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Piccola guida al commercio equo ( e

solidale)
Perché scrivere una guida sul commercio equo? produttori svantaggiati dei sud del mondo, importatori e distributori,
Rispondere non è facile. attivisti e consumatori. I produttori che beneficiano del comes sono
Il comes è una parte importante del nostro agire quotidiano, e oltre un milione di piccoli produttori e lavoratori riuniti in 3.000
cerchiamo di diffonderlo in maniera sempre più capillare. organizzazioni di base che si trovano in molti paesi del Sud del mondo.
Pensiamo che è importante capire e far capire perchè è nato, su quali I beni di questi produttori sono venduti in tutto il mondo in migliaia di
principi si basa e come funziona. Botteghe del Mondo (o WorldShops), in supermercati.
Per fare questo abbiamo deciso di non usare i prodotti per spiegare il Un movimento che non si occupa solo di produrre trasformare e
comes, ma descrivere il commercio equo e solidale, (d'ora in poi vendere prodotti, ma ragiona e lotta per creare un commercio più
abbreviato in comes) come movimento. giusto e un mondo meno escludente.
Non dimentichiamo che i prodotti sono una parte importante nel Sicuramente non dobbiamo pensare che sia la panacea per tutti i mali
comes, perché attraverso la loro vendita è possibile far uscire migliaia del mondo, ma solo come uno dei mezzi attraverso cui si può pensare
di persone dalla povertà e farle vivere in modo dignitoso, creare dei di far diventare migliore il mondo in cui viviamo.
contatti con i gruppi di produttori , conoscere così le loro storie e i loro
desideri e farci capire chiaramente perché il commercio tradizionale
funziona cosi male.
Circa 50 anni fa diversi gruppi di persone in diversi luoghi del mondo,
hanno capito che per cambiare lo stato di cose esistente bisognava
agire in modo diverso dal passato.
Hanno intuito che paradossalmente uno dei mezzi più efficaci per
cambiare questo stato di cose poteva essere quello di usare lo scambio
economico, perché da strumento del dominio questo poteva diventare
lo strumento per migliorare la vita di gruppi svantaggiati di persone,
avviare processi di rafforzamento individuale e collettivi, oltre a
dimostrare che era possibile concepire l'economia in modo diverso .
Il Comes oggi non è più una testimonianza residuale, ma un fenomeno
sempre più noto.
Sempre più sono le persone che a livello globale decidono di
consumare prodotti equi. Basti pensare che nel 2007 il consumo
mondiale dei prodotti equi è aumentato del 47% rispetto all'anno
precedente. In Italia il consumo è cresciuto del 35%,anche se è in
crescita da diversi anni.
Il comes si può considerare come un movimento globale, che unisce
Perché è necessario il Comes? Il processo di affermazione del dominio del nord sul sud del mondo
Cercare di spiegare in poche parole il perché il mondo ha avuto e ha iniziato con il drenaggio delle risorse dalle colonie verso la madrepatria,
bisogno del comes non è semplice. Eppure ci proveremo. continuò con l'inizio dell'espansione imperialista.
I pionieri del comes pensarono di usare nuove modalità di lotta contro È in questa fase che si rafforzano quei rapporti di dipendenza,
la povertà e l'emarginazione, quando hanno visto praticamente come economica e politica, dei paesi del sud rispetto a quelli del nord, che
la maggior parte della popolazione mondiale viveva in situazioni di ancora oggi determinano le relazioni internazionali e che non sono
povertà ed emarginazione e come la beneficenza spesso non certo venuti meno con l'avvio del processo di decolonizzazione.
combatteva questa situazione e anzi la alimentava. Negli anni '50 e '60 molti stati del sud del mondo, consapevoli di
Le diseguaglianze di reddito a livello globale sono forse uno dei frutti trovarsi in una situazione di squilibrio, cercarono di avviare percorsi di
più amari del processo di espansione egemonica promossa dalle élite industrializzazione endogena, ma rimasero di fatto dipendenti dalla
europee nel periodo seguente al medioevo1. struttura produttiva coloniale, esportando materie prime per ottene
capitali per e proprie industrie o importare beni manufatti.
L'avvio dell'avventura coloniale ha fatto si che le relazioni tra il nord e il
sud del mondo, prima basate principalmente su scambi commerciali e
culturali2, divenissero relazioni di dipendenza e di dominio.
Non bisogna dimenticare che spesso il colonialismo sconvolse la vita in
molte zone del sud del mondo, perché porto p.e. all'introduzione su
vasta scala dell'uso di diverse forme di lavoro coatto 3 o le produzioni
rivolte all'esportazione. In questa situazione si creò una strutturazione
della produzione globale, chiamata da alcuni come “divisione assiale” 4,
che ancora oggi regola i rapporti tra nord e sud del mondo.

1
Sul processo che ha portato all'affermazione dell'egemonia europea si rimanda a Nonostante questa situazione di squilibrio gli anni '60 oggi sembrano
S.Latouche L'occidentalizzazione del mondo, Bollati Boringhieri, Torino 1989 come una sorta di età dell'oro dove poteva esistere il benessere per
2
Anche se non mancavano certo guerre e conflitti. tutti. L'economia a livello globale era in crescita, i prezzi di parte delle
3 materie prime erano stabili, se non in crescita e gli stati del sud del
In particolare nel continente americano dopo la conquista,. L'utilizzo massiccio di
lavoro coatto, insieme alla morte di buona parte della popolazione nativa del mondo vedevano aumentare la loro importanza. Si penso che fosse
continente americano ha dato in seguito inizio alla tratta atlantica degli schiavi possibile creare un sistema economico basato su un sistema di scambi
dall'Africa. più equo, e con programmi per la stabilizzazione del prezzo delle
4
Si parla di divisione “assiale” perché la produzione sembra divisa tra un sud che materie prime e l'aumento dell'entità dell'aiuto allo sviluppo.
produce materie prime per l'esportazione e un nord che produce beni manufatti per il Il futuro però prese una strada diversa.
mercato interno ed estero.
Gli anni '70 furono un periodo di recessione economica, acuita dagli Tra le cause che hanno provocato tutto questo possiamo citare,oltre
effetti dei due aumenti del prezzo del petrolio, deciso nell'ambito agli effetti devastanti delle speculazioni finanziarie, la crescente
dell'Opec. In questo contesto per molti politici fu chiaro che il modello diffusione delle coltivazioni per l'esportazione, la liberalizzazione degli
economico seguito fino ad allora era inefficace e che si doveva scambi commerciali e dei beni agricoli, la caduta dei prezzi delle
cambiare radicalmente la rotta e si diede inizio alla cosiddetta materie prime, la privatizzazione di molti settori economici, la
“controrivoluzione neoliberista” 5, il cui successo fu facilitato dallo svalutazione monetaria, il calo del potere di acquisto delle classi
scoppio della crisi del debito estero6 e la conseguente 'adozione dei lavoratrici, il calo dell'occupazione in particolare nel settore pubblico e
Piani di Aggiustamento Strutturale (PAS)7. il taglio di gran parte delle spese in materia di previdenza e istruzione.
Tabella 1 In questa situazione si rafforza il ruolo svolto da soggetti come le
Redistribuzione della ricchezza globale organizzazione governative internazionali ( BM, FMI e OMC) e le
anno 20% più povero (%) 20% più ricco (%) Rapporto tra il 20% più
imprese multinazionali.
ricco e il 20% più Alle prime è assegnato il potete di imporre agli stati l'apertura
povero
crescente delle economie nazionali, di ridurre le spesa del settore
1960 2,30 70,5 30:1 pubblico e favoriscono sempre più il settore privato.
2000 0,12 94,0 782:1 Le seconde, il cui potere economico è sempre più elevato8, hanno la
i dati raccolti sono calcolati sulla base dei tassi di cambio ufficiali capcità di indirizzare le scelte degli stati, minacciando di spostare con
facilità produzioni e investimenti in tutto il mondi.
Nostra elaborazione su dati del unu wider (2006)
Gli effetti di questo modello sono stati per così dire dirompenti.
osservando la tabella vediamo che negli ultimi anni la distribuzione
della ricchezza globale sia divenuta sempre più ineguale, facendo In tutto il mondo è aumentata l'incidenza della povertà, della
aumentare la povertà e l'esclusione in tutto il mondo. malnutrizione e dell'esclusione sociale. Questo provoca un crescente
senso di insicurezza, che a sua volta porta all'imposizione di politiche
di controllo repressive e totalitarie, oltre che la crescita dell'importanza
5
Per una analisi del periodo si leggano D.Harvey, Breve storia del neoliberalismo, Il
di fenomeni identitari di matrice etnica e il radicalismo religioso.
saggiatore, Milano, 2007, e T.Perna, Fair trade, op. cit.. Tutto questo provoca spesso gravi conflitti sociali se non vere e
6
Sull'argomento si vedano tra i tanti volumi sull'argomento D.Harvey, op.cit., proprie guerre, che scoppiano spesso tra le fasce più deboli della
A.Castagnola, Cancellare il debito, Emi Bologna 2001, N.Hertz. Il debito del terzo
mondo, Carocci, Roma 2006 8
7 Basti pensare che i loro fatturati sono spesso superiori a quelli di molti stati.
I PAS sono dei piani per la riduzione dell'incidenza della sfera statale nell'economia.
Sull'argomento si possono leggaere W.Bello Globalizzare la povertà, Baldini Per esempio Wal-Mart, nel 2005 ha registrato un fatturato di 310 miliardi di dollari,
Castoldi Dalai, Torino, 2004 e M.Chussodvsky, Globalizzazione della povertà e e mentre quello complessivo dei 50 stati meno sviluppati è stato di soli 257,3 miliardi di
nuovo ordine mondiale, EGA,Torino, 2005. dollari.
popolazione e a cui si può rispondere solo invertendo al più presto la Ha dimostrato che non è l'economia in quanto tale ha creare le
rotta, creando un modo più giusto anche attraverso il comes. diseguaglianze ma i rapporti di potere che si celano dietro la tanto
Ma cos'è il Comes? vituperata mano invisibile del mercato.
Prima abbiamo parlato di comes ma cosa è ? Per questo è “ un approccio alternativo al commercio convenzionale”10,
Il Comes è una forma di azione che è allo stesso tempo politica ed che dimostra come grazie agli elementi principali dell'economia ( il
economica. Essa ha un duplice scopo: commercio, lo scambio economico e il denaro) si possono combattere
- Migliorare le condizioni di vita di gruppi di persone svantaggiante, che le diseguaglianze, migliorando realmente le condizioni di vita dei
non riescono ad vendere i propri prodotti a condizioni vantaggiose poveri, rendendoli protagonisti della loro esistenza,i.

