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IL MODELLO DELLE
ṢAḤĀBIYĀT
PER LE DONNE DI OGGI
di:
Maulana Abdus-Salām Nadwi
CREDENZE ................................................................................... 12
Tawḥīd (unicità di Allāh) ............................................................ 12
Distanziarsi dal politeismo ........................................................ 12
Il credo nella profezia di Muḥammad ....................................... 13
`IBĀDĀT ....................................................................................... 15
Ṣalāh .......................................................................................... 15
L’offerta della preghiera in congregazione ........................... 15
La ṣalāh di Jumu`ah .............................................................. 15
La ṣalāh di ŝurūq ................................................................... 16
La ṣalāh di Tahajjud .............................................................. 16
Zakah e Ṣadaqāt ........................................................................ 16
Carità verso amici e parenti ................................................. 17
L’assistere il povero secondo le loro necessità ...................... 18
Il Digiuno ................................................................................... 18
Digiunare continuamente .................................................... 18
Digiuni facoltativi ................................................................ 19
Digiuno in favore del deceduto ............................................. 19
I`tikāf ......................................................................................... 19
Ḥajj ............................................................................................ 20
Ḥajj per conto dei genitori .................................................... 21
`Umrah ...................................................................................... 21
Jihād .......................................................................................... 22
Desiderio per il martirio ....................................................... 22
La pratica del Qur’ān ................................................................. 22
TRANSAZIONI ................................................................................ 63
CONCLUSIONE ................................................................................. 90
GLOSSARIO ...................................................................................... 97
GLOSSARIO DELLE
LETTERE ARABE
8
Proclamare l’Islām
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denti cominciarono a imporle numerose difficoltà. Il tormento più
pesante, fu che loro la fecero stare in piedi sulla calda sabbia di
Makkah, legandola con catene d’acciaio. Nonostante questo, lei ri-
mase costante nell’Islām. Un giorno loro la legarono come sovente
facevano e la costrinsero a stare in piedi sotto il caldo sole, quando
Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam apparve. Dopo averla vista,
disse: “Abbi pazienza, sarai ricompensata con il paradiso.” Tutta-
via, i miscredenti non furono soddisfatti di questa punizione che le
avevano riservato. Abū Jahl la martirizzò conficcandole una lancia
nelle sue parti intime, così lei fu benedetta con la virtù di essere
la prima martire dell’Islām. Questo è una grande virtù in favore
delle Ṣaḥābiyāt che una Ṣaḥābiyāt fu la prima persona ad accettare
l’Islām e una Ṣaḥābiyāt fu la prima persona a essere benedetta con
il martirio.
1
Il suo nome era Faṭimah
2
Una schiava della sua famiglia
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ne l’uomo abbia correlazione dall’aiuto e l’assistenza di tutti i suoi
amici e parenti intimi, la vita di una donna si aggira interamente at-
torno all’aiuto e l’assistenza di suo marito. Lei non può fare a meno
di lui in nessuna circostanza. Se un figlio taglia le relazioni con suo
padre e viceversa, entrambi possono condurre una vita normale.
Ma quando una donna si separa da suo marito, diventa assolu-
tamente indifesa e bisognosa. Ciononostante, molte Ṣaḥābiyāt
tagliarono le loro complesse relazioni per la causa dell’Islām e si
separarono per sempre dai loro mariti miscredenti. Dopo il trattato
di Ḥudaybiyyah, fu rivelato il seguente verso:
3
Interpretazione significativa
11
CREDENZE
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re che Lāt e ‘Uzzā4 la avessero accecata. Tuttavia, lei replicò esplici-
tamente: “Lāt e ‘Uzzā non sono nemmeno a conoscenza di quelle
stesse persone che li adorano [così come possono causare que-
sto?] – in verità, questo proviene da Allāh Ta`āla”.
Nei giorni della jāhilīyyah, gli Arabi erano soliti tenere un rasoio
sotto il letto del bambino e lo facevano credendo che, in questo
modo, il bambino sarebbe stato protetto dalle disgrazie. Una vol-
ta, `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā notò un rasoio a fianco alla testa di
un bambino. Lei fermò [i genitori] dal far ciò e disse: “Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam detestava amuleti di questo tipo”.
Il punto focale del politeismo presso gli Arabi era che gli idoli era-
no collocati in ogni abitazione. Tuttavia, le Ṣaḥābiyāt espressero
la loro ripugnanza verso essi in ogni occasione. Quando Hind bint
‘Utbah raḍiya-Llāhu `anhā accettò l’Islām, ruppe e frantumò tutti
gli idoli che erano in casa sua e rimarcò: “È a causa vostra che noi
eravamo così ingannati”.
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oltre ad essere fermamente assorbito nel cuore delle Ṣaḥābiyāt, fu
allo stesso modo assorbito nei cuori delle loro giovani figlie. Una
volta Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam si rivolse ad una gio-
vane ragazza dicendole: “Possa tu non crescere” a causa della sua
ferma convinzione in Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam, cre-
dette a ciò e andò piangendo da Umm Sulaym raḍiya-Llāhu `anhā
per lamentarle che Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam avesse
fatto questo cattivo du`ā’ contro di lei, e quindi non sarebbe mai
invecchiata. Umm Sulaym raḍiya-Llāhu `anhā andò da Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam e chiese: “Perché hai fatto questo
cattivo du`ā’ contro questa mia povera bambina?”. Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam iniziò a ridere e disse: “Sono un essere
umano – divengo felice come gli esseri umani diventano felice e mi
arrabbio come gli esseri umani si arrabbiano. Se ho fatto un du`ā’ a
una persona che non lo meritava, esso diverrà una fonte di purità,
pulizia e pietà per quella persona.”
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`IBĀDĀT
Ṣalāh
La ṣalāh di Jumu`ah
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Nonostante `Umar radiyAllāhu `anhu disapprovasse, non le proibì esplici-
tamente di farlo, a causa del Ḥadīṯ di Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam
che afferma che alle donne non dovrebbe essere impedito di andare in masjid.
Allo stesso tempo, noi teniamo a mente l’opinione di `Ā’iŝah radiyAllāhu `anhā,
quando disse che: se Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam fosse stato presen-
te nella sua epoca, avrebbe sicuramente proibito alle donne di andare in masjid.
Ciò sulla base che gli ‘ulamā’ non condannano le donne che si recano nel masjid.
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La ṣalāh di ŝurūq
La ṣalāh di Tahajjud
Zakah e Ṣadaqāt
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ciali egli chiese: “Vuoi dare la zakah con questi bracciali?”. Lei re-
plicò: “No”. Allora lui chiese: “Ti piacerebbe se Allāh le farebbe in-
dossare bracciali di fuoco nel Giorno del Giudizio al posto di questi
bracciali d’oro?”. Sentendo questo, immediatamente li rimosse e
li diede a Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam dicendo: “Questi
sono per Allāh e il suo Rasūl”.
