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Gioacchino Rossini

IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Melodramma buffo in due atti

Libretto di Cesare Sterbini


dalla commedia omonima di Pierre Augustin Caron de Beaumarchais

PERSONAGGI

Il Conte d’Almaviva tenore


Bartolo dottore in medicina, tutore di Rosina basso
Rosina ricca pupilla in casa di Bartolo soprano
Figaro barbiere baritono
Basilio maestro di musica di Rosina, ipocrita basso
Fiorello servitore di Almaviva baritono
Ambrogio servitore di Bartolo basso
Berta vecchia governente in casa di Bartolo soprano
Un Ufficiale basso

Soldati, Suonatori d’istrumenti

La scena, si rappresenta in Siviglia

Prima rapprasentazione:
Roma, Teatro Argentina 20 febbraio 1816
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

ATTO PRIMO
Scena I°
Il momento dell’azione è sul terminar della notte. La scena rappresenta una piazza nella città di Siviglia.
A sinistra è la casa di Bartolo con ringhiera praticabile circondata da gelosia che deve aprirsi e chiudersi
a sua tempo con chiave
[1. – Introduzione]

Fiorello con lanterna nelle mani, introducendo nella scena vari suonatori di strumenti. Indi il Conte avvolto
in un mantello.

FIORELLO CONTE
(avanzandosi con cautela) (sottovoce)
Piano, pianissimo, Fiorello… Olà…
senza parlar,
tutti con me FIORELLO
venite qua. Signor, son qua.

SUONATORI CONTE
Piano, pianissimo, Ebben!… gli amici?
eccoci qua.
FIORELLO
FIORELLO
Son pronti già.
Venite qua.
CONTE
SUONATORI
Bravi, bravissimi!
Eccoci qua. Fate silenzio;
piano, pianissimo,
FIORELLO senza parlar.
Piano.
SUONATORI
SUONATORI Piano, pianissimo,
Piano. senza parlar.

FIORELLO FIORELLO
Venite qua. Piano
Senza parlar...
SUONATORI
[Cavatina]
Eccoci qua.
(I suonatori accordano gl’istrumenti, e il Conte
FIORELLO canta accompagnato da essi.)
Tutto è silenzio;
nessun qui sta CONTE
che i nostri canti Ecco, ridente in cielo
possa turbar. spunta la bella aurora,
e tu non sorgi ancora
e puoi dormir così?
Sorgi, mia dolce speme,
vieni, bell’idol mio;
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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

rendi men crudo, oh Dio, FIORELLO


lo stral che mi ferì. Buona notte a tutti quanti,
più di voi che far non so.
Tacete! già veggo
quel caro sembiante; (I suonatori circondano il Conte, ringraziandolo e
quest’anima amante baciandogli la mano e il vestito. Egli indispettito per
ottenne pietà. lo strepito che fanno, li va cacciando. Lo stesso fa
Oh istante d’amore! anche Fiorello)
Felice momento!
Oh dolce contento, SUONATORI
che eguale no non ha! Mille grazie… mio signore…
del favore… dell’onore…
[segue introduzione] Ah, di tanta cortesia,
obbligati in verità.
(Si fa giorno a poco a poco)
Oh, che incontro fortunato!
Ehi, Fiorello?… È un signor di qualità!

FIORELLO CONTE
Mio Signore… Basta, basta, non parlate…
ma non serve, non gridate…
CONTE Maledetti, andate via…
Dì, la vedi?… ah, canaglia, via di qua!
Tutto quanto il vicinato
FIORELLO questo chiasso sveglierà.
Signor no. FIORELLO
CONTE Zitti, zitti… che rumore!…
maledetti! via di qua.
Ah, ch’è vana ogni speranza! Maledetti, andate via,
ah, canaglia, via di qua.
FIORELLO Ve’, che chiasso indiavolato!
Signor Conte, il giorno avanza. oh, che rabbia che mi fa!

CONTE (I suonatori partono)


Ah! che penso! che farò?… [Recitativo]
Tutto è vano… buona gente!…
CONTE
SUONATORI
Gente indiscreta!…
(sottovoce)
Mio signore… FIORELLO
Ah, quasi
CONTE con quel chiasso importuno,
Avanti, avanti. tutto quanto il quartiere han risvegliato.
Alfin sono partiti
(Dà la borsa a Fiorello, il quale distribuisce denari
a tutti) CONTE
(guardando verso la ringhiera)
più di suoni, più di canti,
io bisogno ormai non ho. (E non si vede!
È inutile sperar.

(Passeggia riflettendo)
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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

(Eppur qui voglio che l’alba è già,


aspettar di vederla. Ogni mattina presto!
ella su quel balcone La ran la, la.
a prender fresco viene in sull’aurora. Ah, che bel vivere,
Proviamo.) Olà, tu ancora che bel piacere,
ritirati, Fiorel. per un barbiere
di qualità!
FIORELLO Ah, bravo, Figaro,
Vado. Là in fondo bravo, bravissimo,
attenderò suoi ordini. bravo!
La ran la, la
CONTE Fortunatissimo
per verità!
Con lei
Bravo!
se parlar mi riesce,
La ran la, la.
non voglio testimoni. Che a quest’ora
Pronto a far tutto,
io tutti i giorni qui vengo per lei
la notte, il giorno,
dev’essersi avveduta. Oh vedi, Amore
sempre d’intorno
a un uomo del mio rango
in giro sta.
come l’ha fatta bella!… Eppure!… eppure!…
Miglior cuccagna
oh! dev’essere mia sposa!...
per un barbiere,
(Si sente da lontano venire Figaro cantando) vita più nobile,
no, non si dà.
FIGARO La ran la, la.
(da fuori) Rasori e pettini,
lancette e forbici
La, la, la, la… al mio comando
tutto qui sta.
CONTE V’è la risorsa
Chi è mai quest’importuno?… poi del mestiere
Lasciamolo passar; sotto quegli archi, colla donnetta,
non veduto, vedrò quanto bisogna; col cavaliere,
già l’alba è appena, e amor non si vergogna. colla donnetta…
la ran la lera…
(Si nasconde sotto il portico) col cavaliere…
la ran la la.
Scena II° Ah, che bel vivere, ecc.
Figaro, con chitarra appesa al collo, e detto, nasco- Tutti mi chiedono,
sto) tutti mi vogliono,
donne, ragazzi,
[2. – Cavatina] vecchi, fanciulle,
qua la parrucca...
FIGARO presto la barba...
La ran la lera, qua la sanguigna…
la ran la la. presto il biglietto,
Tutti mi vogliono, ecc.
(Sorte) Ehi, Figaro, Figaro…
Son qua, son qua…
Largo al factotum Ahimè! Che furia!
della città, Ahimè! Che folla!
largo! Uno alla volta,
La ran la, la ran la. per carità!
Presto a bottega Figaro… Son qua
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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

Ehi… Figaro… Son qua. CONTE


Figaro qua, Figaro là, Zitto, zitto, prudenza:
Figaro su, Figaro giù… qui non son conosciuto,
Pronto prontissimo né vo’ farmi conoscere. Per questo
son come il fulmine, ho le mie gran ragioni.
sono il factotum
della città! FIGARO
Ah, bravo Figaro,
Intendo, intendo,
bravo, bravissimo,
la lascio in libertà.
a te fortuna,
non mancherà.
CONTE
Sono il factotum
della città! No…

[Recitativo] FIGARO
Che serve?…
Ah, ah! Che bella vita!
Faticar poco, divertirsi assai, CONTE
e in tasca sempre aver qualche doblone…
gran frutto della mia riputazione. No, dico, resta qua;
Ecco qua: senza Figaro forse ai disegni miei
non si accasa in Siviglia una ragazza; non giungi inopportuno… Ma cospetto!
a me la vedovella dimmi un po’, buona lana,
ricorre pel marito: io colla scusa come ti trovo qua?… Poter del mondo!
del pettine di giorno, ti veggo grasso e tondo.
della chitarra col favor della notte,
a tutti onestamente, FIGARO
non fo per dir, m’adatto a far piacere. La miseria, signore!
Oh, che vita, che vita! Oh, che mestiere!
Orsù, presto a bottega… CONTE
Ah, birbo!
CONTE
(avanzando) FIGARO
(È desso, o pur m’inganno?) Grazie.

FIGARO CONTE
(scorgendo il Conte) Hai messo ancor giudizio?…

(Chi sarà mai costui?) FIGARO


Oh, e come. Ed ella,
CONTE come in Siviglia?
(Oh, è lui senz’altro!)
Figaro! CONTE
Or te lo spiego. Al Prado
FIGARO vidi un fior di bellezza, una fanciulla,
Mio padrone. figlia d’un certo medico barbogio
che qua da pochi dì s’è stabilito;
(riconoscendo il Conte) io, di questa invaghito,
Oh, chi veggo! Eccellenza! lasciai patria e parenti, e qua men venni.
E qui la notte e il giorno
passo girando a que’ balconi intorno.

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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

FIGARO ROSINA
A que’ balconi?… Un medico? oh cospetto! (Oh, che vergogna!…
Siete ben fortunato;
sui maccheroni il cacio v’è cascato. (Cava una carta)
Vorrei dargli il biglietto…)
CONTE
Come?… BARTOLO
(di dentro)
FIGARO
Certo. Là dentro Ebben, ragazza?
io son barbiere, parrucchier, chirurgo,
(Il Conte si ritira in fretta)
botanico, spezial, veterinario,
il faccendier di casa. BARTOLO
(esce sul balcone)
CONTE
Oh che sorte!… Il tempo è buono?…
Cos’è quella carta?
FIGARO
ROSINA
Non basta. La ragazza
figlia non è del medico. È soltanto Niente, niente, signor: son le parole
la sua pupilla! dell’aria dell’INUTIL PRECAUZIONE…

CONTE CONTE
Oh, che consolazione! (a Figaro)
Ma brava... Dell’INUTIL PRECAUZIONE…
FIGARO
Perciò... zitto!… FIGARO
(al Conte)
CONTE
Cos’è? Che furba!

