Il meglio della città, ovvero tutto ciò che non dovete assolutamente perdere!
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DA VEDERE
PASTI
LOCALI E VITA NOTTURNA
DIVERTIMENTI
SHOPPING
SPORT E ATTIVITÀ
Le cose da vedere sono organizzate secondo l’ordine geografico nel quale vi consigliamo di
visitarle e, all’interno di quest’ordine, secondo le preferenze dell’autore.
In Pasti e Pernottamento l’ordine è per fascia di prezzo (basso, medio, alto) e, all’interno di
queste fasce, secondo le preferenze dell’autore.
Questi simboli forniscono le informazioni essenziali per ogni sezione:
Raccomandato dai nostri autori
Opzione verde o ecosostenibile
Non è richiesto alcun pagamento
Telefono
Orari
Parcheggio
Non fumatori
Aria condizionata
Accesso a internet
Wi-fi
Piscina
Piatti vegetariani
Per famiglie
Animali ammessi
Bus
Menù in inglese
Traghetto
Tram
Treno
Café Griensteidl
JORG HACKEMANN/SHUTTERSTOCK ©
Splendori imperiali
Lo sfarzo imperiale di Vienna è l’eredità degli Asburgo. La Hofburg, sede della potente
dinastia per oltre sei secoli, ospita la Burgkapelle (Cappella Reale) e la famosa Scuola di
Equitazione Spagnola, nonché prestigiosi musei, tra cui i Kaiserappartements (Appartamenti
Imperiali). Altri maestosi palazzi sono i barocchi Schloss Belvedere e Schloss Schönbrunn,
mentre il neogotico risplende nel Rathaus (Municipio) e in altri edifici affacciati sulla
magnifica Ringstrasse, che abbraccia la Innere Stadt (‘città interna’).
Musei prestigiosi
Il Kunsthistorisches Museum, uno dei palazzi più imponenti degli Asburgo, ospita la collezione
d’arte della famiglia reale e opere dei grandi maestri europei, oltre a una delle più ricche
collezioni di monete del mondo. Dietro la Hofburg, l’innovativo MuseumsQuartier accoglie
varie tipologie di musei, dall’arte austriaca del XIX secolo del Leopold Museum alle opere
moderne e contemporanee del MUMOK. Meteoriti, fossili e reperti preistorici riempiono le
sale del Naturhistorisches Museum, mentre il Museum für Angewandte Kunst espone una sua
preziosa collezione di arti applicate, tra cui mobili di squisita fattura.
Locali e ristoranti
I viennesi sanno godersi la vita. Lo si vede nei magnifici Kaffeehäuser, veri e propri salotti che
servono torte sublimi, nei rustici Beisln, imperniati sulla cucina tradizionale a base di
Wienerschnitzel e gulasch, nei ristoranti esclusivi, nelle Vinotheken dai soffitti a volta che
servono pregiati vini austriaci, e negli Heurigen, locali tipici situati fra i vigneti che
circondano la città. Prelibatezze locali e internazionali riempiono bancarelle e chioschi del
Naschmarkt, mentre chef creativi sperimentano originali abbinamenti di sapori utilizzando
ingredienti locali, all’interno di spazi innovativi, spesso rimodellati e reinventati.
Perché amo Vienna
Catherine Le Nevez, autrice
1 Il magnifico palazzo rococò che un tempo fu la residenza estiva degli Asburgo è il luogo
perfetto per farsi un’idea dello sfarzo, della ricchezza e dell’immenso patrimonio dei sovrani
d’Austria. La visita a 40 delle sontuose sale del palazzo illustra lo stile di vita e le
stravaganze della dinastia più potente d’Europa. I favolosi giardini che circondano lo
Schloss Schönbrunn invitano a passeggiare tra gli alberi, lungo sentieri che costeggiano
rovine classicheggianti, prima di raggiungere l’elegante Gloriette, da cui si gode una vista
favolosa del palazzo con la città sullo sfondo.
HERCULES MILAS/ALAMY ©
2 Il Kunsthistorisches Museum è la punta di diamante dei musei viennesi. Oltre ad
acquisire sempre nuove terre per espandere il proprio impero, gli Asburgo hanno messo
insieme una delle più importanti collezioni d’arte d’Europa. Allestito all’interno di un
maestoso edificio neoclassico, il fiore all’occhiello del museo è la Pinacoteca, un’ampia ed
emozionante rassegna di opere dei grandi maestri, tra cui spiccano la suggestiva Torre di
Babele di Pieter Bruegel il Vecchio (XVI secolo) e l’allegra esuberanza vegetale dell’Estate
di Giuseppe Arcimboldo.
MuseumsQuartier e Neubau
Schloss Belvedere
DZIEWUL/SHUTTERSTOCK ©
3 Il Belvedere è una stupenda reggia settecentesca che, pur essendo vicina al centro, dà
l’impressione di essere ad anni luce di distanza. Splendidi giardini simmetrici perfettamente
curati e decorati da gruppi scultorei si affacciano sull’orizzonte urbano e collegano due
bellissimi palazzi dedicati ai più prestigiosi artisti austriaci. Da non perdere Il bacio,
celeberrimo quadro di Gustav Klimt. Ai capolavori custoditi all’interno fanno da cornice sale
maestose che meritano di per sé una visita.
MAYLAT/SHUTTERSTOCK ©
4 Costruita nel 1897, questa ruota panoramica è uno dei simboli di Vienna. Graham
Greene vi fece salire il personaggio di Harry Lime nel film Il terzo uomo del 1949. Un giro a
bordo delle cabine permette di sorvolare gli ampi spazi verdi del Prater, regalando una vista
a volo d’uccello sulla città e sulla distesa di alberi e prati del parco, da esplorare sui pattini,
in bicicletta oppure a piedi, una volta ridiscesi a terra.
ADAMSOV STUDIO/SHUTTERSTOCK ©
5 Saltate a bordo di un tram e percorrete la Ringstrasse, una delle vie più sontuose
d’Europa. Si tratta di una strada costruita lungo il tracciato delle vecchie mura che, dopo
aver difeso Vienna dagli attacchi dei turchi nel XVI secolo, furono demolite nel corso
dell’Ottocento e sostituite da un elegante boulevard ad anello, fiancheggiato da prestigiosi
edifici di rappresentanza, palazzi nobiliari e alberghi imponenti. La monumentale cornice di
edifici circonda tuttora gran parte della Innere Stadt, separando il centro dai caratteristici
Vorstädte (distretti interni).
Visite guidate
Hofburg
VOLKSGARTEN
ROMAN BABAKIN/SHUTTERSTOCK ©
6 L’imponente complesso della Hofburg fu la dimora imperiale degli Asburgo per oltre 600
anni. Attualmente ospita interessanti musei, ma è anche la residenza del presidente della
Repubblica, la sede della Biblioteca Nazionale e di vari uffici pubblici (nonché,
temporaneamente, del Parlamento austriaco). Attraversando il complesso a piedi, si assiste
a un susseguirsi di edifici monumentali, statue e piazze, tra cui l’antica Corte degli Svizzeri,
la Piazza degli Eroi (Heldenplatz) e le arcate della Porta Esterna del Palazzo (Äusseres
Burgtor).
Hofburg e dintorni
Kaffeehäuser
CAFÉ CENTRAL
JEAN-PIERRE LESCOURRET/GETTY IMAGES ©
7 Veri e propri salotti, i caffè viennesi hanno visto nascere grandi opere d’arte. Frequentati
da Mahler, Klimt, Freud, Trotzkij e Otto Wagner, i Kaffeehäuser di Vienna sono stati inseriti
nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO nel 2011. Molti conservano i
sontuosi arredi originali e a volte sono specializzati in uno specifico dolce, come la Sacher
Torte, la torta ricoperta di glassa al cioccolato e farcita con marmellata di albicocche tanto
amata da Francesco Giuseppe I d’Austria, servita al Café Sacher. Una serie di nuovi
Kaffeehäuser propongono una versione originale della tradizione.
Kaffeehäuser e pasticcerie
Beisln
ZOONAR/ALFRED SCHAUHUBER/ALAMY ©
8 Il Beisl è un locale tradizionale molto simile a una birreria, ma con un menu a base di
piatti sostanziosi, come Wienerschnitzel e Tafelspitz (bollito di manzo), serviti con vino e/o
birra su vecchi tavoli in un ambiente rivestito di pannelli di legno. Molti Beisln sono dotati di
dehors o cortili illuminati da lampioni, che nei mesi più caldi si riempiono di allegre
comitive. Sorseggiate una birra o un bicchiere di vino e godetevi l’atmosfera nei più famosi,
come il Griechenbeisl. Di recente queste istituzioni hanno generato i neo-Beisln, locali di
tendenza leggermente più costosi e più raffinati nell’offerta culinaria, spesso basata su
prodotti biologici.
Pasti
I Piccoli Cantori di Vienna
BAZZA/ALAMY ©
Divertimenti
Stephansdom
ANNA JEDYNAK/SHUTTERSTOCK ©
Medio: €100-180
Camera doppia in albergo: €65-105 per persona
Pasto di due portate con un bicchiere di vino: €25-35
Musei di grande prestigio: €13
Più di €180
Camera doppia in albergo di categoria elevata: a partire da €105
Pasto di più portate, accompagnato da vino: a partire da €70
Una serata all’opera o a teatro: a partire da €40
Programmare in anticipo
Tre mesi prima Prenotate i biglietti per la Staatsoper, i Piccoli Cantori di Vienna, la Scuola di
Equitazione Spagnola e gli eventi di maggiore richiamo.
Un mese prima Prenotate i ristoranti più richiesti; programmate la partecipazione agli eventi
tramite il sito www.wien.info e i siti delle rispettive sedi. In estate prenotate l’albergo.
Una settimana prima Consultate Falter (www.falter.at) per consigli su locali e ristoranti;
prenotate i ristoranti più frequentati nelle serate del weekend.
Siti web
Tourist Info Wien (www.wien.info) Informazioni, prenotazioni alberghiere, eventi e attività.
Falter (www.falter.at) Elenchi di ristoranti, locali e spettacoli, proposte di attività.
Lonely Planet Italia (www.lonelyplanetitalia.it/vienna) Informazioni sulle destinazioni, forum
dei viaggiatori e molto altro.
Vienna Webservice (www.wien.gv.at) Sito ufficiale del comune di Vienna.
QUANDO ANDARE
Luglio e agosto sono alta stagione. Aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre sono
mesi ideali per la visita. A novembre sono frequenti le piogge; da dicembre a marzo
nevica spesso.
Arrivo
Aeroporto Internazionale di Vienna Il City Airport Train (CAT; €11, 16 min) parte
dall’aeroporto ogni 30 min dalle 6.09 alle 23.39 365 giorni l’anno. La ferrovia suburbana (linea
S7), più economica ma più lenta (da €3,90, 20/25 min), parte ogni 30 min dalle 4.48 alle 0.18
dall’aeroporto raggiungendo Wien-Mitte. Per la corsa in taxi calcolate di spendere da €25 a
€50.
Wien Hauptbahnhof Situata 3 km a sud dello Stephansdom, la nuovissima stazione centrale
di Vienna è il punto di arrivo e di partenza di tutti i treni internazionali, di quelli provenienti
dai capoluoghi dei Länder nonché dei treni locali e regionali. È collegata al centro dalla linea 1
della U-Bahn, dai tram D e O e dagli autobus n. 13A e n. 69A. La corsa in taxi fino in centro
costa circa €10. Tutte le stazioni sono abbastanza sicure la sera tardi e sono ben collegate con
il centro e i quartieri periferici.
Cena Motto am Fluss: ambiente alla moda sul Canale del Danubio.
Stephansdom e centro storico
La sera esplorate le vie della Innere Stadt andando alla scoperta dei suoi bar: sorseggiate
un vino austriaco alla Vinothek W-Einkehr, discutete sulle decine di varietà di gin al
Vinogin o ammirate gemme architettoniche come lo Zwölf Apostelkeller o il Kruger’s
American Bar.
Terzo giorno
Dal Belvedere al Canale del Danubio
Dividete la mattinata fra le collezioni del museo e i bellissimi giardini alla francese dello
Schloss Belvedere. L’Unteres Belvedere (Belvedere Inferiore) ospita appartamenti e sale
cerimoniali in stile barocco e mostre temporanee di qualità nell’Orangerie; l’Oberes
Belvedere (Belvedere Superiore) custodisce una delle più importanti collezioni di arte
austriaca.
Naschmarkt
JORG HACKEMANN/SHUTTERSTOCK ©
Musica live e club
Porgy & Bess
Il più rinomato jazz club con un’atmosfera ovattata.
Arena
Rock, reggae, metal e altro in questo ex mattatoio con palchi interni e all’aperto.
Volksgarten ClubDiskothek
All’interno di un padiglione, offre vari tipi di concerti, DJ e serate a tema.
Flex
DJ locali e internazionali sul Canale del Danubio.
Attività e sport
Donauinsel
Un’isola artificiale per nuotare, andare in barca e fare sci d’acqua.
Wienerwald
Un paradiso per chi ama camminare e pedalare, con numerosi Heurigen.
Prater
Una rete di sentieri in un’oasi al centro di Vienna.
Flakturm
D’estate la Flakturm (torre della contraerea), sede della Haus des Meeres, ha una parete da
arrampicata.
Oberlaa Therme Wien
Vasche con idromassaggio, cascate e grotte artificiali.
Wiener Eistraum
In inverno volteggiate sulla fiabesca pista di ghiaccio davanti al magnifico Rathaus.
Capolavori d’architettura
Hofburg
Lo splendore imperiale della residenza degli Asburgo dal 1279 al 1918.
Schloss Belvedere
Castello costruito per il principe Eugenio di Savoia, oggi sede di importanti collezioni d’arte.
Ringstrasse
Viale fiancheggiato da una serie di splendidi palazzi ottocenteschi e comodamente percorribile
in tram.
Schloss Schönbrunn
Sono aperte al pubblico circa 40 delle 1441 sale del palazzo.
Chiese
Stephansdom
Il Duomo di Vienna si eleva sui tetti della città.
Karlskirche
Visitate la cupola per vedere gli affreschi di questo splendore barocco.
Peterskirche
Bellissima chiesa che invita alla contemplazione della cupola affrescata da Rottmayr.
Franziskanerkirche
Una chiesa dalla stupefacente cupola dipinta a trompe-l’oeil.
Ruprechtskirche
Costruita nel 740, è ritenuta la chiesa più antica di Vienna.
L’eredità asburgica
Kaiserappartements
Gli appartamenti imperiali della Hofburg comprendono il Sisi Museum, dedicato
all’imperatrice Elisabetta.
Schloss Schönbrunn
La visita guidata illustra le sale e le vicende dei suoi abitanti.
Kapuzinerkirche
La cripta è il principale sepolcro della famiglia imperiale.
Augustinerkirche
Le urne conservano i cuori degli imperatori.
Fiaker
MIKECPHOTO/SHUTTERSTOCK ©
A piedi
Wiener Spaziergänge (www.wienguide.at; interi/bambini €16/8) Guide assai competenti
propongono oltre 60 passeggiate (alcune delle quali in inglese) che illustrano vari aspetti di
Vienna, dallo Jugendstil alle tradizioni ebraiche. Le visite durano da un’ora e 30 minuti a due
ore e alcune richiedono una tessera per i trasporti pubblici e il pagamento degli ingressi alle
varie attrattive. L’opuscolo mensile Wiener Spaziergänge (Passeggiate viennesi), distribuito
dagli uffici turistici, descrive in dettaglio tutti i percorsi, i punti di partenza e le lingue in cui
viene illustrata la passeggiata.
Vienna Walks & Talks ( 01-774 89 01; www.viennawalks.com) Organizza l’eccellente tour
Der Dritte Mann (Il terzo uomo), di un’ora e 30 minuti, dedicato al celebre film Il terzo uomo
(interi/bambini €19/16,50), e molte altre passeggiate.
In autobus
Vienna Sightseeing Tours ( 01-712 46 83; www.viennasightseeing.at; 04, Rainergasse 1;
tour Hop On Hop Off €12-25, altre visite guidate €49-119; 6.30-18.30; D, Südtiroler
Platz/Wien Hauptbahnhof) Giri della città e dei dintorni con sei linee hop-on hop-off e tour
dell’affiliata Cityrama, che comprendono lo Schloss Schönbrunn, qualche percorso a tema e
un tour serale (Vienna by night). Organizza inoltre escursioni a Hallstatt, Semmering, nel
Wienerwald, nella Valle di Wachau, a Bratislava, Budapest, Praga e Salisburgo (quest’ultima
con possibilità di prelevamento in albergo e comprensiva degli ingressi alle attrattive) oltre a
un tour panoramico lungo il Danubio.
Hop On Hop Off (Vienna Sightseeing Tours; cartina; 01-712 46 83;
www.viennasightseeing.at; 01, Opernring; biglietto 24/48/72 h €25/32/36; 9.30-19; D, 1, 2,
71 Kärntner Ring/Oper, Karlsplatz) Sei percorsi con oltre 50 fermate. Tra i circuiti più
gettonati figurano quello che segue la Ringstrasse e poi devia per Stephansplatz; la
Hundertwasserhaus e i siti a est del Canale del Danubio, come il Prater e UNO City; Schloss
Schönbrunn e Schloss Belvedere. Per la cartina degli itinerari e per le partenze, v. sito web.
Oldtimer Bus Tours (cartina; 01-503 74 43 12; www.oldtimertours.at; 01, partenza da
Heldenplatz; interi/bambini €19/12; mag-metà ott; D, 1, 2, 71 Burgring,
Museumsquartier) Tour del centro città a bordo di autobus d’epoca decappottabili (in caso di
pioggia il tour potrebbe essere cancellato). A volte raggiungono il Wienerwald. I tour durano
un’ora e partono da Heldenplatz, davanti alla Hofburg, da giovedì a domenica alle 11.15,
12.45, 14.15 e 16.
Redbus City Tours (cartina; 01-512 40 30; www.redbuscitytours.at; 01, Kärntner Strasse
25; 24 h interi/bambini €25/17, 48 h €32/21; 9.30-19; D, 1, 2 Kärntner Ring/Oper,
Karlsplatz) Tour hop-on hop-off di un’ora e 30 minuti dei principali siti d’interesse della Innere
Stadt e tour di due ore delle più importanti mete cittadine. Gli autobus partono dall’Albertina.
In battello
DDSG Blue Danube (cartina; 01-588 80; www.ddsg-blue-danube.at; 01, Schwedenbrücke;
tour di 1 h 30 min interi/bambini €22,50/11,25; 10.30-18.20 apr-ott; Schwedenplatz) I
battelli coprono diverse tratte; le più apprezzate sono quelle che circumnavigano i distretti di
Leopoldstadt e Brigittenau lungo il Canale del Danubio e il Danubio. Alcuni tour attraversano
le chiuse di Nussdorf (progettate da Otto Wagner intorno al 1900) o raggiungono la Wachau.
Itinerari enologici
Vienna Explorer (cartina; 01-890 96 82; www.viennaexplorer.com; 01, Franz-Josefs-Kai 45;
tour apr-ott, noleggio bicicletta 8.30-18 tutto l’anno; 1, Schwedenplatz) Collaudato
operatore che propone giri in bicicletta di Vienna (3 h; interi/bambini €29/14,50) e fuori porta
fra i vigneti della Wachau (10 h 30 min; €64/39); inoltre, organizza visite a piedi della città (2 h
30 min; €16/8). Dispone di un servizio di noleggio biciclette (a partire da €5/15 l’ora/giorno) se
volete spostarvi in autonomia.
Altri tour
Fiaker (giri di 20 min/40 min/1 h €55/80/110) Uno dei modi più romantici di vedere Vienna è a
bordo di un Fiaker, una tipica carrozza a due cavalli. I cocchieri in genere parlano inglese e
indicano i luoghi d’interesse lungo il percorso. Cavalli, carrozze e cocchieri con la bombetta vi
attendono in Stephansplatz, Albertinaplatz e Heldenplatz, presso la Hofburg. Il giro corto
attraversa il centro storico, quello lungo comprende la Ringstrasse.
Ring Tram (cartina; 01-790 91 00; www.wienerlinien.at; 01, Schwedenplatz, marciapiede C;
interi/bambini €9/4; 10-17.30; 1, 2, Schwedenplatz) Potete fare il giro della Ringstrasse
per conto vostro prendendo un tram, ma se preferite un giro senza fermate con proiezione di
video e commento in varie lingue, salite sul Ring Tram. Il circuito intorno alla Ringstrasse
dura 30 minuti; il biglietto è valido per un giro senza fermate (non si può salire e scendere a
piacimento).
Hot Rod City Tour (cartina; 01-660 630 8773; www.hotrod-tour-wien.com; 01, Judengasse
4; tour di 2 h €99-119 per persona; 10-20 ott-mag, 8-22 giu-set; Schwedenplatz) Se il
vostro sogno è quello di guidare una hot rod, ebbene questa è la vostra occasione. Queste
automobili monoposto partono in convoglio e compiono un circuito della città di due ore circa,
passando davanti ai principali luoghi d’interesse. Nel prezzo sono compresi un casco, un
walkie-talkie e l’assicurazione; ovviamente bisogna avere la patente (sono accettate le patenti
estere).
Space and Place (http://spaceandplace.at) Per una prospettiva di Vienna dall’interno, unitevi
ai divertenti tour di Eugene. Se ne aggiungono sempre di nuovi: c’è quello dedicato agli edifici
brutti di Vienna (Vienna Ugly), lo Smells Like Wien Spirit, un’esplorazione della città
attraverso gli odori, e il simpatico Coffeehouse Conversations. Per le date e altri dettagli,
consultate il sito web.
Fai da te: visita in tram della Ringstrasse
I tram della rete pubblica sono un modo economico di ammirare le bellezze della capitale,
cogliendo piacevoli scorci di vita quotidiana. Il tragitto indicato di seguito tocca i principali
monumenti di Vienna.
Salite sul tram n. 1 in Schwedenplatz (marciapiede B, direzione Stefan-Fadinger-Platz) e
guardate subito a sinistra il Monumento alle Vittime del Nazismo nel punto in cui si
trovava la sede della Gestapo.
Più avanti, sempre alla vostra sinistra lungo Ringstrasse, comparirà il Börse Palais (Borsa
Valori), un elegante palazzo in mattoni rossi con rifiniture bianche progettato dal famoso
architetto danese Theophil von Hansen.
Una volta arrivati alla stazione Schottentor, sulla vostra destra vedrete svettare le due torri
della Votivkirche, splendida chiesa neogotica che ricorda la cattedrale francese di Chartres.
Quando sulla destra avvisterete le guglie di un imponente edificio neogotico, avrete raggiunto
il Rathaus e Rathausplatz.
Sempre a destra appariranno la facciata neoclassica del Parlamento, con un imponente
colonnato greco e, a fianco, la Fontana di Atena – le statue ai piedi della dea sono
rappresentazioni allegoriche dei quattro fiumi più importanti dell’impero austro-ungarico: il
Danubio, l’Inn, l’Elba e la Moldava. Il palazzo del Parlamento rimarrà chiuso per restauri
almeno fino al 2024 (il Parlamento si riunisce in via temporanea nella Hofburg, ma è chiuso al
pubblico).
Più avanti, alla vostra sinistra, si staglia la Äusseres Burgtor (Porta Esterna del Palazzo),
maestosa costruzione che celebra la vittoria riportata su Napoleone a Lipsia nel 1813 –
tramite questa porta si accede alla Hofburg (Palazzo Imperiale). Davanti alla Burgtor si apre
Maria-Theresien-Platz , su cui campeggia la statua dell’imperatrice Maria Teresa, l’unica
donna a salire sul trono degli Asburgo. Nella mano sinistra stringe la Prammatica Sanzione,
un documento emanato nel 1713 per consentire alle donne di governare l’impero.
La Staatsoper (p104; Opera di Stato), oggi celebrata nella sua magnificenza
neorinascimentale, all’epoca non piacque ai viennesi, che la soprannominarono ‘Königgrätz
dell’architettura’, paragonandola all’omonima disfatta militare del 1866.
Il tratto finale del circuito (sul tram n. 2) supera lo Stadtpark e segue il Canale del Danubio
fino a Schwedenplatz.
Schnäpse Distillati bianchi o aromatizzati con frutta o erbe; in genere si bevono dopo i pasti.
Heurigen
Gli Heurigen sono locali tipici situati per lo più in periferia, solitamente con giardino o cortile,
che servono vino novello e cucina tradizionale. I Buschenschenken sono simili ma più piccoli e
sono aperti per periodi più brevi (in genere a settembre). Questi locali proliferarono dopo che
Giuseppe II stabilì che i vignaioli potevano vendere il proprio vino senza obbligo di licenza.
Vino degli Heurigen L’elemento principale di ogni Heuriger è il vino, per tradizione prodotto
dal proprietario e in genere molto giovane. Lo Sturm (letteralmente ‘tempesta’ per il colore
torbido e gli effetti su chi lo beve) è succo d’uva fermentato e di solito viene venduto da inizio
settembre fino a metà ottobre. Ogni anno il vino novello (anch’esso chiamato Heuriger) cessa
di essere tale l’11 novembre, quando inizia a essere imbottigliato.
Cosa e come si mangia negli Heurigen Quasi tutto viene venduto a decagrammi (dag) in
porzioni da 10 dag (1 etto), ma è sempre più diffusa la pratica di ordinare un pasto a buffet
per un prezzo fisso, intorno a €7,50-14 nei posti più alla mano fino a circa €17-29 negli
Heurigen di fascia più alta con una scelta maggiore. Di norma offrono una selezione di carni
cucinate, come maiale arrosto, sanguinaccio o polpettone e salumi di ogni genere, lardo e vari
tipi di pane, verdure in salamoia e insalata (per esempio la Schwarzwurzelsalat, l’insalata di
scorzonera, e l’insalata di patate), nonché strudel come dessert.
Dove e quando Gli Heurigen si concentrano soprattutto nelle zone vinicole alla periferia di
Vienna. In molti casi sono aperti solo alcuni mesi l’anno oppure a mesi alterni. Per evitare
delusioni verificate bene gli orari d’apertura sul sito www.heuteausgsteckt.at, dove troverete
anche le cartine con le ubicazioni dei locali, oppure telefonate prima.
Trasporti e cartina Alcuni Heurigen distano fino a 20 minuti di cammino dalla più vicina
fermata dei mezzi pubblici. Scaricate gratuitamente la cartina dei trasporti, la
Verkehrslinienplan für Wien (che comprende anche i distretti più periferici) all’indirizzo
www.wienerlinien.at, o procuratevela presso gli uffici delle Wiener Linien al prezzo di €2,50.
I MIGLIORI HEURIGEN
Wieninger ( 01-292 41 06; www.heuriger-wieninger.at; 21, Stammersdorfer Strasse 78,
Stammersdorf; 15-24 ven, 12-24 sab e dom metà marzo-fine apr, 15-24 gio e ven, 12-24 sab e
dom fine apr-metà dic; 30A, 30, 31) Un paradiso nascosto con un’atmosfera conviviale: il
Wieninger ha un giardino suggestivo illuminato da lampioni e candele e orlato da viti. Gli
interni sono rivestiti di legno. Godetevi i vini leggeri e fruttati (per lo più bianchi) e un ampio
buffet di piatti tipici austriaci, integrati da specialità stagionali, oppure ordinate à la carte. Al
di fuori degli orari bisogna prendere appuntamento.
Zahel ( 01-889 13 18; www.zahel.at; 23, Maurer Hauptplatz 9; 11.30-24 lun-sab; 60) Uno
dei più antichi Heurigen di Vienna si trova in una fattoria del Settecento con vista panoramica
sullo skyline cittadino e sulle colline ammantate di vigneti a sud. I bianchi sono considerati tra
i migliori di Vienna e il buffet è ricco di specialità stagionali e viennesi. Oltre agli interni in
legno e al dehors, dispone anche di una serra riscaldata in inverno. Si accettano solo contanti.
Sirbu ( 01-320 59 28; www.sirbu.at; 19, Kahlenberger Strasse 210; 16-23 lun-ven, 17-24
metà apr-metà ott; ; 38A) Ampie vedute di Vienna dalle terrazze di questo placido
Heuriger, segnalato da un piccolo cartello che porta al giardino sul retro orlato di viti,
adiacente ai vigneti. Non mancate di assaggiare il suo ottimo Riesling. C’è anche un parco
giochi per i bambini.
Edlmoser ( 01-889 86 80; www.edlmoser.com; 23, Maurer Lange Gasse, Maurer; 14.30-24,
date v. sito web; 60) Il dinamico viticoltore Michael Edlmoser gestisce questo Heuriger
ricavato da una casa del Seicento, con un affascinante giardino ombreggiato da alberi con al
centro una fontana gorgogliante, panche in pino verniciato e botti di vino come tavoli. Famoso
soprattutto per i bianchi, tra cui i Riesling e il Grüner Veltliner.
Heuriger Huber ( 01-485 81 80; www.sissi-huber.at; 16, Roterdstrasse 5; 15-24 mar-sab,
orario variabile; 10, 44) Riesling e Weissburgunder (Pinot blanc) sono i vini principali
prodotti da questo suggestivo Heuriger, dotato di un grande giardino circondato da ulivi,
alberi di agrumi e cespugli di lavanda. Pesce, insalate, pasta e carni alla griglia sono proposti
dal suo menu. Prima di venirci controllate gli orari di apertura. Prendete il tram n. 10 o n. 44
fino alla fermata Dornbach/Güpferlingstrasse.
Quartiere per quartiere
Hofburg e dintorni Enoteche vecchio stile, intimi cocktail bar e aperitivi con vista sulla
Hofburg nel Burggarten e nel Volksgarten.
Stephansdom e centro storico I vicoli celano una gran numero di bar sotterranei, wine
bar, pub e cocktail bar.
Karlsplatz e zona del Naschmarkt Quartiere bohémien brulicante di club, bar retrò e
locali alternativi, soprattutto lungo Gumpendorferstrasse.
MuseumsQuartier e Neubau Bar con pretese artistiche, un pizzico di cultura e tavoli
all’aperto – cercate gli Schanigärten di Spittelberg.
Alsergrund e zona dell’Università Locali frequentati da studenti e feste fino all’alba sotto
il viadotto del Gürtel.
Dal Belvedere al Canale del Danubio Bar lungo il canale del Danubio e qualche
microbirrificio.
Prater e zona a est del Danubio Club molto animati intorno al Praterstern, rooftop bar e
tranquilli bar e caffè nella zona del Karmelitermarkt.
Schloss Schönbrunn e dintorni Una manciata di caffè, bar e club.
La scelta Lonely Planet
Vinothek W-Einkehr Eccellenti vini austriaci.
Le Loft Studiate la mappa di Vienna dall’alto di questo lounge bar super chic.
Loos American Bar Progettato da Loos nel 1908, offre invitanti divanetti dove centellinare
un cocktail.
Volksgarten ClubDiskothek Sfavillante club nel parco vicino alla Hofburg.
Brickmakers Pub & Kitchen Birre artigianali, sidro e qualche chef famoso.
Palmenhaus Bel locale ricavato da una serra. Molto bello anche il dehors con vista sul
Burggarten.
Bar in riva al fiume
Strandbar Herrmann Vivace ‘beach bar’ sulla riva del Danubio.
Urania Elegante bar con le pareti in vetro affacciato sul Canale del Danubio.
Motto am Fluss All’interno del terminal dei traghetti Wien City, con bella vista sul canale.
Wine bar
Vinothek W-Einkehr Vini da tutta l’Austria.
Achtundzwanzig Giovane e trendy, prende sul serio i suoi vini.
Vis-à-vis Minuscolo wine bar in fondo a uno stretto vicolo.
Weinstube Josefstadt Suggestivo Stadtheuriger immerso nell’oasi del suo giardino.
Villon La cantina sotterranea più profonda del 1. Bezirk ha un ambiente luminoso e moderno.
Sekt Comptoir Effervescente bar vicino al Naschmarkt che serve Sekt (spumante).
Microbirrifici
Siebensternbräu Allegro birrificio e un patio per il bel tempo. Specialità: birre al luppolo.
Wieden Bräu Helles, Märzen e birre alla canapa, più un giardino per l’estate.
Salm Bräu Tranquilla birreria artigianale vicino allo Schloss Belvedere.
Cocktail bar
Loos American Bar Adolf Loos progettò questo affascinante bar in stile minimalista.
Vinogin Gin e wine bar.
Le Troquet Cocktail vecchia maniera.
Kruger’s American Bar Locale anni ’20 rivestito in legno ideale per un Margarita.
Barfly’s Club Favolosi cocktail, atmosfera intima.
Lutz Locale accogliente con poltroncine in pelle dove bere un Mojito ghiacciato.
Locali gay-friendly
Café Berg Aperto e accogliente, con assortimento di libri d’interesse gay.
Felixx Locale classico con lampadari.
Café Savoy L’atmosfera di un tradizionale caffè viennese con un pizzico di brio in più.
Mango Bar Bar sempre molto frequentato, aperto tutte le sere della settimana.
Frauencafé Punto di riferimento della comunità lesbica viennese.
Club
Volksgarten ClubDiskothek Popolare club per appassionati di musica house.
Fluc Scatenato club sul Praterstern, ambiente alternativo.
Donau Techno club seminascosto, frequentato da gente simpatica.
Rooftop bar
Le Loft Vista favolosa dalle vetrate del bar al 18° piano del Sofitel.
Dachboden Magnifica vista sui tetti di Vienna dal bar sul tetto del 25hours Hotel.
Café Oben Caffè panoramico in cima alla Hauptbücherei Wien.
Sky Bar Il rooftop bar più spettacolare della Innere Stadt.
Schanigärten
Palmenhaus Per festeggiare l’estate all’aperto con DJ, birre e barbecue.
Volksgarten ClubDiskothek Vista sulla Hofburg e atmosfere estive nel giardino alberato di
questo padiglione.
Café Leopold Un dehors perfetto per osservare il viavai del MuseumsQuartier.
Strandbar Herrmann Il miglior ‘beach bar’ di Vienna.
Divertimenti
Spettacoli
Il coro canta durante la messa domenicale nella Burgkapelle, nella Hofburg, ma di
tanto in tanto si tengono anche concerti nei giorni feriali in altre sedi sia a Vienna sia
altrove. Le esibizioni domenicali nella Burgkapelle hanno luogo da metà settembre a
giugno a partire dalle 9.15. Altri spettacoli si tengono al MuTh, la sala stabile del coro
nell’Augarten, presso cui è prevista un’esibizione il venerdì pomeriggio.
Il sito web dei Piccoli Cantori di Vienna (www.wienersaengerknaben.at) riporta i link
alle varie sedi in cui si esibisce il coro, nonché la data dei rispettivi concerti.
Biglietti
I biglietti vanno prenotati presso la sede in cui si esibisce il coro. Quelli per la messa
domenicale nella Burgkapelle costano da €10 a €36 e si possono prenotare tramite la
biglietteria inviando un’e-mail o un fax. Conviene prenotare con circa sei settimane
d’anticipo.
Per ordini inferiori a €60 si paga in contanti al momento del ritiro dei biglietti,
effettuabile dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 il venerdì prima dell’esibizione presso la
biglietteria della cappella nello Schweizerhof della Hofburg. In alternativa si possono
ritirare tra le 8.15 e le 8.45 della stessa domenica, preparandosi però a una lunga coda.
Se l’importo dell’ordine è di €60 o superiore, vi saranno inviate le coordinate bancarie
per il bonifico, Non sono accettate le carte di credito e gli assegni. I posti che costano
€10 non permettono di vedere il coro.
Per uno Stehplatz (posto in piedi) gratuito, basta presentarsi sul posto alle 8.30. I
biglietti non ritirati vengono rimessi in vendita il giorno stesso a partire dalle 8. Le
code per questi e per i posti in piedi sono lunghe, quindi cercate di arrivare intorno alle
7 e armatevi di pazienza.
VIENNALE
La Viennale (www.viennale.at; fine ott-inizio nov) è il più importante festival
cinematografico della capitale. Ogni anno, a partire da metà ottobre, prevede un ricco
programma di lungometraggi, corti e documentari proiettati per due settimane in vari cinema
cittadini.
La vendita dei biglietti inizia il sabato precedente all’inaugurazione del festival. Con la carta di
credito è possibile prenotarli online o tramite uno speciale numero di telefono pubblicizzato
sul sito quando inizia la vendita. I biglietti si ritirano poi in uno dei tanti chioschi allestiti in
città o al chiosco principale della Viennale (cartina; www.viennale.at; 06,
MuseumsQuartier angolo Mariahilfer Strasse; 10-20; Museumsquartier).
CINEMA ALL’APERTO
Il cinema all’aperto è un intrattenimento molto popolare a Vienna quando inizia a far caldo. Ce
ne sono numerosi in città, il più grande dei quali è il Musikfilm Festival (http://filmfestival-
rathausplatz.at; 01, Rathausplatz; metà lug-inizio set; D, 1, 2 Rathaus, Rathaus). Il Kino
Unter Sternen (Cinema sotto le Stelle; www.kinountersternen.at; fine giu-metà lug;
Karlsplatz), un cinema all’aperto molto frequentato in Karlsplatz, proietta film da fine giugno a
metà luglio. L’Arena (www.arena.co.at; 03, Baumgasse 80; Erdberg, Gasometer) propone il
cinema sotto le stelle per tre settimane in agosto, e il Kino wie noch nie (cartina;
www.kinowienochnie.at; 02, Augarten; biglietti €8,50; Taborstrasse) organizza proiezioni
all’aperto a luglio e ad agosto.
La scelta Lonely Planet
Staatsoper Uno dei più importanti teatri lirici del mondo.
Musikverein La sede dei Wiener Philharmoniker.
Sale da concerto della Hofburg Le sontuose Festsaal e Redoutensaal ospitano regolarmente
concerti con musiche di Strauss e Mozart.
Radiokulturhaus Da tributi a Sinatra e ai REM a serate dedicate a Beethoven e Mozart.
MuTh La sede dei concerti dei Wiener Sängerknaben (Piccoli Cantori di Vienna).
Konzerthaus Indirizzo prestigioso nel circuito della musica classica.
Musica classica
Staatsoper Magnifica cornice di opere classiche.
Radiokulturhaus Comprende la Grosser Sendesaal, sede dell’Orchestra Sinfonica della
Radio di Vienna.
MuTh Ospita i concerti delle voci angeliche dei Piccoli Cantori di Vienna.
Burgkapelle I Wiener Sängerknaben si esibiscono nelle messe domenicali.
Konzerthaus Ospita fino a tre concerti simultaneamente.
Orangerie Nell’Orangerie dello Schloss Schönbrunn si tengono regolarmente concerti di
musica classica.
Rock e jazz
Konzerthaus Le sale della Konzerthaus ospitano anche concerti di musica etnica, rock, pop e
jazz.
Jazzland Jazz club di lunga tradizione, la cui proposta abbraccia tutte le correnti.
Porgy & Bess Club che può accogliere fino a 350 persone con una proposta di jazz moderno.
B72 Ambiente grunge per gruppi alternativi.
