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Pubblicato il 22/11/2016
N. 02698/2016 REG.PROV.COLL.
N. 00572/2014 REG.RIC.
R E P U B B L I C A I T A L I A N A
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
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FATTO e DIRITTO
Con il ricorso e i primi motivi aggiunti, l’Associazione ricorrente (Onlus che
opera nel campo del sociale) impugna, chiedendone l’annullamento, i
provvedimenti con i quali la Giunta regionale, nell'ambito dei fondi assegnati
al Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali in attuazione
dell'art. 128 della l.r. n. 11/2010, come modificata dalla legge n. 16/2013 (EU
3.452.608,00), dopo l’approvazione della graduatoria da parte della
competente Commissione per l’anno 2013, ha stabilito di riservare la somma
di EU 2.447.000,00 in via esclusiva agli enti che operano per l’aiuto ai soggetti
con disagio sensoriale motorio, con conseguente decurtazione dei fondi a
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disposizione degli enti che operano in settori diversi, tra i quali l’Associazione
ricorrente (già collocatasi in posizione utile in graduatoria).
Deduce a tal fine le seguenti censure: violazione del bando quale lex specialis
della procedura - modifica del bando in un momento successivo alla
conclusione della procedura; vizio di motivazione - carenza assoluta di
motivazione; violazione dell'art. 128 comma 8 bis della L.R. 11/2010 - vizio
di incompetenza; violazione dell'avviso pubblico laddove è previsto il criterio
di modulazione proporzionale del contributo - violazione del principio di
uguaglianza e di non discriminazione; eccesso di potere per disparità di
trattamento - eccesso di potere per sviamento - violazione del principio di
trasparenza - violazione dell'art. 97 Costituzione sotto il profilo della
imparzialità e buon andamento.
Lamenta in sostanza che le uniche priorità fissate nell’avviso pubblico erano
“disagio sociale, disabilità e pregresso finanziamento”, di talché il nuovo
criterio di priorità (disagio sensoriale motorio) con destinazione esclusiva di
fondi e finanziamento nella misura del 100% è stato inserito illegittimamente
dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico e ciò non solo senza addurre
alcuna motivazione, ma in dispregio al criterio di modulazione proporzionale
dei contributi fissato dall’avviso pubblico stesso.
Alcune delle associazioni controinteressate si sono costituite in giudizio al fine
di resistere al ricorso, eccependone l’inammissibilità ex art. 7 c.p.a. in ragione
della presunta insindacabilità delle scelte della Regione che avrebbero natura
politica e sarebbero state assunte nell’esercizio delle funzioni di governo.
Il ricorso è stato accolto dal T.a.r. Sicilia, sezione III, con la sentenza in forma
semplificata n. 1268/2014.
Con sentenza del C.g.a.r.s. n. 577/2014, a causa della mancata integrazione del
contraddittorio, è stata annullata la sentenza n. 1268/2014, con rimessione del
ricorso al T.a.r.
Parte ricorrente ha quindi ritualmente riassunto il ricorso davanti al T.a.r.
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Alla pubblica udienza del giorno 11 novembre 2016, uditi i difensori delle
parti, come da verbale, il ricorso è stato trattenuto in decisione.
Rileva pregiudizialmente il Collegio l’infondatezza dell’eccezione di
inammissibilità sollevata dalla difesa delle Associazioni controinteressate
costituite.
Invero, l’operato della Giunta non è frutto di una scelta di natura politica, ma
esercizio di funzioni amministrative regolate da una legge regionale, come tale
non certo libera nei fini, ma sindacabile dal giudice amministrativo nei limiti
in cui la scelta dell’Amministrazione, pur dotata di ampia discrezionalità, violi
i precetti di legge e/o si palesi manifestamente arbitraria.
Nel merito, ritiene il Collegio che il ricorso sia fondato.
Devono preliminarmente esaminarsi il ricorso introduttivo e i primi motivi
aggiunti.
Orbene, dispone l’art. 128 l.r. n. 11/2010, come modificato dalla l.r. n.
16/2013:
- la Regione concede un sostegno economico sotto forma di contributi, ad
enti, fondazioni, associazioni ed altri organismi comunque denominati non
aventi scopo di lucro, per la realizzazione di iniziative aventi rilevanza sociale,
socio-sanitaria, culturale, storica, ricreativa, artistica, sportiva, ambientale, di
promozione dell'immagine della Regione e dell'economia locale, la cui attività
si ripercuote con riflessi positivi sull'economia del territorio (c. 1);
- i soggetti già destinatari di precedenti espresse norme regionali di
riconoscimento di specifici contributi, ove presentino istanza e abbiano i
requisiti per l'accesso ai contributi di cui al presente articolo, possono essere
prioritariamente beneficiari di un sostegno economico, nei limiti delle
disponibilità finanziarie previste nel bilancio della Regione (c. 2);
- ai fini di una corretta gestione delle risorse pubbliche sotto il profilo
dell'efficacia, dell'efficienza e dell'economicità sono determinati i criteri e le
modalità per l'erogazione dei contributi e per la dimostrazione della relativa
spesa (c. 3);
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ex post dei risultati ai quali erano giunte le Commissioni per l’anno 2014, in
disparte la considerazione che in ogni caso, il contributo erogato alla
ricorrente nel 2013 è comunque errato nel quantum in ragione dell’accertata
illegittimità della delibera di Giunta regionale n. 394/2013 e degli atti ad essa
conseguenti.
In conclusione il ricorso e i motivi aggiunti, in quanto fondati, vanno accolti,
con conseguente annullamento degli atti impugnati.
Tenuto conto dell’alterno esito delle fasi processuali le spese del giudizio
possono compensarsi tra le parti costituite e dichiararsi irripetibili nei
confronti di quelle non costituite, che non hanno comunque dato causa al
ricorso.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Seconda)
definitivamente pronunciando sul ricorso e sui motivi aggiunti, come in
epigrafe proposti, li accoglie e per l’effetto annulla gli atti impugnati.
Spese compensate tra le parti costituite.
Spese irripetibili nei confronti dei controinteressati non costituiti.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 10 novembre
2016 con l'intervento dei magistrati:
Cosimo Di Paola, Presidente
Federica Cabrini, Consigliere, Estensore
Anna Pignataro, Primo Referendario
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Federica Cabrini Cosimo Di Paola
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IL SEGRETARIO
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