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Una volta Umm Salamah raḍiya-Llāhu `anhā chiese a Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam: “Se do la ṣadaqah ai figli di Abū Sala-
mah, sarò ricompensata? Non posso abbandonarli [in questo stato
di povertà] perché sono i miei figli”. Egli rispose: “Sì, riceverai ri-
compensa per questo”.
Il Digiuno
Digiunare continuamente
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potesse ottenere il martirio. Invece, Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi
wa sallam faceva du`ā’ per il suo benessere. Infine gli chiese di
mostrargli un tale atto per il quale Allāh Ta`āla lo avrebbe ricom-
pensato abbondantemente. Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sal-
lam gli ordinò di digiunare. Quindi iniziò a digiunare assiduamente.
Anche sua moglie e la sua serva si unirono a lui nel digiuno. Questo
loro digiuno divenne caratteristica saliente della sua casa. Se in un
particolare giorno del fumo si levava dal comignolo della loro casa,
la gente pensava che vi erano degli ospiti in casa loro. Se non era
così, perché mai del cibo sarebbe stato cotto lì durante il giorno?
Digiuni facoltativi
I`tikāf
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va richiesto che fosse montata una tenda per I`tikāf, `Ā’iŝah raḍiya-
Llāhu `anhā impiantò la su tenda separatamente. Vedendo questo,
anche tutte le altre mogli di Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam
impiantarono le loro tende.
Ḥajj
Sebbene Ḥajj sia obbligatorio solo una volta nella vita, come sareb-
bero potute essere soddisfatte le Ṣaḥābiyāt compiendolo una sola
volta? Pertanto loro erano solite compiere Ḥajj ogni anno. Una
volta, `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā chiese il permesso di Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam per il Jihād. Egli rispose. “Il miglior
Jihād è un Ḥajj accettato (Ḥajj al-mabrur)”. Perciò lei non lasciò
passare anno senza aver compiuto Ḥajj.
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Quando anticipatamente capivano di mancare il Ḥajj per un valido
motivo, le Ṣaḥābiyāt erano solite diventare molto afflitte. Durante
il Ḥajjat al-Widā’, `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu anhā non poté eseguire il
Ḥajj per via del suo periodo mestruale mensile. Dopo essere pas-
sato da lei, Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam notò che stava
piangendo. Egli chiese: “Perché piangi?”. Lei rispose: “Non ho an-
cora compiuto il mio Ḥajj”. Egli rispose: “Gloria ad Allāh! Questa è
una cosa naturale. Completa tutti i riti del Ḥajj ma non eseguire il
ṭawāf della Ka`bah”.
`Umrah
Che la `Umrah sia farḍ o no, le Ṣaḥābiyāt erano solite compierla re-
golarmente. Se capitava loro di mancarla, diventavano molto afflitte.
Durante il Pellegrinaggio dell’addio, Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa
sallam annunciò che coloro che non avevano i loro animali per il sa-
crificio potevano compiere la `Umrah. Quando entrò nella sua tenda,
vide `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā che piangeva. Quando le domandò il
motivo, lei rispose: “Io sono stata giustificata per le mie mestruazioni,
ma il popolo sta prendendo una doppia ricompensa [per il Ḥajj e per
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la `Umrah] mentre io sto ricevendo una sola ricompensa”. Egli rispo-
se: “Non essere preoccupata, Allāh ti concederà anche la ricompensa
della `Umrah”. Ciononostante la inviò con `Abdur Raḥmān ibn Abī
Bakr6 raḍiya-Llāhu `anhumā a Tan’im dove lei indossò il iḥrām per la
`Umrah e completò la sua `Umrah nella metà della notte.
Jihād
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Egli era suo fratello
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Uno schiavo mudabbir è uno il cui padrone lo può ottenere con un impiego e
acquistare la sua libertà con il reddito che ottiene
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anche un minimo torto sarà ricompensato per esso’ è estrema-
mente severo”. Egli rispose: “O `Ā’iŝah! Non sai che se anche una
spina punge un Musulmano, egli sarà ricompensato per essa dai
suoi peccati?”. Lei rispose: “Ma Allāh dice: ‘Egli terrà conto di ogni
singolo peccato’”. Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam rispose:
“Questo significa che ogni opera sarà presentata ad Allāh. Solo co-
lui il cui conto sarà controverso sarà punito”.
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ASTENERSI DALLE PROIBIZIONI DELLA ŜARĪ`AH
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Una Ṣaḥābiyah aveva dato la sua schiava in carità alla madre. Quan-
do sua madre morì, apparve un dubbio sulla proprietà di questa
schiava perché l’aveva data in carità, e non è permesso riprendere
indietro la carità. Sua madre era divenuta proprietaria di questa
schiava e dopo la sua morte lei aveva ereditato questa schiava. Po-
teva quindi riceverla in eredità. Con lo scopo di rimuovere questo
dubbio, andò da Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam ed espose
la situazione. Egli rispose: “Hai ricevuto la ricompensa della carità
e lei ora è sotto tua proprietà come eredità”.
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Lei era la figlia di Abū Bakr raḍiya-Llāhu `anhu e sorella di `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu
`anhā
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DIFFERENTI ASPETTI DELLA VITA RELIGIOSA
Il ricordo di Allāh
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La volontà e il desiderio per la `ibādah, allevia tutte le difficol-
tà fisiche. Questa volontà e desiderio si trovava nelle Ṣaḥābiyāt.
Pertanto, esse sopportavano tutti i tipi di difficoltà conseguendo
i comandi dell’Islām con tutto il cuore. Ḥamnah bint Jaḥaŝ raḍiya-
Llāhu `anhā fu una Ṣaḥābiyah. Era sua abitudine compiere conti-
nuamente la ṣalāh. Così legò una fune ai pilastri del masjid. Ogni
volta che si sentiva stanca, faceva una pausa facendosi supportare
da questa fune. Quando Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam
vide ciò, disse: “Lei dovrebbe soltanto compiere il totale di ṣalāh
di cui è capace. Quando diventa stanca, deve sedersi.” Egli quindi
ordinò che la fune fosse slegata e scartata.
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Egli era suo nipote
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RISPETTO PER RASŪLULLĀH
Ṣallallāhu `alayhi wa sallam
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nitore. Lei custodì questo contenitore e quando qualcuno si ammala-
va o c’era un’occasione che richiamava l’acquisizione di benedizioni,
faceva bere l’acqua e altre bevande da questo contenitore.
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Ciò era permesso a quel tempo poiché la regola riguardante il purdah non
era stata ancora rivelata. (Riferimento al Musnad Ibn Ḥanbāl, vol. 6, p. 380 per
i dettagli)
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Ogni qual volta le Ṣaḥābiyāt erano in presenza di Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam, indossavano tutti i loro vestiti per ri-
spetto e onore verso di lui. Una Ṣaḥābiyah disse: “Indosso tutti i
miei vestiti e poi vado da Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam.”
