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Il fondamento della fede cristiana è la cosa più nel dolore. Infatti il salmo dell’angoscia
bella che ci sia al mondo: un atto d’amore. Un che Gesù prega sulla croce termina con
amore eterno penetra nel tempo come una goc- un grido:”Mi hai risposto, mi hai esaudi-
cia di fuoco, e divampa. Un uomo nudo, inchio- to” (cfr. Sal 22,22-23). Esaudito non
dato e morente, con le braccia aperte in un ab- nell’evitare la morte, ma nell’attraversarla
braccio che nulla, mai, potrà annullare, da cui e risorgere. Essere in croce è ciò che Dio
nessuno, mai, ci potrà separare. Una croce che deve, nel suo amore, all’uomo che è in
solleva la terra, che avvicina il cielo, che trascina croce. L’amore conosce molti doveri, ma
in alto con sé gli uomini. Perché l’uomo nasce il primo è di essere insieme a colui che
dal cuore trafitto del suo Creatore. L’uomo na- ama. Dio è sulla croce per essere con me
sce da questo disarmato amore. “Quando fu e come me, perché io sia con lui e come
mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra. Alle lui.
tre del pomeriggio, Gesù gridò a gran vo- (Ermes Ronchi)
ce:”Eloì, Eloì, lemà sabactàni?”, che significa:”Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Ma Dio
non l’ha abbandonato. Dio non salva dalla cro-
ce, ma nella croce; non protegge dal dolore, ma
In questa pagina del Vangelo confronti di Marta. Anche proprio un istante prima del
ci viene presentata tutta l'uma- questo miracolo, come gli al- miracolo: “Signore, già manda
nità di Gesù. Uomo tra gli uo- tri, è reso possibile dall'atto di cattivo odore, poiché è di
mini, soffre e piange per ciò fede delle persone. Il sì di quattro giorni”, che ricorda i
che accade ai suoi amici. Il Marta, che ricorda il sì di Ma- numerosi tentennamenti degli
suo sguardo non è rivolto ai ria, rende possibile l'agire di amici di Gesù (ricordate Pie-
potenti delle nazioni, bensì ad Dio. Che bisogno aveva Gesù tro sulle acque del lago di Ti-
un povero “morto di fame”. di chiedere a Marta “Credi beriade?) nel comprendere ciò
Ed è proprio tramite la com- questo?”? Avrebbe certamen- che sta accadendo davanti ai
passione che Dio decide di te potuto compiere ugualmen- loro occhi. Anche questo è
ascoltare il suo Figlio. La me- te il miracolo, così come non estremamente umano e rassi-
raviglia di questa pagina rac- c'era bisogno di chiedere di curante: Dio non ci chiede di
chiude come in un circolo tut- rimuovere la pietra dal sepol- capire tutto, ci chiede solo di
ta la vicenda del Messia: sono cro, avrebbe potuto fare tutto restare saldi nella fede. Non si
infatti presenti i poveri e gli lui con un cenno di mano. Ma arrabbia di fronte alla nostra
ultimi che erano ad adorarlo Dio non ci lascia spettatori incapacità di abbonarci a Lui,
nella mangiatoia ed è presente passivi della sua straordinaria ma teneramente ci accompa-
il sepolcro che chiuderà la sua vicenda, vuole che anche noi gna lungo la strada.
vicenda terrena; il Dio che si viviamo pienamente la Sua
fa storia e sceglie gli ultimi e il storia, che si può svolgere so-
miracolo della Resurrezione. lo attraverso le nostre storie.
Ancora molto interessante è E mi piace anche sottolineare
l'atteggiamento di Gesù nei il tentennamento di Marta
Preghiamo la
Parola
Contemplo: I fini ultimi
Gesù, tu noi hai mai
giudicato gli uomini, ma
hai sempre avuto un Essere cristiano significa del Signore, aspettiamo la beata
cuore per quelli che si credere, pensare, contemplare la speranza, e tale speranza deve
sentono poveri e mise-
rabili, che sanno di esse- vita eterna, la vita divina. La co- irrobustire l’intera esistenza. Il
re respinti perché pecca- munione con Dio, il Regno, cristiano che non spera si incur-
tori. Tu hai un cuore per
noi poveri uomi- l’essere con Cristo, la Gerusa- va immediatamente sui beni
ni.“Misericordia” lo lemme celeste, sono i fini ultimi presenti, diventando così idola-
chiama la Bibbia. Dona-
mi la tua misericordia, che permettono all’uomo di tra di se stesso, di beni guada-
perché sia misericordio- spaziare al di là dei beni imme- gnati con l’inganno, di forme di
so con me stesso e pos-
sa avere un cuore anche diati e di non diventare idolatra. potere fasulle tanto per arrivare
per quelle persone che E’ importante che noi recupe- a un fasullo successo.
non si accettano, e pos-
sa invitare tutti quelli riamo la funzione di proclamare (C.M. Martini, Briciole, p.96)
intorno a me a guardarsi i beni eterni e definitivi, quelli
con occhi benevoli.
che non ci verranno mai tolti.