FIGARO BARTOLO
S’apre il balcone. Cos’è questa
INUTIL PRECAUZIONE?
(Si ritirano sotto il portico)
ROSINA
Scena III° Oh, bella! è il titolo
Rosina, indi Bartolo sulla ringhiera e detti. del nuovo dramma in musica.

ROSINA BARTOLO
(guardando per la piazza) Un dramma! Bella cosa!
Sarà al solito un dramma semiserio,
Non è venuto ancor. Forse...
un lungo, malinconico, noioso,
poetico strambotto.
CONTE Barbaro gusto! secolo corrotto!
(uscendo dal portico)
Oh, mia vita! ROSINA
Mio nume! mio tesoro! (si lascia cadere la carta in strada)
Vi veggo alfine! alfine...
Oh, me meschina! L’aria m’è caduta!…

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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo
(a Bartolo) ROSINA
Raccoglietela presto… Vado, vado: che furia!…

BARTOLO BARTOLO
(rientra) Quel balcone
voglio far murare.
Vado, vado. Dentro, dico.

ROSINA ROSINA
(al Conte) Ah, che vita da crepare!
Ps... Ps…
(Rientra. Bartolo anch’esso rientra in casa)
CONTE Scena IV°
(fuori)
Conte e Figaro, indi Bartolo
Ho inteso.
CONTE
(raccoglie la carta) (fuori con Figaro)
ROSINA Povera disgraziata!
Presto. Il suo stato infelice
sempre più m’interessa.
CONTE
FIGARO
(sottovoce)
Presto, presto,
Non temete. vediamo cosa scrive.
(Si ritira) CONTE
BARTOLO Appunto. Leggi.
(fuori)
FIGARO
Son qua: (legge)
(cercando) “Le vostre assidue premure hanno eccitata la
mia curiosità . Il mio tutore è per uscir di casa;
dov’è?…
appena si sarà allontanato, procurate con
qualche mezzo ingegnoso d’indicarmi il vostro
ROSINA
nome, il vostro stato e le vostre intenzioni. Io
Ah, il vento non posso giammai comparire al balcone senza
l’ha portata via… l’indivisibile compagnia del mio tiranno. Siate
però certo, che tutto è disposta a fare, per rom-
(additando in lontananza)
pere le sue catene, la sventurata Rosina.”
guardate…
CONTE
BARTOLO Sì, sì, le romperà. Su, dimmi un poco:
Io non la veggo… che razza d’uomo è questo suo tutore?
Eh… signorina!… non vorrei! (Cospetto!
Costei m’avesse preso!…) In casa, in casa, FIGARO
animo, su, a chi dico?… In casa, presto! È un vecchio indemoniato
avaro, sospettoso, brontolone…
avrà cent’anni in dosso

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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

e vuol fare il galante: indovinate? non le vo’ dir, n il grado. Assicurarmi


Per mangiare a Rosina né pria ch’ella ami me, me solo al mondo,
tutta l’eredità s’è fitto in capo non le ricchezze e i titoli
di volerla sposare… Aiuto! del conte d’Almaviva. Ah, tu potresti...

CONTE FIGARO
Che? Io?… no, signor; voi stesso
dovete…
FIGARO
S’apre la porta. CONTE
Io stesso? E come?
(Sentendo aprire la porta della casa di Bartolo si
ritirano in fretta) FIGARO
BARTOLO Zi... zitto. Eccoci a tiro:
osservate… per Bacco, non mi sbaglio.
(esce di casa; parlando verso le quinte)
Dietro la gelosia sta la ragazza.
Fra momenti io torno; Presto, presto all’assalto; niun ci vede.
non aprite a nessuno. Se Don Basilio In una canzonetta
venisse a ricercarmi, che m’aspetti.
(presentandogli la chitarra)
(chiude la porta di casa, tirandola dietro di sé)
così, alla buona, il tutto
Le mie nozze con lei meglio è affrettare spiegatele, signor.
Sì, dentr’oggi finir vo quest’affare.
CONTE
(Parte) Una canzone?
CONTE
FIGARO
(fuori con Figaro)
Certo! Ecco la chitarra; presto, andiamo.
Dentr’oggi le sue nozze con Rosina!
Ah, vecchio rimbambito!… CONTE
Ma dimmi or tu: chi è questo Don Basilio? Ma io...

FIGARO FIGARO
È un solenne imbroglion di matrimoni, Oh che pazienza!
un collo torto, un vero disperato
sempre senza un quattrino... CONTE
già… è maestro di musica;
insegna alla ragazza. Ebben, proviamo.

(Prende la chitarra e canta accompagnandosi)


CONTE
Bene, bene, [3. – Canzone]
tutto giova saper.
(a mezza voce)
FIGARO Se il mio nome saper voi bramate,
Ora pensate dal mio labbro il mio nome ascoltate.
della bella Rosina Io son Lindoro
a soddisfar le brame. che fido v’adoro,
che sposa vi bramo,
CONTE che a nome vi chiamo,
Di voi sempre parlando così
Il nome mio
dall’aurora al tramonto del dì.
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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo
(Di dentro si sente la voce di Rosina ripetere il ritor- CONTE
nello della canzone) (con enfasi)
ROSINA Ah cospettone!
(di dentro) Io già deliro avvampo!… Oh, ad ogni costo
vederla io voglio… vo’ parlarle! ah, tu,
Segui, o caro, deh, segui così! tu devi aiutar.
[Recitativo]
FIGARO
FIGARO Ih, ih, che furia!
Sì, sì, v’aiuterò.
Sentite?… Ah! che vi pare?

CONTE CONTE
Da bravo: entr’oggi
Oh, me felice!
vo’ che tu m’introduca in quella casa.
Dimmi, come farai?… via!… del tuo spirto
FIGARO
vediam qualche prodezza.
Da bravo, a voi, seguite.
FIGARO
[Segue Canzone]
Del mio spirito!…
CONTE Bene... vedrò... ma in oggi…
(canta) CONTE
L’amoroso e sincero Lindoro Eh via! t’intendo.
non può darvi, mia cara, un tesoro. Va là, non dubitar; di tue fatiche
Ricco non sono, largo compenso avrai.
ma un core vi dono,
un’anima amante FIGARO
che fida e costante, Davver?
per voi sola sospira così
dall’aurora al tramonto del dì. CONTE
ROSINA Parola.
(c.s.) FIGARO
L’amorosa e sincera Rosina Dunque, oro a discrezione?
del suo core a Lindo...
CONTE
(Si sentono di dentro chiudere le finestre)
Oro a bizzeffe.
[Recitativo] Animo, via.

CONTE FIGARO
Oh, cielo! Son pronto. Ah, non sapete
i simpatici effetti prodigiosi
FIGARO che ad appagare il mio signor Lindoro
Nelle stanze produce in me la dolce idea dell’oro?
convien dir che qualcuno entrato sia.
[4. – Duetto]
Ella si è ritirata.
All’idea di quel metallo
portentoso, onnipossente,
un vulcano la mia mente
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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

già incomincia a diventar! Veda l’oro cosa fa.


Ubriaco… sì, ubriaco,
CONTE mio signor, si fingerà.
Su vediam di quel metallo
qualche effetto sorprendente CONTE
del vulcano della tua mente Ubriaco?…
qualche mostro singolar!
FIGARO
FIGARO Sì, signore.
Voi dovreste travestirvi…
per esempio… da soldato. CONTE
Ubriaco? Ma perché?…
CONTE
Da soldato! FIGARO
Perché…
FIGARO
Sì, signore. (imitando moderatamente i moti dell’ubriaco)
Perché d’un ch’è poco in sé
CONTE che dal vino casca già,
Da soldato?… e che si fa? il tutor, credete a me,
il tutor si fiderà.
FIGARO Che invenzione prelibata!
Oggi arriva un reggimento. Bella, bella, in verità!

CONTE CONTE
Sì, è mio amico il colonnello. Che invenzione!
che invenzione prelibata!
FIGARO Bravo, bravo, in verità!
Dunque?
Va benon.

CONTE FIGARO
All’opra.
Eppoi?

FIGARO CONTE
Andiamo.
Cospetto!
Dell’alloggio col biglietto
quella porta s’aprirà.
FIGARO
Che ne dite, mio signore? Da bravo.
Non vi par? Non l’ho trovata?
Che invenzione prelibata! CONTE
Bella, bella, in verità! Vado…
Oh, il meglio mi scordavo!
CONTE Dimmi un po’, la tua bottega,
Che invenzione! per trovarti, dove sta?
che invenzione prelibata!
Bravo, bravo, in verità! FIGARO
La bottega?… Non si sbaglia;
FIGARO guardi bene; eccola là.
Piano, piano… un’altra idea!…
(Additando fra le quinte)
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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

Numero quindici a mano manca D’ardor insolito


quattro gradini, facciata bianca, quest’alma accende
cinque parrucche nella vetrina e di me stesso
sopra un cartello “Pomata fina”. maggior mi fa.
Mostra in azzurro alla moderna, Ecco propizia
v’è per insegna una lanterna… che in sen mi scende,
Là senza fallo mi troverà. d’ardore insolito, ecc.

CONTE FIGARO
Ho ben capito (sottovoce)
Delle monete
FIGARO
il suon già sento!
Or vada presto. L’oro già viene,
eccolo qua,
CONTE delle monete ecc.
Tu guarda bene… Già vien l’argento,
eccolo, eccolo
FIGARO in tasca scende,
Io penso al resto. eccolo qua!
D’ardore insolito ecc.
CONTE
CONTE
Di te mi fido…
Numero quindici…
FIGARO
FIGARO
Colà l’attendo…
Facciata bianca…
CONTE
CONTE
Mio caro Figaro...
Cinque parrucche…
FIGARO
FIGARO
Intendo, intendo.
Alle moderna…
CONTE
CONTE
Porterò meco...
V’è per insegna…
FIGARO
FIGARO
La borsa piena.
Una lanterna.
CONTE Cinque parrucche ecc.
D’ardore insolito, ecc.
Sì, quel che vuoi, ma il resto poi…
CONTE
FIGARO
Ah che d’amore, ecc.
Oh non si dubiti, che bene andrà…
(Figaro entra in casa di Bartolo, il Conte parte)
CONTE
Ah, che d’amore
la fiamma io sento,
nunzia di giubilo
e di contento!

