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SEMIPROGETTO E VERIFICA DI UNA SEZIONE RETTANGOLARE SOGGETTA

A SFORZO NORMALE ECCENTRICO (PRESSO-TENSOFLESSIONE) CON


L’AUSILIO DELLE CURVE D’INTERAZIONE n-m

Come già anticipato all’inizio della trattazione della sollecitazione di sforzo normale
eccentrico, per ogni retta limite di deformazione, individuata univocamente dalla posizione “x”
dell’asse neutro essendo condizionato il passaggio per uno dei punti A, B o M, sfruttando i
legami costitutivi dei materiali (acciaio e cls) e le equazioni di equilibrio alla traslazione e alla
rotazione rispetto alla corda passante per Gc e ortogonale all’asse di simmetria della
sezione, è possibile esprimere:
NRd = C − F's − Fs

 h  h  h  (1)
MRd = C  2 − s( x )x  − F' s  2 − d'  + Fs  2 − d' 
      
Nel riferimento dimensionale (O; N, M), la coppia (NRd, MRd) individua un punto della
“curva di interazione” o “frontiera di rottura” della sezione.
Al variare di “x” tra -∞ (retta limite “a”) e +∞ (retta limite “g”) viene descritta l’intera frontiera
che risulta essere una curva chiusa e convessa che racchiude il dominio di resistenza della
sezione, ossia il luogo geometrico dei punti rappresentativi di stati di sollecitazione
ammissibili della sezione.
La curva risulta essere chiusa in quanto si devono prevedere le situazioni deformative
limite sia con riferimento al bordo superiore della sezione di cls (εcu2=3.5‰ accorciamento) e
all’armatura inferiore (εsu=10‰ allungamento) che con riferimento al bordo inferiore della
sezione di cls e all’armatura superiore (fig. 61).

εcu2=3.5‰ εsu =10‰


2‰ εyd
ε O B
A'
A's
f' g'
e'
d'
h d a b M c'
c
d b'
M'
a'
e
f g
As
A
d'
εyd ε O B'
b 2‰
εsu =10‰
ε cu2=3.5‰
x

Fig. 61
La curva di interazione (fig. 62) risulta convessa in base al Postulato della “massima
energia di dissipazione plastica” enunciato da Von Mises.
M

Fig. 62

La frontiera di rottura dipende:


• dalle caratteristiche geometriche della sezione di cls,
• dal quantitativo di armature presenti,
• dalle caratteristiche meccaniche del cls e dell’acciaio.
Ai fini applicativi risulta conveniente rendere adimensionali le relazioni (1). Innanzi tutto,
con riferimento alla generica retta limite, riscriviamo le (1) in forma estesa:
NRd = α( x ) fcd b x − σ's A 's − σ s A s

  d + d'  d − d' d − d' (2)
MRd = α( x ) fcd b x  2 − s( x ) x  − σ's A 's 2 + σ s A s 2
  
Introduciamo quindi le seguenti grandezze adimensionali:
NRd
o nRd = sforzo normale adimensionale
b h fcd

MRd
o mRd = momento flettente adimensionale
b h2 fcd

fyd A s
o ω= rapporto meccanico dell’armatura As
b d fcd

fyd A 's
o ω' = rapporto meccanico dell’armatura A’s
b d fcd

A 's ω'
o µ= = rapporto tra le armature
As ω
σs
o η= tensione adimensionale dell’armatura As
fyd

σ's
o η' = tensione adimensionale dell’armatura A’s
fyd

d'
o δ= copriferro adimensionale.
d
 d' 
Dividendo la prima delle equazioni (2) per b h fcd = b d  1+  fcd e la seconda per
 d
2
 d' 
b h2 fcd = b d2  1+  fcd , dopo semplici passaggi si perviene alle seguenti espressioni delle
 d
sollecitazioni resistenti:
per i campi 1, 2, 3, 4, 4a (ξ=x/d)

nRd = 1+ δ [α(ξ ) ξ − ω (η + µ η')]
1

 (3)
m = 1 α(ξ ) ξ 1+ δ − s(ξ ) ξ + ω 1− δ (η − µ η')
 Rd (1+ δ )2   2 
  2 
per il campo 5 (ξ=x/h)
 ω
nRd = α(ξ) ξ − 1+ δ (η + µ η')

 (4)
m = α(ξ) ξ 1+ δ − s(ξ) ξ + ω 1− δ (η − µ η')
 2  2
 Rd   (1+ δ)2
Nelle relazioni (3) e (4) le grandezze note sono: δ, µ, ω e la qualità dell’acciaio fyk, dalla
quale dipende la deformazione εyd e quindi la posizione della retta limite “d”. La variabile
indipendente è ξ∈]− ∞ , + ∞[ , mentre da quest’ultima dipendono α(ξ), s(ξ), η, η’, nRd, mRd.

