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2014/2015
Esercitazione CLES – Effetti delle imposte e sistema sanitario
TESTO E SOLUZIONI
Esercizio 1 ‐ Effetti delle imposte
Facendo esplicito riferimento alle nozioni di effetto di reddito ed effetto di sostituzione, discutere la
seguente affermazione: “Una riduzione dell’imposta sul reddito da lavoro, è sempre uno strumento di
politica economica efficace per aumentare il numero di ore lavorate nell’economia”.
Esercizio 2 ‐ Effetti delle imposte
Si confrontino gli effetti di un'imposta proporzionale sul reddito e di un'imposta progressiva: in che senso
sussiste un trade‐off tra equità ed efficienza?
Esercizio 3 ‐ Effetti delle imposte
Enunciare e fornite una derivazione analitica completa della cosiddetta regola di Ramsey.
In che senso tale regola identifica un trade‐off tra efficienza ed equità?
Esercizio 4 ‐ Effetti delle imposte
a) Si considerino due beni: caviale e latte in polvere per neonati. La domanda di caviale è caratterizzata da
un’elasticità al prezzo tripla rispetto a quella della domanda di latte in polvere per neonati. Sapendo
che l’aliquota d’imposta ad valorem sul caviale è del 15%, si determini l’aliquota d’imposta ad valorem
sul latte in polvere che minimizza l’eccesso di pressione.
Soluzione:
τc/τl= ηl/ ηc 0,15/ τl=1/3 τl=0,45
b) Commentare il risultato precedente in termini di trade‐off tra efficienza ed equità.
Esercizio 5 – Sistema sanitario
Considerate una comunità composta da individui con differenti probabilità di ammalarsi:
individui di tipo H, che rappresentano il 55% della popolazione, con una probabilità di ammalarsi
pari al 70%;
individui di tipo L, che rappresentano il 45% della popolazione, con una probabilità di ammalarsi
pari al 30%.
In caso di malattia il danno è pari a 100 per entrambi i gruppi.
In un mercato perfettamente concorrenziale e in assenza di costi di amministrazione, si determinino i premi
richiesti ai due tipi di individui per unità di materia assicurata e si dica se gli individui scelgono di acquistare
una copertura completa o parziale nel caso in cui:
a) l’informazione sia perfetta;
b) l'impresa assicuratrice non riesca a discriminare tra i due tipi di individui (asimmetria informativa) ed
offra ad entrambi i gruppi lo stesso contratto con un premio tale da rendere i profitti complessivi nulli (in
valore atteso). Si discutano brevemente i problemi che sorgono in questa situazione.
Soluzione
a) In un mercato perfettamente concorrenziale, deve valere la condizione di profitti attesi nulli: E(P)=0. È
possibile dimostrare che, con informazione perfetta (simmetrica), tale condizione implica che l’impresa
richieda ad entrambi i tipi di individui il pagamento di premi attuarialmente equi, cioè pari alla probabilità
dell’evento negativo.
Indicando con N la numerosità della popolazione, con q il livello di copertura scelto, con pi e con πi
rispettivamente il premio pagato e la probabilità di ammalarsi per il tipo i‐esimo:
E(P)= 0,55 N pHqH– 0,55 N πHqH+ 0,45 N pLqL– 0,45N πLqL= 0
da cui segue:
pH = πH= 0,7 per gli individui H e pL = πL= 0,3 per gli individui L.
In questo caso entrambi i gruppi chiedono copertura completa:
q= d= 100.
b) Se l'informazione è asimmetrica, l'assicuratore non discrimina tra agenti H e L e può essere indotto ad
offrire a tutti un unico contratto. Se la popolazione è sufficientemente numerosa e in presenza di rischi
indipendenti, il profitto atteso può essere scritto come:
E(P)= Npq – 0,55 N πHq – 0,45N πLq.
In questo caso, assumendo che tutti gli individui accettino di sottoscrivere il contratto, la condizione di
profitti attesi nulli impone la richiesta di un premio pari alla probabilità media di malattia per l’intera
popolazione.
Pertanto, E(P)=0 se e solo se:
p= 0,55 πH+ 0,45 πL= 0,55 x 0,7 + 0,45 x 0,3 = 0,52.
I problemi derivano dal fatto che questo premio è superiore alla probabilità di ammalarsi per gli individui di
tipo L, i quali quindi non si assicureranno. Questo implica che la qualità media degli assicurati diminuisce
(fenomeno di selezione avversa), le imprese aumentano i premi (per evitare profitti negativi), rimangono
solo individui di tipo H e il premio aumenta fino a raggiungere il valore per gli individui ad alto rischio (nel
nostro caso 0,7).
