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10 BUONE RAGIONI PER IMPARARE IL TEDESCO

Il tedesco è lingua di primaria importanza nell'Unione Europea e strettissimi sono i molteplici


vincoli che legano l'Italia alla Germania. Vediamo 10 buone ragioni per imparararlo.

1. E' una delle maggiori lingue veicolari in Europa

Fra tutte le lingue materne d'Europa, il tedesco è la più parlata (prima lingua per il 18% degli
europei). Esso è a tutti gli effetti una lingua pluricentrica, essendo diffuso come lingua nativa non
solo in Germania, ma anche in Austria, in Svizzera, nel Liechtenstein, nel Lussemburgo, in Belgio
(vedi nota 1), in alcune aree dell'Italia settentrionale (prevalentemente Sud Tirolo) e della Francia
(Alsazia), nella Danimarca meridionale, in Polonia, in Ungheria, nella Repubblica Ceca e nella
Russia occidentale, oltre che in diverse altre aree nel mondo. Questo significa che - imparando il
tedesco - si può comunicare con oltre 100 milioni di persone nella loro lingua materna. Il tedesco è
inoltre - dopo l'inglese - la lingua di comunicazione più usata nel nostro continente:
complessivamente parla infatti tedesco, calcolando madrelingua e non madrelingua, il 32% dei
cittadini europei. Le punte di diffusione del tedesco come lingua straniera si registrano in Ungheria
(25%) e Repubblica Ceca (28%).

(nota 1): In tutti questi Stati il l tedesco ha status di lingua ufficiale (in Belgio insieme al francese e
al fiammingo, in Lussemburgo insieme al francese e allussemburghese, in Svizzera insieme
all'italiano e al francese).

Principali f onti:

Indagine Eurobarometro 2006 nel sito dell'Unione Europea

Università degli Studi di Bologna

2. L'economia europea parla tedesco

Chi parla tedesco ha molte possibilità nel mondo del lavoro. La Germania è infatti il più importante
partner commerciale per quasi tutti i Paesi europei e per molti Paesi al di fuori dell'Europa. Essa è
inoltre il partner economico principale dell'Italia. Chi parla tedesco ha quindi una marcia in più per
curare le relazioni commerciali con la Germania, terzo tra i più grandi Paesi industriali e uno dei più
importanti Paesi di esportazione del mondo. In economia conoscere il tedesco costituisce un grande
vantaggio: si può comunicare con partner di lingua tedesca direttamente, evitando l'uso di terze
lingue, talora causa di equivoci che implicano conseguenze anche costose. Numerose aziende
internazionali hanno sede proprio in Germania.

3. E' una lingua che si impara con successo

Imparare e parlare il tedesco non è più difficile di quanto siano l'inglese, il francese o lo spagnolo.
Una volta apprese le strutture di base si può raggiungere in breve tempo un alto livello di
competenza comunicativa.
4. Il tedesco ti apre le porte nel settore del turismo

I visitatori provenienti dalla Germania, dall'Austria e dalla Svizzera costituiscono in molti Paesi il
maggiore gruppo turistico. In Italia, fra i turisti stranieri, quelli di lingua tedesca sono al primo
posto in assoluto. Operatori turistici e commerciali confermano che il mondo dei trasporti e del
turismo richiede costantemente personale che parli il tedesco. Conoscere il tedesco risulta pertanto
essere di grande vantaggio per tutti coloro che lavorano in questo settore.

5. In Veneto – Il tedesco è un'enorme potenzialità per entrare nel mercato del lavoro

Conoscere il tedesco, soprattutto nella nostra regione, migliora nettamente le possibilità sul mercato
del lavoro. Numerose aziende venete hanno stretti rapporti economici principalmente con Paesi di
lingua tedesca e cercano collaboratori dotati di qualifica linguistica specifica. E' inoltre molto alto il
numero di aziende tedesche - leader soprattutto nell'innovazione tecnologica – che assumono
personale anche straniero per la sede centrale o le filiali all'estero.