Facendo variare con continuità la ξ nell’intervallo suddetto, si costruisce per punti l’intera
curva d’interazione. Limitandosi invece all’individuazione dei soli punti rappresentativi delle
rette limite separatrici dei campi di rottura (a, b, c, d, e, f, g, a’=a, b’, c’, d’, e’, f’, g’=g), si
ottiene una frontiera poligonale (ABCDEFGF’E’D’C’B’A) certamente contenuta nell’effettiva
frontiera in virtù della convessità di quest’ultima.
Con riferimento alla frontiera linearizzata a tratti di più immediata determinazione, nello
stesso riferimento adimensionale (O; n, m), per prefissati valori di δ, µ e fyk, è possibile
riportare una famiglia di curve di interazione, ciascuna caratterizzata da un valore particolare
del rapporto meccanico ω (fig. 63).
Sulla base degli abachi così costruiti è possibile eseguire facilmente il semiprogetto e la
verifica di una sezione presso-tensoinflessa.
FRONTIERA n-m [m =0.5 ; d =0.06 ; acciaio B450C]

0,80 D
C
m=M Rd/bh2fcd
ω=1.0 0,60

0.9
B 0.8 0,40
E
0.7
F
0.6 0,20
A=A'
n=NRd/bhfcd
0,00
-1,50 -1,00 -0,50 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50
B' ω=0.1
-0,20 0.5
0.2 0.3 0.4
G=G'

-0,40

F'
E'
-0,60

C'
D'
-0,80

Semiprogetto
Dati: b, d, d’, µ, fck, fyk, NSd, MSd
Incognite: As, A’s
Procedimento:
NSd M
 si valutano fcd, fyd, δ, h=d+d’, nSd = , m Sd = 2Sd
b h fcd b h fcd

 nell’abaco delle curve d’interazione relative ai valori noti di δ, µ e fyk si individua il punto
S(nSd, mSd) e la frontiera di rottura passante proprio per S o prossima ad esso
esternamente (fig. 64)
m
δ, µ, f yk

mSd Sd

n Sd
n
ω5 4
ω
ω3 2
ω1
ω

Fig. 64
 il valore del rapporto meccanico che caratterizza tale frontiera permette di ricavare As:
f yd A s b d f cd
ω= ⇒ As = ω
b d fcd f yd

A' s
 ed infine: µ= ⇒ A' s = µ A s
As

Verifica
Dati: b, d, d’, As, A’s, fck, fyk, NSd, MSd
Incognite: campo di rottura, NRd, MRd
Procedimento:
fyd A s A 's d' N M
 si calcolano h=d+d’, fcd, fyd, ω = , µ= , δ = , nSd = Sd , mSd = 2Sd
b d fcd As d b h fcd b h fcd

 nell’abaco definito dai valori noti δ, µ e f yk si rappresenta la curva d’interazione

corrispondente al rapporto meccanico ω della sezione e si individua il punto S(nSd, mSd)


 se S risulta non esterno alla frontiera di rottura della sezione la verifica è positiva
 per individuare il campo in cui avviene la rottura ed i valori delle sollecitazioni resistenti
nRd e mRd, si può ritenere che le sollecitazioni crescano linearmente; prolungando la
semiretta OSd si determina l’intersezione R con la frontiera di rottura (fig. 65)

m δ, µ, f yk
Campo 3
C D
Campo 2 Campo 4

B R
mRd
Campo 1" Sd Campo 4a
mSd E
F
Campo 1' A
ω Campo 5

O n Sd n Rd G
n
Fig. 65
 la verifica è soddisfatta se
nRd ≥ nSd (NRd = b h fcd nRd ≥ NSd )
oppure
mRd ≥ mSd (M Rd = b h 2 fcd mRd ≥ MSd . )

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