Miles Smiles Intimo jazz club dedicato al grande Miles Davis.
Café Carina Minuscolo caffè in cui si esibiscono gruppi locali in concerti di musica folk, jazz,
rock e country.
Teatri
Burgtheater Uno dei più importanti teatri germanofoni del mondo.
Volkstheater Costruito nel 1889, è uno dei più grandi e maestosi teatri di Vienna.
Akademietheater Risalente agli anni ’20, è una sorta di succursale del prestigioso
Burgtheater.
Theater in der Josefstadt Ricchi interni e produzioni tradizionali.
Marionetten Theater Spettacoli di marionette per grandi e piccini.
Cinema
Metro Kinokulturhaus L’archivio cinematografico nazionale vanta ora una sala restaurata
che proietta pellicole austriache.
Gartenbaukino Film d’essai per un massimo di 736 spettatori in un ambiente anni ’60.
Filmcasino Film indipendenti provenienti da tutto il mondo, cortometraggi e documentari
europei e asiatici.
Shopping
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VIENNA
DA NON PERDERE
Hofburg
Stephansdom
Karlskirche
Staatsoper
Kunsthistorisches Museum
MuseumsQuartier
Naturhistorisches Museum
Schloss Belvedere e Schlossgarten
Heeresgeschichtliches Museum
Museum für Angewandte Kunst
Prater
Schloss Schönbrunn
I quartieri
Hofburg e dintorni
Lo splendore imperiale di Vienna si concentra in questa zona della Innere Stadt (‘città
interna’), dove le carrozze tirate da cavalli procedono maestose lungo vie in acciottolato. Il
cuore della Innere Stadt è il magnifico complesso della Hofburg, sede di molti musei e altre
attrattive famose. Altri musei si trovano a nord verso Stephansplatz.
Stephansdom e centro storico
Il simbolo indiscusso di Vienna è lo Stephansdom, l’imponente duomo in stile gotico. Il centro
storico, abbellito da un intrico di viuzze acciottolate e strade eleganti, comprende il quartiere
medievale ebraico a nord-ovest, la zona verso la sponda meridionale del Canale del Danubio e
le aree a nord-est e a est di Stephansplatz.
Karlsplatz e zona del Naschmarkt
Ai margini della Ringstrasse, nell’angolo sud-orientale della Innere Stadt, questo quartiere
comprende la sublime Staatsoper e si estende in direzione sud oltre il Naschmarkt, paradiso
alimentare della capitale, verso alcuni tra i più interessanti Vorstädte (distretti interni) della
città: Margareten, Mariahilf e Wieden. Ottimi ristoranti, bar e locali notturni e una tipica
atmosfera da Vorstadt viennese.
MuseumsQuartier e Neubau
Il quartiere vanta luoghi prestigiosi come il Kunsthistorisches Museum (Museo di Storia
dell’Arte), ricco di dipinti dei grandi maestri, la zona del MuseumsQuartier, un vero tesoro di
musei, caffè, ristoranti, bar e spazi artistici, e il rinascimentale Burgtheater, dove furono
rappresentate per la prima volta le opere di Mozart e di Beethoven. A ovest, Neubau è la culla
delle nuove tendenze nel settore della moda, dell’arte e del design.
Alsergrund e zona dell’Università
Alsergrund (9. Bezirk) ospita l’Università e confina a sud con l’8. Bezirk, Josefstadt, in cui si
respira la stessa atmosfera ed è disseminato di ristoranti economici, caffè e negozi. Più a ovest
sorge il multietnico Ottakring (16. Bezirk).
Dal Belvedere al Canale del Danubio
Si può trascorrere un’intera giornata visitando lo Schloss Belvedere e i suoi giardini. Altri
luoghi d’interesse di questa zona sono il KunstHausWien e musei di vario genere, da quelli
d’arte a quelli di storia militare. Di recente sono sorti caffè, ristoranti e gastronomie di
prim’ordine, che rendono ancora più piacevoli le pause durante la visita dei vari siti.
Prater e zona a est del Danubio
Leopoldstadt, l’ex quartiere ebraico, è una delle zone più alla moda di Vienna, caratterizzata
da graffiti, bar lungo il canale e una serie di nuovi e invitanti ristoranti, caffè, boutique e
gallerie d’arte, accanto a una manciata di vie più tranquille. Il gioiello del quartiere è il Prater,
e più a est s’incontrano il Danubio e l’area ricreativa della Donauinsel (Isola del Danubio).
Schloss Schönbrunn e dintorni
Il castello domina questo ricco quartiere residenziale e nelle strette vie al di fuori delle
antiche mura si inizia a respirare aria di periferia. Anche gli adiacenti quartieri più a nord –
Fünfhaus, Rudolfsheim e Ottakring – rivelano il volto della vita suburbana della capitale
austriaca.
Hofburg e dintorni
I top 5
Hofburg Una passeggiata attraverso il complesso dei palazzi imperiali, scoprendo cortili
e ammirando gli edifici monumentali con eleganti ingressi, le vaste piazze e le statue degli
Asburgo.
Albertina Una delle più importanti collezioni di arte grafica del mondo e i capolavori dei
grandi maestri all’interno di sale maestose.
Kaiserappartements La visita degli appartamenti imperiali, con il Sisi Museum e la
Silberkammer (Sala delle Argenterie).
Scuola di Equitazione Spagnola Le affascinanti esibizioni dei famosi cavalli lipizzani.
Musei della Neue Burg Le collezioni di antichi strumenti musicali, armi e armature, e
gli antichi manufatti riportati alla luce da archeologi austriaci durante gli scavi di Efeso, in
Turchia.
DA NON PERDERE
HOFBURG
GRAPHIA/SHUTTERSTOCK ©
Sorta come castello fortificato nel XIII secolo, la Hofburg fu la residenza degli
Asburgo dal 1279, all’epoca del regno di Rodolfo I, fino al crollo della
monarchia sotto Carlo I nel 1918. L’imponente complesso ospita oggi gli uffici
del presidente della Repubblica, una serie di straordinari musei e splendide
piazze pubbliche.
IN PRIMO PIANO
Palazzo Imperiale
cartina, D3
www.hofburg-wien.at
01, Michaelerkuppel
ingresso libero
1A, 2A Michaelerplatz, D, 1, 2, 46, 49, 71 Burgring, Herrengasse
Kaiserappartements
I Kaiserappartements (Appartamenti Imperiali; 01, Michaelerplatz; interi/bambini
€12,90/7,70, con visita guidata €15,90/9,20; 9-18 lug e agosto, fino alle 17.30 set-giu)
furono la dimora dell’imperatore Francesco Giuseppe (1830-1916) e della sua consorte
Elisabetta di Baviera (1837-98), meglio conosciuta con l’affettuoso vezzeggiativo di
Sissi. Il fiore all’occhiello è il Sisi Museum, dedicato all’imperatrice più amata della
storia austriaca, con una ricca collezione di abiti e gioielli, un’interessante ricostruzione
dello sfarzoso vagone-salotto di corte e della sua palestra personale, con tanto di anelli
e spalliere. Sono esposti anche molti famosi ritratti dell’imperatrice e la sua maschera
mortuaria, realizzata dopo l’assassinio avvenuto a Ginevra nel 1898.
Il biglietto di ingresso comprende un’audioguida, disponibile in varie lingue. La visita
guidata consente di visitare i Kaiserappartements, il Sisi Museum e l’adiacente
Silberkammer (Sala delle Argenterie): con il servizio d’argento principale sarebbe
possibile apparecchiare per 140 persone.
Kaiserliche Schatzkammer
La Kaiserliche Schatzkammer (Tesoro Imperiale; www.kaiserliche-schatzkammer.at;
01, Schweizerhof; interi/bambini €12/gratuito; 9-17.30 mer-lun) custodisce capolavori
d’arte sacra e profana d’inestimabile valore. La stupefacente collezione dei gioielli della
corona comprende una rosa d’oro, sciabole turche tempestate di diamanti, uno
smeraldo colombiano di 2680 carati e il pezzo più importante del tesoro, la corona
imperiale. Nella sala rivestita di boiserie del Tesoro Sacro è esposta una collezione di
reliquie rare: frammenti della Vera Croce, un chiodo della Crocifissione, una spina della
corona di Cristo e un lembo della tovaglia dell’ultima Cena. È utilissimo noleggiare
l’audioguida, disponibile in più lingue al prezzo di €4 (l’audiotour più breve, che
comprende le attrazioni principali, è gratuito).
Burgkapelle
La Burgkapelle (Cappella Reale; 01-533 99 27; www.hofmusikkapelle.gv.at; 01,
Schweizerhof; 10-14 lun e mar, 11-13 ven; 2A Heldenplatz, D, 1, 2, 71 Burgring) fu
costruita nel XIII secolo e rimaneggiata in stile gotico tra il 1447 e il 1449, ma dopo il
restauro barocco sono rimasti pochissimi elementi gotici, praticamente solo il soffitto a
volta e le statue in legno. Da settembre a giugno, durante la messa celebrata ogni
domenica alle 9.15, è possibile ascoltare il coro dei Piccoli Cantori di Vienna (biglietti
€10-36). In luglio e agosto a volte la cappella è chiusa al pubblico (prima di andarci
verificate se è aperta).
Papyrusmuseum
Parte del complesso della Nationalbibliothek, insieme all’Esperantomuseum e al
Globenmuseum, il Papyrusmuseum ( 01-534 10 420; www.onb.ac.at; 01, Heldenplatz;
interi/under 19 €4/gratuito; 10-18 mar, mer e ven-dom, fino alle 21 gio; D, 1, 2, 71
Burgring, Herrengasse, Museumsquartier) possiede una collezione di circa 200
frammenti di antichi manoscritti su papiro provenienti dall’Egitto e su altri materiali
quali la pergamena e l’argilla. Uno dei reperti più interessanti è un frammento che
riporta le note musicali dell’ode corale della tragedia Oreste di Euripide. Il noleggio
dell’audioguida costa €2.
Burggarten
Alle spalle della Hofburg, il Burggarten (Giardino del Castello;
www.bmlfuw.gv.at/ministerium/bundesgaerten; 01, Burgring; 6-22 apr-ott, 7.30-17.30
nov-marzo; D, 1, 2, 46, 49, 71 Burgring, Museumsquartier) è un’oasi verde per
chi desidera sfuggire alla confusione della Ringstrasse e della Innere Stadt. Il
monumento più famoso del parco è la statua di Mozart in marmo, ma c’è anche una
statua di Francesco Giuseppe in uniforme. Lungo il lato del Burggarten che dà sulla
Innere Stadt si trova la Schmetterlinghaus e il magnifico bar della Palmenhaus in
Jugendstil.
Schmetterlinghaus
La serra privata degli Asburgo, una struttura Jugendstil del 1901 nel Burggarten,
comprende la Palmenhaus con il suo bar e la Schmetterlinghaus (Casa delle Farfalle;
01-533 85 70; www.schmetterlinghaus.at; 01, Burggarten; interi/bambini €6,50/3,50;
10-16.45 lun-ven, fino alle 18.15 sab e dom apr-ott, 10-15.45 nov-marzo; D, 1, 2, 71
Burgring, Karlsplatz), che ospita centinaia di farfalle. Il negozio annesso vende un
vasto assortimento di oggetti legati ai lepidotteri. L’aria calda e umida è gradevole nelle
fredde giornate invernali.
Volksgarten
Situato tra il Burgtheater e Heldenplatz, il Volksgarten (Giardino del Popolo;
www.bmlfuw.gv.at; 01, Dr-Karl-Renner-Ring; 6-22 apr-ott, 6.30-19 nov-marzo; D, 1,
2, 46, 49, 71 Dr-Karl-Renner-Ring, Volkstheater, Herrengasse) è un posto ideale
per rilassarsi tra curatissimi cespugli di rose e statue dall’aspetto solenne. Il
monumento all’imperatrice Elisabetta si trova nell’angolo nord-orientale del
giardino, non lontano dal Tempio di Teseo, copia di quello ateniese commissionata da
Napoleone, e dal locale notturno Volksgarten ClubDiskothek.
VISITA AGLI APPARTAMENTI IMPERIALI
Presso il Kaiserstieg (Scalone imperiale) che sale ai Kaiserappartements vi sono due
sale dedicate alla famiglia degli Asburgo e alla costruzione della Hofburg; c’è anche un
plastico dell’intero complesso. Seguono l’entrata del Sisi Museum e, più avanti, gli
appartamenti restaurati di Elisabetta e Francesco Giuseppe. La Silberkammer si trova
nel Reichskanzleitrakt (Cancelleria Imperiale), un’altra ala del palazzo.
DURATA DA 1 H A 1 GIORNATA
DA NON PERDERE
STEPHANSDOM
TTSTUDIO/SHUTTERSTOCK ©
Navata centrale
Pulpito gotico
Altare maggiore barocco
Torre meridionale
Pummerin (campana della torre settentrionale)
Catacombe
DA SAPERE
Storia
Dell’antica chiesa eretta nel XII secolo sono rimaste solo il Riesentor (Portale dei
Giganti) e le Heidentürme (Torri dei Pagani), entrambe in stile romanico. Nel 1359 il
duca Rodolfo IV d’Asburgo ordinò che la chiesa fosse ricostruita in stile gotico e, per
aver posto la prima pietra della nuova cattedrale, si guadagnò l’appellativo di
‘Fondatore’.
Catacombe
L’area intorno alla chiesa ospitava in origine un cimitero, ma a causa delle epidemie di
peste e d’influenza che flagellarono l’Europa tra il 1730 e il 1740 Carlo VI ordinò che
fosse chiuso e che i morti fossero seppelliti nelle Katakomben (visita guidata di 30 min
interi/bambini €5,50/2; 10-11.30 e 13.30-16.30 lun-sab, 13.30-16.30 dom) sotto lo
Stephansdom. Oltre ai resti di un gran numero di vittime della peste, distribuiti tra una
fossa comune e un ossario, le catacombe conservano le urne con gli organi interni degli
Asburgo. Uno dei privilegi di appartenere a questa dinastia consisteva infatti nell’essere
smembrati dopo la morte e seppelliti in luoghi diversi: i cuori dei sovrani sono
conservati nell’Augustinerkirche della Hofburg, mentre il resto dei loro corpi riposa
nella Kaisergruft. Alle catacombe si accede solo con una visita guidata.
Pummerin
La Pummerin (interi/bambini €5,50/2; 9-17.30), la più grande campana d’Austria,
pesa 21 tonnellate e fu collocata nella torre settentrionale (68,3 m) nel 1957. Nel
corso della riedificazione in stile gotico della cattedrale, la costruzione di questa torre
fu interrotta sia per mancanza di fondi sia perché, nel frattempo, il gotico era passato di
moda. La torre settentrionale è accessibile solo in ascensore e si può visitare
separatamente dal resto della chiesa.
L’odierna cattedrale sorge sul sito di una chiesa romanica che fu consacrata nel
1147, in seguito completamente ricostruita e poi riconsacrata nel 1263. Oggi si
entra nella cattedrale passando attraverso il Riesentor, portale risalente agli
inizi del XIII secolo, sormontato dalle Heidentürme (Torri dei Pagani). Il nome
‘Riesentor’ sembra non essere riferito alle dimensioni della porta, bensì
derivare dal termine in alto tedesco medio ‘rīsanan’ (cadere), che alluderebbe
alla forma a imbuto della parte interna del portale.
CHE COSA VEDERE
STEPHANSDOM
DUOMO
V. Stephansdom.
PETERSKIRCHE
CHIESA
Cartina (Chiesa di San Pietro; www.peterskirche.at; 01, Petersplatz; 7-20 lun-ven, 9-21 sab e dom; Stephansplatz)
Situata pochi passi a nord del Graben, la Peterskirche fu costruita nel 1733 su progetto del
celebre architetto barocco Johann Lukas von Hildebrandt. Le ragioni per cui merita visitarla
sono principalmente l’affresco della cupola, eseguito da J.M. Rottmayr, e l’altare dorato
raffigurante il martirio di san Giovanni Nepomuceno. La chiesa ospita regolarmente recital
d’organo e concerti.
MUSEUM JUDENPLATZ
MUSEO
Cartina ( 01-535 04 31; www.jmw.at; 01, Judenplatz 8; interi/bambini con Jüdisches Museum €10/gratuito; 10-18 dom-gio,
fino alle 17 ven; Stephansplatz, Herrengasse) Il principale richiamo di questo museo è costituito dagli
scavi della sinagoga medievale che un tempo sorgeva in Judenplatz, oltre a un documentario e
al materiale informativo sulla storia degli ebrei di Vienna. Costruita in epoca medievale, la
sinagoga fu distrutta nel 1421 per ordine del duca Alberto V animato da ‘astio e pregiudizio’.
Un plastico aiuta a farsi un’idea dell’aspetto che doveva avere l’antica sinagoga. Il biglietto
cumulativo che comprende anche lo Jüdisches Museum è valido quattro giorni.
HOLOCAUST-DENKMAL
MONUMENTO COMMEMORATIVO
Stephansplatz) Monumento alle vittime austriache della Shoah (furono
Cartina (01, Judenplatz;
65.000) realizzato nel 2000 dalla scultrice inglese Rachel Whiteread, questa ‘biblioteca senza
nome’, che ricorda un bunker, è fatta di libri con il dorso rivolto verso l’interno per
simboleggiare le storie delle vittime che nessuno ha potuto raccontare. Alla base del
memoriale si leggono i nomi dei campi di concentramento nazisti presenti in Austria.
VISITE GUIDATE E CONCERTI ALLO STEPHANSDOM
Tour con audioguida in più lingue È l’opzione più richiesta, il biglietto intero costa
€8 (compreso un minore di 14 anni; €1,50 per ogni bambino in più). La visita con
audioguida può essere effettuata dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 13 alle 17.30 da lunedì a
sabato e dalle 13 alle 17.30 domenica.
Visita guidata all-inclusive Si svolge in parte con un’audioguida, in parte con una
guida (interi €17,90, compreso un minore di 14 anni; €3 per ogni bambino in più; senior
e studenti pagano €13,90). Comprende l’interno della cattedrale, le catacombe, la torre
meridionale e quella settentrionale. I bambini devono essere accompagnati.
Visite guidate in inglese e in tedesco Le visite guidate in inglese durano 30 minuti e
illustrano brevemente la storia della cattedrale e gli elementi interessanti che si
possono ammirare al suo interno. Hanno luogo da lunedì a sabato con partenza alle
10.30 (interi/bambini €5,50/2). Le stesse visite in tedesco si svolgono tutti i giorni alle
15.
Visite guidate serali in tedesco Queste visite di 90 minuti (interi/bambini €10/4) si
tengono ogni sabato alle 19, da luglio a settembre, e comprendono anche la salita in
cima alla torre meridionale.
Eventi speciali e funzioni Il sito web www.dommusik-wien.at riporta il calendario dei
concerti e degli eventi speciali in programma. Va segnalata la messa domenicale delle
10.15 (9.30 durante le vacanze scolastiche di luglio e agosto), che viene celebrata con
l’accompagnamento del coro. I biglietti sono disponibili online all’indirizzo
www.kunstkultur.com.
STADTTEMPEL
SINAGOGA
Cartina ( 01-531 041 11; www.ikg-wien.at; 01, Seitenstettengasse 4; visite guidate interi/bambini €5/gratuito; 11.30 e 14
lun-gio; Stephansplatz, Schwedenplatz) La principale sinagoga di Vienna fu edificata nel 1826, dopo
che l’editto di tolleranza (Toleranzpatent) emanato da Giuseppe II nel 1781 aveva sancito il
diritto degli ebrei di praticare la loro religione, equiparando i membri della comunità ebraica
agli altri cittadini. Il tempio è costruito nell’elegante stile Biedermeier e la principale sala di
preghiera è fiancheggiata da 12 colonne ioniche e sormontata da una cupola. Le misure di
sicurezza sono molto rigide: per entrare dovrete esibire il passaporto.
La sinagoga dispone di circa 500 posti a sedere. Quando fu costruita, solo gli edifici di culto
cattolico avevano il permesso di affacciarsi sulle vie principali, per cui lo Stadttempel fu
allestito all’interno di un complesso di appartamenti, il che spiega il motivo per cui è stata
l’unica sinagoga a sopravvivere delle 94 presenti a Vienna, andate distrutte nella Notte dei
Cristalli del 1938.
ANKERUHR
OROLOGIO
Stephansplatz, Schwedenplatz) Realizzato nel 1911 da Franz
Cartina (Orologio Anker; 01, Hoher Markt 10-11;
von Matsch, questo orologio meccanico è un capolavoro Jugendstil che porta il nome del
committente, l’Anker Insurance Co. Nell’arco di 12 ore le figure di personaggi illustri, tra cui
l’imperatore Marco Aurelio (che morì a Vienna nel 180 d.C.), Joseph Haydn, Eugenio di Savoia,
Maria Teresa e altri, sfilano lentamente davanti al quadrante indicando l’ora, mentre la
lancetta dei minuti si muove lungo la scala orizzontale. A mezzogiorno tutti i personaggi
sfilano al suono della musica d’organo.
Un tempo accampamento romano, la piazza di Hoher Markt è la più antica di Vienna.
AM HOF
PIAZZA
Cartina (01; Herrengasse) In quest’ampia piazza sorgeva la residenza dei Babenberg, antichi
signori di Vienna, prima che la sede del potere fosse trasferita alla Hofburg alla fine del XIII
secolo. Al centro della piazza svetta l’elegante Mariensäule (Colonna di Maria; 1667),
dedicata alla Madonna. Vale la pena di osservare anche il palazzo al n. 11, dove una palla di
cannone dorata conficcata nel muro ricorda l’assedio turco del 1683. Infine, merita segnalare
la Kirche Am Hof ( 01-533 83 94; www.hkm-wien.at; 01, Am Hof; 8-12 e 16-18 lun-sab, 16-
18 dom; Herrengasse, Schottentor), un ex monastero gesuita che occupa il lato sud-orientale
della piazza. Oggi ospita una chiesa cattolica croata.
UHREN MUSEUM
MUSEO
Cartina (Museo degli Orologi; 01-533 22 65; www.wienmuseum.at; 01, Schulhof 2; interi/bambini €7/gratuito; 10-18 mar-
dom; 1A, 3A, Herrengasse) Il Museo degli Orologi si trova nell’Hafenhaus, uno degli edifici più
antichi di Vienna. Inaugurato nel 1921 e distribuito su tre piani, questo museo municipale
possiede una straordinaria collezione di 21.200 orologi, da parete e da polso, che spazia da
meccanismi del XV secolo a un orologio computerizzato prodotto nel 1992. In esposizione si
possono vedere 700 pezzi per volta. La maggior parte dei visitatori rimane affascinata dai
modelli Biedermeier e belle époque. Se avete le orecchie sensibili, vi consigliamo di non farvi
trovare all’interno del museo allo scoccare dell’ora. Per arrivare al museo si può prendere
l’autobus, scendendo alla fermata Renngasse.
ARCHIV DES ÖSTERREICHISCHEN WIDERSTANDS
MUSEO
Cartina (Archivio della Resistenza Austriaca; 01-228 94 69-319; www.doew.at; 01, Wipplingerstrasse 8; 9-17 lun-mer e
ven, fino alle 19 gio; Stephansplatz) Ospitato all’interno dell’Altes Rathaus (Vecchio Municipio),
l’interessante Archivio della Resistenza documenta con fotografie e altre testimonianze il poco
noto movimento antifascista austriaco che si oppose al regime nazista. I nazisti giustiziarono
circa 2700 combattenti della resistenza e ne spedirono a migliaia nei campi di
concentramento. La sezione espositiva presenta le tesi della dottrina nazista
sull’omosessualità e sui cittadini ‘indegni’, sui campi di concentramento e sui lavori forzati;
numerosi oggetti e fotografie illustrano il periodo precedente e successivo all’Anschluss.
NEIDHART-FRESKEN
MUSEO
Cartina ( 01-535 90 65; www.wienmuseum.at; 01, Tuchlauben 19; interi/bambini €5/gratuito; 10-13 e 14-18 mar-dom;
Stephansplatz) All’interno di una casa poco appariscente in Tuchlauben si conservano i più antichi
affreschi di carattere profano della città. Realizzate nel 1407, le pitture narrano la storia del
menestrello Neidhart von Reuental (1180-1240) e illustrano la vita quotidiana nel Medioevo
con scene vivaci e divertenti. Furono scoperti nel 1979, anno in cui iniziarono i lavori di
ristrutturazione della casa destinati a trasformarla in una serie di appartamenti. Considerata
l’età, gli affreschi possono dirsi in ottime condizioni.
RÖMER MUSEUM
MUSEO
Cartina ( 01-535 56 06; www.wienmuseum.at; 01, Hoher Markt 3; interi/bambini €7/gratuito; 9-18 mar-dom; 1A, 3A,
Stephansplatz) Secondo gli studiosi, questo gruppo di rovine romane risalenti a un periodo
compreso fra il I e il V secolo d.C. è tutto ciò che rimane degli alloggi degli ufficiali di stanza
nell’accampamento militare di Vindobona. Vedrete muri in rovina, frammenti di pavimenti a
mosaico e una piccola esposizione di manufatti, nonché un filmato in 3D con sottotitoli in
inglese. Per arrivare al museo si può prendere l’autobus, scendendo alla fermata Hoher Markt.
MARIA AM GESTADE
CHIESA
Cartina ( 01-533 95 94-0; www.maria-am-gestade.redemptoristen.at; 01, Passauer Platz; 8-19; 1, 2, Stephansplatz)
Maria am Gestade (Maria sulla sponda del fiume) è un’incantevole chiesa gotica in pietra
edificata nel XIV secolo dove in precedenza sorgeva una chiesa in legno che i barcaioli del
Danubio avevano costruito intorno all’880. A causa del terreno in pendenza, la navata è più
stretta del coro (e leggermente curva). Giunto a Vienna nel 1805, Napoleone utilizzò questa
chiesa come deposito per le armi e come stalla. L’interno vanta un alto soffitto a volta e belle
vetrate istoriate alle spalle dello splendido altare gotico. Per arrivare alla chiesa si può
prendere il tram scendendo alla fermata Salztorbrücke.
RUPRECHTSKIRCHE
CHIESA
Cartina (Chiesa di San Ruperto; 01-535 60 03; www.ruprechtskirche.at; 01, Ruprechtsplatz 1; 10-12 lun e mar, 10-12 e
15-17 mer, 10-17 gio e ven, 11.30-15.30 sab; 1, 2, Schwedenplatz) La chiesa più antica della capitale è
datata al 740. I piani inferiori del campanile risalgono al XII secolo, il tetto al XV secolo e il
portale rinascimentale in ferro della facciata occidentale al 1530. In estate le mura in pietra
della chiesa si vestono del verde dell’edera. Merita un’occhiata anche l’interno per la sobria
eleganza della navata romanica risalente al XII secolo. La domenica è riservata alle funzioni,
per cui non si può visitare.
MAHNMAL FÜR DIE OPFER DES NATIONALSOZIALISMUS
MONUMENTO
1, 2, Schwedenplatz) Nel luogo in cui durante
Cartina (Monumento alle vittime del nazismo; 01, Morzinplatz;
l’occupazione nazista sorgeva il vecchio quartier generale della Gestapo, in Morzinplatz, si
trova questo monumento eretto nel 1985, che reca incisa la Stella di Davide e il triangolo rosa,
in memoria degli ebrei e degli omosessuali vittime del nazismo.
MOZARTHAUS VIENNA
MUSEO
Cartina ( 01-512 17 91; www.mozarthausvienna.at; 01, Domgasse 5; interi/bambini €11/4,50, con la Haus der Musik €18/8;
10-19; Stephansplatz) In questa casa il grande compositore salisburghese trascorse due anni e
mezzo felici e produttivi tra il 1784 e il 1787. Tra i reperti esposti figurano spartiti musicali e
quadri e delle audioguide gratuite ripercorrono la storia del periodo trascorso a Vienna. In
tutto Mozart visse 11 anni a Vienna, cambiando casa spesso e optando a volte, quando doveva
stringere i cordoni della borsa, per un domicilio al di fuori della Ringstrasse, nei più economici
Vorstädte (distretti interni). Di queste dimore la Mozarthaus Vienna è l’unica ancora in piedi.
Il percorso espositivo inizia all’ultimo piano, affacciato su uno stretto cortile interno, con una
mostra che illustra la società di fine Settecento, delineando i ritratti di alcune figure di spicco
della corte imperiale e di alcune persone che rivestirono un ruolo importante nella vita di
Mozart, tra cui esponenti della loggia massonica cittadina (ai quali dedicò alcune
composizioni). Non vengono trascurati neanche gli aspetti più licenziosi della sua vita, come la
sua passione per le donne e il gioco d’azzardo, nonché la capacità di sperperare grosse somme
di denaro.
Il secondo piano, che conserva gli stucchi originali dei soffitti, mette a fuoco la produzione
musicale di Mozart e l’influenza che esercitò sui compositori dell’epoca. Fu in questa casa che
Mozart scrisse Le nozze di Figaro. In un’altra sala si può ammirare una surreale
rappresentazione olografica del Flauto magico. Infine, il primo piano conserva la camera da
letto di Mozart e qualche mobile originale conservato all’interno di teche di vetro, che
contribuisce a ricreare l’atmosfera dell’epoca.
DA NON PERDERE
HAUS DER MUSIK
IN PRIMO PIANO
Sonosfera
Direzione virtuale
Materiale d’archivio dei Wiener Philharmoniker
DA SAPERE
cartina, C7
www.hausdermusik.com
01, Seilerstätte 30
interi/bambini €13/6, con la Mozarthaus Vienna €18/8
10-22
D, 1, 2, 71, Karlsplatz
La Haus der Musik avvicina adulti e bambini al mondo dei suoni e della musica in modo
divertente e interattivo (in inglese e in tedesco).
Il primo piano ospita il Museo dei Wiener Philharmoniker, che ripercorre la storia
dei famosi concerti di Capodanno, permette di ascoltare registrazioni recenti
dell’orchestra e invita a sperimentare la composizione di un valzer facendo
semplicemente ruotare un dado.
Al secondo piano si trova la Sonosfera, che mette a disposizione strumenti affascinanti,
giocattoli interattivi e touch screen. I visitatori mettono alla prova l’udito e
sperimentano la composizione scegliendo e combinando vari suoni preregistrati per
creare un proprio CD (€7). Gli amanti dei paesaggi sonori apprezzeranno in particolar
modo la collezione di suoni urbani registrata nelle strade e nelle metropolitane di New
York, Tokyo e altre città.
Il terzo piano è dedicato ai grandi compositori viennesi e offre un divertente video
interattivo che permette di dirigere virtualmente l’orchestra dei Wiener Philharmoniker.
Infine, il quarto piano offre il cosiddetto Virtostage, con il quale si può dare forma alla
musica tramite i movimenti e il linguaggio del corpo e creare così una nuova opera.
FLEISCHMARKT
VIA
Stephansplatz) A partire dal 1700 circa i mercanti greci si stabilirono nella
Cartina (01, Fleischmarkt;
zona del Fleischmarkt, che con il tempo iniziò a essere chiamata Griechenviertel (‘quartiere
dei greci’). Oggi la zona conserva interessanti edifici Jugendstil, come il palazzo al n. 14,
costruito da F. Dehm e F. Olbricht (1899), quello al n. 7 (Max Kropf; 1899) – dove il regista
Billy Wilder visse da ragazzino dal 1914 al 1924 – e quelli al n. 1 e al n. 3 (1910). Il luogo di
ritrovo preferito della comunità greca era il Griechenbeisl, che oggi è uno dei Beisln più
popolari di Vienna.
GRIECHENKIRCHE ZUR HEILIGEN DREIFALTIGKEIT
CHIESA
Cartina (Chiesa Greco-ortodossa della Santa Trinità; 01-533 38 89; www.metropolisvonaustria.at; 01, Fleischmarkt 13;
10-15; 1, 2, Schwedenplatz) Eretta nel 1861 dalla comunità greca di Vienna, la principale chiesa
greco-ortodossa della città presenta scintillanti interni in stile bizantino. Il grande affresco del
soffitto rappresenta i profeti circondati da vortici dorati, ma risplendono d’oro anche i 13
pannelli dell’altare maggiore e la porta del tabernacolo.
LITERATURMUSEUM
MUSEO
Cartina (Museo della Letteratura; www.onb.ac.at/literaturmuseum; 01, Grillparzerhaus, Johannesgasse 6; interi/bambini
€7/gratuito; 10-18 mar, mer e ven-dom, fino alle 21 gio; Stephansplatz) Un palazzo del 1844 in stile
Biedermeier ospita il Museo della Letteratura (inaugurato nel 2015) che espone libri,
manoscritti, lettere, fotografie, illustrazioni ed effetti personali, come le scrivanie di
importanti scrittori, drammaturghi e poeti austriaci dal XVIII secolo fino ai giorni nostri. Fra
gli scrittori rappresentati figurano Günther Anders, Ingeborg Bachmann, Peter Handke,
Robert Menasse, Herta Müller e Hilde Spiel. Il museo dispone inoltre di ben 550 ore di
registrazioni audio, per cui è possibile ascoltare letture e citazioni. Sono disponibili volantini
informativi in inglese.
FRANZISKANERKIRCHE
CHIESA
Cartina (
01-512 45 78 11; http://wien.franziskaner.at; 01, Franziskanerplatz; 7-20; Stephansplatz) Dietro una
facciata rinascimentale risalente all’inizio del XVII secolo, la chiesa francescana nasconde un
interno barocco tutto marmi e stucchi dorati realizzato all’incirca un secolo più tardi. Degno di
nota è l’altare maggiore, simile a un arco di trionfo, dietro il quale si cela l’organo più antico
di Vienna, costruito da Johann Wöckherl nel 1642. I concerti (€6) che durano 45 minuti si
tengono il venerdì alle 14 da aprile a ottobre.
Holocaust-Denkmal Un monumento per ricordare i 65.000 ebrei austriaci che morirono nei campi di concentramento.
ANGELINA DIMITROVA/SHUTTERSTOCK ©
Stephansdom Interno dello Stephansdom.
ANITA HUSZTI/SHUTTERSTOCK ©
Stephansplatz La piazza prende il nome dall’imponente duomo.
TTSTUDIO/SHUTTERSTOCK ©
Peterskirche La cupola barocca della Peterskirche vista dal tetto dello Stephansdom.
ROMAS_PHOTO/SHUTTERSTOCK ©
DOMINIKANERKIRCHE
CHIESA
01-512 91 74; 01, Postgasse 4; 7-19; 2, Stubentor) Consacrata nel 1634, la
Cartina (Chiesa Domenicana;
Chiesa Domenicana fu il primo edificio di culto barocco costruito a Vienna, opera in gran parte
di architetti e artigiani italiani. Merita un’occhiata il vasto interno, ricco di affreschi e candidi
stucchi. I domenicani giunsero a Vienna nel 1226, su invito di Leopoldo VI di Babenberg,
tuttavia la loro prima chiesa fu distrutta da un incendio dopo meno di 50 anni. La chiesa
gotica costruita al suo posto venne smantellata durante il primo assedio turco del 1529 e le
sue pietre furono utilizzate per fortificare le mura cittadine.
POSTSPARKASSE
MUSEO
Cartina (www.ottowagner.com; 01, Georg-Coch-Platz 2; museo interi/bambini €8/gratuito; 10-17 lun-ven; 1, 2,
Schwedenplatz) Il palazzo rivestito di marmo e metallo, sede della Cassa di Risparmio Postale, è
un’opera Jugendstil di Otto Wagner, celebre architetto che ne diresse la costruzione dal 1904
al 1906 e poi nuovamente dal 1910 al 1912. Potrete esplorare la parte posteriore dell’edificio,
che ospita un piccolo museo con mostre temporanee di design e ha una sezione video dedicata
alla storia del palazzo.
Itinerario a piedi
Centro storico
INIZIO STEPHANSDOM
FINE GRABEN
LUNGHEZZA 3 KM; DA 90 MIN A 5 H
DA NON PERDERE
KARLSKIRCHE
LEOKS/SHUTTERSTOCK ©
La magnifica chiesa si riflette, come in uno specchio celeste, nelle acque del laghetto
circondato da aiuole fiorite del Resselpark. Al centro del laghetto campeggia una
scultura di Henry Moore. Lo sguardo scivola dal portico neoclassico alle colonne
ritorte, ispirate alla Colonna Traiana di Roma e decorate con scene della vita di san
Carlo Borromeo, e alle statue in marmo recanti la croce che raffigurano gli angeli
dell’Antico e del Nuovo Testamento. I rilievi del timpano raffigurano le sofferenze delle
vittime della peste.
All’interno un ascensore sale alla base della cupola ellittica e consente di osservare da
vicino gli affreschi dai colori vivaci di Johann Michael Rottmayr, che rappresentano
l’apoteosi di san Carlo Borromeo. Da notare i dettagli che rivelano lo zampino della
Controriforma, come l’immagine degli angeli che danno fuoco alla Bibbia tedesca di
Martin Lutero. I rilievi in stucco dell’altare maggiore raffigurano l’ascensione di san
Carlo Borromeo, incorniciato da una foresta dorata di raggi solari e candidi cherubini
sospesi fra le nuvole.
DA NON PERDERE
STAATSOPER
POSZTOS/SHUTTERSTOCK ©
Foyer
Sala da tè
Sala Gustav Mahler
DA SAPERE
cartina, G1
www.wiener-staatsoper.at
01, Opernring 2
D, 1, 2, 71 Kärntner Ring/Oper, Karlsplatz
Costruita tra il 1861 e il 1869 da August Siccardsburg ed Eduard van der Nüll, la
Staatsoper in un primo momento non piacque affatto al pubblico viennese e
all’imperatore, tanto da guadagnarsi il soprannome di ‘tartaruga di pietra’. A dispetto
della gelida accoglienza, il teatro avviò la sua attività ospitando sul suo palco i più
grandi direttori d’orchestra della storia, tra cui Gustav Mahler, Richard Strauss e
Herbert von Karajan.
La visita guidata comprende il foyer, ornato da busti di Beethoven, Schubert e Haydn
e affreschi ispirati a opere famose; lo scalone principale, dominato dalle statue
allegoriche delle sette arti liberali; la sala da tè, che risplende di decorazioni in foglia
d’oro da 22 carati; lo Schwindfoyer, vestibolo con 16 dipinti a olio dell’austriaco
Moritz von Schwind; e la Sala Gustav Mahler, tappezzata di arazzi ispirati al Flauto
magico di Mozart. Si ha anche modo di dare un’occhiata dietro le quinte del
palcoscenico dove vengono messe in scena circa 300 rappresentazioni l’anno.
CHE COSA VEDERE
KARLSKIRCHE
CHIESA
V. Karlskirche.
STAATSOPER
EDIFICIO DI RILIEVO
V. Staatsoper.
NASCHMARKT
MERCATO
Cartina (www.wienernaschmarkt.eu; 06, Linke e Rechte Wienzeile; 6-19.30 lun-ven, fino alle 18 sab;
Kettenbrückengasse) Il famoso Naschmarkt di Vienna nacque nel XVIII secolo come mercato dei
contadini, quando vi fu trasferito il mercato della frutta di Freyung. In base a una legge
emanata nel 1793, la frutta e la verdura che arrivavano in città via terra dovevano essere
vendute al Naschmarkt, mentre quelle che venivano trasportate dalle imbarcazioni sul
Danubio erano messe in vendita sul molo.