Supportare Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam
Servire Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam
Le Ṣaḥābiyāt erano solite servire Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa
sallam come loro più grande onore e privilegio. Salma raḍiya-Llāhu
`anhā servì Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam con tale devo-
zione che ricevette il titolo di “Serva di Rasūllullāh ṣallallāhu `alay-
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hi wa sallam”.
Safinah fu la schiava della madre di Salma. Lei volle liberarla a
condizione che avrebbe impiegato il resto della sua vita serven-
do Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam. Lei rispose: “Anche se
tu non stabilissi questa condizione, vorrei non smettere di servirlo
fino alla morte”.
Anche le piccole figlie delle Ṣaḥābiyāt erano solite fare molte lodi
a Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam. Quando emigrarono da
Makkah ed entrarono a Madīnah, le bambine iniziarono a suonare
il duff e recitarono il seguente distico:
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ci invita a Lui [per essere stata inviata a noi una tale
nobile persona come Rasūllullāh]”.
“E fra noi c’è un Profeta che conosce ciò che avverrà domani.”
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Una volta un mendicante andò da `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā e
lei gli diede un pezzo di pane. Poi arrivò una persona ben vestita e
lei lo fece sedere e gli diede un intero pasto. La gente la contestò
a causa di questa disugualità e differenza. Lei replicò: “Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam disse: “Tratta le persone in base alla
loro condizione”.
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e le disse: “Tu sai che non posso cedere il mio turno [la mia notte
con Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam] a qualcuno in cam-
bio di qualcosa in questo mondo. Tuttavia, se tu puoi migliorare
il piacere di Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam per me, sono
pronta a cederti il mio turno”. `Ā’iŝah h raḍiya-Llāhu `anhā mostrò
la sua disponibilità e si coprì con un panno tinto di zafferano. Poi
schizzò dell’acqua su di esso così che la fragranza si diffondesse.
Quindi andò dal Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam e sollevò
la cortina della sua tenda. Vedendola egli disse: “`A’iŝah, non è il
tuo turno stanotte!” Lei rispose [con il seguente verso del Qur’an]:
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inviò una proposta a una donna Anṣārī sul suo conto. Lei replicò
che si sarebbe consultata per primo con sua madre. Quando sua
madre sentì il nome di Jālbib, rigettò la proposta. Ma la donna dis-
se: “Non posso rifiutare la proposta di Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi
wa sallam. Affidatemi nelle mani di Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi
wa sallam e farà sì che nessuna afflizione mi colpisca”.
Ospitare Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam
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Amore per Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam
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focacce rotonde di pane
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CARATTERE VIRTUOSO ED EDUCAZIONE
Astinenza
Una volta, lei stava digiunando e in casa non c’era nulla a parte un
pezzo di pane. Un povero stava mendicando, così lei chiese alla
sua schiava di dare quel pane al mendicante. La schiava le chie-
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se: “Con cosa romperai il digiuno?” Lei rispose: “Dallo e basta”.
La sera, qualcuno le mandò della carne. Vedendola, chiamò la sua
schiava e le disse: “Questa carne è meglio del tuo pezzo di pane”.
Generosità
`Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā fu così generosa che tutto ciò che ve-
niva in suo possesso era dato in elemosina. `Abdullāh ibn Zubayr
raḍiya-Llāhu `anhu provò a fermarla dalla sua eccessiva generosi-
tà. Fu talmente irritata e infastidita al tal punto che giurò di non
rivolgergli più la parola.
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Fra le nobili mogli del Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam,
Zaynab bint Jaḥaŝ raḍiyalahu `anhā fu particolarmente generosa.
Lei lavorava la pelle con le sue stesse mani e tutto quello che ne
ricavava, soleva donarlo ai poveri. Una volta Rasūllullāh ṣallallāhu
`alayhi wa sallam si rivolse alle sue mogli dicendo: “Fra voi, colei le
cui mani sono più lunghe, mi incontrerà [lasciando questo mondo]
per prima”. Sentendo ciò, le mogli iniziarono a misurarsi le mani. Le
mani di Zaynab erano le più corte. Tuttavia, quando fu lei la prima
a morire, le altre mogli capirono che quando Rasūllullāh ṣallallāhu
`alayhi wa sallam aveva detto “le mani più lunghe” aveva inteso
“la più generosa”.
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nominato comandante di un’armata. `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā in-
terrogò una persona riguardo alla leaderŝip di Mu’awīyah raḍiya-
Llāhu `anhu. La persona rispose: “Non ci sono mancanze in lui.
Tutti lo elogiano. Quando qualche cammello si smarrisce, egli lo
rimpiazza con un altro. Qualche cavallo muore e lo rimpiazza con
un altro cavallo. Quando qualche schiavo scappa, lui lo sostituisce
con un altro schiavo”. Sentendo questo `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā
disse: “Cerco il perdono da Allāh se dovessi avere odio verso lui
solo perché ha ucciso mio fratello. Ho sentito Rasūlullāh ṣallallāhu
`alayhi wa sallam fare la seguente supplica: ‘O Allāh! A colui che
mostra benevolenza alla mia Ummah, mostra a lui benevolenza. E
a colui che opprime la mia Ummah, sii duro con lui’.
Ospitalità
Onore personale
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Pazienza e forza d’animo
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`anhā si ammalò. `Abdullāh ibn Zubayr raḍiya-Llāhu `anhu andò a
visitarla. Dopo essersi informato sulla sua salute, disse: “C’è molto
conforto nella morte”. Lei rispose: “Forse tu speri che lascio velo-
cemente questo mondo, [affinché non debba provare molto dolo-
re]. Ma finché questi due miei desideri non sono soddisfatti, non
vorrei morire. I miei desideri sono che: o divieni martire cosicché
io possa esercitare pazienza per la tua morte, o che tu vinca la
guerra cosicché possa essere soddisfatta di te”. Alla fine, quando fu
martirizzato, Ḥajjaj lo fece appendere a una croce. Nonostante la
sua malattia fisica e la sua condizione, lei andò a guardare questa
triste scena. Invece di lamentarsi e piangere, andò in direzione di
Ḥajjaj e disse: “Non è arrivato il tempo per questa persona che è
stata sospesa di essere abbassata?”.
Coraggio
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non posso farlo”. Safiyyah raḍiya-Llāhu `anhā scese da sola e ri-
mosse un paletto dalla fortezza. Allora lo colpì con tale forza che
morì immediatamente.
Astinenza
Spensieratezza e vivacità
Riserbo
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podiché sussurrò qualcosa che la fece ridere. Quando Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam lasciò la vita terrena, tutte le mogli le
chiesero la ragione di quanto accaduto in precedenza. Lei rispose:
“Non posso rivelare il segreto di Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa
sallam finché è vivo”.
Castità
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Nemmeno pensavano di commettere tali peccati, se qualche
Ṣaḥābiyah era accusata di qualche crimine, avrebbe perso i sensi
e il controllo sulla sua mente. Quando `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā
fu accusata di un crimine durante l’incidente di ifk12, si abbatté in-
teriormente, fu sopraffatta da una forte febbre e iniziò a piangere
profusamente.