- Far riflettere le persone e le istituzioni sulle radici delle ineguaglianze Tra gli obiettivi che si pone il comes, ci sono quello di
globali e dei modi per combatterle.  Garantire il benessere dei produttori e delle loro comunità
Esso rappresenta sicuramente una novità rispetto alle modalità di  aumentare la loro stima come persone e come cittadini
azione politica del passato, perché “ha contribuito a creare nuove  sensibilizzare i consumatori, le aziende e le istituzioni rispetto
relazioni sociali ( e politiche) tra produttori del sud e consumatori del alle enormi diseguaglianze esistenti nel mondo
nord”9, e perché ha creato una propria proposta economica, che
 Cercare di far si i suoi principi guida siano fatti propri dal
dimostra praticamente come è possibile organizzare in modo diverso
commercio tradizionale
l'economia,
Molte forme di mobilitazione passate, nonostante la chiara analisi delle
radici delle diseguaglianze esistenti nel mondo, rimanevano allo stato Il comes quindi tende nella pratica a sovvertire i principi su cui si basa
teorico e non riuscivano per questo spesso ad incidere praticamente su la teoria economica neoliberista.
esse. Rispetto alla economica neoclassica, che mette al centro della propria
Il comes, pur partendo da molte delle analisi elaborate in precedenza, azione concetti come produttività, competitività, e ricerca del profitto, il
ha avuto il merito di creare un'alternativa praticabile, usando come Comes pone al centro della propria azione concetti come l'equità, la
proprio strumento di azione lo scambio mercantile. cooperazione, e la parità.

9 10
T.Perna; Fair Trade la sfida etica al mercato globale; Bollati Boringhieri; 1999; Come scritto nell'articolo 1 della carta italiana dei criteri del commercio equo e
Torino pag.104. solidale
Nella pratica del comes non ci dovrebbe essere distinzione tra la Solo se se ricordiamo questo non corriamo il rischio di trasformare il
pratica economica ( il commercio) e quella della riflessione politica e comes in altra forma di quel paternalismo caritatevole, che lava le
utopica. Prassi economica e politica si rafforzano a vicenda, mostrando coscienze ma non modifica nei fatti la realtà dei fatti.
come si possa contribuire a cambiare il mondo anche solo acquistando Quello di cui dobbiamo essere consapevoli è che non dobbiamo solo
delle semplice merci, se ci si rivede nel sistema di valori che sta dietro impegnarci nel far diffondere sempre più il comes , ma porci come
a quell'acquisto. l'obbiettivo, forse utopico, che alla fine il commercio tradizionale diventi
Il comes dimostra che non è lo scambio economico in quanto tale, che equo”, facendo propri i criteri e i principi del comes.
crea povertà ed emarginazione, ma lo squilibrio esistente tra i soggetti I principi del commercio equo
dello scambio, che non permette ai produttori di guadagnare quello
Parlando di comes non si può non sottolineare l'esistenza di aspetti,
che gli sarebbe dovuto in un sistema economico basato su regole
come Equità, Solidarietà, Cooperazione, Parità e Trasparenza, che
diverse.
sono centrali nella definizione stessa di comes oltre che in quella delle
Come scambio tra eguali il comes non fa aumentare solo il benessere sue strategie.
dei singoli e delle comunità, ma soprattutto li rende consapevoli delle
Il concetto di Equità è basilare per il comes, perché indica la base da
proprie capacità a livello individuale e collettivo. Tutto l'opposto del
cui è partita tutta la riflessione e la pratica.
paternalismo e della carità che spesso producono solo relazioni di
dipendenza e subalternità. Non dobbiamo dimenticare che i pionieri del comes hanno spunto per
dare inizio alla propria attività dalla constatazione che la maggior parte
Ed è questa la vera forza del comes.
della popolazione mondiale vive nella povertà non per cause divine ma
Questo aspetto è tanto più importante quanto più i produttori coinvolti per colpa di una distribuzione enormemente ineguale della ricchezza,
si trovano ai margini della società ( ad esempio persone affetta da causata dai rapporti di dominio esistenti a livello globale.
malattie o disabilità, donne, anziani, popoli nativi) in cui vivono.
Uno stato di cose inaccettabile che si può combattere solo rimettendo
Come consumatori e attivisti dobbiamo diventare sempre più in discussione l'attuale sistema economico e sociale. Pensando che sia
consapevoli che il comes non serve solo per aiutare delle persone, che possibile un altro modo di pensare lo scambio economico, un tipo di
vivono in condizioni disagiate ma che serve per protestare contro un scambio dove sia possibile non solo una distribuzione più equa dei
sistema sociale ingiusto ed escludente ed ogni nostro acquisto, e che profitti per tutti gli attori ( produttori, importatori, distributori e
ogni nostra vendita è un atto politico e non un semplice atto consumatori), ma dove tutti si sentano protagonisti
economico.
particolare i consumatori, prendano coscienza delle storture del
La solidarietà nel comes non è definibile come una generica sistema.
attenzione da parte di persone sensibili verso soggetti in difficoltà, che Per il comes dovrebbe essere importante il contrario, ovvero che tutti
si può sublimare in rapporti di dono o carità. siano informati di quello che succede e che siano consapevoli di
Essa è uno strumento attivo, che offre ai produttori i mezzi e gli partecipare ad un sistema altro.
strumenti per iniziare delle attività che li possano sostenere, e In particolare è importante che i consumatori siano informati in modo
permette ai consumatori e agli attivisti del nord di agire per creare un dettagliato su come vengono distribuiti le somme che spendono per
mondo diverso. l'acquisto di prodotti equi.
Nel Comes la cooperazione è un altro elemento importante. Infatti la A livello ideale il comes garantisce che nello scambio equo siano
cooperazione serve per creare quelle relazioni di aiuto e di conoscenza garantiti i seguenti principi
reciproca, che dimostrano nei fatti quanto sia fallace la logica  Prezzo equo. È quel prezzo che può garantire ai produttori
dell'economia classica basata sulla competitività, sull'individualismo e e alle loro famiglie il soddisfacimento dei bisogni essenziali e
sul perseguimento del profitto individuale. un tenore di vita dignitoso. Esso è un elemento
Inoltre dalla cooperazione che emerge un altro aspetto del comes da fondamentale per il comes perché testimonianza la
sottolineare: la parità dei soggetti. possibilità di creare un sistema di scambio altro rispetto alla
Mentre lo scambio economico tradizionale si basa su soggetti, uguali concezione dello scambio capitalistico. Nel caso del comes il
solo sulla carta, ma che hanno un potere contrattuale molto diseguale, prezzo viene definito attraverso dei prezzi di riferimento nel
nel Comes tutti i soggetti (produttori, distributori, consumatori) si caso di prodotti quotati a livello internazionale, come il caffè
possono considerare come paritari. Nello scambio equo produttori e che ha dei prezzi minimi di riferimento11, mentre nel caso di
importatori si trovano su un piano paritario e cercano di tessere non prodotti no quotati a livello internazionale, come p.e la
solo rapporti commerciali ma anche relazione umane di reciproca maggioranza dei prodotti di artigianato, il prezzo è il frutto di
conoscenza e rispetto. una contrattazione tra produttori e importatori, una

