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Wittgenstein afferma che la verità di un’affermazione non corrisponde alla sua veridicità, la quale

è garantita da criteri di verifica. L’esempio del sogno raccontato.

L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche

I criteri di verità dell’ammissione che io avevo pensato questa cosa cosí e cosí, non sono i criteri
della descrizione conforme a verità di un processo. E l’importanza dell’ammissione vera non
consiste nel fatto che essa riproduce con sicurezza e correttamente un qualche processo. Consiste
piuttosto nelle particolari conseguenze che si possono trarre da un’ammissione, la cui verità è
garantita dai particolari criteri della veridicità.

(Supponendo che i sogni ci potessero dare informazioni importanti su colui che sogna, allora
sarebbe il racconto veridico del sogno a darci l’informazione. La questione, se la memoria di colui
che ha sognato lo inganni, quando, dopo il risveglio, ci racconta il suo sogno, potrebbe non sorgere;
a meno che non introducessimo un criterio interamente nuovo per la ‘concordanza’ del racconto con
il sogno, un criterio che distingue, qui, una verità della veridicità.)

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