12
Questo si riferisce all’episodio che accadde al ritorno di Rasūlullāh ṣallallāhu
`alayhi wa sallam dalla spedizione di Banū Muṣtaliq. Prima che la carovana di
Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam potesse rientrare a Madeenah, si fermò
presso un luogo. I membri della carovana scesero per svolgere i loro bisogni,
necessità ecc. Anche `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā scese. Dopo aver svolto i suoi
bisogni, fece per tornare alla carovana. Sul ritorno, però, realizzò che la sua col-
lana era caduta da qualche parte, così retrocedé per cercarla. Nel momento
in cui ritornò alla carovana, scoprì che essa era già partita. Quelli che erano
responsabili del suo cammello non si erano accorti che lei non c’era perché era
così leggera a causa della giovane età. [Si dovrebbe prendere nota che a quel
tempo le donne usavano sedersi in una portantina posta sul cammello. Non era
dunque possibile sapere chi vi era all’interno]. Vi era anche un Ṣaḥābi di nome
Ṣafwān ibn al-Mu’ṭṭal as-Sulamee raḍiya-Llāhu `anhu che era rimasto indietro.
Raggiunto il luogo, trovò `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā. Osservò immediatamente
il purdah, la fece sedere sul cammello e la condusse fino al raggiungimento della
carovana principale. Nessuno prestò attenzione all’accaduto poiché non c’era
nulla d’insolito in ciò. Tuttavia, il capo degli ipocriti, `Abdullāh ibn ‘Ubayy, trovò
in ciò un’opportunità per accusare `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā di adulterio e così
disonorare Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam. Anche certi Musulmani di
fede debole cominciarono a dubitare della sua innocenza. Questo causò un tu-
multo in Madeenah fino a quando Allāh non rivelò i seguenti versi che assolsero
completamente `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā da ogni crimine. I versi sono: “Coloro
che avanzano la calunnia [contro `Ā’iŝah] sono un gruppo tra voi. Non considera-
telo un male per voi. In verità, è un bene per voi. Ogni uomo tra loro sarà pagato
con ciò che avrà guadagnato dal peccato, e così per colui che ha il più grande
contributo in ciò, avrà un grande tormento. Perché, dunque, i credenti, uomini
e donne, quando odono [la calunnia], non pensano bene delle loro persone e
dicono: ‘Questa è una bugia evidente’” [24:11-12]
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RELAZIONI SOCIALI E RAPPORTI
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ṣallallāhu `alayhi wa sallam rispose: “Si”. Lei ritornò indietro e aiu-
tò sua madre.
Scambiare i doni
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Cooperazione reciproca
Visitare il malato
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Prendersi cura del malato
Zaynab raḍiya-Llāhu `anhā era nel suo marad ul-mawt, così `Umar
raḍiya-Llāhu `anhu inviò un messaggio alle mogli del Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam chiedendo chi fosse pronta ad assister-
la. Tutte le mogli risposero che erano pronte ad assisterla. Quando
morì, egli inviò un messaggio chiedendo loro chi la avrebbe lavata
e sepolta. Tutte risposero che lo avrebbero fatto.
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pi della Jāhilīyyah una certa famiglia venne e pianse sopra ai no-
stri deceduti. Andrò quindi a ricambiare per uno dei loro morti”.
Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam le permise di farlo. 13
13
Questo permesso fu concesso solo a lei e solamente per quella particolare
famiglia. Ella non offrì tali condoglianze a nessun’altra famiglia. Un’altra spiega-
zione è che il permesso fu concesso a condizione che le condoglianze fossero
nei limiti della Ŝaree’ah. (Riferimento al commentario di An-Nawawee su Saḥīḥ
Musleem, vol. 6, pag. 477, Beirut edition).
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`Abdullāh ibn Abī Bakr raḍiya-Llāhu `anhu morì in Abissinia e il suo
corpo fu sepolto a Makkah. Per il profondo amore per lui, `Ā’iŝah
raḍiya-Llāhu `anhā andò alla sua tomba e recitò un famoso poema:
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e rimproverò i kuffār.
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degli orfani.
Allevare i bambini
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sta richiesta. Voleva concedere questo permesso a cuore aperto e
con generosità. Tuttavia, non avrebbe accordato il permesso senza
prima di averlo chiesto a suo marito. Così gli disse: “Se ti do il per-
messo e Zubayr non vuole, sarà per me un problema. È meglio che
tu venga a chiedermi quando Zubayr è presente”. Egli ritornò dopo
e disse: “O madre di `Abdullāh! Sono una persona bisognosa. De-
sidero vendere la mia merce all’ombra del tuo muro”. Lei rispose:
“In tutta Madīnah, questa è l’unica casa che hai trovato!” Zubayr
raḍiya-Llāhu `anhu disse: “Quale male può colpirti che neghi a un
povero di svolgere i suoi affari?” E questa era la sua vera intenzio-
ne, ovvero far concedere il permesso da lui (Zubayr raḍiya-Llāhu
`anhu) stesso. Questa povera persona ottenne quindi il permesso.
Lei era estremamente generosa e pertanto amava dare in carità e
ṣadaqah. Tuttavia, non aveva nient’altro che i beni di suo marito
e non poteva spenderli senza il suo permesso. Alla fine, andò da
Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam e gli chiese: “Se dò in carità
coi beni di Zubayr, commetterò un peccato?” Lui le disse di dare
tutto ciò che voleva.
Compiacere il marito
54
mento di Allāh Ta`āla. Nonostante tutto questo, lui non mi guarda
e volta la sua faccia. Allora lo giro verso di me, ma lui continua
a voltarsi”. Quando arrivò Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam
menzionò ciò anche a lui. Egli rispose: “Va’ e resta obbediente a
tuo marito”.
55
‘Atikah raḍiya-Llāhu `anhā amò molto il suo primo marito, `Abdullāh
bin Abī Abakr. Quando ottenne il martirio a Ta’if, lei compose la se-
guente ode per lui: “Ho giurato che i miei occhi rimarranno dolenti
per te, e il mio corpo trascurato”.
Da allora, `Umar raḍiya-Llāhu `anhu la sposò. `Alī raḍiya-Llāhu
`anhu che era presente nel loro walimah, le ricordò della lode che
aveva composto, così lei iniziò a piangere. Quando `Umar raḍiya-
Llāhu `anhu fu martirizzato, lei compose un’ode anche per lui. Poi
sposò Zubayr raḍiya-Llāhu `anhu. Quando anch’egli divenne mar-
tire, anche per lui compose un ode.
Servire il marito
56
tecipò alla Battaglia di Ṭabūk. A tutti i musulmani fu ordinato di
boicottarlo. A sua moglie di rompere le relazioni con lui. Infine,
lei andò da Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam e disse: “Egli è
vecchio e non ha servi che lo assistano. Se lo servo e assisto, sarai
scontento?” Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam rispose: “No”.