In seguito si aggiunsero le bancarelle di frutta proveniente dall’Oriente, i precursori degli
odierni chioschi di würstel e le aree destinate alla vendita di carbone, legna e attrezzature
agricole. Nel 1905, pochi anni dopo che Otto Wagner ingabbiasse il fiume Wien in una culla di
pietra e cemento, il mercato assunse il nome ufficiale di Naschmarkt (‘mercato delle
ghiottonerie’). Il discusso intervento di Wagner fu positivo per il mercato che, in questo modo,
poté espandersi su una nuova superficie. Scampato a un progetto di speculazione edilizia nel
1965, oggi il Naschmarkt non è solo il mercato alimentare più importante di Vienna, ma ogni
sabato ospita anche un mercato dell’antiquariato.
AKADEMIE DER BILDENDEN KÜNSTE
MUSEO
Cartina (Accademia di Belle Arti; www.akbild.ac.at; 01, Schillerplatz 3; interi/bambini €8/gratuito; 10-18 mar-dom; D, 1, 2
Kärntner Ring/Oper, Museumsquartier, Karlsplatz) Benché sia spesso trascurata dai visitatori,
l’Akademie der Bildenden Künste, fondata nel 1692, possiede una collezione di grande
interesse, incentrata soprattutto sulla pittura fiamminga, olandese e tedesca della tradizione
classica, con opere di maestri come Hieronymus Bosch, Rembrandt, Van Dyck, Rubens,
Tiziano, Francesco Guardi e Cranach il Vecchio. Ogni domenica alle 10.30 si tiene una visita
guidata di un’ora (€3, solo in tedesco). Il noleggio dell’audioguida costa €2. Il fiore
all’occhiello di questo museo è lo straordinario Trittico del Giudizio Universale (1504-08), una
suggestiva pala d’altare opera di Hieronymus Bosch.
Il trittico rappresenta la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre nel pannello di
sinistra, il Giudizio Universale in quello centrale e l’inferno in quello di destra. L’edificio che
accoglie l’accademia fu progettato da Theophil Hansen (1813-91), l’architetto cui si deve
anche il palazzo del Parlamento. L’accademia, che ospita tuttora una scuola d’arte di grande
importanza, respinse per due volte l’aspirante artista Adolf Hitler, mentre fu frequentata da
Egon Schiele (che però l’abbandonò molto presto). Di fronte al palazzo si erge la statua di
Friedrich Schiller, drammaturgo tedesco del XVIII secolo.
HAUS DES MEERES
MUSEO
Cartina (Casa del Mare; www.haus-des-meeres.at; 06, Fritz-Grünbaum-Platz 1; museo interi/bambini €16,70/7,60, piattaforma
panoramica €5; 9-18 ven-mer, fino alle 21 gio; Neubaugasse) La ‘Casa del Mare’ permette di apprendere
molte cose interessanti sul mondo dei grandi pesci, rettili e altre creature. Momenti di grande
richiamo sono il pasto degli squali, alle 10.30 il lunedì, alle 15 il mercoledì e alle 15.30 il
venerdì, dei piranha alle 15 il martedì e dei rettili alle 19 il giovedì e alle 10 la domenica. C’è
poi un membro dello staff che si immerge nella vasca degli squali il giovedì alle 18. Una scala
esterna di 192 gradini conduce alla piattaforma panoramica del nono piano.
Il coccodrillo d’acqua dolce del museo viene alimentato il sabato alle 9.30. Del complesso fa
anche parte una serra tropicale con un angolo di foresta pluviale popolato da agilissime
scimmie e uccelli. La Haus des Meeres occupa una vecchia Flakturm (torre della contraerea),
per cui dà modo di entrare all’interno di uno di questi monoliti.
HAYDNHAUS
MUSEO
Cartina (www.wienmuseum.at; 06, Haydngasse 19; interi/bambini €5/gratuito; 10-13 e 14-18 mar-dom; Zieglergasse)
Haydn visse a Vienna durante l’occupazione napoleonica e la mostra allestita nella sua ultima
residenza è incentrata su Vienna e su Londra tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
Compositore austriaco del periodo classico, Haydn è noto soprattutto per le sue 104 sinfonie e
i 68 quartetti d’archi. Il giardinetto, aperto al pubblico, è stato realizzato sul modello di quello
originale. Il noleggio dell’audioguida costa €4.
DRITTE MANN MUSEUM
MUSEO
Cartina (www.3mpc.net; 04, Pressgasse 25; interi/bambini €8/4,50, ingresso con visita guidata €10; 14-18 sab, visita
guidata 14 mer; Kettenbrückengasse) Gli appassionati del celebre film girato a Vienna nel 1948 (e
insignito dal British Film Institute del titolo di ‘miglior film inglese del XX secolo’)
apprezzeranno le locandine e i cimeli legati alla pellicola Il terzo uomo, nonché altri 3000
reperti in mostra. Le fotografie di scena documentano lo splendido lavoro compiuto dal
fotografo australiano Robert Krasker, che con questo film vinse l’Oscar per la migliore
fotografia. Indirettamente il museo illustra diversi aspetti di Vienna prima e dopo l’epoca in
cui è ambientata la storia di Harry Lime. La visita guidata di 75 minuti è in inglese. Si
accettano solo contanti.
DA NON PERDERE
WIENER SECESSIONSGEBÄUDE
IN PRIMO PIANO
Fregio di Beethoven
La facciata
Mostre temporanee di arte contemporanea
DA SAPERE
cartina, F2
www.secession.at
01, Friedrichstrasse 12
interi/bambini €9/5,50
10-18 mar-dom
Karlsplatz
Naschmarkt
TASFOTONL/SHUTTERSTOCK ©
La mela e la cruna dell’ago
Grazioso negozietto-laboratorio, il Näherei Apfel (cartina; www.naeherei-apfel.at;
Kettenbrückengasse 8; 11-18 mar-ven, 10-15 sab; Kettenbrückengasse) vende specialità
a base di mele del Burgenland (mele essiccate, marmellata di mele, succo di mela e mele
sfuse al chilo). Troverete anche originali borse, maglioni e abiti di jersey confezionati da
Ursula. Si organizzano anche corsi di cucito.
Degustazione dolce
Presso la pasticceria Fruth (cartina; www.fruth.at; 04, Kettenbrückengasse 20; 11-19
mar-ven, 9-17 sab; Kettenbrückengasse), Eduard Fruth crea incredibili opere d’arte, come
crostatine alle fragole, tartufi cremosi ed éclairs leggeri come piume.
Tè pomeridiano
Sala da tè simile a un salotto francese, il Süssi (cartina; 01-943 13 24; www.suessi.at; 04,
Operngasse 30; dessert €3,50-7, tè pomeridiano €18; 11-21 mar-sab, 13-21 dom;
Karlsplatz) vanta un ambiente retrò con sedie rosse, carta da parati a righe, centrini di pizzo
e candelabri. Si servono tè dell’azienda parigina Mariage Frères e deliziosi macarons,
quiche, crostate di frutta e torte alla panna.
SPORT E ATTIVITÀ
KLETTERANLAGE FLAKTURM
ARRAMPICATA
Cartina ( 01-585 47 48; www.alpenverein.wien/flakturm; 06, Esterházypark; arrampicata con attrezzatura interi/bambini
€45/22 l’ora; 14-tramonto apr-ott; Neubaugasse) Gli spogli muri esterni della Flakturm (torre della
contraerea) dell’Esterházypark vengono utilizzati per esercitazioni di arrampicata organizzate
dall’Österreichischer Alpenverein (Club Alpino Austriaco). Le venti vie (livello 4-8) arrivano a
un’altezza di 34 m.
MuseumsQuartier e Neubau
I top 5
Kunsthistorisches Museum Un’immersione totale nel vortice artistico del Museo di
Storia dell’Arte, scrigno dei tesori degli Asburgo, dalle tombe egizie ai capolavori di maestri
come Raffaello, Dürer e il Caravaggio.
MuseumsQuartier Una giornata dedicata all’arte per tastare il polso culturale di Vienna,
visitando i musei, i caffè, i ristoranti e i bar delle vecchie scuderie della Hofburg.
Naturhistorisches Museum Appuntamento con i dinosauri e i protagonisti della
preistoria al Museo di Storia Naturale.
Rathaus Lo splendore neogotico del municipio durante una visita guidata gratuita.
Design a Neubau Una passeggiata all’insegna del design tra le suggestive vie
acciottolate di Spittelberg, quartiere ricco di edifici Biedermeier.
Il quartiere dei musei e Neubau oscillano fra tradizione asburgica e modernità. Il complesso
barocco delle scuderie imperiali si è visto catapultare nel XXI secolo con la trasformazione in
MuseumsQuartier, colossale centro culturale con bar, caffè, boutique e musei, tra cui il
Leopold Museum, orgoglioso custode della più grande collezione al mondo di opere di Egon
Schiele. Sostando nei cortili del MuseumsQuartier la creatività che c’è nell’aria diventa quasi
palpabile.
Subito dietro l’angolo, in Maria-Theresien-Platz, si trova il Kunsthistorisches Museum, un
esaltante viaggio attraverso la storia dell’arte che affianca capolavori di Rubens a meravigliosi
reperti dell’antico Egitto. Nel palazzo neoclassico situato di fronte ha sede invece il
Naturhistorisches Museum.
Dopo aver fatto il pieno di arte e cultura, passate in rassegna gli atelier e le boutique nelle
viuzze di Neubau per aggiornarvi sulle ultime tendenze della moda e del design. Dopo il
tramonto, spostatevi un po’ più a ovest per raggiungere i vivaci bar e club sotto gli archi del
Gürtel, dove vanno a divertirsi i giovani della capitale.
Vita di quartiere
Schanigärten In estate imitate i viennesi e andate negli Schanigärten (tavoli all’aperto nei
dehors dei caffè o nei giardini all’interno di cortili), per esempio all’Amerlingbeisl, a
Spittelberg, o alla Kantine e al Café Leopold nel MuseumsQuartier.
Design Perlustrate vie come Kirchengasse, Lindengasse, Neubaugasse e Zollergasse, dove
artisti e creativi rinnovano di continuo la moda e il design viennesi.
Ristoranti pop-up Unitevi ai viennesi e gustate i piatti preparati dagli chef ospiti al
Brickmakers Pub & Kitchen.
Trasporti
U-Bahn Fermate utili della U-Bahn sono MuseumsQuartier e Volkstheater lungo la linea U2.
Per Neubau le fermate più comode sono Neubaugasse e Zieglergasse (U3) e Burggasse
Stadthalle e Thaliastrasse (U6).
Tram I tram delle linee D, 1, 2 e 71 percorrono la Ringstrasse, fermandosi davanti al
Rathaus, sul Dr-Karl-Renner-Ring e presso il Parlamento. La linea 49 parte dal Dr-Karl-
Renner-Ring e attraversa Neubau, fermando a Stiftgasse/Siebensterngasse e
Neubaugasse/Westbahnstrasse.
I consigli Lonely Planet
Cercate di pianificare la vostra visita in modo da poter approfittare delle tante visite
guidate gratuite ai vari musei del quartiere. È il caso per esempio del Leopold Museum
(domenica alle 15), della Kunsthalle Wien (sabato e domenica alle 15 e alle 16) e del
MUMOK (verificate sul sito web). Da segnalare anche le ottime visite guidate gratuite del
Rathaus (lunedì, mercoledì e venerdì alle 13).
I migliori ristoranti
Tian Bistro
Vestibül
Figar
Pure Living Bakery
I migliori locali
Brickmakers Pub & Kitchen
Café Leopold
Le Troquet
I migliori negozi
Die Werkbank
Dirndlherz
Das Möbel
S/GHT
Mühlbauer
DA NON PERDERE
KUNSTHISTORISCHES MUSEUM
OZGUR GUVENC/SHUTTERSTOCK ©
Pinacoteca
La vasta Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum è una delle collezioni più importanti
del mondo nel suo genere. Calcolate almeno un paio d’ore per vedere i numerosi
capolavori di pittura europea.
Kunstkammer
I tesori accumulati dagli Asburgo nel corso dei secoli sono esposti nella Kunstkammer
(gabinetto dell’arte e delle curiosità), un’enorme collezione che occupa 20 sale e raduna
2200 opere, dalle tazze in avorio di narvalo ai segnaposto con incastonati denti fossili di
squalo, raccolte dagli Asburgo fin dal Medioevo.
Fiore all’occhiello della collezione è la Saliera di Benvenuto Cellini, capolavoro di
oreficeria scolpito a mano in oro, avorio e smalto, commissionata da Francesco I di
Francia nel 1540. Tra le altre gemme esposte spiccano le sculture in avorio realizzate
all’inizio del XVII secolo dal Maestro delle Furie, la splendida Madonna di Krumau
(1400), capolavoro della scultura gotica boema, e la Coppa del drago (1570),
realizzata in lapislazzuli, oro e pietre preziose da Gasparo Miseroni.
Cene al museo
Mangiare sotto la cupola del museo è un’esperienza indimenticabile. Il
Kunsthistorisches Museum organizza cene ( il giovedì dalle 18.30 alle 22;
interi/bambini €44/25 escluso l’ingresso al museo e le bevande) e serve prime colazioni
( 10-12.30; €19,90 per persona escluso l’ingresso). Tra una portata e l’altra potrete
gironzolare liberamente e ammirare le opere d’arte.
VISITE GUIDATE
Di grande utilità durante la visita è l’audioguida multilingue (€4) che si può noleggiare
vicino all’ingresso. Il KHM offre visite guidate gratuite in tedesco: visite di 30 minuti
all’ora di pranzo (martedì e giovedì alle 12.30) e visite di un’ora dedicate a un singolo
artista o a una corrente artistica (mercoledì alle 16, venerdì alle 10.15). Per ulteriori
informazioni v. www.khm.at.
La prima sala del Gabinetto Numismatico espone medaglie d’onore, usate per
la prima volta in Italia intorno al 1400, oltre a una serie di distintivi d’oro e
d’argento della Casa d’Asburgo. La seconda sala ripercorre brevemente la
storia delle varie forme di pagamento, dalla nascita della moneta avvenuta in
Lidia nel VII secolo a.C. fino ai giorni nostri. Osservate lo statere decorato con
testa di leone, in uso durante il regno di Aliatte, sovrano della Lidia (619-560
a.C.), e le monete ateniesi su cui è raffigurata Atena insieme alla civetta,
animale sacro alla dea. La terza sala ospita mostre temporanee.
Kunsthistorisches Museum
IL MEGLIO IN MEZZA GIORNATA
Le dimensioni del Kunsthistorisches Museum possono scoraggiare il visitatore: qui di
seguito proponiamo un percorso di mezza giornata che include i principali capolavori
del museo.
Salite l'imponente scalone di marmo coronato dal gruppo scultoreo Teseo e il Centauro
di Antonio Canova. Girate quindi a destra per accedere alla Collezione egizia e del
Vicino Oriente, dove nella sala II potrete contemplare i rilievi della Mastaba di
Kaninisut . Saltando qualche millennio raggiungete l’antica Roma per farvi
conquistare dalla delicatezza della Gemma Augustea nella sala XVI. L’ala opposta a
questo piano è occupata dalla Kunstkammer, dove si custodiscono oggetti rari e preziosi
come la Saliera d’oro di Benvenuto Cellini nella sala XXIX.
DA NON PERDERE
MUSEUMSQUARTIER
RADU BERCAN/SHUTTERSTOCK ©
Nel MuseumsQuartier, una delle più vaste aree al mondo dedicate alla cultura,
l’eredità barocca contrasta splendidamente con l’avanguardia. Esteso su una
superficie di 90.000 mq, questo complesso di musei, bar, caffè, ristoranti,
negozi e spazi riservati agli spettacoli occupa le ex scuderie imperiali
progettate da Fischer von Erlach nel 1725. Non si può vedere tutto in un
giorno, quindi occorre scegliere tra le molteplici attrattive.
IN PRIMO PIANO
MuseumsQuartier; MQ
cartina, G3
www.mqw.at
07, Museumsplatz
informazioni e biglietteria 10-19
Museumsquartier, Volkstheater
Leopold Museum
Il Leopold Museum (www.leopoldmuseum.org; 07, Museumsplatz 1; interi/bambini
€13/8; 10-18 ven-mer, fino alle 21 gio giu-agosto, 10-18 mer e ven-lun, fino alle 21 gio
set-mag) si chiama così in onore di Rudolf Leopold, oftalmologo viennese che nel 1950,
quando era ancora studente, acquistò per pochi scellini il suo primo quadro di Egon
Schiele (1890-1918). Iniziò in questo modo la sua prestigiosa collezione di opere d’arte
austriaca del XIX e XX secolo, che nel 1994 fu venduta in blocco al governo austriaco
per una cifra corrispondente a 160 milioni di euro (venduti separatamente, i 5266
quadri potevano fruttargli una cifra pari a 574 milioni di euro). Nacque così il Leopold
Museum. All’ultimo piano dell’edificio c’è il Café Leopold.
L’edificio presenta un esterno in calcare bianco e interni caratterizzati da ampi spazi
(molto bello è l’atrio alto 21 m e coperto da un soffitto in vetro), illuminati per lo più da
luce naturale. La collezione di Egon Schiele, la più grande al mondo di questo artista,
conta 41 dipinti e 188 fra disegni e incisioni. Tra i suoi capolavori meritano di essere
segnalati L’uomo e la morte (1911), Madre con due bambini (1915) e Cardinale e suora
(1912).
Ben rappresentata è anche l’opera di Albin Egger-Lienz, autore di quadri che illustrano
la dura vita contadina, Richard Gerstl e Oskar Kokoschka, uno dei massimi esponenti
dell’espressionismo in Austria. Vi sono inoltre alcune tele di Klimt, tra cui l’allegorica
Morte e vita (1910), un groviglio di figure umane su cui incombe la morte. Infine sono
esposti quadri di Loos, Hoffmann, Otto Wagner, Waldmüller e Romako.
MUMOK
Lo scuro edificio di basalto sede del MUMOK (Museum Moderner Kunst; Museo d’Arte
Moderna; www.mumok.at; 07, Museumsplatz 1; interi/bambini €11/gratuito; 14-19
lun, 10-19 mar, mer e ven-dom, 10-21 gio) contrasta in modo evidente con i palazzi
storici del MuseumsQuartier. La sua è la più importante collezione viennese di arte del
XX secolo, incentrata soprattutto su Fluxus, nouveau réalisme, pop art e fotorealismo,
ma vi sono rappresentati anche l’espressionismo, il cubismo, la minimal art e
l’azionismo viennese. Le 9000 opere sono esposte a rotazione in mostre a tema e a volte
l’intera collezione relativa all’azionismo lascia spazio a mostre temporanee. L’azionismo
viennese nacque negli anni ’60 in contrapposizione all’arte accademica e a quello che
alcuni artisti consideravano un ambiente politico e culturale asfittico. Artisti come
Günter Brus, Otto Mühl, Hermann Nitsch e Rudolf Schwarzkogler miravano a scioccare
lo spettatore con performance violente e dissacranti, che spesso contemplavano il corpo
umano usato come tela. Fu un movimento che lasciò il segno, sconvolgendo
ripetutamente il pubblico: alcuni artisti furono addirittura arrestati per oltraggio al
pudore. Altri nomi illustri presenti nel museo sono Picasso, Paul Klee, Magritte, Max
Ernst e Alberto Giacometti, che, al confronto, non sembrano neanche artisti
d’avanguardia. Controllate il programma prima di venirci con bambini per assicurarvi
che sia adatto a loro.
Kunsthalle Wien
La Kunsthalle (Sala d’Arte; 01-521 890; www.kunsthallewien.at; 07, Museumsplatz
1; entrambe le sale interi/bambini €12/gratuito; 11-19 ven-mer, fino alle 21 gio)
riunisce una serie di sale riservate all’arte contemporanea austriaca e internazionale. I
soffitti alti e la vastità e funzionalità degli ambienti la collocano tra i migliori spazi
espositivi europei. Le mostre durano da tre a sei mesi e privilegiano fotografia, video,
film, installazioni e nuovi media. Nel weekend le visite guidate durano un’ora e sono in
tedesco e in inglese: quelle del sabato (Halle 1 alle 15, Halle 2 alle 16) sono dedicate a
un tema specifico, quelle della domenica (stessi orari) offrono una panoramica
generale.
Architekturzentrum Wien
L’Architekturzentrum Wien (Centro di Architettura di Vienna; 01-522 31 15;
www.azw.at; 07, Museumsplatz 1; ingresso alle mostre variabile, biblioteca ingresso
libero; centro di architettura 10-19, biblioteca 10-17.30 lun, mer e ven, fino alle 19
sab e dom, chiuso gio) comprende tre sale usate per mostre temporanee, una biblioteca
e un caffè. Le mostre cambiano periodicamente e illustrano gli sviluppi dell’architettura
a livello internazionale. La biblioteca è aperta al pubblico. La domenica il centro
organizza passeggiate guidate (in tedesco, da prenotare in anticipo) in giro per Vienna,
dedicate a temi specifici nell’ambito dell’architettura. Per date e prezzi, consultate il
sito web del centro.
Zoom
L’amatissimo museo dei bambini ( 01-524 79 08; www.kindermuseum.at; 07,
Museumsplatz 1; mostre interi/bambini €4/gratuito, attività bambini €4-6, adulto
accompagnatore gratuito; 12.45-17 mar-dom lug e agosto, 8.30-16 mar-ven, 9.45-16
sab e dom set-giu, attività orario variabile; Museumsquartier, Volkstheater) introduce
all’arte attraverso il gioco. Nella sezione ‘Atelier’ i bimbi creano, rompono, disegnano e
sperimentano, dando libero sfogo alla fantasia. La sezione ‘Ausstellung’ presenta una
mostra che cambia ogni sei mesi, mentre ‘Ozean’ invita a un percorso avventuroso di
tunnel, grotte e ponti che stimola la coordinazione. Da otto a 14 anni si può frequentare
il Lab Club, un laboratorio di film d’animazione. Le attività durano circa un’ora e 30
minuti e si possono prenotare i posti tramite la biglietteria oppure online.
TEATRO DEI BAMBINI
Dschungel Wien ( 01-522 07 20; www.dschungelwien.at; 07, Museumsplatz 1;
interi/bambini a partire da €6/4,50; biglietteria 14.30-18.30 lun-ven, 16.30-18.30 sab
e dom) spazia dalla prosa alle marionette, passando per la musica, la danza e il puro e
semplice racconto. Di norma ci sono più spettacoli al giorno in tedesco e, ogni tanto,
anche in inglese; per ulteriori informazioni, v. sito web.
DA NON PERDERE
NATURHISTORISCHES MUSEUM
Lo spettacolare Naturhistorisches Museum di Vienna ripercorre quattro
miliardi di anni in un solo museo. Questo edificio di fine Ottocento,
caratterizzato da una grande cupola e stupende sale decorate con stucchi, è il
palazzo gemello del Kunsthistorisches Museum, situato di fronte. Tra minerali,
fossili e ossa di dinosauro ci sono tesori come la statuetta della Venere di
Willendorf, risalente a 25.000 anni fa, e una collezione di 1100 meteoriti.
IN PRIMO PIANO
Meteoriti
Venere di Willendorf e Fanny vom Galgenberg
Dinosauri sala 10
Visite del tetto
DA SAPERE
DA NON PERDERE
RATHAUS
IN PRIMO PIANO
Rathauspark
Arkadenhof
Festsaal
Stadtsitzungsaal
DA SAPERE
Municipio
cartina, G1
www.wien.gv.at
01, Rathausplatz 1
ingresso libero
visite guidate 13 lun, mer e ven set-giu, 13 lun-ven lug e agosto
D, 1, 2 Rathaus, Rathaus
L’ottavo, il nono e il sedicesimo Bezirk sono molto caratteristici senza essere artificiosi e si
apprezzano al meglio procedendo a ritmo lento. Sono quartieri adatti al passeggio e alla
fermata per un buon caffè, un Grüner Veltliner o un pranzo in locali di sobria eleganza,
piuttosto che alla visita di grandi musei e alla contemplazione di panorami spettacolari. I ritmi
frenetici dei businessman della Innere Stadt lasciano il posto alla vita universitaria del
Vorstadt Alsergrund, con i suoi caffè, bar e piccoli negozi, che troverete anche in Josefstädter
Strasse e nelle viuzze che si diramano a nord. Andate invece a ovest verso Ottakring per
incontrare bar e locali con musica che risuona ad alto volume sotto gli archi della ferrovia
lungo il Gürtel.
Vita di quartiere
Mercati Tastate il polso della Vienna multietnica sgranocchiando uno spuntino a spasso per
il Brunnenmarkt e apprezzando la freschezza dei prodotti di fattoria al Bauernmarkt e al
Freyung.
Vicoli È un quartiere fantastico per chi desidera esplorare le zone meno turistiche della
città. Passeggiando lungo tranquilli vicoli e vie alberate si scoprono mete poco note come il
Museum für Volkskunde.
Caffè Contano su un buon numero di clienti affezionati il POC, il Café Stein, dall’atmosfera
studentesca, e il Tunnel.
Trasporti
U-Bahn Le fermate più vicine al centro utili per raggiungere Alsergrund e la zona
dell’Università sono Schottentor e Rathaus lungo la linea U2. La linea U6 prosegue per il
Gürtel in direzione ovest; fermate utili sono Alser Strasse, Josefstädter Strasse e
Währingerstrasse-Volksoper.
Tram Una fermata comoda lungo il Ring è Schottentor. Altre linee di tram che raggiungono
questo quartiere sono la 44, che da Schottentor procede lungo Alser Strasse fino allo
Hernalser Gürtel, oltre alla 5 e alla 33 che percorrono Josefstädter Strasse.
I consigli Lonely Planet
Un’atmosfera di festa pervade questo quartiere da maggio a settembre, quando lungo
Rossauer Lände, sulle sponde del Canale del Danubio, spuntano i chioschi del Summer
Stage, vivace realtà gastronomica accompagnata da regolari concerti, talvolta gratuiti,
che spaziano dal jazz al tango, dal rock al pop. I chioschi sono aperti dalle 17 all’1 di notte
(prendete la linea U4 fino a Rossauer Lände). Per informazioni sugli eventi in programma,
visitate il sito web.
I migliori ristoranti
Punks
Flein
Wetter
Mamamon
I migliori locali
Achtundzwanzig
Botanical Gardens
Lane & Merriman’s
Weinstube Josefstadt
POC Cafe
I migliori divertimenti
Volksoper
B72
Miles Smiles
CHE COSA VEDERE
PALAIS LIECHTENSTEIN
PALAZZO
Cartina ( 01-319 57 67; www.liechtensteinmuseum.at; 09, Fürstengasse 1; visite guidate €20; visite guidate alle 15 1° e 3°
ven del mese; D, Rossauer Lände) Immortalato anche dal Canaletto, che a metà del Settecento
soggiornò per qualche anno a Vienna, il Palais Liechtenstein è un bellissimo palazzo barocco
immerso in un giardino perfettamente curato e abbellito da statue. L’edificio ospita la
collezione privata del principe Hans-Adam II del Liechtenstein (la cui famiglia risiedette a
Vienna fino all’Anschluss del 1938), costituita da circa 200 quadri e 50 sculture risalenti a un
periodo compreso tra il 1500 e il 1700. La collezione è accessibile unicamente con visita
guidata (solo in tedesco, ma sono disponibili audioguide in inglese). Prenotatela in anticipo.
Al piano terra si trova la biblioteca allestita negli Herrenappartments (Appartamenti dei
Signori), una meravigliosa sala neoclassica che custodisce circa 100.000 libri e pregevoli
affreschi di Johann Michael Rottmayr. Al piano superiore va segnalata la Herkulessaal (Sala
di Ercole), così chiamata per via degli affreschi che ornano il soffitto, opera del famoso pittore
romano Andrea Pozzo (1642-1709). La sala è circondata da sette gallerie che accolgono la
collezione d’arte. Tra i capolavori esposti meritano di essere segnalati il Ritratto virile (1503)
di Raffaello e l’intenso Ritratto di Clara Serena Rubens (1616), dipinto da Rubens, oltre a
pregevoli opere di Van Dyck e Frans Hals. Da segnalare anche uno dei mobili più preziosi del
mondo, il Badminton Cabinet, un pregiatissimo stipo realizzato nelle botteghe granducali di
Firenze intorno al 1720 per Henry Somerset, terzo duca di Beaufort, la cui casata risiede a
Badminton House (da cui il nome del mobile), in Inghilterra.
Per arrivare al palazzo, prendete il tram D e scendete alla fermata Seegasse.
UNIVERSITÀ
UNIVERSITÀ
Cartina ( 01-427 70, visite guidate 01-427 71 7525; www.univie.ac.at; 01, Dr-Karl-Lueger-Ring 1; visite guidate
interi/bambini €5/3; 7-22 lun-ven, fino alle 19 sab, visite guidate in inglese 11.30 sab; D, 1, 2, Schottentor)
L’Università di Vienna, che oggi conta circa 95.000 studenti, fu il primo ateneo di lingua
tedesca e venne fondata nel 1365 per iniziativa del duca Rodolfo IV (1339-65) sul modello
della Sorbona di Parigi. Se il duca fosse stato ancora in vita durante la Riforma del 1520, non
sarebbe stato contento di vedere la Chiesa intromettersi nella sua ‘Sorbona’.
In effetti, la storia dell’Università di Vienna è costellata di accordi tra la Chiesa e le istituzioni
laiche. In epoca illuminista, allorché Maria Teresa estromise la Chiesa dalle università
austriache intorno alla metà del XVIII secolo, l’ateneo viennese divenne quasi un ateneo
moderno (diciamo ‘quasi’ perché, per ironia della sorte, la prima donna fu ammessa ai corsi
soltanto nel 1897). Sotto l’occupazione nazista circa metà dei docenti e degli assistenti fu
costretta a lasciare l’università per motivi politici o razziali.
La visita guidata, che dura un’ora e parte dalla portineria dell’atrio dell’edificio principale,
permette di ammirare i portici neorinascimentali e neobarocchi realizzati alla fine
dell’Ottocento, la sala di lettura e, quando non è utilizzata, la splendida sala delle cerimonie.
Di fronte all’università si trovano la Votivkirche (www.votivkirche.at; 09, Rooseveltplatz;
14-18 lun-ven, 9-13 e 16-18 sab, fino alle 13 dom) , e la cosiddetta Mölker Bastei, una
delle due sezioni rimaste delle antiche mura cittadine.
BEETHOVEN PASQUALATIHAUS
MUSEO, CASA
Cartina (www.wienmuseum.at; 01, Mölker Bastei 8; interi/bambini €5/gratuito; 10-13 e 14-18 mar-dom; D, 1, 2,
Schottentor) Beethoven visse al quarto piano di questa casa dal 1804 al 1814 (pare che nei 35
anni trascorsi a Vienna abbia cambiato casa un’ottantina di volte, ma per fortuna non tutti gli
appartamenti sono stati trasformati in un museo), periodo durante il quale compose tra l’altro
la Quarta, la Quinta e la Settima Sinfonia e l’opera Fidelio. Il museo, allestito nelle due camere
abitate da Beethoven e in altre due dell’appartamento vicino, presenta una serie di fotografie,
articoli e alcuni oggetti appartenuti al grande compositore. La casa porta il nome di Josef
Benedikt Freiherr von Pasqualati, che fu suo proprietario per molto tempo.
SCHUBERT GEBURTSHAUS
MUSEO, CASA
Cartina (www.wienmuseum.at; 09, Nussdorfer Strasse 54; interi/bambini €5/gratuito; 10-13 e 14-18 mar-dom; 37, 38,
Währinger Strasse) La casa dove nel 1797 nacque Franz Schubert (per la precisione nella cucina)
era nota all’epoca con il nome di Zum roten Krebsen (‘Al granchio rosso’), ma con tutta
probabilità Schubert non ne conservò molti ricordi visto che la famiglia si trasferì altrove
quando il futuro compositore aveva appena cinque anni. Fatta eccezione per i suoi famosi
occhiali, in questo museo non c’è molto da vedere, ma gli appassionati di Schubert troveranno
comunque interessante la visita, soprattutto se seguita da uno dei concerti che di tanto in
tanto vi vengono organizzati. Si può raggiungere in tram, scendendo alla fermata
Canisiusgasse.
DA NON PERDERE
Sala d’attesa
Sala delle visite
Specchio di Anna Freud nello studio del padre
DA SAPERE
cartina, F4
www.freud-museum.at
09, Berggasse 19
interi/bambini €10/4
10-18
D, Schottentor, Schottenring
Fu in questa casa che Freud trascorse gli anni più prolifici della sua vita, elaborando le
teorie che avrebbero rivoluzionato per sempre la visione dell’uomo. L’appartamento in
cui si trasferì con la sua famiglia nel 1891 e che abbandonò nel 1938 a causa dell’arrivo
dei nazisti fu trasformato in museo nel 1971 con l’aiuto di Anna, l’ultima figlia del padre
della psicoanalisi.
Esplorate le sale e immaginate Freud che fuma un sigaro riflettendo sull’inconscio. Le
stanze più significative sono la sala d’attesa, dove nel 1902 iniziarono a tenersi le
riunioni della ‘Società del mercoledì sera’, la sala delle visite, dove un tempo si
trovava il famoso divano del dottor Freud (oggi conservato a Londra), e il suo studio.
Un’audioguida illustra gli oggetti in mostra e permette di ascoltare frammenti di
interviste. Ce n’è una in cui Freud parla della teoria psicoanalitica.
Sono visibili inoltre le edizioni originali e i dattiloscritti di alcune sue opere, nonché
cimeli che testimoniano le sue principali passioni (i viaggi, il fumo e la collezione di
oggetti di antiquariato). Vengono anche proiettate pellicole in bianco e nero della
Edison, tra cui An Artist’s Dream. Una stanza è dedicata ad Anna Freud, eminente
studiosa della psicoanalisi infantile, che nacque in questa casa nel 1895.
PALAIS DAUN-KINSKY
EDIFICIO DI RILIEVO
Cartina (www.palaisevents.at; 01, Freyung 4;
10-18 lun-ven; Herrengasse, Schottentor) Costruito nel 1716 su
progetto di Hildebrandt, il Palais Kinsky presenta una classica facciata barocca e, a sinistra
del primo cortile interno, uno stupendo scalone che sale per tre piani con balaustre ornate da
statue a ogni pianerottolo. L’affresco che decora il soffitto è una scena fantasiosa popolata da
floridi cherubini, donne a seno nudo e qualche muscolosa figura maschile. Oggi il palazzo
ospita alcuni gift shop e ristoranti raffinati.
SCHOTTENKIRCHE
CHIESA
Cartina (www.schotten.wien; 01, Freyung; museo 11-17 mar-sab, negozio della chiesa 10-18 lun-ven, fino alle 17 sab,
chiuso lun in alta stagione; Herrengasse, Schottentor) Nell’estremità settentrionale di Herrengasse
sorge la Schottenkirche (Chiesa degli Scozzesi), fondata da monaci benedettini probabilmente
provenienti dall’Irlanda, a quel tempo chiamata Scotia Maior; l’attuale facciata risale al XIX
secolo. All’interno della chiesa saltano all’occhio i bellissimi affreschi del soffitto e le superfici
dipinte in rosso mattone. La navata centrale è accessibile solo durante la messa, celebrata
tutti i giorni alle 12 e alle 18, ma è comunque possibile intravedere qualcosa attraverso i
cancelli. Nel monastero adiacente è stato allestito un piccolo museo (interi/bambini €8/2), che
espone alcuni oggetti d’arte sacra provenienti dalla chiesa e dal monastero, ma ancora più
interessante è lo spaccio della chiesa, che vende distillati, miele e marmellate fatte in casa.
KUNSTFORUM
MUSEO D’ARTE
Cartina (www.bankaustria-kunstforum.at; 01, Freyungasse 8; interi/bambini €11/4; 10-19 sab-gio, fino alle 21 ven;
Herrengasse) Il Kunstforum è un museo privato che richiama circa 300.000 visitatori l’anno
grazie a un interessante programma di mostre temporanee, spesso dedicate all’arte moderna
e postmoderna. Tra i protagonisti delle esposizioni di maggiore successo organizzate negli
ultimi anni figurano Miquel Barceló, Fernando Botero, Frida Kahlo, Balthus e Martin
Kippenberger.
PIARISTENKIRCHE
CHIESA
Cartina (www.mariatreu.at; 08, Jodok-Fink-Platz;
8-18; Rathaus) La Piaristenkirche (Chiesa
dell’Ordine Piarista) è degna di nota soprattutto per gli splendidi affreschi del soffitto,
realizzati da Franz Anton Maulbertsch nel 1753 e raffiguranti varie scene tratte dalla Bibbia, e
per l’organo utilizzato da Anton Bruckner per il suo esame di ammissione all’accademia
musicale.
BETHAUS
EX SINAGOGA
Schottentor)
Cartina (09, Spitalgasse 2, cortile 6, Altes AKH; Il minuscolo tempio ebraico con il tetto di
vetro è uno dei luoghi più suggestivi del campus universitario (Altes AKH). Costruito nel 1903
per i pazienti ebrei dell’ospedale e devastato dai nazisti nel 1938, l’edificio è stato
completamente ristrutturato negli anni ’70 e oggi è un museo dedicato alle vittime della Shoah
e al contempo un’installazione artistica. L’edificio è quasi sempre chiuso al pubblico, ma si
riesce a intravedere l’interno. Attraverso il pavimento trasparente è possibile vedere tre livelli
che ne ripercorrono la storia: le fondamenta del tempio originario progettato da Max Fleischer
nel 1903, un testo della Gestapo sul pogrom contro gli ebrei viennesi redatto nel 1938 e il
progetto che prevedeva di convertire l’edificio in una stazione elettrica di trasformazione. Il
tetto del palazzo è una versione in vetro di quello originale progettato da Fleischer. Opera
dell’artista bulgara Minna Antova, questo allestimento riesce a trasmettere un senso di grande
vulnerabilità.
JOSEPHINUM
MUSEO
Cartina (www.josephinum.meduniwien.ac.at; 09, Währinger Strasse 25; interi/bambini €8/gratuito, visite guidate €4; 16-20
mer, 10-18 ven-sab, visita guidata 11 ven; ; Währinger Strasse/Volksoper) Gli appassionati di architettura
visitano questo complesso di epoca illuminista (1785) principalmente per le superbe linee
neoclassiche, ma l’accademia medico-chirurgica istituita da Giuseppe II per formare i
chirurghi dell’esercito ospita uno dei musei più insoliti della città. Il maggior richiamo è la
vasta collezione di modelli anatomici e ostetrici, risalenti a 200 anni fa, realizzati in cera:
progettati come ausili all’insegnamento, erano anche destinati all’esposizione al pubblico e
tuttora sono in mostra nelle loro teche originali in palissandro e vetro veneziano.