La trasparenza è un altro elemento molto importante per il comes. 11


Par a 126 $ per un sacco da 60kg per caffè di varietà arabica lavata ( 120$ per
quella non lavata) e di 110 $ per un sacco da 60 kg per caffè di varietà robusta
Il sistema economico tradizionale tende a rendere opaco lo scambio,
lavata ( 106$ per quella non lavata). A questo vanno aggiunti 15$ nel caso di caffè
perché vuole evitare che tutti gli attori del sistema economico, in con certificazione biologica, mentre se il prezzo di mercato sale oltre queste
quotazioni minime si aggiungono 5$ a sacco al prezzo di mercato.
contrattazione che non si basa sulla messa in discussione del cooperazione, è uno degli elementi di base che fa della
prezzo proposto dal produttore, ma sulla composizione del pratica commerciale del comes, qualcosa di diverso rispetto
prodotto stesso, se si ritiene che il prezzo proposto sia al commercio tradizionale, permettendo ai produttori l'avvio
troppo alto. di processi di autosviluppo.
 Piena dignità del e nel lavoro. A differenza del lavoro per Spesso esso consiste nel pagamento anticipato da parte
il mercato tradizionale il lavoro per il mercato equo dovrebbe delle centrali di importazione di una cifra, che può arrivare
essere liberatorio e salubre. fino al 50% del totale dell'ordine.
Per questo motivo il lavoro equo deve garantire: Grazie ad esso il produttore
a) che non ci sia discriminazione nel lavoro ( favorendo ad a) può evitare di richiedere prestiti a tassi usurai,
esempio) l'impiego di donne o persone affetta da disabilità) , b) non è vittima dell'oscillazione dei mercati borsistici
B) che l'ambiente di lavoro sia salubre, c) ha la sicurezza di di poter vendere la propria merce.
c) che quando possibile non ci sia sfruttamento del lavoro d) può ottenere e/o liberare risorse da investire nel
minorile12. miglioramento del processo produttivo e organizzativo.
 Democrazia nel processo di lavoro. Le realtà che Si deve sottolineare come In questi anni il processo di
collaborano con il comes devono essere luoghi dove è crescita e consolidamento di molte organizzazioni di
garantita la massima partecipazione da parte di tutti i produttori permette a diverse organizzazioni di poter
produttori e dove si favorisce la responsabilizzazione dei scegliere se chiedere o meno l'anticipo del pagamento.
produttori, favorendo spesso una rotazione delle cariche, Inoltre oggi il prefinanziamento non è corrisposto come in
come nel caso della cooperativa di produttori di cacao passato senza interesse, ma viene viene richiesto, in
boliviana El Ceibo, dove le persone che svolgono un ruolo particolare nel caso di ordini molto grossi, come nel caso del
dirigenziale alla fine del loro mandato tornano ad essere caffè13, un piccolo tasso di interesse corrisposto spesso in
semplici produttori di cacao . materia prima.
 Prefinanziamento dei produttori. Insieme al prezzo  Contratti di acquisto continuativi. Quando si avvia una
equo, la presenza di contratti plurieannali e di forme di
12 13
Sulla problematica del lavoro minorile torneremo in seguito Si pensi che un container di caffè può contenere non meno di 40.000 € di merce
relazione commerciale equa tra una centrale e si trovano ad affrontare le associazioni di produttori. Spesso
un'associazione di produttori, essa non sarà mai una gli interventi di cooperazione sono effettuati con l'invio di
relazione di breve durata ma potrà essere molto lunga. esperti provenienti dai paesi ricchi,anche se in alcuni casi si è
Attraverso i contratti continuativi i produttori sono tutelati scelto un percorso diverso. Ad esempio CTM per un progetto
dall'oscillazione dei prezzi, in particolare nel caso di materie rivolto al miglioramento della sicurezza dei prodotti di YMCA,
prime come il caffè, il cui prezzo viene determinato dalle organizzazione del Bangladesh, che realizza prodotti in juta,
oscillazioni delle borse valori mondiali. Inoltre permettono ai ha deciso di usare per la formazione è stata fatta dalla
produttori di poter organizzare in modo razionale la loro direttrice della cooperativa Selyn dello Sri Lanka, che realizza
produzione e la loro struttura organizzativa. prodotti in cotone.
 Relazione diretta tra produttori e importatori. La  Sostenibilità. Il comes privilegia e incentiva l'uso di
relazione tra essi dovrebbe essere più diretta possibile per lavorazioni non inquinanti e basate su metodi naturali, e si
evitare la presenza di speculazioni. Questo criterio è vero evita di ricorrere all'importazione di materie prime scarse e
solo se definiamo in modo chiaro cosa significa per noi non riproducibili . Inoltre si ricorre sempre più spesso
Produttore. all'agricoltura biologica. In questi ultimi anni diversi sono
Se con questo termine indichiamo il produttore fisico di un stati gli autori che hanno criticato il comes perché lo
dato bene, allora possiamo dire che non sempre è vero. ritengono un modo di commercio ad alto impatto
ambientale15, in particolare perché invece di favorire il
Se con esso indichiamo le diverse organizzazioni che
consumo nei luoghi di produzione, favorisce Il crescente
raggruppano e organizzano gruppi diversi di produttori 14,
trasferimento di merci dal sud verso il nord del mondo.
allora esso è vero.
 Solidarietà. Spesso una parte del prezzo equo serve per
 cooperazione tecnica. La cooperazione tra i soggetti della
sviluppare progetti di rilevante impatto sociale di cui possa
rete del comes è molto importante, perché permette di
beneficiare non solo le organizzazioni dei produttori ma tutta
migliorare con piccoli interventi, le problematiche
la comunità.
( produttive, organizzative, di sviluppo dei prodotti etc), che