6. Il tedesco aiuta a ripercorrere la storia dell'Europa

La conoscenza delle lingue straniere, in generale, allarga molto l'orizzonte spirituale e


professionale. Chi impara il tedesco si avvicina ad una cultura che per secoli ha svolto un ruolo
centrale per lo sviluppo filosofico-spirituale, economico e storico nel cuore dell'Europa.

7. Il tedesco come lingua della scienza e della tecnologia

Per scienziati e studenti è molto importante conoscere il tedesco, poiché - nel settore delle
pubblicazioni scientifiche - quelle in lingua tedesca occupano il secondo posto, dopo l'inglese. Chi
sa leggere il tedesco può quindi accedere al vasto mondo dei risultati delle ricerche in tutti i campi
della scienza contemporanea. Per questo oltre il 40% degli scienziati statunitensi consiglia ai propri
studenti di imparare il tedesco. In Polonia ed in Ungheria più del 70%. La Germania è inoltre
leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili, soprattutto per quanto riguarda i pannelli
solari e fotovoltaici e la produzione di energia eolica. I Paesi di lingua tedesca sono da sempre
all'avanguardia nello sviluppo tecnologico a tutela dell'ambiente.

8. Con il tedesco si entra agevolmente nei meravigliosi itinerari turistici dell'Europa


continentale

Milioni di turisti provenienti da tutto il mondo visitano ogni anno la Germania. Chi parla e capisce
il tedesco riesce a conoscere e a comprendere molto più da vicino il mondo tedesco, la sua arte, la
sua storia e la sua ricchissima cultura.

9. Il tedesco dà accesso a tutti i testi in lingua originale

Chi si interessa di letteratura trarrà grande vantaggio dallo studio del tedesco. Annualmente
compaiono sul mercato tedesco del libro oltre 60.000 nuove pubblicazioni, che rappresentano il
18% dei libri pubblicati ogni anno nel mondo. La Germania si trova quindi al 3° posto tra i
produttori di libri del mondo. Poiché non tutta la produzione letteraria tedesca è disponible in
traduzione, è con la conoscenza della lingua che si riesce ad avere accesso - in modo diretto -
all'intero mercato editoriale tedesco.
10. Il tedesco lingua della grande letteratura, della grande musica, della grande scienza

Conoscendo il tedesco ci si avvicina in modo diretto ad una delle più grandi culture europee. Il
tedesco è la lingua di Goethe, di Nietzsche e di Kafka, di Mozart, di Bach e di Beethoven, di Freud,
di Einstein e di altri numerosissimi filosofi, pensatori, letterati, scienziati, musicisti che hanno
lasciato tracce indelebili nella storia europea. Lo studio della lingua e della letteratura tedesca apre
le porte su un mondo affascinante e
ricco di tradizioni, ma anche dinamico ed ancor oggi culturalmente all'avanguardia.

Principale fonte: Ambasciata di Germania in Italia

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"L'asso nella manica di chi va oltre l'inglese" da Il Corriere della Sera - 26.09.2008 - Vai
all'articolo!

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Tratto da: Il Corriere della Sera - 8 giugno 2007
«Il tedesco? Uno slancio alla carriera»

di Piergiulio Taino

L' autore del Zanichelli-Langenscheidt per l' economia: un' azienda su tre premia chi lo parla

