Sei sulla pagina 1di 1

Venerdì 25 è uscito uno dei progetti più attesi di questo inizio 2019 : Or Noir 3 di Kaaris.

Prima di parlare dell’album in sé non si può non soffermarsi su ciò che è successo negli ultimi mesi
all’autore dell’album in questione.

Non possiamo dimenticare la rissa con la crew di Booba all’aeroporto di Orly ad agosto che porterà ad
alcuni mesi di prigione entrambi gli artisti

Passano i mesi, la vicenda sembra quasi dimenticata quando durante le feste natalizie la rivalità tra i due si
riaccende: decidono allora di regolare la loro diatriba con uno scontro di boxe . Ancora una volta tutti i
riflettori si accendono su Riska e B2O: lo scontro si farà davvero? Dove? Quale sarà la disciplina scelta?

Casualmente l’uscita del nuovo album di Kaaris è prevista per il 25 gennaio e l’hype è alle stelle, sia per i
fatti precedenti sia per il titolo del nuovo lavoro: se gli ultimi 2 album sono stati una forte delusione
l’annuncio di un seguito della famosa saga “Or Noir” fa pensare ad un ritorno al sound sporco e hardcore,
che hanno caratterizzato l’inizio della sua carriera e gli hanno aperto la strada al successo: ancora oggi
pezzi come Zoo o Sevran sono considerati classici.

Le aspettative sono state soddisfatte? Solo in parte, i pezzi cattivi e street ci sono ma ma ci sono troppi
ritornelli melodici. Nel complesso è un’ottimo progetto con un buon alternarsi di banger come Chien de la
casse o il fantastico feat con SCH e pezzi più cantati come Gun Salute o Golf7 r .

Il vero problema dell’album è che non avrebbe dovuto chiamarsi Or Noir 3 in quanto finisce per stonare un
po’ se accostato a quegli album che ormai sono dei must per del rap francese.

Questa sarebbe l’analisi dell’album se ci si fermasse a qualche giorno fa: Kaaris ha infatti deciso di fare un
album “ in evoluzione” ovvero ci sono 7 inediti che verranno rivelati poco per volta e aggiunti al disco in
versione digitale.

Per ora sono stati rivelati Octogone e Exo Planète, questi due singoli sembrano segnare il ritorno del “vero
Riska” e una cosa è certa: se gli altri 5 inediti sono dello stesso livello l’album sarà effettivamente degno di
essere il successore dei primi due Or Noir.

Potrebbero piacerti anche