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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo
[Recitativo] Di nessun qui mi fido;
il tutore ha cent’occhi… Basta, basta;
FIORELLO sigilliamola intanto.
(rientra solo)
(Va allo scrittoio e sigilla la lettera)
Evviva il mio padrone!
Due ore, ritto in piè, là come un palo Con Figaro, il barbier, dalla finestra
mi fa aspettare e poi… discorrer l’ho veduto più d’un’ora.
mi pianta e se ne va. Corpo di Bacco! Figaro è un galantuomo,
Brutta cosa servire un giovin di buon core…
un padron come questo: Chi sa ch’ei non protegga il nostro amore!
nobile, giovinotto e innamorato;
questa vita, cospetto! è un gran tormento! Scena VI°
Ah, durarla così non me la sento! Figaro e detta
(Parte) FIGARO
Scena V° Oh, buon dì, signorina.

Camera nella casa di Don Bartolo, con quattro ROSINA


porte. Di prospetto la finestra con gelosia, come
Buon giorno, signor Figaro.
nella scena prima. A destra uno scrittoio.
Rosina con una lettera in mano. FIGARO
[5. – Cavatina] E bene, che si fa?

ROSINA ROSINA
Una voce poco fa Si muor di noia.
qui nel cor mi risuonò;
il mio cor ferito è già, FIGARO
e Lindor fu che il piagò. Oh diavolo! Possibile!
Sì, Lindoro mio sarà; Un ragazza bella e spiritosa.
lo giurai, la vincerò.
Il tutor ricuserà, ROSINA
io l’ingegno aguzzerò. Ah, ah, mi fate ridere!
Alla fin s’accheterà Che mi serve lo spirito,
e contenta io resterò che giova la bellezza
Sì, Lindoro mio sarà; se chiusa io sempre sto fra quattro mura
lo giurai, la vincerò. che mi par d’esser proprio in sepoltura?
Io sono docile, son rispettosa,
FIGARO
sono ubbidiente, dolce, amorosa;
mi lascio reggere, mi fo guidar. In sepoltura? Oibò!
Ma se mi toccano
dov’è il mio debole, (chiamandola a parte)
sarò una vipera, sarò Sentite, io voglio…
e cento trappole
prima di cedere ROSINA
farò giocar!
Ecco il tutor.
[Recitativo]
FIGARO
Sì sì, la vincerò! Potessi almeno Davvero?
mandargli questa lettera. Ma come!

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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

ROSINA ROSINA
Certo, certo; è il suo passo. Ebben, ve lo dirò. Sì, l’ho veduto,
gli ho parlato, mi piace, m’è simpatico
FIGARO il suo discorso, il suo gioviale aspetto.
Salva, salva; fra poco (Crepa di rabbia, vecchio maledetto!)
ci rivedremo: ho a dirvi qualche cosa.
(Entra nella seconda camera a destra)
ROSINA BARTOLO
E ancor io, signor Figaro. Vedete che grazietta!
Più l’amo, e più mi sprezza la briccona.
FIGARO Certo, certo, è il barbiere
Bravissima. che la mette in malizia.
Vado. Chi sa cosa le ha detto!
Chi sa! Or lo saprò. Ehi Berta, Ambrogio!
(Si nasconde nella prima porta a sinistra, e poi
tratto tratto si fa vedere) BERTA
ROSINA (entra starnutando)
Quanto è garbato! Eccì!

Scena VII° AMBROGIO


Bartolo e detta, indi Berta e Ambrogio (entra sbadigliando)
Aah… Che comanda?
BARTOLO
Ah, disgraziato Figaro! ¡Ah! BARTOLO
Ah, indegno! Ah, maledetto! Ah, scellerato! (a Berta)
Dimmi…
ROSINA
(Ecco qua! sempre grida.) BERTA
Eccì!
BARTOLO
Ma si può dar di peggio! BARTOLO
Un’ ospedale ha fatto di tutta la famiglia Il barbiere
a forza d’oppio, sangue e stranutiglia! parlato ha con Rosina?
Signorina, il barbiere
lo vedeste? BERTA
Eccì!
ROSINA
Perché? BARTOLO
Rispondi
BARTOLO
Perché lo vo’ sapere. (ad Ambrogio)

ROSINA almen tu, babbuino.

Forse anch’egli v’adombra? AMBROGIO


BARTOLO Aah…

E perché no?

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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

BARTOLO (entra Don Basilio)


Che pazienza! Qua, Don Basilio;
giungete a tempo! Oh! Io voglio
AMBROGIO per forza o per amor dentro domani
Aah… che sonno! sposar la mia Rosina. Avete inteso?

BARTOLO BASILIO
Ebben?… (dopo molte riverenze)
Eh, voi dite benissimo,
BERTA e appunto io qui veniva ad avvisarvi…
Venne… ma io…
(chiamandolo a parte)
BARTOLO
ma segretezza!… è giunto
Rosina… il Conte d’Almaviva.

AMBROGIO BARTOLO
Aah… Chi? l’incognito amante
della Rosina?
BERTA
Eccì! BASILIO
Appunto quello.
AMBROGIO
Aah… BARTOLO
Oh diavolo! Ah, qui ci vuol rimedio!
BERTA
Eccì! BASILIO
Certo: ma… alla sordina.
BARTOLO
Che serve! Eccoli qua, son mezzo morti. BARTOLO
Andate. Sarebbe a dir?…

AMBROGIO BASILIO
Aah… Così, con buona grazia
bisogna principiare
BERTA a inventar qualche favola
Eccì! che al pubblico lo metta in mala vista,
che comparir lo faccia
BARTOLO un uomo infame, un’anima perduta…
Eh, il diavolo che vi porti! Io, io vi servirò: fra quattro giorni,
credete a me, Basilio ve lo giura,
(Li caccia dentro la scena) noi lo farem sloggiar da queste mura.

Scena VIII° BARTOLO


Bartolo, indi Don Basilio E voi credete?

BARTOLO BASILIO
Ah! Barbiere d’inferno! Oh, certo! è il mio sistema:
Tu me la pagherai… e non sbaglia.

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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

BARTOLO BARTOLO
E vorreste?… Eh! sarà ver, ma intanto
Ma una calunnia… si perde tempo, e qui stringe il bisogno.
No, vo’ fare a mio modo:
BASILIO in mia camera andiam. Voglio che insieme
Ah, dunque il contratto di nozze ora stendiamo.
la calunnia cos’è voi non sapete? Quando sarà mia moglie,
da questi zerbinotti innamorati
BARTOLO metterla in salvo sarà pensier mio.
No, davvero.
BASILIO
BASILIO (Vengan denari: al resto son qua io.)
No? Uditemi e tacete. (Entrano nella prima camera a destra)
[6. – Aria] Scena IX°
La calunnia è un venticello, Figaro uscendo con precauzione, indi Rosina.
un’auretta assai gentile
che insensibile, sottile, FIGARO
leggermente, dolcemente Ma bravi! ma benone!
incomincia a sussurrar. Ho inteso tutto. Evviva il buon dottore!
Piano piano, terra terra, Povero babbuino!
sottovoce, sibilando, Tua sposa?… Eh, via! pulisciti il bocchino.
va scorrendo, va ronzando; Or che stanno là chiusi,
nell’orecchie della gente procuriam di parlare alla ragazza.
s’introduce destramente Eccola appunto.
e le teste ed i cervelli,
fa stordire e fa gonfiar. ROSINA
Dalla bocca fuori uscendo (entrando)
lo schiamazzo va crescendo;
prende forza a poco a poco, Ebbene, signor Figaro?
vola già di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta FIGARO
che nel sen della foresta Gran cose, signorina.
va fischiando, brontolando,
e ti fa d’orror gelar. ROSINA
Alla fin trabocca e scoppia, Sì, davvero?
si propaga, si raddoppia
e produce un’esplosione FIGARO
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale, Mangerem dei confetti.
un tumulto generale
che fa l’aria rimbombar! ROSINA
Come sarebbe a dir?
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato, FIGARO
sotto il pubblico flagello Sarebbe a dire,
per gran sorte ha crepar. che il vostro bel tutore ha stabilito
esser dentro doman vostro marito.
[Recitativo]

Ah! che ne dite? ROSINA


Eh, via!
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Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

FIGARO ROSINA
Oh, ve lo giuro; E la sua bella,
a stender il contratto dite, abita lontano?
col maestro di musica
là dentro s’è serrato. FIGARO
Oh, no!… cioè…
ROSINA qui!… due passi…
Sì? oh, l’ha sbagliata affè!
Povero sciocco! l’avrà a far con me. ROSINA
Ma dite, signor Figaro, Ma è bella?
voi poco fa sotto le mie finestre
parlavate a un signore… FIGARO
Oh, bella assai!
FIGARO
Eccovi il suo ritratto in due parole:
Ah… un mio cugino. grassotta, genialotta,
Un bravo giovinotto; buona testa, capello nero, guancia porporina,
ottimo cor; qui venne occhio che parla, mano che innamora
i suoi studi a compire,
e il poverin cerca di far fortuna. ROSINA
E il nome?…
ROSINA
Fortuna?… oh, la farà. FIGARO
Ah, il nome ancora?
FIGARO
Il nome… Ah, che bel nome!…
Oh, ne dubito assai: in confidenza Si chiama…
ha un gran difetto addosso.
ROSINA
ROSINA
Ebben?… Si chiama?…
Un gran difetto?…
FIGARO
FIGARO
Poverina!…
Ah… grande! Si chiama R…o… Ro… s…i… si…
È innamorato morto. Rosi… n…a… na… Rosina.

ROSINA [N. 7 – Duetto]


Sì, davvero?
Quel giovane, vedete, ROSINA
m’interessa moltissimo. Dunque io son…
Tu non m’inganni?
FIGARO Dunque io son la fortunata!
Per bacco! (Già me l’ero immaginata:
lo sapevo pria di te.)
ROSINA
Non mi credete?…
FIGARO
Di Lindoro il vago oggetto
FIGARO siete voi, bella Rosina.
(Oh, che volpe sopraffina,
Oh sì!
ma l’avrà da far con me.)

