Inizia una lunga discussione sull'interpretAzione dei
segni degli auguri da cui nasce una colluttAzione in cui Remo viene colpito e
cade a terra. Un'altra versione racconta invece che Remo scavalca le mura
appena erette dal fratello e lui preso dall'ira lo accoltella come simbolo per tutti
coloro che avrebbero osato scavalcare le mura sacre. Così è Romolo a
prendere il potere e la città prende il nome dal suo fondatore ovvero Romolo.
Plutarco fa un paragone tra la vita di Romolo che fondò Roma è quella di Teseo
che fondò Atene. Dopo 40 anni di regno durante una tempesta Romolo venne
assunto in cielo poi apparve a Proculo Giulio un vecchio compagno di Alba
longa, il primo rappresentante della Gens Iulia. quando gli apparve Romolo e
rivela il futuro glorioso di Roma che sarebbe stata caput mundi e gli disse che
voleva essere venerato come un Dio protettore di Roma con il nome di Quirino.
Nel terzo secolo la leggenda della lupa simbolo di Roma messo sulle monete
realizzato nelle sculture del Campidoglio. Georges dumézil scrive l'ideologia
tripartita degli indoeuropei nel 1989 nel mondo greco-latino individua
un'articolAzione tripartita della cultura ovvero con tre organismi gerarchizzati
imposti la religione la potenza militare e la forza produttiva. Il primo è un
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potere politico-religioso il protettore è Giove il secondo è un potere militare e il
protettore a Marte il terzo un potere economico produttivo il protettore è
Quirino.
Gli Etruschi a Roma: la nascita di Roma coincide con l'espansione nell'Italia
centro meridionale degli Etruschi la loro presenza è testimoniata dalle vicus
tuscus iscrizioni in lingua etrusca rinvenuta nel foro Boario ai piedi del
Campidoglio. Gli Etruschi introducono nuove tecniche di costruzione in pietra
come ad esempio la cinta muraria del sesto secolo e le mura serviane del 378
a.C. che racchiudono la città già composta dai sette colli. gli abitanti di Roma
vengono divisi tra inquilini cioè i residenti entro le mura ed esquilini cioè i
residenti fuori dalle mura nella fascia suburbana. Viene dedicato un tempio alla
dea fortuna un tempio arcaico e che l'esempio più antico di tempo tuscanico in
ambiente Romano fatto nel sesto secolo a.C. con Servio Tullio si organizza il
popolo Romano in quadri amministrativi dando avvio alle istituzioni politiche e
sociali: la popolAzione viene divisa in comizi curiati fatti da tre tribù e trenta
curie comizi tributi fatti da quattro tribù urbane e 17 rustiche e comizi
centuriati fatti di 6 classi e 193 centurie. l'organizzAzione militare Romana
rispecchiava l'organizzAzione per classi e per censo nel 509 a.C. con Tarquinio
il superbo cioè il tiranno Roma riesci a cacciare definitivamente gli Etruschi.
Elenco dei sette re di Roma vi furono tre Romani ovvero Romolo, Numa
Pompilio e Tullo Ostilio vi furono poi quattro re Etruschi Anco Marcio, Tarquinio
Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo. Da villaggi si crea un agglomerato
urbano nel periodo di Roma monarchica e si forma la città la monarchia con i re
Etruschi dal sesto secolo a.C. al momento di massimo splendore per Roma
tutto il commercio passava per Roma e molti Nobili Etruschi si mossero verso
Roma. Sconfitto Tarquinio il superbo nel 509 a Roma viene istituita
la repubblica. La prima data certa della storia Romana.
Religione Romana: sul Palatino vicino al tempio di Vesta è stato rinvenuto uno
spAzio culturale pubblico, è stata rinvenuta una regia ovvero un luogo di culto
in cui risiedeva il re ed è stato poi nel 580 a.C. costruito un tempio sacro alla
dea vesta. alla stessa epoca risale il lapis Niger e sul Campidoglio è stato
rinvenuto un deposito votivo. Il culto aveva importanza pubblica negli ultimi
secoli della monarchia il re era molto presente nel campo del sacro. Plinio il
vecchio ci narra che per gli antichi Romani era più importante il mistero della
presenza Divina piuttosto che la sua rappresentAzione simbolica o figurativa la
natura e gli animali incarnavano la potenza delle forze superiori. calendario di
Anzio fatto di 3 cicli ciclo della purificAzione della guerra e agrario distingueva
il tempo sacro dal tempo profano. La religione assorbe in modo pratico le
influenze dei popoli vicini: Etruschi, Greci Volsci, Oschi e Umbri. L'età regia è
l'età della storia di Roma antica compresa tra 753 a.C. e 509 a.C. periodo dei
sette re e periodo in cui si sviluppa la città e lo stato di Roma. I Primi tre Re di
Roma furono di origine elettiva eletti da famiglie Romane per una politica di
amalgama dei Colli. Gli ultimi quattro re di Roma furono di origine etrusca.
Tutto questo è molto legato alla leggenda ma dati certi ci dicono che la prima
forma di governo a Roma fu la monarchia un esempio ne è il rex sacrorum che
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attesta la presenza della parola Rex ovvero re in quell'epoca. Inoltre ogni anno
i Romani festeggiavano i regifugium ovvero la fuga del re che ricorda la fuga di
Tarquinio il superbo e la fine della monarchia a Roma. Le magistrature Romane
di epoca repubblicana sottolineano infatti la reAzione all’autocraticità del
potere monarchico considerato capitolo chiuso. La monarchia però non termina
con un'improvvisa rivoluzione ma con la progressiva perdita di autorità del
potere Regio.
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3) 298_290 a.c. terza guerra sannitica e la Devotio. Questa guerra fu divisa in
due parti: un combattimento a nord e un combattimento nel Sannio. Più avanti
gli umbri i galli i senoni e gli Etruschi si coalizzano con i Sanniti e gli Etruschi
contro i Romani. Nel 295 vennero sconfitti i galli nella battaglia di Sentino
ovvero di Sassoforte e prendono le loro sedi. Con questa sconfitta vi fu la fine
della minaccia dei Galli così Roma ottenne l'egemonia sulle popolAzioni umbre.
I Sanniti nel 293 vengono cacciati con la battaglia di Aquilonia in cui i Sanniti
sono sconfitti i pochi superstiti si rifugiano a Boviano. La fine delle guerre
galliche e sannitiche porta Roma a superare i confini del LAzio e diventa la
prima potenza Italica. Roma entra in contatto con le città della Magna Grecia
un contatto con l'aristocrazia Campana soprattutto quella famiglia degli Attilii.
Nel 335 vi è l'unione con gli Attilii e la fondAzione del porto di Ostia con questo
Roma ha di fronte a se il Mediterraneo e Cartagine e le guerre per il predominio
del Mediterraneo possono avere inizio.
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punica, prima. Veniva usato il baratto. Ciò che da cambiamento all'economia
sono le grandi opere pubbliche che mettono in comunicAzione la penisola con
le grandi vie Romane: esempio la più antica, i cui lavori iniziarono nel 312 a.C.
per volere di Appio Claudio Cieco, uomo della Gens Claudia, e terminarono nel
190 a.C.. Appio Claudio cieco fu dittatore nel 290 a.C. era un Patrizio che però
apre il senato ai cittadini di bassa estrAzione a lui dobbiamo anche la
costruzione del primo acquedotto (detto acqua Appia) della via Appia e dei
templi di Bellona. Fu un grande oratore, nel 290 convince i Romani a non
accettare le proposte di pace di Pirro. La via Appia collegava L’Urbe (da porta
Capena) a Capua poi Taranto fino al mare e Brindisi. Nel 304 Appio Claudio
cieco fece pubblicare il testo di procedura civile grazie al suo segretario Gneo
Flavio questo testo si chiamava ius Flavianum, fece pubblicare inoltre il
calendario Romano con indicAzione di dies fasti e nefasti.
Roma riorganizzata dopo le guerre sannitiche guarda con interesse l'Italia
meridionale. Rivalità tra Turi e Taranto. Turi occupata da Taranto chiede aiuto a
Roma, che occupa Turi, e Taranto si sente minacciato e chiede aiuto a Pirro Re
dell’Epiro.
Gli scontri con Pirro iniziano nel 318 e finiscono nel 272 a.C.. Pirro era Re
dell'epiro detto il fulvo il rosso, si sente erede di Alessandro Magno e vuole
espandersi oltre l'Adriatico. Nel 280 vi è uno scontro a Eraclea, attuale Policoro,
tra i Romani e Pirro. I Romani mettono in campo uno schieramento mobile
dinamico e agile. Pirro ha 3000 Cavalieri 2000 arcieri 1000 frombolieri 20000
Fanti e 19 elefanti, utilizza uno schieramento a falange chiuso, massiccio e
monolitico, ordine Greco. Gli eserciti sono molto diversi. Roma si affaccia al
sud: Taranto è più debole chiede aiuto a Pirro Re dell’Epiro ambizioso
condottiero.
Nel 280 Pirro sbarca in Italia con un esercito di cui facevano parte anche 20
elefanti sbarca ad Eraclea in Lucania attuale Policoro e ad Ascoli Satriano in
Puglia sono le sue prime due vittorie. Ebbe anche pesanti perdite. Poco dopo
sbarca in Sicilia per portare aiuto alle colonie greche in lotta contro Cartagine.
Nel 275 Pirro ritorna nella penisola, vi è uno scontro decisivo con i Romani a
Malevento. Pirro aveva proposto ai Romani varie offerte di pace, tutte rifiutate,
ma a malevento avrà un'amara sconfitta.
Sconfitto Pirro torna in Grecia, Taranto si consegna a Roma che negli anni a
venire occuperà La Puglia e la Calabria. Quando Taranto si consegna Roma vi
sono pesanti trattati di sottomissione a tutte le colonie greche. Pirro voleva
attraversare il Siri con i Fanti e combatteva nelle prime file, ma una lancia
uccide il suo cavallo e si salva per miracolo. Vedendo che con i soli i cavalieri
non riusciva a bloccare il nemico fece avanzare le falangi. L'ordine chiuso greco
a falange è superiore a quello Romano, i Romani non riescono a penetrarlo. In
un secondo momento fece avanzare gli elefanti guadagnandosi la vittoria: i
cavalli Romani furono spaventati dagli elefanti e i cavalieri dovettero ritirarsi,
Pirro fece quindi avanzare i cavalieri e fece una strage dei Romani. Pirro
enorme Vittoria ad Eraclea. Dopo questa marcia verso Roma, manda un suo
ambasciatore Cinea il tessale, un uomo Greco ad esporre le condizioni in
senato a Roma, le richieste di Cinea vengono respinte. Forte diplomazia ma
molto divario tra la cultura greca ellenistica e quella Romana. Cinea era un
oratore ateniese ma non riesce a convincere i Romani. In senato gli alleati non
tradiscono Roma, ma restano fedeli. Grande forza di Roma. Questo insuccesso
non fa demordere Pirro. Nel 279 a.C. vi è un nuovo scontro tra Romani e Pirro
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ad Ascoli Satriano. Pirro sbarca in Sicilia diventa signore di Siracusa ma impone
dure condizioni. In realtà Pirro è un vinto, vi è una sommossa generale perché
perde alcuni possedimenti e i siciliani si ribellano. Pirro viene definitivamente
sconfitto nel 275 a.c. a maleventum. I Romani hanno una grande vittoria e
cambiano il nome della città il Benevento.
272 a.C. Pirro lascia l'Italia e Taranto con una guarnigione con a capo Milone e
ritorna in Epiro. Taranto in una posizione che interessa a Roma e a Cartagine.
Taranto per liberarsi della guarnigione di Pirro chiedi aiuto a Cartagine. Milone
a capo della guarnigione epirota per ottenere la libertà consegna la città nelle
mani di Lucio Papirio Cursore, un Romano. Furono così abbattute le mura tutte
le ricchezze le navi di Taranto furono inviate a Roma, qui arrivarono anche
filosofi e letterati tra cui Livio Andronico.
Comincia l'ellenizzAzione dell'arte. Roma mise la città di Taranto tra le alleate
vista la promessa fatta a Milone. Roma vince su Pirro, conquista Taranto e
annienta alla coalizione antiRomana dell'Italia meridionale diventando signora
di tutta la penisola. Il forte contatto con la Magna Grecia aiuta a raffinare il
gusto artistico. Roma si popola di templi e si comincia a parlare Greco.
EllenizzAzione dell'arte.
Ultima parte della conquista Romana dell'Italia: Roma e Cartagine volevano
entrambe diventare imperi e avevano regolato le loro relAzioni con quattro
trattati dalla fine della monarchia:
-509 primo trattato
-348 secondo trattato
-306 impegno di Roma a non entrare in Sicilia e di Cartagine a non entrare
nella penisola
-279 quarto trattato Roma voleva tenere buona Cartagine per non avere due
nemici nello stesso momento in quanto stava affrontando Pirro.
Cartagine è la nemica maggiore di Roma.
264 241 PRIMA GUERRA PUNICA, detta guerra per la Sicilia, Polibio la chiama la
guerra delle cose di Sicilia. Antefatti: I marmentini, Volsci di origine Campana,
prendono a tradimento Messina, città greca, per la sua importanza strategica.
Messina chiede aiuto a Roma. Roma decide di intervenire per evitare
l'espansione di Cartagine. Siracusa si sente minacciata e si allea con Cartagine
nel 264 a.C. Roma prepara una forte flotta navale e sconfigge la flotta
Cartaginese nella battaglia di Milazzo. La vittoria è data grazie ai rostri
inventati dal console Caio Duilio, elementi fatti per agganciare le navi
Cartaginesi a combattere corpo a corpo come in terra. I Cartaginesi erano
infatti più forti sul mare mentre Roma sulla terra, così con la costruzione dei
rostri i Romani riescono a combattere corpo a corpo, nonostante si trovino in
mare. Roma fa una spedizione in Nord Africa che non ha esito positivo. Nel 256
a.C. Marco Attilio Regolo con l'esercito Romano sbarca in Africa, ma viene
sbaragliata dalle truppe Cartaginesi. Nel 241 a.C. continua la guerra in Sicilia e
Cartagine è costretta alla resa, dopo la perdita presso le isole Egadi. Cartagine
deve cedere la Sicilia a Roma e pagare una pesante indennità di guerra.
