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TRASCRIZIONI

Per trascrizione si intende l'opera di selezione della melodia principale di un brano (per
orchestra o strumento solista) e la sua stesura ed adattamento, appunto, per un organico
differente. La trascrizione musicale è l'operazione che permette di adattare un brano o opera
musicale da orchestra a uno strumento solista o viceversa.
Nell'800 la trascrizione era molto praticata perché nella corrente del romanticismo i virtuosi
dovevano stupire il pubblico e un modo era anche quello di adattare un brano musicale creato
su misura per uno strumento ad un altro per mostrare la loro eccellente bravura.
Inoltre, per strumenti “moderni” come il sassofono il repertorio musicale è limitato dall’ anno
di invenzione, per cui, ad esempio, per i sassofonisti, compositori del 1600-700 come ad
esempio Bach o Vivaldi, non hanno scritto nulla. Motivo per cui sono nate le trascrizioni
anche di brani di secoli precedenti. Il sassofono infatti, come abbiamo detto, è uno strumento
considerato moderno e innovativo, con l’imboccatura ed un’agilità tipica di uno strumento ad
ancia come i legni (clarinetto – flauto), ma con la potenza sonora di uno strumento ad ottone
come il corno. Le prime partiture composte per sassofono risalgono alla fine della prima metà
del 1800, anno della sua invenzione (precisamente nel 1846 dal belga Adolph Sax) .
Ha avuto una grandissima e veloce espansione in moltissimi generi di musicali grazie alle sue
doti di espressività e duttilità. È infatti uno strumento molto versatile, caratteristica che gli
permette di essere presente in quasi tutti i generi musicali e orchestre sinfoniche,
avvicinandosi anche alla musica elettronica e sintetica (es. Grabbit per tenore e voce
registrata) . A causa però della sua recente invenzione tuttavia è penalizzato nel repertorio di
musica classica, motivo per cui esistono numerose trascrizioni.
Inoltre, le trascrizioni per sassofono offrono ai musicisti la possibilità di approcciarsi ad un
tipo di scrittura differente dalle solite composizioni originali per il sax, affrontando difficoltà
quali il fraseggio e la tipologia di esecuzione del brano, le quali devono essere rapportate con
l’anno di scrittura, le tecniche utilizzate all’ epoca, e il tipo di strumento per le quali le
trascrizioni erano originariamente scritte. Naturalmente troviamo anche trascrizioni di brani
di epoche più recenti, dato che il sassofono come abbiamo già detto è uno strumento molto
versatile e dotato di grandi possibilità esecutive ed espressive. E quindi facilmente inseribile
in tutti i generi musicali.
Il sassofono quindi vanta di un grande repertorio, che spazia dai brani originali per sassofono,
che possono essere per sax solista, per sax e pianoforte, o anche per sax ed orchestra, a
trascrizioni da brani di diversi autori di epoche diverse, come le importanti sei suite scritte per
violoncello solo di j.s. Bach, Sono state scritte all’ inizio del 1700, e sono 6 raccolte di danze,
delle quali eseguirò il preludio, ovvero il brano di apertura e di presentazione di ogni suite, in
questo caso della suite n. 1.
Inoltre il sassofono ha anche un importante repertorio di musica da camera, come duo, trii o
quartetti, di cui abbiamo anche trascrizioni come nel caso dei tre preludi di Gershwin,
compositore del primo novecento, originari per pianoforte ed inseguito trascritti per quartetto
di sassofoni.
Eseguirò inizialmente il preludio di bach, originario per uno strumento ad arco quale è il
violoncello, importante per lo studio del fraseggio musicale, il quale deve essere simile a
quello di uno strumento ad arco, e quindi sempre teso, per poi eseguire i tre preludi di
gerswhin per quartetto, evidenziando così i due caratteri stilistici differtenti dei due autori ( il
primo del periodo barocco, mentre il secondo che risente delle influenze jazz del 1900)

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