14
Come per esempio le organizzazioni del Perù CIAP e Minka, che raggruppano
15
gruppi di produttori sparsi per tutto il territorio del Perù offrendo loro, aiuto per la Come i teorici della decrescita, che hanno redatto il documento “10 obiezioni al
commercializzazione, formazione e aiuto organizzativo commercio equo”, scaricabile dal sito www.decrescita.it
non solo come punti vendita dei prodotti ma anche come cassa di
Ma ora un po' di storia. risonanza per le campagne di sensibilizzazione sulle ineguaglianze
dell'economia globale e di pressione. Inoltre è stata l'esperienza che ha
Parlare della storia di un fenomeno non è solo raccontarne l'evoluzione maggiormente influenzato l'evoluzione del movimento del comes come
ma è anche uno strumento per capire le sue radici. lo conosciamo ora.
Le prime esperienze che si possono definire come antesignane del Un momento importante nella storia del comes è sicuramente quello
Comes sono quelle legate alle organizzazioni statunitensi Ten della prima importazione del caffè, fatta da FTO da alcune cooperative
Thousand Villages e Servv, che verso la metà degli anni '40 iniziarono del Guatemala. Essa è stata importante non solo perché il caffè è uno
a commercializzare prodotti provenienti da comunità rurali dell'America dei simboli di quel modello produttivo coloniale, che costringe molte
centrale e meridionale, aprendo un vero negozio di tali prodotti nel zone nel sud del mondo a vivere nell'arretratezza e della povertà, ma
1958. è anche una materia prima trasformata e consumata nei paesi ricchi,
Un altro momento considerato come importante nella storia del comes ed rese necessaria la costituzione di una filiera articolata, che andava
è legata alla decisione di Oxfam, organizzazione caritatevole inglese dal suo trasporto, alla trasformazione e alla commercializzazione.
che verso la fine degli anni 50 decise di vendere nei suoi “charity L'incontro con le tematiche dei movimenti sociali di base terzomondisti,
shops” dei prodotti di artigianato realizzati da rifugiati cinesi , ambientalisti, femministi, portatori di una visione alternativa della
costituendo poi nel 1964 quella che si può definire come la prima società, arricchì le tematiche del comes, che si ampliarono a tematiche
organizzazione di comes . ora basilari per il comes come la tutela ambientale, i divari di genere
Un altro momento molto importante è quella legata a SOS etc, e non solo della della consapevolezza delle vere radici
Wereldhandel, formata da alcune comunità religiose di base olandesi, dell'ineguaglianza globale.
che aiutavano gruppi di produttori del sud del mondo a rendersi In questa prima fase ( definita come fase politica ideologica) , che dura
economicamente indipendenti, ed iniziarono ad importare i loro fino all'inizio degli anni '80 il comes si diffonde in diverse nazioni del
prodotti e a venderli presso le persone simpatizzanti. In questo modo Nord Europa. La scelta dei progetti e dei prodotti avveniva, spesso in
presero coscienza, che lo scambio commerciale aveva sulle comunità base al loro significato di opposizione alle ingiustizie del sistema
dei produttori , un effetto emancipatorio non collegabile solo ai politico ed economico globale.
guadagni monetari e che contrastava l'effetto perverso della carità e
della cooperazione internazionale. Gli anni '80 il mutamento delle condizioni politiche economiche rese
necessaria un cambiamento nelle strategie del commercio equo e si
Un elemento molto importate fu la creazione della Fair Trade diede avvio alla fase detta commerciale.
Organizatie (FTO), che aveva lo scopo di importare i prodotti dai
diversi progetti nel sud del mondo. Per facilitare l'incontro tea La controrivoluzione liberista capitanata da personaggi come Reagan e
consumatori, prodotti e idee del comes, si pensò di creare dei luoghi Thatcher, cambiò totalmente le carte in tavola, facendo precipitare il
appositi, le worldshops ( “botteghe del mondo”), pensati per essere tenore di vita di vita dei produttori di materie prime in tutto il mondo.
Ora essi avevano una grande necessità di vendere i loro prodotti ai G.d.O18, i negozi biologici, etc). Questo fece aumentare il consumo di
canali equi per mantenere stabile il loro tenore di vita. Purtroppo le prodotti equi, ma relegò le “botteghe del mondo” ad un ruolo di
associazioni di comes non erano in grado di far crescere le loro vendite testimonianza.
ad un livello tale da assorbire una tale crescita della offerta. Pur mantenendo alta l'attenzione sulla questione politica, dando vita,
I termini della questione sono espressi chiaramente da un coltivatore di insieme ad altri soggetti, a quelle reti pluralistiche, che negli anni '90 si
di caffè della cooperativa UCIRI, Oaxaca Messico: “ È magnifico sono opposte al neoliberismo, si deve sottolineare che dall'inizio degli
vendere duemila balle di caffè alle botteghe del mondo. Per queste anni '90 la pratica del comes nella relazione con i produttori e in quella
balle la nostra cooperativa riceve un prezzo più alto di quello che verso i consumatori diventa sempre più “business-oriented", ovvero si
avremmo ottenuto sul mercato mondiale”. Poniamo però che la nostra pone maggior attenzione al marketing, al packaging, al design dei
cooperativa produca quattordici mila balle. Siccome la vendita prodotti, alla qualità dei prodotti19, ma anche ad aumentare le capacità
attraverso la distribuzione alternativa è limitata, i nostri coltivatori si dei produttori di "stare sul mercato".
vedranno costretti a vendere le altre dodicimila balle al normale, quindi In questa fase i progetti di cooperazione con i produttori, non
basso, prezzo di mercato. A conti fatti risulterà che l’effetto delle riguardano solo progetti di sviluppo delle comunità, ma anche progetti
duemila balle vendute a un prezzo equo è pressochè irrilevante di miglioramento produttivo, di rafforzamento amministrativo, di
rispetto al bilancio annuale. L’effetto reale del commercio equo non miglioramento del design dei prodotti.
dipende solo dal prezzo, ma anche dal prezzo moltiplicato per il
I potenziali consumatori sono bersagliati non solo con le innovazioni
volume. Se il prezzo è basso, abbiamo a che fare con una politica
simbolica. Per noi il prezzo equo non corrisponde al prezzo reale.”e per nella presentazione dei prodotti ma con una serie di campagne
informative, che hanno lo scopo di aumentare la loro conoscenza del
questo “il nostro caffè solidale deve essere venduto nei
supermercati”16. fenomeno del comes e la sensibilità verso i suoi temi..