Tre sale di questo museo potrebbero darvi l’impressione di essere sul set di un film dell’orrore
o in qualche angolo recondito della vostra psiche. Se non siete facilmente impressionabili, non
dimenticate di dedicare un po’ di tempo anche alla vasta collezione di strumenti medici (dai
lacci emostatici ai cistoscopi), alle maschere funebri e a una raccolta, stranamente avvincente,
di dipinti a olio, acquerelli e fotografie che raffigurano operazioni e varie patologie cliniche.
MUSEUM FÜR VOLKSKUNDE
MUSEO
Cartina (www.volkskundemuseum.at; 08, Laudongasse 15-19; interi/bambini €8/gratuito; 10-17 mar-dom; 5, 33,
Rathaus) L’elegante Palais Schönborn, costruito nei primissimi anni del Settecento, è la sede del
Museo delle Tradizioni Popolari. La sua collezione comprende una serie di ricostruzioni di
case rurali del XVIII e XIX secolo e un’ampia collezione di sculture e mobili artigianali
provenienti da tutte le regioni dell’Austria e dai paesi confinanti. Molti oggetti sono ispirati a
temi religiosi o legati alla campagna e i motivi floreali costituiscono un elemento molto
ricorrente. Il museo allestisce regolarmente anche mostre temporanee (tram fino a
Laudongasse).
PASTI
MAMAMON
THAILANDESE €
Cartina ( 01-942 31 55; www.mamamonthaikitchen.com; 08, Albertgasse 15; portate principali€7-9,50; 11.30-21.30 lun-
ven, 12-21.30 sab; Josefstädter Strasse, Rathaus) La titolare Piano, che ha chiamato il ristorante come
sua madre Mon, ha ravvivato la nascente scena culinaria del Sud-est asiatico con un menu di
sapori della Thailandia meridionale, arredi urbani e colonna sonora indie. Nelle serate miti
una giovane clientela si allarga nel cortile, mentre chi è da solo si accomoda agli sgabelli al
lungo tavolo comune o alle finestre.
LEONES GELATO
GELATERIA €
Alser Strasse) Questa bella
Cartina (www.leones.at; 08, Langegasse 78; 1/2/3 palline €1,80/3,30/4,50;
12-22;
gelateria fa le cose a regola d’arte. I gusti sono semplici e piuttosto tradizionali, per cui non
vedrete colori psichedelici o strane varietà tipo ‘barretta al cioccolato’. Tutti i gusti sono
contenuti in vasche di acciaio chiuse dai tipici coperchi a cupola. Anche il caffè è buono: lo
potete ordinare anche shakerato o affogato.
SUPPENWIRTSCHAFT
ZUPPE €
Cartina (www.suppenwirtschaft.at; 09, Servitengasse 6; piatti €4,80-6,60;
11.30-18 lun-ven; ; Rossauer Lände)
Elegante localino che propone prevalentemente un menu settimanale di zuppe, curry e
insalate, da gustare sul posto o da portare via. Nel locale si respira la stessa atmosfera
distinta che pervade tutta Servitengasse. Tutti i piatti sono preparati ogni giorno con
ingredienti freschissimi acquistati al Naschmarkt. Dalle 17 alle 18 tutte le portate sono offerte
a metà prezzo.
SOUPKULTUR
ZUPPE €
Cartina (www.soupkultur.at; 01, Wipplingerstrasse 32; zuppe €2,40-4,90, insalate €5-9; 11.30-15.30 lun-gio, fino alle 15
ven, chiuso sab e dom; ; D, 1, Schottentor) Verdura biologica, spezie ed erbe aromatiche sono gli
ingredienti che ogni settimana danno vita a una ricca selezione di zuppe e insalate, dalla
zuppa di lenticchie rosse al tradizionale gulasch ungherese, dalla Caesar salad all’insalata di
papaya thailandese. I posti a sedere sono pochi, ma la maggior parte dei clienti si fa
confezionare i piatti per asporto (c’è un bel parco alberato dietro l’angolo). Si può raggiungere
in tram scendendo alla fermata Wipplingerstrasse.
CAFÉ HUMMEL
CAFFÈ €
Cartina (www.cafehummel.at; 08, Josefstädter Strasse 66; portate principali €8-17; 7-24 lun-sab, 8-24 dom; ; 2,
Josefstädter Strasse) Senza fronzoli, frequentato da una clientela affezionata, il Café Hummel ha
un’atmosfera da Kaffeehaus. Le torte sono fatte in casa e le portate principali come il gulasch
e le Schnitzel soddisfano il palato. In estate è piacevole trascorrere qualche ora seduti a un
tavolo all’aperto, sfogliando un giornale estero od osservando il viavai dei passanti. La prima
colazione si serve fino alle 11 durante la settimana e fino alle 14 nel weekend. Si può
raggiungere in tram scendendo alla fermata Albertgasse.
KENT
TURCO €
Cartina ( 01-405 91 73; www.kent-restaurant.at; 16, Brunnengasse 67; portate principali €8-15; 6-2; ; Josefstädter
Strasse) In turco ‘kent’ significa ‘cittadina’, un nome appropriato per un ristorante in continua
espansione. In estate il giardino alberato è uno dei più belli di Vienna e la cucina è sempre
eccellente. Tra le specialità del menu figurano lo shish kebab e l’ispanakli pide (una sorta di
pizza dalla forma allungata condita con formaggio di pecora, uova e spinaci). Tutti i piatti sono
disponibili anche da asporto o per consegna a domicilio.
FLEIN
AUSTRIACO €€
Cartina ( 01-319 76 89; 09, Boltzmanngasse 2; portate principali €9,20-19,50; 11.30-15 e 17.30-23.30 lun-ven; 38, 41,
Schottentor) Nel cuore del quartiere universitario, il Flein si nasconde dietro alti muri e
un’anonima porta verde. Seguendo il sentiero nel giardino si arriva a un ambiente di squisita
semplicità e grande suggestione; nelle serate tiepide ci si può accomodare ai tavoli sotto gli
alberi. La cucina fonde piatti tradizionali e ottime ricette di sapore italiano, con qualche tocco
internazionale a sorpresa (come i kimchi!).
PUNKS
EUROPEO MODERNO €€
Cartina (0664 275 70 72; www.punks.wien; 08, Florianigasse 50; piattini €4,50) Il nome è forse un po’
esagerato, ma questo ristorante in stile ‘guerriglia’ ha dato davvero una scossa a un quartiere
altrimenti signorile. Patrick Müller, Anna Schwab e René Steindachner hanno ‘occupato’ un ex
wine bar, evitando il consueto restyling e qualsiasi forma di decorazione; al centro di tutto, in
senso letterale, c’è la cucina che propone un menu di piattini fantasiosi preparati dietro il
bancone.
WETTER
ITALIANO €€
Cartina ( 01-406 07 75; www.wettercucina.at;16, Payergasse 13/4; portate principali €9-20; 17-24 mar-ven, 10-22 sab;
4) La cucina italiana è molto diffusa a Vienna, tanto che può diventare banale. Tuttavia, grazie
alla bella posizione affacciata sulla piazza, il Wetter piace a prescindere dal menu, ed è
perfetto anche per una pausa caffè dopo il mercato. Le specialità regionali ben preparate, dal
cinghiale arrosto e dalla trippa alla genovese alle sardine fritte e ai grossi ravioli fatti in casa,
richiamano molta gente del posto. Si può raggiungere in tram, scendendo alla fermata
Yppengasse.
CAFÉ FRANÇAIS
FRANCESE €€
Cartina (01-319 09 03; www.cafe-francais.at;09, Währingerstrasse 6-8; portate principali €8-19,50; 9-24 lun-sab) Vasto
locale francese sempre molto frequentato. Le grandi finestre con vista sul parco lo rendono un
posto incantevole per la mattina e piattini come sardine alla provenzale, zuppa di pesce o
harira marocchina sono perfetti per un pranzo. La sera è frequentato dalla gente che esce dal
lavoro e viene qui per un aperitivo o una cena a base di pietanze sostanziose (anche se non
sempre del tutto autentiche).
LA TAVOLOZZA
ITALIANO €€
Cartina ( 01-406 37 57; www.latavolozza.at; 08, Florianigasse 37; pizze €7-14,50, portate principali €14,50-22; 17-24 lun-
ven, a partire dalle 12 sab e dom; 2, Rathaus) Simpatico locale di quartiere, dove ritroverete la calda
atmosfera di un ristorante italiano a gestione familiare, con tavoli sistemati l’uno accanto
all’altro e lume di candela. Si mangia divinamente, a partire dal pane fresco cotto nel forno a
legna, seguito poi da un’abbondante porzione di carne o pesce alla griglia, cotti a puntino e
annaffiati, per esempio, da un corposo Chianti. In stagione il menu contempla anche specialità
a base di tartufo. Si può raggiungere in tram, scendendo alla fermata Lederergasse.
STOMACH
AUSTRIACO €€
Cartina (01-310 20 99; 09, Seegasse 26; portate principali €12-20; 16-24 mer-sab, 10-22 dom; Rossauer Lände) Allo
Stomach si mangia sempre bene e già da diversi anni: il menu offre molti piatti di carne e di
verdure, come il roast beef alla stiriana, la crema di zucca e, in stagione, specialità a base di
cinghiale e di cervo. Molto bella sia l’atmosfera rustica, da campagna austriaca, della sala
interna, sia la casualità che regna fra le piante del giardino. ‘Stomach’ è un mezzo anagramma
di Tomaschek, il nome della macelleria che in origine si trovava al posto di questo locale.
RASOULI
INTERNAZIONALE €€
Cartina ( 01-403 13 47; www.rasouli.at; 16, Payergasse 12; portate principali €9-14,50, prima colazione €4,50-12, piatti del
giorno a pranzo €6-12; 9.30-24 mar-ven, 9-24 sab, 9.30-18 dom; 2, Josefstädter Strasse) La cucina a vista e un
fantasioso menu a base di ingredienti biologici di stagione fanno del Rasouli uno dei locali più
frequentati di Yppenplatz. Se splende il sole, approfittatene per accomodarvi a un tavolo
all’aperto e ordinate un tè freddo, un piatto del giorno e prime colazioni a tema, che vanno da
quelle americane a quelle greche. Si può raggiungere in tram, scendendo alla fermata
Neulerchenfelder Strasse.
AN-DO FISCH
CUCINA DI MARE €€
Cartina ( 01-308 75 76; www.andofisch.at;16, Brunnenmarkt 161; portate principali €14-24; 11-23 lun-sab; Josefstädter
Strasse) I viennesi che amano il pesce conoscono bene questo indirizzo. Iniziate con una zuppa
di pesce e avrete come l’impressione di tuffarvi in mezzo all’Atlantico. Le portate principali,
come i calamari alla griglia con patate al rosmarino, le capesante con risotto alle olive o il
branzino, sono semplici, preparate con ingredienti di prima qualità e cucinate alla perfezione;
il personale è cordiale ed efficiente.
EN
GIAPPONESE €€
Cartina ( 01-532 44 90; www.restaurant-en.at; 01, Werdertorgasse 8; menu a pranzo €9-15, portate principali €8,50-28;
11.30-14.30 e 17.30-22.30 lun-sab; ; Schottenring) Placido ristorante giapponese situato in un angolo
tranquillo della Innere Stadt. Lo chef è di Tokyo, mentre il personale proviene da Hokkaido. Le
numerose varietà di sushi (ci sono perfino il polpo e i gamberetti dolci) sono tra le migliori di
Vienna. I gyoza (ravioli) sono davvero squisiti e il sakè caldo e il genmaicha (tè verde con riso
tostato) si sposano a meraviglia con questi sapori.
GASTHAUS WICKERL
AUSTRIACO €€
Cartina ( 01-317 74 89; 09, Porzellangasse 24a; portate principali €10-19; 9-24 lun-ven, a partire dalle 10 sab, 11-23 dom;
Rossauer Lände) Il Wickerl è un bellissimo Beisl dagli interni in legno che creano un’atmosfera
calda e accogliente. La cucina propone piatti di stagione come il Kürbisgulasch (gulasch di
zucca) in autunno, i Marillenknödel (gnocchi ripieni di albicocche) in estate e gli Spargel
(asparagi) in primavera, accanto ai classici della tradizione viennese come il Tafelspitz (bollito
di manzo), il Zwiebelrostbraten (arrosto di manzo con cipolle) e le Schnitzel di vitello e di
maiale.
SCHNATTL
INTERNAZIONALE €€€
Cartina ( 01-405 34 00; www.schnattl.com; 08, Lange Gasse 40; portate principali €23-28, menu da 3 portate a partire da
€35; 11.30-17 lun-gio, fino alle 24 ven, chiuso sab e dom; ; 2, Rathaus) Sebbene sia aperto solo nei giorni
feriali, lo Schnattl è una vera e propria istituzione nel panorama culinario di Josefstadt,
frequentato anche da molti attori e personaggi che bazzicano nel mondo dell’arte. Il cortile
interno è ideale per le cene estive, mentre la sala da pranzo rivestita di pannelli di legno
dipinti di verde è molto accogliente. Lo chef ama proporre specialità di stagione come la
vellutata di castagne o il tenerissimo manzo biologico servito con gnocchi al pepe verde. Si
può raggiungere in tram, scendendo alla fermata Rathaus o Josefstädter Strasse.
Vita in città
A piedi dal Brunnenmarkt a Yppenplatz
Il sabato mattina è il momento giusto per fare una passeggiata nel 16. Bezirk,
Ottakring, attraverso uno dei mercati più vivaci e più estesi della città, il
Brunnenmarkt. Trascurato per molti anni, questo quartiere spigoloso e multietnico
è ora tornato alla ribalta. Venite a scoprire le sue boutique indipendenti, le
gastronomie e i caffè per conoscere la nuova Vienna.
Mercato all’aperto
Il sabato molti viennesi amano gironzolare tra le bancarelle del Brunnenmarkt (cartina;
16, Brunnengasse; 6-18.30 lun-ven, fino alle 14 sab; 2, Josefstädter Strasse),
ispezionando pile di tessuti e di indumenti accatastati alla rinfusa, banchi di frutta e
verdura, spezie, caffè, formaggi, carni e altro ancora. I venditori sono in gran parte turchi o
dei Balcani e la stessa Brunnengasse è piena di negozi di alimentari, caffè e panetterie che
offrono autentiche pide (pizza turca), halva e baklava.
Fresco di fattoria
Le gastronomie e le boutique che si affacciano sull’alberata Yppenplatz sono aperte quasi
tutti i giorni, ma la piazza si anima soprattutto quando c’è il Bauernmarkt (cartina; 16,
Yppenplatz; 9-13 sab; 2, Josefstädter Strasse), quando i coltivatori da fuori Vienna
vengono in città a vendere frutta, verdura, carne, miele, confetture, vino e latticini. In estate
le gente affolla anche i dehors dei caffè e la piazza richiama artisti di strada.
Pausa brunch
Potreste abitare a Vienna per un anno e ogni sabato trovare un nuovo posto in cui pranzare
a Yppenplatz. Quello più in voga al momento è Yppenplatz 4 (cartina; www.yppenplatz4.at;
16, Yppenplatz 4; portate principali €9-12,80; 10-23 lun-sab; 2, Josefstädter Strasse),
situato nel centro del mercato.
Brunnenmarkt
RICHARD NEBESKY/GETTY IMAGES ©
Quartiere del design
Giovani designer hanno aperto bottega a Yppenplatz, insieme a un crescente gruppo di
boutique trendy e temporanee che si aggiungono alla confusione del mercato. Y5 (cartina;
http://y5vienna.wordpress.com; 16, Yppenplatz 5; 10-15 sab; 2, Josefstädter Strasse)
è una vecchia conoscenza, ma con il suo programma Designer in Residence promuove
giovani talenti emergenti, tutti votati a una filosofia di produzione sostenibile.
Per i buongustai
Dall’altra parte della strada si trova La Salvia (cartina; www.lasalvia.at; 16, Yppenplatz;
antipasti €7-10, pasta €9-12; 16-22 mar-gio, 10-22 ven, 9-16 sab; 2, Josefstädter
Strasse), una interessante gastronomia che richiama i buongustai con i suoi gustosi
antipasti e stuzzichini, gli eccellenti vini, i prosecchi, le olive, l’olio, i dolci, nonché specialità
come il salame al cinghiale. Approfittate del bar-bistrò per fare una sosta rigenerante,
sorseggiando un ottimo cappuccino o uno Spritz Aperol, oppure per un pranzo.
LOCALI E VITA NOTTURNA
ACHTUNDZWANZIG
WINE BAR
Cartina (www.achtundzwanzig.at; 08, Schlösslegasse 28; 16-1 lun-gio, fino alle 2 ven, 19-2 sab; 5, 43, 44, Schottentor)
Ai patiti di vini austriaci cui piace anche il rock and roll sembrerà di essere in paradiso in
questa Vinothek (enoteca), la cui atmosfera è informale ma i vini sono molto seri. Quelli al
calice sono selezionati da piccoli produttori, molti dei quali sono biologici o con minimo
intervento, e da amici dei proprietari, e sono tutti a un buon prezzo, meno di €4 al calice. I
vassoi di salumi e formaggi accompagnano i vini. Si può raggiungere in tram, scendendo alla
fermata Lange Gasse.
POC CAFE
CAFFÈ
Cartina (www.poccafe.com; 08, Schlösselgasse 21;
8-17 lun-ven; 5, 43, 44, Schot-tentor) Il simpatico Robert
Gruber è una leggenda nel mondo del caffè e la sua passione contagiosa si è trasferita in
questo bel locale spazioso che ricorda un laboratorio. POC sta per ‘People on Caffeine’ (‘gente
caffeinomane’); ma nonostante sia imperniato sul caffè, preparato in molti modi, con filtro,
espresso o freddo, questo locale è anche conosciuto per i dolci divini, come la torta ai semi di
papavero, la cheesecake e le crostate di frutta di stagione. Si può raggiungere in tram,
scendendo alla fermata Lange Gasse.
CAFÉ STEIN
CAFFÈ
Cartina (www.cafestein.at; 09, Währinger Strasse 6-8;
8-1 lun-sab, 9-1 dom; ; D, 1, 2, Schottentor) Durante il
giorno questo caffè distribuito su più piani è un ritrovo molto amato dagli studenti della vicina
università; la sera la clientela è più urbana e i DJ smuovono le acque. Il menu servito tutto il
giorno è molto ricco. In estate ci si può accomodare fuori e godersi le belle vedute della
Votivkirche. Il cocktail bar gemello, il Botanical Gardens (www.botanicalgarden.at; 09,
Währinger Strasse 6-8; 17-3 mar-sab), è nascosto sotto.
CAFÉ CENTRAL
KAFFEEHAUS
Cartina (www.palaisevents.at; 01, Herrengasse 14;
7.30-22 lun-sab, 10-22 dom; ; Herrengasse) Il glorioso
passato di questo caffè è legato ai personaggi storici che lo hanno frequentato: Trotsky veniva
qui per giocare a scacchi e grandi letterati fin de siècle come Karl Kraus e Hermann Bahr vi si
incontravano regolarmente per bere un caffè. I bellissimi interni scanditi da colonne in
marmo, soffitti a volta e lampadari scintillanti oggi accolgono più turisti che viennesi, tuttavia
rimane un bellissimo locale dove prendere un Melange (caffelatte) e una fetta di
Altenbergtorte (torta al triplo cioccolato).
LANE & MERRIMAN’S
IRISH PUB
Cartina ( 01-402 47 64; www.laneandmerrimans.net; 09, Spitalgasse 3; 16-24 lun, mar e gio, 11-24 mer, ven e sab;
Alser Strasse) Certo è un Irish pub, c’è la foto scattata da Jane Brown in vetrina, ma non siate
prevenuti, perché la versione contemporanea di David Gannon di questa istituzione tanto
criticata è decisamente piacevole. David vi guiderà probabilmente verso una birra biologica
austriaca piuttosto che sulla Guinness; inoltre è possibile ordinare anche un tè e una fetta di
torta al cioccolato.
KAFFEEMODUL
KAFFEEHAUS
7.30-17.30 lun-ven, 10-14 sab) Si viene qui per un
Cartina (www.kaffeemodul.at; 08, Josefstädter Strasse 35;
espresso, un flat white (doppio espresso con latte montato) o un caffè freddo. In questo locale,
definito ‘la Kaffeehaus più piccola di Vienna’ si conversa amabilmente accomodati all’interno
sulle panche o all’esterno sugli sgabelli. A parte qualche biscotto, non c’è altro che caffè, ma
questo è acquistato direttamente dai coltivatori, tostato in piccole quantità e preparato a
regola d’arte.
CAFÉ CI
CAFFÈ
Cartina (www.ci.or.at; 16, Payergasse 14; portate principali €7-11, spuntini €4,50-7,50; 8-2 lun-sab, a partire dalle 10 dom;
2, Josefstädter Strasse) In questo caffè, aperto 30 anni fa a sostegno dei nuovi immigrati, c’è
sempre qualche iniziativa in corso, che si tratti di reading, mostre, corsi di lingue o lezioni di
danza. In estate il dehors brulica di gente che sorseggia birre biologiche, mentre d’inverno ci
si accomoda all’interno per sfogliare i quotidiani e gustare un fumante gulasch o un piatto di
ćevapčići (salsiccette speziate serbe). Si può raggiungere in tram, scendendo alla fermata
Neulerchenfelder Strasse/Brunnengasse.
TUNNEL
BAR, CAFFÈ
9-2 lun-sab, fino alle 25 dom; ; 2, Rathaus) Tranquillo
Cartina (www.tunnel-vienna-live.at; 08, Florianigasse 39;
caffè dall’atmosfera bohémienne, frequentato da studenti, pseudoartisti e gente di tutti i tipi.
Di giorno è un posto ideale per bere un caffè e sfogliare i giornali in santa pace, seduti a uno
dei logori tavoli di legno, oppure per bere una birra e gustare uno spuntino sudamericano. La
sera inizia a esserci un po’ di movimento con musica dal vivo (in genere gratuita) a partire
dalle 21; si spazia dal folk all’indie, dai ritmi latini al jazz.
Il programma serale è pubblicato sul sito internet e comprende serate quiz in tedesco, a volte
stand up comedy (cabaret) in inglese e partite di calcio sul grande schermo TV. Si può
raggiungere in tram, scendendo alla fermata Lederergasse.
CAFÉ LANDTMANN
KAFFEEHAUS
Cartina (www.landtmann.at; 10, Universitätsring 4;
7.30-24; ; D, 1, 2, Rathaus) Inaugurato nel 1873,
l’elegante Café Ladtmann fu amato e frequentato da Freud, Mahler e Marlene Dietrich. Data
la vicinanza al Burgtheater, al Rathaus e al Parlamento, la sua clientela odierna conta molti
politici e amanti del teatro. Potrete scegliere tra un formidabile assortimento di caffè e un
menu di dolci dove non mancano la Sacher Torte e l’Apfelstrudel (strudel di mele).
Da domenica a martedì, dalle 20 alle 23, si esibisce gratuitamente un pianista. Si può
raggiungere in tram, scendendo alla fermata Rathausplatz.
HALBESTADT BAR
COCKTAIL BAR
19-2 lun-gio, fino alle 3 ven e sab; Nussdorferstrasse) L’ospitalità
Cartina (www.halbestadt.at; 09, Stadtbogen 155;
impeccabile di questo locale inizia dal momento in cui il proprietario vi apre la pesante porta
in vetro e vi scorta all’interno, consigliandovi che cosa ordinare: più di 500 bottiglie ornano le
pareti di questo spazio minuscolo sotto il Bogen (arco della ferrovia), in cui i baristi creano
cocktail invitanti. Non si può prenotare e si riempie velocemente.
FLEX
CLUB
Cartina (www.flex.at; 01, Augartenbrücke;
21-6 mar-sab, club a partire dalle 23; 1, 2, Schottenring) Lungo un
tratto del Danubio disseminato di graffiti, il Flex oggi richiama una clientela molto giovane e
più tradizionale, ma è riuscito a conservare una parvenza dell’anima alternativa di un tempo.
L’impianto sonoro non conosce rivali in tutta Vienna, l’ingresso è ragionevole e non c’è dress
code. DJ locali e stranieri si avvicendano alla consolle e a volte si esibiscono gruppi dal vivo.
CAFÉ BERG
CAFFÈ
10-24 lun-sab, fino alle 23 dom; ; D, 1, Schottentor) Il Café Berg è
Cartina (www.cafe-berg.at; 09, Berggasse 8;
il principale gay bar della capitale, ma sono benvenute persone di tutti gli orientamenti
sessuali. La cortesia del personale è squisita, l’ambiente curato ed elegante e l’atmosfera
tranquilla. Inoltre, è un locale molto versatile, proponendo prime colazioni e pranzi di giorno
ed iniziative di vario genere e vino la sera.
WEINSTUBE JOSEFSTADT
STADTHEURIGER
16-24 apr-dic, chiuso gen-marzo; Rathaus) Weinstube Josefstadt è uno degli
Cartina (08, Piaristengasse 27;
Stadtheurigen più invitanti della capitale. Il giardino è un’oasi verde pressoché incontaminata
in mezzo a isolati di condomini residenziali in cemento, e i tavoli, infilati a fatica tra gli alberi e
i cespugli, danno su una graziosa Salettl, ossia un padiglione estivo in legno. Il vino è della
casa e costa poco e c’è un buffet di carne e piatti fritti.
L’ingresso non è ben segnalato: l’unica indicazione utile è un Busch’n (frasca) in metallo
appeso sopra la porta.
LOFT
BAR, CLUB
Cartina (www.theloft.at; 07, Lerchenfelder Gürtel 37; 19-2 mer e gio, 20-4 ven e sab fine
agosto-metà giu, chiuso metà giu-fine agosto; Thaliastrasse) ‘Lavoriamo sodo per migliorare
le feste di Vienna’ è lo slogan di questo giovane locale del Gürtel, che mantiene le promesse.
Quasi tutti gli eventi sono gratuiti e c’è qualche cosa ogni sera: il mercoledì si proiettano film
d’essai, il giovedì ci sono tornei di calcetto, il venerdì e il sabato discoteca con DJ e una
proposta musicale che va dall’elettronica alla vecchia disco.
RHIZ
BAR, CLUB
Cartina (www.rhiz.org; 08, U-Bahnbogen (Lerchenfelder Gürtel) 37; 18-4 lun-gio, 20-5 ven e sab; ; 2 Josefstädter
Strasse, Josefstädter Strasse) Gli archi in mattoni e le pareti in vetro sono elementi che si ritrovano
in molti bar aperti sotto la linea U6, ma il Rhiz primeggia grazie all’eccellente reputazione che
si è conquistato nell’ambito della scena elettronica cittadina. Durante tutto l’anno il locale è
meta di bevitori nerovestiti e personaggi alternativi pronti ad ascoltare le proposte dei DJ e i
gruppi che suonano dal vivo; d’estate, quando viene aperto anche l’ampio dehors, il posto si
riempie fino all’inverosimile.
MAS!
BAR
Cartina (www.restaurante-mas.at; 08, Laudongasse 36; 18-24 lun-gio, 17-2 ven e sab, 10.30-24 dom; 5, 33, Alser
Strasse) Il Mas! è un bar di design specializzato in cocktail e cucina messicana, frequentato da
una clientela benestante dall’aspetto molto curato. Scegliete il vostro drink dall’alto di uno dei
traballanti sgabelli allineati davanti al lungo bancone, spalleggiato da una grande installazione
di luci, oppure, se desiderate una serata più intima, accomodatevi a uno dei tavoli avvolti da
luci soffuse. Il brunch messicano (€18) della domenica è una favola. Si può raggiungere in
tram, scendendo alla fermata Laudongasse.
DIVERTIMENTI
VOTIVKINO
CINEMA
Cartina (01-317 35 71; www.votivkino.at; 09, Währinger Strasse 12; ; Schottentor) Costruito nel 1912, il Votiv
è uno dei cinema più vecchi di Vienna. Da allora è stato restaurato più volte e oggi le sue tre
sale sono considerate tra le migliori della città. La programmazione spazia da film
hollywoodiani poco noti a pellicole d’essai in lingua originale.
Il martedì alle 11 è prevista una proiezione riservata alle famiglie con bambini piccoli, mentre
nei pomeriggi del weekend si tengono rassegne di film per bambini.
VOLKSOPER
OPERA, DANZA
Cartina (Opera Popolare; 01-514 44 3670; www.volksoper.at; 09, Währinger Strasse 78; set-giu; Währinger Strasse)
La Volksoper ha una sala più piccola rispetto alla Staatsoper e mette in scena soprattutto
operette, spettacoli di danza, musical e qualche opera lirica famosa. I posti in piedi e quelli
con visibilità limitata costano da €3 a €10 e, come in molti altri teatri, sono disponibili sia
biglietti scontati sia biglietti a prezzo ridotto in vendita 30 minuti prima dell’inizio dello
spettacolo. La Volksoper rimane chiusa nei mesi di luglio e agosto.
B72
MUSICA LIVE
Cartina (www.b72.at; 08, Hernalser Gürtel 72;
20-4 dom-gio, fino alle 6 ven e sab; 44, Alser Strasse) Il
programma del B72 propone musica sperimentale, band alternative e concerti organizzati per
lanciare nuovi album che attirano una clientela prevedibilmente giovane. Le alte pareti di
vetro, gli archi in mattoni e l’ambiente trasandato sono tipici di molti bar lungo il Gürtel. Il
nome del locale deriva dalla sua posizione: Bogen 72, ossia Arco (della ferrovia) 72. Si può
raggiungere in tram, scendendo alla fermata Hernalser Gürtel.
WUK
CENTRO CULTURALE
Cartina (Laboratorio e Casa della Cultura; 01-40 12 10; www.wuk.at; 09, Währinger Strasse 59; informazioni 9-20 lun-
ven, 15-20 sab e dom; Währinger Strasse) Il WUK (Werkstätten- und Kulturhaus) è uno spazio
polivalente dedicato all’arte, con un auditorium che ospita vari tipi di eventi. Rock band
straniere e locali competono con clubbing night, concerti di musica classica, proiezioni di film,
rappresentazioni teatrali e perfino spettacoli per bambini. Ci sono anche incontri di gruppi
femminili, mostre temporanee e laboratori artigianali, oltre a un caffè con un bellissimo cortile
acciottolato.
SHOPPING IMPERIALE
Con il suo lucernario esagonale, le statue allegoriche e le bellissime file di archi in stile
rinascimentale italiano, il Palais Ferstel (cartina; 01, Strauchgasse 4; 10-18.30 lun-
ven, fino alle 18 sab; Herrengasse) crea una cornice d’altri tempi per lo shopping
contemporaneo. Inaugurato nel 1860, il Palais si colloca accanto al magnifico Café
Central e, come questo, fu progettato da Heinrich von Ferstel, architetto viennese,
intorno alla metà del XIX secolo.
Al suo interno si trovano lussuose gastronomie, gioiellerie e botteghe di cioccolatieri,
ma il posto merita una visita a prescindere dall’intenzione di fare acquisti.
DE FRANCE
CINEMA
Cartina ( 01-317 52 36; www.defrance.at; 01, Schottenring 5; D, 1, 2, Schottentor) Il De France proietta film
in lingua originale, con sottotitoli nelle sue due piccole sale. Il programma prevede numerosi
film in inglese.
CAFÉ CONCERTO
MUSICA LIVE
19-2 mar-sab; ; Josefstädter Strasse) Si tratta di un
Cartina (www.cafeconcerto.at; 16, Lerchenfelder Gürtel 53;
altro bar del Gürtel dove si esibiscono gruppi locali. Il programma tiene in gran conto il jazz
(di tanto in tanto ci sono anche DJ); per i concerti vengono utilizzati sia la cantina sia il bar del
piano terra. L’ingresso è spesso gratuito.
MILES SMILES
MUSICA LIVE
20-2 dom-gio, fino alle 4 ven e sab; Rathaus) Il Miles Smiles è
Cartina (www.miles-smiles.at; 08, Lange Gasse 51;
uno dei due bar viennesi intitolati al grande Miles Davis, leggenda del jazz. Il locale si rivolge
agli appassionati ed esperti del genere, che amano guardare i musicisti negli occhi. I concerti
dal vivo non sono regolari, ma sempre suggestivi e l’atmosfera elettrica e stimolante.
CAFÉ CARINA
MUSICA LIVE
Cartina (www.cafe-carina.at; 08, Josefstädter Strasse 84; 18-2 lun-gio, fino alle 6 ven e sab; Josefstädter Strasse)
Piccolo, alternativo e piacevolmente tetro, il Carina è un posto per gli amanti della musica e
dell’alcol. Quasi tutte le sere si esibiscono band locali a pochi passi di distanza da un pubblico
solitamente entusiasta. La musica è invariabilmente folk, jazz o country.
THEATER IN DER JOSEFSTADT
TEATRO
Cartina ( 01-427 003 00; www.josefstadt.org; 08, Josefstädter Strasse 26; biglietteria 10-inizio spettacolo lun-ven, 13-
inizio spettacolo sab e dom; 2, Rathaus) Il Theater in der Josefstadt è simile al Volkstheater,
vantando interni molto eleganti e un cartellone saldamente ancorato al repertorio della
tradizione tedesca. Un’ora prima dell’inizio degli spettacoli gli studenti e i bambini delle
scuole possono acquistare biglietti a soli €6; i posti in piedi (€6) sono disponibili il giorno
stesso della rappresentazione, a partire dalle 13 per gli spettacoli pomeridiani e a partire alle
15 per quelli serali.
SHOPPING
STAUD’S
ALIMENTARI
8-12.30 mar-sab, 15.30-18 ven; 2, Josefstädter Strasse) Chiedete ai
Cartina (www.stauds.com; 16, Yppenplatz;
viennesi chi produce le migliori confetture e sentirete sempre pronunciare il nome di
‘Staud’s’. Hans Staud sceglie con cura gli ingredienti per le sue conserve dolci e salate.
Questo negozio vende verdure sottaceto, chutney, gelatine di vino, rafano, marmellate e
composte (per esempio di susine regina Claudia, di albicocche e di mirtilli rossi), che
costituiscono regali unici nel loro genere. Si può raggiungere in tram, scendendo alla fermata
Neulerchenfelder Strasse.
FESCH’MARKT
MERCATO
44) I giovani creativi escono dai loro
(www.feschmarkt.info; 16, Ottakringer Brauerei, Ottakringer Platz;
laboratori per vendere su oltre 200 bancarelle oggetti di design, moda, alimentari, bevande e
altri prodotti. Il mercato si tiene per tre giorni nell’incantevole microbirrificio Ottakringer ed è
un magnifico modo per vivere il panorama del design austriaco caratterizzato da molti giovani.
Per le date visitate il sito web; ci sono mercati anche a Graz, Linz e Feldkirch. Si può
raggiungere in tram, scendendo alla fermata J.N.Berger-Platz.
DIE HÖLLEREI
ALIMENTARI
11-18.30 mar-ven, 10-13 sab; Rathaus) Alexandra Höller ama
Cartina (www.diehoellerei.at; 08, Florianigasse 13;
i prodotti austriaci e vende un assortimento dei migliori. Portatevi a casa del gin ai semi di
albicocca o allo zafferano, una torta di mandorle in vaso, un’ottima pasta e marmellate
provenienti dall’Alto Adige. Potete anche prendere una bottiglia di spumante o di vino.
XOCOLAT
CIOCCOLATO
Cartina (www.xocolat.at; 09, Servitengasse 5;
10-18 lun-ven, 9-13 sab; Rossauer Lände) Questa lussuosa
Konditorei (pasticceria) offre una quarantina di tipi di cioccolatini, praline e tartufi artigianali,
decorati in maniera stupenda – in alcuni casi non è esagerato definirli piccole opere d’arte
commestibili. Si può anche visitare la fabbrica dove vengono prodotti.
BIO-MARKT FREYUNG
MERCATO
9-18 ven e sab; Herrengasse, Schottentor) Ideale per fare la spesa in vista di
Cartina (01, Freyungasse;
un picnic, questo tranquillo mercato offre esclusivamente prodotti biologici. Oltre a frutta e
verdura, troverete pane cotto nel forno a legna, carne pesce, miele, formaggi, vini e olio di
semi di zucca.
Dal Belvedere al Canale del Danubio
I top 5
Schloss Belvedere Appartamenti splendidamente affrescati, un giardino arricchito da
statue e un museo d’arte che custodisce Il bacio di Gustav Klimt, l’abbraccio più romantico
di tutti i tempi.
KunstHausWien Gli irresistibili pavimenti ondulati, gli estrosi mosaici e i colori
sgargianti di Hundertwasser.
Museum für Angewandte Kunst Un salto indietro di un secolo per scoprire gli albori
dell’era modernista.
Stadtpark Due passi cercando la statua dorata di Strauss mentre si canticchia Sul bel
Danubio blu.
21er Haus L’arte contemporanea in versione austriaca in una galleria modernista.
Per ulteriori informazioni, v. cartina
Se avete tempo di visitare un solo palazzo a Vienna, scegliete lo Schloss Belvedere. Le sale
barocche sontuosamente affrescate sono un romantico preludio alle magnifiche opere di
Klimt, Schiele e Kokoschka; la storia rivive ovunque, anche nei giardini perfettamente curati
che digradano rivelando il panorama della città. Con le sue dimensioni e il fascino dei suoi
tesori d’arte il Belvedere travolge il visitatore: la visita può richiedere un’intera giornata, ma
diventa via via più avvincente.
Dopo la bellezza del Belvedere, è piacevole esplorare zone meno conosciute di Landstrasse, il
3. Bezirk di Vienna. Nelle sue eleganti vie secondarie s’incontrano infatti caffè Jugendstil,
piazze con mercati di quartiere e case recanti il marchio psichedelico di Hundertwasser. Lo
spirito di grandi personaggi del passato aleggia nei parchi e nei cimiteri: se Strauss
campeggia in cima a un piedistallo nello Stadtpark, Mozart è sepolto al Sankt Marxer
Friedhof.
Vita di quartiere
Estate in riva al canale Godetevi la stagione calda con i piedi nella sabbia sulla ‘Riviera’
del Danubio, seduti su una sdraio dello Strandbar Herrmann o bevendo un cocktail all’Urania.
Spazi verdi Non rinunciate alla quiete di una passeggiata in mezzo al fogliame screziato
dello Stadtpark (cartina; Parco Cittadino) o fra le lapidi dello Zentralfriedhof, dove si
aggirano i fantasmi di Strauss, Beethoven e Brahms.
Kaffeehäuser Nutrite l’anima viennese che c’è in voi dedicando una parte del pomeriggio
al piacere di un caffè, una fetta di torta e lunghe conversazioni, per esempio al Café Zartl, al
Café am Heumarkt e al Café Goldegg.
Trasporti
U-Bahn La metropolitana collega Landstrasse (3. Bezirk) con il resto di Vienna. Le stazioni
Taubstummengasse e Südtiroler Platz, entrambe lungo la linea U1, sono vicine allo Schloss
Belvedere. La linea U3 e in particolare le fermate Stubentor, Landstrasse-Wien Mitte e
Rochusgasse sono comode per raggiungere lo Stadtpark, il canale e Rochusplatz.