Questa è una grande vittoria per Roma.
Roma approfittando della debolezza di Cartagine occupa la Sardegna e la
Corsica con un atto di forza facendo diventare proprio il mar Tirreno. Nel 229
fino a 219 a.C. I Romani combattono I pirati Illiri che minacciavano le coste
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dell'Adriatico con le loro scorrerie. Vinti gli Illiri, Roma ha pieno controllo sui
mari e pieno controllo della penisola, dalle coste Liguri a quelle Venete.
Costruita la via Aurelia per collegare questi luoghi alla capitale. Sottomissione
della pianura padana. Roma sconfigge Cartagine conquista la Sicilia per poi
sottomettere i Galli, la Sardegna e Corsica. Quindi Roma è fortissima, la sua
espansione territoriale è molto grande e il Mediterraneo diventa mare nostrum.
Seconda guerra punica da 218 a 202 a.C. con Annibale e gli elefanti.
Terza guerra punica dal 149 al 146 a.C. con Scipione l'Eiliano.
Seconda guerra punica: con la fine della seconda guerra punica cambia
l'assetto di Roma.
Annibale valica le Alpi con decine di elefanti. Annibale era generale di
Cartagine, sconfisse i Romani in Italia nel 202 con la battaglia di Zama.
Publio Cornelio Scipione con i Romani sconfigge i Cartaginesi. Fine guerra.
Scipione è detto l'Africano per la vittoria in Africa a Zama.
Argomenti: politica espansionistica dei Barcidi, Amilcare barca, strategie
militari nella seconda guerra punica, Publio Cornelio Scipione imperator. Dopo
la sconfitta della prima guerra punica i Cartaginesi avevano perso. Nel 237 a.C.
la famiglia Cartaginese Barcidi, erede della regina Didone, i Barcidi di Amilcare
Barca partono per cercare di conquistare la Spagna per riconquistare il potere
e il prestigio persi in Africa. In Spagna furono fondate Cartagena e Scogliera.
Vediamo quindi l'emigrAzione della famiglia barca da Cartagine. Tra Roma e
Cartagine vi è rivalità per tutto il III secolo. 226 a.C. Roma intima Cartagine di
non oltrepassare il fiume Ebro, confine verso la Francia Gallia, ma e Romani
non mantengono i patti. Fabio Massimo mandato come ambasciatore a
Cartagine, dicendo vi porteremo la pace o la guerra.
Annibale assedia e massacra i cittadini di Sagunto ed espugna la città con
l'esercito Cartaginese. Sagunto è una città a sud di Ebro e di influenza punica,
parleremo dell’efferrato massacro di Sagunto, Tito Livio scriverà ‘’dum Romae
consulitur saguntum expugnatur’’.
La città fece appello alla fides Romana, ma Roma intervenne quando ormai gli
abitanti erano stati massacrati. Annibale accusa i Romani.
La seconda guerra punica inizia nel 218 con l'assedio di Sagunto e termina nel
202 con la sconfitta di Zama.
Nel 218 a.C. Annibale generale Cartaginese figlio di Asdrubale arriva in Italia
attraverso la Spagna e le Alpi. Annibale è un generale di grande fascino molte
forte e valoroso descritto da Cornelio Nepote.
Parleremo della parabola di ascesa e caduta di Annibale: Cartagena, Spagna,
Alpi, Canne, Capua saranno il suo tragitto. Nella seconda guerra punica, detta
guerra annibalica, a lui è la colpa della sconfitta di Cartagine a Zama. Annibale
dice di non aver voluto partecipare.
Passaggio del Rodano: Annibale riesce a respingere il console Publio Cornelio
Scipione. questo avviene soprattutto grazie agli elefanti che davano costante
protezione all'esercito contro i nemici. Nel 218 a.C. dopo 9 giorni Annibale
arriva alle Alpi, attraversa le Alpi dal passo di Monginevro. Il passaggio è molto
duro a causa del clima e dell'ambiente e anche a causa del poco aiuto data
dagli abitanti dei luoghi. Molti Galli rifiutarono infatti di aiutarli tranne i galli Boi
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con i loro re Maglio che lo aiutarono valicare le Alpi. Fu una traversata
logorante era molto freddo e molti soldati e quasi tutti gli elefanti tranne uno
persero la vita. L'attraversamento delle Alpi fece dimezzare l'esercito di
Annibale.
Battaglia del Ticino presso Vigevano sul Ticino: scontro tra gli eserciti di
Annibale con gli elefanti e Publio Cornelio Scipione. In questo scontro Publio
Cornelio Scipione verrà ferito. Si ritirerà sulle colline per aspettare i rinforzi da
Roma. I Cartaginesi attaccano i Romani mentre dormono, sarà il primo scontro
della seconda guerra punica tra Roma e Cartagine.
Battaglia della Trebbia (218 a.C. giornata del 18 dicembre): in aiuto di Scipione
l'Africano accorse dalla Sicilia Tiberio Sempronio Longo: inizialmente contro
Annibale ebbe la meglio. I Romani si rifugiarono a Piacenza per riorganizzarsi
dopo la perdita del Ticino. Quando i Cartaginesi supportati dal Galli attaccarono
molti Romani persero la vita.
Ancora Annibale dopo aver valicato le Alpi ebbe la meglio sui Romani. La
disfatta fu nascosta a Roma, dissero che era per colpa del maltempo e la dura
perdita su una scossa a Roma.
Battaglia del Trasimeno (217 a.C. giornata del 21 giugno): combattuta tra
Roma e Cartagine. L'esercito Romano era guidato dal console Gaio Flaminio
Nepote e quello Cartaginese da Annibale. Annibale scendeva in Etruria
inseguito dalle truppe Romane e deviò verso il lago Trasimeno per tendere
un'imboscata ai Romani. I Romani si fermarono per la notte e la mattina dopo
subirono l'imboscata dei Cartaginesi che attaccarono da ogni lato e vennero
distrutti. 15000 furono uccisi nel campo e diecimila in fuga 15.000 furono fatti
prigionieri. Flaminio muori. La nebbia impediva ai Romani, presi all'improvviso,
di vedere trovare le armi. Un forte terremoto accompagna tutto tutta la
battaglia. I Romani vennero spinti nel lago e molti morirono affogati.
Battaglia di Canna (216 a.C. giornata del 2 agosto): avvenne vicino alla città di
Cannes in Puglia e fu una delle principali della seconda guerra punica Cartagine
con Annibale e Roma con Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone Consoli.
Tra i due Consoli furono di dissidi su come amministrare l'esercito. Roma subì
in questo caso una sconfitta fortissima e una manovra militare con una delle
migliori tattiche. Fu una vera carneficina i Cartaginesi avevano studiato bene il
territorio e Romani avevano il sole contro il vento pure. I Romani dopo le varie
sconfitte si erano organizzati ma Annibale utilizza la tattica della manovra a
tenaglia annientando tutti i Romani manovra a tenaglia: Annibale fa credere ai
Romani di poter sfondare lo schieramento penetrando con i suoi ma intanto la
fanteria la cavalleria cercano l'esercito Romano non lasciandogli via di fuga.
L'esercito di Annibale era fatto anche da lì, Annibale mandava a morire prima i
galli dei suoi soldati. Smisero di combattere non perché il nemico l'ha sconfitto
Ma perché erano stanchi. Fu una vera e propria carneficina. Staccarono le dita,
rubarono gli anelli dei Romani. Vi furono tra le 70 Mila e le 50.000 perdite su
87000 totali e 11.000 furono fatti prigionieri. Nella battaglia di Cannes,
Annibale: scendeva in Italia senza sconfitte giunge in Puglia e qui realizza la più
grande la più grande vittoria contro i Romani che sarà la più grande sconfitta
per i Romani dopo quella subita ad Allia dai galli.
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alle spalle guadagnandosi la vittoria. I Cartaginesi sono sopraffatti Annibale e
alcuni altri riusciranno a fuggire.
901 a.C. pace tra Roma e Cartagine che segna la fine della seconda guerra
punica e ridimensionamento del potere di Cartagine.
9 ALL'ORIGINE DELL'IMPERO
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Pidna e la smembratura dell'Antico regno di Macedonia, incorporato a quello
Romano.
A Roma Paolo Emilio console trionfa e Perseo è pertanto prigioniero.
Nel 167 ha la macedonia divisa in quattro distretti.
Nel 147 a vi è una nuova rivolta macedone è una definitiva sconfitta, la
macedonia incorporata lo stato Romano come provincia.
Catone e Scipione:
Internamente a Roma vi erano pesanti contrasti interni sull'indirizzo della
politica esterna Romana, troviamo due partiti:
1 filoellenismo: legati alla famiglia degli Scipioni e affascinati dalla cultura
greca. Volevano acquisire la cultura greca per arricchire quella Romana e
renderla più prestigiosa. Vogliono per questo impegno militare nei territori dell'
Oriente ellenistico.
2: aristocratici: più tradizionalisti e difensori della tradizione Romana non
vogliono mischiare la tradizione Romana con quella greca per non corrompere i
costumi e i valori Romani. Portavoce è Marco Porcio Catone censore detto il
censore nemico degli Scipioni, che voleva la rafforzare la presenza Romana in
Occidente e distruggere Cartagine. A Roma i sostenitori di Catone vogliono una
nuova spedizione contro Cartagine in quanto stava riprendendo forza ma
Cartagine ancora non da Roma motivi di attaccare.
L'occasione di guerra sarà nel 149 a.C. quando il regno di Numidia alleato di
Roma attacca Cartagine. Nel 150 a Massinissa occupa la città di Emporia,
Oroscopo e Tisca, che Roma teme possano essere minacce. Cartagine nel 150
si arma contro Massinissa ma la battaglia è vinta da Massinissa, Vittoria ed
espansione della numidia che diventa un pericolo per Roma.
Così inizia la terza guerra punica nel 149: protagonista sarà Scipione l'Africano.
Cartagine si stava espandendo e Roma voleva distruggerla, Roma non voleva
che riprendesse L'Antica forza tenendo la possibilità che ritornasse all'antico
splendore, per questo fa una spedizione in Africa con a capo Scipione l'Eiliano.
Cartagine viene assediata per circa 3 anni fino a quando Scipione Eiliano
prende d'assalto nel 146 a.c. la città e la incendia distruggendola e annettendo
il suolo a provincia africana e annettendola allo stato Romano. Qui guadagna il
Titolo di Scipione l'africano.
Nello stesso anno Lucio Mummio distrugge Corinto nella provincia d'Acaja. Due
potenze, Corinto e Cartagine sconfitte diventano parte dell'Impero Romano. In
questo momento tra il III e il II secolo a.c.. Roma ferma il suo imperialismo. Il
Mediterraneo è Romano e i popoli ad ovest ed est sono province di Roma fanno
parte della storia universale di Roma.
Dopo la guerra con Pirro, Annibale e con la Macedonia la società era molto
cambiata, via una frattura tra l'oligarchia senatoriale e la plebe. Forte afflusso
di schiavi dai bottini di guerra e gente Dalla campagna alla città, i contadini
devono rivoluzionare l'agricoltura. Frequente la coltivAzione di vite
avviene anche la svalutAzione del denaro. Girava tanto denaro, ma la città si
basa da sempre sull'agricoltura. Roma non era abituata al denaro, a causa di
questo la vita aumenta di posto e ne risentirà classe più povera. Il luogo di
cultura era il circolo degli Scipioni, filo ellenico, desideravano il bene del
Popolo.
Scipione Nasica era un conservatore e non voleva inserire novità.
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Questione agraria: dal 139 al 133 a.C. le lotte dei Gracchi l'oligarchia
senatoriale (vuole mantenere) i privilegi contro chi vuole rinnovare e inserire
Chi è escluso dal potere l'oligarchia senatoriale composta dagli ottimati contro i
popolari. Il popolo reclama le leggi tabellarie che prevedevano il voto segreto
per le proposte di legge. In questo contesto emergono le proposte dei Gracchi
che tentano la riforma durante la crisi della Repubblica. i Gracchi erano nipoti
di Scipione l'Africano e figli di Tiberio Sempronio. Facevano parte
dell’intelligentia Romana che propone un cambiamento. Tiberio Gracco è il
promotore della Riforma agraria è un tribuno e promuove la redistribuzione
delle terre sul suolo italico.
Le terre diventavano proprietà privata. le terre erano distribuite ai contadini e
vi era la limitAzione della distribuzione. La LEX assegnava un premio alla
natalità. Cercavano di ripopolare con la popolAzione autoctona e non schiava le
terre. Le parti rimanenti venivano prese dallo stato che tramite una
commissione agraria li distribuiva ai poveri i lotti. Così si rispondeva alle
esigenze di giustizia sociale che la plebe voleva. Nella commissione vi era il
suocero e il fratello di Tiberio questo viene così accusato di voler sovvertire
l'autorità del senato. Un'altro tribuno Marco Ottavio si schierò contro le idee di
Tiberio gli tolse i poteri e non fece approvare la legge agraria. Pone il veto alla
LEX agraria e fa destituire Ottavio, si fa eleggere triumviro, ma il pontefice
massimo gli si oppone destituire il tribuno infatti era un'Azione inaccettabile.
Nel 133 vi fu una sommossa e Tiberio fu ucciso il suo corpo venne buttato nel
Tevere. Dopo la sua morte la legge venne abbandonata, LEX agraria
abbandonata. La redistribuzione delle terre si arrestò.
Nel 123 a.c. Gaio Gracco venne eletto tribuno della plebe e proporre un
progetto di riforma più avveduto rispetto al fratello, voleva garantire la
sicurezza personale dei riformatori. Vuole riprendere la riforma con alcune
modifiche:
leggi sempronie: (andavano ad indebolire il senato): approvvigionamento
Granaio della plebe a carico dello stato vista la povertà della plebe, diritto di
cittadinanza Romana ai latini, diritto di voto ai soci. LEX sempronia iudiciaria:
era una pugnalata al senato: Gaio Gracco la emana stabilendo che solo i
cavalieri potevano appartenere alla giuria che giudicava i reati di concussione.