14
L’applicazione di profumo mentre si è in iḥrām non è permessa. Tuttavia, è
permesso usarlo e dopo rimuoverlo.
57
MODO DI VIVERE
Povertà
Abbigliamento
58
Abitazioni
Effetti domestici
Gioielli
Cosmetici
59
Compiere le proprie commissioni
60
le che solitamente arrivava da Ta’if. Per questo, la sua posizione
finanziaria era migliore di tutte le mogli di Rasūllullāh ṣallallāhu
`alayhi wa sallam. Alcune Ṣaḥābiyāt erano anche solite cucire ve-
stiti.
Purdah
Una volta, Aflah ibn Abil Qays raḍiya-Llāhu `anhu andò incontro
ad `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā. Lei immediatamente si nascose. Di-
fronte a ciò egli disse: “Perché osservi il purdah con me? Sono tuo
zio”. Lei disse: “Come stai zio mio?” Egli rispose: “La moglie di mio
fratello ti ha allattata”. Lei rispose: “Un uomo non mi allatta”.
61
Ṣaḥābiyāt non erano in linea con questo purdah consuetudinario.
Il loro purdah era in totale conformità con la Ŝarī`ah. Se la Ŝarī`ah
permetteva loro di venire in presenza di una certa persona, lo
avrebbero fatto. Tuttavia, al momento in cui la Ŝarī`ah imponeva li-
miti a questo riguardo, loro immediatamente avrebbero osservato
il purdah proprio con quella persona. È riportato da `Ā’iŝah raḍiya-
Llāhu `anhā che non è necessario osservare il purdah con i propri
schiavi. E per questa ragione che lei era solita andare in presenza di
Abū `Abdullāh Salim raḍiya-Llāhu `anhu che fu uno schiavo molto
pio, e parlava anche con lui in modo informale. Un giorno egli andò
e la informò che Allāh Ta`āla lo aveva reso libero e che non era più
uno schiavo. `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā immediatamente osservò
il purdah con lui e non andò più in sua presenza per il resto della
sua vita.
62
TRANSAZIONI
Rinunciare ai debiti
15
Uno schiavo mukātab è colui a cui è permesso pagare per ottenere la sua
libertà a un prezzo accordato con il suo padrone. Sul pagamento del prezzo pat-
tuito, egli è libero.
16
Ciò perché una delle condizioni quando si regala qualcosa a una persona è
che quest’ultima deve prendere possesso di esso. Solamene dopo sarà divenuta
il suo proprietario.
63
Quando Abū Bakr raḍiya-Llāhu `anhu fu quasi sul punto di lasciare
questo mondo, le disse: “Se tu avessi preso possesso degli alberi che
ti ho dato, sarebbero stati tuoi. Tuttavia, essi sono ora inclusi nella
mia eredità, gli eredi di ciò sono i tuoi fratelli e sorelle. Dovrai quin-
di distribuire l’eredità secondo la legge imposta dal Qur’ān”. `Ā’iŝah
raḍiya-Llāhu `anhā rispose: “Anche se ci fosse stato più vantaggio di
questo, lo avrei comunque lasciato per loro”.
64
SERVIZI RESI
Servizi religiosi
Diffusione dell’Islām
65
Abī Jahal. Lei accettò l’Islām il giorno in cui Makkah fu conquista-
ta dai Musulmani. Ma suo marito fuggì in Yemen. Lei viaggiò ver-
so lo Yemen e lo invitò all’Islām. Egli accettò l’Islām e si presentò a
Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam. Vedendolo esultò con gioia.
Servire i mujahidīn
66
nobile atto. Il loro compito più prezioso fu bendare e prendersi
cura dei feriti e a ristorare i mujaidīn. Compivano questo compito
con grande sincerità e dedizione. Diverse Ṣaḥābiyāt parteciparono
alla battaglia di Ḳaybar. Quando Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa
sallam seppe di questo, si rivolse a loro con tono veramente scon-
tento: “Con chi siete venute e chi vi ha dato il permesso di venire?”
Esse risposero: “O Rasūlullāh! Noi tagliamo la lana e attraverso
questo siamo arrivate ad assistere sulla via di Allāh. Abbiamo tutte
le medicazioni ed altre necessità per i feriti, raccogliamo le frecce
per i mujahidīn e gliele portiamo, e facciamo loro da bere sattū 17.
17
Una bevanda di orzo
67
di darlo a sua moglie, Umm Kulṯūm raḍiya-Llāhu `anhā. Egli rispo-
se: “Umm Salit è più indicata per questo, perché nella battaglia di
Uḥud lei ci portava l’acqua, la quale bevevamo”.
68
seppelliva la vecchia copertura nella terra così che essa non fosse
utilizzata dalle mani impure dell’uomo [faceva questo per rispetto
e onore della copertura]. Ŝaybah ibn ‘Uṯmān, che fu il principa-
le tutore della Ka`bah, a quel tempo menzionò questa situazione
ad `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā. Lei immediatamente comprese che
quest’onore e rispetto per la copertura della Ka`bah non era in ac-
cordo con la Ŝari’āh e che Allāh e il Suo Rasūl ṣallallāhu `alayhi wa
sallam non avevano ordinato questo. Inoltre era possibile che ciò
avesse condotto alla corruzione della fede e innovazioni nel futu-
ro. Quindi disse a Ŝaybah: “Questo non è corretto. Una volta che
la copertura della Ka`bah è tolta e una persona la tocca con mani
impure, anche allora non c’è male in questo. Invece [di seppellirla],
dovreste vendere la vecchia copertura e i soldi che ne ricavate,
darli ai poveri e ai viaggiatori”.
Iḥtisāb
69
ibn Abī Bakr raḍiya-Llāhu `anhu andò a casa sua. Compì il suo wuḍū
in gran fretta e iniziò ad andare. Vedendo questo, lei disse: “O Abdur-
Raḥmān! Devi sempre compiere il tuo wuḍū nel modo corretto per-
ché ho sentito Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam dire che l’arto
che non viene bagnato nel wuḍū’ sarà maledetto con l’inferno.”
Una volta lei vide una donna che stava indossando del vestiario
con delle croci su di esso. Immediatamente rimproverò la donna.
Le chiese di rimuoverlo e la informò che ogni volta che Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam vedeva tale vestiario, lo faceva a pezzi.
Una volta sua nipote, Ḥafṣah bin `Abdir-Raḥmān andò da lei in-
dossando un velo sulla testa estremamente frivolo. Al momento in
cui lo vide, lo strappò con rabbia. Poi disse: “Non conosci tutte le
regole che Allāh Ta`āla ha rivelato in Sūrah Nūr18?”. Poi comprò un
altro velo consistente e lo fece indossare a sua nipote.
Contributo morale
18
Molte ingiunzioni riguardanti il purda e questioni relative sono menzionate
in questa sūrah. Le donne dovrebbero fare un punto di studio questa sūrah
in particolare.