Tram Alcune zone del 3. Bezirk sono servite meglio dai tram che dalla U-Bahn. La linea 2
percorre il Ring (utile per il MAK e lo Stadtpark), la linea 1 ferma in Radetzkyplatz (per le
case di Hundertwasser), mentre le linee 71 e D portano al Belvedere.
I consigli Lonely Planet
Programmando con un po’ di accortezza le visite ai musei, è possibile risparmiare sui
biglietti d’entrata. L’ingresso al Museum für Angewandte Kunst è gratuito il martedì dalle
18 alle 22, i biglietti per il KunstHausWien costano la metà il lunedì, mentre allo
Heeresgeschichtliches Museum l’entrata è libera ogni prima domenica del mese.
I migliori ristoranti
Steirereck im Stadtpark
Meierei im Stadtpark
Lingenhel
Joseph Brot
Café Goldegg
I migliori locali
Strandbar Herrmann
Café am Heumarkt
Café Zartl
Urania
Salm Bräu
I migliori divertimenti
Radiokulturhaus
Konzerthaus
Kursalon
Arnold Schönberg Center
DA NON PERDERE
SCHLOSS BELVEDERE E SCHLOSSGARTEN
LEOKS/SHUTTERSTOCK ©
Capolavoro di architettura barocca, il Belvedere è una delle regge più belle del
mondo. Il progetto, opera di Johann Lukas von Hildebrandt (1668-1745), fu
commissionato come residenza estiva dal principe Eugenio di Savoia, il
brillante stratega militare impostosi sui turchi nel 1718. Eugenio era cresciuto
frequentando la corte di Luigi XIV: non è un caso se la vista dei due palazzi
suggerisce il confronto con Versailles.
IN PRIMO PIANO
Collezione Klimt
Sala Terrena
Giardini
Collezione impressionista
Marmorsaal
DA SAPERE
cartina, B4
www.belvedere.at
Oberes Belvedere interi/bambini €14/gratuito, Unteres Belvedere €12/gratuito,
biglietto cumulativo €20/gratuito
10-18
D, 71 Schwarzenbergplatz, Taubstummengasse, Südtiroler Platz
Oberes Belvedere
Situato in posizione dominante nella parte alta dei giardini, con una magnifica vista
panoramica sulla città, l’Oberes Belvedere (Belvedere Superiore; cartina; 03, Prinz-
Eugen-Strasse 27; interi/bambini €14/gratuito; 10-18) è una delle mete imperdibili
della capitale austriaca. Costruito tra il 1717 e il 1723, il palazzo comprende un gran
numero di sale ornate di marmi, affreschi e stucchi, ed è sede di un’incomparabile
collezione d’arte che rappresenta l’ennesima testimonianza dell’immenso patrimonio e
della raffinatezza culturale dell’impero asburgico.
Giardini
Perché si chiami ‘Belvedere’ appare evidente muovendo qualche passo nel giardino
barocco (03, Rennweg/Prinz-Eugen-Strasse; 6.30-20, orario ridotto in inverno; D)
che si estende tra il palazzo superiore e quello inferiore. Creato intorno al 1700 nel
classico stile francese da Dominique Girard, allievo di André le Nôtre, l’architetto
paesaggista dei giardini di Versailles, il giardino si sviluppa lungo un asse centrale in
dolce pendenza, offrendo un ampio panorama di Vienna scandito dallo Stephansdom e
dalla Hofburg.
Lungo i tre livelli del giardino si estendono siepi di bosso perfettamente curate e
fiancheggiate da aiuole ornamentali: presso la cascata inferiore, ornata da statue di
ninfe, cercate le statue in stile greco-romano delle otto muse e le sculture dei putti che
rappresentano i 12 mesi dell’anno. Creature mitologiche fanno zampillare l’acqua nella
cascata superiore, che in cinque salti si riversa nel bacino sottostante. A guardia del
viale d’accesso che conduce all’Oberes Belvedere sono collocate eleganti sfingi alate,
simboli di potere e saggezza.
A sud dell’Oberes Belvedere è situato l’Alpengarten (www.bundesgaerten.at; 03, Prinz-
Eugen-Strasse 27; interi/bambini €3,50/2,50; 10-18 fine marzo-inizio agosto; D, O,
18, Südtiroler Platz), giardino in stile giapponese con una sezione dedicata alle specie
alpine, che tra la primavera e l’estate riempie l’aria delle fragranze di clematis,
rododendri, rose e peonie in fiore. A nord invece si trova il più esteso Botanischer
Garten (www.botanik.univie.ac.at; 03, Rennweg 14; 10-1 h prima del tramonto; 71,
O) , che appartiene all’Università di Vienna, dove si trovano serre tropicali e 11.500
specie di piante, tra cui anche il bambù nano cinese e il cefalotasso giapponese.
Unteres Belvedere
Edificato tra il 1712 e il 1716, l’Unteres Belvedere (Belvedere Inferiore; 03, Rennweg
6; interi/bambini €12/gratuito; 10-18 gio-mar, fino alle 21 mer; D) è uno stupendo
palazzo barocco, dove si possono visitare gli appartamenti e le sale di rappresentanza.
La più sfarzosa è la Marmorsaal (Sala dei Marmi), rivestita in marmo rosso e concepita
come un’ode alle vittorie militari del principe Eugenio, con medaglioni in stucco e un
affresco sul soffitto, opera di Martino Altomonte, raffigurante il trionfo di Apollo e
l’apoteosi del principe sabaudo circondati dalle muse. Le sculture in mezzo alla sala
furono realizzate da Georg Raphael Donner intorno alla metà del XVIII secolo per la
fontana del Neuer Markt: la Provvidenza che stringe in mano il serpente s’innalza su
quattro figure di putti, ognuno dei quali abbraccia un pesce e simboleggia un affluente
del Danubio.
Attraverso la Groteskensaal (Sala Grottesca), sala affrescata a vivaci figure grottesche
raffiguranti intrecci di motivi vegetali, frutta, uccelli e animali mitologici, secondo la
moda dell’epoca barocca, si arriva alla Marmorgalerie (Galleria dei Marmi), un trionfo
di marmi e stucchi bianchi, cherubini, trofei di guerra e nicchie che in origine
accoglievano tre statue romane provenienti da Ercolano (attualmente conservate a
Dresda), le quali ispirarono lo scultore barocco Domenico Parodito a creare le statue
neoclassiche che vediamo oggi. Maria Teresa lasciò la propria impronta nell’adiacente
Goldkabinett (Sala d’Oro), una sala rivestita di specchi e superfici dorate.
Le mostre temporanee vengono allestite nell’Orangerie, collegata al palazzo da un
corridoio, che rivela bellissimi scorci sul giardino privato del principe Eugenio. A fianco
dell’Orangerie si trova la Prunkstall, ex scuderia reale che oggi ospita una collezione
di arte medievale austriaca comprendente circa 150 pezzi, tra cui opere a soggetto
sacro, pale d’altare, sculture e trittici gotici.
21er Haus
Progettato da Karl Schwanzer per l’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958, il
Padiglione Austria è un edificio modernista in vetro e acciaio rinato a Vienna nel 2011
con il nome di 21er Haus (www.21erhaus.at; 03, Arsenalstrasse 1; interi/under 18
€7/gratuito; 11-18 mar e gio-dom, fino alle 21 mer; D, O, 18, Südtiroler Platz), un
museo dedicato all’arte, soprattutto austriaca, del XX e XXI secolo. L’edificio che sorge
pochi passi a sud dell’Oberes Belvedere nel cosiddetto Schweizergarten (Giardino
degli Svizzeri) è stato magistralmente ristrutturato dall’architetto Adolf Krischanitz, che
ha ideato un grande spazio espositivo privo di pareti divisorie.
L’approccio dinamico del museo prevede un programma di rassegne dedicate ai singoli
artisti e un calendario di mostre temporanee a tema. Esposta in via permanente è una
collezione di sculture dell’artista viennese Fritz Wotruba (1907-75), molte delle quali si
presentano come figure umane decostruite e ricomposte in una serie di forme
geometriche e astratte che in parte riprendono i principi del cubismo.
BIGLIETTI CUMULATIVI
I biglietti prenotati online e stampati a casa fanno risparmiare tempo, ma non si
possono cambiare né sono rimborsabili. Esistono vari biglietti cumulativi che possono
risultare convenienti, per esempio quello comprendente l’Oberes Belvedere, l’Unteres
Belvedere e la 21er Haus (interi/under 19 €23/gratuito) o quello valido per l’Oberes e
l’Unteres Belvedere (interi/under 19 €20/gratuito). I biglietti cumulativi sono validi per
due settimane a partire dalla prima visita.
DURATA 4 H
Questo itinerario di mezza giornata consente di vedere le principali opere del Belvedere
Superiore. Tenete però presente che i quadri spesso vengono spostati per consentire gli
allestimenti di mostre temporanee.
Dopo aver ammirato gli Atlanti che sostengono la volta della Sala Terrena, girate a destra
nelle sale affrescate della sezione arte medievale. Gioielli d’arte gotica sono le sculture
del Maestro di Grosslobming, come San Giorgio e il drago e l’Angelo genuflesso, ma anche
l’Albrechtsaltar e l’Altare di Znaim che raffigura la Passione di Cristo. Di Andreas Lackner è
invece l’Abtenauer Altar (1518), un trio dorato di vescovi che decorava l’altare maggiore
della chiesa di Abtenau a Salisburgo. Una volta usciti, girate a sinistra nella sezione arte
moderna e periodo tra le due guerre, dove spiccano opere come il Ritratto di Herbert
Rainer di Schiele e Die Philharmoniker di Max Oppenheimer.
Salite l’elegante scalone (Prunkstiege), fermandovi ad ammirare lo sfarzo della
Marmorsaal. Girando a destra entrate nella sezione Vienna 1880-1914, un vero e
proprio tesoro di arte fin de siècle e secessionista. La collezione Klimt contiene capolavori di
fama mondiale come Giuditta e Il bacio. Nell’antistante sezione arte barocca e inizi del
XIX secolo si segnalano opere di grande impatto come Susanna e i vecchioni di Johann
Michael Rottmayr e Cristo sul Monte degli Ulivi di Paul Troger.
Al secondo piano girate a sinistra nella sezione arte neoclassica, romantica e
Biedermeier. Accanto a gioielli della pittura neoclassica come Il conte Moritz Christian
Fries e la sua famiglia di François Gérard, risplendono i paesaggi e le nature morte del
periodo romantico. Tra questi spicca il Paesaggio roccioso nell’Elbasandsteingebirge di
Caspar David Friedrich. L’allegra Mattina del Corpus Domini di Georg Waldmüller è il fiore
all’occhiello della collezione Biedermeier. Concludete con i capolavori della sezione
realismo e impressionismo, in particolare Cacciatore fra le dune di Max Liebermann,
Donna dopo il bagno di Monet e Pianura di Auvers di Van Gogh.
Klimt a Vienna
Gustav Klimt (1862-1918), l’artista più rappresentativo del periodo Jugendstil, fu autore
di opere che incantano e seducono lo sguardo, oggi come al tempo in cui il loro
elemento esotico e sensuale scandalizzava il rigido mondo dell’accademia viennese di
fine secolo. Per un approccio completo all’opera dell’artista conviene iniziare dal
Belvedere, sede di una delle più grandi collezioni di Klimt.
Il bacio (1908; Oberes Belvedere)
Klimt era dell’idea che tutta l’arte fosse erotica, una tesi inconfondibile se si osservano i
suoi quadri più sensuali. Una coppia vestita di raffinate tuniche è avvinta in un
abbraccio sopra un prato fiorito. Pare che l’artista abbia ritratto se stesso e la
compagna di una vita, Emilie Flöge, bellezza dalle chiome rosse e la pelle di porcellana.
Incorniciata da un ovale in foglia d’oro e uno sfondo elaborato, la coppia sembra
trascendere la tela nella sua posa estatica e sognante.
Il bacio
GUSTAV KLIMT/GETTY IMAGES ©
Adamo ed Eva (1918; Oberes Belvedere)
Klimt stava lavorando a quest’opera quando morì all’improvviso il 6 febbraio 1918 per
un colpo apoplettico. Il dipinto è un’ode al corpo femminile che Klimt tanto amava.
Adamo è in secondo piano, mentre in primo piano campeggia la figura di Eva, con la
pelle radiosa, le curve sensuali, una cascata di capelli dorati e una manciata di anemoni
ai suoi piedi.
Giuditta (1901; Oberes Belvedere)
Tra le opere più note di Klimt figura questo incantevole ritratto di Giuditta, l’eroina
ebrea che decapitò Oloferne (la testa tagliata è nell’angolo in basso a destra della tela).
Giuditta è presentata come una femme fatale, una dea assira a seno nudo, con
un’aureola di capelli corvini e un barlume di desiderio negli occhi. L’uso della foglia
d’oro e dei dettagli stile mosaico è tipico del periodo aureo di Klimt e gli fu suggerito
dall’iconografia bizantina conosciuta durante i viaggi a Venezia.
Il Fregio di Beethoven (1902; Wiener Secessionsgebäude)
Questo fregio monumentale è una rappresentazione fantasmagorica della Nona Sinfonia
di Beethoven, ispirata al simbolismo mitologico e al conflitto tra Bene e Male. Le
creature simili a ninfe fluttuano sulle pareti avvolte da fluenti vesti bianche con cori di
angeli che portano fiori. Il trio di gorgoni (che simboleggiano malattia, follia e morte) e
le tre donne (simbolo di voluttà, lussuria e intemperanza) scandalizzarono il pubblico –
le ultime tre furono considerate addirittura oscene.
Fregio di Beethoven
IMAGNO/GETTY IMAGES ©
DA NON PERDERE
HEERESGESCHICHTLICHES MUSEUM
ANGELINA DIMITROVA/SHUTTERSTOCK ©
DA NON PERDERE
MUSEUM FÜR ANGEWANDTE KUNST
VVOE/SHUTTERSTOCK ©
Le sale del piano terra sono dedicate ciascuna a uno stile o una tipologia di oggetti.
Una sala, per esempio, ospita una preziosa collezione di tappeti persiani, indiani, turchi
ed egiziani del XVI e XVII secolo. Un’altra sala è consacrata alle sedie Thonet, presenti
in molti Kaffeehäuser viennesi, create intorno alla metà del XIX secolo.
Della collezione ‘Rinascimento, barocco e rococò’ si segnala, in particolare, la sala delle
porcellane (1740) provenienti dal Palais Dubský di Brno. Degni di nota sono anche i
merletti ad ago italiani del Rinascimento, i colorati Steingläser (bicchieri in vetro
lavorato) Biedermeier e i paramenti sacri medievali, finemente ricamati, provenienti
dalla Stiria.
Al primo piano entra in scena l’età d’oro dell’arte viennese (1890-1938) con la
splendida collezione del movimento Wiener Werkstätte, comprendente cartoline
illustrate, mobili, ceramiche e oggetti in metallo ideati da Josef Hoffmann, Koloman
Moser e altri pionieri del modernismo.
La Study Collection esposta al piano interrato è suddivisa in base ai materiali: vetro e
ceramica, metallo, legno e tessuti. La collezione è molto eterogenea e spazia da oggetti
in lacca giapponesi a mobili inconsueti (per esempio il divano ‘labbra rosse’).
CHE COSA VEDERE
SCHLOSS BELVEDERE
PALAZZO
V. Scholss Belvedere.
HEERESGESCHICHTLICHES MUSEUM
MUSEO
V. Heeresgeschichtliches museum.
MUSEUM FÜR ANGEWANDTE KUNST
MUSEO
V. Museum für Angewandte Kunst.
KUNSTHAUSWIEN
MUSEO
Cartina (Galleria d’Arte di Vienna; www.kunsthauswien.com; 03, Untere Weissgerberstrasse 13; interi/bambini €11/5; 10-
18; 1, O Radetzkyplatz) Con le sue ceramiche sgargianti, le superfici ondulate, la facciata a
scacchiera, le colorate piastrelle a mosaico, nonché gli alberi e le piante che crescono sul
tetto, il KunstHausWien reca il marchio inconfondibile di Friedensreich Hundertwasser (1928-
2000), eccentrico artista ed ecoguerriero viennese, che definì la linea retta ‘senza Dio’. Il
museo è dunque un’ode all’opera giocosa e creativa di questo artista e alla sua politica
ecologica.
FÄLSCHERMUSEUM
MUSEO
Cartina (Museo dei Falsi; www.faelschermuseum.com; 03, Löwengasse 28; interi/bambini €5,50/3; 10-17 mar-dom; 1
Hetzgasse) Un museo con quadri di Schiele, Raffaello, Rembrandt e Marc Chagall di cui nessuno
parla? In effetti, sono tutti dei falsi, ma riconoscerli come tali è un’impresa quasi impossibile
per un occhio non allenato. Il piccolo Fälschermuseum, gestito da privati, apre un’interessante
finestra sul mondo della contraffazione delle opere d’arte. Oltre a illustrare l’attività in tutti i
suoi aspetti, il museo narra le storie di alcuni abili falsificatori, i cui quadri sono talvolta
riusciti a ingannare anche gli esperti.
HUNDERTWASSERHAUS
PUNTO D’INTERESSE
1 Hetzgasse) Questo stabile residenziale fu progettato
Cartina (03, all’angolo tra Löwengasse e Kegelgasse;
dal genio creativo di Hundertwasser, l’architetto più radicale di Vienna, che amava le superfici
diseguali, le linee curve, i colori sgargianti e le decorazioni a mosaico.
Non è possibile visitarne l’interno, ma sul lato opposto della strada è aperto al pubblico il
Kalke Village (cartina; www.kalke-village.at; 03, Kegelgasse 37-39; 9-18; 1 Hetzgasse)
, un’altra struttura ideata da Hundertwasser.
PASTI
CAFÉ GOLDEGG
CAFFÈ €
Cartina (www.cafegoldegg.at; 04, Argentinierstrasse 49; spuntini €3,50-6, portate principali €10-13; 8-20 lun-ven, 9-20 sab,
9-19 dom; ; Südtiroler Platz) Il Goldegg è un tipico Kaffeehaus viennese, con divanetti in velluto
verde, boiserie, tavoli da biliardo e lampade Jugendstil, ma non privo di note originali. Lo staff
è molto sollecito e oltre ai consueti gulasch troverete piatti più leggeri, come sandwich tostati
con pesto fatto in casa e curry ayurvedici di verdure.
HIDDEN KITCHEN PARK
GASTRONOMIA €
Cartina (www.hiddenkitchen.at; 03, Invalidenstrasse 19; portate principali, insalate e zuppe €10; 8-17 lun-ven, 10-16 sab;
Wien Mitte) Piatti freschi e salutari sono il punto di forza della moderna e animata Hidden
Kitchen Park, incentrata su prodotti di prima qualità utilizzati per preparare insalate creative,
per esempio cuscus alle erbe aromatiche e limone, antipasti a base di rucola, crumble di
polenta, stufati e zuppe salutari.
THAT’S AMORE
PIZZA €
Cartina ( 01-343 95 18; www.thatsamore.at; 03, Messenhausergasse 13; pizze €6-14, pranzi da 2 portate €8,50; 11.30-15
e 17.30-23 lun-sab, 17.30-23 dom; Kardinal-Nagl-Platz, Rochusgasse) Per molti avventori è amore al primo
boccone: la pizza napoletana di That’s Amore è soffice e croccante e il sapore del pomodoro
intenso e dolce. Atmosfera informale, camerieri allegri e prezzi accessibili ne fanno un
indirizzo molto gettonato.
CAFE MENTA
CAFFÈ €
Cartina ( 01-966 84 23; www.cafementa.at;03, Radetzkyplatz 4; pranzo €7,50, piatto degustazione €13, portate principali
€7,50-15,50; 8.30-24) Il Cafe Menta sfoggia un look retrò con le sue pareti verde menta, l’interno
luminoso con pavimenti in legno e mobili stile bistrò. Le portate da condividere offrono la
possibilità di assaggiare prelibatezze come il kebab di branzino e gli involtini di halloumi e
melanzane. Prepara anche gustose insalate, zuppe e ciabatte (con qualche proposta vegana) e
un rinfrescante tè freddo alla menta.
ZENTRALFRIEDHOF
Quando un viennese dice ‘Er hat den 71er genommen’ (‘Ha preso il 71’) usa una
metafora per comunicare che la persona in questione è giunta al capolinea. La linea del
tram che raggiunge il Zentralfriedhof (www.friedhoefewien.at; 11, Simmeringer
Hauptstrasse 232-244; 7-20, orario ridotto in inverno; 6, 71 Zentralfriedhof) è infatti
diventata un eufemismo per indicare il decesso. Con una superficie di 2,4 kmq e oltre
tre milioni di defunti, è uno dei cimiteri più grandi d’Europa. Ricchi e poveri, buddhisti
ed ebrei, cattolici e protestanti riposano all’ombra di frassini e aceri. I suoi viali alberati
e le lapidi semicoperte dalla vegetazione ne fanno un luogo molto tranquillo e
suggestivo per passeggiare.
Il cimitero ha tre ingressi: il primo è vicino alle vecchie tombe ebraiche; il secondo,
l’entrata principale, è comodo per raggiungere le Tombe d’Onore e la Dr Karl Lueger
Kirche, una elegante chiesa Jugendstil progettata dall’architetto austriaco Max Hegele.
Il terzo è il più vicino alle tombe protestanti e alle nuove tombe ebraiche. Il centro
informazioni e la mappa del cimitero si trovano presso il secondo ingresso.
Le Ehrengräber (Tombe d’Onore) sono situate poco oltre il secondo ingresso. Accanto
a celebri compositori (Beethoven, Brahms, Johann Strauss padre e figlio e Schubert),
riposano il pittore Hans Makart, lo scultore Fritz Wotruba, l’architetto Adolf Loos e la
pop star degli anni ’80 Falco. Mozart, ricordato da un monumento, fu sepolto in una
tomba priva di lapide al Sankt Marxer Friedhof (Cimitero di San Marx; cartina;
www.friedhoefewien.at; 03, Leberstrasse 6-8; 7-19, orario ridotto in inverno;
Zippererstrasse).
LINGENHEL
EUROPEO MODERNO €€
Cartina ( 01-710 15 66; www.lingenhel.com; 03, Landstrasser Hauptstrasse 74; portate principali €19-24; negozio 8-20,
ristorante 8-22 lun-sab; Rochusgasse) Una delle più stimolanti new entry del panorama ristorativo di
Vienna è il Lingenhel, un elegantissimo bar-ristorante completo di gastronomia e negozio,
all’interno di un edificio vecchio di 200 anni. Salami, vini e formaggi di produzione propria
attirano i clienti nel negozio, e il celebrato chef Daniel Hoffmeister dirige la cucina nel
ristorante minimalista. I piatti stagionali, come il salmerino con cavolo rapa e la pancia di
maiale con melanzane, hanno sapori genuini.
MEIEREI IM STADTPARK
AUSTRIACO €€
Cartina ( 01-713 31 68; http://steirereck.at; 03, Am Heumarkt 2a; prime colazioni a prezzo fisso €20-24, portate principali
€11,50-22; 8-23 lun-ven, 9-19 sab e dom; ; Stadtpark) Situato nel verde dello Stadtpark, il Meierei è
rinomato in particolare per il gulasch, servito con limone, capperi e soffici canederli (€18),
nonché per l’assortimento di ben 120 tipi di formaggio. L’abbondante prima colazione, servita
fino alle 12, contempla specialità d’alta cucina come le uova d’anatra in camicia con patate
dolci, crescione e funghi selvatici, e lo strudel di ricotta caldo con composta di sambuco.
JOSEPH BROT
BISTRÒ €€
Cartina (03, Landstrasser Hauptstrasse 4; prima colazione €6,70-14,60, portate principali a pranzo €12,50-17,50;
panetteria 7.30-21 lun-ven, 8-18 sab e dom, bistrò 8-21 lun-ven, 8-18 sab e dom; Wien Mitte) Con quello che è fra il
miglior pane di Vienna, l’ultima panetteria di Joseph Brot, che funge anche da bistrò e
pasticceria, propone una formula vincente. Oltre a filoni di pane freschissimi, per esempio
ciabatte biologiche alle olive e pomodori e pane di segale al miele e al profumo di lavanda,
prepara salutari prime colazioni, tè speciali, ottimi smoothie e dolci davvero celestiali. Le
specialità stagionali, come il branzino con pomodori, carciofi e olive, sono previste nel menu
del pranzo nel bistrò dalle linee minimaliste.
RESTAURANT INDUS
INDIANO €€
Cartina ( 01-713 43 44; www.restaurantindus.at; 03, Radetzkystrasse 20; portate principali €11-16,50; 11.30-14.30 e 18-
23 dom-ven, 18-23 sab; ; 1, O Radetzkyplatz) Una sapiente retroilluminazione, linee sobrie e cuscini
colorati creano un’atmosfera moderna e al tempo stesso accogliente. L’ambiente è rilassato e i
vari biryani, tandoori, curry e dhal sono ottimi. La specialità della casa è il pollo al curry con
mango e ci sono vari piatti vegetariani.
GASTHAUS WILD
AUSTRIACO €€
Cartina ( 01-920 94 77; http://gasthaus-wild.at; 03, Radetzkyplatz 1; menu da 2 portate a pranzo €8,30-10,30, portate
principali €11-27,50; 9-1 lun-ven, fino alle 24 dom; ; 1, O Radetzkyplatz) Nata come Beisl tradizionale, la
Gasthaus Wild si è da poco trasformata in un neo-Beisl. Gli interni rivestiti in legno scuro
creano un’atmosfera tradizionale e il menu, che cambia regolarmente, contempla piatti come
gulasch, Schnitzel con insalata di patate e pollo alla paprika con Spätzle (gnocchetti di uova e
farina). Il menu cambia regolarmente, l’ambiente è rilassato, il personale gentile e la carta dei
vini soddisfacente.
GMOAKELLER
AUSTRIACO €€
Cartina ( 01-712 53 10; www.gmoakeller.at; 03, Am Heumarkt 25; portate principali €9-18; 11-24 lun-sab; Stadtpark)
In attività dal 1858, questa cantina piena di atmosfera non potrebbe essere più tradizionale,
con parquet, volta in mattoni e pannelli in legno. I piatti classici come lo Zwiebelrostbraten
(arrosto di manzo con cipolle) o i carinziani Kas’nudeln (ravioli al formaggio), si
accompagnano bene ai vini austriaci. In estate vengono disposti tavoli all’esterno.
STEIRERECK IM STADTPARK
GASTRONOMIA €€€
Cartina ( 01-713 31 68; http://steirereck.at; 03, Am Heumarkt 2a; portate principali €48-52, menu da 6/7 portate €142/152;
11.30-14.30 e 18.30-24 lun-ven; Stadtpark) Heinz Reitbauer regge il timone culinario di questo
bellissimo ristorante a due stelle Michelin, ricavato da un ex caseificio d’inizio Novecento in
mezzo al verde dello Stadtpark. I menu degustazione sono memorabili, perché tutta la cucina
si fonda sull’esaltazione dei sapori naturali, trattati con il rigore di uno chef straordinario. Per
gli abbinamenti con i vini si spendono ulteriori €79/89 (6/7 portate).
Itinerario a piedi
Architetture nel cuore di Landstrasse
INIZIO SANKT-ELISABETH-PLATZ
FINE WITTGENSTEINHAUS
LUNGHEZZA 8 KM; 2-4 H
Il 2. Bezirk, Leopoldstadt, si estende fra le anse del Canale del Danubio e il corso del Danubio:
dista solo un paio di fermate di U-Bahn dalla Innere Stadt, ma l’aria che si respira è
completamente diversa. Bastano pochi passi, infatti, per abbandonare le zone più battute e
raggiungere, per esempio, la distesa verde del Prater (lungo 4,5 km), sovrastato dalla
Riesenrad, la grande ruota panoramica che gira lentamente per permettere di ammirare con
calma il paesaggio urbano. A ovest del Prater si trova il curatissimo parco barocco
dell’Augarten, sede di una fabbrica di porcellane conosciuta in tutto il mondo.
Leopoldstadt merita più di una rapida occhiata, anche perché vi sono boutique, gastronomie e
caffè che spuntano di continuo nella piazza del Karmelitermarkt e nei dintorni, una realtà che
sta trasformando in zona residenziale quello che un tempo era un quartiere operaio. Il
mercato, animato soprattutto il sabato mattina, era il cuore di un fiorente quartiere ebraico, la
cui popolazione fu decimata durante la seconda guerra mondiale. Tracce della presenza
ebraica permangono nei negozi kasher e negli uomini con il borsalino che s’incontrano per
strada.
Più a nord, lungo le rive del Danubio, Donaustadt, il 22. Bezirk, ha un’anima in bilico tra le
foreste di grattacieli in vetro e acciaio della UNO-City e i boschi popolati di cervi del Parco
Nazionale Donau-Auen. Lunga e stretta, la Donauinsel è l’isola in mezzo al fiume dove i
viennesi sono soliti recarsi in estate per fare il bagno e prendere il sole senza allontanarsi
dalla città.
Vita di quartiere
All’aria aperta Non c’è niente di più viennese che fare una piacevole pedalata sotto i
castagni del Prater o quattro passi per l’Augarten.
Panorami La Riesenrad non fa per voi? Salite allora al Le Loft e giocate a individuare i
principali punti di riferimento della città.
Mercati Il sabato mattina andate in cerca di prodotti biologici freschi al Karmelitermarkt e
poi fate un brunch in una delle gastronomie della piazza.
Trasporti
U-Bahn Praterstern (U1 e U2) è la principale stazione di Leopoldstadt, a pochi passi dal
Prater; la U1 prosegue poi fino alla Donauinsel. Altre fermate comode sono Nestroyplatz (U1)
e Taborstrasse (U2) per il Karmelitermarkt.
Tram La linea 1 collega la parte meridionale del Prater con la Ringstrasse.
I consigli Lonely Planet
Un viennese consiglierebbe di visitare il 2. Bezirk di sabato, iniziando con una puntata fra
le bancarelle del Karmelitermarkt, fermandosi per il brunch in uno dei caffè-gastronomia
della piazza e proseguendo poi in direzione sud-est per una passeggiata nel Prater oppure
a nord-ovest verso il parco dell’Augarten.
I migliori ristoranti
Skopik und Lohn
Harvest
Schank zum Reichsapfel
Spezerei
Restaurant Mraz und Sohn
I migliori locali
Le Loft
Sperlhof
Balthasar
Fluc
Tachles
Le migliori mete per bambini
Riesenrad
Planetarium
Alte Donau
Donauinsel
DA NON PERDERE
PRATER
MAYLAT/SHUTTERSTOCK ©
Riesenrad
Hauptallee
Lusthaus
Planetarium
Pratermuseum
DA SAPERE
cartina, D6
www.wiener-prater.at
Praterstern
Wurstelprater
Quando mettono piede nel Wurstelprater (giostre €1,50-5) anche gli adulti tornano
ragazzini e non smetterebbero mai di spendere per divertirsi. In estate il luna park
brulica di grandi e piccini che si abbuffano di frittelle, trascinandosi dietro
l’orsacchiotto vinto al tiro a segno. Le 250 attrazioni vanno dalle giostre e dai treni
fantasma vecchio stile ai percorsi vertiginosi di nuova generazione.
Tra le tante novità adrenaliniche figurano il Turbo Boost che gira alla velocità di 100
km/h, l’Ejection Seat, una palla che fa oscillare gli audaci a 90 m dal suolo, e lo Space
Shot, che fa precipitare gli impavidi come proiettili a 80 km/h. I quattro chilometri
della Liliputbahn (miniferrovia; www.liliputbahn.com; circuito completo adulti/bambini
€4/2,50; metà marzo-fine ott) collegano il Wurstelprater con l’Ernst-Happel-Stadion.
Riesenrad
Chiunque visiti il Volksprater vorrà fare un giro sulla Riesenrad
(www.wienerriesenrad.com; 02, Prater 90; adulti/bambini €9,50/4; 9-23.45, orario
ridotto in inverno; ; Praterstern), la ruota panoramica che i cinefili associano al film
Il terzo uomo (1949), ambientato in una cupa Vienna postbellica (memorabile la battuta
sugli orologi a cucù di Orson Welles). La Riesenrad compare anche nel film di James
Bond 007 – Zona pericolo e nella commedia Prima dell’alba diretta da Richard Linklater.
Costruita nel 1897 dall’inglese Walter B. Basset per festeggiare il giubileo d’oro
dell’imperatore Francesco Giuseppe, la ruota panoramica è alta 65 m, pesa oltre 430
tonnellate e impiega circa 20 minuti per compiere un giro completo. C’è dunque tutto il
tempo per scattare fantastiche fotografie delle ampie vedute cittadine che potrete
ammirare. Uscita illesa dai bombardamenti del 1945, la Riesenrad sfoggia un
sensazionale impianto di illuminazione; alla sua base è stato aperto un caffè.
Planetarium
Il Planetarium (www.planetarium-wien.at; 02, Oswald-Thomas-Platz 1; interi/bambini
€9/6,50; spettacoli orario variabile; Praterstern), l’osservatorio astronomico di
Vienna, è situato al limitare del Wurstelprater, alle spalle della Riesenrad. Gli spettacoli,
tutti in lingua tedesca, cambiano regolarmente, ma di solito sono dedicati al pianeta
Terra e alla sua collocazione nel Sistema Solare.
Pratermuseum
Nello stesso edificio del Planetarium si trova questo museo municipale
(www.wienmuseum.at; 02, Oswald-Thomas-Platz 1; interi/under 19 €5/gratuito; 10-13
e 14-18 mar-dom marzo-ott, 10-13 e 14-18 ven-dom nov-feb; Praterstern), che
ripercorre la storia del Wurstelprater e del bosco che lo affianca. Va detto, comunque,
che l’affascinante vicenda del Prater purtroppo è documentata solo da fotografie e
documenti non molto interessanti, per la maggior parte risalenti al XIX secolo. Gli unici
cimeli che risvegliano l’attenzione sono le slot machine d’epoca, alcune delle quali
ancora funzionanti.
Unterer Prater
L’Unterer Prater è un vastissimo parco che offre ai viennesi la possibilità di respirare
l’aria fresca dei boschi e fare attività fisica all’aperto, contemplando i colori della
stagione in corso. Esteso su una superficie di 60 kmq, il parco più grande di Vienna
comprende boschi di pioppi e castagni, prati e viali alberati, ma anche parchi giochi,
una piscina, un campo da golf e un ippodromo.
Fiancheggiata da imponenti castagni che in autunno si rivestono di fiammeggianti
foglie color ruggine e oro e in primavera di delicate infiorescenze bianche, la
Hauptallee è l’arteria principale che attraversa il cuore dell’Unterer Prater, un viale
lungo 4,5 km che corre diritto dal Praterstern fino alla Lusthaus, ex casino di caccia
edificato nel XVI secolo e ricostruito come padiglione nel 1783 per ospitare feste e
ricevimenti imperiali. Oggi è sede di un elegante caffè e ristorante.
L’UNTERER PRATER IN ESTATE
In inverno l’Unterer Prater può essere quasi deserto, fatta eccezione per qualche
carrozza tirata da cavalli o qualche sportivo in tenuta da jogging. Con la bella stagione,
però, il parco attira una moltitudine di viennesi: coppie di innamorati, famiglie, ciclisti,
pattinatori, ragazzi in BMX, gente a cavallo oppure a spasso con il cane, tutti in cerca di
un po’ di verde per distendersi o fare sport sotto gli alberi. A metà aprile una folla di
corridori attraversa il parco in occasione della maratona di Vienna.
Lo Schloss Schönbrunn rimane una delle mete più affascinanti di Vienna. L’imponente facciata
barocca che risplende nel suo inconfondibile colore giallo è uno spettacolo che non si scorda
facilmente. E viene quasi spontaneo immaginare gli Asburgo a passeggio fra le fragranti
aiuole di rose e le fontane, ornate da figure mitologiche, all’interno dei curatissimi giardini
alla francese che fungono da magnifica cornice al palazzo barocco dichiarato Patrimonio
dell’Umanità.
Trattandosi di una reggia di grandi dimensioni, con vasti giardini, merita una visita di almeno
mezza giornata o, ancora meglio, di un giorno intero, facendo delle pause ristorative
all’interno del complesso o in uno dei ristoranti e bar di alta categoria di Hietzing.
Aggiungendo un’oretta alla visita si possono includere anche la Klimt Villa e l’elegante
Hofpavillon.
Vita di quartiere
Ritrovi Concedetevi un caffè e una fetta di torta nel giardino della Pure Living Bakery o una
birra artigianale nel cortile alberato del Brandauers Schlossbräu.
Shopping Andate a guardare le vetrine di Altgasse e Hietzinger Hauptstrasse, evitando la
ressa di altri quartieri.
Momenti di pace Rallentate il passo e meditate mentre percorrete i sentieri dello
Hietzinger Friedhof, il cimitero dove riposano Klimt, Moser e Otto Wagner.
Trasporti
U-Bahn Grazie alla metropolitana Schönbrunn è ben collegata con il centro di Vienna: la
linea verde U4 ferma a Schönbrunn e a Hietzing.
Tram La linea 58 copre il breve tragitto fra la stazione Westbahnhof e Schönbrunn.
I consigli Lonely Planet
Visto l’alto numero di visitatori, i biglietti per lo Schloss Schönbrunn recano scritto
l’orario d’inizio della visita. In estate può capitare di non poter entrare immediatamente
dopo l’acquisto del biglietto: vale quindi la pena di acquistare subito il biglietto e,
nell’attesa dell’ora indicata, esplorare i giardini. Per evitare le code c’è sempre la
possibilità di acquistare i biglietti in anticipo online (www.schoenbrunn.at): in questo caso
basta stampare il biglietto a casa e presentarlo direttamente all’ingresso.
I migliori ristoranti
Pure Living Bakery
Quell
Waldemar
I migliori locali
Café Gloriette
Aida
Reigen
Le migliori mete per i bambini
Tiergarten
Technisches Museum
Kindermuseum
DA NON PERDERE
SCHLOSS SCHÖNBRUNN
Grande Galleria
Neptunbrunnen
Gloriette
Wagenburg
DA SAPERE
cartina, C3
www.schoenbrunn.at
13, Schönbrunner Schlossstrasse 47
Imperial Tour interi/bambini €13,30/9,80, Grand Tour €16,40/10,80, Grand Tour
con guida €19,40/12,30
8.30-18.30 lug e agosto, fino alle 17.30 set, ott e apr-giu, fino alle 17 nov-marzo
Hietzing
Appartamenti imperiali
Lo scalone azzurro dallo splendido soffitto affrescato dà accesso al primo piano del
palazzo. Le prime sale che si visitano fanno parte degli appartamenti di Francesco
Giuseppe e dell’adorata consorte Elisabetta e conservano gli arredi originali
dell’Ottocento. Raffinati stucchi e lampadari decorano sia la Stanza del Biliardo, dove
gli ufficiali si intrattenevano in attesa di essere ricevuti dall’imperatore, sia lo studio di
Francesco Giuseppe, dove l’imperatore iniziava a lavorare alle 5 del mattino. Il letto
in ferro e il lavandino per le abluzioni mattutine ne testimoniano lo spirito spartano e
l’autodisciplina.