15
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

ROSINA (attonito)
Senti, senti… ma a Lindoro Ve’, che bestia!
per parlar come si fa? Il maestro faccio a lei!

FIGARO ROSINA
Zitto, zitto, qui Lindoro Fortunati affetti miei!
per parlarvi or or sarà. Io comincio a respirar.

ROSINA FIGARO
Per parlarmi?… Bravo! bravo! Ah, che in cattedra costei
Venga pur, ma con prudenza; di malizia può dettar.
io già moro d’impazienza!
Ma che tarda, cosa fa? ROSINA
Ah, tu solo, amor, tu sei,
FIGARO che mi devi consolar!
Egli attende qualche segno,
poverin, del vostro affetto; FIGARO
sol due righe di biglietto
Donne, donne, eterni Dei,
gli mandate, e qui verrà.
chi vi arriva a indovinar?
Che ne dite?
ROSINA
ROSINA
Ah, tu solo, amor, ecc.
Non vorrei…
(Figaro parte)
FIGARO
Su, coraggio. Scena X°
Rosina, indi Bartolo
ROSINA
Non saprei… [Recitativo]

FIGARO ROSINA
Sol due righe. Ora mi sento meglio.
Questo Figaro è un bravo giovinotto.
ROSINA
BARTOLO
Mi vergogno…
(entrando)
FIGARO Insomma, colle buone,
Ma di che? ma di che?… Si sa! potrei sapere dalla mia Rosina
che venne a far colui questa mattina?
(andando allo scrittoio)
Presto, presto, qua il biglietto.
ROSINA
Figaro? Non so nulla.
ROSINA
(richiamandolo cava dalla tasca il biglietto e glielo
BARTOLO
dà) Ti parlò?

Un biglietto?… Eccolo qua. ROSINA


Mi parlò.
FIGARO
Già era scritto!…
16
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

BARTOLO ROSINA
Che ti diceva? Un fiore.

ROSINA BARTOLO
Oh! mi parlò di cento bagattelle, Un fiore?…
del figurin di Francia, Ah! fraschetta!
del mal della sua figlia Marcellina.
ROSINA
BARTOLO Davver…
Davvero? ed io scommetto…
che portò la risposta al tuo biglietto. BARTOLO
Zitta!
ROSINA
Qual biglietto? ROSINA
Credete…
BARTOLO
Che serve! BARTOLO
L’arietta dell’INUTIL PRECAUZIONE Basta così!
che ti cadde staman giù dal balcone.
Vi fate rossa?… (Avessi indovinato!) ROSINA
Che vuol dir questo dito
Signor…
così sporco d’inchiostro?

ROSINA BARTOLO
Non più, tacete.
Sporco? oh, nulla.
Io me l’avea scottato [N. 8 – Aria]
e coll’inchiostro or or l’ho medicato.
A un dottor della mia sorte
BARTOLO queste scuse, signorina?…
(Diavolo!) e questi fogli Vi consiglio, mia carina,
or son cinque eran sei. un po’ meglio a imposturar.
I confetti alla ragazza?
ROSINA Il ricamo sul tamburo?
Que’ fogli?… è vero; Vi scottaste?… eh via!… eh via!…
d’uno mi son servita Ci vuol altro, figlia mia,
a mandar de’ confetti a Marcellina. per potermi corbellar.
Perché manca là quel foglio?
BARTOLO Vo’ saper cotesto imbroglio.
Sono inutili le smorfie…
Bravissima! e la penna ferma là, non mi toccate!
perché fu temperata? No,
figlia mia non lo sperate,
ROSINA ch’io mi lasci infinocchiar.
(Maledetto!) La penna?… A un dottor ecc.
Per disegnare un fiore sul tamburo. Via, carina, confessate!
Son disposto a perdonar.
BARTOLO Non parlate? Vi ostinate?
Un fiore?… So ben io quel che ho da far.

Signorina, un’altra volta


quando Bartolo andrà fuori,

17
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

la consegna ai servitori CONTE


a suo modo dar saprà. (di dentro)
Eh, non servono le smorfie;
faccia pur la gatta morta. Aprite.
Cospetton! per quella porta
nemmen l’aria entrar potrà. BERTA
E Rosina innocentina, Vengo.
sconsolata, disperata… Eccì!… Ancora dura:
Eh, non servono le smorfie, ecc. quel tabacco m’ha posta in sepoltura.
E Rosina innocentina, ecc.
in sua camera serrata (Va ad aprire la porta)
fin ch’io voglio star dovrà.
Scena XIII°
Un dottor della mia sorte Il Conte travestito da soldato di cavalleria, indi Bar-
non si lascia infinocchiar! tolo.
E Rosina innocentina, ecc. [N. 9 – Finale I°)

(parte) CONTE
Scena XI° Ehi di casa… buona gente…
Ehi di casa… niun mi sente!…
Rosina sola
[Recitativo] BARTOLO
(entrando)
ROSINA Chi è costui?… che brutta faccia!
Brontola quanto vuoi, È ubriaco!… Chi sarà?
chiudi porte e finestre. Io me ne rido.
Già di noi femmine CONTE
alla più marmotta
Ehi, di casa… maledetti!
per aguzzar l’ingegno
e far la spiritosa, tutto a un tratto,
BARTOLO
basta chiuderla a chiave e il colpo è fatto!
Cosa vuol, signor soldato?…
(entra nella seconda camera a destra)
CONTE
Scena XII° (vedendolo)
Berta sola entra dalla seconda camera a sinistra; Ah… sì, sì…
indi il Conte di dentro) bene obbligato.
BERTA
BARTOLO
Finora in questa camera
mi parve di sentir un mormorio; (Qui costui che mai vorrà?)
sarà stato il tutor. Colla pupilla
non ha un’ora di ben. Queste ragazze CONTE
non la voglion capir… (cercando in tasca)

(si ode picchiare) Siete voi… aspetta un poco…


Siete voi… dottor Balordo?
Battono…
BARTOLO
Che balordo!…

18
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

CONTE (Ah, venisse il caro oggetto


(leggendo) della mia felicità!…
Vieni, vieni; il tuo diletto
Ah, ah, Bertoldo? pien d’amor t’attende già!)

BARTOLO BARTOLO
Che bertoldo?… eh, andate al diavolo! (Dalla rabbia e dal dispetto
Dottor Bartolo! io già crepo in verità!
Ah, ch’io fo, se mi ci metto,
CONTE qualche gran bestialità!)
Ah, bravissimo;
dottor Barbaro; benissimo… Scena XIV°
BARTOLO Rosina e detti.

Un corno! ROSINA
(si arresta vedendo Bartolo)
CONTE
Va benissimo; (Un soldato… Il tutore…
già c’è poca differenza. Cosa mai faranno qua?)
(Non si vede! che impazienza!
(Bartolo legge il biglietto. Rosina si avanza pian
Quanto tarda!… dove sta?)
piano)
BARTOLO CONTE
(Io già perdo la pazienza; (vedendo Rosina)
qui prudenza ci vorrà.)
(È Rosina; or son contento.)
CONTE
ROSINA
Dunque voi… siete dottore?…
(Ei mi guarda… s’avvicina.)
BARTOLO
CONTE
Son dottore… sì, signore.
(Piano a Rosina)
CONTE Son Lindoro.
Ah benissimo; un abbraccio.
Qua, collega. ROSINA
Oh ciel! Che sento!
BARTOLO ah, giudizio, per pietà!
Indietro
BARTOLO
CONTE (vedendo Rosina)
Qua!
Signorina, che cercate?…
(lo abbraccia per forza) Presto, presto, andate via!

Sono anch’io dottor per cento, ROSINA


maniscalco al reggimento.
Vado, vado, non gridate.
Dell’alloggio sul biglietto

(presentando il biglietto) BARTOLO


Presto, presto, via di qua.
osservate, eccolo qua.

19
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

CONTE CONTE
Ehi, ragazza, vengo anch’io. (a Rosina)
Ah, se qui restar non posso…
BARTOLO
deh, prendete.
Dove, dove, signor mio?
ROSINA
CONTE
Ohimè! Ci guarda!
In caserma, oh, questa è bella!
BARTOLO
BARTOLO
(cercando nello scrittoio)
In caserma?… bagattella!
(Ah, trovarlo ancor non posso.)
CONTE
Cara…
ROSINA
Prudenza…
ROSINA
Aiuto…
BARTOLO
(…ma, sì, sì, lo troverò.)
BARTOLO
Olà, cospetto!
CONTE E ROSINA
Cento smanie io sento addosso,
CONTE ah, più reggere non so.
(a Bartolo, incamminandosi verso le camere interne)
BARTOLO
Dunque vado… Ah! Ecco qua.

BARTOLO (venendo avanti con una pergamena; legge)


(trattenendolo) “Colla presente
Oh no, signore, il Dottor Bartolo, eccetera.
qui d’alloggio non può star. Esentiamo…”

CONTE CONTE
Come?… Come?… (con un rovescio di mano manda in aria la perga-
mena)
BARTOLO Eh, andate al diavolo!
Eh, non v’è replica: Non mi state più a seccar.
ho il brevetto d’esenzione.
BARTOLO
CONTE Cosa fa, signor mio caro?…
(adirato)
Il brevetto?
CONTE
Zitto là, dottor somaro.
BARTOLO Il mio alloggio è qui fissato,
e in alloggio qui vo’ star.
Mio padrone,
un momento e il mostrerò.
BARTOLO
(Va allo scrittoio) Vuol restar?…

20
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

CONTE Mi dovete perdonar.


Restar, sicuro.
ROSINA
BARTOLO Grazie, grazie!
Oh, son stufo, mio padrone;
presto fuori, o un buon bastone (scambia la lettera con altro foglietto)
ti farà di qua sloggiar! BARTOLO
CONTE Grazie un corno!
Qua quel foglio, presto qua.
Dunque lei, lei vuol battaglia?…
(a Rosina)
(serio)
Qua quel foglio, impertinente!
Ben!… battaglia le vo’ dar. A chi dico? Presto qua.
Bella cosa! e una battaglia
ve la voglio qui mostrar. CONTE
(avvicinandosi amichevolmente a Bartolo) Vuol battaglia?
Attenzion… Ih!… ah!
Osservate! questo è il fosso…
l’inimico voi sarete… ROSINA
(gli dà una spinta) Ma quel foglio che chiedete
per azzardo m’è cascato.
attenzion… e gli amici… È la lista del bucato.

