DISCOVERY
divulgazione
Scientifica
STEVEN
WEINBERG
I PRIMI TRE M I N U T I
L'affascinante storia dell'origine dell'universo
MONDADORI DeAGOSTINI
I P R I M I TRE M I N U T I
L'affascinante storia dell'origine dell'universo
MONDADORI DeAGOSTINI
Sommario
7 Prefazione
172 Tabelle
174 Appendice matematica
187 Glossario
207 Indice analitico
Prefazione
Cambridge, Mass.
L u g l i o 1976
I
Introduzione: il gigante e la vacca
ricevette una base molto più solida nel 1973 grazie a osserva-
zioni nell'ultravioletto compiute dal satellite artificiale Coper-
nicus. Gli atomi di deuterio, come gli atomi di idrogeno, pos-
sono assorbire luce ultravioletta a certe lunghezze d'onda di-
screte, corrispondenti a transizioni in cui l'atomo passa da
stati di energia minima a uno degli stati superiori. Queste lun-
ghezze d'onda dipendono, in qualche misura, anche dalla
massa del nucleo atomico, cosicché lo spettro nell'ultravioletto
di una stella la cui luce ci pervenga attraversando una nube
interstellare di idrogeno e deuterio sarà solcato da numerose
righe di assorbimento scure, sdoppiate ognuna in due compo-
nenti, l'una prodotta dall'idrogeno e l'altra dal deuterio. L'in-
tensità relativa di ciascuna coppia di componenti della riga di
assorbimento ci dà allora immediatamente l'abbondanza rela-
tiva dell'idrogeno e del deuterio presenti nella nube interstel-
lare. Purtroppo l'atmosfera terrestre rende estremamente dif-
ficile, nell'astronomia dell'ultravioletto, ogni sorta di ricerca
dal suolo. Il satellite Copernicus trasportava uno spettrometro
nell'ultravioletto che fu usato per studiare righe di assorbimen-
to nello spettro della stella calda β Centauri; dalle loro inten
sità relative fu rilevato che il mezzo interstellare esistente fra
noi e β Centauri contiene circa 20 parti per milione (in peso)
di deuterio. Osservazioni più recenti di righe di assorbimento
nell'ultravioletto in ordine agli spettri di altre stelle calde danno
risultati simili.
Se queste 20 parti per milione di deuterio furono veramente
create agli inizi dell'universo, devono essere esistiti allora (ed
esistere ancor oggi) circa 1,1 miliardi di fotoni per ogni par-
ticella nucleare. (Si veda la tabella a p. 130.) All'attuale tem-
peratura della radiazione cosmica di 3 °K ci sono 5 5 0 0 0 0 fo-
toni per litro; attualmente, quindi, devono esistere circa 5 0 0
particelle nucleari per ogni milione di litri. È questa una den-
sità considerevolmente minore della densità minima per un
universo chiuso, densità che, come abbiamo visto nel capitolo
132 I primi tre minuti
15
3 0 0 0 bilioni di gradi (3 X 10 °K). A temperature inferiori
alla temperatura critica, l'universo era com'è adesso: le intera-
zioni deboli erano deboli e avevano un breve raggio d'azione.
A temperature superiori alla temperatura critica l'unità essen-
ziale fra le interazioni deboli e le interazioni elettromagnetiche
era manifesta: le interazioni deboli obbedivano al medesimo tipo
di legge della proporzione inversa al quadrato propria delle inte-
razioni elettromagnetiche e avevano press'a poco la medesima
forza.
L'analogia con un bicchiere d'acqua che sta gelando è istrut-
tiva per la nostra trattazione. Al di sopra del punto di congela-
mento l'acqua, allo stato liquido, presenta un grado elevato di
omogeneità: la probabilità di trovare una molecola d'acqua in
un punto all'interno del bicchiere è esattamente la stessa che
in ogni altro punto. Quando l'acqua gela, però, questa simme-
tria fra punti diversi nello spazio va in parte perduta: il ghiac-
cio forma un reticolo cristallino con le molecole d'acqua che
occupano talune posizioni regolarmente intervallate e con una
probabilità quasi nulla di trovare molecole d'acqua in qualsiasi
altra posizione. Analogamente, quando l'universo « gelò » in
coincidenza col calare della temperatura al di sotto di 3 0 0 0
bilioni di gradi, andò perduta una simmetria: non la sua omo-
geneità spaziale, come nel nostro bicchiere di ghiaccio, bensì
la simmetria fra le interazioni deboli e le interazioni elettro-
magnetiche.