Escludeva così senatori che prima ne erano parte. Gaio Gracco stava cercando
alleanza con la popolAzione e con i socii italici. Ai Cavalieri viene concesso
l'appalto delle tasse nelle province d'Asia togliendo i senatori questo compito,
sempre meno potere ai senatori e nuova alleanza con Cavalieri e nuova
nobiltà. La riforma agraria di Gaio Gracco abbandona la redistribuzione delle
terre per fondare nuove colonie in Italia e in Africa ad esempio Cartagine
diventa una colonia Romana quindi alleanza con le province. Gaio costruisce un
sistema di limitAzione del potere del senato è un rafforzamento dei riformatori.
Di risposta e senato elabora un piano populista di consenso popolare così Gaio
si trova senza sostegno e lo scontro con il senato gli è fatale in quanto muore.
Dal 126 al 124 Gaio fu inviato come questore in Sardegna. Morte di Gaio
Gracco: il senato mandò contro Gaio Gracco il console Ottinio. Gaio fuggì e si
fece uccidere da un servo nel bosco con lui morirono molti dei suoi cittadini e
seguaci. Così finisce l'epoca dei Gracchi. Alla morte dei Gracchi la LEX agraria
viene distrutta: i proprietari furono autorizzati a vendere i loro Lotti, il popolo
ebbe nuove tasse sul demanio, LEX thoria: aboliva la LEX agraria. Il popolo era
molto legato al nome dei Gracchi.
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12/13 POLITICA IMPERIALISTA
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Nel 60 a.C. Cesare costruisce il suo rientro a Roma, si assunse il compito di
riconciliare i due imperatore Pompeo e Crasso, rivali dal 70, mostrando loro che
solo dalle loro discordie traeva forza il senato. Tentò anche di trarre dalla
propria parte Cicerone, ma probabilmente nell'estate del 60 venne concluso un
accordo segreto tra Pompeo Cesare e Crasso che prese il nome di primo
triumvirato.
L'accordo rimase segreto fino al 59 a.C.. Ad Entrambi i tre faceva Commodo
questo accordo. il triumvirato Venne detto mostro a tre teste, Cesare sapeva
che Pompeo e Crasso erano i 2 personaggi più rilevanti della scena Romana per
questo gli propose un'alleanza, un patto con l'intento di dividersi le cariche
politiche e assumere il controllo delle istituzioni repubblicane.
A Crasso viene fatta la promessa di vantaggi finanziari, a Pompeo viene
promesso una legge per la distribuzione delle terre ai veterani di guerra in
cambio Cesare voleva appoggio per le elezioni al consolato.
L'accordo era un fatto personale senza un riconoscimento ufficiale da parte
dello stato ma a livello sociale ci furono forti ripercussioni. I triumviri divennero
padroni di Roma e si sottrassero al controllo delle istituzioni repubblicane del
senato che fu molto debole. Cesare tenne per sé il proconsolato della Gallia
cisalpina dell'illirico e della Gallia narbonense per 5 anni. Cesare le voleva
sfruttare come basi di appoggio per fare campagne militari contro la Gallia
centrale e settentrionale che non erano di pertinenza Romana. la Gallia era un
territorio molto vasto di cui Roma controllava solo la zona della pianura padana
ovvero la Gallia cisalpina e la parte tra le Alpi e Pirenei ovvero la Gallia
narbonense.
Cesare venne eletto console nel 59 a.C. vi fu il suo primo consolato. Trash
aveva bisogno di riscuotere nuove tasse nelle province d'Asia Pompeo aveva
bisogno della ratifica ufficiale delle sue operAzioni in Asia e di accontentare i
soldati che lo avevano accompagnato nelle campagne d'Oriente, Cesare emana
leggi favorevoli all'accordo del triumvirato e alle necessità di classe Pompeo.
Il 59 fu l'anno del consolato di Cesare e decisivo per la storia di Roma, vi fu un
rafforzamento del potere dei tre uomini. Cesare voleva il governo della Gallia e
voleva a Roma una situAzione a lui comoda, fece decidere già i tribuni per
l'anno successivo. Cesare racconterà di questo periodo nel de bello gallico,
parlando di se in terza persona. Il secondo console bibulo fu ostile alla politica
di Cesare e anche alcuni tribuni gli erano avversi, ma tale era la sua forza che
gli oppositori furono repressi.
Il 54 a seguire fu uno degli anni più turbolenti vissuti sulla scena politica
interna di Roma, dopo che parti Cesare per la Gallia. I populares
determinavano il caos. Senatori e fAzione di Silla in preda alla plebe e alle
scorrerie di Milone che faceva parte degli optimates e Clodio che faceva parte
dei populares.
Roma era nel caos.
26
momento di sblocco tre legioni ad Aquileia perché il re della Dacia aveva
varcato il Danubio e minacciava i confini dell'illirico.
La conquista della Gallia fu un'impresa lunga e non facile, fonte di questa
guerra è il de bello gallico. I celti organizzarono numerose rivolte ma Cesare
riuscì ad assoggettare molte tribù galliche facendogli avere forte perdite, più di
un milione di Galli morirono e altrettanti furono ridotti in schiavitù. nel 58 Giulio
Cesare sconfigge gli elvezi quindi i Germani ed estende il dominio Romano fino
al reno. dopo i patti di Luca rientra in Gallia e riesci a respingere alcune tribù
germaniche Al di là del Reno, le tribù avevano cercato di valicare il fiume Reno.
riesce a sbarcare in Britannia senza grandi successi, ma ottiene grande fama.
nel 52 Vercingetorige capo degli arverni si mette a capo di una grande rivolta
contro Roma, adAlesia si decidono le sorti della campagna di Gallia:
Vercingetorige viene sconfitto nel 51 e l'intera Gallia viene trasformata in
provincia Romana assorbendo rapidamente la civiltà romana.
Ci si domanda se fosse una guerra preventiva o imperialistica, il trattamento di
Cesare per Vercingetorige ci fa vedere che la guerra non era difensiva Ma
imperialistica. Le tribù unite intorno Vercingetorige che si adoperò contro
Cesare furono i Celti. le popolAzioni descritte da Cesare nel de bello gallico
mostrano la Gallia divisa in tre: belgi, aquitani e Celti con lingua e leggi diverse.
nel 52 inizia la vera e propria conquista del nucleo più duro che era quello degli
arverni al cui capo vi era Vercingetorige.
la battaglia di Alesia del 52 si svolse nella terra dei mandubi, nella Gallia
transalpina, a confronto Cesare e Vercingetorige. Alesia fu l'ultimo baluardo dei
galli e la vittoria Romana consenti di annettere nuovi territori alla Gallia
narbonense. Alesia era situata su una collina in una posizione di naturale
difesa. un attacco frontale non avrebbe potuto avere esito favorevole per i
romani così cesareo per l'assedio. Modifica della strategia usuale. circa 80 mila
soldati si erano barricati nelle città insieme alla popolAzione civile dei mandubi,
perciò era questione di tempo e si sarebbero arresi per fame. Cesare fa un
perimetro intorno ad Alesia e dalle sedi alla città che non si può muovere. La
prende per fame. Cesare mette in atto con la controvallAzione un sistema di
difesa e assedio per lungo periodo e per un ampio perimetro.
-La prima battaglia: ebbe inizio a mezzogiorno con l'attacco della cavalleria
Gallica dall'esterno e terminò al tramonto. Esito a lungo incerto. Poi i Germani
concentrarono i loro attacco in un solo. e riuscirono a respingere ea porre in
fuga i galli. Vercingetorige rientro ad Alesia.
-La seconda battaglia: Dopo un giorno di intervallo i celti ripresero l'iniziativa, a
mezzanotte i galli sferrarono un attacco ancora dall'esterno. Immediatamente
Vercingetorige fece una sortita ovvero rientrerò. La battaglia continua fino
all'alba quando i galli esterni si ritirarono. Vercingetorige fu costretto ancora a
rientrare in Alesia.
-La terza battaglia: i galli cercarono di passare dietro il monte rea per portare
aiuto a Vercingetorige, ma l'esercito di Cesare libro e li respinse. verso di lui i
romani furono cinici, lo portarono a Roma e muori lì dopo 4 anni di prigionia.
Vercingetorige si arrende a Cesare.
terminato il suo incarico di proconsole nel 50 Cesare aspirava ad un secondo
consolato. Cesare era già al di qua delle Alpi con pochi uomini e sapeva che se
fosse rientrato a Roma senza godere dell'immunità come console e senza
essere spalleggiato dall'esercito, sarebbe stato perseguitato ed emarginato
politicamente. Pompeo accuso Cesare di insubordinAzione è tradimento.
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La situAzione precipitò e alla fine il senato su proposta di Pompeo, che si era
ormai schierato contro il vecchio alleato Cesare, dichiarò che lo stato era in
pericolo e affidò la Repubblica ai Consoli e ai proconsoli, mettendola in pratica
nelle mani di Pompeo. nel 49 a.C. Cesare passa il Rubicone, Pompeo con 60
senatori scappa da Roma. il 10 gennaio del 49 verrà pronunciata la celebre
frase da Cesare alea iacta est, dirà ora andiamo dove ci chiamano i prodigi
degli dei e la iniquità degli avversari. Tratto è il dado. dopo aver varcato il
Rubicone Cesare si diresse velocemente al sud incontrando poca resistenza a
Bari.
Riuscì a fare arrivare dalla Gallia soldi ai suoi sostenitori, denaro che gli serviva
anche per sostenere la guerra. in Italia il popolo accolse con favore Cesare, un
po' per entusiasmo un po' per timore. I contadini non volevano essere costretti
per combattere a fianco di Pompeo e i proprietari terrieri tenevano per le loro
proprietà e per le loro vite. Cesare viene inoltre ricordato per la sua clemenza e
per la sua mitezza. Era però inevitabile il confronto con Pompeo: 48 a.C. nella
piana di farsalo vi sarà lo scontro tra Cesare e Pompeo.
Il legato Labieno, Fedele di Cesare, era passato ai pompeiani, quindi Cesare
conosce bene la strategia. Opera di conseguenza: fa credere che vi sia una l'ha
debole da penetrare, ma in realtà ha un'ala di riserva che prende l'esercito di
Labieno di Pompeo alle spalle e gli distrugge.
Vediamo una nuova strategia di Cesare. La battaglia di farsalo avvenne il 2
ottobre del 48. Vedremo Pompeo sconfitto che fugge in Egitto Ma nel viaggio
verrà intercettato fatto prigioniero e ucciso. la sua testa fu presentata al
vincitore.
Cesare va in Egitto e conosce Cleopatra. Quando Cleopatra arriva a Roma
anche il gusto Romano subisce modifiche. con la vittoria di farsalo i pompeiani
non erano però del tutto distrutti, vi erano ancora focolai di sostenitori di
Pompeo e di eredi di mitridate.
Vedremo la guerra contro Farnace II erede di mitridate, che fu la più breve per
Cesare. La guerra contro Farnace II verrà stigmatizzata da Cesare nella celebre
frase veni vidi vici. Farnace sarà sbaragliato Azela.
Cesare marcia contro di lui con 3 legioni lo distrusse totalmente Nell'
annunciare a Roma la straordinaria rapidità di questa spedizione scrisse al suo
amico MAzio solo tre parole "giunsi vidi vinsi".
Fine della resistenza Pompeiana: con 3 decisive battaglie:
1) di zela nel 47, contro Farnace II
2) di Tapso nel 46, battaglia contro Metello e Giuba, nella quale si suicida
Catone,
3) di Munda nel 45, contro Labieno e agenti Pompeo, dove viene sconfitto
l'ultimo nucleo pompeiano. fine della resistenza di Pompeo. Svetonio e altri
ricordano i trionfi di Cesare e anche molti pittori rinascimentali nei
celebreranno i trionfi, ad esempio Andrea Mantegna. Celebrati i trionfi comincia
la politica di riforme a Roma, con il tempio di Venere genitrice. L'epoca
cesariana sarà una vera dittatura per questo inizierà il declino e la congiura.
Tratteremo svariati argomenti ovvero lo scontro finale della lotta tra i generali
e il senato, la dittatura e la morte di Cesare con la congiura e le resistenze dei
pompeiani nelle diverse parti del Mediterraneo.
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Sconfitto Pompeo Cesare deve combattere le ultime resistenze dei pompeiani
che non finiscono congela. Nel febbraio del 46 Cesare deve sconfiggere i
pompeiani e i numidi Uniti. Ricordiamo il suicidio di Catone con cui si conclude
la resistenza a Tapso. nel marzo del 45 Cesare sconfigge altre forze pompeiane
a Munda sotto il comandante Labieno, che perderà Qui la vita. Erano presenti
in questa battaglia anche i figli di Pompeo.
Dopo Tapso Cesare rientra Roma tra una guerra e l'altra, il 25 maggio del 46,
anno del calendario Giuliano ovvero quello che utilizziamo ad oggi fatto di 365
giorni. Roma.com Cesare e nel 44 viene nominato dittatore a vita.
I trionfi di Cesare sono emblematici sfarzosi ed estetici, e gli celebrò quattro
trionfi: sulla Gallia sull'Egitto su Farnace e su giuba ovvero sui nomi di.
Vercingetorige allora. Le feste furono concluse dall'inaugurAzione della basilica
Giulia e del foro di Cesare. Il dittatore era temuto e odiato Ma si mostrava
incline al perdono. Gli costruiscono fama di dittatore temibile ma era visto
anche come me che è Clemente. Cesare era incline a perdonare, vediamo
l'esempio in cui Cicerone ottiene il perdono per Marco Marcello, Nigidio figulo è
libero grazie all'ok di Cesare conseguito dopo che il senato si era recato a casa
di Cesare per richiederlo. Cesare porta a Roma Cleopatra, nel quartiere ad oggi
di Trastevere. Quivi era anche cesarione figlio di Cesare. Ambiente di Forte
moda e lei crea problemi nei rapporti sociali con le altre famiglie degli
optimates.