Import-export, banche, turismo. «Sono questi i settori principali in cui la conoscenza del tedesco dà
una marcia in più, oltre naturalmente alle multinazionali della chimica, dell' elettronica e della
meccanica made in Germany, dove parlare in tedesco con la casa madre può dare notevoli vantaggi
negli avanzamenti di carriera». Piergiulio Taino, docente di tedesco alla Statale di Milano, vede
migliaia di ragazzi passare nelle sue aule, nel corso di laurea in Mediazione linguistica, per avere
questa marcia in più. E ha constatato come circa un terzo delle imprese consideri la conoscenza del
tedesco un titolo di merito preferenziale nei colloqui di assunzione. Allora lo strapotere dell' inglese
non ha del tutto spazzato via le altre lingue? «Un buon inglese ormai viene dato quasi per scontato.
Non costituisce più un vantaggio competitivo, ma una condizione necessaria. La conoscenza del
tedesco invece in un colloquio d' assunzione impressiona molto, perché dimostra una capacità di
approfondimento e un' apertura internazionale che vanno oltre gli standard». Insomma, chi si
presenta sfoggiando un buon tedesco in generale fa una bella figura. Ma dov' è che davvero non se
ne può fare a meno? «Non dimentichiamo che la Germania è il nostro primo partner commerciale:
nell' area dell' import-export e negli istituti di credito più impegnati su quel fronte, senza il tedesco
non si va da nessuna parte. Per non parlare del turismo, evidentemente, dove i tedeschi sono molto
presenti, soprattutto in certe aree costiere». E a livello di management? «Naturalmente per arrivare
ai piani alti delle filiali italiane di aziende tedesche è necessaria una buona conoscenza della lingua.
Diversi top manager italiani, come Franco Tatò, sono arrivati in alto dopo aver fatto carriera in un'
azienda tedesca. E lì non si scherza, non basta una conoscenza superficiale, che si sgretola alla
prima difficoltà». Il guaio è che gli italiani spesso credono di conoscere le lingue, ma alla prova dei
fatti non le sanno davvero. Magari masticano qualche parola, ma quando si tratta di sostenere una
conversazione approfondita restano al palo... «Non siamo certamente un popolo di poliglotti. Basti
pensare che del mio dizionario "Il Tedesco nell' Economia", pubblicato in Italia da Zanichelli e in
Germania da Langenscheidt, sono state vendute molte più copie in Germania che in Italia. Ma
mentre la Germania è la locomotiva economica d' Europa, in Italia i tedeschi ci vengono perlopiù
per trascorrere le vacanze. Quindi dovrebbe essere più importante per noi approfondire il tedesco
economico, piuttosto che l' italiano economico per loro. E invece succede il contrario. Si tratta
evidentemente di una differenza culturale: i tedeschi studiano le lingue più in profondità rispetto
agli italiani». Nei suoi corsi lei insegna il linguaggio dei mercati finanziari, della contrattualistica,
della fiscalità. Chi viene a imparare queste cose? «Quando si parla di contratti e bisogna scendere
nei particolari, non si contano i casi in cui un affare non va in porto proprio per l' ignoranza nella
lingua del partner. Fra i miei studenti ci sono molti lavoratori, che ritornano a studiare dopo essere
usciti da facoltà scientifiche o da Economia, quando si rendono conto che manca qualcosa d'
importante alle loro conoscenze. Anche per chi ha compiuto studi storici, filosofici o archeologia, se
vuole andare in profondità, la conoscenza del tedesco diventa indispensabile». Quali sono le altre
lingue, oltre l' inglese, che insidiano lo studio del tedesco? «C' è molto interesse per lo spagnolo,
direi quasi prevalente ormai sul tedesco. Da un lato è più facile per gli italiani, dall' altro attrae per
la sua vasta diffusione e per l' estremo dinamismo dell' economia iberica. Ma avanza rapidamente
anche il cinese, che qui a Mediazione linguistica si sta attestando come quarta lingua: un fenomeno
che va di pari passo con la crescente delocalizzazione delle imprese manifatturiere verso Oriente».

Piergiulio Taino, autore del dizionario Zanichelli «Il tedesco dell' economia», è docente di Lingua
tedesca alla Statale di Milano e ha insegnato per 15 anni alla Scuola superiore per interpreti e
traduttori dell' università di Trieste, dopo una laurea in Lingue alla Cattolica e un dottorato a
Colonia.

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