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Cambiano le cose:
Art. 19 della l.363/2003. Presunzione relativa di concorso paritetico di
responsabilità che impedisce il non liquet nell’ipotesi in cui il giudizio di
responsabilità avviato da uno dei protagonisti dello scontro si
concluda senza offrire al giudicante elementi probatori sufficienti a
giustificare in punto di motivazione un preciso assetto
dell’imputazione del danno (sia esso a carico esclusivo di una delle
parti, oppure ripartito percentualmente fra queste ultime secondo le
risultanze del caso).
Tale presunzione iuris tantum di concorso paritetico si rivela però assai poco
adatta a minimizzare il costo sociale degli incidenti infrasciatori, non essendo
stata collegata alla previsione di un obbligo di dotarsi di una copertura
assicurativa per i danni cagionati a terzi. In relazione allo sciatore che nel
frangente dello scontro ha effettivamente osservato un’attività precauzionale
ottimale, è esposto al rischio di vedersi allocare la metà del danno
complessivamente determinato dalla collisione, ove costui non riesca a
provare di aver tenuto un comportamento virtuoso, la presunzione di cui si
discorre si atteggia in modo non dissimile da una regola di
responsabilità oggettiva. In difetto di assicurazione third party obbligatoria
non è infatti possibile effettuare lo spreading del danno, eliminando l’incentivo
precauzionale espresso dalla regola di responsabilità all’operare di
meccanismi bonus/malus.
In difetto di assicurazione obbligatoria, dunque, la norma introdotta nel 2003
muta il segno degli
incentivi espressi dalla regola previgente, dirottandoli verso destinazioni non
prive di inconvenienti:
1) l’incentivo all’acquisto di una polizza first party si sposta verso la copertura
third party
per la r.c. sciatoria.
2) nel vigore della nuova regola, si affievolisce in modo non trascurabile
l’incentivo ad avviare l’azione risarcitoria solo dopo aver ottimizzato sul piano
probatorio le pretese da far valere nell’instaurando giudizio. Piuttosto, si fa
strada l’opportunità di valutare strategicamente e caso per caso se
promuovere l’azione anche in difetto di questa preventiva verifica probatoria,
ad esempio se l’entità dei danni subiti sia o no particolarmente differenziale
rispetto all’altro.
Ecco allora che la regola dipinta dall’art. 19 l. 363/2003 non solo non va nella
direzione di contenere il
numero e la gravità dei sinistri sciatorii, ma determina l’aumento del costo
sociale di questi ultimi.