Per i produttori il prezzo equo non corrisponde al prezzo reale, ma è un In questa fase un fattore importante è legato alla crescita del ruolo dei
produttori, che hanno aumentato la loro presenza rappresentanza
prezzo simbolico,e per questo motivo bisognava attivare delle strategie
per coinvolgere anche il commercio tradizionale nelle vendita dei nelle organizzazioni di rappresentanza IFAT 20, e mostrando di voler
essere sempre più dei partner paritari non solo nella relazione
prodotti equi. Questa strategia fu la creazione dei marchi di garanzia
equosolidale17 , come il marchio Max Havelaar creato nel 1998. commerciali ma anche nelle scelte che fa il movimento mondiale del
comes.
Nei paesi anglosassoni e nordeuropei i marchi di garanzia permisero la
vendita i prodotti equi nei canali distributivi tradizionali ( come la
18
G.D.O. Grande distribuzione organizzata
19
In particolare nel caso dei prodotti alimentari, dove si ricerca il rispetto dei
16
N. Roozen, F. Van Der Hoff – op. Cit. pag. 69 e 70 disciplinari europei di produzione e la la certificazione biologica
17 20
Sui marchi di garanzia torneremo in maniera più approfondita in seguito Su cui torneremo in seguito
In questo periodo il comes inizia a diffondersi anche nei paesi organizzazioni di comes. Una situazione che può creare
dell'Europa del Sud ( Italia, Spagna, Grecia), dove trova un terreno svantaggi ai piccoli produttori, che a differenza delle grandi
fertile. organizzazioni non possono queste richieste.
Agli albori del secolo XXI il comes continua a crescere e a diventare  La crescente importanza delle grandi organizzazioni dei
sempre più noto. produttori, che hanno rapporti con migliaia di produttori,
Aumentano gli ambiti in cui sono presenti i prodotti equi, come nel rende spesso difficile capire il tipo di rapporto esistenti tra
caso dell'acquisti pubblici (come la ristorazione scolastica), grazie queste organizzazioni e i produttori e soprattutto capire in
all'inserimento dei prodotti equi nei capitolati d'appalto delle pubbliche modo chiaro come viene suddiviso al loro interno il prezzo
amministrazioni. pagato dalle organizzazioni di comes, e quanto di questo
prezzo arriva realmente ai produttori.
Inoltre grazie alla pressione dei consumatori e il lavoro di lobbying
condotto da IFAT, FLO, EFTA21, il comes ha ottenuto riconoscimenti da  La possibile apertura della certificazione equa alle grandi
organizzazioni come ILO e 'UNCTAD e diversi organismi politici, come il piantagioni e alle imprese multinazionali come pensa di fare
parlamento dell'UE, hanno adottato risoluzioni a sostegno del comes. FLO, mette in crisi la stessa pratica economica del comes,
Eppur la grande crescita e diffusione del comes non può mascherare che si basa sull'idea di permettere ad associazioni o
alcune problematiche. cooperative di piccoli produttori svantaggiati di accedere al
mercato in modo equo.
 La grande crescita del movimento del comes sta di fatto
modificando in modo radicale non solo la struttura del comes  La possibile trasformazione del comes in una modalità di
stesso, ma anche come il movimento pensa se stesso. Si commercio più umana, e non in un'alternativa al sistema
discute sempre più se e come far aprire il mercato ai economico dominante .
produttori, se far entrare nei canali distributivi tradizionali,  La mancanza di controlli sul comportamento degli attori, nel
inserendo non solo alimentari ma anche l'artigianato. Mentre lungo periodo può provocare una perdita di credibilità
si discute sempre meno di come far cambiare quel sistema dell'intero sistema.
economico e sociale che condanna miliardi di persone alla
I potenziali pericoli futuri del comes si possono riassumere così:
povertà e all'emarginazione.
 il problema del monitoraggio delle filiere eque
 L'attenzione sempre più spinta da parte delle organizzazioni
più grosse per marketing e merchandising, fa aumentare il  la perdita del senso dell'azione politica del comes
livello delle richieste presso i produttori da parte delle  La sostenibilità del sistema del comes e l'impatto ambientale
del comes
21
EFTA European Fair Trade Association, organizzazione di pressione che raggruppa  il pericolo dell'entrata delle grandi piantagioni e delle
11 centrali di importazione europee
imprese multinazionali nel mondo equosolidale Il comes in Italia
 la perdita di credibilità dell'intero sistema In Italia il commercio equo inizia a diffondersi verso la fine degli anni
'70 con la cooperativa John Ltd.” di Morbegno (SO), che iniziò a
importare e vendere prodotti artigianali dal Bangladesh, prodotti da
cooperative di donne.
Questi prodotti non riuscendo ad essere commercializzati nei circuiti
tradizionali, furono commercializzati attraverso canali commerciali non
tradizionali, come i banchetti dei volontari e fiere .
Negli anni '80 la crescente diffusione del fenomeno sul territorio
italiano22, portò diverse realtà a pensare alla costituzione di una
centrale di importazione, la cooperativa CTM creata a Bolzano nel
1988, che sarebbe divenuta nel 2001 il consorzio CTM altromercato.
Nello stesso anno fu creata anche R.A.M. ( Roba dell'Altro Mondo), da
cui sarebbero nate in seguito la cooperativa Roba dell'Altro Mondo e
all'associazione R.A.M..
il fenomeno continuò a diffondersi con la creazione di molte
associazioni e cooperative e nel 1991 fu costituita l'”associazione
botteghe del mondo” con l'obiettivo di dare visibilità alle botteghe del
mondo .
Nel corso degli anni anni 90 la diffusione in Italia dei prodotti, delle
associazioni e delle tematiche eque divenne sempre più capillare su
tutto il territorio italiano.
Questo fenomeno porto alla formazione di altre centrali di
importazione come Commercio Alternativo nel 1992 a Ferrara, formata
da una federazione di cooperative23. In seguito da questa federazione
22
In particolare nel nord Italia
23
Commercio Alternativo è una federazione di cooperative, che ricercava un modello
di organizzazione e di crescita basato sul decentramento delle principali funzioni
operative in favore dei membri del circuito;
si sono staccate la cooperativa sociale Liberomondo24, con sede a Brà sud del mondo
(CN) e la cooperativa Equoland con sede a Campi Bisenzio (Fi). Nel
1994 fu creata la cooperativa Equomercato con sede a Cantù (MI). FIG.1 Il modello distributivo del Comes Italiano
Nel 1994 diverse organizzazioni non profit, tra cui CTM ed
Equomercato, decisero di creare il marchio di certificazione Trasfair
italia, con lo scopo di permettere la diffusione dei prodotti equi anche
nei canali commerciali tradizionali.
Alla fine degli anni '90 la crescita del fenomeno del comes rese le
organizzazioni italiane del comes della necessità di definire delle regole
comuni. Questo avvenne nel 1999 con l'avvio del processo di stesura
della carta italiana dei criteri del commercio equo. Questo fu un
momento molto importante per le realtà italiane del comes, perché
pose le basi di quello che si può definire come il modello italiano del L'adozione di questo sistema distribuitivo ha avuto conseguenze molto
comes. importanti nello sviluppo del comes italiano, perché ha rafforzato il
ruolo delle botteghe del mondo, che hanno svolto un'importante ruolo
Elementi fondanti di questo modello sono
economico oltre che una fondamentale politico culturale.
 la centralità del carattere no profit come prerequisito per Inoltre ha di fatto portato ad una discussione all'interno del movimento
definire una realtà di comes. Attraverso questo aspetto fatto sulla pertinenza per le associazioni di comes della certificazione di
proprio solo dal movimento comes italiano, si è preferito prodotto e della sua possibile sostituzione con una certificazione
privilegiare l'aspetto di alternativa all'economia tradizionale, filiera25.
che viene rafforzato attraverso anche il punto del ruolo non
residuale assegnato ai volontari ai processi decisionali delle Questa riflessione ha portato all'uscita nel 2002 da Transfair Italia da
associazioni. parte delle due centrali di comes (CTM e Equomercato) che erano state
tra le organizzazioni fondatrici.
 un sistema distributivo basato in maniera prioritaria su una
Da un lato abbiamo il sistema delle organizzazioni di commercio equo (
relazione forte tra centrali di importazione e le botteghe del
centrali più botteghe26) con il loro sistema di distribuzione e il proprio
mondo, viste come i luoghi, che hanno il compito di
diffondere non solo i prodotti ma anche le idee, i principi del
25
comes. Alcune botteghe con il tempo hanno avviato progetti Sulla differenza tra certificazione di prodotto e di filiera torneremo tra poco
più o meno strutturati di importazione diretta da partner del 26 Il sistema è più complesso perché alcune realtà, come CTM e Commercio
Alternativo, distribuiscono i loro prodotti attraverso i canali distributivi tradizionali
24
Liberomondo è una cooperativa sociale di tipo A per l'inserimento lavorativo di sia attraverso accordi diretti, p.e. Ecor ed Esselunga per CTM, Coop e Conad per
persone svantaggiate, Commercio Alternativo, sia attraverso i contatti delle realtà di comes operanti sul
sistema di regole, regolato dalla carta dei criteri e dal registro italiano
sulla ridefinizione del tema del prezzo, passando dal concetto di prezzo
delle organizzazioni di commercio equo, che permetto di pensare fisso, che, pur non essendo in nessun modo collegato al concetto di
all'utilizzo di una certificazione di filiera27. prezzo equo, è stato per anni un valido strumento di comunicazione
Dall'altro lato ci sono i licenziatari del marchio di garanzia , che del movimento del comes italiano verso i consumatori, a quello di
permettono la distribuzione dei prodotti equi nei canali distributivi prezzo consigliato, lasciando libere le organizzazioni di comes di
tradizionali, in particolare la G.d.O . decidere se aumentare il prezzo praticato dalle centrali.
L'Agices ha inoltre creato, seguendo l'idea della certificazione di filiera,
 Unione tra prassi politica e attività commerciale. un processo di accreditamento per le realtà di comes, che decidono di
Le organizzazioni di comes, poiché hanno avuto la capacità dii accreditarsi presso di essa, basata sul rispetto di una serie minima di
raccogliere presso di sé anime politiche diverse, hanno svolto un standard divisi in importanti e fondamentali. Gli standard fondamentali
ruolo importante nella costruzione delle reti di critica al neoliberismo. sono quelli legati ai criteri basi della carta dei criteri, come la finalità no
Ad esempio nel 1994 diverse realtà italiane di comes, insieme ad altre profit , che ogni realtà deve necessariamente soddisfare, quelli
realtà del panorama associativo e politico italiano, hanno dato vita importanti sono legati al numero di attività,ad esempio le campagne
all'esperienza del controvertice “il cerchio dei popoli”, forse una delle info educative o di sensibilizzazione, che ogni realtà fa nell'ambito
prime espressioni di quel movimento plurale, che ha dato vita ad della propria attività.
esperienze significative come la rete lilliput e i social forum . Questo è stato reso possibile perché tramite il registro delle
organizzazioni italiane del commercio equo e solidale (RIOCES) e il
Un evento molto importante nello sviluppo del comes italiano è stata comitato di gestione del registro Agices si dotata di un sistema di
la costituzione nel 2003 dell'AGICES28, associazione di categoria, che controllo e monitoraggio delle realtà, che ne fanno parte.
raggruppa la maggior parte delle organizzazioni, che promuovono i Inoltre anche in vista di una futura legge sul comes, negli ultimi mesi è
prodotti e le idee del comes e che ha il compito di gestire la carta dei stato avviato un processo di discussione per la creazione di un sistema
criteri in modo che le organizzazioni che ne fanno parte rispettino i di certificazione oggettivo e verificabile anche dall'esterno.
principi della carta stessa attraverso il monitoraggio delle realtà, ma Non si deve dimenticare che negli ultimi anni la notorietà del comes sta
anche modificare alcuni elementi della carta o della prassi equa, che crescendo ed anche la sua rilevanza istituzionale.
non si considerano più valido. In questi anni uno dei temi caldi è stato Nel corso degli ultimi anni sono state promulga diverse leggi regionali
quello di che relazione dovesse esserci tra realtà di comes e le catene di sostegno al commercio equo e nella precedente legislatura si è
della G.D.O., un tema che ha provocato grandi scontri ma su cui non si arrivati alla presentazione di un disegno di legge sul commercio equo,
è mai riusciti ad intervenire. Negli ultimi tempi l'Agices è intervenuta redatto dall' AIES (Associazione interparlamentare Equa e solidale),
insieme ad Agices, Transfair e Assobotteghe.
territorio.
27
Sulla certificazione di filiera ritorneremo tra poco
28
A.G.I.C.E.S. sta per Assemblea Generale Italiana del Commercio equo e Solidale
Alcuni dati economici sul comes Totale UE 479.448 155.513 634.961
in questi ultimi anni il comes ha raggiunto dimensioni ragguardevoli e Come si vede dalla tabella il caso italiano è atipico perché non solo il
ha mostrato alcuni elementi molto interessanti. fatturato del circuito delle botteghe del mondo è molto più elevato
Innanzitutto secondo i dati del 200529 dal punto di vista della della media europea ma è superiore a quella dei prodotti a marchio.
distribuzione, i prodotti equi non sono più così residuali, ma disponibili
presso una vasta rete di punti di vendita. In Europa si parla di 79.000 Ad oggi le vendite di prodotti equi a marchio raggiungono quasi il 50%
strutture, con una nettissima prevalenza della GDO (57.000), seguita delle vendite eque globali. Nel 2007 la vendita dei prodotti a marchio in
dai normali esercizi commerciali (19.000) ed infine dalle “botteghe del Italia è aumentata del 35% anche se le vendite del comes rimangono
mondo” (2.854). residuali rispetto al commercio tradizionale.
Nel 2004 le vendite complessive di prodotti equi sono state di 635 in altri paesi europei il comes pur restando una nicchia di mercato ha
milioni di euro, per la maggior parte prodotti a marchio distribuiti raggiunto livelli considerevoli in alcuni settori. Ad esempio in Svizzera
presso i canali della GDO (480 milioni ), mentre il resto è venduto per le banane eque coprono il 47% del mercato e nel Regno Unito è equo
lo più nel canale delle Botteghe del mondo. il 20% del caffè tostato e macinato.
Tabella 1: fatturato al dettaglio del commercio equo e solidale nel
2004
(migliaia di €)