Cleopatra era una figura scomoda. Cesare per questo trasferire sul lago di
Nemi per ridurre i contrasti a Roma. La villa di Cesare e Cleopatra sul lago di
Nemi è la residenza in cui alloggio Cleopatra.
anno 45: ambiente Romano diviso tra chi vedeva in Cesare un dittatore
pericoloso e chi era a suo favore. Contrasto tra optimates e populares. Sallustio
è dalla parte di Cesare e dice che è troppo incline al perdono. Sallustio è
incaricato di sistemare le province d'Africa, mentre Cicerone si ritira nella sua
villa al Tuscolo. Qui Cicerone si dedica i suoi studi in quanto a Roma si rende
conto che non è più rappresentato. Si consola con i libri. Cesare incarica
Varrone di organizzare le biblioteche a Roma, questo è un forte smacco per
Cicerone che si vede messo da parte nonostante pensasse di poter diventare
nuovo consigliere di Cesare.
Uno degli impegni più forti di Cesare fu la riforma del calendario. In generale
intraprese la riorganizzAzione della vita pubblica romana, o però riforme
indispensabili, oltre quella del calendario importante fu la riforma sull'ordine
senatorio, ridusse di numero i senatori e volle ridurre il loro compito solo a
quello di consiglieri.
Così facendo il senato perde potere diventando soltanto organo consigliere.
questo è un esempio di dittatura, Cesare ebbe un'Azione diretta con i segretari
e non diede potere al senato. vennero organizzate le finanze, ripristinate le
dogane che erano state soppresse dal governo dei Nobili. Venne fatto il
censimento dei cittadini e venne ridotto il numero di quelli che potevano
beneficiare delle distribuzioni giornaliere di grano per risparmiare, Cesare
decide anche di controllare i pubblicani ovvero la categoria di controllori e
riscossori delle finanze pubbliche. Molti pensano che questa fu la vera causa
della sua morte in quanto con questa mossa diede il via alle congiure. Un'altra
mossa che testimonia la sua ambizione di grandezza e di assolutezza fu la
creAzione dell' aureo di Cesare, era una moneta d'oro che valeva 25 denari. Il
senato aveva fatto regolarmente coniare solo monete di bronzo e di argento,
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lui invece introdusse questa moneta d'oro. Cesare alla sua morte lascio nella
cappella di Ops del tempio di Saturno un tesoro di 175 milioni di denari, che
verranno distribuiti al popolo romano.
Grande gesto di generosità verso il popolo. L'esercito fu notevolmente
ampliato, parliamo di un esercito stabile di 26 legioni che alla sua morte erano
divise tra le varie province. Oltre a questo vi era anche un corpo mobile di 6
legioni che alla sua morte si trovava in Macedonia e si dirigeva verso il
Danubio. questa struttura dell'esercito fu ripresa da Augusto. Cesare inoltre
volle riformare i costumi e le finanze.
Venne pubblicata una legge rigorosa sul diritto di associAzione ovvero tutti i
collegi furono soppressi. Le associAzioni dovettero assoggettarsi
all'autorizzAzione del senato. Cesare diede premi alle famiglie numerose. Tentò
una riforma dei costumi ovvero una legge suntuaria che proibì il lusso
eccessivo della tavola e un'imposta per le colonne degli edifici privati, le
lettighe e gli ornamenti di perle.
In quanto pontefice massimo pensò di riorganizzare la religione. Furono
assicurati regolari introiti ai collegi religiosi, agli Ebrei venne accordato uno
statuto speciale. Cesare aveva grande amore per la cultura e per la letteratura,
per questo diede a Varrone il compito di organizzare le biblioteche. A Roma
furono eseguiti Grandi lavori: vena sistemato il foro, venne costruita la basilica
Giulia, sorse un nuovo foro al centro del quale vi era il tempio di Venere
genitrice, vi fu la bonifica delle paludi pontine e vi era in progetto di spostare il
Tevere ai piedi del Gianicolo e creare un nuovo porto ad Ostia. Furono opere
interrotte dalla morte di Cesare. Solo il foro di Cesare è inaugurato quando il
dittatore è ancora in vita. Il tempio di Venere genitrice è il primo dei fori
Imperiali ad essere realizzato, è l'unico ad essere inaugurato dal dittatore.
Il diritto latino nel mondo: inizia ad essere organizzata la romanizzAzione, la
sua attività si estendeva il tutto il mondo romano, voleva concedere il diritto
latino alla Sicilia. Fece alleanze e concordie con le popolAzioni vinte e
sottomesse, come strategia sulle province. Non riuscì a stabilire però un
accordo con Cicerone, che viveva in Campania. Nel dicembre del 45 Cesare era
andata a trovare Cicerone ma non riuscì a vincere l'odio feroce e subdolo, il
primo gennaio del 44 assunse il consolato con Antonio.
Era ormai vicino il tempo della congiura. una domanda che si fanno gli storici
era se Cesare volesse farsi re. Il senato gli dà molti titoli e onorificenze per
renderlo sempre più odioso agli occhi del Popolo, lui non rifiuta nessuna di
queste incarichi. Gli viene conferito il titolo di Divo Giulio quando è ancora in
vita. I suoi atti ebbero forza di legge e gli fu concesso di portare la toga
purpurea dei trionfatori dentro la città di Roma. Poteva sedere in senato su un
seggio dorato e gli venne dato il titolo di padre della patria. Ai giochi Romani
venne aggiunto un quinto in suo onore, un mese dell'anno prese il nome di
Giulio è una tribù quello di Giulia. Si giurò sul suo genio, il figlio naturale o
adottivo di Cesare avrebbe ereditato il titolo di pontefice massimo. più che un
eroe venne considerato un Dio, per questo si parlava di divus Julius. dopo la
morte sarebbe stato inumato all'interno del pomerio la cinta della città. ma
all'inizio del 44, il 26 gennaio, al ritorno delle ferie latine si vede la statua di
Cesare coronata da un diadema intrecciato alla corona di alloro. La folla lo
acclama, tribuni tolse il diadema e posero sotto accusa i manifestanti. Cesare li
accusò davanti al senato poi li fece deporre con un plebiscito.
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il 15 febbraio durante i lupercali Cesare stava seduto sui rostri con il suo trono
dorato, la corona di foglie di alloro e la toga di porpora. Antonio che dirigeva
una confraternita di luperci gli presentò il diadema, una fascia bianca che volle
gli stesso fuori intorno alla testa. Cesare allontanò il diadema e fece iscrivere
nei fasti che lo aveva rifiutato, nonostante Antonio glielo avesse offerto per
ordine del Popolo.
I giorni della congiura si avvicinano, i congiurati volevano la morte di Cesare,
alle spalle fomentava Cicerone. il senato si riunì il 15 marzo nella curia di
Pompeo in campo Marzio. La moglie di Cesare Calpurnia, spaventata da un
incubo, voleva trattenerlo a casa ed egli stesso era malato.
Ma Decimo Bruto venne a cercarlo a casa e lo condusse in senato, durante il
tragitto venne consegnata a Cesare una denuncia, lui non riuscì però a leggerla
in quanto davanti alla porta del senato Trebonio trattenne Antonio, che i
congiurati avevano deciso di risparmiare. Cesare si sedette sul suo seggio
dorato, erano circa le 10/11 del mattino, era il 15 marzo, i giorno delle idi di
marzo.
Il 18 marzo Cesare avrebbe dovuto partire per la Siria. i congiurati si affollarono
intorno a lui e Cesare si alza per farsi largo, allora cimbro gli strappo la toga e
casca, un tribuno lo colpi da dietro, Cassio lo colpi alla testa. quando Cesare
vide Bruto tra gli aggressori si nascose il viso con la toga e cadde crivellata
dalle ferite ai piedi della statua di Pompeo che era nella curia e che egli aveva
fatto restaurare.
I congiurati si dispersero allora all'aperto brandendo i pugnali e ha chiamando il
nome di Cicerone. Sarà la seconda pugnalata ovvero quella al collo a farlo
morire. Cesare riceverà un totale di 23 pugnalate.
Alla morte di Cesare fu Antonio a leggere il suo testamento, qui si scoprirà che
il popolo romano aveva ereditato l'intero patrimonio di Cesare. per questo il
popolo era contro i congiurati che si trovano costretti a fuggire da Roma. il
popolo vuole mettere al rogo le case dei congiurati. Venne coniata una moneta
per celebrare la morte di Cesare, fatta da Bruto.
Cesare era una personalità complessa che raccoglieva elementi contraddittori
e per questo ricco. Parliamo di molti e diversi cesari: vizioso libertino, membro
della gioventù dorata, amico di Catilina, rivoluzionario che specula sulla miseria
dei poveri, visionario che vuole essere re di un solo stato Mediterraneo con una
sola lex romana, erede di Gaio gracco, erede delle monarchie ellenistiche.
Svetonio lo considera il primo imperatore di fatto nelle vite dei dodici cesari.
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Le idi di marzo del 44 a.C. buttarono Roma nel caos, come avvenne nel 54 con
Clodio e Milone. Morto Cesare i cesaricidi credono di poter proclamare il ritorno
della libertà dichiarando Nulli gli atti del dittatore, e gettare il cadavere di
Cesare impunemente nel Tevere. in realtà il popolo è immediatamente
avvertito e minaccia seriamente I congiurati che si trovano costretti a rifugiarsi
sul Campidoglio. La folla blocca i cesaricidi. Marco Antonio rimasto
unico console e unica autorità legale in un primo momento si rifugia nella sua
casa sulle esquilino. Lepido rimane invece nel foro, vicino alle sue truppe, una
legione raccolta nell'isola tiberina, a sostegno dei cesariani, tiene scacco i
cesaricidi. Marco Antonio gli conferisce allora la più alta carica religiosa lasciata
vacante dopo la morte di Cesare ovvero il pontificato massimo. Marco
Antonio sembra essere l'erede di Cesare, Ma quando legge il testamento
scopre che Cesare aveva lasciato a ciascun cittadino Romano un dono
considerevole in denaro, e che aveva nominato Ottaviano suo erede. Il popolo
raccolse dalla piazza alcuni banchi, transenne e tavoli, lì accatastò un intorno
alla salma di Cesare e poi vi diede Carano fuoco e bruciarono con grande
rapidità. Presero quindi dal rogo alcuni tizzoni ardenti e corsero verso le case
degli assassini di Cesare con lo scopo di bruciarle. Marco Antonio si fa
consegnare le carte di Cesare, il suo testamento è il suo patrimonio, si attira il
favore del Popolo e organizza il funerale del dittatore. Il testamento e l'elogio
funebre entusiasmano la folla e Antonio sembra dominare la situAzione.
Per quanto riguarda i cesaricidi, Bruto riteneva che la morte di Cesare non
avrebbe portato alla guerra civile, Ma questo calcolo non si rivela esatto, Bruto
Cassio e gli altri congiurati devono abbandonare Roma. Ottaviano è l'erede
scelto da Cesare, era il suo pronipote e si trovava ad Apollonia quando
apprende la notizia della morte di Cesare. All'annuncio che Cesare lo aveva
nominato suo primo erede e lo aveva adottato raggiunse i veterani del padre
adottivo che lo accolsero come suo successore. Si chiamerà Gaio Giulio Cesare.
Recluta 3000 uomini e si pose come rivale di Antonio. Ottaviano aveva soltanto
19 anni ma aveva moltissime regioni dalla sua parte. Intanto Antonio tenta di
riunire il senato ma Cicerone non si presenta all'incontro. Cicerone organizza in
questa occasione alle filippiche contro Antonio.
grazie alle filippiche il senato va contro Antonio e suscita la guerra di Modena,
la prima delle 5 guerre civili tra il 43 e il 31. Antonio viene sconfitto e si ritira in
Provenza ma i due consoli che comandano l'esercito senatorio rimangono
uccisi. Intanto Ottavio è acclamato imperatore dalle sue truppe, ha con sé 8
legioni e sentendosi forte marcia su Roma, organizza i comizi elettorali e si fa
eleggere console. nonostante abbia contro Cicerone inizia un'opera di
riconciliAzione con Marco Antonio, che si concretizza nell'autunno del 43 grazie
alla mediAzione di Lepido e di Asinio Pollione, un amico in comune.
Si creerà così l'accordo del secondo triumvirato. I cesariani cercano un accordo
contro Bruto e Cassio. a Roma vi è un forte caos. L'accordo tra Antonio
Ottaviano e Lepido sarà di soluzione al caos in cui è Roma. parliamo del
secondo triumvirato, questa volta accordo con forma legale e valore legislativo.
Cicerone vuole accaparrarsi Ottaviano e farne il tuo pupillo, ce lo racconta
Svetonio.
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Cicerone ebbe in sogno un giovane che avrebbe portato la pace a Roma, lui
non identifica con Ottaviano, sono illusioni di Cicerone che guidato
dall'ambizione di grandezza e di mediAzione ha poco contatto con la realtà. Il
secondo triumvirato: Alleanza stipulata tra Antonio, Ottaviano e Lepido nel 43
a.C., il secondo triumvirato verrà detto Lex Atta e durerà per un periodo di 5
anni. fu stipulato nell'antica colonia di bononia, ovvero Bologna, con l'impegno
di sconfiggere i cesaricidi, mentre Lepido restava in Italia. All'accordo seguirono
le proscrizioni.
I tre discutono di strategie e vantaggi. Nell'accordo si prevedeva la condanna di
Cicerone e le liste di proscrizione che prevedevano la morte di tutti coloro che
avevano tramato contro Cesare. Ottaviano inizialmente cerca di difendere
Cicerone, ma Antonio è inflessibile. Ottaviano cede e accetta la decisione di
mandare Cicerone a morte.
Cicerone si trovava nella sua villa nel Tuscolo e cerca di scappare in Macedonia
non appena prende la notizia di essere stato condannato a morte, organizza
una nave per tentare la fuga ma viene raggiunto da uno dei sicari di Antonio
che gli taglia la testa. Intanto a Filippi, in Grecia, si recano Antonio e Ottaviano.
