DEBUSSY

Prix de Rome, a Villa Medici.

Ritiene insopportabile la “vita di caserma” costretto a comporre lavori accademici molto legati
alla tradizione.

Ritorno a Parigi, frequenta gli intellettuali, poeti, pittori nei caffè e nei salotti letterari.
Risente molto dell’influsso di Wagner, in particolare nella ricerca di elementi mistici e
esoterici nella musica.

Contatto con il simbolismo poetico. Mallarmè e il “Prelude a l’apres midi d’un faune”.
Suoni puri e leggerissimi, discorso musicale che procede per accostamenti apparentemente
casuali.
Nella poesia di Mallarmè un fauno si domanda quale sia il modo migliore per custodire il
ricordo, o forse il sogno, di due splendide ninfe; suona una canzone al flauto, una languida
melodia che discende di un tritono per poi risalire.
Questo brano così sensuale e allusivo venne anche interpretato da un famoso ballerino russo,
Nijinsky, che ne mise bene in luce il carattere di estasi e di libertà .

E’ l’inizio del periodo cosiddetto IMPRESSIONISTA.

Si dissolvono i contorni netti della melodia e del ritmo.
Una musica, come egli stesso disse che “sembra uscire dall’ombra per ritornarvi un attimo
dopo”

Esposizione universale del 1889. Anche Gauguin ne rimase colpito tanto che decise di partire
per Tahiti.
Gamelan di Giava.
Scala esatonale e scala pentatonica

Ormai abbandonato il misticismo tipico della musica di Wagner e i riferimenti misteriosi della
poesia simbolista Debussy inizia a comporre una musica di gusto più salottiero, in particolare
nelle composizioni per pianoforte.
Clair de Lune
La ragazza dai capelli di lino che fa parte dei 24 preludi per pianoforte