(piano a Rosina alla quale si avvicina porgendole la BARTOLO


lettera)
(le strappa il foglio con violenza)
(giù il fazzoletto)
e gli amici stan di qua, Ah, fraschetta! presto qua.
Attenzion!…
(Escono da una parte Basilio con carte in mano,
dall’altra Berta)
BARTOLO
Ferma, ferma!… Ah, che vedo! Ho preso abbaglio!…
È la lista! Son di stucco!
CONTE Ah, son proprio un mammalucco,
Oh, che gran bestialità!
Che cos’è?

(rivolgendosi e fingendo accorgersi della lettera, che BERTA


raccoglie) Il barbiere… quanta gente!
Non capisco, son di stucco,
Ah!… qualche imbroglio qui ci sta.

BARTOLO ROSINA E CONTE


(avvedendosene) Bravo, bravo il mammalucco
Vo’ vedere. che nel sacco entrato è già!

CONTE BASILIO
Sì, se fosse una ricetta!… Sol do re mi fa re sol
Ma un biglietto… è mio dovere… la fa si sol do!
Ma che imbroglio è questo qua!
(Fa una riverenza a Rosina, e le dà il biglietto e il
fazzoletto)
21
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

ROSINA Scena XV°


(piangendo) Figaro entrando con bacile sotto il braccio, e detti
Ecco qua!… sempre un’istoria; FIGARO
sempre oppressa e maltrattata;
ah, che vita disperata! Alto là!
Non la so più sopportar! Che cosa accadde,
signori miei?
BARTOLO Che chiasso è questo?
Eterni Dei!
(avvicinandosele) Già sulla strada
Ah, Rosina… poverina… a questo strepito
s’è radunata
CONTE mezza città.
(minacciando Bartolo e afferrandolo per un braccio) (piano al Conte)
Vien qua tu, cosa le hai fatto? (Signor, giudizio,
per carità.)
BARTOLO
Ah, fermate… niente affatto… BARTOLO
(additando il Conte)
CONTE
(cavando la sciabola) Quest’è un birbante…

Ah, canaglia, traditore… CONTE


(additando Bartolo)
ROSINA, BERTA, BARTOLO E BASILIO
(trattenendo il Conte) Quest’è un briccone…

Via, fermatevi, signore! BARTOLO


Ah, disgraziato!
CONTE
Io ti voglio subissar! CONTE
(minacciandolo con la sciabola)
BERTA, BARTOLO E BASILIO
Gente! aiuto… soccorretelo/mi! Ah, maledetto!

ROSINA FIGARO
Gente, aiuto!… (alzando il bacile e minacciando il Conte)
ma chetatevi… Signor soldato,
porti rispetto,
CONTE o questo fusto,
Lasciatemi! corpo del diavolo!
or la creanza
ROSINA, BERTA, BARTOLO E BASILIO le insegnerà!
Gente, aiuto per pietà!
(Piano al Conte)
(Signor, giudizio,
per carità.)

22
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

CONTE SOLDATI
(a Bartolo) (di dentro)
Brutto scimmiotto… La forza;
aprite qua.
BARTOLO
Birbo malnato… ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO E
BASILIO
ROSINA, BERTA, FIGARO E BASILIO (sottovoce)
(a Bartolo)
La forza! Oh diavolo!…
Zitto, dottore…
FIGARO E BASILIO
BARTOLO L’avete fatta!
Voglio gridare…
CONTE E BARTOLO
ROSINA, BERTA, FIGARO E BASILIO Niente paura,
(al Conte) venga pur qua.

Fermo, signore… BARTOLO, BASILIO, ROSINA E BERTA


CONTE Quest’avventura,
ah! come diavolo
Voglio ammazzare… mai finirà!

ROSINA, BERTA, FIGARO E BASILIO


Scena ultima
Fate silenzio,
per carità. Un ufficiale con soldati, e detti.

SOLDATI
CONTE
Fermi tutti. Niun si mova.
No, voglio ucciderlo, Miei signori, che si fa?
non v’è pietà. Questo chiasso d’onde è nato?
La cagione presto qua!
ROSINA, BERTA, FIGARO E BASILIO
Fate silenzio, BARTOLO
per carità. Questa bestia di soldato,
mio signor, m’ha maltrattato.
(Si ode bussare con violenza alla porta di strada)

ROSINA, BERTA E FIGARO FIGARO


Zitti, che battono… Io qua venni, mio signore,
questo chiasso ad acquetar,
ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO E
BASILIO BERTA E BASILIO
Che mai sarà? Fa un inferno di rumore,
parla sempre d’ammazzar.
BARTOLO
CONTE
Chi è?
In alloggio quel briccone
non mi volle qui accettar.

23
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

ROSINA da respirar…
Perdonate, poverino,
tutto effetto fu del vino. [Stretta del Finale I°]

ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO E BARTOLO


BASILIO (all’Ufficiale)
Sì, signor, sì, signor. Ma, signor…

UFFICIALE SOLDATI
Oh inteso, oh intenso! Zitto tu!

(al Conte) BARTOLO


Galantuom, siete in arresto. Ma un dottor…

(I soldati si muovono per circondare il Conte) SOLDATI


Fuori presto, via di qua! Oh, non più!

CONTE BARTOLO
In arresto? Ma se lei…

Io?… Fermi, olà! SOLDATI


Non parlar!
(Con gesto autorevole trattiene i soldati, che si arre-
stano. Egli chiama a sé l’Ufficiale, gli dà a leggere
BARTOLO
un foglio; l’Ufficiale resta sorpreso, vuol fargli un
inchino, il Conte lo trattiene. L’Ufficiale fa cenno Ma vorrei…
ai soldati che si ritirino indietro e anch’egli fa lo
stesso. Quadro di stupore) SOLDATI
Non gridar.
ROSINA, BARTOLO E BASILIO
Fredda/o ed immobile BERTA, BARTOLO E BASILIO
come una statua, Ma se noi…
fiato non restami
da respirar. SOLDATI
Zitti voi.
CONTE
Freddo ed immobile BERTA, BARTOLO E BASILIO
come una statua,
Ma se poi…
fiato non restagli
da respirar.
SOLDATI
FIGARO Pensiam noi!
(ridendo)
BERTA, BARTOLO E BASILIO
Guarda Don Bartolo! Ma se poi…
Sembra una statua!
Ah ah! dal ridere SOLDATI
sto per crepar!
Zitto tu!
BERTA
Fiato non restami
24
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto primo

BERTA, BARTOLO E BASILIO ROSINA, BERTA, CONTE, FIGARO, BARTOLO E


Ma se noi… BASILIO
Mi par d’esser con la testa
SOLDATI in un’orrida fucina,
Non parlar! dove cresce e mai non resta,
Vada ognun pei fatti suoi, dall’incudini sonore
si finisca d’altercar. l’importuno strepitar.
Alternando questo e quello
CONTE, FIGARO, BASILIO, ROSINA E BERTA pesantissimo martello,
Zitto su! Zitto giù! fa con barbara armonia
Zitto qua! Zitto là! muri e vôlte rimbombar.
E il cervello, poverello,
BARTOLO già stordito, sbalordito,
non ragiona, si confonde,
Ma sentite, ascoltate. si riduce ad impazzar!

25
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

ATTO SECONDO
Scena I°
Camera in casa di Bartolo con sedia, ed un pianoforte con varie carte di musica
Bartolo solo.
[Recitativo] CONTE
(Ah, se un colpo è andato a vuoto
BARTOLO a gabbar questo balordo
Ma vedi il mio destino! Quel soldato, un novel travestimento…
per quanto abbia cercato, più propizio a me sarà.)
niun lo conosce in tutto il reggimento. Gioia e pace, pace e gioia.
Io dubito… eh, cospetto!…
Che dubitar? scommetto BARTOLO
che dal Conte Almaviva Ho capito. (Oh! ciel! che noia!)
è stato qui spedito quel signore
ad esplorar della Rosina il core. CONTE
Nemmeno in casa propria
sicuri si può star!… Ma io… Gioia e pace, ben di cuore.

(Battono) BARTOLO
Basta, basta, per pietà!
Chi batte?

Ehi, chi è di là?… battono, non sentite? CONTE E BARTOLO


Gioia, pace…
(verso le quinte)
In casa io son; non v’è timore, aprite. BARTOLO
Ho capito. (Oh! ciel! che noia!)
Scena II°
CONTE
Il Conte, travestito da maestro di musica e detto
Ben di cuore, pace e gioia…
[10. – Duetto]
BARTOLO
CONTE (Ma che perfido destino!
Pace e gioia sia con voi. Ma che barbara giornata!
Tutti quanti a me davanti!
BARTOLO Che crudel fatalità!)
Mille grazie, non s’incomodi.
CONTE
CONTE (Il vecchion non mi conosce:
Gioia e pace per mill’anni. Oh, mia sorte fortunata!
Ah, mio ben, fra pochi istanti
BARTOLO parlerem con libertà!)
Obbligato in verità. [Recitativo]
(Questo volto non m’è ignoto…
non ravviso… non ricordo… BARTOLO
ma quel volto, ma quel volto…
Insomma, mio signore,
non capisco… chi sarà?)
chi è lei si può sapere?

26
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

CONTE BARTOLO
Don Alonso, (sdegnato)
professore di musica ed allievo
Forte, vi dico.
di Don Basilio.

BARTOLO CONTE
(sdegnato anch’esso, e alzando la voce)
Ebbene?
Ebben, come volete,
CONTE ma chi sia Don Alonso apprenderete.
Don Basilio sta male,
il poverino, ed in sua vece… (in atto di partire)
Vo dal Conte di Almaviva…
BARTOLO
Sta mal? BARTOLO
(trattenendolo con dolcezza)
(in atto di partire)
Piano, piano.
Corro a vederlo Dite, dite, v’ascolto.
CONTE CONTE
(trattenendolo) (a voce alta e sdegnata)
Piano, piano. Il Conte…
Non è mal così grave.
BARTOLO
BARTOLO
Pian, per carità.
(Di costui non mi fido.)