Prodotti a marchio Botteghe del mondo Totale

Regno Unito 206.289 10.400 216.689

Svizzera 136.028 1.980 138.008

Italia 43.106 54.393 97.499

Francia 69.000 9.300 78.300

Germania 58.000 20.000 78.000

Olanda 35.000 30.000 65.000

Belgio 20.000 7.700 27.700

Austria 15.781 7.500 23.281

29
Barbetta G., Il commercio equo e solidale in Italia, documento di lavoro scaricabile
dal sito www..agices.org
organizzazioni di secondo livello, che raggruppano diversi gruppi di
produttori, garantendo loro il pagamento di prezzi equi per i loro
Gli attori del comes
prodotti, sostegno amministrativo e formativo, avvio di progetti di
quando abbiamo parlato del comes abbiamo sottolineato che tutti gli
sviluppo comunitario.
attori dello scambio equo svolgono un ruolo fondamentale per il suo
sviluppo. Questo avviene perché in diversi casi il rapporto diretto con piccoli
gruppi di produttori, spesso non raccolti in gruppi formali, senza il
Questi soggetti sono i produttori, le organizzazioni di comes, i
supporto di organizzazioni nazionali, diventa complicato da un punto di
consumatori, i marchi di garanzia e le organizzazione che li gestiscono,
vista logistico e molto dispendioso dal punto di vista economico e il
gli organismi di rappresentanza del comes.
loro supporto diventa molto importante per permettere l'importazione
I produttori da questi gruppi.
I produttori sono quell'insieme di coltivatori e/o artigiani del sud del Quello che si deve sottolineare che nel comes quello che è importante
mondo, che organizzati sotto varie forme ( associazioni, cooperative, non è solo la presenza di un rapporto diretto ma la mancanza di
comunità di villaggio, laboratori familiari, etc), con cui sia avviano dei un''intermediazione di tipo speculativo.
rapporti commerciali, improntati sui principi dello scambio equo, che
L'universo dei produttori è molto più vario di quello che si pensa. Si
gli permettono di accedere al mercato internazionale a condizioni
passa dai gruppi informali a quelli formali, associazioni e cooperative di
vantaggiose. Questi scambi possono migliorare sia l'organizzazione che
primo livello e federazioni di associazioni e di cooperative. Alcune
far le condizioni di vita dei singoli, favorendo loro crescita come
associazioni e cooperative sono formate da poche decine di persone,
soggetti consapevoli dei loro diritti. Inoltre possono avere effetti
mentre ci sono organizzazioni molto più complesse ( federazioni di
positivi a livello collettivo con la realizzazione di progetti , che
cooperative, associazioni di secondo livello), che raggruppano alcune
migliorino le condizioni di vita all'interno delle comunità in cui i
decine di migliaia di produttori, fino ad arrivare alle diverse centinaia di
produttori vivono.
produttori per alcune federazioni di cooperative di coltivazione del caffè
Quando si parla di produttori nel comes ci riferisce sempre a due Africane, come KCNU, federazioni di cooperative ugandesi che
termini: rapporto diretto e e piccole dimensioni. raccoglie circa 300.000 produttori, la cui produzione è
La realtà è però un po' diversa. commercializzata in parte nei canali del comes.
La relazione commerciale non avviene sempre direttamente con i Analizzando i dati della ricerca sul commercio equo presentata nel
gruppi di produttori, ma viene è mediata attraverso delle
200530, si vede che i produttori con cui alcune centrali italiane lavorano di relazione di servizio, dove la sede centrale dell'organizzazione serve
nel 2004 erano 247, di cui 198 realtà produttrici di artigianato e 49 di da intermediario tra l'acquirente e i gruppi di produttori.
alimentari. Un elemento critico da tenere in considerazione è che spesso non si
Di queste 247 il 13% sono associazioni, il 37% cooperative, l'1% conosce l'esatta suddivisione del prezzo pagato per i beni dalle
società individuali, il 2% società per azioni il 17% ONG e il 2% società organizzazioni di comes all'interno delle organizzazione .
statali. Le organizzazioni di comes
Quello che accomuna quest'universo molto vario, oltre al fatto di Sono quelle realtà impegnate a diffondere i principi e i prodotti del
essere formato da persone che non fosse per il comes non comes e che commercializzano prevalentemente prodotti derivanti dal
riuscirebbero ad accedere al mercato a condizioni vantaggiose, è che le circuito del comes.
realtà dei produttori che fanno parte del circuito del comes, spesso
Seguendo la definizione data nella carta italiana dei criteri del
sono espressione di progetti di emancipazione e cambiamento, che
commercio equo e solidale le organizzazioni di comes si dividono in
coinvolgono le proprie comunità e che i loro prodotti, hanno sempre
organizzazioni che svolgono attività di importazione e organizzazioni
una storia da raccontare, che può farci conoscere la storia, la cultura e
che svolgono funzioni di vendita.
le aspirazioni di chi li ha prodotti..
Le funzioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica ai diversi temi del
Negli ultimi anni i produttori sono riusciti a creare delle reti nazionali e
comes ( ad esempio gli squilibri nord sud) e di pressione presso i
regionali, riuscendo così a incidere nelle scelte degli organismi
diversi livelli istituzionali sono svolte da entrambi le tipologie di
internazionale di comes come IFAT, all'interno della quale sono stati
organizzazioni e dalle organizzazioni di rappresentanza ( ad esempio
creati dei coordinamenti subregionali, e FLO.
per l'Italia Agices, l'Associazione Botteghe del Mondo e Transfair) .
Le organizzazioni più strutturate si sono sviluppate seguendo le
Le organizzazioni, definite anche come Centrali di importazione31,
richieste dei potenziali clienti e hanno sviluppato una serie di servizi
hanno come obiettivo principale importare, trasformare e
( unità sviluppo prodotti, siti web, cataloghi di prodotti on line) ma in
commercializzare prodotti equi, , si occupano di
diversi casi la relazione con i gruppi di produttori è diventata una sorta
31
In Italia le centrali di importazione sono circa 10, anche se ci sono circa 20 botteghe
30
Condotta dalla dipartimento di economia politica dell'università di Milano Bicocca e del mondo che svolgono attività più o meno strutturare di importazione diretta. In
dal centro di ricerche sulla cooperazione dell'università Cattolica di Milano e che ha Europa le centrali sono circa 100, mentre non si conosce il numero delle botteghe,
studiato tra l'altro i produttori di CTM, Commercio Alternativo, Liberomondo e che hanno attività di importazione diretta.
Equomercato.
 importare materie prime o semilavorate, prodotti alimentari Le organizzazioni, che si occupano principalmente dell'attività di
confezionati e beni manufatti ( artigianato) , vendita diretta di prodotti del comes32 devono :
 trasformare le materie prime o semilavorate in prodotti  fornire ai consumatori le informazioni disponibili sul comes in
finiti, generale e le schede del prezzo trasparente, sia in caso di
 commercializzare le materie prime, i prodotti artigianali e i vendita diretta che in caso di vendita realizzata attraverso
prodotti trasformati presso i canali distributivi tradizionali soggetti altri. In particolare si devono fornire informazioni sul
( negozi o catene della GDO) e presso la rete delle botteghe comes e le schede del prezzo trasparente sui prodotti
del mondo e delle associazioni che promuovono prodotti e  informarsi sui prodotti che vende, verificando che rispettino i
temi del comes. criteri del comes
Nel fare questo essi devono garantire ai produttori la possibilità di: Nel caso di organizzazioni, che vendono principalmente all'ingrosso,
 poter offrire loro il prefinanziamento della merce o accedere esse devono :
a forme eque di credito se non esistono altre forme di  garantire che la maggior parte dei prodotti deve essere
accesso etico, venduta a organizzazioni del comes o del circuito
 costruire con essi relazioni commerciali continuative dell'economia solidale.