Esercizio 6 – Sistema sanitario
Si consideri una collettività costituita da 2 individui, uno giovane e uno anziano. Entrambi hanno un reddito
pari a 30 e subiscono un danno pari a 100 in caso di malattia. Il giovane ha una probabilità πG=0,2 di
ammalarsi, mentre l’anziano ha una probabilità πA=0,7. I due individui sono perfettamente distinguibili
dalle compagnie assicurative.
a) Si determini il grado di copertura ottimale q* scelto da ciascun individuo in corrispondenza di un premio
attuarialmente equo.
b) Si calcoli il premio complessivo che ciascun individuo dovrebbe pagare per ottenere la copertura
desiderata.
c) Quale problema si pone? Commentate, alla luce di questo risultato, l’intervento pubblico
nell’organizzazione, prevalentemente privata, del sistema sanitario degli Stati Uniti.
Soluzione
a) La copertura ottimale richiesta da individui avversi al rischio in corrispondenza di premi attuarialmente
equi è completa:
qi*= d= 100.
b) Il premio complessivo per il giovane sarà:
pGq= 0,2 × 100 = 20
e per l’anziano:
pAq= 0,7 × 100 = 70.
c) L’esercizio mostra come un sistema sanitario di natura privata “fallisca” nel garantire una copertura
sanitaria alla cittadinanza nel suo complesso, dal momento che possono esistere persone bisognose di cure,
ma non in grado di pagare il premio previsto per vincoli di reddito (l’anziano ha un reddito di 30, ma
dovrebbe pagare un premio di 70!). Si rende pertanto necessario l’intervento dello Stato per garantire la
copertura a taluni segmenti della popolazione. Questo è, ad esempio, ciò che succede negli USA dove è
presente un sistema di assicurazioni sanitarie private ma lo Stato interviene a sostegno degli anziani e dei
poveri mediante i programmi denominati MEDICARE e MEDICAID.
Esercizio 7 – Sistema sanitario
La popolazione del paese X è composta per il 50% da individui (tipo A) che hanno una probabilità di
ammalarsi pari al 20% e per il restante 50% da individui (tipo B) che hanno una probabilità di ammalarsi
pari al 70%. Sia gli individui di tipo A che gli individui di tipo B guadagnano, in condizioni normali, un reddito
di 1000 che si riduce, in caso di malattia, a 200. Gli individui hanno la possibilità di acquistare
un’assicurazione.
a) Si ipotizzi che la compagnia assicuratrice sia in grado di distinguere perfettamente i due tipi A e B e offra
loro l’assicurazione dietro il pagamento di un premio attuarialmente equo. Si determini (distinguendo, se
necessario, tra gli individui):
1. il premio unitario;
2. la quantità di assicurazione acquistata e il premio complessivo;
3. il reddito degli individui al netto dei premi assicurativi;
4. il profitto atteso dell’impresa assicuratrice.
b) Si ipotizzi ora che l’impresa non sia in grado di distinguere i due tipi di individui e che offra a tutti un
unico contratto con un premio che le consenta di conseguire profitti attesi nulli.
5. A quanto ammonterà il premio unitario che l’impresa deciderà di applicare?
6. Chi beneficerà dell’assenza di perfetta informazione?
7. Si modificheranno le scelte assicurative delle due tipologie di individui?
8. Se sì, con quali conseguenze per il mercato assicurativo?
Soluzione
a) Informazione perfetta
1. In caso di informazione perfetta il premio unitario attuarialmente equo per i due tipi di individui
corrisponde alle rispettive probabilità che si verifichi l’evento negativo:
pA= πA = 0,2
pB = πB= 0,7.
2. In presenza di premi attuarialmente equi gli individui sceglieranno di acquistare una quantità di
assicurazione che consenta loro di avere copertura completa (q=d):
qA = qB = q = d = 1000 – 200 = 800.
Il premio complessivo per A e per B sarà quindi rispettivamente:
pA q = 0,2 x 800 = 160
pB q = 0,7 x 800 = 560.
3. Quando gli individui acquistano copertura completa (q=d), il reddito degli individui al netto dei
premi assicurativi è costante nei due stati del mondo (salute e malattia) ed è quindi pari a:
YA = 1000 – 0,2 x q = 1000 ‐ 160 = 840
YB= 1000 – 0,7 x q =1000 ‐ 560 = 440.