L’imperatrice Elisabetta, affettuosamente chiamata ‘Sissi’, trascorse molte ore fra le
pareti rosse del Gabinetto della Scala, dove componeva liriche, e nella camera della
toeletta, dove spazzolava i suoi lunghissimi capelli che soleva raccogliere in trecce.
Una tappezzeria in seta blu a motivi bianchi riveste la camera da letto imperiale che
fu utilizzata da Francesco Giuseppe e Sissi. Nel Salotto dell’Imperatrice, arredato in
stile neorococò, sono appesi i ritratti di alcuni dei 16 figli di Maria Teresa, tra cui quello
di Maria Antonietta in costume da caccia (al tempo ignara della ghigliottina che
l’avrebbe uccisa nel 1793). La Stanza di Maria Antonietta fungeva da sala da pranzo
per la famiglia imperiale, come suggerisce la tavola apparecchiata con servizi in
cristallo piombato e fragili porcellane.
Ritratti di Maria Teresa sono visibili nella Stanza dei Bambini e nella Stanza del
Balcone, in gran parte eseguiti dal pittore di corte Martin van Meytens. Tra i ritratti
dei figli salta all’occhio quello di Maria Elisabetta, nota come la più avvenente, che in
seguito, sfigurata dalle cicatrici del vaiolo e non potendo più trovare marito, si ritirò in
convento.
Nel meraviglioso Salone degli Specchi, rifinito da stucchi bianchi e dorati, nel 1762 si
esibì per la prima volta Mozart, che allora aveva sei anni, al cospetto di Maria Teresa.
Stando a quanto riferì il padre Leopold, ‘Wolferl saltò in braccio a Sua Maestà
gettandole le braccia al collo e tempestandole di baci il viso’. L’ambiente più
spettacolare è la Grande Galleria, salone lungo 40 m dove gli Asburgo davano balli e
banchetti, ornata da un trionfo di stucchi, specchi e lampadari dorati, sotto un affresco
di Gregorio Guglielmi raffigurante la glorificazione del regno di Maria Teresa. Nel 1961
la Grande Galleria accolse lo storico incontro tra il presidente americano John F.
Kennedy e il leader sovietico Nikita Kruscev.
Attraverso i Gabinetti Cinesi, colmi di preziosi vasi di porcellana, si passa nella
Stanza del Carosello e quindi nella Sala delle Cerimonie, caratterizzata da cinque
dipinti monumentali dedicati alle nozze dell’erede al trono Giuseppe con Isabella di
Parma (1760). La figura di Mozart, che allora aveva appena quattro anni, fu aggiunta
dal pittore in un secondo tempo, dal momento che l’esecuzione delle tele richiese
parecchi anni e che nel frattempo il compositore era diventato una celebrità.
Con il biglietto Grand Tour la visita prosegue nell’ala orientale del palazzo.
L’appartamento di Francesco Stefano inizia con il raffinato Salone Cinese Azzurro,
rivestito in carta di riso cinese decorata con elaborati motivi floreali. I tavoli dal ripiano
in pietra dura con intarsi di pietre semipreziose sono opera di maestri fiorentini. Fu qui
che si svolsero i negoziati che condussero al crollo della monarchia austro-ungarica nel
1918. Napoleone scelse Schönbrunn come quartier generale allorché occupò Vienna
negli anni 1805 e 1809. La Stanza di Napoleone fu probabilmente la sua camera da
letto. Vi campeggia il ritratto del suo unico figlio legittimo, il duca di Reichstadt,
raffigurato mentre si trova nel parco del Palazzo di Laxenburg.
Seguono quindi la bellissima Stanza del Milione, rivestita in legno di palissandro, il
Salone degli Arazzi, tappezzato di arazzi fiamminghi, e il Salone Rosso con vari
ritratti degli Asburgo, prima di raggiungere la camera da letto di Maria Teresa,
dominata da un letto a baldacchino tutto velluto rosso e ricami in oro. Nel 1830 in
questa stanza l’imperatrice diede alla luce Francesco Giuseppe. Ritratti degli Asburgo
adornano le pareti rivestite in damasco rosso dello Studio di Francesco Carlo. La
visita si conclude nella Stanza della Caccia, i cui quadri ricordano che Schönbrunn
nacque in origine come casino di caccia.
Giardini
Perfettamente curati e stupendi in ogni stagione, i giardini (www.schoenbrunn.at; 13,
Schloss Schönbrunn; 6.30-tramonto) alla francese del palazzo sono una sinfonia
di colori in estate e una combinazione di sfumature di grigio e marrone in inverno.
Aperto al pubblico dall’imperatore Giuseppe II nel 1779, il parco nasconde un gran
numero di angoli interessanti fra i suoi viali alberati, disposti secondo uno schema a
reticolo e a stella tracciato tra il 1750 e il 1755. Nel 1778, per espressa volontà di
Giuseppe II, Ferdinand Hetzendorf aggiunse ai giardini le finte rovine romane
(www.schoenbrunn.at; 13, Schloss Schönbrunn; interi/bambini €3,60/2,80; 8.30-18.30
lug e agosto, fino alle 17.30 apr-giu, set e ott, fino alle 17 nov-marzo), la
Neptunbrunnen (Fontana di Nettuno; www.schoenbrunn.at; interi/bambini €3,60/2,80;
8.30-18.30 lug e agosto, fino alle 17.30 apr-giu, set e ott, fino alle 17 nov-marzo), un
gruppo scultoreo ispirato alla mitologia greca nel 1781, e la magnifica Gloriette
(interi/bambini €3,60/2,80; 9-18, chiusura anticipata inizio nov-fine marzo) nel 1775.
La vista che si gode dall’alto di quest’ultima è davvero magnifica.
Nell’originale Schöner Brunnen, la fontana dalla quale il palazzo prese il nome, oggi
situata vicino alle rovine romane, l’acqua sgorga da un’anfora in pietra retta da una
ninfa. Lungo 630 m, l’Irrgarten (labirinto; interi/bambini €5,30/3; 8.30-17.30) è un
classico dedalo di siepi modellato sul labirinto che si trovava in questo punto dal 1720
al 1892; accanto si trova il parco giochi Labyrinth, dove i bambini possono
arrampicarsi e divertirsi con un gigantesco caleidoscopio.
A est del palazzo si trova il Kronprinzengarten, una copia del giardino barocco creato
qui intorno al 1750.
Gloriette
SCHLOSS SCHÖNBRUNN KULTUR- UND BETRIEBSGES.M.B.H./KOLLER ©
Kindermuseum
Il Museo dei Bambini (www.kaiserkinder.at/kindermuseum.html; 13, Schloss
Schönbrunn; interi/bambini €8,80/6,70; 10-17; ) introduce i bambini nell’epoca
imperiale. Attività e mostre guidano i giovani visitatori alla scoperta della vita
quotidiana alla corte degli Asburgo. I bambini possono persino vestirsi da principi e
principesse e impartire ordini ai propri servitori-genitori. Altre sale sono dedicate ai
giocattoli, alle scienze naturali e all’archeologia.
Wagenburg
La Wagenburg (Collezione delle Carrozze Imperiali; www.kaiserliche-wagenburg.at;
13, Schloss Schönbrunn; interi/bambini €8/gratuito; 9-17 metà marzo-nov, 10-16 dic-
metà marzo) espone un incredibile numero di vetture imperiali, tra cui la carrozza
dell’incoronazione usata da Francesco Stefano, una vettura del peso di 4000 kg ornata
da dorature, vetri veneziani e cherubini dipinti. Da notare anche la carrozza per
bambini costruita per il figlio di Napoleone, decorata da piccole api e dotata di
parafanghi a forma di ali di aquila.
LO ZOO DI SCHÖNBRUNN
Fondato nel 1752 da Francesco Stefano come zoo privato, lo Schönbrunn Tiergarten
(www.zoovienna.at; interi/bambini €18,50/9; 9-18.30 alta stagione, fino alle 16.30
bassa stagione; ) è lo zoo più antico del mondo. Ospita circa 750 animali, tra cui
panda giganti, emù, armadilli e tigri siberiane. Il pasto degli animali si svolge più volte
al giorno: sulle mappe dello zoo troverete tutte le informazioni al riguardo. La pianta
dello zoo ricorda la ruota di una bicicletta, dove i sentieri sono i raggi e il padiglione
ottagonale il mozzo. Il padiglione fu costruito nel 1759 e adibito a sala imperiale della
prima colazione.
La piccola Wüstenhaus (Casa del Deserto; 01-877 92 94 390; 13, Maxingstrasse 13b;
interi/bambini €6/4,50; 9-18 mag-set, fino alle 17 ott-apr), vicino alla Palmenhaus,
sfrutta al meglio la ex Sonnenuhrhaus (Casa della Meridiana) per ricreare gli aridi
ambienti del deserto suddivisi in quattro sezioni: Nord Africa e Medio Oriente, Africa,
Americhe e Madagascar. Vi si trovano rare specie di cactus e di animali del deserto,
come la talpa dell’Africa orientale. Il biglietto cumulativo per la Palmenhaus e la
Wüstenhaus costa €6.
PALMENHAUS
Chi avesse fatto un recente viaggio a Londra potrebbe vivere un’esperienza di déjà vu
alla vista della Palmenhaus (Casa delle Palme; cartina; www.schoenbrunn.at; 13,
Maxingstrasse 13b; interi/bambini €6/4,50; 9.30-18.30 mag-set, fino alle 17 ott-apr;
10, 58, 60, Hietzing) che, in effetti, fu costruita nel 1882 da Franz Segenschmid sul
modello di quella dei Kew Gardens londinesi. Al suo interno la magnifica serra ospita
una vera e propria giungla di piante tropicali provenienti da ogni parte del mondo. Il
biglietto cumulativo per la Palmenhaus e la Wüstenhaus costa €6.
Le visite guidate del Kindermuseum (in tedesco) partono alle 10.30, 13.30 e 15.
Per una vista guidata in inglese bisogna prendere appuntamento.
CHE COSA VEDERE
SCHLOSS SCHÖNBRUNN
PALAZZO
V. Schloss Schönbrunn.
KLIMT VILLA
MUSEO
10-18 gio-sab apr-dic; 58) La Klimt Villa, aperta
(www.klimtvilla.at; 13, Feldmühlgasse 11; interi/bambini €10/5;
al pubblico nel settembre del 2012 dopo un accurato restauro, catapulta i visitatori
nell’universo sensuale dell’artista più famoso della Secessione viennese. Circondata da bei
giardini in un angolo verde del quartiere di Hietzing, questa villa neobarocca risalente agli
anni ’20 fu costruita nel luogo in cui si trovava l’ultimo studio del pittore, dove lavorò dal 1911
al 1918.
Fra i cimeli più interessanti figurano le fedeli riproduzioni di mobili e gli schizzi delle modelle
eseguiti da Klimt. Altrettanto suggestiva è l’atmosfera intima che si percepisce passeggiando
nei giardini del pittore, dove due dei suoi cespugli di rose producono ancora fiori rigogliosi e
profumatissimi. Per riuscire a immaginare lo studio come doveva apparire all’epoca bisogna
fare un po’ di sforzo, ma le fotografie originali di Moritz Nähr aiutano a farsi un’idea di come
si viveva in questa casa, con Klimt e il suo entourage che attraversavano gli ambienti avvolti in
abiti fluenti, un po’ come nei ritratti di Adele Bloch-Bauer II e Frederike Beer (dipinti da Klimt
in questo studio).
TECHNISCHES MUSEUM
MUSEO
Cartina (www.technischesmuseum.at; 14, Mariahilfer Strasse 212; interi/under 19 €12/gratuito; 9-18 lun-ven, 10-18 sab e
dom; ; 52, 58 Winckelmannstrasse, Schönbrunn) Inaugurato nel 1918, il Museo della Tecnica è
dedicato alle scoperte compiute dall’uomo nei campi della scienza e della tecnica. Numerosi
dispositivi interattivi consentono di fare esperimenti e comprendere diversi fenomeni, tuttavia
la parte più interessante del museo è quella che illustra le invenzioni del passato. Tra i vari
oggetti in mostra vale la pena di segnalare una Mercedes Silver Arrow del 1950, una Ford ‘T’
del 1923 e alcuni bicicli d’epoca.
Poiché la collezione di strumenti musicali è piuttosto piccola e comprende prevalentemente
tastiere, se v’interessa l’argomento farete meglio a visitare i Musei della Neue Burg. La
collezione permanente è integrata da mostre temporanee; nel complesso è un museo che può
piacere a tutti, ma che entusiasma soprattutto gli appassionati di tecnica. La sezione ‘Das
Mini’ è pensata espressamente per i bambini da due a sei anni, che possono intrattenersi con
moltissimi giochi e attività.
BIGLIETTI PER LO SCHLOSS SCHÖNBRUNN
Se intendete visitare buona parte dello Schloss Schönbrunn, vale la pena di acquistare
uno dei biglietti cumulativi disponibili. I prezzi variano dalla stagione estiva (da aprile a
ottobre) a quella invernale. Il modo più comodo di procurarsi il biglietto è acquistarlo in
anticipo online, stamparlo a casa e presentarlo all’ingresso.
In estate viene offerto il Classic Pass (interi/under 19 €21,60/13,40), valido per il
Grand Tour dello Schloss Schönbrunn (che comprende tutte le 40 sale aperte al
pubblico), il Kronprinzengarten (Giardino del Principe Ereditario), l’Irrgarten
(Labirinto) e il Labyrinth, nonché la Gloriette con la terrazza panoramica e la
Hofbackstube Schönbrunn (Forno di Corte), dove è possibile assistere alla preparazione
dello strudel di mele e assaggiarlo insieme a una tazza di caffè. Esiste anche il Classic
Pass ‘light’ (interi/under 19 €13,90/9,50) che esclude la visita al forno e l’assaggio
dello strudel. Il Forno di Corte può comunque essere visitato separatamente (si trova
all’interno del Café Residenz).
Sempre in estate si può acquistare il Gold Pass (interi/under 19 €55,50/30,50), che
comprende il Grand Tour, il Giardino del Principe Ereditario, il Tiergarten, la
Palmenhaus, la Wüstenhaus, la Wagenburg, la Gloriette, l’Irrgarten con il Labyrinth e il
Forno di Corte.
HOFPAVILLON HIETZING
PUNTO DI INTERESSE
Cartina (www.wienmuseum.at; 13, Schönbrunner Strasse; interi/bambini €5/gratuito; 10-13 e 14-18 sab e dom; Hietzing)
Costruito tra il 1898 e il 1899 da Otto Wagner nell’ambito della ristrutturazione della rete dei
trasporti pubblici, e di recente riportato all’antico splendore, lo Hofpavillon Hietzing fu
progettato in origine come stazione privata per la corte imperiale. La facciata bianca, abbellita
da decorazioni in ferro battuto, è visibile già da lontano, pochi passi a est della stazione
Hietzing della U4.
L’interno rivestito di boiserie è molto elegante e anch’esso venne disegnato da Otto Wagner in
collaborazione con Josef Olbrich; lo Jugendstil era la firma di Wagner e influenzò in modo
determinante lo stile architettonico seguente.
HIETZINGER FRIEDHOF
CIMITERO
Cartina (www.friedhoefewien.at; 13, Maxingstrasse 15; audioguida €7;
7-tramonto; Hietzing) Molti
appassionati della Secessione viennese visitano questo cimitero per rendere omaggio ad
alcuni dei suoi esponenti più illustri. Nello Hietzinger Friedhof sono infatti sepolti Gustav
Klimt, Kolo Moser e Otto Wagner. Tra gli altri personaggi famosi che vi riposano figurano
Engelbert Dollfuss, leader dell’austro-fascismo assassinato nel 1934, e il compositore Alban
Berg.
KRONPRINZENGARTEN
GIARDINI
Cartina (Giardino del Principe Ereditario; www.schoenbrunn.at; interi/studenti e bambini €3,60/2,80; 8.30-18.30 lug e
agosto, fino alle 17.30 apr-giu, set e ott, fino alle 17 nov e marzo) Con i suoi parterre de broderie (a ricamo)
che circondano una vasca ottagonale e i suoi pergolati, il Kronprinzengarten è una copia del
giardino barocco originale realizzato qui tra il 1750 e il 1760.
LAINZER TIERGARTEN
Il Lainzer Tiergarten (www.lainzer-tiergarten.at; 13, Hermesstrasse; 8-tramonto;
60B Hermesstrasse, 60 Hermesstrasse) si estende su una superficie di 23 kmq ed è il
più grande e selvaggio tra i parchi urbani di Vienna. Il termine ‘Tiergarten’ (zoo) allude
al gran numero di cinghiali, cervi, picchi e scoiattoli che vivono liberi all’interno della
sua fitta foresta, e ai famosi cavalli lipizzani che vi trascorrono l’estate. Istituito nel
1561 dall’imperatore Ferdinando I, il parco era un tempo la riserva di caccia degli
Asburgo. Oggi il Lainzer Tiergarten offre molti bei sentieri escursionistici che
s’inoltrano nei rigogliosi boschi di faggi e querce, oltre alla Hubertus-Warte (508 m),
una piattaforma panoramica situata sulla sommità del Kaltbründlberg.
All’estremità orientale del parco sorge la Hermesvilla (www.wienmuseum.at; 13,
Lainzer Tiergarten; interi/bambini €6/gratuito; 10-18 mar-dom metà marzo-inizio nov;
60B Hermesstrasse, 60 Hermesstrasse), maestosa dimora commissionata da
Francesco Giuseppe e donata alla moglie Sissi. L’edificio prende nome dalla statua in
marmo bianco di Hermes, situata di fronte al palazzo e rivolta verso il giardino.
Progettata da Karl von Hasenauer tra il 1882 e il 1886 e interamente decorata da artisti
del calibro di Klimt e Hans Makart, la lussuosa dimora è più una residenza che una
semplice ‘villa’. Particolarmente degna di nota è la camera da letto dell’imperatrice
Sissi, le cui pareti e il soffitto sono decorati con scene tratte dal Sogno di una notte di
mezza estate di William Shakespeare. È visibile anche la stanza dove Elisabetta soleva
fare regolarmente ginnastica per mantenere il suo famoso girovita sotto i 50 cm.
PASTI
WALDEMAR
CAFFÈ €
Cartina ( 0664 361 61 27; www.waldemar-tagesbar.at; 13, Altgasse 6; sandwich €4,90-6, portate principali a pranzo €4,30-
6,90; 7.30-20 lun-ven, 9-20 sab e dom; Hietzing) Questo locale elegante e arioso, adatto a ogni
momento della giornata, dalla prima colazione all’aperitivo, è internazionale nel menu e
nell’aspetto. La mattina la clientela casual-chic assapora baguette con la marmellata o sceglie
dal menu ‘müsli & co.’, mentre all’ora di pranzo opta per un toast, una ciotola di fumante
curry verde thailandese o un piatto di dahl. Il personale simpatico prepara anche un buon
caffè.
PURE LIVING BAKERY
CAFFÈ €
9-21; ; Hietzing) Kirsten, una
Cartina (www.purelivingbakery.com; 13, Altgasse 12; torte e spuntini €4-10,50;
viaggiatrice che ha vissuto per un periodo negli Stati Uniti, ha importato a Vienna l’atmosfera
informale di una gastronomia americana. Sembra quasi di entrare in casa di amici, con tavole
da surf, sacchi del caffè, sedie di vimini e istantanee delle vacanze appese alle pareti, che lo
rendono il posto ideale per rilassarsi con un’insalata di quinoa biologica, un bagel appena
tostato con salmone affumicato e avocado o uno smoothie ipervitaminico.
Vasi di piante e sdraio rosa e azzurre conferiscono una nota personale al grazioso giardino,
dove si può trascorrere piacevolmente un intero pomeriggio di sole leggendo una rivista,
sorseggiando un frappè e sgranocchiando qualche dolce casalingo, per esempio la ricca apple
pie (torta di mele), un cinnamon roll (girella alla cannella) o i biscotti giganti. Si servono
anche varianti senza glutine.
MAFIOSI
PIZZA €
Cartina ( 01-892 72 28; www.pizzeria-mafiosi.at; 15, Reindorfgasse 15; pizze €3,20-5,60; 11-24; Gumpendorfer Strasse)
Nell’invitante sala rivestita in legno (una Napoli trapiantata in uno chalet alpino) si gustano
pizze genuine che partono da un prezzo base molto conveniente (€3,20). Aggiungendo anche
le bevande a buon prezzo (birra €2) si capisce perché gli studenti adorino questo posto.
HOFBACKSTUBE SCHÖNBRUNN
PANETTERIA €
Cartina (Forno di Corte di Schönbrunn; 01-24 100-300; con strudel/caffè e strudel €5/10 per persona; 10-17 apr-ott, fino
alle 16 nov-marzo, dimostrazioni ogni h) Pur essendo un po’ turistico, se volete avere un paio di dritte su
come preparare uno strudel di mele perfetto, venite in questa panetteria che offre
dimostrazioni ogni ora. Dopo potrete gustare lo strudel appena sfornato con una tazza di caffè.
MAXING STÜBERL
AUSTRIACO €€
Cartina (www.maxingstueberl.at; portate principali €9-18,50;
11-14 lun-sab; Hietzing) Fra i locali preferiti di
Johann Strauss, questo ristorante rivestito in legno serve piatti della tradizione preparati
esclusivamente con i migliori prodotti della Pielachtal, nell’Austria Inferiore, regione di
provenienza della titolare, Christine Schenk. L’atmosfera è resa ancora più accogliente da
candele e musica in sottofondo.
BRANDAUERS SCHLOSSBRÄU
AUSTRIACO €€
Cartina (01-879 59 70; www.bierig.at; 13, Am Platz 5; portate principali €10-16; 10-1; ; Hietzing) Tipico
microbirrificio viennese che produce birre della casa che sanno di buon luppolo e alcune birre
speciali (tra cui una biologica). Il locale serve una discreta cucina con i classici piatti da pub:
molto apprezzate sono le costine di maiale con abbondanti patate fritte, ma non mancano le
opzioni vegetariane né i consueti classici viennesi come il gulasch, i ravioli ai formaggi e la
Schnitzel. Il pranzo a buffet per €9,90 ha un ottimo rapporto qualità-prezzo. Con il bel tempo
merita accomodarsi nel cortile fiorito.
HOLLEREI
VEGETARIANO €€
Cartina ( 01-892 33 56; www.hollerei.at; 15, Hollergasse 9; menu a pranzo €7,90-12,30, portate principali €14-15,50;
11.30-15 e 18-23 lun-sab, 11.30-15 dom; ; Meidling Hauptstrasse, Schönbrunn) Questo bistrò vegetariano
dagli interni rivestiti di pannelli di legno offre un gustoso assortimento di insalate, zuppe e
piatti di pasta. Sono tutti piatti sani, sia che si scelga la quinoa con patate dolci, datteri e
pesto alle noci e gli gnocchi di spinaci fatti in casa con pomodori secchi sia che si opti per il
curry rosso thailandese con riso alle mandorle. Nel sito web troverete informazioni sui corsi di
cucina in programma ogni mese (€50).
QUELL
AUSTRIACO €€
Cartina ( 01-893 24 07; www.gasthausquell.at; 15, Reindorfgasse 19; portate principali €7-14; 11-24 lun-ven; ;
Gumpendorfer Strasse) Il tempo sembra essersi fermato al Quell, un Beisl tradizionale situato nel
quartiere periferico di Rudolfsheim-Fünfhaus. Gli interni rivestiti in legno sembrano immutati
da anni, i vecchi lampadari e le stufe di maiolica sarebbero perfetti per un museo del folklore
e alcuni clienti sembrano frequentare il locale da decenni. Il menu è viennese al cento per
cento con gulasch, cotolette di maiale e Schnitzel a farla da padrone.
Non mancano però vari piatti di pesce e di verdure. La cortesia del personale e i tranquilli
tavoli sistemati sul marciapiede sono ulteriori punti a favore del locale.
LOCALI E VITA NOTTURNA
AIDA
CAFFÈ
8-19 lun-ven, 9-19 sab; Hietzing) A pochi passi dal cancello di Hietzing dello
Cartina (13, Maxingstrasse 1;
Schloss Schönbrunn s’incontra questo caffè, ideale per sottrarsi alla folla dopo la visita del
palazzo, per sorseggiare un Melange e affondare la forchetta in una deliziosa pasta o fetta di
torta (€2-4).
KIRCHE AM STEINHOF
Situata in cima alla Baumgartner Höhe nel 14. Bezirk di Vienna, la Kirche am
Steinhof ( 910 60-11 204; 14, Baumgartner Höhe 1; visite guidate €8, visite guidate
Jugendstil con la chiesa €12; 16-17 sab, 12-16 dom, visite guidate 15-16 sab, 16-15
dom; 47A, 48A Baumgartner Höhe), costruita tra il 1904 e il 1907, è considerata uno
dei maggiori capolavori di Otto Wagner. La salita per raggiungerla è piuttosto ripida,
essendo in cima a un’altura, all’interno del parco dell’Ospedale Psichiatrico di Vienna, e
offre una splendida vista panoramica della città.
Le finestre a mosaico sono opera di Kolo Moser e il tetto è sormontato da una cupola
rivestita in marmo soprannominata Limoniberg (montagna di limoni) per il suo colore
dorato. Benché vi siano altri edifici Jugendstil all’interno del complesso psichiatrico, si
tratta comunque di un’opera molto audace, che Wagner riuscì a far accettare perché
l’edificio sarebbe rimasto lontano dallo sguardo pubblico. All’interno della chiesa si può
accedere solo tramite una visita guidata.
U4
CLUB
Cartina (www.u-4.at; 12, Schönbrunner Strasse 222;
22-5.30 mar-sab; Meidling Hauptstrasse) Negli anni d’oro
l’U4 è stato il precursore dei club techno di Vienna e la sua longevità è la miglior
testimonianza della capacità di rimanere al passo con i tempi. La clientela fissa è composta
per lo più da giovani e studenti e, anche se la musica non è più all’avanguardia come un
tempo, riesce ancora ad accontentare le masse.
CAFÉ GLORIETTE
CAFFÈ
Cartina (www.gloriette-cafe.at; 13, Gloriette;
9-tramonto; Schönbrunn, Hietzing) Il Café Gloriette si trova
all’interno della Gloriette, l’edificio in stile neoclassico che si erge sulla sommità della collina
alle spalle dello Schloss Schönbrunn, costruito nel 1775 per il piacere dell’imperatrice Maria
Teresa. Offrendo una magnifica vista sul palazzo, i bellissimi giardini e i quartieri
settentrionali, questo caffè è senz’altro uno dei locali più panoramici di Vienna ed è piacevole
farvi una sosta dopo la breve ma ripida salita sulla collina.
DIVERTIMENTI
REIGEN
MUSICA LIVE
Cartina (01-894 00 94; www.reigen.at; 14, Hadikgasse 62; 18-2 dom-gio, fino alle 4 ven e sab; Hietzing) Il
minuscolo palco del Reigen ospita concerti jazz, blues, di musica latina e world music.
All’interno del locale vengono allestite anche mostre d’arte e di fotografia.
ORANGERIE
SALA DA CONCERTO
Cartina (01-812 50 04; www.imagevienna.com; 13, Schloss Schönbrunn; biglietti €42-126; Schönbrunn) Quella che
un tempo era l’incantevole serra imperiale dello Schloss Schönbrunn oggi fa da cornice a
concerti di Mozart e di Strauss che si tengono tutto l’anno. I concerti durano un paio d’ore e
iniziano tutti i giorni alle 20.30.
MARIONETTEN THEATER
TEATRO DELLE MARIONETTE
Cartina ( 01-817 32 47; www.marionettentheater.at; 13, Schloss Schönbrunn; biglietti per spettacoli completi interi €11-39,
bambini €9-25; biglietteria nei giorni di spettacolo a partire dalle 11; Schönbrunn) Questo teatrino situato
all’interno dello Schloss Schönbrunn mette in scena la versione per marionette di produzioni
famose come Il flauto magico (2 h 30 min) e Aladino (1 h 15 min). Il pubblico si diverte a
prescindere dall’età e lo sfarzo dei costumi delle marionette incanta grandi e piccini.
SHOPPING
1130WEIN
VINO
10-19 lun-ven, fino alle 15 sab; Hietzing) Fate un salto in questa
Cartina (www.1130wein.at; Lainzerstrasse 1;
enoteca di quartiere per fare una degustazione in compagnia dello squisito Robert Sponer-
Triulzi, che offre un enorme assortimento di interessanti vini di qualità (non necessariamente
costosi) provenienti da tutta l’Austria. Vi proporrà anche qualche nuovo vino da monovitigno e
si assicurerà che ve ne andiate con una bottiglia del vostro preferito. Se intendete fare un
picnic, potete acquistare dei bianchi, conservati al fresco, per accompagnare i piatti.
GOLD N’ GUITARS
MUSICA
10-12.30 e 14-18 lun-ven, 9-12.30 sab; Hietzing) Si tratta di un negozio unico
Cartina (13, Maxingstrasse 2;
nel suo genere: il suo proprietario Michael Eipeldauer è un liutaio che restaura e vende
controchitarre, o chitarre di Schrammel, uno strumento dotato di un secondo manico senza
tasti per le note basse, che viene utilizzato nella musica folk, nel jazz e in altri generi musicali.
Un pezzo pregevole in esposizione è una chitarra Biedermeier costruita intorno al 1840.
I prezzi vanno da €1600 (per una chitarra usata) a €3500 (per uno strumento nuovo). Sono in
vendita anche belle chitarre di seconda mano, come le tedesche Musima e le classiche
chitarre jazz di Arthur Lang.
Gite di un giorno
Salisburgo
Città natale di Mozart e cornice del musical Tutti insieme appassionatamente, Salisburgo vi
incanterà con il suo fascino e la sua fortezza in cima alla collina.
Krems an der Donau
Porta d’ingresso della Wachau, Krems è una ridente cittadina che accoglie i visitatori con il
suo centro storico in riva al Danubio e offre un punto di partenza ideale per un giro nella
bella Valle del Danubio.
Melk e dintorni
A breve distanza da Vienna si trovano la Stift Melk e il vicino Schloss Schallaburg,
un’abbazia e un castello assolutamente da non perdere.
Salisburgo
La gita a Salisburgo (Salzburg) da Vienna è fattibile in due giorni, ma avendone un terzo a
disposizione si può visitare tutto più comodamente. Il primo giorno andrebbe interamente
dedicato all’Altstadt, la splendida Città Vecchia dichiarata Patrimonio dell’Umanità
dall’UNESCO. Situata ai piedi di un ripido colle, è ricca di palazzi barocchi e monumenti
concentrati per lo più sulla sponda sinistra del fiume Salzach. Non va poi sottovalutato il fatto
di potersi muovere a piedi, trattandosi di una zona poco estesa e quasi interamente
pedonalizzata.
Il secondo giorno vale la pena di raggiungere la Festung Hohensalzburg, una fortezza
medievale costruita in cima a un’altura, da cui si gode una superba vista della città e delle
montagne circostanti. In alternativa il programma può contemplare un giro delle gallerie
d’arte cittadine e la visita ai musei mozartiani. Un eventuale terzo giorno potrebbe invece
essere dedicato a un’escursione in bicicletta alla scoperta dei luoghi in cui venne girato il film
Tutti insieme appassionatamente.
Scegliete una sistemazione centrale, in modo da poter godere dello spettacolo della città
illuminata di sera. Le mete più frequentate dopo il tramonto sono le sale e le chiese dove si
tengono i concerti di musica classica e, nella bella stagione, i Biergärten (birrerie con giardino
o comunque con tavoli all’aperto).
Il meglio
Da vedere Altstadt (Città Vecchia)
Ristoranti Magazin
Locali Augustiner Bräustübl
Il consiglio
La Salzburg Card (valida 1/2/3 giorni €27/36/42) consente l’ingresso alla maggior parte dei
musei e luoghi di interesse, agevolazioni su vari eventi e l’uso illimitato di tutti i trasporti
pubblici (compresa la funicolare).
Per/da Salisburgo
Automobile e motocicletta L’autostrada A1 collega Vienna con Salisburgo in circa tre ore.
Treno I treni in servizio tra Vienna e Salisburgo sono molto frequenti (€51,90, 2 h 30 min-3 h).
Il principale operatore è l’Österreichische Bundesbahnen (ÖBB; www.oebb.at). I treni partono
dalla Wien Hauptbahnhof e qualcuno ferma a Wien Meidling. La Westbahnhof è la stazione
terminale del servizio intercity della Westbahn (https://westbahn.at) per/da Salisburgo.
Informazioni
Prefisso 0662
Posizione 296 km a ovest di Vienna
Ufficio turistico principale ( 0662-88 98 70; www.salzburg.info; Mozartplatz 5; 9-19
lun-sab, 10-18 dom)
Salisburgo
Che cosa vedere
1 Museo del Natale E6
2 Dom E7
3 Erzabtei Sankt Peter D7
4 Festung Hohensalzburg E8
5 Funicolare Festungsbahn E7
6 Friedhof Sankt Sebastian E3
7 Mozarts Geburtshaus D5
8 Mozart-Wohnhaus D4
9 Museum der Moderne B5
10 Residenz D6
11 Residenzbrunnen E6
12 Residenzplatz E6
13 Salzburg Museum E6
14 Schloss Mirabell C2
15 Stift Nonnberg G7
Pasti
16 Bärenwirt A2
17 Cook & Wine F7
18 Green Garden F8
19 Grünmarkt C6
20 Johanneskeller im Priesterhaus D4
21 Ludwig E3
M32 (v. 9)
22 Zwettler’s E6
Locali e vita notturna
23 Augustiner Bräustübl A2
24 Café Bazar D4
25 Enoteca Settemila D4
26 Kaffee Alchemie F6
27 Steinterrasse D5
28 StieglKeller E7
Divertimenti
29 Felsenreitschule C6
30 Grosses Festpielhaus C6
31 Haus für Mozart C6
32 Mozarteum C3
33 Salzburger Marionettentheater C4
Schlosskonzerte (v. 14)
34 Biglietteria Schlosskonzerte D4
Sport e attività
35 Fräulein Maria’s Bicycle Tours D3
36 Rikscha Tours E6
37 Salzburg Schifffahrt C4
38 Salzburg Sightseeing Tours D3
Pernottamento
39 Gästehaus im Priesterseminar D3
40 Hotel Wolf F6
41 Weisse Taube F6
42 YOHO Salzburg E1
CHE COSA VEDERE
RESIDENZPLATZ
PIAZZA
Con le carrozze trainate da cavalli, i palazzi e gli artisti di strada, questa piazza barocca è la
Salisburgo di migliaia di cartoline. Al centro si erge la Residenzbrunnen, una maestosa
fontana di marmo. La piazza fu commissionata nel XVI secolo dal principe-arcivescovo Wolf
Dietrich von Raitenau, il quale, ispirato da Roma, assunse per il progetto l’architetto italiano
Vincenzo Scamozzi.
RESIDENZ
PALAZZO
10-17 mer-lun) Fiore all’occhiello
(www.domquartier.at; Residenzplatz 1; Domquartier biglietti interi/bambini €12/5;
del nuovo DomQuartier di Salisburgo, la Residenz ospitò i principi-arcivescovi fino al XIX
secolo, quando Salisburgo entrò a far parte dell’impero asburgico. Una visita con audioguida
conduce negli opulenti appartamenti di stato, decorati con lussuosi arazzi, stucchi e
affreschi di Johann Michael Rottmayr. Il terzo piano è occupato dalla Residenzgalerie,
pinacoteca che vanta un’importante collezione di maestri olandesi e fiamminghi, con tele quali
l’Allegoria di Carlo V di Rubens e il Ritratto della madre in preghiera di Rembrandt.
Lo sfarzo e l’eleganza di Salisburgo trovano la loro espressione più alta in questa regale
residenza. Fu l’ambizioso Diet-rich von Raitenau, principe-arcivescovo di Salisburgo dal 1587
al 1612, a far costruire questo palazzo barocco nel luogo in cui sorgeva una precedente
residenza vescovile risalente all’XI secolo.
DOM
DUOMO
8-19 lun-sab, 13-19 dom mag-set, orario ridotto nel resto dell’anno)
(Duomo; www.salzburger-dom.at; Domplatz;
Incoronato da una cupola a cipolla e da due torri campanarie gemelle, il Duomo di Salisburgo
è considerato uno dei più grandi capolavori dell’arte barocca austriaca. I tre portali di bronzo
simboleggianti la Fede, la Speranza e la Carità conducono nella navata, da dove è possibile
ammirare stucchi elaborati e gli affreschi di Arsenio Mascagni sul soffitto, che raccontano la
Passione di Cristo e guidano lo sguardo fino alla cupola policroma.
L’architetto italiano Santino Solari riprogettò il duomo durante la Guerra dei Trent’Anni e fu
consacrato nel 1628. Le sue origini sono tuttavia molto più antiche, in quanto risalgono a una
chiesa fondata dal vescovo Virgilio nel 767.
Se desiderate approfondire le vostre conoscenze sulla storia del duomo prendete parte a una
delle visite guidate, che partono alle 14 da lunedì a venerdì a luglio e agosto.
ERZABTEI SANKT PETER
MONASTERO
(Abbazia di San Pietro; www.stift-stpeter.at; Sankt Peter Bezirk 1-2; catacombe interi/bambini €2/1,50; chiesa 8-12 e 14.30-
18.30, cimitero 6.30-19, catacombe 10-18) Intorno al 700 un frate missionario franco di nome Ruperto
fondò questa abbazia e monastero, un fatto che la rende la struttura di questo genere più
antica dei paesi di lingua tedesca. Fatta eccezione per un portale in stile romanico, questo
edificio sacro presenta un aspetto totalmente barocco, con stucchi rococò, grandi statue (una
delle quali raffigura l’arcangelo Michele nell’atto di trafiggere con un crocifisso un demone
dalle sembianze caprine) e le straordinarie pale d’altare realizzate da Martin Johann Schmidt.
Non mancate di fare una passeggiata nel cimitero, le cui tombe sono piccoli capolavori, con
croci in filigrana e lapidi riccamente decorate. Vi riposano il compositore Michael Haydn
(1737-1806), il cantante d’opera Richard Mayr (1877-1935) e il celebre pasticcere di
Salisburgo Paul Fürst (1856-1941); la tomba di quest’ultimo è vigilata da cherubini che
tengono in mano dei teschi. Questo cimitero ospita anche delle catacombe, una serie di cripte
e cappelle simili a grotte, scavate nella parete rocciosa del Mönchsberg.