28 legioni furono traghettate in Epiro.
La campagna non sembrava favorevole ai cesariani che non potevano avere
rifornimenti dall'Italia, in quanto ne ho Domizio Enobarbo non permetteva agli
eredi di Cesare di avere approvvigionamenti e stAzionava con la sua flotta nel
Mediterraneo. Bruto e Cassio erano favoriti da un esercito numericamente
superiore, così riescono a fare arretrare le legioni di barbo e decidio e
occupano con il loro esercito il passo Montano.
La campagna di Filippi: 42 a.C. vedremo scontrarsi gli alleati di Bruto e Cassio
contro gli alleati di Antonio e di Ottaviano.
La battaglia durerà due giorni.
-Primo giorno: l'accampamento di Ottaviano e di Antonio è di fronte a quello di
Bruto e Cassio, ma non riescono a muoversi a causa della palude che si trova in
mezzo ai due eserciti. Antonio cerca una strada verso sud, ma Cassio gli sbarra
il cammino. Bruto alla meglio sull'esercito di Ottaviano, ma Ottaviano riesce a
rifugiarsi nelle paludi. Vi è una situAzione di stallo.
-Secondo giorno: Antonio è sbarrato da Bruto verso sud e Ottaviano vuole
prendere il grano e i viveri. Cassio sale sul colle per vedere la situAzione
dell'esercito di Bruto, ma una grande quantità di polvere non gli permette di
vedere nulla. Pensa che Bruto sia stato fatto prigioniero e il suo esercito abbia
perso, per questo si suicida. Cassio era il cervello delle operAzioni, i soldati
sono ora in certi sull'esito della battaglia e Bruto non riesce a rianimarlo. La
battaglia si svolgerà corpo a corpo, sarà molto sanguinosa è Bruto si vedrà
sconfitto dall'esercito di Antonio e di Ottaviano e si suiciderà. Possiamo dire
che Antonio Ottaviano riusciranno a vincere la battaglia di Filippi grazie alla
fortuna. dopo Filippi i cesariani emergeranno vincitori grazie ad una grande
fortuna.
33
Dopo Filippi:
nuova spartizione dell'impero, campagna contro i parti, impegno preso da
Antonio, combattere Sesto Pompeo, impegno di Ottaviano, distribuzione
agrarie ai veterani, impegno di Ottaviano. la redistribuzione delle terre ai
veterani genererà il primo contrasto tra Ottaviano e Antonio, la prima egloga di
Virgilio nei riecheggia le difficoltà. Ottaviano ha il compito di distribuire le terre
ai veterani, Ma i partigiani di Pompeo non gli semplificano il compito, nel 40
infatti vi sarà la seconda guerra civile a Perugia contro Lucio Antonio, Fratello
del triumviro, e Fulvia sua moglie. Ottaviano vincerà a Perugia, Ma grazie
all'intervento pacificatore Asinio Pollione, Antonio ed Ottaviano riusciranno ad
evitare una rottura definitiva del loro rapporto. Riescono a mantenere buoni
rapporti ma vi è di fondo un attrito. nel 37 viene riconfermato il triumvirato, ma
Lepido viene escluso. Vediamo quindi i due signori del mondo in Antonio e
Ottaviano. L'incontro avverrà a Brindisi, verrà confermata la spartizione
dell'impero:
-Ad oriente Antonio (dove vi erano i Parti da sedare).
- ad occidente Ottaviano.
Tra il 37 e il 36 Ottaviano cerca di conquistare la Sicilia, ma viene sconfitto per
mare a messina nel 37. Si scontra contro Sesto Pompeo. L'aiuto di Agrippa
riduce l'Azione di Sesto Pompeo all'inoffensiva, infatti Sesto Pompeo viene
sconfitto a nauloco e fugge in Oriente. Ottaviano emerge vincitore e sesto
Pompeo è costretto a fuggire sconfitto. La battaglia di nauloco del 36 vedrà
Ottaviano vincitore grazie all'aiuto dell'amico Agrippa. Augusto è ricevuto a
Roma come vincitore, Lepido che non è intervenuto molto, perde il suo potere
di triumviro. Ottaviano è ricevuto a Roma come vincitore e adesso è signore
incontrastato dell'Occidente. Ottaviano possiede un enorme esercito. Si
avvicina la guerra civile.
Antonio chiede aiuto ad Ottaviano per la guerra contro i parti in Oriente, ma
Ottaviano glielo nega. Sono i primi segni di rottura, che risalgono al 35. nel 34
Antonio invia una lettera al senato chiedendo di ristabilire La Repubblica e il
riconoscimento dei suoi provvedimenti Alessandrini. Il primo gennaio del 33
Ottaviano annuncia ufficialmente la rottura. Nel 32 viene emanato un
senatoconsulto: Ottaviano dichiara guerra ad Antonio e Cleopatra. sarà
importante la battaglia e lo scontro tra Antonio e Ottaviano in quanto genera il
mito della Vittoria di Ottaviano.
Lo scontro tra i due avverrà nel 31 ad Azio. in Oriente Antonio e Cleopatra
mettono insieme un potente esercito ed una flotta composti soprattutto da
forze egiziane, e fanno una grande propaganda contro Ottaviano. In Occidente
Ottaviano si fa eleggere console nel 31 e si fa giurare fedeltà dall'Italia e da
tutto l'occidente, ottenendo il comando della guerra.
Verrà fatta una propaganda contro Antonio molto forte anche qui. lo scontro tra
i due eserciti ad Azio avverrà per terra e per mare.
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Il 2 settembre del 31 vi sarà la battaglia: sarà molto controversa, alcuni
parleranno di un accanito combattimento e altri sosterranno che non vi sarà
alcuno scontro reale. Gli eserciti aspettano le mosse l'uno dell'altro. Verrà
considerato Apollo l'artefice della Vittoria. la situazione si sbloccherà soltanto
quando Cleopatra fugge e Antonio la segue. Abbandonano così il campo di
battaglia, permettendo ad Ottaviano di vincere lo scontro. La battaglia in realtà
non è avvenuta, ma le forze di Ottaviano vincono perché le navi di Antonio di
Cleopatra fuggono dal campo di battaglia. Cleopatra pur di non cadere
prigioniera sotto il vincitore si suicida Virgo la stessa sorte sarà quella per
Antonio.
L'era delle guerre civili era forse terminata. Per la storia le conseguenze di Azio
sono ben più importanti che la battaglia insetti. Queste conseguenze
appariranno assai presto e porteranno in piena luce le profonde trasformazioni
che si sono prodotte nelle mentalità nel corso di 17 anni che hanno preceduto
l'evento bellico. Con Azio finisco nelle guerre civili e viene inaugurata l'età
Augustea. Vi sarà la fine della repubblica è l'inizio del principato di Augusto.
20 OTTAVIANO AUGUSTO
da Repubblica ad impero un momento difficile per Roma, protagonista
Ottaviano Augusto, un pacificatore. Periodo tra il primo secolo a.C. e il primo
decennio del primo secolo dopo Cristo.
Ottaviano nasce nel 63 anno del consolato di Cicerone, e muore nel 14 dopo
Cristo dopo 44 anni di pacificAzione, moltissimi per la storia di Roma.
Tratteremo argomenti: l'età Augustea, il principato e le riforme istituzionali,
l'ordinamento delle province, l'organizzAzione del vasto impero. Gli obiettivi
saranno: analizzare la complessità dell'età augustea, il passaggio che segnala
un cambio della storia romana, studiare le caratteristiche del suo regime.
Augusto governerà per 44 anni, scriverà un'opera in cui raccoglie il suo
operato, dice ingrandito tutte le province del Popolo Romano situate alla
frontiera delle popolAzioni che non erano sottomesse al nostro impero.
RomanizzAzione anche di territori lontani, Svetonio il giorno della sua morte
insieme ai senatori gli conferisce altre onorificenze. Significava riconoscere che
l'uomo Augusto aveva talmente segnato la sua epoca che essa gli
apparteneva, viene chiamato il secolo storico secolo di Augusto. Il secolo gli
apparteneva. dopo Azio nel 31 a.C. vi è la sconfitta di Marco Antonio e di
Cleopatra, vi è la conquista dell'Egitto che gli permette di prendere il tesoro dei
Tolomei, con cui può portare avanti una nuova politica di professionalizzAzione
dell'esercito.
l'Egitto era ridotto a provincia in cui si entrava con il permesso dei senatori.
Governatore Sarà Cornelio Gallo, i senatori non potevano entrare nella
provincia d'Egitto senza l'autorizzAzione di Ottaviano. l'Egitto era quindi
proprietà di Ottaviano Augusto, signora del Mediterraneo.
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Quello di Augusto è un grande impero cosmopolita. La politica di Antonio era
stata apprezzabile e Ottaviano ne conserva alcuni principi: consolidare le
frontiere, rispettare la diversità delle città, allearsi con i principi e i re locali,
stringere alleanze, alcuni sovrani saranno dei posti e Messi a morte, punire o
perdonare alcuni, pacificare dei sentimenti verso Roma ed essere più sereni.
Ottaviano il primo gennaio del 29 riveste il suo Quinto consolato.
In Occidente Sparta viene incaricata dell'organizzAzione dei giochi aziaci, in
onore di Apollo che aveva fatto vincere a dAzio. Il senato e il popolo avevano
conferito ad Ottavia onori eccezionali, il suo nome era stato iscritto nei canti
dei sali, Augusto inizia ad essere associato a qualcosa di sacrale. nell'età di
Augusto parliamo di una politica di pacificAzione, Azio diviene ben presto un
mito sostenuto da artisti e letterati, nutrita da un alone religioso, Apollo a un
culto particolare e molti posti vengono edificati per Apollo. Così Augusto si
costruisce il consenso intorno alla sua figura di imperatore, si esalta la pace
grazie a lui. Viene costruita una città per
ricordare la vittoria di Azio, necropolis con un luogo per celebrare Apollo.
Augusto ha inoltre il consenso degli intellettuali: l'Auditorium di Mecenate,
scoperto Nella seconda metà dell'800, e realizzato per l'organizzAzione del
consenso intellettuale. Mecenate era un influente consigliere di Augusto e poeti
e intellettuali intorno a lui si riunivano e costituiscono la base del consenso e
dell'esaltAzione epica del regime Imperiale. Virgilio con l'Eneide propezio e
OrAzio concorrono ad esaltare questo periodo. Il senso più alto della
concezione mitica dell'opera di Augusto è nella ara pacis, testimonianza
efficace di quale ruolo svolge se la politica di pacificAzione anche nella
costruzione sacrale della figura del princeps. Ottaviano è arbitro della storia.
Nel periodo di Augusto è fondamentale la pittura, molto colorata. parliamo di
politica di pacificAzione 2 punti nel 29 il tempio di Giano viene chiuso per la
terza volta. La curia Iulia viene terminata da Ottaviano ma era stata iniziata da
Giulio Cesare, era il luogo in cui si riuniva il senato. Il 28 agosto del 29 viene
aperto il senato e sarà innalzata una statua della Vittoria è un altare dedicato
alla divinità per ricordare Azio e il suo vincitore. Ottaviano
studia i problemi di Roma e dell'impero, opera questi studi dal suo studiolo
nella casa al foro Romano. I problemi che Ottaviano si trova ad affrontare sono
di diversa natura: la città si estende Al di là del Tevere, l'approvvigionamento
di grano e acqua non sono sufficienti, la città non è sicura abbiamo incendi
piene del Tevere e manifestAzioni popolari, la manutenzione degli edifici
antichi va curata senza sosta, la mancanza di un piano urbanistico rende
scomoda la circolAzione, le costruzioni crescono senza criteri e il foro è
inadeguato, i lavori di Cesare vanno terminati. Vi è un nuovo piano
urbanistico e la ristrutturAzione e la necessità di terminare alcuni lavori iniziati
da Cesare.
L'organizzAzione del consenso popolare: rapporto diretto col popolo a cui nel
29 viene distribuito grano e sesterzi. Si prende direttamente il consenso
popolare. Augusto si assume il grande compito di modernizzare la capitale
dell'impero, e attento allo sviluppo della Roma imperiale. già Cesare dice che ci
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si doveva spostare verso il campo Marzio in quanto i confini erano molto più
ampi e dovevano essere rafforzati. i confini andavano consolidati visti gli
ampliamenti che già aveva iniziato Cesare, la città che deve accogliere il
mondo. Era necessaria pulizia manutenzione delle strade e pavimentAzione,
l'estensione verso il campo Marzio e magari La deviAzione del corso del Tevere.
Ottaviano abbandona alcune iniziative cesariane ma crea un collegamento tra
il foro e il campo Marzio. Ottaviano opera anche altri restauri ad esempio del
tempio di Apollo sosiano, crea nuove costruzioni ad esempio il suo mausoleo.
Ottaviano segue con attenzione tutto ciò che può promuovere la
modernizzAzione della città, segue le opere da vicino e i collaboratori sono i
suoi amici, ad esempio Agrippa e Mecenate.
Agrippa, edile nel 33, avrà il compito di lavorare sugli acquedotti. Fervente
attività di modernizzAzione della città. Statilio Tauro, console per due volte,
costruisce a proprie spese il primo anfiteatro in pietra nel 29 nella zona di
campo Marzio. L'anno che determina l'innovAzione del sistema
istituzionale fu il 27 a.C., più precisamente il 13 gennaio. con una strategia
studiata a tavolino Ottaviano ridà i poteri al senato in quanto doveva fare un
passo avanti, ma voleva mostrare e far vedere a tutti che non voleva
trasformare il suo potere in una monarchia né in una dittatura. Indicare una
data per la nascita del principato e quanto gli storici hanno tentato di fare, in
realtà ben 4 possono essere le date di inizio del nuovo regime:
31 vittoria ad Azio
29 grandi opere pubbliche
27 restituzione dei poteri al senato
23 momento in cui assume la potestà tribunizia, la carica più forte dei tribuni.