4. Il profitto atteso dell’impresa assicuratrice sarà (la popolazione è equamente distribuita tra
individui di tipo A e di tipo B):
E(P) =0,5N (pA q ‐ πAq + pB q – πBq) = 0
b) Asimmetria informativa
5. In caso di asimmetria informativa l’impresa assicuratrice non discrimina tra gli individui a basso e ad
alto rischio e può essere indotta ad offrire a tutti un unico contratto. Il premio unitario che verrà
proposto dall’impresa (che rende i profitti complessivi nulli in valore atteso) è pari alla probabilità
media di malattia per l’intera popolazione.
p= 0,2 x 0,5 + 0,7 x 0,5 = 0,1 + 0,35 = 0,45
6. Le persone che hanno probabilità maggiore di ammalarsi (tipo B) possono sfruttare a loro vantaggio
l’assenza di perfetta informazione che pesa sull’impresa assicurativa. Infatti si troveranno a pagare
un premio unitario (0,45) inferiore alla loro probabilità di malattia (0,7).
7. Le scelte assicurative per i due gruppi di individui si modificheranno: infatti gli individui a più basso
rischio (tipo A) decideranno di non assicurarsi perché il premio medio (0,45) risulterà più elevato
rispetto alla probabilità che si verifichi l’evento negativo (0,2) (selezione avversa).
8. La fuoriuscita dal mercato assicurativo degli individui a basso rischio comporterebbe una riduzione
della qualità media degli assicurati con la conseguenza che le imprese assicuratrici sarebbero
costrette ad aumentare i premi per evitare perdite, peggiorando ulteriormente il problema della
selezione avversa.
Esercizio 8 – Sistema sanitario
Il paese X decide di iniziare a fornire i farmaci gratuitamente. La funzione di domanda della collettività
stimata è la seguente:
q= 10000 – 10 p
dove q indica la quantità di farmaci richiesta e p il prezzo medio di tali farmaci.
Il prezzo medio per farmaco è di 300.
a) Definire il concetto di azzardo morale. Come si applica alla situazione del paese X?
b) Calcolare la perdita di bilancio rispetto alla situazione di perfetta informazione nel caso si pongano
problemi di azzardo morale.
c) In seguito ad una attenta analisi, il governo di X si rende conto di non avere alcuna possibilità di
controllare il comportamento dei consumatori. Allo stesso tempo, però, per ragioni di finanza pubblica, la
spesa farmaceutica a carico dello stato non può in alcun caso eccedere il tetto di 1.800.000. Quali manovre
potrebbe attuare al fine di raggiungere questo livello di consumo farmaceutico?
Soluzione
a) AZZARDO MORALE: poiché l’impresa di assicurazione non è in grado di controllare il comportamento
degli assicurati dopo la stipula del contratto, l’individuo può domandare più cure di quanto strettamente
necessario, oppure può influenzare la probabilità che si verifichi l’evento negativo.
Nel nostro caso la quantità di farmaci venduta in corrispondenza di un prezzo pari a 300 (quantità con
perfetta informazione) è:
qPI = 10000 – 10 p= 10000 – 10 (300) = 7.000.
Il problema di azzardo morale nasce dal fatto che nel paese X gli individui ricevono farmaci gratuitamente
(quindi, per i cittadini‐consumatori, p= 0), mentre il prezzo effettivo è pagato dal governo. La quantità
domandata (quantità con moral hazard) sarà dunque pari a:
qMH = 10000 – 10 p = 10.000.
I pazienti fanno quindi ricorso a cure addizionali rispetto a quelle cui farebbero ricorso qualora non
esistesse un sistema farmaceutico pubblico e gratuito.
b) Nell’ipotesi di azzardo morale, la spesa farmaceutica per il governo del paese X è:
qMH x p= 10000 x (300) = 3.000.000.
Nell’ipotesi di perfetta informazione si ha invece che:
qPI x p= 7000 x (300) = 2.100.000.
La perdita di bilancio dovuta all’asimmetria informativa è pertanto di 900.000.
c) Al fine di disincentivare l’eccessivo consumo di farmaci, è prassi utilizzare sistemi di compartecipazione
al finanziamento delle spese sanitarie: il paese X introduce a tal fine i ticket.
Pertanto, il prezzo medio per farmaco, p = 300, è coperto per un ammontare fisso (x) dal cittadino‐
consumatore, e per il restante ammontare (300 ‐ x) dallo Stato.
Dal momento che il cittadino‐consumatore paga x per ogni unità di farmaco, la domanda di farmaci sarà:
q= 10.000 ‐ 10x.
Pertanto, la spesa farmaceutica complessiva a carico dello Stato è:
(10.000 – 10x) (300 – x)
Dato il vincolo di spesa che lo Stato deve rispettare, otteniamo:
(10.000 – 10x) (300 – x) = 1.800.000
che equivale a:
10x2– 13.000x+ 1.200.000 = 0,
da cui: x = 100.
Il governo del paese X dovrebbe pertanto richiedere ai cittadini‐consumatori di coprire 1/3 del prezzo
medio dei farmaci.