(risoluto)
CONTE
(calmandosi)
Andiam, andiamo.
Stamane nella
CONTE stessa locanda
era meco d’alloggio, ed in mie mani
Ma signore…
per caso capitò
BARTOLO (mostrando un biglietto)
(brusco)
questo biglietto
Che c’è? dalla vostra pupilla a lui diretto.

CONTE BARTOLO
(tirandolo a parte e sottovoce) (prendendo il biglietto e guardandolo)
Voleva dirvi… Che vedo!… È sua scrittura!…

BARTOLO CONTE
Parlate forte. Don Basilio
nulla sa di quel foglio; ed io, per lui
CONTE venendo a dar lezione alla ragazza.
(sottovoce) voleva farmene un merito con voi…

Ma… (mendicando un ripiego con qualche imbarazzo)

27
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

perché… con quel biglietto… ROSINA


si potrebbe… (vedendo il Conte)

BARTOLO Ah!
Che cosa?
BARTOLO
CONTE Cos’è stato?
Vi dirò…
ROSINA
s’io potessi parlare alla ragazza,
io creder… verbigrazia… le farei Eh, un granchio al piede.
che me lo die’ del conte un’altra amante:
prova significante CONTE
che il conte di Rosina si fa gioco, Oh nulla!
e perciò… Sedete a me vicin, bella fanciulla.
Se non vi spiace, un poco di lezione,
BARTOLO di Don Basilio invece, vi darò.
Piano un poco. Una calunnia!
ROSINA
Oh bravo! degno e vero scolar di Don Basilio! Oh con mio gran piacer la prenderò.
(Lo abbraccia e mette in tasca il biglietto) CONTE
Io saprò come merita, Che vuol cantare?
ricompensar sì bel suggerimento.
Vo a chiamar la ragazza; ROSINA
poiché tanto per me v’interessate, Io canto, se le aggrada,
mi raccomando a voi. il rondò dell’INUTIL PRECAUZIONE.
CONTE BARTOLO
Non dubitate. E sempre, sempre in bocca
l’INUTIL PRECAUZIONE!
(Bartolo entra nella camera di Rosina)
(L’affare del biglietto ROSINA
dalla bocca m’è uscito non volendo. Io ve l’ho detto:
Ma come far? Senza d’un tal ripiego
mi toccava andar via come un baggiano. (cercando varie carte sul pianoforte)
Il mio disegno a lei
ora paleserò; s’ella acconsente, è il titolo dell’opera novella.
io son felice appieno.
Eccola. Ah, il cor sento balzarmi in seno!) BARTOLO
Or bene, intesi; andiamo.
Scena III°
ROSINA
Bartolo, conducendo Rosina e detto.
Eccolo qua.
BARTOLO
Venite, signorina. Don Alonso,
CONTE
che qui vedete, or vi darà lezione. Da brava! Incominciamo.

(Siede al pianoforte, e Rosina canta accompagnata


dal Conte. Bartolo siede e ascolta)

28
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo
[11. – Aria] (Bartolo si va risvegliando)
dolce idea, ecc.
ROSINA
Caro, a te ecc.
Contro un cor che accende amore Tu mi porti a delirar.
di verace, invitto ardore,
s’arma invan poter tiranno, [Recitativo]
di rigor, di crudeltà.
D’ogni assalto vincitore CONTE
sempre amor trionferà. Bella voce! Bravissima!
(Bartolo si addormenta)
ROSINA
(Ah Lindoro… mio tesoro… Oh, mille grazie…
se sapessi… se vedessi…
Questo cane di tutore, BARTOLO
ah, che rabbia che mi fa!
Certo, bella voce:
Caro, a te mi raccomando,
ma quest’aria, cospetto! è assai noiosa;
tu mi salva, per pietà.)
la musica a’ miei tempi era altra cosa.
Ah! quando, per esempio,
CONTE
cantava Caffariello
(Non temer, ti rassicura, quell’aria portentosa…
sorte amica a noi sarà.)
(provandosi di rintracciare il motivo)
ROSINA
la ra la la la…
Dunque spero?… sentite, Don Alonso: eccola qua.
CONTE [N. 12 – Arietta]
A me t’affida.
Quando mi sei vicina,
ROSINA amabile Rosina…
E il mio cor… (interrompendo)
CONTE L’aria dicea Giannina,
Giubilerà!
(con vezzo verso Rosina)
ROSINA ma io dico Rosina…
Cara immagine ridente,
Quando mi sei vicina,
(Bartolo si va risvegliando) amabile Rosina,
il cor mi brilla in petto,
dolce idea d’un lieto amor, mi balla il minuetto…
tu m’accendi in petto il core,
tu mi porti a delirar. (Accompagnandosi col ballo e durante questa can-
zonetta, entra Figaro col bacile sotto il braccio, e si
(Bartolo si riaddormenta) pone dietro Bartolo imitandone il ballo con carica-
tura. Rosina ride.)
CONTE
(Non temer, ecc. [Recitativo]

(c.s.) BARTOLO
(avvedendosi di Figaro)
ROSINA
Cara immagine ridente, Bravo, signor barbiere,
29
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

ma bravo! ritorno dopo pranzo:

FIGARO (contraffacendolo)
Eh, niente affatto: oggi non voglio.
scusi, son debolezze. Ma che m’avete preso
per un qualche barbier da contadini?
BARTOLO Chiamate pur un altro, io me ne vado.
Ebben, guidone,
che vieni a fare? (riprende il bacile in atto di partire)

BARTOLO
FIGARO
Che serve?… a modo suo.
Oh bella! Vedi che fantasia!
Vengo a farvi la barba: oggi vi tocca. Va’ in camera a pigliar la biancheria.
BARTOLO (Si cava dalla cintola un mazzo di chiavi per darle a
Oggi? non voglio. Figaro, indi le ritira)
No, vado io stesso.
FIGARO
Oggi non vuol?… Dimani (Entra)
non potrò io.
FIGARO
BARTOLO Ah, se mi dava in mano
Perché? il mazzo delle chiavi, ero a cavallo.

FIGARO (a Rosina, marcato)

(lascia sul tavolino il bacile e cava un libro di Dite: non è fra quelle
memorie) la chiave che apre quella gelosia?

Perché ho da fare ROSINA


a tutti gli ufficiali
del nuovo reggimento barba e testa… Sì, certo; è la più nuova.
alla marchesa Andrònica
il biondo parrucchin coi maronè… BARTOLO
al contino Bombè (rientra)
il ciuffo a campanile…
(Oh, son pur buono
purgante all’avvocato Bernardone,
a lasciar qua quel diavolo di barbiere!)
che ieri s’ammalò d’indigestione…
Animo, va tu stesso.
(riponendo in tasca il libro)
(dando le chiavi a Figaro)
e poi… e poi… che serve?
Passato il corridor, sopra l’armadio,
Doman non posso.
il tutto troverai.
Bada, non toccar nulla.
BARTOLO
Orsù, meno parole. FIGARO
Oggi non vò far barba.
Eh, non son matto.
FIGARO (Allegri!) Vado e torno. (Il colpo è fatto.)
No? Cospetto!
Guardate che avventori? (Entra)
Vengo stamane: in casa v’è l’inferno;

30
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

BARTOLO (mostrando di soppiatto al Conte la chiave della


(al Conte) gelosia che avrà rubata dal mazzo)

È quel briccon, che al Conte ad una chiave


ha portato il biglietto di Rosina. se io non mi attaccava per fortuna,
per quel maledettissimo
CONTE corridor così oscuro,
spezzato mi sarei la testa al muro.
Mi sembra un imbroglion di prima sfera. Tiene ogni stanza al buio… e poi… e poi…
BARTOLO BARTOLO
Eh, a me non me la ficca… Oh, non più!
(Si sente di dentro gran rumore, come di vasellame
che si spezza)
FIGARO
Dunque andiam.
Ah, disgraziato me!…
(al Conte e Rosina)
ROSINA
(Giudizio.)
Ah, che rumore!

BARTOLO BARTOLO
A noi.
Oh, che briccon! me lo diceva il core.
(si dispone per sedere e farsi radere. In questo entra
(Entra)
Basilio)
CONTE
Scena IV°
Quel Figaro è un grand’uomo.
Don Basilio e detti.
(a Rosina)
[13. – Quintetto]
Or che siam soli,
ditemi, o cara: il vostro al mio destino ROSINA
d’unir siete contenta? Don Basilio!
Franchezza!…
CONTE
ROSINA
(Cosa veggo!)
(con entusiasmo)
Ah, mio Lindoro, FIGARO
altro io non bramo… (Quale intoppo!)

CONTE BARTOLO
(si ricompone vedendo rientrare Bartolo e Figaro) Come qua?
Ebben?
BASILIO
BARTOLO Servitor di tutti quanti.
Tutto mi ha rotto;
BARTOLO
sei piatti, otto bicchieri, una terrina.
(Che vuol dir tal novità?)
FIGARO
ROSINA
Vedete che gran cosa:
(Ah, di noi che mai sarà?)

31
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

CONTE E FIGARO Don Basilio, son da voi.