70
Alcool
Fra i molti mali morali che erano diffusi tra le donne Ebrī, era quel-
lo che, quelle di loro che perdevano i propri capelli, si attaccavano
falsi capelli sulla testa. Ma, Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam
aveva proibito alle donne di fare ciò. Quando le donne iniziaro-
no a usare questi falsi capelli, dopo la morte terrena di Rasūlullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam, furono le Ṣaḥābiyāt a proibirono en-
faticamente di fare ciò. Una volta una donna disse a `Ā’iŝah raḍiya-
Llāhu `anhā: “Mia figlia è sul punto di essere sposata. A causa di
una malattia, i suoi capelli sono caduti. Posso attaccare finti capelli
sulla sua testa?” Lei rispose che Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa
sallam aveva maledetto tali donne.
Contributo intellettuale
71
to riguardante una particolare persona è rivelato, esso è sufficiente
per l’onore di quella persona. In base a ciò, Zaynab raḍiya-Llāhu
`anhā era molto fiera del verso che fu rivelato sul suo matrimonio.
`Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā perse una collana in uno dei suoi viag-
gi. Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam mandò alcuni Ṣaḥābah
a cercarla. Mentre la stavano cercando, si avvicinò il tempo della
ṣalāh. Offrirono la loro preghiera senza compiere il wuḍū’. Quan-
do ritornarono, riferirono ciò a Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa
sallam. Su questo, fu rivelato il verso concernente il tayammūm.
Usayd ibn Ḥuḍayr raḍiya-Llāhu `anhu considerò questo indicati-
vo del grande stato di `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā. Egli si rivolse a
lei dicendo: “Allāh ti ricompensi. Ogni qual volta fai esperienza di
qualche problema, Allāh Ta`āla provvede a te con una soluzione e
dispone benedizioni19 in essa per i Musulmani”.
Questo verso elevò il suo stato a tal punto che una volta `Umar
raḍiya-Llāhu `anhu era di ritorno dal masjid quando la incontrò sul-
la via. Egli la salutò. Lei rispose: “O `Umar! Ricordo il tempo quando
la gente si rivolgeva a te semplicemente come `Umar al mercato di
‘Ukkaz. Ora sei conosciuto come Amīr al-Mu’minīn. Dovresti dun-
que temere Allāh quando si tratta dei tuoi affari. E avere la comple-
ta convinzione nel fatto che quando una persona teme la punizione
di Allāh, quelli che sono lontani da Lui, gli saranno vicini e la per-
sona che teme la morte, avrà sempre la paura di essere nell’erro-
19
La benedizione qui allusa, è in riferimento al tayammūm che è sicuramente
una benedizione e una grande fonte di facilità per i Musulmani.
72
re”. Una persona che era con lui disse: “O sorella, hai parlato così
duramente al Amīr al-Mu’minin.” `Umar raḍiya-Llāhu `anhu disse:
“Lasciala stare. Lei è Ḳawlah bint Ḥakim e la moglie di ‘Ubadah Ibn
Samit. Allāh ha udito il suo discorso dai sette cieli [riferendosi al
precedente citato verso]. Per `Umar è quindi doveroso ascoltarla”.
73
te’”. È menzionato in un’altra narrazione che lei recitò il seguente
verso: “Quando tutta la terra sarà nella Sua mano nel Giorno del-
la Resurrezione, e i cieli saranno avvolti nella Sua mano destra”.
Dopo aver letto questo verso, lei gli chiese: “Quando non ci sarà
terra né cieli, dove sarà la gente?” Egli rispose che essi saranno
nel ṣirāt.
(1) Il correre fra Ṣafā e Marwah è uno dei riti del Ḥajj. Il versetto
Coranico riguardante questo rito è il seguente:
74
nel non andare attorno a loro”. Questo verso fu originariamente ri-
velato in riguardo agli Anṣār. Precedentemente all’Islām, gli Aus e i
Ḳazraj [due tribù presso gli Anṣār] adoravano l’idolo Manat. Questo
idolo fu collocato su Muŝallal. Quindi, consideravano male andare
attorno a Ṣafā e Marwah. Quando accettarono l’Islām, andarono
da Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam e si rivolsero a lui così:
“Noi usavamo fare ciò prima di accettare l’Islām. Qual è adesso la
regola?” E’ su questo che Allāh rivelò il verso che loro dovrebbero
andare attorno a Ṣafā e Mawrah e che non c’è male in ciò.
75
questo si preoccuparono che anche coloro che avevano creduto
iniziassero a smentirli. L’aiuto di Allāh arrivò subito dopo”.
[Int. sig.] “Se temi di non essere capace di agire giustamente con
gli orfani, allora sposate due, tre o quattro donne.” [Sūrah an-
Nisā’, 4:3]
76
rispose dicendo che in questo verso si afferma che prima di que-
sto, qualsiasi cosa è stata menzionata nel Qur’ān riguardo a loro vi
è stato recitato. Tale riferimento è stato fatto al verso menzionato
prima. Questa regola è riguardo a quei tutori che non desiderano
sposare le loro giovani orfane poiché esse non sono belle, né vo-
gliono che sposino qualcun altro poiché temono che i loro beni
(quelli delle orfane) vengano sottratti a loro controllo (quello dei
tutori).
(6) Il verso che si riferisce a una donna avente una lamentela con-
tro suo marito è quello che segue:
77
[Int. sig.] “Se una donna teme l’avversione da suo marito e la sua
disaffezione, allora non c’è male se si riconciliano. E la riconcilia-
zione è la cosa migliore.” [Sūrah an-Nisā’, 4:128]
La scienza del Asrar ad-Dīn si riferisce alla scienza nella quale la ragio-
ne e circostanze delle ingiunzioni della Ŝarī`ah sono spiegate e nella
quale i benefici della saggezza dietro ogni regola è spiegata. Questa
scienza è talmente intricata, che solo alcuni Ṣaḥābah che furono
competenti nella giurisprudenza islamica furono capaci di allestirne
i suoi principi base e i regolamenti. Questi pochi Ṣaḥābah furono:
78
`Umar, `Alī , Zayd, `Abdu-Llāh ibn `Abbās e alcuni altri raḍiya-Llāhu
`anhum. Quanto agli altri Ṣaḥābah, il loro sforzo in questa scienza è
limitato; come per le Ṣaḥābiyāt il cui contributo in questo riguardo
è molto ridotto. Tuttavia i misteri e i segreti che `A’ŝah raḍiya-Llāhu
`anhā ha svelato, compensano ampiamente questa mancanza. In-
fatti, il suo contributo sembra superare quello dei Ṣaḥābah. Il con-
tributo dei Ṣaḥābah in riguardo ai differenti aspetti di questa scien-
za è menzionato nei differenti libri di Aḥadīṯ. Tuttavia, il numero di
Masa’īl che `A’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā ha esposto, è maggiore del
loro. Lei ha superato i sopracitati Ṣaḥābah nello svelare misteri e
segreti della Ŝarī`ah e ha profusamente spiegato i motivi base delle
ragioni e circostanze dei differenti Masa’īl. Ad esempio, poiché il
rango morale delle donne al tempo di Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi
wa sallam era sicuro, era loro permesso offrire la propria preghiera
in congregazione in moschea. Tuttavia, quando ci fu una degene-
razione morale presso loro verso l’ultima parte della sua vita (di
`A’iŝah), lei chiaramente dichiarò: “Se Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi
wa sallam avesse visto i cambiamenti che le donne hanno introdot-
to nelle loro vite, avrebbe proibito loro di andare alla moschea così
come fu proibito alle donne dei Banū Isrā’īl”.