Si può spingere l'analogia ancora oltre. Come tutti sanno,
quando l'acqua gela non forma di solito un cristallo di ghiac-
cio perfetto, ma qualcosa di molto più complesso: una con-
gerie di porzioni cristalline separate da vari tipi di irregolarità
del cristallo. Anche l'universo gelò in porzioni distinte? Noi
viviamo in una di tali porzioni, in cui la simmetria fra le inte-
razioni deboli ed elettromagnetiche si è infranta in modo par-
ticolare, e finiremo col tempo per scoprire altre porzioni, con
proprietà distinte?
Il primo centesimo di secondo 161
N o t a 1. L'effetto Doppler
Supponiamo che una sorgente di luce emetta onde le cui creste, re-
golarmente intervallate, sono separate da un periodo T. Se la sor-
gente si sta allontanando dall'osservatore a una velocità V, nel tempo
compreso fra due creste d'onda successive la sorgente percorre una
distanza VT. Questa distanza aumenta il tempo richiesto perché la
cresta pervenga dalla sorgente all'osservatore di una quantità VT/c,
dove c è la velocità della luce. Il tempo compreso fra l'arrivo di
creste d'onda successive all'osservatore è dunque
Appendice matematica 175
176 Appendice matematica
Appendice matematica 177
178 Appendice matematica
Appendice matematica 179
180 Appendice matematica
Appendice matematica 181
182 Appendice matematica
Appendice matematica 183
184 Appendice matematica
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186 Appendice matematica
Glossario
16
X 10- erg per grado Kelvin, ovvero a 0 , 0 0 0 0 8 6 1 7 elettronvolt
per grado Kelvin.
3
protoni e due neutroni, mentre il nucleo di H e contiene due pro-
toni e un neutrone. Gli atomi di elio contengono due elettroni,
all'esterno del nucleo.
Entropia. Quantità fondamentale della meccanica statistica, connessa
al grado di disordine di un sistema fisico. L'entropia si conserva in
ogni processo in cui venga mantenuto continuamente un equili-
brio termico. La seconda legge della termodinamica dice che l'en-
tropia totale non diminuisce mai in nessuna reazione.
Equilibrio termico. È uno stato in cui la frequenza c o n cui n u o v e
particelle entrano in una determinata g a m m a di velocità, spin, ecc.
controbilancia esattamente la frequenza c o n cui altre ne escono.
Se viene lasciato indisturbato per un t e m p o sufficientemente lungo,
ogni sistema fisico si approssimerà infine a uno stato di equilibrio
termico.
Erg. L'unità di energia nel sistema centimetro-grammo-secondo (CGS).
L'energia cinetica di una massa di un g r a m m o che si muova alla
velocità di un centimetro al secondo è di m e z z o erg.
Gauge, teorie di. Una classe di teorie di campo che vengono oggi
sottoposte a intenso studio come possibili teorie di interazioni de-
boli, elettromagnetiche e forti. Tali teorie sono invarianti a una
trasformazione di simmetria il cui effetto vari da un punto al-
l'altro nello spazio-tempo. Il termine tecnico « gauge » deriva dal
vocabolo inglese d'uso comune significante « misura », ma è stato
introdotto soprattutto per ragioni storiche.
Gravitazionali, onde. Onde nel campo gravitazionale, analoghe alle
onde luminose nel campo elettromagnetico. Le onde gravitazionali
viaggiano alla stessa velocità delle onde luminose, ossia a 299 792
chilometri al secondo. Non ci sono prove sperimentali accettate
universalmente dell'esistenza di onde gravitazionali, ma la loro esi-
stenza è richiesta dalla relatività generale e non dà adito a seri
dubbi. Il quanto della radiazione gravitazionale, analogo al fotone,
è chiamato gravitone.
+
Positone. L'antiparticella dell'elettrone, di carica positiva. Denotata e .
Principio cosmologico. Cfr. Cosmologico, Principio.
Protone. La particella di carica positiva che si trova, insieme a neu-
troni, in comuni nuclei atomici. Simbolo: p. Il nucleo dell'idrogeno
è formato da un protone.
Ymir, 13
uranio, 40
Urey, Harold, 142
Ursa Maior II, ammasso di ga- Zel'dovich, Ja. Β., 64, 141, 146-7,
lassie, 37 157
Utrecht, 24 Zweig, George, 155