(Qui franchezza ci vorrà.)
(a Bartolo)
BARTOLO Ascoltate un poco qua.
Don Basilio, come state?
(piano a Bartolo)
BASILIO (Fate un po’ ch’ei vada via,
(stupito) ch’ei ci scopra ho gran timore.)
Come sto?
ROSINA
FIGARO (Io mi sento il cor tremar!)
(interrompendolo)
FIGARO
Or che s’aspetta? (Non vi state a disperar).
Questa barba benedetta
la facciamo sì o no? CONTE
(c.s)
BARTOLO
(a Figaro) Della lettera, signore,
ei l’affare ancor non sa.
Ora vengo.
(Figaro, ascoltando con attenzione si prepara a
(a Basilio) secondare il Conte)
Ehi… il Curiale? BASILIO
BASILIO (Ah, qui certo v’è un pasticcio,
non s’arriva a indovinar.)
(stupito)
Il Curiale?… CONTE
(Ch’ei ci scopra ho gran timore:
CONTE ei l’affare ancor non sa.)
(a Basilio, interrompendolo)
BARTOLO
Io gli ho narrato
(piano al Conte)
che già tutto è combinato.
(Dite bene, mio signore,
(a Bartolo) or lo mando via di qua.)
Non è ver?
CONTE
BARTOLO (a Basilio)
Sì, sì, tutto io so. Colla febbre, Don Basilio,
che v’insegna a passeggiare?
BASILIO
Ma, Don Bartolo, spiegatevi. BASILIO
(stupito)
CONTE
Colla febbre?
(a bartolo, interrompendolo)
Ehi, dottore, una parola. CONTE
E che vi pare!
(a Basilio)
Siete giallo come un morto.
32
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

BASILIO FIGARO
(stupito) Che color!
Sono giallo come un morto?
CONTE
FIGARO Che brutta cera!…
(tastandogli il polso)
BASILIO
Bagattella! Brutta cera?
Cospetton!… che tremarella…
Bagatella! Tremarella!… CONTE, FIGARO E BARTOLO
Questa è febbre scarlattina!
Oh, brutta assai!
BASILIO BASILIO
Scarlattina!
Dunque vado…
(Il Conte dà a Basilio una borsa di soppiatto)
ROSINA, CONTE, FIGARO E BARTOLO
CONTE Vada.
Via, prendete medicina, Vada!
non vi state a rovinar.
BASILIO
FIGARO Vado.
Presto, presto, andate a letto!
ROSINA, CONTE, FIGARO E BARTOLO
CONTE Buona sera, mio signore.
Voi paura inver mi fate… (Presto andate via di qua.)
Maledetto seccatore!
ROSINA pace, sonno e sanità.
Dice bene, andate, a letto…
BASILIO
BARTOLO Buona sera, ben di core,
Presto, andate a riposar. poi doman si parlerà.
Non gridate!
ROSINA, CONTE, FIGARO E BARTOLO (Ah che in sacco va il tutore!)
Non gridate, ho inteso già.
Presto, andate a riposar! Non gridate, per pietà!
BASILIO (Don Basilio parte)
(stupito)
FIGARO
(Una borsa!… Andate a letto!… Orsù, signor Don Bartolo.
Ma che tutti sian d’accordo!)
BARTOLO
FIGARO, ROSINA, CONTE E BARTOLO
Son qua.
Presto a letto… presto a le…
(Bartolo siede, e Figaro gli cinge al collo uno sciu-
BASILIO gatoio disponendosi a fargli la barba; durante l’ope-
Eh, non son sordo, razione Figaro va coprendo i due amanti.)
non mi faccio più pregar.
Stringi! Bravissimo!

33
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

CONTE di farmi crepar.


Rosina, Rosina, deh, ascoltatemi. Su, fuori, furfanti,
vi voglio accoppar!
ROSINA Di rabbia e di sdegno
mi sento crepar/avvampar.
V’ascolto; eccomi qua.

(Siedono fingendo studiar musica) ROSINA, CONTE E FIGARO


L’amico delira
CONTE la testa vi gira,
(a Rosina con cautela) ma zitto, dottore,
vi fate burlar.
A mezza notte in punto
Tacete, tacete,
a prendervi qui siamo:
non serve gridar.
or che la chiave abbiamo
(Intesi già siamo,
non v’è da dubitar.
non v’è a replicar!)
FIGARO (Partono, eccetto Bartolo)
(distraendo Bartolo)
Scena V°
Ahi! ahi!
Bartolo, indi Berta e Ambrogio
BARTOLO [Recitativo]
Che cos’è stato?
BARTOLO
FIGARO Ah! disgraziato!… ma come?… ed io
Un non so che nell’occhio!… non mi accorsi di nulla! Ah! Don Basilio
Guardate… Non toccate… sa certo qualche cosa.
Soffiate per pietà.
(dopo aver riflettuto)
ROSINA Ehi!… Chi è di là?
A mezza notte in punto, Chi è di là?…
anima mia, t’aspetto.
Io già l’istante affretto (Escono Ambrogio e Berta da parti opposte)
che a te mi stringerà.
Senti, Ambrogio:
corri da Don Basilio qui rimpetto;
CONTE
digli ch’io qua l’aspetto,
Ora avvertir vi voglio, che venga immantinente,
che ho gran cose da dirgli, e ch’io non vado
(Bartolo si alza e si avvicina agli amanti)
perché… perché… perché ho di gran ragioni.
cara, che il vostro foglio, Va’ subito.
perché non fosse inutile
il mio travestimento… (Ambrogio parte)

BARTOLO
BARTOLO
(a Berta)
Il suo travestimento?
Ah, ah! Bravo, bravissimi! Di guardia
Don Alonso, bravo, bravi! tu piantati alla porta, e poi… no, no…
Pace, gioia… (Non me ne fido.) Io stesso ci starò.
Bricconi! Birbanti!
Ah, voi tutti quanti, (Parte)
avete giurato

34
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

Scena VI° BASILIO


Berta sola. Io poi
dico che quell’amico
BERTA era il Conte in persona.
Che vecchio sospettoso! Vada pure,
e ci stia finché crepa! BARTOLO
Sempre gridi e tumulti in questa casa: Il Conte?…

si litiga, si piange, si minaccia. BASILIO


Sì…
Il Conte.
non v’è un’ora di pace
(La borsa parla chiaro.)
con questo vecchio avaro e brontolone.
Oh, che casa! oh, che casa in confusione!
BARTOLO
[14. – Aria] Sia chi si vuole… amico, dal Notaro
vo’ in questo punto andare; in questa sera
Il vecchiotto cerca moglie, stipular di mie nozze io vo’ il contratto.
vuol marito la ragazza;
quello freme, questa è pazza, BASILIO
tutti i due son da legar!
Il Notar?… siete matto?…
Ma che cosa è questo amore, Piove a torrenti, e poi
che fa tutti delirar? questa sera il Notaro
Egli è un male universale, è impegnato con Figaro; il barbiere
una smania, un pizzicore, marita sua nipote.
un solletico, un tormento.
Poverina, anch’io lo sento, BARTOLO
né so come finirà. Una nipote?…
Che nipote? Il barbiere
Oh! vecchiaia maledetta! non ha nipoti. Ah, qui v’è qualche imbroglio.
Son da tutti disprezzata, Questa notte i bricconi
e vecchietta disperata, me la voglion far; presto, il Notaro
mi convien così crepar! qua venga sull’istante….

(Parte) (Gli dà una chiave)

Scena VII° Ecco la chiave del portone; andate,


presto, per carità.
Don Bartolo, introducendo Don Basilio.

BARTOLO BASILIO
Non temete; in due salti sono qua.
Dunque voi Don Alonso
non conoscete affatto? (Parte)
BASILIO Scena VIII°
Affatto.
Bartolo, indi Rosina
BARTOLO BARTOLO
Ah, certo! Per forza o per amore
Il Conte lo mandò. Qualche gran trama Rosina avrà da cedere. Cospetto!…
qua si prepara. Mi viene un’altra idea.

(Cava dalla tasca il biglietto datogli dal Conte)

35
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

Questo biglietto Entran per la finestra. Hanno la chiave.


che scrisse la ragazza ad Almaviva
potria servir… Che colpo da maestro! BARTOLO
Don Alonso, il briccone, Non mi muovo di qui.
senza volerlo mi die’ l’armi in mano. Ma… e se fossero armati?… Figlia mia,
Ehi! Rosina, Rosina, poiché ti sei sì bene illuminata,
facciam così. Chiuditi a chiave in camera,
(Rosina dalle sue camere entra senza parlare)
io vo’ a chiamar la forza;
avanti, avanti. dirò che son due ladri, e come tali,
Del vostro amante io vi vo’ dar novella. corpo di Bacco! l’avremo da vedere!
Povera sciagurata! In verità Figlia, chiuditi presto; io vado via.
collocaste assai bene il vostro affetto!
Del vostro amor sappiate (Parte)
ch’ei si fa giuoco in sen d’un’altra amante;
ROSINA
ecco la prova.
Quanto, quanto è crudel la sorte mia!
(La dà il biglietto)
(Parte)
ROSINA
[15. – Temporale]
Oh cielo! Il mio biglietto!
(Segue istromentale esprimente un temporale.
BARTOLO – Dalla finestra di prospetto si vedono frequenti
Don Alonso e il barbiere lampi, e si ascolta il rumore del tuono. Sulla fine
congiuran contro voi; non vi fidate. dell’istromentale si vede di fuori aprire la gelosia,
Nelle braccia del Conte d’Almaviva ed entrare uno dopo l’altro Figaro e il Conte avvolti
vi vogliono condurre… in mantello e bagnati dalla pioggia. Figaro avrà in
mano una lanterna.)
ROSINA
Scena IX°
(In braccio a un altro!…
Che mai sento!… Ah, Lindoro! ah, traditore! Il Conte e Figaro, indi Rosina.
Ah, sì!… vendetta! e vegga,
[Recitativo]
vegga quell’empio chi è Rosina.) Dite…
signore, di sposarmi
FIGARO
voi bramavate…
Alfine, eccoci qua.
BARTOLO
CONTE
E il voglio.
Figaro, dammi man! Poter del mondo!
ROSINA Che tempo indiavolato!
Ebben, si faccia!
FIGARO
Io… son contenta!… ma all’istante. Udite:
a mezza notte qui sarà l’indegno Tempo da innamorati.
con Figaro il barbier; con lui fuggire
per sposarlo io voleva… CONTE
Ehi… fammi lume.
BARTOLO
(Figaro accende i lumi)
Ah, scellerati!
Corro a sbarrar la porta… Dove sarà Rosina?

ROSINA FIGARO
Ah! Mio signore! Ora vedremo…
36
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo
(spiando) mira, o mio tesoro,
Eccola appunto. Almaviva son io, non son Lindoro!

[16. – Terzetto]
CONTE
(con trasporto) ROSINA
Ah, mio tesoro! Ah! qual colpo inaspettato!…
Egli stesso!… Oh ciel! Che sento!
ROSINA Di sorpresa e di contento
(respingendolo) son vicina a delirar!