79
ma Sūrah rivelata fu Sūrah Mufaṣṣal, nella quale sono menzionati
il paradiso e l’inferno. Quando il popolo divenne propenso verso
l’Islām, fu rivelata la questione del Ḥalāl e del Ḥarām. Se la prima
cosa rivelata fosse stata che non si dovrebbe consumare alcool,
la gente avrebbe detto ‘Noi non lasceremo mai l’alcool’. Se fosse
stato rivelato del non commettere adulterio, avrebbero detto ‘Noi
non abbandoneremo mai l’adulterio’. Quando io ero ancora una
bambina che giocava per Makkah, il versetto “Il loro giorno pro-
messo è il giorno della resurrezione, e il giorno della resurrezione
è estremamente severo e molto duro” fu rivelato. Sūrah al-Baqa-
rah e Sūrah an-Nisā’ furono rivelate solo dopo che io ero con lui
[Rasūlullāh].”
20
Questa battaglia fu combattuta tra le tribù dei Aws e i Ḳazraj. Gli Anṣār di
Madīna appartenevano a queste due tribù. Questa battaglia fu combattuta tra
queste due tribù ininterrottamente per un perdo di 120 anni.
21
Riferito alla Battaglia di Bu’āṯ
80
Quando uno è in viaggio, le ṣalāwāt di quattro rak`āt sono ridotte a
due rak`āt. Esternamente potrebbe sembrare che due rak`āt siano
tralasciate al fine di semplificare le cose. Tuttavia, `Ā’iŝah raḍiya-
Llāhu `anhā fornì la ragione di questo: “A Makkah, erano obbliga-
torie due rak`āt di ṣalāh. Da quando Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi
wa sallam migrò a Madīnah, quattro rak`āt furono rese obbliga-
torie, mentre la ṣalāh durante il viaggio fu lasciata al suo numero
originale (due rak`āt).”
81
Al tempo del fajr, ogni cosa è più tranquilla e pacifica del resto del-
la giornata. Quindi, in riguardo al numero di rak`āt per la ṣalāh del
fajr ci si può chiedere come mai non sia di più. Invece, è il minore
di tutte le altre ṣalāh. `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā spiegò la ragione
di ciò: “Non è stata fatta aggiunzione al numero di rak`āt per la
ṣalāh fajr poiché la qirā’ah [la recitazione del Qur’ān] in queste due
rak`āt è più lunga. Pertanto, la riduzione nel numero di rak`āt è
stato compensato da una lunga qirā’ah.
Alcuni dei riti del Ḥajj, come il ṭawāf, correre in specifici posti,
fermarsi in certi luoghi, il lancio delle pietre ecc. apparentemen-
te possono sembrare fini a sé. Tuttavia, `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā
disse: “Compiere il ṭawāf della Ka`bah, correre fra Ṣafā e Marwah
e tirare le pietre sono stati prescritti per il ricordo di Allāh”.
Si può inoltre stimare da alcuni versi del Qur’ān che questi riti fu-
rono una forma di `ibādah nel tempo di Ibrāhīm `alayhi-ssalām.
In quanto al Ḥajj, esso è in commemorazione di Ibrāhīm `alayhi-
ssalām, le stesse forme di `ibādah sono prescritte.
23
Il 10 di Muḥarram
82
giorni del Ḥajj. Anche i Ḳalifā’ Ar-Raŝidūn usavano fermarsi in que-
sto posto. In conformità a ciò, `Abdu-Llāh ibn `Umar, considerò
ciò una sunnah del Ḥajj. Tuttavia, `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā non
lo considerò allo stesso modo. Spiegò la ragione del fermarsi: “Il
motivo per cui Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam si fermò in
questo posto, fu perché sarebbe stato una facilità per lui conti-
nuare il suo viaggio da qui [dopo essersi ben risposato]”. Anche
Ibn `Abbās raḍiya-Llāhu `anhu e Abū Rafī’ concordano con lei in
questo mas’alah.
83
questo muro, che è fuori dalla Ka`bah, dovrebbe essere incluso nel
ṭawāf. Questa domanda attraversò la mente di `Ā’iŝah che chiese
al Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam: “O Rasūlullāh! Anche
questo piccolo muro è parte della Ka`bah?” Egli rispose: “Sì”. Lei gli
chiese: “Allora perché non fu incluso alla Ka`bah quando fu edifica-
to?” Egli rispose: “Non avevano risorse sufficienti; quindi lo fecero
più piccolo”. Allora lei chiese: “Perché la porta della Ka`bah è così
elevata?” Egli rispose: “Fecero così in modo che potevano permet-
tere o impedire a chiunque volevano, di entrare”.
84
Dopo Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam i Ṣaḥābah differiro-
no per quanto riguarda dove sarebbe dovuto essere sepolto. È ri-
portato in una narrazione che Abū Bakr raḍiya-Llāhu `anhu disse
che un Profeta deve essere sepolto nel luogo della sua morte fisi-
ca. Tuttavia fu `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā a spiegare la ragione di
questo: Quando Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam fu nel suo
marad ul-maut, egli disse: “Possa Allāh inviare le Sue maledizioni
sui cristiani e sugli ebrei per aver trasformato le tombe dei loro
Profeti in luoghi di prosternazione”. `Ā’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā dis-
se: “Se non fosse per la situazione, la sua tomba sarebbe stata in
un campo aperto. Tuttavia, poiché vi fu la paura che la sua tomba
fosse trasformata in un luogo di prosternazione, fu sepolto nella
sua camera da letto”.
85
`anhunna.
86
una donna, un cavallo e una casa, lo rigettò e riportò il seguente
verso: “Qualsiasi difficoltà ti affligge sulla terra o in voi stessi, è
già stata scritta”. [Sūrah Al-Ḥadīd, 57:22]
87
`alayhi wa sallam disse che il figlio illegittimo è il peggiore dei tre
[il padre, la madre e il figlio illegittimo]. Quando `Ā’iŝah raḍiya-
Llāhu `anhā sentì ciò, disse che non è corretto. La vera situazione
fu che c’era un ipocrita che usava insultare e deridere Rasūllullāh
ṣallallāhu `alayhi wa sallam. La gente lo informò che oltre ad es-
sere un ipocrita, era anche un figlio illegittimo. Sentendo questo
Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam disse: “Egli è il peggiore dei
tre”. Così è, egli è peggiore di suo padre e sua madre [che compiro-
no l’atto proibito dell’adulterio]. Questo fu uno specifico episodio
che non si applica a tutti, poiché Allāh ha detto: “Nessuno sarà ca-
ricato del peso dei peccati di un altro”. Pertanto, se la colpa risiede
nella madre, quale peccato ha commesso il bambino perché lui sia
etichettato come una cattiva persona?