In questo momento Ottaviano viene nominato Augusto. Ridare i poteri al
senato è una strategia che gli consente di avere il doppio. Il senato non accetta
le dimissioni di Augusto e gli conferisce il titolo di Augusto, titolo con un
enorme peso. La difficoltà di dare una data di nascita al
Principato: il processo della nascita del principato è lento e studiato, il culto del
Divino nel nome imperiale, l'esaltAzione della persona di Augusto trova una
particolare espressione nella venerAzione religiosa che circondò la sua figura.
Grande sacralità della sua figura ma tenuto lontano dall'idea di monarchia. No
culto della persona ma dello spirito. Non rischio di sembrare un tiranno.
Augusto come Apollo, assimilAzione continua e spesso assimilAzione ad
Alessandro Magno. La sacralità del suo nome lo avvicina a Romolo e Quirino,
esaltAzione e dei ficAzione del suo spirito. L'opera più importante realizzata da
Augusto a cui lui stesso da un ruolo primario è la professionalizzAzione
dell'esercito. A sue spese crea un esercito per ridare libertà e restituire
la repubblica, si crea un esercito personale, questo ha un forte peso, pensiamo
a Pompeo nell'epoca dei Generali. L'esercito di Augusto era composto da
partecipanti di tutto l'impero e veniva conferita una pensione ai veterani data
dalla cassa dell'erario.
37
Il territorio era molto ampio, Augusto sottolinea la sua volontà di fermare le
conquiste, lo lascerà per iscritto anche nel suo testamento. il trofeo delle Alpi fu
dedicato nel 7 a.C. dal senato e dal popolo romano per commemorare la
definitiva affermAzione del dominio di Roma su tutte le Alpi. In Oriente con la
politica e la diplomazia Augusto riuscì a stabilizzare i confini con i parti. Dal Mar
Nero ai confini dell'Egitto gli stessi regni continui alle province a dominio diretto
provvedevano alla protezione dei Confini e sollevavano Roma dalla necessità di
costruire una propria struttura amministrativa. Così Augusta aveva il potere di
nominare i proconsoli. L'impero era sotto la sua sorveglianza.
Druso aveva conquistato i Germani e la colonia dei Germani veniva affidata
all'amministratore Varo, che però sottovaluta la potenza germanica che si
muove sotto arminio. nel 9 dopo Cristo nella selva di teutoburgo vi è una
grande sconfitta per i romani, simile alla disfatta di Cannes o alia. I Germani
sotto la guida di arminio sconfiggono i romani. Gli storici ricordano questa
sconfitta con orrore.
Varo non aveva capito che bisognava riorganizzare in modo prudente la
provincia germanica, lui invece forse c'ho la romanizzAzione dei germani
causando nella ribellione che fu fatale, i romani vennero sconfitti. Augusto ne
fu segnato, infatti raccomandava di non superare più i confini dei germani.
Augusto è consigliere del senato e tutte le magistrature passano da lui.
governa come consigliere e decisore del senato in modo sapiente. Questa
capacità di mediare con il senato viene detto compromesso: avere valenza
senza essere però tiranno nei monarca. Augusto era il primus Inter pares, la
figura dell'imperatore era avvolta da una forte sacralità. Nel 16 gennaio del 27,
tre decreti completano questa restituzione dell' imperium.
-Il primo decreto assegna ad Ottaviano il titolo di Augustus, che egli porterà
d'ora in poi come cognome, termine preso in prestito dal vocabolario religioso.
da questo momento tutto ciò che Ottaviano intraprende sarà aumentato da
una qualità superiore, in rapporto con la divinità. E gli ha già più che umano, lui
stesso dirà che da allora io ho superato tutti i limiti in autorità, non ho avuto più
potere di nessuno dei miei colleghi nelle mie diverse magistrature. Ottaviano
diviene imperator Caesar divi filius Augustus.
- il secondo decreto gli conferisce l'alloro e la corona civica, esposta sulla sua
casa, allusione al suo trionfo e al suo ruolo di Salvatore della collettività.
- il terzo decreto gli assegna le caratteristiche messe sullo scudo d'oro appeso
in senato, ovvero i caratteri di Virtus clementia iustitiae pietas. La virtù
dell'uomo saggio che governa un governo non basato sul potere militare ma sul
uomo virtuoso. il problema per Augusto è come stabilire la successione, non
poteva essere ereditaria ma poteva essere per cooptAzione. I suoi nipoti
moriranno prima di lui e non riesce a stabilire la successione come desiderava.
Sarà quindi costretto a designare come successore Tiberio, figlio di primo letto
della sua amata Livia. il possibile successore doveva essere inoltre gradito
all'opinione pubblica per i servizi che aveva reso. il 19 agosto del 14 a Nola
Augusto muore, poco prima aveva terminato di scrivere le sue imprese che
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celebrano la sua apoteosi. Il mausoleo di Augusto è l'apoteosi della sua vita e
della sua gente per lui e per i suoi successori. Augusto muore a 77 anni, avrà
funerali con apoteosi e coinvolgimento dell'intero popolo romano, sarà
acclamato come padre della patria. Era l'anno del suo tredicesimo consolato.
1)Tiberio governerà dal 14 a.C. al 37 d.C. Uomo molto colto ma inizia il suo
governo a 50 anni, scrive molto sulla storia da cui è molto attratto.
Caratteristica: dissimulatio ovvero pensava il contrario di ciò che diceva. Rifiuto
prima e poi accettAzione dei Titoli Imperiali da parte di Tiberio. Cerca di
riprodurre il modello di Augusto con il senato. Non era simpatico ad Augusto
che lo considerava un arrogante. dissimulAzione non spontanea Ma voluta è
ricercata grazie ad un forte autocontrollo gli sarà possibile. Mentre regna
continua le opere di Augusto, parliamo di tre fasi:
- Fase 1: dal 15 al 23 con la vittoria in Germania. druso il figlio e Livia muoiono
e anche Tiberio ha problemi di successione.
-Fase 2 dal 23 al 31 Roma è dominata da Seiano, capo del pretorio, che si
vendica della Gens giulio-claudia. Antonia minore si rivolge a Tiberio e lui
manda a Seiano una lettera di elogi che però termina con la sua condanna a
morte.
-Fase 3 dal 31 al 37 d.C., in questa fase Tiberio vive a Capri e governa da lì,
periodo di sospetti Chi è sospettato viene mandato a morte e privato dei suoi
beni. Tiberio morirà a Capri.
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Questo è il periodo in cui vi sarà anche la morte di Gesù e l'espansione dei
Cristiani. Tiberio emerge come la figura di un ipocrita poco positivo, ma buon
oratore e leonessa raffinato che riesce a vincere i Germani. Personalità
ambivalente.
3) Successore sarà Claudio che governerà dal 41 Al 54. Claudio è figlio di druso
maggiore e Antonia minore, la figlia di MarcAntonio, nipote di rivia e interno
alla linea dinastica della famiglia. Ha una vita molto dedita allo studio è
appartata. a 50 anni è acclamato in un modo abbastanza ridicolo in quanto era
nascosto dietro una tenda. Nutre un grande interesse per il mondo etrusco, con
lui ricordiamo importanti provvedimenti tra cui l'allargamento della
cittadinanza anche in Gallia, l'estensione dei privilegi dei cittadini Romani, i
privilegi dati alle donne, la ripresa delle opere pubbliche come ad esempio il
bar il porto il faro di Ostia. Da ciò emerge il suo animo studioso e intellettuale.
Fece uccidere la madre Messalina in quanto lei voleva fare un colpo di stato per
mettere sul trono suo figlio di 7 anni Gaio Silio a governare, così che avrebbe
potuto governare lei stessa.
Ricordiamo tre donne di potere: Messalina, Agrippa e Poppea, simbolo di come
il potere dinastico della Gens giulio-claudia fosse dominato dagli intrighi di
palazzo. Claudio elimina la religione dei druidi. Faccia da Roma gli ebrei che
seguono la religione di Cristo, è la prima persecuzione pacifica dei Cristiani. La
conquista della Britannia sarà caratterizzata da una forte RomanizzAzione.
Vengono rafforzate le frontiere del Reno e del Danubio e viene annessa la
Tracia.
Claudio ferma e parti in Oriente e conquista la Mauritania. Continua le
conquiste pur contro le indicAzioni di Augusto ma ai confini le popolAzioni
premevano e per difenderli i Romani continuano ad espandersi.
Dopo Messalina sposò Agrippina, che gli fece adottare Nerone, figlio del suo
precedente matrimonio. ancora vediamo un forte ruolo della donna.
4) Nerone governerà dal 54 al 68 d.C.. Nerone è voluto imperatore dalla madre
agrippina, proclamato con un importante discorso nel senato preparato da
Seneca, dove a ospita ad un impero che proceda di pari passo con le volontà
del senato.
Nerone si rivelerà un crudele tiranno conflittuale e contraddittorio. Plinio ce ne
parla come di un nemico del genere umano capace di uccidere fratelli moglie
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madre e figlio. Viene descritto inoltre come nemico della legalità. Voleva
fondare una nuova città a lui dedicata Neropolis, dove il centro fosse la Domus
aurea, capovolgendo l'ordine interno voluto da Augusto.
Nerone vota l'estetica come ideale di vita. Nel 55 Nerone fa uccidere la madre
agrippina e nel 58 si mette contro il senato creando una frattura in quanto
Nerone mette una tassa che il senato non accetta ed iniziano i dissidi. Fa
costruire un colosso di 37 metri a sua immagine per celebrarlo, la Domus aurea
era una costruzione imponente fastosa con 300 stanze utilizzata solo per le
feste.
La Domus aurea è l'emblema del suo modo di concepire la vita è l'essere
imperatore. Nel 65 vi fu La congiura dei Pisoni: intellettuali e militari vogliono
toglierlo di mezzo durante i giochi al circo Massimo in modo spettacolare, ma la
congiura viene scoperta e Pisoni uccisi. La congiura è il segno che il mal
governo di Nerone era arrivato al culmine.
In questi anni e muoiono anche gli apostoli Paolo e Pietro martirizzati. Da 64 a
67 ricordiamo il martirio di San Paolo e le persecuzioni ai cristiani. Nerone
vuole imprimere al suo impero lusso e sfarzo e grandiosità, ama l'arte e la
maestosità. il rapporto col senato lo vedrà in una forte divaricAzione:
inizialmente intesa e promesse, successivamente una frattura. La politica di
palazzo è dominata dalle donne rivalità con la madre agrippina intrighi
congiure e repulsioni. Nerone ucciderà la madre agrippina convinto da Poppea.
Nel 64 ricordiamo il grande incendio di Roma, dopo il quale Nerone può
ricostruire il suo mondo Città ideale, frutta c'ho per costruire la sua famosa
residenza la Domus aurea. Tale residenza è sintesi degli ideali estetici voluti da
Nerone: estetismo e crudeltà. Nerone morirà nel 68, con lui vi sarà la fine della
dinastia giulio-claudia e la fine degli ideali di Augusto. Il governo della Gens
Giulia per dinastia e non per merito terminerà, è connesso termineranno i sani
costumi dei Romani.
Vespasiano fu il primo della dinastia Flavia, la nuova dinastia che arriva dopo le
4 guerre civili del 69 a causa della mancanza della legge sulla successione.
Vespasiano erede di Tito è fratello di Domiziano.
Tratteremo l'argomentAzione di Vespasiano e la riorganizzAzione dell'impero,
le conseguenze dell' opera riformatrice di Vespasiano. I Flavi saranno una
dinastia unità ma non omogenea, Domiziano portò a una svalutAzione della
dinastia, di questo ci racconta Svetonio nella vita dei dodici cesari nell'ultimo
capitolo. Svetonio racconta che Vespasiano raccolse e recuperò un impero
ormai stabile vacillante.
Il trionfo di Vespasiano fu un trionfo militare. Vespasiano proviene dal basso
non da una famiglia illustre ma riesce a mantenere il Principato. Riuscirà grazie
all'alleanza con il governatore della Siria muciano.
La dinastia Flavia durerà per un totale di 27 anni. Vespasiano è molto legato al
simbolo del Colosseo o anfiteatro Flavio, opera politica usata per restituire ai
cittadini di Roma l'area che Nerone aveva usato per la sua autocelebrAzione.
Vespasiano ridà a Roma dignità. Svetonio lo descrive come un uomo comune,
con senso di humor, dice che si svegliava presto e lavorava fino a tardi, dedito
al suo ruolo voleva ridare Romani ciò di cui con Nerone erano stati privati.
Nel 66 avviene la guerra giudaica, Nerone è ancora vivo. Vespasiano inviato
con il suo esercito per domani la guerra giudaica. Durante la guerra giudaica si
susseguono I quattro imperatori e Vespasiano è fedele allo stato ma non a
Nerone o a Galba. Muciano governatore della Siria lo convince a prendere le
armi. dice che il suo nome è nobilitato dal trionfo. Il suo incarico di reprime nel
66 la guerra giudaica gli fu affidato da Nerone, la guerra terminò quando vi fu
l'anno dei quattro imperatori e al termine Ovest Esso diverrà imperatore, il
primo luglio del 69 viene proclamato dalle sue legioni ad Alessandria grazie a
Tiberio Alessandro. Doveva affrontare vari problemi ovvero la guerra giudaica
la guerra civile la rivolta batava la riorganizzAzione dell'impero e la
determinAzione di leggi per la successione che aveva già causato
precedentemente le 4 guerre civili.
La guerra giudaica terminò con la distruzione del tempio gioiello di
Gerusalemme è simbolo del religione monoteista. Il nome della Giudea sarà
cancellato dalle province Romane e loro beni presi ed esposti nel templum
Pacis per senza di restituzione ai Romani e per celebrare Vespasiano come
erede di Augusto e della dinastia giulio-claudia.
Negli anni a seguire Vespasiano vuole ricostruire una pace che chiama Pace
Augustea. La guerra giudaica fu molto sanguinosa, zeloti e idumei uccisero e
fecero strage sul Popolo. questa storia viene ricordata e riportata da Flavio
Giuseppe che fu a Roma dal 37 al 100 a.C., Esso nacque a Gerusalemme ma
morì a Roma, era ebreo ma adottò il numero mano per il contatto con i Flavi.