FESTUNG HOHENSALZBURG
FORTEZZA
(www.salzburg-burgen.at; Mönchsberg 34; interi/bambini/famiglie €12/6,80/26,20, con la funicolare €15,20/8,70/33,70; 9-
19) L’edificio più spettacolare di Salisburgo nonché simbolo della città è la possente fortezza
abbarbicata su un’imponente rocca, una tra le meglio conservate d’Europa. La visita può
durare anche mezza giornata, che trascorre senza che nemmeno ve ne accorgiate, passando
da un bastione all’altro per ammirare incantevoli panorami della città, del fiume Salzach e
delle montagne. Dal centro, la fortezza si può raggiungere con una camminata in salita
(piuttosto ripida) di 15 minuti, oppure con un veloce tragitto a bordo delle cabine trasparenti
della funicolare Festungsbahn (Festungsgasse 4; sola andata/andata e ritorno interi
€6,80/8,40, bambini €3,70/4,60; 9-20, orario ridotto in inverno).
Questa fortezza fu fatta costruire nel 1077 da Gebhard von Helffenstein come modesto
bastione difensivo in un momento di grande tensione tra il papato e il Sacro Romano Impero.
La struttura attuale deve il suo solenne aspetto a Leonard von Keutschach, principe-
arcivescovo di Salisburgo dal 1495 al 1519, nonché ultimo signore feudale della città.
Tra le attrattive più interessanti di questa fortezza merita di essere citata la Sala Dorata
(dove si tenevano i banchetti), caratterizzata da un soffitto tempestato d’oro a imitazione di un
cielo stellato. Il biglietto d’ingresso consente di visitare anche il Museo delle Marionette,
dove lo scheletro dell’arcivescovo Wolf Dietrich ruba la scena alle marionette, e il Museo
della Fortezza, in cui sono esposti un plastico che riproduce l’aspetto che la città aveva nel
1612, strumenti medievali, armature e sinistri attrezzi di tortura. La Sala Dorata ospita per
tutto l’anno i Festungskonzerte (‘concerti della fortezza’), che propongono spesso
programmi comprendenti opere di Mozart. Per avere informazioni su orari e prezzi, vi
consigliamo di visitare il sito www.mozartfestival.at.
MOZARTS GEBURTSHAUS
MUSEO
(Casa Natale di Mozart; www.mozarteum.at; Getreidegasse 9; interi/bambini €10/3,50; 8.30-19 lug e agosto, 9-17.30 set-
giu) Wolfgang Amadeus Mozart, il salisburghese più famoso di tutti i tempi, nacque in questa
casa a schiera dipinta di un giallo vivace nel 1756 e vi trascorse i primi 17 anni della sua vita.
Oggi questo museo ospita al suo interno un’interessante collezione di strumenti musicali,
documenti e ritratti del grande compositore. Tra i cimeli più apprezzati dai visitatori meritano
di essere citati il piccolo violino suonato da Wolfgang quando era ancora un bambino, una
ciocca di capelli e i bottoni della sua giubba. In una sala Mozart è raffigurato neonato sotto
un’aureola di luce blu: lasciamo a voi eventuali analogie...
MOZART-WOHNHAUS
MUSEO
(Abitazione di Mozart; www.mozarteum.at; Makartplatz 8; interi/bambini €10/3,50; 8.30-19 lug e agosto, 9-17.30 set-giu)
Nel 1773 la famiglia Mozart si trasferì dalla casa di Getreidegasse in questa abitazione più
spaziosa, dove il prolifico Wolfgang compose opere quali il Re pastore (K. 208) e l’Idomeneo
(K. 366). Tra i frequentatori abituali di questa casa c’era Emanuel Schikaneder, intimo amico e
compositore e in seguito librettista del Flauto magico. La visita con audioguida viene
opportunamente sottolineata da celebri brani tratti dalle opere liriche mozartiane. Oltre a una
serie di cimeli e ritratti di famiglia, alla Mozart-Wohnhaus è possibile vedere anche il
fortepiano appartenuto al grande compositore.
SALZBURG MUSEUM
MUSEO
(www.salzburgmuseum.at; Mozartplatz 1; interi/bambini €8,50/3;
9-17 mar-dom, fino alle 20 gio; ) Ospitato
all’interno della barocca Neue Residenz, questo eccellente museo tratteggia un’affascinante
panoramica della storia di Salisburgo. Attraversando le sale fastose si possono ammirare
reperti di vario genere, da quelli rinvenuti in scavi romani a ritratti reali. Il giovedì alle 18 si
tengono visite guidate.
La visita inizia nella Kunsthalle, una sala dall’illuminazione straordinaria situata sotto il
cortile, che ospita regolarmente mostre temporanee. Al piano superiore i ritratti dei principi-
arcivescovi conferiscono un’aria particolarmente austera alla sezione Mythos Salzburg, che
celebra la città come fonte di ispirazione poetica e artistica. Non mancate di dare un’occhiata
al celebre dipinto di Carl Spitzweg Sonntagsspaziergang (Passeggiata domenicale; 1841), alla
camera del principe-arcivescovo, letteralmente tappezzata di ritratti, e alla Ständesaal
(Camera del Sovrano), un opulento insieme di stucchi policromi che si arricciano intorno ad
affreschi in cui è raffigurata la storia di Roma secondo il racconto dello storiografo Tito Livio.
Tra gli oggetti che richiameranno sicuramente la vostra attenzione meritano di essere citate la
Tapisserie Millefiori, risalente all’inizio del XVI secolo, la calzatura pontificia ricamata in oro
del principe-arcivescovo Wolf Dietrich e i sontuosi arazzi fiamminghi.
Il Panorama Passage offre una panoramica del passato di Salisburgo, con tratti di mura
romane, il forno del vasaio e i plastici della città vista in diversi momenti storici.
Nel lato occidentale della Neue Residenz si trova il celebre Glockenspiel, le cui 35 campane
suonano tutti i giorni alle 7, 11 e 18.
MUSEO DEL NATALE
MUSEO
10-18 mer-dom) Se vi piacerebbe che fosse Natale tutti i giorni,
(Mozartplatz 2; interi/bambini €6/3;
venite in questo museo aperto di recente. La collezione privata espone calendari dell’avvento,
presepi intagliati a mano, addobbi natalizi e schiaccianoci.
SCHLOSS MIRABELL
PALAZZO
(Mirabellplatz 4; Sala di Marmo 8-16 lun, mer e gio, 13-16 mar e ven, giardini 6-tramonto) Nel 1606 il
principe-arcivescovo Wolf Dietrich fece costruire questo splendido palazzo per la sua amante
Salome Alt, dalla quale ebbe una quindicina di figli (le fonti sono discordi sul numero esatto: il
povero Wolf doveva essere troppo distratto dalle questioni spirituali per tenerne il conto
esatto). Nel 1721 Johann Lukas von Hildebrandt, l’architetto cui si deve lo Schloss Belvedere,
rimaneggiò il palazzo in stile barocco. Il ricco interno, caratterizzato dalla presenza di una
profusione di stucchi, marmi e affreschi, può essere visitato gratuitamente. La Marmorsaal
(Sala di Marmo) è una splendida cornice per i concerti serali di musica da camera.
I fioriti parterre, i giardini di rose e i pergolati frondosi sono meno affollati al mattino e nel
tardo pomeriggio. La piccola scultura della flessuosa Tänzerin (ballerina) è il punto ideale per
fotografare i giardini sullo sfondo della fortezza. I patiti del celebre film Tutti insieme
appassionatamente riconosceranno subito la statua di Pegaso, i giardini e gli gnomi dello
Zwerglgarten (Giardino degli Gnomi), dove i ragazzi von Trapp si esercitavano con il ‘Do-Re-
Mi’.
MUSEUM DER MODERNE
GALLERIA D’ARTE
10-18 mar-dom, fino alle 20 mer) Situato quasi
(www.museumdermoderne.at; Mönchsberg 32; interi/bambini €8/6;
sulla sommità del Mönchsberg e affacciato su una ripida parete rocciosa, questo moderno
edificio dalla forma oblunga in vetro e marmo sembra quasi l’antitesi della fortezza. La
galleria ospita al suo interno importanti mostre temporanee dedicate ai migliori artisti del XX
e XXI secolo; in passato vi sono state esposte le opere di Alberto Giacometti, Dieter Roth, Emil
Nolde e John Cage. Ogni mercoledì alle 18.30 si tiene una visita guidata gratuita della
galleria. L’ascensore del Mönchsberg (Gstättengasse 13; sola andata/andata e ritorno
€2,30/3,60, con biglietto per la galleria €9,10/6,50; 8-19 lun, fino alle 21 mar-dom) consente
di raggiungere rapidamente la galleria tutto l’anno.
Dal monte è possibile ammirare un ampio panorama su Salisburgo prendendo un caffè o
pranzando all’M32 ( 0662-84 10 00; www.m32.at; Mönchsberg 32; menu da 2 portate a
pranzo €16, portate principali €23-40; 9-1 mar-dom; ).
FRIEDHOF SANKT SEBASTIAN
CIMITERO
(Linzer Gasse 41; 9-18.30) Situato in posizione defilata dietro la barocca Sebastianskirche (Chiesa
di San Sebastiano), questo sereno cimitero e i suo chiostri vennero realizzati nei primi anni del
XVII secolo in stile italiano da Andrea Berteleto. All’interno di questo cimitero sono sepolti
alcuni componenti della famiglia Mozart e il celebre medico cinquecentesco Paracelso,
tuttavia l’attenzione dei viaggiatori tende a focalizzarsi sul sontuoso mausoleo ornato con
pregevoli maioliche a mosaico del principe-arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau.
STIFT NONNBERG
CONVENTO
7-tramonto)
(Convento di Nonnberg; Nonnberggasse 2; Prendendo la scalinata Nonnbergstiege da
Kaigasse o procedendo lungo Festungsgasse, si raggiunge questo convento benedettino
fondato 1300 anni fa e reso famoso dal film Tutti insieme appassionatamente. Tenete presente
che è possibile visitare la splendida chiesa dalle volte a crociera, ma non il resto della
struttura. Mettete €0,50 per accendere le luci che illuminano i magnifici affreschi romanici.
UNTERSBERG
MONTAGNA, PUNTI PANORAMICI
(www.untersbergbahn.at; funivia salita/discesa/ andata e ritorno €15/13,50/23,50, gratuita con Salzburg Card; 8.30-17.30
lug-set, orario ridotto resto dell’anno, chiuso nov-metà dic) Con i suoi 1853 m di altitudine, lo scosceso
Untersberg (situato in parte in territorio tedesco) domina Salisburgo e offre la possibilità di
ammirare spettacolari panorami sulla città, sulla Valle di Rositten e sulle Alpi tirolesi e
bavaresi. Durante i mesi invernali la montagna attira frotte di sciatori, mentre in estate è
sempre affollata da un gran numero di escursionisti, scalatori e appassionati di parapendio.
Dalla stazione superiore della funivia si dipartono brevi e agevoli sentieri che portano ai vicini
punti panoramici di Geiereck (1805 m) e Salzburg Hochthron, mentre altri conducono più
lontano nelle Alpi.
Le temperature sono decisamente più fresche rispetto alla valle e il fondo dei sentieri non è
molto compatto, per cui portatevi una felpa o una giacca e scarpe robuste se volete fare
qualche escursione a piedi.
La funivia che conduce sulla vetta parte ogni mezz’ora. Per raggiungere la stazione inferiore
dalla Hauptbahnhof (stazione ferroviaria) di Salisburgo o da Mirabellplatz prendete l’autobus
n. 25 per Sankt Leonhard, dove si trova la stazione di partenza.
PASTI
GRÜNMARKT
MERCATO €
7-19 lun-ven, fino alle 15 sab) Situato in una delle piazze più solenni di Salisburgo,
(Universitätsplatz;
questo mercato è il posto ideale per acquistare le provviste per un picnic a base di prosciutto,
formaggio, frutta, pane e giganteschi Bretzel.
LUDWIG
HAMBURGER €
( 0662-87 25 00; www.ludwig-burger.at; Linzer Gasse 39; hamburger €6,90-10,80; 11-22; ) In Austria vanno di
moda gli hamburger da gourmet e questo nuovo locale soddisfa le richieste: gli hamburger
sono preparati con prodotti biologici e regionali che si sposano bene con patatine fritte
tagliate a mano e limonate e frappé fatti in casa. Prepara anche insalate ipervitaminiche e
hamburger vegani a base di noci, funghi ed erbe. La cucina a vista è il fiore all’occhiello
dell’elegante sala interna monocroma.
BÄRENWIRT
AUSTRIACO €€
( 0662-42 24 04; www.baerenwirt-salzburg.at; Müllner Hauptstrasse 8; portate principali €9-19; 11-23) Inaugurato
nel 1663, il Bärenwirt è un ristorante austriaco sotto tutti i punti di vista. Da parte nostra, vi
consigliamo di scegliere dal suo menu il sostanzioso Bierbraten (brasato alla birra) con
gnocchi di pane, la trota locale e il Bratwurst di cinghiale. Durante i mesi invernali una stufa
in maiolica riscalda la sala in legno arredata in stile padiglione da caccia, mentre la terrazza
affacciata sul fiume è molto apprezzata durante l’estate. Questo ristorante si trova 500 m a
nord di Museumplatz.
JOHANNESKELLER IM PRIESTERHAUS
AUSTRIACO €€
( 0662-26 55 36; www.johanneskeller.at; Richard-Mayr-Gasse 1; portate principali €10-20; 17-24 mar-sab) Piena di
intimi angolini, questa cantina dalle volte in mattoni si raggiunge scendendo una ripida rampa
di scalini. Il menu è limitato ma ben congegnato, con piatti principali che spaziano da classici
della cucina austriaca, come arrosto di maiale alla stiriana con gnocchi e crauti a piatti
mediterranei come gyros con tzatziki. È tutto perfetto.
ZWETTLER’S
AUSTRIACO €€
( 0662-84 41 99; www.zwettlers.com; Kaigasse 3; portate principali €9,50-21; 11.30-1 mar-sab, fino alle 24 sab) Questo
vivace gastropub dotato di una bella terrazza è sempre molto frequentato. Alcuni piatti locali
come la Schnitzel con patate al prezzemolo e il gulasch si accompagnano molto bene alla
Kaiser Karl fredda, un’eccellente Weizen (birra di frumento). Il pranzo di due portate costa
appena €7,90.
COOK & WINE
ITALIANO €€
( 0662-23 16 06; www.cookandwine.at; Kaigasse 43; portate principali €15-26,50; 11.30-23 mar-sab) Lo chef di fama
ed esperto di vini Günther Grahammer è il cervello dietro questo nuovo locale che unisce wine
bar, scuola di cucina e un elegante ristorante stile bistrò, che serve piatti di sapore italiano
come antipasti, tenere guance di vitello o una trilogia di pesce regionale cucinato su pietra
ollare.
GREEN GARDEN
VEGETARIANO €€
( 0662-84 12 01; www.thegreengarden.at; Nonntaler Hauptstrasse 16; portate principali €9,50-15; 12-14 e 17.30-21 mar-
sab; ) Il Green Garden è una ventata di aria fresca per vegetariani e vegani. Tutto gira
intorno a prodotti locali in questo luminoso ristorante stile cottage, che serve piatti come
insalata di erbe selvatiche, tortellini al formaggio di capra con asparagi e hamburger vegani, il
tutto accompagnato da vini biologici in un ambiente totalmente rilassato.
MAGAZIN
EUROPEO MODERNO €€€
( 0662-841 584 20; www.magazin.co.at; Augustinergasse 13a; pranzo da 2 portate €16, portate principali €27-41, menu
degustazione €71-85; 11.30-14 e 18-22 mar-sab) Raccolto intorno a un cortile sotto la parete rocciosa
del Mönchsberg, il Magazin comprende una gastronomia, un’enoteca, una scuola di cucina e
un ristorante. I menu profumano di sapori stagionali e propongono specialità invitanti come il
salmerino alpino marinato con avocado e insalata di erbe selvatiche e sella di cervo con funghi
porcini, abbinati ai vini della cantina forte di 850 bottiglie. Si può mangiare fuori o nella sala
interna industrial-chic simile a una grotta.
NEI LUOGHI DI TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
Interpretate Julie Andrews e cantate mentre fate un giro per conto vostro dei set del
film Tutti insieme appassionatamente. Partiamo dall’inizio:
La musica va Le scene d’apertura furono girate nei pressi dei cristallini laghi del
Salzkammergut. Julie Andrews-Maria von Trapp fa la sua roteante comparsa tra i
pascoli alpini poco oltre il confine bavarese.
Cosa potremmo fare di Maria Sebbene le monache che vanno a messa danzando nel
convento benedettino di Stift Nonnberg siano inventate di sana pianta, è vero che prima
di innamorarsi la vera Maria von Trapp aveva intenzione di prendere i voti in questo
monastero.
Da domani splende il sole Residenzplatz è il luogo in cui Maria canta a voce spiegata
‘da domani splende il sole’ e spruzza acqua sui cavalli intorno alla fontana
Residenzbrunnen.
Addio, ciao ciao Questa scena fu girata nel grande edificio rococò dello Schloss
Leopoldskron (www.schloss-leopoldskron.com; Leopoldskronstrasse 56-58),
raggiungibile dalla fortezza con una passeggiata di 15 minuti. La Sala Veneziana fece
da modello per la sontuosa sala da ballo dei von Trapp, dove i bambini cantano la loro
canzone di addio.
Do-Re-Mi La fontana di Pegaso, la scala affacciata sulla fortezza, gli gnomi...il
Mirabellgarten dello Schloss Mirabell potrebbero far venire anche a voi voglia di
intonare ‘Do-Re-Mi’, soprattutto se a illuminarlo è il sole del tramonto.
Quindici anni quasi sedici Il padiglione che fa da sfondo ai celebri ‘Oh Liesl’ e ‘Oh
Rolf’ è quasi nascosto all’interno dell’Hellbrunn Park (www.hellbrunn.at; Fürstenweg
37; interi/bambini/famiglie €12,50/5,50/26,50, giardini ingresso libero; 9-17.30 apr-
ott, fino alle 21 lug e agosto; ).
Edelweiss e l’addio La Felsenreitschule è il luogo dove la famiglia von Trapp
conquista il pubblico del Festival di Salisburgo cantando ‘Edelweiss’ e saluta i nazisti
con ‘Addio, ciao ciao’.
Oltre i monti Per restare fedeli al film dovreste arrivare a piedi in Svizzera, ma vi
consigliamo di accontentarvi dei panorami alpini che si possono ammirare dalla vetta
dell’Untersberg, che appaiono di sfuggita alla fine del film quando la famiglia canterina
lascia l’Austria.
LOCALI E VITA NOTTURNA
AUGUSTINER BRÄUSTÜBL
BIRRIFICIO
15-23 lun-ven, a partire alle 14.30 sab e dom) Chi ha detto che i frati
(www.augustinerbier.at; Augustinergasse 4-6;
non sanno divertirsi? Questo birrificio gestito dal monastero agostiniano serve infatti corpose
birre artigianali dal 1621 in classici boccali Stein in ceramica sotto le volte della sala interna o
nel Biergarten esterno, che ha una capacità di 1000 posti a sedere. Fate il pieno alle pompe
del foyer e un salto ai banconi alimentari per ordinare qualcosa da mangiare come lo Stelzen
(stinco di maiale), la pancia di maiale e le gigantesche Brezel.
ENOTECA SETTEMILA
WINE BAR
17-23 mar-sab) Questa bella enoteca con bar brilla dell’entusiasmo e della passione
(Bergstrasse 9;
di Rafael Peil e Nina Corti. Venite a degustare l’accurata selezione di vini, tra i quali spiccano
etichette austriache, vini biologici e biodinamici, con un tagliere di formaggi e salumi,
prosciutto e simili provenienti da piccoli produttori italiani.
KAFFEE ALCHEMIE
CAFFÈ
(www.kaffee-alchemie.at; Rudolfskai 38; 7.30-18 lun-ven, 10-18 sab e dom) Preparare il caffè è una vera
scienza in questo caffè retrò accanto al fiume, che utilizza caffè del commercio equo e solidale
di elevata qualità. I bravi baristi preparano sul momento ottimi espresso (con una Marzocco
GB5, nel caso vi interessi), cappuccini e caffè speciali, che si accordano con la selezione di
torte e brownie. Non vi va tanto il caffè? Provate i tè preparati con le foglie della pianta del
caffè.
CAFÉ BAZAR
CAFFÈ
7.30-19.30 lun-sab, 9-18 dom) In questo caffè, caratterizzato da
(www.cafe-bazar.at; Schwarzstrasse 3;
lampadari e mobili in legno lucido, la gente trascorre il pomeriggio gustando squisite fette di
torta e conversando su argomenti impegnati, esattamente come faceva Marlene Dietrich nel
1936.
STIEGLKELLER
BIERGARTEN
(Festungsgasse 10; 11-23) Se desiderate immergervi nella coinvolgente atmosfera dell’Oktoberfest
in qualunque giorno dell’anno, vi consigliamo di dirigervi verso questa gigantesca birreria in
stile bavarese, che è stata progettata dallo stesso architetto che ha costruito l’Hofbräuhaus di
Monaco. Il locale dispone di un’enorme terrazza alberata affacciata sui tetti della città e
propone un invitante menu di portate a base di carne (€11-18), che comprende tra le altre
cose lo stinco di maiale e la Schnitzel. Bevendo la birra dalle spine self service situate
all’esterno è possibile risparmiare qualcosa.
STEINTERRASSE
COCKTAIL BAR
7-24 dom-gio, fino all’1 ven e sab) La terrazza situata al settimo piano dell’Hotel Stein
(Giselakai 3;
attrae una clientela molto sofisticata, che dimostra di apprezzare molto sia lo champagne sia
lo splendido panorama. I prezzi sono elevati, ma gli scorci della Altstadt illuminata e della
fortezza alle sue spalle che si possono ammirare di sera sono veramente impagabili.
DIVERTIMENTI
SCHLOSSKONZERTE
MUSICA CLASSICA
concerti alle 20) Con il suo tripudio di marmi policromi, stucchi e
(www.schlosskonzerte-salzburg.at;
affreschi, la barocca Marmorsaal dello Schloss Mirabell riesce a creare ogni volta
un’atmosfera molto suggestiva per i concerti di musica da camera. Il programma prevede
esibizioni di ensemble e di solisti di fama internazionale, che interpretano le opere più
conosciute di Mozart e di altri grandi compositori come Haydn e Chopin. I biglietti costano da
€31 a €37 e possono essere acquistati sia online sia presso la biglietteria ( 0662-84 85 86;
Theatergasse 2; 10-15 lun-ven, fino alle 13 sab).
MOZARTEUM
MUSICA CLASSICA, OPERA
( 0662-87 31 54; www.mozarteum.at; Schwarzstrasse 26) Inaugurato nel 1880 e molto apprezzato per la
sua splendida acustica, il Mozarteum rende omaggio alla produzione di Mozart con recital di
musica da camera (da ottobre a giugno), concerti e opere. L’evento più importante in
programma è la Mozartwoche (Settimana di Mozart) a gennaio.
SALZBURGER MARIONETTENTHEATER
TEATRO DELLE MARIONETTE
( 0662-87 24 06; www.marionetten.at; Schwarzstrasse 24; biglietti €20-37; ) Un suggestivo sipario rosso si
alza sul palcoscenico in miniatura di questo teatro di marionette, caratterizzato da lampadari
e sontuosi stucchi, fondato nel 1913. Il cavallo di battaglia è costituito da Tutti insieme
appassionatamente, con una madre superiora a grandezza naturale e un finale affollato di
marionette. Altrettanto incantevoli sono il Flauto magico e Lo schiaccianoci di Čajkovskij. Tutti
gli spettacoli sono proposti con sottotitoli in diverse lingue.
FESTIVAL DI SALISBURGO
ARTE
lug e agosto) Il fiore all’occhiello degli eventi cittadini è
(Salzburger Festspiele; www.salzburgerfestspiele.at;
il Salzburger Festspiele, una grande manifestazione che prevede circa 200 produzioni, tra cui
teatro, musica classica e opera, messi in scena nella suggestiva cornice della Grosses
Festpielhaus ( 0662-804 50; Hofstallgasse 1), della Haus für Mozart (Casa per Mozart;
0662-804 55 00; www.salzburgerfestspiele.at; Hofstallgasse 1) e nella barocca
Felsenreitschule (Scuola di Equitazione; Hofstallgasse 1). I biglietti costano da €11 a €430;
prenotate con un buon anticipo.
SPORT E ATTIVITÀ
FRÄULEIN MARIA’S BICYCLE TOURS
BICICLETTA
9.30 apr-ott, anche 16.30 giu-agosto) Questo
(www.mariasbicycletours.com; Mirabellplatz 4; interi/bambini €30/18;
tour in bicicletta di tre ore e 30 minuti che consente di vedere varie location di Tutti insieme
appassionatamente, tra cui Mirabellgarten, Stift Nonnberg, Schloss Leopoldskron e
Hellbrunn. Non è necessario prenotare, basta presentarsi sul luogo d’appuntamento in
Mirabellplatz.
RIKSCHA TOURS
TOUR
( 0662-634 02 40; www.rikschatours.at; Residenzplatz; mag-set) Sfrecciare per Salisburgo in risciò è
l’ultima novità – le guide vi racconteranno aneddoti mentre pedalano. Le visite vanno da un
giro di 40 minuti del centro storico (€36) a uno di 75 minuti intitolato ‘Round of Music’ che
comprende i set del film.
SALZBURG SIGHTSEEING TOURS
AUTOBUS
( 0662-88 16 16; www.salzburg-sightseeingtours.at; Mirabellplatz 2; ufficio 8-18) Biglietto valido 24 ore
(interi/bambini €18/9) per un tour multilingue a bordo di un autobus che permette di salire e
scendere a qualunque fermata. L’itinerario tocca le principali mete d’interesse della città e i
luoghi in cui fu girato Tutti insieme appassionatamente.
SALZBURG SCHIFFFAHRT
BATTELLO
metà marzo-ott) Le gite in battello lungo il Salzach durano un’ora e
(Makartsteg; interi/bambini €15/7,50;
partono dal ponte Makartsteg; alcune arrivano fino allo Schloss Hellbrunn (interi/bambini
€18/10, il biglietto non comprende l’ingresso al castello).
SALZBEACH
SPIAGGIA
9-22 mag-set)
(Volksgarten; In estate la spiaggia urbana di Salisburgo, dotata di sabbia, palme
in vaso e Strandkörbe (sorta di sedia a sdraio a forma di cesta con rivestimento in vimini), si
anima nel Volksgarten. Oltre a prendere il sole, si può giocare a pallavolo e assistere a eventi
all’aperto, da concerti a serate cinematografiche.
PERNOTTAMENTO
YOHO SALZBURG
OSTELLO €
( 0662-87 96 49; www.yoho.at; Paracelsusstrasse 9; letti in camerata €19-23, doppie €72-93; ) Armadietti chiusi a
chiave, comodi letti a castello, connessione wi-fi gratuita, birra a buon mercato e Schnitzel
dall’ottimo rapporto qualità-prezzo: che altro potrebbe desiderare di più un backpacker?
Certo, forse si potrebbe fare a meno del film Tutti insieme appassionatamente che viene
proiettato tutti i giorni (sì, avete capito bene, tutti i giorni!) alle 19. Il cordialissimo personale
può aiutarvi a organizzare visite guidate e attività più avventurose, come il rafting e la canoa,
e noleggia biciclette.
GÄSTEHAUS IM PRIESTERSEMINAR
GUESTHOUSE €€
( 0662-877 495 10; www.gaestehaus-priesterseminar-salzburg.at; Dreifaltigkeitsgasse 14; singole €65-85, doppie €116-130)
La pace che regna in questo complesso un tempo adibito a seminario, situato in posizione
defilata dietro la Dreifältigkeitskirche, è veramente celestiale. Le camere luminose e dotate di
pavimenti in parquet sono state ristrutturate di recente, ma in tutta la struttura si percepisce
ancora un fascino d’epoca, con le scale di marmo, i mobili antichi e il cortile disseminato di
fontane. Dal momento che questa guesthouse è ancora un segreto conosciuto da pochi
viaggiatori stranieri, vi consigliamo di non spargere troppo la voce...
WEISSE TAUBE
HOTEL STORICO €€
( 0662-84 24 04; www.weissetaube.at; Kaigasse 9; singole/doppie/triple/quadruple €143/155/281/324; ) La ‘colomba
bianca’ si trova in un punto molto tranquillo della Città Vecchia, all’interno di una casa
trecentesca tutelata dalla sovrintendenza ai beni architettonici, e rappresenta un’eccellente
soluzione di pernottamento grazie a un personale molto disponibile e camere curate dipinte in
sfumature calde (alcune con vista sulla fortezza). La prima colazione è molto abbondante.
VILLA TRAPP
HOTEL €€€
( 0662-63 08 60; www.villa-trapp.com; Traunstrasse 34; singole €65-130, doppie €114-280, suite €290-580; )
Marianne e Christopher hanno trasformato la dimora originale dei von Trapp in una splendida
guesthouse (riservata solo agli ospiti). Si tratta di una villa del XIX secolo, elegante ma non
sontuosa come appare nel film, con pavimenti in legno e uno scalone perfetto per fare una
discesa in stile baronessa Schräder.
HOTEL WOLF
HOTEL STORICO €€€
( 0662-843 45 30; www.hotelwolf.com; Kaigasse 7; singole €108-138, doppie €198-238, suite €218-258; ) L’Hotel Wolf
è ospitato all’interno di un edificio del XV secolo accuratamente restaurato e situato in una
zona tranquilla della Città Vecchia. I mobili antichi e le solenni scale in pietra un po’
sconnesse evocano atmosfere d’altri tempi, mentre le luminose camere dai parquet in legno
sfoggiano uno stile eclettico, che spazia dal moderno al rustico.
Krems an der Donau
Krems, come la chiamano gli austriaci, segna l’inizio della Wachau ed è la più graziosa fra le
cittadine situate lungo il corso del Danubio. Ha un grazioso centro storico, alcuni buoni
ristoranti e locali dove poter assaggiare dell’ottimo vino della zona, nonché un paio di
interessanti musei che in estate attirano i turisti. Durante il resto dell’anno Krems è molto
tranquilla: l’ideale per chi vuole dedicarle una giornata è esplorarla a piedi senza una meta
precisa, visitare le chiese e i musei e passeggiare lungo le rive del fiume, trovando il tempo
per degustare i vini locali.
Krems è divisa in tre parti: a est si trova la Krems propriamente detta, a ovest il piccolo
abitato di Stein (in passato un comune a se stante) e nel mezzo il quartiere di Und. Da questa
ripartizione è nato il gioco di parole: Krems Und Stein sind drei Städte (Krems e Stein sono tre
città). Per vederle tutte e tre è sufficiente una giornata.
Il meglio
Da vedere Kunsthalle Krems
Ristoranti Zum Kaiser von Österreich
Locali Weinstein
Il consiglio
Camminare lungo le vie acciottolate di Krems e Stein, soprattutto dopo il tramonto, è
un’esperienza piacevolissima. L’ufficio turistico distribuisce un’utile cartina.
Per/da Krems an der Donau
Automobile e motocicletta Partendo da Vienna occorre prendere la A22 in direzione nord,
verso Stockerau, e quindi la S5 in direzione ovest, verso Krems. Il tragitto richiede circa
un’ora.
Treno Frequenti treni giornalieri collegano Krems alla Wien Hauptbahnhof (€17,60, 1 h).
Informazioni
Prefisso 02732
Posizione 76 km a nord-ovest di Vienna
Ufficio turistico ( 02732-82 676; www.krems.info; Utzstrasse 1; 9-18 lun-ven, 11-18
sab, 11-16 dom, orario ridotto in inverno)
Krems an der Donau
Che cosa vedere
1 Forum Frohner A3
2 Karikaturmuseum A3
3 Kunsthalle Krems A3
4 Museum Krems C1
5 Pfarrkirche Sankt Veit C1
Pasti
6 Blauenstein A3
7 Jell D1
8 Schwarze Kuchl D1
9 Zum Kaiser von Österreich C1
Locali e vita notturna
10 Stadtcafe Ulrich C1
Weinstein (v. 6)
Sport e attività
11 Weingut der Stadt Krems C1
CHE COSA VEDERE
FORUM FROHNER
GALLERIA D’ARTE
11-19 mar-dom) Questo edificio bianco a
(Kunstmeile; www.kunsthalle.at; Minoritenplatz 4; interi/bambini €5/4;
pianta quadrata, che occupa l’ex monastero dei frati minori, fa parte della rete della
Kunsthalle di Krems e prende il nome dall’artista Adolf Frohner. Offre un pregevole calendario
di mostre concettuali, sia internazionali sia locali.
KUNSTHALLE KREMS
GALLERIA D’ARTE
10-17 mar-dom) Fiore all’occhiello della Kunstmeile di Krems,
(www.kunsthalle.at; Franz-Zeller-Platz 3; €10;
letteralmente ‘il miglio dell’arte’, ovvero una serie di gallerie e musei d’arte situati lungo la
stessa via, la Kunsthalle organizza mostre temporanee molto curate, che possono spaziare dai
pittori paesaggisti di metà Ottocento alla concept art contemporanea. Le visite guidate (€3)
hanno luogo la domenica alle 14.
KARIKATURMUSEUM
MUSEO
10-18) L’unico museo austriaco
(www.karikaturmuseum.at; Steiner Landstrasse 3a; interi/bambini €10/3,50;
dedicato alla caricatura occupa un edificio che ha decisamente il physique du rôle, costruito
appositamente di fronte alla Kunsthalle. Il museo ospita sia mostre temporanee sia una
grande, spassosa collezione permanente di caricature di illustri personaggi austriaci e
stranieri.
MUSEUM KREMS
MUSEO
11-18 mer-dom apr e mag, tutti i giorni giu-ott) Allestito in un ex
(www.museumkrems.at; Körnermarkt 14; €5;
monastero domenicano, il museo civico presenta collezioni d’arte sacra e di arte moderna (vi
sono anche opere di Kremser Schmidt, l’artista a cui si devono gli affreschi della Pfarrkirche
Sankt Veit), una sezione dedicata alla produzione del vino e un’altra alla produzione della
famosa senape di Krems.
PFARRKIRCHE SANKT VEIT
CHIESA
(Pfarrplatz 5; alba-tramonto) Soprannominata la ‘cattedrale della Wachau’, la chiesa parrocchiale è
un edificio barocco di grandi dimensioni. All’interno si possono ammirare vivaci affreschi di
Martin Johann Schmidt, pittore locale del XVIII secolo conosciuto anche con il nome di
Kremser Schmidt, che a partire dal 1756 abitò in una casa di Stein, vicino al Linzer Tor.
L’edificio barocco è opera di Cipriano Biasino, a cui si devono diverse chiese nella Wachau, tra
cui l’abbazia di Stift Göttweig.
ESCURSIONI IN AUTO O IN BICI NELLA VALLE DEL DANUBIO
Questo itinerario di 150 km inizia e termina a Krems e richiede un’intera giornata.
Dalla rotatoria di Krems-Stein a Krems an der Donau prendete la B3 in direzione sud-
ovest, verso Spitz. A circa 3 km da Krems-Stein giungerete a Unterloiben dove, sulla
destra, si trova il Franzosendenkmal (Monumento dei Francesi), eretto nel 1805 per
celebrare la vittoria delle truppe austro-russe su Napoleone. Poco dopo l’incantevole
Dürnstein, 6 km da Krems, arriverete in vista della Chorherrenstift, un’abbazia con un
campanile azzurro, alle cui spalle sorge il Kuenringerburg, il castello dove nel 1192 fu
imprigionato Riccardo Cuor di Leone.
Inoltrandosi nel cuore della Wachau, la valle appare punteggiata da vigneti a terrazza.
A Weissenkirchen, 12 km da Krems, troverete una chiesa fortificata in cima a una
collina. In paese si può visitare il Wachau Museum, che espone opere di pittori della
Scuola del Danubio. Continuando ancora per un paio di chilometri, poco dopo
Wösendorf, si arriva alla Chiesa di Sankt Michael, situata in un villaggio di 13 case.
Se avete bambini al seguito, è il momento di chiedere loro di contare le lepri di
terracotta sul tetto della chiesa (sette).
A circa 17 km da Krems s’incontra la cittadina di Spitz, circondata da vigneti e
attraversata da tranquille vie acciottolate; dall’abitato partono bei sentieri che salgono
in collina fino a raggiungere degli Heurigen (si parte dalla chiesa).
All’altezza di Spitz imboccate a destra la B217 (Ottenschläger Strasse). La collina
terrazzata sulla destra viene chiamata 1000-Eimer-Berg, perché si dice che sia in
grado di produrre 1000 secchi (Eimer) di vino ogni stagione. Il castello in rovina che
vedrete sopra la valle a sinistra è la Burgruine Hinterhaus. Proseguite lungo la B217
fino alla ruota del mulino e svoltate a destra verso la Burg Oberranna ( 02713-8221;
www.burg-oberranna.at; singole/doppie €88/148; ), situata a Mühldorf, 6 km a
ovest di Spitz. Circondato da boschi, questo castello affacciato sulla valle ospita un
albergo arredato con mobili d’epoca con una piacevole atmosfera d’altri tempi.
Da qui tornate indietro sulla B3 e seguite il corso della valle che ora si apre, facendo
scorgere sulla sinistra, dall’altra parte del Danubio, le rovine del Burg Aggstein.
Willendorf, situata a 21 km da Krems, è il luogo in cui fu rinvenuta la famosa statuetta
di Venere risalente a 25.000 anni fa (conservata al Naturhistorisches Museum di
Vienna). Continuando lungo la B3 si vedrà apparire la maestosa sagoma della Stift Melk
sul lato opposto del fiume. Qui troverete discreti punti per fare una nuotata.
A Klein Pöchlarn una freccia indica il bivio per l’Artstettner Strasse (L7255) che potrete
seguire per 5 km fino ad Artstetten, castello piuttosto insolito coronato da numerose
cupole a cipolla. Da qui seguite la L7257, strada secondaria che serpeggia per 6,5 km
attraverso un verde paesaggio fino a Maria Taferl, sopra la Valle del Danubio.
Scendete per 6 km per tornare sulla B3 che imboccherete girando a sinistra, verso
Krems, prendendo poi la rampa che piega a sinistra per attraversare il fiume sul ponte
di Klein Pöchlarn. Proseguite diritto fino alla B1 e immettetevi su questa strada girando
a sinistra, verso Melk. Il primo tratto che costeggia la riva meridionale del fiume non è
molto interessante, ma ben presto il paesaggio migliora. Tempo permettendo, infatti, si
dovrebbe distinguere Artstetten sull’altra sponda del fiume e, poco dopo, la Stift Melk.
Dopo la Stift Melk si può fare una deviazione di 7 km verso sud fino allo Schloss
Schallaburg, un magnifico castello rinascimentale. Per arrivarci dall’abbazia, seguite le
frecce per la stazione ferroviaria (Bahnhof) e Lindestrasse verso est, girate a destra in
Hummelstrasse/Kirschengraben (L5340) e seguite i segnali per il castello.