88
specifici per le donne non erano discussi in presenza di tutti. È per
questa ragione che le Ṣaḥābiyāt ebbero la più grande ragione di
chiedere e domandare a Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam.
`A’iŝah raḍiya-Llāhu `anhā disse: “Quanto bene fu nelle donne de-
gli Anṣār! Modestia e pudore non le ostacolò dall’acquisire la com-
prensione della religione”.
89
CONCLUSIONE
LO STATO DELLE ṢAḤĀBIYĀT
23
Ṣaḥābiyāt che emigrarono da Makkah a Madīnah
90
Niḥal:
91
che vennero dall’Abissinia. Quindi fece visita a Ḥafṣah raḍiya-Llāhu
`anhā. Per coincidenza, anche arrivò anche `Umar raḍiya-Llāhu
`anhu. Nel vederla, egli chiese a sua figlia chi fosse quella donna.
Ḥafṣah raḍiya-Llāhu `anhā rispose che era Asmā’ bin ‘Umays. Sen-
tendo io suo nome, disse: “Lei è un’Abissina, è di quelli che vivo-
no sulla costa.” Asmā’ bin ‘Umays rispose: “Sì, sono io, una.” A ciò
`Umar disse: “Noi emigrammo prima di voi, abbiamo più diritto
di voi su Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam.” Udendo questo,
Asmā’ divenne annoiata e disse: “O `Umar! Ti sbagli. Giuro per
Allāh che eri nella compagnia di Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa
sallam, egli nutriva i poveri tra voi, e insegnava all’ignorante tra voi.
Nel frattempo, noi eravamo in un posto di miseria in Abissinia, dove
eravamo in tumulto e paura. Tutto questo semplicemente per Allāh
e il Suo Messaggero ṣallallāhu `alayhi wa sallam. Giuro per Allāh
che fino a quando non menziono tutto ciò a Rasūlullāh ṣallallāhu
`alayhi wa sallam, non mangerò e non berrò. Giuro per Allāh che
non mento, non inganno e non aggiungo nulla a quello che ho det-
to.” Quando Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam arrivò, lei lo
informò di ciò. Dopo aver ascoltato ogni cosa che aveva da dire, lui
rispose: “I suoi diritti su di me non sono più dei diritti che voi avete
su di me. `Umar e i suoi compagni sono solamente emigrati una
volta, mentre la tua gente che viaggia per nave, emigrò due vol-
te.” Asmā’ dichiarò che Abū Mūsā e gli altri che vennero per nave,
vennero una volta e ancora da lei a chiederle di questo Ḥadīṯ. Non
considerano più che gioioso ed eccellente che questo. Lei diceva:
“Abū Mūsā mi chiedeva riguardo a questo Ḥadīṯ di volta in volta.”
92
chiesto la ragione di ciò. Egli rispose: “Mi dispiace per lei per via di
suo fratello che fu martirizzato mentre era in battaglia con me”. La
dolcezza e l’amore che egli mostrò nel visitarla, fu anche espresso
da lui nell’indirizzarle disponibilità per qualsiasi cosa. È riportato in
Buḳari, Kitāb al-Isti’ḏān, che quando egli le faceva visita, lei stende-
va per lui una stuoia quando era il momento di rilassarsi. Quando
si alzava per andare, lei raccoglieva tutto il suo sudore in una bot-
tiglia. Al tempo della sua morte, ella fece richiesta che quel sudore
benedetto fosse sepolto con lei. Umm Ḥarām raḍiya-Llāhu `anhā,
la zia di ‘Anas raḍiya-Llāhu `anhu, fu anche benedetta con l’onore
di essere visitata da Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam. Era
noto che ogni volta che aveva l’occasione di andare a Qubā’, egli
andava senza dubbio a visitarla. Lei era solita offrirgli cibo. Quando
lui si addormentava, lei gli rimuoveva i pidocchi dai capelli.24
24
Umm Sulaym (Menzionata Precedentemente) E Umm Ḥarām raḍiya-Llāhu
`anhumā erano sorelle. I sapienti sono unanimi che loro erano maḥram di
Rasūlullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam. Non c’è, dunque, nessuna questione sul
purdah con loro. [Riferito da at-Ta’leeq as-Sabeeh, vol. 7, p. 128 per ulteriori
dettagli]
93
mini e le loro donne. ‘Anas raḍiya-Llāhu `anhu disse: “Una volta,
donne e bambini Anṣār erano di ritorno da un matrimonio. Veden-
doli, Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam si alzò in piedi e disse
per tre volte le seguenti parole: ‘Siete i più amati alla mia vista’”.
In un’altra narrazione è riportato che una donna Anṣār andò da
Rasūllullāh ṣallallāhu `alayhi wa sallam con un suo bambino e co-
minciò a conversare con lui. Fu in quel momento che affermò due
volte quanto segue: “Giuro per Colui nelle cui mani è la mia vita,
voi siete i miei più amati”.
94
non osate muoverlo attorno o trascinarlo”.
95
Musulmani in generale hanno affermato il loro stato. Tuttavia, le
Ṣaḥābiyāt raggiunsero questo status soltanto per conto della pro-
pria religiosità, carattere e perfetto modo di vita. Anche oggi, le
donne possono seguire questo alto satus con queste stesse qua-
lità.
96
GLOSSARIO
(Spiegazione dei termini Islamici)
Du`ā’: supplica.
Duff: un tipo di tamburo.
97
Jāhilīyyah: Generalmente riferito all’era prima dell’avvento
dell’Islām.
Jubbah: un tipo di mantello o toga.
Kalimah
Niqāb: un pesso di stoffa usato dalle donne per coprire i loro volti.
Purdah: si riferisce alla ritiro delle donne dagli estranei. Ci sono dif-
ferenti stadi di purdah, il più alto dei quali è quello in cui la donna
dovrebbe uscire dalla sua casa, eccetto che per una ragione Isla-
micamente valida. Purdah è l’equivalente del termine arabo Ḥijāb.
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Ci sono enormi virtù nell’offrire questa ṣalāh.
Ṭawāf: l’atto di girare attorno alla Ka`bah sette volte.
Tawḥīd: è il fondamento base su cui si fonda l’Islām, che impica in
sé il concetto del Monoteismo, cioè l’adorazione di nessuno essere
eccetto Allāh.
Tayammum: l’atto di usare terreno puro in modo da purificarsi in
assenza di acqua o altre valide ragioni.
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