Fu educata da una ricca famiglia ebraica è molto aperta gli influssi greci e
latini. Durante La prima guerra giudaica Flavio Giuseppe, governatore militare
della Galilea, sapeva di non poter vincere contro i Romani Ma era contro l'idea
di molti ebrei di un suicidio di massa, si consegna ai Romani e riceve clemenza.
Racconta di come i Romani distruggono Gerusalemme, sacchetti, rapine, morte
e fuoco. Hanno pietà per i morti di fame che trovano ma non uccidono tutta la
città. Fu una fine mossa verso sera, Gerusalemme era in fiamme. venne
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incendiato il tempio da una regione storica e gloriosa Romana. Vi furono alcune
rivolte sparse che terminarono solo nel 74.
Per placare le ire volte si cercò di suscitare un nAzionalismo batavo. Gaio Giulio
civile capo dei batavi scatena una rivolta contro l'impero Romano, così che
vitellio è occupato e Vespasiano entra più facilmente a Roma. La rivolta è
sempre più forte. Vespasiano a chiaro che uno dei problemi da risolvere è
quello relativo alla successione, per non riproporre conflitti tra senato ed
esercito, che è quello che nomina l'imperatore. Visionato e modificato dalle
epurAzioni che gli imperatori della dinastia Giulio Claudio avevano fatto era
scarno. Nella sala del fauno troviamo un frammento della LEX che dice quali
sono i doveri delle imperator, questa l'ex fu fatta da Vespasiano. Cesare
Vespasiano Augusto ebbe un momento di saggezza e intuizione politica
capendo cosa poteva fare per riguardare il senato.
Arriva a Roma con una situAzione tremenda, Roma distrutta dalle guerre dagli
incendi dai saccheggi, le riserve di grano sono molto povere. Al centro di Roma
la Domus aurea simbolo della tirannide di Nerone. Lui voleva ristabilire la pace.
Servivano molti soldi per ripristinare l'impero, i Flavi fanno che costruiscono
Roma come la vediamo oggi.
Vespasiano aumentò le tasse, mise una tassa sui vespasiani, pagavano le tasse
anche le province, anche la Grecia che era stata esonerata da Nerone degli
ebrei, tutti gli uomini pagavano le tasse dai 3 ai 60 anni per il tempio di Giove.
In più venne rinsaldata la riserva di grano. Tutto veniva registrato per rientrare
nelle spese e poter risanare la città di Roma, parliamo di riforma dell'economia.
Vespasiano introdusse inoltre e sub se ci va ovvero i campi ager pubblici
esterni alla centuriAzione, che erano stati occupati. Vespasiano rastrello ai
terreni e li rivendette a prezzo maggiorato per guadagnare.
Ebbe una forte parsimonia per il bene dello stato, e questo ci ha testimoniato
dai racconti di Svetonio. Nel tempio della pace viene esposto pubblicamente il
bottino portato via dalla guerra giudaica e le ricchezze della Domus aurea. Il
bottino di guerra giudaica viene usato per opere pubbliche per i cittadini e non
per arricchire l'imperatore, ma per costruire il nuovo volto di Roma.
Vespasiano utilizzo al denaro per opere pubbliche. Sopra la Domus aurea fu
costruito l'anfiteatro Flavio ovvero il Colosseo per i cittadini. Nel 74 inizia la
costruzione del tempio della pace, lo narra Plinio il vecchio, dicendo che era
una delle sette meraviglie del mondo. Era accessibile al pubblico viale una
biblioteca è una pianta in marmo di Roma: forma urbis che ancora quella di
oggi.
Nel 75 Vespasiano celebra con Tito il trionfo sulla guerra giudaica.
RappresentAzione di Giulio Romano dove l'imperatore suo figlio e la dea roma
ma passano vincitori sotto L'Arco di Tito. Nella curia ovvero la sala del senato
Vespasiano è criticata dai senatori soprattutto da elvidio un senatore filosofo
che si ribella alla politica di Vespasiano perché vuole un Principato ereditario,
suo figlio imperatore, il senato non appoggia. Vespasiano morì nel 79, i figli si
accusarono di averlo avvelenato e di aver fatto il testamento. Forte disaccordo
all'interno della famiglia.
Gli storici faranno una stima positiva di Vespasiano e di Tito e negativa verso
Domiziano, ultimo esponente della dinastia Flavia. Tito dedico una sezione
trasversale del tempio al padre. Domiziano terminerà tutte le sue opere
lasciate incompiute dal padre che morirà nel 79.
44
25 I FLAVI: TITO
Tito è il secondo imperatore della dinastia dei Flavi, avrà un regno breve ma
intenso. Emblema del suo trionfo sulla guerra giudaica è L'Arco di Tito.
Vedremo trionfi e calamita, esamineremo l'evoluzione politico-istituzionale del
principato. con Tito avremo un Principato ereditario, parla di lui Svetonio nella
vita dei cesari. Tito è figlio di Vespasiano. Vespasiano ebbe due
figli Tito e Domiziano una famiglia Imperiale. Svetonio parla di Tito come un
uomo amato delizioso rispetto agli orrori degli imperatori passati, un grande
imperatore con etica e moralità per cui è ben volere di tutti. Tito governerà per
2 anni. La Roma che vediamo e la
Roma dei Flavi che inizia con Vespasiano e continua con Tito e terminerà con
Domiziano. Svetonio ci dice che era bello e non tanto alto, aveva Grazia e
vigore, era incline alle arti militari all'oratorio e alla musica infatti suonava la
lira. Comandante riflessivo e prudente ma deciso E bravo a mediare.
Sostiene il padre Vespasiano nella conquista dell'impero e fa l'accordo con
muciano governatore della Siria. Tito nei due anni di impero affronta vari
problemi tra cui la guerra giudaica dal 66 al 70 Tito resta a Gerusalemme per
portare avanti la guerra in favore di Roma. Flavio Giuseppe ebreo, porta le
notizie fondamentali della guerra. Forti attriti nel gruppo degli ebrei ad esempio
zeloti contro sacerdoti eccetera nel tempio ebreo Caligola cerco di mettere una
sua statua, Pompeo penetra nel tempio Ma la scintilla scocca quando vi fu una
rivolta contro il culto dell'imperatore nel tempio ed iniziò la Prima Guerra
giudaica.
Emblema della guerra giudaica fu la conquista della candelabro con 7 braccia.
La conquista dovuta ai Flavi, prima Vespasiano E poi ha detto, Vespasiano nel
69 parte lascia a Tito l'incarico di concludere la guerra. Ti fa costruire un muro
intorno a Gerusalemme per isolarlo e penetrar la, prendendola per fame. Flavio
Giuseppe si consegna e si salva, molti ebrei optarono per il suicidio di massa.
Il 9 agosto del 70 Tito venne proclamato imperatore. Il 7 settembre cadono le
ultime resistenze e la legge decima doveva solo garantire la pace. La presa di
Gerusalemme avviene con grande sangue e ruberie, forti sciacallaggio ma non
solo da parte dei Romani anche tra fazioni interni degli ebrei stessi. Tito dirà
non è solo colpa mia. Quando vinse i soldati lo nominarono imperatore, capo
della Gioia. Non vi fu contrasto con il padre Vespasiano
perché era imperatore nominato dall'esercito. Nel 72 vi fu la presa di Masada a
Israele, gli assediati optarono per il suicidio collettivo per pur di non
consegnarsi a Romano. L'Arco di Tito è un bassorilievo con il candelabro a sette
braccia. L'Arco del trionfo di Tito è fatto di bassorilievi interni che lo ricordano e
lo esaltano e lo divinizzano, Tito è rubato da un'aquila e portato in cielo. L'arco
è di 15×13 metri in marmo. il pittore Giulio Romano nel 1537 raffigura la
vittoria con Tito Vespasiano e la dea Alata della Vittoria mette sopra di loro la
corona e passano sotto l'arco. CelebrAzione del trionfo si porta l'esercito in
45
città. Tutte le ruberie sono portati a Roma, oro e argento a volontà e il
candelabro a sette braccia. Emblema della conquista giudaica. L'iscrizione
sull'arco riporta: il senato e il popolo Romano al Divino Tito, figlio del Divino a
Vespasiano, Chiara volontà di non andare contro al senato né contro
Vespasiano Augusto. contro il popolo Romano per avere la pace e la stabilità.
Nell'arco la dea Roma incorona e tiene il morso dei cavalli e la vittoria incorona
l'imperatore. Simbolo del trionfo: tito che porta una biga con 4 cavalli.
Un altro problema di Tito fu Berenice, sorella di Agrippa, regina che aveva
preso con sé. per i Romani era un problema come Cleopatra, per questo è
allontanata e Tito la rimanda via per non mettersi contro il popolo Romano e il
senato. Tito costruisce le terme di Tito, ma ci furono gravi calamita per cui
molte cose si rovinarono e andarono rifatti.
La calamita che ricordiamo maggiormente fu l'eruzione del Vesuvio che coglie
nel 79 Pompei Ercolano e copre tutto tra cui alcune cose ancora non Finizio.
Morì in questa eruzione Plinio il vecchio che avevo una villa di fronte al Vesuvio,
disse ai suoi servi che il fuoco era dato dai contadini che non lo avevano
spento. Non immaginava una tale tragedia. Pino un giovane ricostruisce
l'eruzione del Vesuvio. Plinio cade soffocando a terra causa l'aria piena di
cenere. L'eruzione duro parecchi giorni. Il corpo di plino il vecchio fu ritrovato
intonse di leso come se dormisse. L'eruzione del Vesuvio annientò finanze e
soccorsi, ma l'anno dopo nell'80 un incendio devastò il colosseo in costruzione.
Domiziano riprenderà la possibilità di terminarlo. Tito affido tutte le sue
ricchezze per risanare la città dall'incendio. Laccato l'incendio scoppiò la
pestilenza che mise di nuovo in ginocchio l'impero di Tito. Lui fece il possibile e
mise in campo tutte le sue risorse. I Flavi furono una dinastia che segna il
ritorno alla normalità, fondamentale fu la restituzione al popolo degli ottanta
ettari occupati dalla Domus aurea che fu sostituita con la grande opera
pubblica del colosseo, continua l'opera di statalizzAzione dell'impero iniziata
dal padre, non vi è la possibilità di uso privato del suolo pubblico.
26 DOMIZIANO
Domiziano era il secondo figlio di Vespasiano, Sara tirano dopo la morte del
fratello Tito. L'obiettivo analizzare la problematica dell'impero di Domiziano.
Venne definito da alcuni o Novello Nerone. Politica di tirannide e complotti
contro politica oculata di pacificAzione di Tito e Vespasiano. Domiziano regnerà
dall'81 al 96. Vespasiano progetta di far sposare Domiziano con la nipote
Giulia, non era uno scandalo. Ma Domiziano sposa Domizia longina figlia della
famiglia di domizio senatoriale, molto ben visto dal senato e parte di una
famiglia sopravvissuta l'espugnAzione fatta da Nerone. Fu la stessa mossa con
la stessa funzione di Livia per Augusto.
Domiziano si fa chiamare dominus et Deus. Domizia la chiama Augusta e fa un
monumento funebre tutto a lei dedicato.
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Longus et unus annus : Tito Vespasiano in Oriente con la guerra giudaica e
Domiziano a Roma continua a costruire la Roma che vediamo oggi. Svetonio e
tacito parlano di Domiziano che sfugge alla morte durante la guerra contro
vitellio. si rifugia sul Campidoglio con lo zio sabino e alcune truppe Flaviane
presso il guardiano del campo riesce a rifugiarsi e salvarsi. Quando le truppe di
vitellio irrompono e incendiano il tempio lui si mette in salvo. Aiutato dal
governatore di Siria. Con Domiziano Svetonio conclude la vita dei cesari.
Domiziano rappresenta l'autorità Imperiale dei Flavi a Roma. Domiziano si fa
chiamare Cesare Augusto germanico per le guerre da lui affrontate, era bello e
di alta statura, spesso arrossato di rabbia non per modestia. Stava sempre per
conto suo lo ricordiamo con un Bruto carattere non amante dei banchetti.
Svetonio e tacito dissero che il vero governo però non fu tenuto da lui che si
era nascosto ed era troppo giovane ma fu Luciano governatore di Siria ad
avere il potere Imperiale a Roma.
Domiziano abita sul Palatino nella Domus Flavia costruita nel 81 d.C. sede del
palazzo imperiale degli imperatori per 300 anni, la Domus Flavia aveva senso
politico come aula regia e se è sede privata. Simbolo di grandezza di dominus
et Deus. La Domus Flavia era costruita in due parti l'aula regia per le
operAzioni di governo e l'altra ala per la parte più personale, ancora possiamo
vederne alcuni resti è forte simbolo del suo grande amore per il lusso.
Alcuni letterati lo elogiavano ad esempio Marziale. Era devoto a Minerva e a
Giove rifarà il tempio di Giove capitolino. Per ristrutturare fare nuove opere a
Roma servivano molti soldi, dedico ad Iside un tempio in campo Marzio. Istituì
la legge prima minervia a cui era devoto, lo stadio di Domiziano in Piazza
Navona vediamo alcuni resti. Anche lui come Nerone recitava spesso versi
nelle ville verso la periferia In cui amava trascorrere tempo in solitudine, ama
la tranquillità ad esempio che ritrova nella villa di albana.
Il Colosseo viene alla luce grazie a tutta l'opera della dinastia Flavia, Domiziano
è ritratto mentre ne dirige i lavori. Marziale dice che il Colosseo è una delle
sette meraviglie del mondo anche più bella delle piramidi. Il Colosseo è
espressione del dominus et Deus simbolo di potenza e forza politica. La sua
opera edificatrice fu forte anche in altre province dell'impero ad esempio ad
Efeso: qui fu Eretto il tempio di Domiziano voluto per la divinizzazione della
dinastia Flavia, vicino al luogo in cui era esiliato San Giovanni a pantheon.