Ritornate sulla B33, mantenendovi sulla sponda meridionale del fiume: giunti all’angolo
tra Abt-Karl-Strasse e Bahnhofstrasse, girate a destra e subito dopo di nuovo a destra
all’altezza del fiume. Seguite la B1 per 4 km fino allo Schloss Schönbühel, un castello
del XII secolo abbarbicato su uno sperone roccioso che domina il fiume 5 km a nord-est
di Melk. Proseguite lungo questo incantevole tratto della B33 verso Krems. A circa 10
km dallo Schloss Schönbühel vedrete le rovine del Burg Aggstein, un castello del XII
secolo eretto dalla famiglia Kuenringer, che regala un panorama spettacolare sul
Danubio.
A circa 27 km da Melk la strada è costeggiata da imponenti pareti rocciose. Da Mautern
una deviazione di circa 6 km conduce alla Stift Göttweig (Abbazia di Göttweig;
02732-855 81-0; www.stiftgoettweig.at; Furth bei Göttweig; interi/bambini €8,50/5; 9-
18 giu-set, 10-18 marzo-mag, ott e nov).
PASTI
SCHWARZE KUCHL
AUSTRIACO €
8.30-19.30 lun-ven, fino alle 17 sab) Per una
(www.schwarze-kuchl.at; Untere Landstrasse 8; portate principali €8-13;
buona cucina affidabile e tipicamente locale, venite in questa taverna situata sulla via
principale del centro abitato. Il menu propone gulasch di vitello, frittelle ripiene di albicocche
e Gröstl del Waldviertel, un sostanzioso piatto unico a base di manzo e patate. Le fredde
giornate invernali sono riscaldate da una grande stufa di maiolica.
BLAUENSTEIN
AUSTRIACO €€
( 0699 1930 788; www.blauenstein.at; Donaulände 56, Stein; portate principali €16,50-19,50, menu da 4 portate €42; 17-
23 gio-lun, 11-15 ven-dom) Al primo piano della Haus der Regionen (Casa delle Regioni), sede
dell’associazione Volkskultur Niederösterreich, che promuove la cultura popolare dell’Austria
Inferiore e di altre regioni, troverete questa sala da pranzo luminosa, che serve piatti austriaci
interpretati in chiave moderna da gustare con una bella vista sul Danubio. C’è anche un wine
bar con vini regionali al piano terra, perfetto per un aperitivo prima del pasto o un digestivo
dopo.
JELL
AUSTRIACO €€
10-22.30 mar-ven, fino alle 14 sab e dom) Ospitato
(www.amon-jell.at; Hoher Markt 8-9; portate principali €13-23;
all’interno di una stupenda casa in pietra, lo Jell è pervaso da un’impareggiabile atmosfera
rustica e serve un eccellente vino di produzione propria. La simpatia dei camerieri
contribuisce a rendere ancora più piacevole una cena in questo ristorante. Lo Jell si trova
pochi passi a est della Pfarrkirche Sankt Veit.
ZUM KAISER VON ÖSTERREICH
AUSTRIACO €€€
( 0800 400 171 052; www.kaiser-von-oesterreich.at; Körnermarkt 9; menu da 3/4/5/6 portate €45,50/49,50/59,50/69,50;
18-23 mar-sab) ‘All’Imperatore d’Austria’ è considerato uno dei ristoranti migliori di Krems.
L’arredamento dell’accogliente sala interna ricorda un padiglione di caccia ed è la cornice
perfetta per i piatti imperniati sulla selvaggina della regione, dal cervo al fagiano e alla lepre.
LOCALI E VITA NOTTURNA
WEINSTEIN
WINE BAR
( 0664 1300 331; www.weinstein.at; Donaulände 56, Stein) Un wine bar affacciato sul Danubio con una
carta completa di vini al calice locali. La cucina serve ottimi piatti per accompagnare i vini,
per esempio carpaccio in estate e chili con carne in inverno.
STADTCAFE ULRICH
CAFFÈ
7-23 lun-gio, fino alle 24 sab, 9-23 dom) Il caffè più frequentato di
(www.stadtcafe-ulrich.at; Südtirolerplatz 7;
Krems è un elegante locale dai soffitti alti, in stile viennese, situato accanto allo Steinertor
(l’accesso medievale alla Città Vecchia).
SPORT E ATTIVITÀ
WEINGUT DER STADT KREMS
VINO
9-12 e 13-17 lun-ven, 9-12 sab) Questo vigneto di proprietà
(www.weingutstadtkrems.at; Stadtgraben 11;
comunale produce 200.000 bottiglie l’anno, quasi tutte Grüner Veltliner e Riesling. Presso
l’azienda è possibile partecipare a degustazioni e acquistare bottiglie di vino.
Melk e dintorni
Grazie alla sua maestosa abbazia fortificata, Melk costituisce una delle località di maggior
richiamo nella Valle del Danubio. Un bosco separa dal fiume la cittadina, che rappresenta una
meta facile da raggiungere in giornata dalla capitale. Una volta in zona, conviene visitare
anche il vicino Schloss Schallaburg, un bellissimo castello rinascimentale situato 6 km più a
sud.
Melk è una meta molto turistica, pertanto non sarete i soli a passeggiare lungo le sue vie
acciottolate. È anche uno dei pochi posti della Wachau che d’inverno non vanno in letargo, per
cui la gita a Melk è piacevole tutto l’anno.
Il meglio
Da vedere Stift Melk
Ristoranti Zum Fürsten
Mostre Schloss Schallaburg
Per/da Melk
Automobile e motocicletta L’autostrada A1 collega Vienna con Melk. Il tragitto di 87 km
richiede circa 90 minuti.
Treno I treni che partono dalla Hauptbahnhof e dalla Westbahnhof di Vienna (€17,60, 1 h, fino
a 2 partenze l’ora) diretti a Melk richiedono un cambio a Sankt Pölten.
Informazioni
Prefisso 02752
Posizione 87 km a ovest di Vienna
Ufficio turistico ( 02752-511 60; www.stadt-melk.at; Kremser Strasse 5; 9.30-18 lun-
sab, fino alle 16 dom apr-ott, 9-17 lun-gio, fino alle 14.30 ven nov-marzo)
CHE COSA VEDERE
STIFT MELK
ABBAZIA
(Abbazia benedettina di Melk; www.stiftmelk.at; Abt Berthold Dietmayr Strasse 1; interi/bambini €11/6, con visita guidata
€13/8; 9-17.30, visite guidate 10.55 e 14.55 mag-set, nov-marzo solo visite guidate alle 11 e 14) La Stift Melk è di
gran lunga l’abbazia più famosa dell’Austria e probabilmente la più bella dell’Austria Inferiore.
Il complesso è dominato da due guglie gemelle e un’alta cupola ottagonale. L’interno è
caratterizzato da uno sfarzoso stile barocco, enfatizzato da schiere di angioletti paffuti, una
profusione di intagli e di dorature, lucide superfici in finto marmo e uno scenografico altare
maggiore raffigurante san Pietro e san Paolo (patroni della chiesa), opera di Peter Widerin.
Quasi tutti i dipinti della volta, compresi quelli della cupola, sono stati realizzati da Johann
Michael Rottmayr.
Sotto il profilo storico, Melk rivestì una grande importanza prima per i romani e poi per i
Babenberg, i quali vi fecero costruire un castello. Nel 1089 il margravio d’Austria Leopoldo II
di Babenberg donò il castello ai monaci benedettini, i quali lo trasformarono in un’abbazia
fortificata. Un devastante incendio distrusse l’edificio originale, che tra il 1702 e il 1739 fu
completamente ricostruito in base al progetto barocco di Jakob Prandtauer e del suo allievo
Josef Munggenast. Si narra che per la riedificazione di questo complesso furono utilizzati oltre
nove milioni di mattoni. L’abbazia conta quasi 500 sale, per la maggior parte occupate da una
scuola, dagli alloggi dei monaci e da uffici.
Le altre meraviglie dell’abbazia sono la Bibliothek (biblioteca) e la Marmorsaal (Sala di
Marmo), entrambe caratterizzate da soffitti dipinti con la tecnica del trompe l’oeil da Paul
Troger, che fanno apparire gli ambienti più alti di quanto non siano in realtà. Questo effetto
viene ulteriormente accentuato dalla forma leggermente concava dei soffitti. Undici sale
imperiali, che in passato ospitarono diversi personaggi illustri (tra cui Napoleone), sono oggi
adibite a museo.
Prima e dopo la visita guidata del complesso principale, vi consigliamo di fare un giro della
Nordbastei, dove troverete mostre temporanee, una terrazza panoramica e il negozio di
souvenir dell’abbazia.
Il biglietto cumulativo valido per visitare anche lo Schloss Schallaburg costa €18. Nel periodo
compreso grosso modo tra novembre e marzo si può entrare nel monastero solo prendendo
parte a una visita guidata (alle 11 e alle 14 tutti i giorni). Tenete presente che per prenotare
una visita in lingua inglese occorre telefonare o scrivere un’e-mail con un certo anticipo,
anche in estate.
SCHLOSS SCHALLABURG
PALAZZO
( 02754-6317; www.schallaburg.at; Schallaburg 1; interi/bambini €11/3,50; 9-17 lun-ven, fino alle 18 sab e dom apr-inizio
nov) Questo edificio gode di una meritata fama sia per la sua bellezza architettonica sia per il
fatto di ospitare regolarmente mostre di grande interesse sia per i meravigliosi giardini. Dal
punto di vista architettonico, l’elemento di maggior spicco è rappresentato dalle circa 400
statue di terracotta realizzate tra il 1572 e il 1573, le più grandi delle quali sostengono gli
archi del porticato superiore del cortile interno. Ogni anno questo castello ospita una
prestigiosa mostra dedicata a uno specifico tema culturale. Quelle degli ultimi anni erano
incentrate sui Beatles, su Venezia e su Bisanzio.
Il biglietto cumulativo che consente di visitare anche la Stift Melk costa €18. Per raggiungere
lo Schloss Schallaburg si può prendere l’autobus navetta (€4) che parte dalla stazione
ferroviaria di Melk alle 10.40, 13.15 e 16.45.
PASTI
ZUM FÜRSTEN
INTERNAZIONALE €
( 02752-523 43; Rathausplatz 3; portate principali €4,50-10,50; 10.30-23) Situato ai piedi dell’abbazia, in
questo locale potrete rilassarvi dopo la visita su comode poltroncine anni ’70 in finto velluto e
rifocillarvi scegliendo tra piatti di pasta, strudel, chili con carne e altre squisite specialità della
cucina internazionale.
ZUR POST
AUSTRIACO €€
( 02752-523 45; Linzer Strasse 1; portate principali €7,90-20; 11.30-22 lun-sab; ) Questo sobrio ristorante
tradizionale si trova nell’omonimo albergo sulla via principale di Melk. Il menu propone carpa
del Waldviertel, Wiener Schnitzel, pesce gatto del Danubio e agnello da allevamenti biologici;
ci sono anche diversi piatti vegetariani.
Pernottamento
Il Sacro Romano Impero nacque dal regno dei Franchi, considerato erede dell’impero romano, nel 962 e terminò nel
1806 con l’abdicazione di Francesco II. Fatta eccezione per gli anni dal 1291 al 1298, gli Asburgo governarono
ininterottamente l’impero a partire dal 1273.
I Babenberg
Nell’anno 976 lungo il Danubio venne istituita la cosiddetta Bayrische Ostmark (Marca
orientale bavarese), un territorio che andò gradualmente espandendosi verso nord e verso est
conferendo sempre più importanza alla città di Vienna. L’Ostmark era governata dai
Babenberg, una potente famiglia bavarese che avrebbe regnato fino al 1248. I Babenberg
estesero la loro sfera di influenza fino a comprendere l’odierna Austria Inferiore con Vienna, la
Stiria e buona parte dell’Austria Superiore. Nel 1156 Enrico II di Babenberg, detto
‘Jasmirogott’, riuscì a far elevare la Marca orientale al rango di ducato (entità amministrata da
un proprio duca, alla quale venivano riconosciuti determinati diritti) e Vienna ne divenne la
capitale. Nel 1221, vent’anni prima del tramonto della dinastia Babenberg, Vienna ottenne il
pieno diritto di commercio e con esso lo status di città.
Nel IX secolo Vienna era costituita da alcuni insediamenti di tribù slave e avare, unite da un’antica strada militare
romana, e da rovine romane che i sovrani carolingi usarono come base per costruire una piccola fortezza.
La Vienna asburgica fra tardo Medioevo e Rinascimento
Intorno alla metà del XII secolo i Babenberg trasferirono la loro residenza a Vienna, ponendo
le basi per un considerevole sviluppo della città. Già sul finire del XII secolo, infatti, Vienna
era diventata un importante centro di scambi commerciali, che intratteneva rapporti con le
capitali dell’Europa centrale e occidentale, con Kiev (Ucraina) a est e Venezia a sud.
Nel 1273 Rodolfo d’Asburgo fu eletto sovrano del Sacro Romano Impero con il nome di
Rodolfo I: ebbe così inizio il regno degli Asburgo, dinastia che avrebbe mantenuto il potere
sull’Austria fino alla prima guerra mondiale.
Il XIV secolo portò con sé una serie di catastrofi naturali che misero a dura prova la vita degli
abitanti di Vienna: nel 1338 la città subì un’invasione di locuste, nel 1349 fu la volta di una
terribile epidemia di peste nera che eliminò circa un terzo della popolazione cittadina e a
seguire vi fu un incendio di proporzioni devastanti. Tali calamità non incisero tuttavia sul
consolidamento del potere degli Asburgo e del ruolo di Vienna, grazie all’intelligente politica
di governo messa in atto dai monarchi e a un’ancor più abile politica di matrimoni, che spinse
la casa regnante verso nuove vette.
Nel 1453 Federico III fu eletto imperatore del Sacro Romano Impero e nel 1469 ottenne dal
papa l’istituzione della sede vescovile di Vienna. L’ambizione di Federico non aveva limiti: il
suo motto ‘Austria est imperator orbi universo’ (AEIOU) sintetizzava in maniera molto efficace
la sua intenzione di estendere i domini dell’Austria al mondo intero.
Nel caso degli Asburgo la politica delle nozze contò più delle guerre di conquista. Tramite un
accorto matrimonio, Massimiliano I, figlio di Federico III, acquisì la Borgogna, mentre suo
figlio Filippo il Bello s’impossessò allo stesso modo della Spagna (e dei relativi possedimenti
nel Nuovo Mondo). I matrimoni dei nipoti di Massimiliano I aggiunsero le corone di Boemia e
Ungheria, dando origine al detto (ispirato ai versi di Ovidio): ‘Lascia che gli altri facciano la
guerra, tu, fortunata Austria, sposati!’.
Massimiliano I, che regnò a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, promosse gli insegnamenti
umanistici nell’Università di Vienna e fondò anche il coro di voci bianche dei Wiener
Sängerknaben.
Parte del riscatto pagato per la liberazione di Riccardo Cuor di Leone, catturato nel 1192 mentre attraversava l’Austria
di ritorno dalla Terza Crociata, fu usata per costruire nuove mura cittadine lungo l’odierna Ringstrasse.
Vita quotidiana
La vita quotidiana nella Vienna del tardo Medioevo e del primo Rinascimento era ben lontana
dallo sfarzo e dai fasti che regnavano alla corte degli Asburgo. Lo Hoher Markt non era
soltanto la sede del più importante mercato cittadino, ma era anche il luogo in cui avvenivano
le esecuzioni pubbliche dei condannati per reati politici e attività criminali. I metodi di
esecuzione più usati erano la decapitazione e lo squartamento. In altre zone della città i
condannati a morte venivano annegati nel Danubio o bruciati vivi.
Le prime case di pietra vennero erette intorno al 1250, e la prima citazione scritta di un bagno
pubblico a Vienna risale al 1300. La città subì numerosi incendi e inondazioni e tra il 1267 e il
1356 venne scossa da ben tre terremoti.
Con la rapida crescita demografica sorsero anche gli ordini mendicanti che provvedevano a
sfamare i poveri. A Vienna tali ordini iniziarono a operare verso la metà del XIII secolo,
fondando monasteri e chiese all’interno delle mura cittadine, tra cui, per esempio, il
Minoritenkloster (Minoritenkirche), il Dominikanerkloster (in seguito sostituito dalla chiesa
odierna) e un monastero agostiniano successivamente rimpiazzato da un altro all’interno della
Hofburg. Questi monasteri offrivano ospitalità anche a pellegrini e viaggiatori.
In ambito europeo Vienna risultava essere una delle città più stabili, in gran parte grazie ai
privilegi (tra cui il Ratswahlprivileg, privilegio di elezione del consiglio comunale) introdotti
nel 1396, che prevedevano la formazione di un consiglio comunale equamente diviso tra
patrizi, mercanti e bottegai e un conseguente, fruttuoso equilibrio di interessi.
La prima cinta muraria di Vienna venne costruita intorno al 1200 e delle sue porte principali sopravvivono oggi i nomi
lungo la Ringstrasse: Stubentor, Kärntner Tor, Schottentor e Rotenturmtor.
Il turco a Vienna. Storia del grande assedio del 1683 di Franco Cardini (Laterza, 2015), è un imponente saggio che,
attraverso il racconto dell’epica giornata del 12 settembre 1683, espone le relazioni con l’impero ottomano e con le altre
potenze europee del XVII secolo.
I turchi e le controversie religiose
I secoli XVI e XVII, un periodo storico che a Vienna coincise con l’alto rinascimento e il primo
barocco – furono contrassegnati dai ripetuti tentativi da parte dei turchi di impossessarsi della
capitale, dalla Riforma, dalla Guerra dei Trent’Anni, da un’epidemia di peste e, infine,
dall’allontanamento della minaccia turca e l’avvio dell’epoca tardobarocca.
Un primo evento negativo si ebbe allorché Carlo V, incoronato imperatore del Sacro Romano
Impero, affidò il governo dei territori austriaci al fratello minore Ferdinando I. Ferdinando,
che era spagnolo di nascita e non conosceva il tedesco, fu un sovrano impopolare che molto
presto si ritrovò a dover difendere il territorio dagli attacchi dei turchi. L’esercito ottomano
raggiunse le porte di Vienna nel 1529 dopo aver invaso i Balcani e l’Ungheria. La città riuscì a
resistere sotto la guida del conte Salm, ma i 18 giorni di assedio misero a nudo i punti deboli
dell’apparato difensivo viennese. Viste le circostanze, nel 1533 Ferdinando decise di trasferire
la corte a Vienna (dove fino ad allora aveva abitato solo occasionalmente) e di fortificare le
mura della città, aggiungendo bastioni e rivellini (una fortificazione triangolare eretta a
protezione di una porta o di un tratto di mura esterne: una serie di rivellini crea una
controguardia a forma di stella), nonché un fossato che correva lungo il perimetro delle mura,
ovvero lungo il tracciato dell’odierna Ringstrasse. Dopo il 1550 fece ricostruire la Hofburg e
aggiungere lo Schweizer Tor (Porta degli Svizzeri), visibile ancora oggi, su cui incise le proprie
insegne reali.
A partire dal 1517, anno in cui Martin Lutero affisse le sue tesi sul portale della Cattedrale di
Wittenberg, il movimento della Riforma si diffuse rapidamente in Austria, sostenuto dai nobili
e dai borghesi: in breve tempo quattro abitanti su cinque si dichiararono protestanti
praticanti. Nel 1529, tuttavia, dopo la fine dell’assedio turco, Ferdinando tentò di sradicare il
protestantesimo da Vienna, invitando in città i gesuiti, una decisione che, insieme ad altre
iniziative ispirate alla Controriforma un po’ in tutta Europa, avrebbe contribuito a scatenare la
Guerra dei Trent’Anni (1618-48).
La fine del XVII secolo fu un periodo di grande sofferenza per Vienna. L’espulsione degli ebrei
causò seri danni alle finanze imperiali e cittadine e nel 1679 una grave epidemia di peste
bubbonica provocò la morte di gran parte della popolazione (si stima fra 75.000 e 150.000
persone). Ancora oggi in città è visibile la barocca Pestsäule, colonna della peste costruita per
celebrare la fine dell’epidemia. Nel 1683 la città subì un nuovo assedio da parte dei turchi, ma
anche questa volta riuscì a respingere l’attacco. La fine della minaccia turca coincise per
Vienna con l’inizio di un nuovo periodo di splendore e prosperità.
VIENNA E I TURCHI
Gli ottomani assediarono Vienna per due volte. Il primo assedio, nel 1529, fu condotto
da Solimano il Magnifico, ma 18 giorni non furono sufficienti per piegare la resistenza
della città. Il sultano turco perse la vita nel corso della battaglia di Szigetvár nel 1566,
tuttavia la sua morte fu tenuta segreta per diversi giorni, nel tentativo di tenere alto il
morale delle truppe. Per alcuni giorni il sotterfugio funzionò: i messaggeri venivano
condotti al cospetto del corpo imbalsamato del sovrano, sistemato sul trono in posizione
seduta, e facevano, loro rapporto ignari di tutto. La mancanza di qualsiasi cenno di
assenso o di disappunto da parte del sultano veniva interpretata come impassibilità
regale.
A guidare l’assedio del 1683 fu il generale Mustafà. Tra le 25.000 tende dell’esercito
ottomano che circondavano Vienna egli fece sistemare anche quelle delle sue 1500
concubine, sorvegliate da 700 eunuchi neri. Sebbene fossero stati allestiti in tutta
fretta, gli alloggiamenti della corte erano incredibilmente lussuosi, con tanto di fontane
zampillanti e bagni reali.
Ancora una volta, però, l’assedio si rivelò un fallimento. Mustafà non fece in tempo a
schierare le sue truppe sul Kahlenberg, che venne sorpreso dal rapido contrattacco
dell’esercito tedesco-polacco reclutato da Leopoldo I, che aveva lasciato la città alla
notizia dell’avanzata degli ottomani. Il generale venne quindi inseguito e nuovamente
sconfitto a Gran. A Belgrado fu raggiunto da un emissario del sultano, il quale gli
comunicò che il prezzo della sconfitta era la morte, destino a cui non poté sottrarsi.
Quando nel 1718 l’esercito imperiale austriaco conquistò Belgrado, la testa del
generale fu riesumata e portata a Vienna per suggellare la vittoria. Attualmente è
conservata nei polverosi sotterranei del Wien Museum.
GLI EBREI DI VIENNA
Stabilitisi a Vienna a partire dal 1194, nel 1400 gli ebrei contavano una comunità di
circa 800 persone, per lo più residenti nel quartiere ebraico sorto intorno alla sinagoga
costruita in Judenplatz.
Nel 1420 Alberto V d’Asburgo perseguitò e cacciò dalla città gli ebrei, che in seguito
fecero ritorno a Vienna dando vita a una prospera comunità. La situazione peggiorò
nuovamente con il bigotto Leopoldo I e la sua ancora più intollerante consorte
Margherita Teresa, che incolpò gli ebrei delle sue gravidanze non portate a termine.
Nel 1670 gli ebrei furono ancora una volta espulsi dalla città e la sinagoga venne
distrutta, ma poiché tale decisione ebbe l’effetto di indebolire il potere finanziario di
Vienna, la comunità fu presto invitata a ritornare.
Seguirono due secoli di relativo benessere e tolleranza: nel corso del XIX secolo gli
ebrei si videro riconoscere gli stessi diritti civili del resto della popolazione e si
distinsero soprattutto in ambito artistico e musicale. Il capitolo più oscuro per la storia
degli ebrei di Vienna ebbe inizio il 12 marzo 1938, quando i nazisti che avevano
occupato l’Austria iniziarono a perseguitare gli ebrei e a limitarne i diritti civili. Gli
ebrei si videro confiscare le attività commerciali (tra cui alcuni dei Kaffeehäuser più
famosi di Vienna), furono banditi dai luoghi pubblici, obbligati a cucire sui vestiti la
stella di David e a farsi chiamare ‘Sara’ e ‘Israel’. La violenza esplose la notte del 9
novembre 1938, passata alla storia come ‘Notte dei cristalli’: molte sinagoghe ed
esercizi gestiti da ebrei vennero dati alle fiamme e 6500 ebrei furono arrestati. Dei
180.000 ebrei residenti a Vienna prima dell’Anschluss (annessione), più di 100.000
riuscirono a emigrare prima della chiusura delle frontiere, avvenuta nel maggio del
1939, ma altri 65.000 morirono nei ghetti e nei campi di concentramento e solo 6000
sopravvissero fino alla liberazione da parte delle truppe alleate.
In seguito, la maggior parte dei sopravvissuti emigrò. Oggi a Vienna vivono circa 7000
ebrei, tra cui molti immigrati dall’Europa orientale e dalla Russia. Il sito web di Jewish
News from Austria (www.jewishnews.at) è un’ottima fonte di informazioni sull’odierna
comunità ebraica di Vienna.
L’età d’oro della città imperiale
La cacciata definitiva dei turchi dalle porte di Vienna nel 1683 riportò la quiete necessaria alla
fioritura delle arti, inaugurando l’età aurea della cultura e dell’architettura barocche che
sarebbe durata per tutto il XVIII secolo. Dal 1711 al 1740, ovvero durante il regno di Carlo VI,
la città vide sorgere capolavori barocchi come lo Schloss Belvedere, la Karlskirche e la
Peterskirche, che diedero a Vienna il volto di una splendida capitale imperiale.
Non avendo eredi maschi, l’imperatore promulgò la Prammatica Sanzione, che nel 1740
determinò l’ascesa al trono di Maria Teresa (la prima e unica imperatrice della casa
d’Asburgo). Maria Teresa stabilì la sua residenza nello Schloss Schönbrunn, castello che fece
restaurare e ampliare rispetto alle dimensioni originali (che risalivano al 1700), arredare in
stile rococò e dipingere nel suo colore preferito (in seguito chiamato ‘giallo Schönbrunn’).
Benché il suo dominio sia stato influenzato da conflitti armati – prima la Guerra di Successione
Austriaca e poi la Guerra dei Sette Anni – Maria Teresa è considerata da molti come la più
grande sovrana asburgica: nel corso dei suoi 40 anni di regno l’Austria avviò riforme che con il
tempo l’avrebbero trasformata in uno stato moderno.
La corte di Maria Teresa, e in seguito quella di Giuseppe II, imperatore riformista come la
madre, fu frequentata da talenti musicali della massima levatura. Nella sfarzosa Spiegelsaal
dello Schloss Schönbrunn nel 1762 si esibì, insieme alla sorella di dieci anni, Nannerl, un
bambino di sei anni chiamato Wolfgang Amadeus Mozart. Il teatro del castello ospitò Franz
Joseph Haydn e altri compositori e, nella seconda metà del XVIII secolo (e agli inizi del XIX), la
capitale dell’impero asburgico vantò un panorama musicale vivace come pochi in Europa. Fu
un periodo in cui a Vienna vissero Christoph Willibald Gluck, Haydn, Mozart, Ludwig van
Beethoven e Franz Schubert, scrivendo alcuni fra i più grandi capolavori musicali di sempre.
Gli ebrei di Vienna (1848-1916). Identità e cultura nella capitale di Francesco Giuseppe di Robert S. Wistrich (Rizzoli,
1994) descrive l’apice dell’ebraismo viennese durante il lungo regno di Francesco Giuseppe.
Vienna nel periodo Biedermeier
Agli inizi del XIX secolo l’ascesa di Napoleone e le sue campagne di espansione in Europa
decretarono la fine del Sacro Romano Impero e del Kaiser che lo governava. Nel 1804
l’imperatore Francesco II d’Asburgo fu costretto ad assumere il titolo di Francesco I d’Austria
e a dichiarare formalmente, due anni dopo, lo scioglimento del Sacro Romano Impero, a
seguito della vittoria di Napoleone sulle truppe russe e austriache nella battaglia di Austerlitz
(1805). Vienna fu occupata due volte da Napoleone (nel 1805 e nel 1809) e gli elevatissimi
costi delle guerre portarono le finanze dell’impero sull’orlo del collasso.
Dopo la sconfitta di Napoleone nella battaglia di Waterloo (1815), le grandi potenze
ridisegnarono la mappa politica dell’Europa postnapoleonica durante il Congresso di Vienna. I
lavori furono orchestrati dall’abilissimo ministro degli Esteri austriaco Klemens von
Metternich. Nel cosiddetto periodo Biedermeier, quello compreso tra il Congresso di Vienna e
il 1848 – l’anno dei moti rivoluzionari borghesi che sconvolsero l’Europa – Francesco I e
Metternich misero in atto una politica repressiva, che spinse i membri della borghesia a
rinchiudersi nelle case concentrandosi sulla vita domestica, la cultura e lo sviluppo di uno stile
d’architettura e di arredamento pratico e funzionale, rispondente a un gusto semplice e senza
pretese. Il nome Biedermeier apparve per la prima volta in una rivista tedesca per indicare un
personaggio borghese e conservatore. Il termine in sé è composto dall’aggettivo bieder, che
significa ‘semplice’, ‘ingenuo’, e da uno dei cognomi più diffusi in area tedesca (Meier).
Le classi più disagiate vivevano una situazione di estrema sofferenza, subendo le condizioni di
lavoro disumane imposte dalla Rivoluzione Industriale, malattie che a volte sfociavano in gravi
fenomeni epidemici e le conseguenze della totale inadeguatezza della rete idrica viennese.
Quando occupò Vienna, Napoleone stabilì il suo quartier generale allo Schloss Schönbrunn, dormendo in quella che oggi
viene chiamata Napoleonzimmer (sala di Napoleone). Nel 1810 sposò Maria Luisa, figlia dell’imperatore d’Austria
Francesco I. Fece inoltre demolire parte della cinta muraria cittadina, creando uno spazio dove qualche anno dopo
sarebbero sorti il Burggarten e il Volksgarten.
Vienna a cavallo tra XIX e XX secolo
Il periodo Biedermeier creò un clima di scontento, in cui la richiesta di riforme e libertà di
espressione si fece sempre più pressante. Nel marzo del 1848 il ministro della Guerra venne
impiccato a un lampione. Metternich cercò rifugio in Gran Bretagna e l’imperatore Ferdinando
I abdicò in favore del nipote Francesco Giuseppe, che allora aveva 18 anni.
A questi sommovimenti fece seguito un periodo liberale, stroncato dopo poco tempo
dall’esercito che provvide a restaurare la monarchia assoluta. Nel 1857 Francesco Giuseppe
inaugurò il grandioso progetto urbanistico della Ringstrasse intorno alla Innere Stadt. Tre
anni prima aveva sposato Elisabetta di Baviera, affettuosamente soprannominata Sissi dai
sudditi: la coppia imperiale si stabilì nei Kaiserappartements della Hofburg, dove oggi si trova
il Sisi Museum.
Vienna continuò a prosperare per tutta la seconda metà del XIX secolo e per i primi anni del
Novecento, conoscendo una fase di rapido sviluppo e un notevole miglioramento delle
infrastrutture (le linee del tram vennero elettrificate, furono costruite officine del gas e
promosse riforme sanitarie e sociali). Nel 1906 fu introdotto il suffragio universale maschile in
tutti i territori austro-ungarici (le donne poterono votare a partire dal 1919) e nel 1873 Vienna
ospitò l’Esposizione Universale. Anche la cultura toccò il suo apice e la fine del secolo vide
emergere i talenti di Sigmund Freud, Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, Gustav Mahler,
Johannes Brahms, Egon Schiele, Johann Strauss e Otto Wagner, uno tra i più importanti
architetti viennesi che operarono a cavallo tra Ottocento e Novecento, cui si devono i
bellissimi edifici che connotano il volto della città odierna.
ROTES WIEN
Negli anni ’20 Vienna fu guidata da un governo socialdemocratico e visse uno dei
momenti più felici della storia europea. Il periodo è noto come ‘Rotes Wien’ o ‘Vienna
Rossa’.
La caduta dell’impero asburgico aveva lasciato un grande vuoto di potere, che fu
colmato dal Partito Socialdemocratico dei Lavoratori (SDAP), uscito vincitore dalle
elezioni comunali del 1919. Nel corso dei successivi 14 anni, il governo varò una serie
di programmi di riforme sociali, concernenti in particolare l’edilizia popolare e la salute,
allo scopo di migliorare le condizioni della classe lavoratrice. Il risultato più importante
di questa amministrazione fu la realizzazione di grandi complessi residenziali in tutta la
città per far fronte all’emergenza abitativa insorta dopo la fine della guerra. Il
programma era semplice: fornire appartamenti dotati di acqua corrente, servizi igienici
e luce naturale e zone residenziali con spazi verdi e aree ricreative. Questa politica
riscosse non solo l’approvazione a livello nazionale, ma anche le lodi da parte di tutta
l’Europa. Molti di questi enormi complessi sono ancora visibili in città: il più famoso è il
Karl-Marx-Hof, progettato da Karl Ehn, che in origine ospitava ben 1600 appartamenti,
ma ancora più grandi sono il Sandleitenhof, a Ottakring, e il Friedrich-Engels-Hof a
Brigittenau.
L’Architekturzentrum Wien organizza visite guidate ai principali complessi residenziali
del periodo della Rotes Wien.
The Austrians: A Thousand Year Odyssey di Gordon Brook-Shepherd è un saggio di piacevole lettura, che ripercorre la
storia del paese.
Capitale di una repubblica moderna
Dopo aver attraversato un periodo di formidabile crescita all’inizio del XX secolo (nel 1910-14
la popolazione superò i due milioni di abitanti), Vienna si trovò ad affrontare la catastrofe
della Grande Guerra (1914-18), il periodo della ‘Vienna Rossa’, caratterizzato da scontri di
strada fra estremisti di destra e di sinistra, l’Anschluss (annessione) da parte della Germania
di Hitler, la seconda guerra mondiale (1939-45), la liberazione da parte delle truppe
sovietiche, l’occupazione alleata e infine la proclamazione dell’Austria quale nazione
indipendente e neutrale. Quasi tutti gli eventi cruciali del Novecento sono associati a uno o più
edifici o monumenti simbolo della capitale.
Il neogotico Rathaus è strettamente legato al Partito Socialdemocratico che, in seguito al
crollo della monarchia asburgica nel 1918, ottenne la maggioranza assoluta in tutte le libere
elezioni svoltesi dal 1919 al 1996. Il Palazzo di Giustizia, dato alle fiamme nel 1927 da
manifestanti della sinistra a seguito di una sentenza controversa che scagionava alcuni
membri della Frontkämpfervereinigung (organizzazione paramilitare della destra) dall’accusa
di omicidio, è forse il simbolo più eloquente del clima di tensione politica dell’epoca. Nel 1934
tali tensioni culminarono in quattro giorni di guerra civile. Hitler, che diversi anni prima aveva
lasciato Vienna da artista fallito e amareggiato, vi fece ritorno da vincitore: il 15 marzo 1938
tenne un grande comizio a Heldenplatz (nella Hofburg) di fronte a 200.000 viennesi in delirio.
Oggi la capitale ricorda gli ebrei austriaci sterminati dai nazisti con un toccante Monumento
alle Vittime della Shoah.
La liberazione di Vienna, avvenuta nel marzo del 1945 per mano delle truppe sovietiche, è
ricordata dal Monumento agli Eroi Russi che sorge in Schwarzenbergplatz, mentre UNO-City,
il complesso di edifici che ospita le organizzazioni delle Nazioni Unite a Vienna, è l’emblema
della neutralità dichiarata dopo la seconda guerra mondiale e dell’evoluzione in nazione
moderna.
Austria. Cuore d’Europa di Steven Beller (Beit, 2011), ripercorre la storia delll’Austria dalle origini fino al 2008, anno
della morte di Jörg Haider.
CRONOLOGIA
8 d.C.
Vindobona, insediamento costruito dove oggi si trova la Innere Stadt, entra a far
parte della provincia romana della Pannonia.
V secolo
L’impero si sgretola e i romani lasciano Vindobona sotto la spinta delle tribù barbare
dei goti e dei vandali che invadono la regione.
1137
Vienna è citata per la prima volta come città nel Trattato di Mautern, stipulato dai
Babenberg e dal vescovo di Passau.
1221
Vienna ottiene lo status di città.
1273-82
Ottocaro II cede il trono all’oscuro conte di Habichtsburg (Asburgo). Rodolfo I
d’Asburgo occupa Vienna, dando inizio alla dinastia che durerà fino al 1919.
1453
Federico III viene eletto imperatore del Sacro Romano Impero. Sedici anni dopo
ottiene dal papa l’istituzione della sede vescovile di Vienna.
1520-40
La Riforma protestante si diffonde rapidamente in Austria, sostenuta dalla nobiltà.
Ferdinando I difende la chiesa cattolica.
1670
Seconda espulsione degli ebrei per ordine di Leopoldo I. Ne segue un grave dissesto
finanziario per Vienna e la comunità ebraica viene invitata a fare ritorno in città.
1683
I turchi sono respinti per la seconda volta (la prima fu nel 1529) alle porte della
capitale. L’Europa è libera dalla minaccia ottomana e gli Asburgo tornano a risiedere
stabilmente a Vienna.
1740-90
Periodo di grandi riforme ispirate agli ideali dell’Illuminismo, attuate dall’imperatrice
Maria Teresa e dal figlio Giuseppe II.
1805 e 1809
Napoleone occupa Vienna per ben due volte e priva Francesco II della corona del
Sacro Romano Impero. L’imperatore assume il titolo di Francesco I d’Austria.
1815-48
Il ‘sistema Metternich’, che mirava a rafforzare le monarchie di Austria, Russia e
Prussia, alla fine non fa che scatenare la rivolta della classe media.
1857
Le mura cittadine vengono demolite per fare spazio alle grandiose opere
architettoniche della Ringstrasse.
1866-67
L’Austria viene sconfitta dalla Prussia (aprendo la strada alla futura unificazione della
Germania senza l’Austria) ed è costretta a istituire la duplice monarchia austro-
ungarica.
1914-18
In Europa si combatte la prima guerra mondiale e a Vienna scarseggiano viveri e
indumenti. L’inflazione causata dal conflitto manda in fumo i risparmi di molti
cittadini appartenenti al ceto medio.
1918
Il Parlamento di Vienna dichiara la nascita della Repubblica d’Austria; i colori scelti
per la bandiera nazionale sono rosso e bianco.
1919
Firma del Trattato di Saint Germain; i socialdemocratici ottengono il controllo del
consiglio comunale di Vienna, dando inizio a un periodo noto come Rotes Wien
(Vienna Rossa).
1934
A Vienna e in altre città austriache scoppiano scontri tra le forze di destra e quelle
socialiste, un periodo oggi conosciuto come ‘guerra civile austriaca’.
1938
Hitler annette l’Austria alla Germania (Anschluss) ed è acclamato da 200.000
viennesi radunati a Heldenplatz. L’Austria viene ufficialmente cancellata dalla cartina
dell’Europa.
1938-39
Nella Pogromnacht (Notte dei cristalli) del novembre 1938 molti negozi e abitazioni
degli ebrei vengono saccheggiati e distrutti; 100.000 ebrei lasceranno Vienna nel
corso dei sei mesi successivi.
1945
Fine della seconda guerra mondiale (1939-45) e istituzione di un governo provvisorio
in Austria; Vienna è suddivisa in quattro zone d’influenza, occupate da Stati Uniti,
Gran Bretagna, Unione Sovietica e Francia.
1955
L’Austria riconquista la propria sovranità: il trattato viene firmato allo Schloss
Belvedere e oltre mezzo mi