Viviamo nell’attesa del ritorno
Benedetto sei tu, Si- Altro che lasciarci cullare dai ro stazione. Ecco, allora quella
gnore, Dio dei padri “sogni d’oro” di un procedere patetica rincorsa verso l’ultima
nostri,
benedetto il tuo no- folgorante, altro che essere tra- moda, la cura più sofisticata,
me glorioso e santo. scinati da un’evoluzione avan- l’idea più moderna. Da un lato
Benedetto sei tu nel zante che elide il dolore e ritar- c’è lo scoraggiamento di chi non
tuo tempio santo,
glorioso, da la morte, altro che la fiducia riesce a tenere il passo, dall’altro
benedetto sei tu sul assoluta nella scienza e nella tec- c’è chi si precipita nella rincorsa.
trono del tuo regno. nica! L’uomo e la donna di oggi Proviamo, invece, a camminare
Benedetto sei tu che
penetri con lo sguar- vivono nella tensione perma- pacatamente, avanzando secon-
do gli abissi e siedi nente di essere “scartati, di non do i ritmi della vita verso un
sui cherubini, riuscire ad afferrare lo sportello progresso umano, compatibile e
benedetto sei tu nel
firmamento del cielo. del treno del progresso che si responsabile.
(Daniele 3, 52-56) ferma per pochi istanti nella lo- (G. Ravasi, Le Parole, p.61)
Contemplo:
Preghiamo la
Un mondo di meraviglie?
Parola
In generale ho notato che il de- di meraviglia, eppure può tra-
O Dio, che ami l'in- grado è molto più rapido del sformarsi anche in un abisso
nocenza, e la ridoni progresso. E per di più, se il oscuro, pieno di tempesta e di
a chi l'ha perduta, progresso ha dei limiti, il degra- follia. Eppure la stessa libertà
volgi verso di te i
nostri cuori do è illimitato. Questo abisso che ci fa decadere ci può far
e donaci il fervore sembra essere senza fondo, se- scendere verso l’alto; abbruttirsi
del Tuo spirito, gnato com’è da gironi di perver- non è l’unico destino umano,
perché possiamo sione sempre più cupi. Quasi ma anche il riabilitarsi, l’elevarsi,
essere saldi nella fe-
de e operosi nella ogni giorno sui giornali si sco- il nobilitarsi.
carità. prono delitti di volta in volta (G. Ravasi, Le Parole, p.54)
(dalla liturgia) più efferati; si assiste a una de-
cadenza dello stile di vita; si sco-
prono forme nuove di avvili-
mento della dignità umana. Cer-
to, l’uomo è un piccolo mondo
Preghiamo la Contemplo:
Parola
Aperti all’altro
C'è buio in me, in Te
invece c'è luce;sono Se voglio che la mia vita abbia un go, dell’apertura. Bisogna che la
solo, ma tu non m'ab- senso per me, bisogna che abbia nostra vita diventi espressione di
bandoni; non ho co-
raggio, ma Tu mi sei un senso per gli altri. Siamo di na- un senso anche per gli altri, sia un
d'aiuto; sono inquieto, tura aperti all’altro, sia esso il crea- segno di luce, si trasformi nel sale,
ma in Te c'è la pace; c'è
amarezza in me, in Te to, oppure il prossimo, o Dio. Una nella fiaccola, nella città posta so-
pazienza; non capisco
le tue vie, ma tu sai grave malattia che purtroppo in- pra il monte. E’ quella che si è so-
qual è la mia strada. fetta non pochi adulti è liti chiamare “testimonianza”,
Padre del cielo, siano
lode e grazie a Te per “l’autismo” spirituale, che nasce l’esatto opposto di certe esistenze,
la quiete della not- dall’egoismo o dalla paura del di- anche di credenti, insipide, ingrigi-
te,siano lode e grazie a
Te per il nuovo giorno. verso, che degenera in patologie te, flaccide, appunto “insignifican-
Signore,qualunque cosa ben più gravi (razzismo, odio, ti”.
rechi questo giorno, il
tuo nome sia lodato! ecc..) L’unica medicina è quella (G. Ravasi, Le parole p.66)
(Dietrich Bonhoeffer) dell’amore, dell’incontro, del dialo-
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con la causale “contributo spese
stampa Non di Solo Pane”.
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29 marzo 2020 -5^ settimana di Quaresima -
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Settimanale di preghiera per la famiglia
Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
Ideato da
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