Personalità feroce disturbata nella fase iniziale di follia in cui iniziano le voci dei
complotti ai suoi danni fino al 93 d.C. in cui anche i senatori dovete scendere a
Patti con lui. fu sempre isolato e persegui simpatizzanti cristiani. Domiziano si
sente al centro di complotti fa condannare anche alcuni cristiani della sua
famiglia. Le sue guerre non furono molto fortunate ad esempio la sua
impresa contro i caledoni dov'è Romani emergono come saccheggiatori e
predatori che devastano il popolo. Tra 78 e 83 con le campagne di agricola
completa la conquista della Britannia emergendo come ladri rapinatori e
saccheggiatori che distruggono pur di conquistare. Con le sue
conquiste Domiziano si fa chiamare germanico ma commette degli errori e non
riesce a riportare stabilità e grandi vittorie.
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Nel 96 d.C. Domiziano fu eliminato da una congiura a palazzo, si coalizzano
contro di lui diverse forze di Rango conservatrice ovvero i senatori e di Rango
innovatore o veri cristiani. Alleanza quasi contraddittoria ma determinante per
la fine della tirannide.
27 NERVA
adottato da Nerva nel 97 arriva a Roma dopo aver sistemato i confini della
Germania. Il suo Principato andrà dalla morte di Nerva nel 98 al 117. Ebbe
molti Titoli e connotAzioni per le sue imprese.
QualificAzioni stampate sulle monete, tutto molto positivo. Tratteremo la
politica militare e il governo delle province è l'imperatore soldato, le imprese
edilizie e i servizi, la costruzione di opere fatte una volta e per sempre, ad
esempio la colonna traiana. Traiano era molto bravo a mediare con il senato,
con lui l'impero raggiunge la massima espansione. ebbe una carriera condotta
con fedeltà sotto i Flavi, primo imperatore non italicus, proviene dalla Colonia
fondata da Scipione l'Africano, ma padre di origine Italica. Nell'89 difenderò ma
quando Saturnino si allea con i barbari e i confini rischiano di vacillare.
Per questo Nerva lo adotta come militare che poteva salvaguardare i confini e il
governo. Arriva a Roma a piedi, molto popolare tra il popolo e l'esercito e
distribuisce il con Giano ovvero vino e grano, in questo caso lui dava monete
per accattivare il popolo. Acquisisce consenso da popolo senato e dall'esercito.
Lodato da Plinio nel panegirico, parla di opere civili e realizzate da Traiano per
migliorare l'impero, e dirà eri importante e non lo sapevi. Traiano si circonda di
persone qualificate in ambito giuridico militare ed edilizio, consigliato molto
bene anche dalla moglie plotina. Ricordiamo boccadoro Plinio il giovane Sesto
Giulio Protino nerAzio Prisco Lucio Licinio sura Apollodoro di Damasco ovvero
colui che fece la colonna traiana.
L'opera civile di Traiano verrà seguita da Adriano e permetterà di raggiungere
meglio le province. La moglie plotina nel 105 verrà onorata del Titolo di
Augusta. descritta da Cassio Dione come forte ma umile. Molto influente con il
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senato e per la successione di Adriano. grazie ai buoni rapporti con il senato
verrà detto Optimus cioè il migliore, Titolo che lo avvicina a Giove.
Nel panegirico ancora i senatori consideravano il suo regno come un regno
degli dei. le opere di rappresentative di Traiano sono i mercati. Adriano ci lascia
una sua biografia che testimonia la sua grandezza grazie alle grandi opere
edilizie che fece.
Nella colonna traiana vengono mostrate le sue imprese militari grandiose,
mostrano le due guerre in Dacia. il tentativo era sottomettere la dacia,
l'obiettivo Massimo a cui tende e Alessandro Magno, il sogno di quella
grandezza.
Nell'88 Traiano aveva vinto a metà, perché Ida ci si erano armati e Decebalo,
re dei ghiacci, rappresenta ancora una minaccia. Decebalo si allea con i parti e
altri popoli barbari. Vi è una dura lotta dei Romani per difendere i confini.
Le 2 guerre daciche, la prima sarà nel 101 e nel 102, i Romani entrano nel
territorio dei baci e puntano al cuore alla capitale. Attraversano il Danubio con
barche parallele. È possibile seguire la penetrAzione nel 102 l'esercito Romano
arriva nella capitale che viene distrutta, Ida ci devono consegnare alcune
attrezzature da guerra, arretrare e accettare di non potersi muovere senza l'ok
da parte dei Romani.
Tra la prima e la seconda guerra dacica vi è la costruzione del ponte sul
Danubio grazie ad Apollodoro di Damasco. Questo ponte sarà utile nella
seconda campagna in Dacia tra il 105-106. questa seconda campagna fu
vittoriosa per i Romani, fu la fine della Dacia libera è il suicidio di Decebalo.
Decebalo succiso e pur di non cadere in mano nemica e la sua testa fu
consegnata Traiano. Viene costruita Ulpia traiana, città al posto della
precedente capitale. Tutto ciò è illustrato Nella colonna traiana con bassorilievi.
Germanico e dacico furono i Titoli assunti da Traiano e riportati sulle monete
per la sua campagna vittoriosa oltre Roma.
Le sorprese edilizie e quelle militari sono sempre affiancate da Apollodoro di
Damasco. Le sue imprese sono fatte una volta e per sempre. Nel 100 d.C. via la
tabula traiana in territorio jugoslavo, fatta tagliando i monti e raddrizzando le
curve.
Viene realizzato inoltre il foro Traiano dopo la vittoria sui Daci per celebrare
Traiano e la vittoria dacica, il foro Traiano è il più grande che esiste iniziato nel
107 finito nel 113. Via inoltre la colonna traiana fatta in marmo di Carrara dove
viene raccontata la guerra in Dacia, terminata completamente nel 113.
La colonna traiana fa anche una propaganda per immagini dell'imperatore e
dei Romani che avanzano nel territorio dacico. è realizzata mediante una
sequenza temporale e successivamente spaziale, vi sono due linee secondo cui
si organizza il racconto. il racconto è narrato aspirale sulla colonna. Il popolo di
Roma conosce così la storia delle guerre daciche.
I Romani e emergono come vincitore e Ida ci come perdenti. Ida ci si
assoggettano all'Impero di Roma, forti dignitosi difficili da combattere ed hanno
ancora più prestigio all'Impero. viene mostrata la composizione la struttura
dell'esercito in modo molto dettagliato. Nel 107 i Romani vincono la seconda
battaglia.
La colonna traiana è la prima realizzata in questo modo e diventa tipicamente
Romana e viene conservata nel medioevo. altra opera di Traiano sono mercati
traianei, realizzati da Apollodoro di Damasco, si tratta di 150 locali ancora oggi
visibili realizzati su due piani. Era un'opera molto maestosa.
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Ricordiamo la basilica Ulpia è la colonna Al centro tra la biblioteca greca e
quella Latina, la colonna era di 40 m. Anche le province furono adornati di
monumenti Edilizi ad esempio la fontana di Efeso.
Nel 101 il re Agrippa di Giudea lascia Traiano come erede del suo regno, ma il
popolo dei nabatei, lì vicino, sono annessi da Traiano alla Giudea per fare delle
coste mediterranee tutta una provincia Romana. Roma è grande e i confini
sono molto ampi. Nel 113 avvennero le guerre partiche, un ulteriore impresa di
Traiano.
I parti mettono sul trono di Armenia un re fantoccio senza chiedere il parere di
Roma, Roma quindi invade regno dei parti nemici temibili e indomabili che
limitavano l'espansione e bloccavano il sogno di Alessandro Magno di essere
sempre più grandi.
Ci chiediamo se Roma avesse il sogno o la necessità di espandersi avendo
come ideale Alessandro Magno. L'arco di Traiano a Benevento e simbolo della
politica di Traiano ovvero teoria del potere, protezione di classi povere e deboli
rappresentata dai bambini. Governo protettivo iniziato con Nerva.
Si modifica il concetto di governo dominus et Deus, no divinizzAzione.
Verso i cristiani e moderato, vuole condannare solo con loro che sono
realmente colpevoli di non voler adorare gli Dei e chi persevera in queste
scelte.
Per questo è considerato un principe moderato da Plinio che narra di lui.
Ricordiamo inoltre la sua grande benevolenza verso i cittadini.
L’impresa partica sposta troppo l'attenzione da Roma verso posti molto
lontani.
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La terza guerra giudaica va dal 132 a 135, dura tre anni ed inizia con la rivolta
di bar Kokhba, nuovo Messia che promuoveva rivolta popolare. 580000 ebrei
furono uccisi, Adriano cerco di sradicare la religione ebraica, proibì la torah
brucio i rotoli sacri e cerco di far adottare il calendario Romano. 985 villaggi
vennero distrutti.
Il monumento funebre di Adriano fu il mausoleo. Il senato si oppose a rendergli
omaggio e non è usato da subito. Adriano vuole entrare nella morte a occhi
aperti consapevole dell'eternità di Roma.
Imperatore della casa degli Antonini: Antonino Pio il cui periodo viene definito il
secolo d'oro per il succedersi di cinque buoni imperatori diversa da prima dei
Giulio Claudia e Flavia.
Pietas,, aequanimitas caratteristiche di Antonino Pio e del suo impero.
Governò dalla morte di Adriano nel 138 al 161 quando subentra Marco Aurelio.
Adriano Augusto adotta Antonino Pio, che sposa Faustina Maggiore.
Elio vero è adottato da Adriano.
Legati ad Antonino Pio saranno Marco Aurelio, discendente di Komodo, che
sposerà Faustina minore, figlia di Antonino Pio. Ebbe un cursus honorum
regolare, adottato da Adriano prima di morire.
Venne adottato il migliore, non si fece leva sulla parentela. La dinastia degli
Antonini è legata da un filo conduttore: pace, amicizia con filosofi, filosofia
come pratica di governo.
Viene descritto da Marco Aurelio come uomo mite e simbolo da imitare,
perseverante è capace di scendere tra severità e indulgenza. Il suo impero sarà
un modello.
Contro La cesarizzazione. L'impronta razionale e non emotiva per evitare
dittature e persecuzioni. Lavorare e non udire troppo. non superstizione ma
consapevolezza. principi di saggezza alla base del carattere e della modalità di
governo di Antonino Pio modello anche per Marco Aurelio.
Prima Azione di pietas: cerca di riconciliare il ricordo di Adriano con l'idea del
senato che gli era verso. Antonino li convince con un'esaltAzione del suo Pater
e riesce a far portare i resti di Adriano a Castel Sant'Angelo. Antonino è detto
pius per la capacità di clemenza verso Adriano e il senato, a lui sono attribuiti
Titoli pius e clementius.
La pietà di Antonino è definita anche con la devozione alle divinità, anche a
quelli minori di tradizione Latina e Romana per valorizzare l'Italia è la religione
tradizionale. Ad Adriano era stato rimproverato di aver valorizzato troppo le
province a discapito dell'Italia. Forte senso di equilibrio e giustizia mostrato da
statue e opere trovate in prossimità della villa degli Antonini che mostrano
senso di pacificAzione degli animi ed equilibrio. forte impegno
nell'amministrAzione generale dell'impero. Nelle province premia con il rinnovo
degli incarico di governatore con 6 o 9 anni, legislAzione ispirata all’
aequanimitas.
Tempio di Antonina e di Faustina fatto nel 141 è dedicato ad Antonina e alla
moglie Faustina morta in quell'anno e divinizzata. Tempio dedicato a Cesare e
Faustina edificato da Erode attico per la moglie, era precettore dei figli adottivi
di Antonino Lucio vero e Marco Aurelio. Antonino non lascio mai Roma quindi
non vi sono momenti nelle province a differenza di Adriano. Lo stadio di
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Pozzuoli è fatto erigere da Antonino per la morte di Adriano e per celebrare il
suo spirito filo ellenico.
Tutto andava bene ma vi erano delle ombre ad esempio le persecuzioni ai
cristiani. Papa Telesforo fu martire, non gradito ad Antonino Pio che era di
religione tradizionale. Fu martire anche Policarpo Vescovo di Smirne il
tradizionalismo di Antonino Pio non fu favorevole ai cristiani.
Inoltre altri rivolte serpeggiavano in tutto l'impero ad esempio in Mauritania in
Germania e in Egitto. Queste rivolte si amplieranno e i confini dell'impero
saranno minacciati di continuo.
Tutto questo verrà subito in modo più forte da Marco Aurelio. Antonino sposta il
Vallo di Adriano più a nord nel 142 ma dopo pochi anni sarà abbandonato per
le continue invasioni dai barbari del Nord e l'incapacità dell'esercito Romano di
resistere.
Con Antonino abbiamo un momento sereno con rivolte reggere e l'orizzonte di
un nuovo mondo. Antonino non vide il pericolo ma dopo alcuni anni questo
diverrà imminente. Non muovendosi da Roma non hai idea del confine reale
dell'impero e del reale pericolo dei popoli che spingono sul Limes.
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lo hanno educato ringraziandola per il loro operato, la madre Antonino Pio il
padre eccetera.
Il medico di Aurelio fu Galeno la cui medicina sarà la base per quella medievale
fino all'anno 1000. Marco Aurelio morì con peste o vaiolo. l'opera di Marco
Aurelio al Titolo pensieri intima conversAzione in 12 volumi di 12 anni di vita,
ispirati alla filosofia storica.
Concezione di miglioramento della società e di ogni essere umano.
Umanesimo. Programma di governo: essere coscienti, senso del dovere, senso
di ordinare il mondo, essere un Romano, essere un Antonino. 361 169
governerà con Lucio Vero che morirà nel 169,1 marca Aurelio ha più
autorevolezza. Lucio vero aveva tanti altri ideali, ma morirà giovane nel 169.
L'adozione del migliore viene rinsaldata tramite i matrimoni, Lucilla figlia di
Marco Aurelio sposerà Lucio vero.
Piazza Colonna: la colonna celebra le imprese di Marco Aurelio e Lucio vero,
sempre seguendo il precetto di Antonino di non cesarizzarsi: non diventare un
monarca, cosa che aveva fregato Giulio Cesare. Comportamento degno di
Antonino.
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