 fornire supporto ai produttori per quanto riguarda la  Fornire alle organizzazioni, che acquistano prodotti per la
produzione e l'esportazione vendita, informazioni su prodotti e produttori con schede
che contengano la scheda del prezzo trasparente ed essere
 favorire, ove possibile, la trasformazione in loco delle
disponibili a fornire la documentazione di supporto.
materie prime
Le organizzazioni di comes svolgono un ruolo molto importante di
 fare in modo che i produttori conoscano il commercio equo e
collegamento tra i produttori e i consumatori, perché sono una cerniera
i suoi principi
tra i bisogni dei produttori e quelli dei consumatori sensibili.
Inoltre devono anche favorire l'incontro tra i produttori e i
Ai produttori garantiscono tutto il supporto per la realizzazione dei loro
consumatori e creare delle reti di trasformazione dei prodotti non
iniziando relazioni commerciali con aziende che violino i più elementari 32 Le botteghe del mondo in Italia, secondo i dati del rapporto EFTA sul commercio
diritti umani. equo in Europa del 2005, sono di più di 500, ( secondo il sito la mia spesa per la
pace ci sono circa 629 botteghe del mondo), molto concentrate nell'Italia del Nord
rispetto al resto del territorio italiano. In tutta Europa .le botteghe sono più 2800
progetti, mettendo in pratica i principi dello scambio equo ( prezzo la realizzazione e la continuazione dello scambio equo.
equo, prefinanziamento, cooperazione tecnica, relazioni commerciali L'acquisto di un bene equo è il segno della riappropriazione da parte
pluriennali), importando prodotti finiti e materie prime. del consumatore del suo potere di poter decidere come indirizzare i
Ai consumatori le organizzazioni di comes garantiscono oltre alla propri consumi realizzando con ogni acquisto equo dei piccoli atti
possibilità di acquistare prodotti del circuito del comes, attraverso il quotidiani di giustizia e responsabilità.
circuito delle botteghe del mondo, anche informazioni riguardo prodotti Secondo molte ricerche condotte da diversi centri di ricerca la
e produttori e la realizzazione di momenti di promozione culturale, conoscenza del comes varia a seconda dei livelli di studio, del reddito,
formazione e sensibilizzazione sui temi del comes. ma non c'è una relazione molto forte con l'età. Il comes sembra
La diffusione delle organizzazioni di vendita di prodotti comes in conosciuto di più dalle persone che frequentano l'università o hanno
Europa avviene principalmente attraverso il canale della distribuzione conseguito un titolo universitario.
tradizionale ( in particolare le catene della G.D.O.)33. Secondo una ricerca sui consumatori condotta nel 2004 dall'istituto di
Nel 2004 in Europa più del 75% dei prodotti equi era commercializzato ricerca GPF&A34 il comes è più conosciuto da persone che frequentano
in questi canali, mentre il restante viene commercializzato attraverso le l'università o hanno conseguito una laurea, hanno redditi medio alti.
botteghe del mondo. L'unica nazione in controtendenza rispetto a ed un'età compresa tra i 15 e i 34 anni, mentre la conoscenza tende a
questo trend è proprio l'Italia dove il totale dei prodotti comes calare con l'aumentare dell'età. Inoltre sempre dalla stessa ricerca si
commercializzato attraverso le botteghe del mondo mantiene ancora vede che i consumatori che scelgono di acquistare prodotti equi lo
un livello molto alte. Nel 2004 era pari al 55,7% del totale, oggi è un fanno perché sono soggetti attenti alle tematiche ambientali e a quelle
po' calato attestandosi su un 50%, per la crescita della presenza di dei diritti umani e dei lavoratori e questa tendenza è più forte nei
prodotti equi in molte delle catene italiane della GDO. soggetti che acquistano abitualmente presso le botteghe del mondo
rispetto a quelli che acquistano abitualmente presso altri punti di
vendita, in particolare la G.D.O. .
I consumatori
Sono quei soggetti che scegliendo di acquistare prodotti equi presso
una bottega del mondo o altri esercizi commerciali, rendono possibile I marchi di garanzia
Essi servono a definire quei criteri che servono a certificare l'eticità dei
33
Secondo il già citato rapporto EFTA I punti vendita tradizionali in Italia sono circa
34
4000 mentre in Europa sono circa 65000. GPF&A Il consumatore equo e solidale, milano 2004
soggetti ( produttori, esportatori, licenziatari di marchio, organizzazioni lavorato per favorire come fornitori di materie prime eque l'inserimento
di comes, rivenditori), che fanno parte della catena equa . di aziende nel circuito del Comes subordinandolo al rispetto di alcune
La certificazione proposta attraverso i marchi di garanzia può essere regole come la costituzione di un fondo per i lavoratori, il rispetto dei
una certificazione di prodotto, come quella concessa attraverso il diritti sindacali (secondo le normative dell'Ilo), la corresponsione di un
marchio transfair, dove si certifica che quel prodotto o parte delle salario adeguato, il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione
materie prime di un prodotto35 sono commercializzate secondo i criteri dell’azienda.
del comes, o di filiera, come quella proposta da IFAT, dove si certifica, Gli standard definiti da FLO per singole materie prime o per un dato
che è l'organizzazione che rispetta i criteri del comes36. prodotto sono stabiliti e/o modificati sempre in relazione agli interessi
La certificazione di prodotto dei soggetti coinvolti nei processi di modifica, ad esempio gruppi di
produttori o i licenziatari di marchio e non comprendono solo
Si basa sulla creazione di un sistema di regole comuni e certificabili,
riferimenti alla produzione ma anche alla fase della
che definiscono i criteri, che i produttori devono rispettare per fare si
commercializzazione.
che si possa assegnare una etichetta ad un prodotto, qualificandolo
come biologico, come equo, etc. Negli standard ci dono precisi riferimenti al prezzo minimo per quel
bene, al supporto finanziario, alla presenza di incentivi di produzioni
Nel caso del comes il marchio certifica che un bene è stato prodotto
biologiche o a basso impatto ambientale, la presenza di contratti
senza causare sfruttamento e povertà nel sud del mondo e che sono
commerciali pluriennali.
acquistati seguendo i principi del comes.
Ad esempio il prezzo minimo per una materia prima deve sempre
I produttori devono appartenere generalmente a gruppi con poca
permettere non solo di coprire i costi di produzione, ma anche
possibilità di accesso al mercato tradizionale, e che decidano in modo
assicurare la presenza di un margine per gli investimenti produttivi e
collettivo come usare i benefici del premio di fair trade.
per progetti a livello comunitario.
Pur privilegiando l'inserimento di gruppi cooperativi, in quei settori
Inoltre ai produttori devono essere garantiti prefinanziamenti o
dove non sia sempre possibile la gestione cooperativistica, FLO ha
garanzie creditizie che coprano fino al 60% del totale dell'ordine e che
le relazioni commerciali siano pluriennali.
35
Che non possono essere inferiore al 50% in valore o in assoluto del totale delle
componenti del prodotto stesso.
36
Fermo restando che un prodotto è definibile equo solo se le sue materie prime in La certificazione di filiera
valore o in assoluto sono maggiori del 50% della composizione stessa del prodotto.
Si basa sull'idea che non sono solo i prodotti a dover essere certificati  Non sfruttare il lavoro minorile.
come equi ma le organizzazioni, che fanno parte del circuito del comes  Favorire la sostenibilità ambientale.
ad dover essere definite tali.
 Adottare relazioni commerciali di lunga durata.
Il concetto di certificazione di filiera è basata sul concetto di
A differenza della certificazione di prodotto che omogeneizza il
organizzazione di comes, i cui principi sono stati definiti all'interno di
prodotto equo di una realtà di comes da quello commercializzato da
IFAT37.
realtà esterne al mondo del comes e non permette ai consumatori di
Esso non è un marchio commerciale ma un marchio che serve ad capire le differenze esistenti tra questi soggetti, la certificazione di
identificare in modo chiaro le caratteristiche che definiscono un dato filiera mette in evidenza presso il consumatore, che la discriminante
soggetto come una realtà di comes. Questo marchio definisce cosi i non è il prodotto equo ma i valori e i principi che guidano l'azione di
criteri che differenziano una realtà di comes d quei soggetti, che usano quei soggetti che producono, importano, distribuiscono, o vendono
in maniera strumentale richiami a temi come la carità e l'etica e lo quel prodotto.
comunica in modo chiaro ai consumatori e altri attori della filiera equa-
Il movimento del italiano del comes ha scelto da tempo di schierarsi
Questo marchio viene concesso solo se si rispettano i seguenti criteri: dal punto di vista della certificazione di filiera, costruendo attraverso
 Creare opportunità di mercato per produttori svantaggiati. l'AGICES un sistema di valutazione e certificazione delle associazioni
 Favorire la trasparenza e la responsabilità. che hanno deciso di operare all'interno del sistema di regole di Agices.