Indietro, FIGARO
anima scellerata! Io qui di mia Son rimasti senza fiato!…
stolta credulità venni soltanto Ora muoion di contento.
a riparar lo scorno; a dimostrarti Guarda, guarda, il mio talento
qual sono e quale amante che bel colpo seppe far!
perdesti, anima indegna e sconoscente!
CONTE
CONTE
Quel trionfo inaspettato!
Io son di sasso! Me felice!… Oh bel momento!
Ah! d’amore e di contento
FIGARO son vicino a delirar!
lo non capisco niente.
FIGARO
CONTE Son rimasti senza fiato ecc.
Ma per pietà…
ROSINA
ROSINA Mio signor!… ma voi… ma io…
Taci. Fingesti amore
per vendermi alle voglie CONTE
di quel tuo vil Conte Almaviva. Ah, non più, non più, ben mio!…
Il bel nome di mia sposa,
CONTE idol mio, t’attende già.
Al Conte!
Ah, sei delusa!… oh me felice! Adunque ROSINA
tu di verace amore Il bel nome…
ami Lindor… rispondi…
CONTE
ROSINA
Sì!
Ah, sì! t’amai pur troppo!…
ROSINA
CONTE
…di tua sposa
Ah! Non è tempo oh, qual gioia al cor mi dà!
di più celarsi, anima mia: ravvisa
CONTE
(S’inginocchia gettando il mantello, che viene rac-
colto da Figaro) Sei contenta?

colui che sì gran tempo ROSINA


seguì tue tracce, che per te sospira,
Ah! mio signore!
che sua ti vuole;

37
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

ROSINA, POI CONTE presto andiamo via di qua.


Dolce nodo avventurato
che fai paghi i miei desiri! (Vanno per partire)
Alla fin de’ miei martiri [Recitativo]
tu sentisti, Amor, pietà!
FIGARO
FIGARO Ah, disgraziati noi! Come si fa?
Presto! Andiamo!
CONTE
(contraffacendo)
Che avvenne mai?…
Nodo.
Presto! Andiamo! FIGARO
La scala…
(c.s.)
Paghi. CONTE
Vi sbrigate! Ebben?…
Via, lasciate quei sospiri!
Presto, andiam, per carità! FIGARO
Se si tarda, i miei raggiri
La scala non v’è più.
fanno fiasco in verità.

(Figaro va al balcone) CONTE


Che dici?
Ah! cospetto! Che ho veduto!
Alla porta una lanterna…
FIGARO
Due persone! Che si fa?
Chi mai l’avrà levata?…
CONTE
CONTE
Hai veduto?…
Quale inciampo crudel!
FIGARO
ROSINA
Sì, signor…
Me sventurata!
CONTE
FIGARO
Due persone?…
Zi… zitti… sento gente. Ora ci siamo;
FIGARO Signor mio, che si fa?
Sì, signor…
CONTE
CONTE (si riavvolge nel mantello)
Una lanterna?… Mia Rosina, coraggio!

FIGARO FIGARO
Alla porta, sì signor… Eccoli qua.

ROSINA, CONTE E FIGARO (Si ritirano verso una delle quinte)


Che si fa? Che si fa?
Zitti zitti, piano piano,
non facciamo confusione;
per la scala del balcone

38
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

Scena X° (cavando una pistola)


Don Basilio con lanterna in mano, introducendo un vi son ancor due palle nel cervello
Notaio con carte in mano. se v’opponete…

BASILIO BASILIO
(chiamando alla quinta opposta) (prende l’anello)
Don Bartolo! Don Bartolo… Oibò, prendo l’anello.
Chi firma?
FIGARO
(accennando al Conte) (Sottoscrivono)

Don Basilio. CONTE


Eccoci qua. Son testimoni
CONTE Figaro e Don Basilio.
E quell’altro? Essa è mia sposa.

FIGARO FIGARO
Ve’, ve’, il nostro Notaro. Allegramente. Evviva!
Lasciate fare a me.
CONTE
(Basilio e il Notaro si rivolgono e restano sorpresi. Il
Notaro si avvicina a Figaro.) Oh, mio contento!

Signor Notaro: ROSINA


dovevate in mia casa Oh, sospirata mia felicità!…
stipular questa sera
il contratto di nozze FIGARO E BASILIO
fra il conte d’Almaviva, e mia nipote.
Gli sposi, eccoli qua. Avete indosso Evviva!
la scrittura?
(Nell’atto che il Conte bacia la mano a Rosina, e
(Il Notaio cava una scrittura) Figaro abbraccia goffamente don Basilio, entrano
con Bartolo, come appresso…)
Benissimo.
Scena ultima
BASILIO Don Bartolo, Ufficiale, Soldati e detti.
Ma piano.
Don Bartolo… dov’è?… BARTOLO
Fermi tutti.
CONTE
(chiamando a parte don Basilio, cavandosi un anello (additando Figaro e il Conte all’Ufficiale e ai sol-
dal dito e additandogli di tacere) dati, e slanciandosi contro Figaro.)

Ehi, Don Basilio, Eccoli qua.


quest’anello è per voi
FIGARO
BASILIO Colle buone, signor.
Ma io…
BARTOLO
CONTE Signor, son ladri,
Per voi arrestate, arrestate.

39
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo

UFFICIALE CONTE
Mio signore, (scoprendosi)
il suo nome?
Il Conte d’Almaviva io sono.
CONTE [17. – Recitativo strumentato]
Il mio nome
è quel d’un uom d’onore. Lo sposo io sono BARTOLO
di questa… Il Conte! Ah, che mai sento!…
BARTOLO (verso l’Ufficiale e i soldati)
Eh, andate al diavolo! Rosina
Ma cospetto!…
esser deve mia sposa: non è vero?
CONTE
ROSINA
T’accheta; invan t’adopri,
Io sua sposa?… oh, nemmeno per pensiero.
resisti invan. De’ tuoi rigori insani.
giunse l’ultimo istante In faccia al mondo
BARTOLO
Come? Come, fraschetta?… Ah, son tradito! (Toglie la scrittura di nozze dalle mani del Notaro, e
la dà all’Ufficiale)
Arrestate, vi dico:
io dichiaro altamente
(additando il Conte) costei mia sposa: il nostro nodo, o cara,
opra è d’amore: amore,
è un ladro. che ti fe’ mia consorte,
a me ti stringerà fino alla morte.
FIGARO Respira ormai: del fido sposo in braccio,
Or or l’accoppo. vieni, vieni a godere più lieta sorte.

BARTOLO BARTOLO
È un furfante, è un briccon. Ma io…

UFFICIALE CONTE
(al Conte) Taci…
Signore…
BASILIO
CONTE Ma voi…
Indietro!
CONTE
UFFICIALE Olà, t’accheta.
(con impazienza) [18. – Aria]
Il nome?
Cessa di più resistere,
CONTE non cimentar mio sdegno:
spezzato è il gioco indegno
Indietro, dico, di tanta crudeltà.
indietro. Della beltà dolente,
d’un innocente amore
UFFICIALE l’avaro tuo furore
Ehi, mio signor, basso quel tuono. più non trionferà.
Chi è lei?

40
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo
(a Rosina) certe ragioni ha in tasca,
E tu, infelice vittima certi argomenti a cui non si risponde.
d’un reo poter tiranno,
sottratta al giogo barbaro, BARTOLO
cangia in piacer l’affanno Ed io, bestia solenne,
e in sen d’un fido sposo per meglio assicurare il matrimonio,
gioisci in libertà, io portai via la scala del balcone.

(all’Ufficiale e ai soldati) FIGARO


Cari amici… Ecco che fa un’INUTIL PRECAUZIONE.

SOLDATI BARTOLO
Non temete! Ma… e la dote?… Io non posso…

CONTE CONTE
Questo nodo… Eh, via; di dote
io bisogno non ho: va’, te la dono.
SOLDATI
FIGARO
Non si scioglie,
sempre a lei vi stringerà! Ah! ah! Ridete adesso?
Bravissimo, Don Bartolo!
(Il Notaro presenta a bartolo la scrittura. Egli la Ho veduto alla fin rasserenarsi
legge dando segno di dispetto) quel vostro ceffo amaro e furibondo.
Eh! i bricconi han fortuna in questo mondo.
CONTE
Ah, il più lieto, il più felice ROSINA
è il mio cor de’ cori amanti!… Dunque, signor Don Bartolo…
Non fuggite, o lieti istanti
della mia felicità! BARTOLO
Sì, sì, ho capito tutto.
SOLDATI
Annodar due cori amanti CONTE
è piacer che egual non ha.
Ebben, dottore!…
[Recitativo]
BARTOLO
BARTOLO Sì, sì, che serve! quel ch’è fatto è fatto.
Insomma, io ho tutti i torti!… Andate pur, che il ciel vi benedica!

FIGARO FIGARO
Eh, pur troppo è così! Bravo, bravo! un abbraccio!…
venite qua, dottore.
BARTOLO
ROSINA
(a Basilio)
Ah, noi felici!
Ma tu, briccone,
tu pur tradirmi, e far da testimonio! CONTE
O fortunato amore!
BASILIO
Ah, Don Bartolo mio, quel signor Conte (si danno la mano)

41
Rossini: Il barbiere di Siviglia - atto secondo
[19. – Finaletto II°] alfin quest’alma amante
comincia a respirar.
FIGARO
Di sì felice innesto BERTA, BARTOLO, BASILIO E SOLDATI
serbiam memoria eterna; Amore e fede eterna
io smorzo la lanterna; si vegga in voi regnar.
qui più non ho che far.
CONTE
(smorza la lanterna)
Dell’umile Lindoro
BERTA, BARTOLO, BASILIO E SOLDATI la fiamma a te fu accetta;
Amore e fede eterna più bel destin t’aspetta;
si vegga in voi regnar. su, vieni a giubilar!

ROSINA BERTA, ROSINA, CONTE, FIGARO, BARTOLO,


Costò sospiri e pianti
BASILIO E SOLDATI
un sì felice istante: Amore e fede eterna
si vegga in voi/noi regnar,

FINE DELL’OPERA

42

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