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Per appiccare un incendio, occorrono un innesco, un comburente e un combustibile, ossia

ciò che si vuole far bruciare.

No, quello che state ascoltando non è un tutorial per piromani, ma un nuovo episodio di
Destini Incrociati. La storia che vi raccontiamo oggi è, appunto, quella di un incendio. Non di
una foresta o di una città, ma quello che i due personaggi che presenteremo tra poco
appiccarono ai valori della vecchia borghesia americana e, forse, a tutto il mondo.

Ma procediamo con ordine.

Ci troviamo nel 1924, in una Chicago che, è proprio il caso di dirlo, è una polveriera. Quattro
anni prima è entrato in vigore il Volstead Act, la celeberrima legge sul proibizionismo.

Per farvi capire: se state ascoltando questa storia mentre cucinate, con della bella musica
d’atmosfera in sottofondo…

Esatto, come questa…

https://www.youtube.com/watch?v=iWT14kvjxxQ

E magari state sorseggiando un bel bicchiere di vino…

SFX
https://www.youtube.com/watch?v=Z_rBo-M9MgY

Ecco, avete capito. Se foste dei bravi americani degli anni ‘20, dovreste scordarvi ogni sorso
di alcool. Ovviamente, a meno che non siate disposti a frequentare uno dei tanti speak-easy
che sorgono in questo periodo in città, ossia quei club clandestini nascosti nel retrobottega
di fiorai, barbieri e drogherie, pronti a passarvi sottobanco liquori clandestini di ogni tipo.

A orchestrare questo commercio in penombra è un certo Mr. Al Capone, signore


incontrastato della città, le cui pallottole colpiscono al cuore l’amministrazione statunitense e
i suoi funzionari, creando falle in cui il contrabbando può insinuarsi con agilità.

Le sparatorie, infatti sono all’ordine del giorno, ma non nella Chicago del nostro primo
personaggio:

Nathan Freudenthal Leopold Jr., ventenne dall’intelligenza acuminata e rampollo di una delle
famiglie più in vista della ricca borghesia ebraica della città.

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