 Rafforzare le capacità e i livelli formativi dei produttori. Ultimamente in Agices è stato avviato un processo per scegliere la
modalità di certificazione più efficace per le realtà che la compongono,
 Promuovere il commercio equo e i suoi temi.
per costruire un sistema di regole condiviso e verificabile, anche in
 Pagare ai produttori un prezzo giusto per i beni e garantire vista di una possibile legge sul comes.
se necessario l'accesso a forme di prefinanziamento .
La certificazione di filiera, ponendo l'attenzione sui soggetti e non sui
 Fornire pari opportunità a tutti i possibili beneficiari. prodotti, permette di superare il pericolo di poter certificare come equi
 Promuovere l'esistenza di condizioni di lavoro favorevoli. prodotti commercializzati da soggetti che operano secondo logiche
nettamente in contrasto con quelle del comes, come nel caso del caffè
37
IFAT ( international federation of alternative trade - , fererazione internazionale del solubile Nescafè Partner's blend certificato nel 2005 da Fairtrade
commercio alternativo, fondata) ’ nata nel 1989 ed è la più grande ed importante
organizzazione del commercio equo e solidale, nella quale sono presenti più di 160
Foundation UK. Un caffè i cui produttori sono iscritti nei registi FLO,
membri tra produttori e importatori di tutto il mondo.
ma che è commercializzato da Nestlè, una delle aziende globali più Alcune di queste organizzazioni sono IFAT, FLO, FINE, EFTA e NEWS
boicottate a livello globale. WFTO ( World Fair Trade Organizatio) in precedenza chiamta IFAT
La certificazione del Nescafè Partner's blend, oltre a scatenare un vero (International Federation of Alternative Trade) è nata nel 1989 con
putiferio ma ha evidenziato uno dei possibili pericoli della certificazione l'obiettivo di coordinare le attività degli operatori del comes. Essa è
di marchio: il non differenziare tra il prodotto distribuito da realtà per l'unica organizzazione di comes che comprende al suo interno sia
cui il comes è un aspetto centrale della propria azione, da quelli produttori del sud, principalmente produttori artigianali che
distribuiti da realtà, per cui il prodotto di comes è solo una referenza in importatori e distributori del nord.
più inserita solo per soddisfare le esigenze di un gruppo di Di essa fanno parte circa 350 organizzazioni di 70 Paesi del mondo.
consumatori. Circa il 65% dei membri IFAT sono stanziati nel Sud del mondo (Asia,
Attualmente, a meno che all'interno di FLO non divenga patrimonio Africa, Medio Oriente, America Latina), mentre il rimanente 35% si
comune la posizione di Transfair Italia, che ha deciso di certificare solo trova nel Nord America, in Europa e lungo la costa del Pacifico. I
piccole e medie aziende, la certificazione di prodotto sembra non membri di IFAT rappresentano tutta la catena del commercio equo,
poter e volere evitare che le imprese multinazionali entrino nel circuito dalla produzione alla vendita: cooperative, associazioni, centrali
equo. Se questo può essere considerato un successo dal punto di vista d’importazione, compagnie d’esportazione, gruppi di produttori,
della responsabilità di impresa, allo stesso tempo è un grande rischio Botteghe del Mondo, istituzioni finanziarie e reti associative nazionali
per la sopravvivenza del circuito stesso. La loro possibile entrata è un ed internazionali che seguono i criteri IFAT.
rischio solo se per il comes l'obiettivo principale fosse creare una reale La trasformazione da IFAT a WFTO non è solo un cambio di nome ma
alternativa al sistema economico globale e non solo garantire livelli di è legata anche a un cambio della sua missione. In particolare si sta
vita dignitosi ai produttori, che fanno parte del circuito del comes. Ma disutendo della creazione di un sistema chiamato SFTMS (
così non è.

FLO (Fairtrade Labelling Organizationsl), raggruppa tutte le 20


Le organizzazioni internazionali organizzazioni nazionali dei marchi che operano in Europa, Stati Uniti,
Nel corso degli anni il movimento del comes ha creato una serie di Canada, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Messico.
organizzazioni con lo scopo di far circolare sempre più le informazioni e Essa è stata creata nel 1993 per armonizzare le procedure di verifica
le discussioni sul comes, coordinare le attività di lobbying ed advocacy, controllo e monitoraggio sia dei produttori, sia degli importatori e
e creare standard condivisi da tutto il movimento globale.
distributori dei prodotti, a garanzia del consumatore i criteri di AGICES ( Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e
certificazione. Svolge inoltre un'intensa attività di lobbying presso tutte Solidale), fondata nel 2003, è un'associazione di categoria che riunisce
le sedi istituzionali locali, nazionali e sovranazionali. buona parte delle organizzazioni di comes italiane e gestisce la carta
italiana dei criteri del commercio equo, il suo regolamento attuativo, e
il registro delle organizzazioni italiane del commercio equo e solidale
FINE è un coordinamento informale formato da FLO, IFAT e EFTA per
(RIOCES). Oltre a stimolare il dibattito all'interno del movimento del
migliorare i livelli di cooperazione tra esse ed avere una
comes italiano si occupa anche di fare attività di lobbyng ed advocacy
rappresentanza coordinata presso le istituzioni.
presso tutti i livelli istituzionali.

EFTA ( European Fairtrade Association) è un network di realtà di


Associazione italiana botteghe del mondo (Assobotteghe)
comes di cui fanno parte alcune delle principali centrali di importazioni
fondata nel 1991 come associazione di categoria che rappresentasse
europee. Svolge attività di lobbying presso l'Unione Europea, di
le istanze delle botteghe del mondo. Si occupa di stimolare e
coordinamento tra le diverse organizzazioni e di ricerca sui temi del
diffondere campagne di sensibilizzazione e informazione sui temi del
comes, producendo periodicamente pubblicazioni sullo stato del comes
comes, facilitare la diffusione di programmi per interventi nelle scuole,
in Europa. Ultimamente si è occupata del problema degli acquisti
fornire servizi di consulenza per le botteghe del mondo, stipulare
pubblici e dell'inserimento dei prodotti equi in questa tipologia di
convezioni con enti e aziende per le botteghe. Dal 1998 organizza una
acquisto.
fiera del commercio equo per facilitare la diffusione dei temi del
comes.
NEWS ( Network european worldshop) è il coordinamento europeo
delle associazioni nazionali che rappresentano le botteghe del mondo.
Transfair italia, fondato nel 1993 è un consorzio di associazioni,
Si occupa di coordinare a livello europeo il lancio di campagne di
cooperative ed imprese, che si occupa di garantire la diffusione dei
sensibilizzazione e informazioni , di lobbying ed advocacy
prodotti a marchio sul territorio italiano e si occupa anche di fare
attitività di lobbying ed advocacy a tutti i livelli istituzionali.
A livello italiano le organizzazioni di riferimento sono
Bibliografia
Globalizzazione
Bauman Z., Dentro la Globalizzazione, Laterza. Roma-Bari, 2007
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Musso D., Bananeros, Altreconomia, Milano, 2003
Oxfam, Gusto Amaro, Altreconomia, Milano, 2003 www.fairtrade.net sito di FLO
Placido P.; Lorigiliola S. ( a cura di) Cotone sulla pelle, cooedizione www.european-fair-trade-association.org sito di EFTA
Ctm, Fair, Oxfam magazine du Mond, Verona, 2006 www.worldshops.org sito di news
Raitano P., Calvi C., Il pane e le rose, Altreconomia, Milano 2007

siti delle associazioni italiane


Sitografia www.agices.org, sito dell'associazione che gestisce la carta dei criteri
italiana del commercio equo e solidale, che comprende buona parte
Globalizzazione delle associazioni italiane del comes.

www.attac.it, sito dell'organizzazione ATTAC. www.assobdm.it, sito dell'Associazione italiana Botteghe del Mondo,
che rappresenta parte delle botteghe del mondo italiane.
www.beati.org/wto parte del sito dell'associazione Beati i costruttori di
pace relativa all'analisi della Wto e del commercio internazionale. www.equo.it, sito del consorzio di certificazione Transfair italia.

www.focusweb.org, sito dell'associazione Focus on the global south,


che si occupa di analizzare i diversi aspetti della globalizzazione. Centrali di importazione:
www.tradewatch,it sito dell'associazione tradewatch www.altraq.it, sito della centrale Altraqualità
www.twnside.org.sg sito dell'organizzazione Third world network, che www.associazioneram.it, sito della centrale Associazione RAM
si occupa di analizzare gli effetti del commercio internazionale. www.altromercato.it, sito del consorzio CTM Altromercato
www.undp.org, sito del programma di sviluppo delle Nazione Unite, www.commercioalternativo.it, sito della centrale Commercio Alternativo
che edita il rapporto sullo sviluppo umano.
www.equoland.it, sito della centrale Equoland
www.equomercato, sito della centrale Equomercato
Commercio equo
www.liberomondo.org, sito della centrale Liberomondo
www.fairtradeeco.........
roba.coop, sito della centrale Roba dell'altro mondo
siti delle organizzazioni internazionali
www.ifat.org sito di ifat
I siti di riferimento delle botteghe del mondo possono essere trovati
attraverso le organizzazioni di rappresentanza e quelli delle centrali.

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