merende

toscane
APPUNTI PER VIAGGI GOLOSI
a cura di amarisla

montepulciano arezzo

fra cantine sotterranee e città antiquaria

architetture del '500 dalle antiche tradizioni

crete senesi siena val d'orcia

camminare nei luoghi fiera custode della storia, una storia d'amore
dell'anima magnifica teoria di simboli tra l'Uomo e il Paesaggio
 abbandonati alla toscanità
per viziarti con la vera cucina ed evitare i menu turistici
Ogni volta che parto alla scoperta di un
territorio, il mio desiderio è di entrare in
contatto con qualcosa di autentico.
Passo ore ad informarmi e a leggere per
evitare le classiche 'trappole per turisti'.
Con questa breve guida, ti offro i miei
consigli sui posti dove gustare una
merenda toscana di qualità, li ho provati
di persona.
Un viaggio in Toscana è una riscoperta delle
radici, di una dimensione in cui contano le
cose semplici, essenziali.
Il cibo con la sua valenza emotiva, i sapori
genuini, frutto di una lavorazione artigianale
sono una componente importante del
viaggio.
'La semplicità è la massima sofisticatezza'.
(Leonardo Da Vinci)
chi sono
mi chiamo Serena, sono nata a Milano e
12 anni fa mi sono trasferita in Toscana,
seguendo il mio sogno di vivere
con un ritmo più naturale.

Amarisla è il mio progetto digitale

dedicato al viaggio in Italia  
con un focus sui Giardini e sulla Toscana,
le mie grandi passioni.

Amo fotografare,
lasciarmi ispirare dallo spirito dei luoghi
ed esprimerlo con parole e  immagini.

Credo in un modo di viaggiare

che non sia tanto un 'andare lontano'
quanto un 'andare in profondità',

Una ricerca dell'anima: di un luogo,

della nostra.
 crete senesi val d'orcia
camminare nei una storia d'amore
luoghi dell'anima tra l'Uomo

Itinerari
e il Paesaggio

siena
fiera custode della
storia, magnifica
teoria di simboli

montepulciano arezzo
cantine sotterranee, città antiquaria
concerti  e dalle antiche
architetture del '500 tradizioni
.. viaggiare in profondità,
perchè un luogo noto
si riveli in un altro modo ..
 crete
senesi

dove camminare è
andare in cerca di poesia
crete senesi
alcune suggestioni di viaggio

Abbazia di Monte Oliveto

il chiostro affrescato dal Sodoma
l'antica biblioteca
la farmacia dei Monaci

Chiusure e i carciofi
il piccolo borgo di Chiusure
il panorama verso le Crete Senesi
la Sagra del Carciofo

il Bosco della Ragnaia

vuoi approfondire?
esplora amarisla.com e
leggi i racconti dedicati
alle crete senesi
 la botteghina di asciano
via centrale 12 - asciano - tel 0577884596
A circa metà del corso di Asciano, si
affaccia la Botteghina, la porta accogliente
invita ad entrare.
Il locale è piccolo ma pieno dei sorrisi di
Luisa che ci tiene a mostrarmi la grotta
etrusca sotterranea e a spiegarmi le
proposte scritte con bella grafia su
cartapaglia.
Scendo la scala e vedo che Luisa ha ben
ragione: il tufo reca ancora i segni degli
scalpelli che lo hanno scavato con la parte
superiore a capanna tipica degli ambienti
ipogei etruschi.
Il menu non prevede nè pasta nè carne
ma da l'occasione di gustare gli ottimi
prodotti delle crete senesi qui attorno.
La merenda, seduti ai tavoli di legno
massello e con il ricco bancone di affettati
e formaggi dei pascoli delle crete,
promette di essere golosa.
Ordino il 'Tagliere Toscanaccio': bruschette
calde con un olio evo profumato, lo fa
imbottigliare Luisa apposta per la sua
Botteghina in un frantoio delle Serre di
Rapolano, piccolo borgo medioevale
vicino ad Asciano.
.
 la botteghina di asciano
via centrale 12 - asciano - tel 0577884596

Ci sono anche una morbida finocchiona, il Il 'Tonno di Porco grigio', dalla cottura
capocollo e il prosciutto di cinta senese lenta, si adagia sul pane caldo e si
accompagnati con carciofi sott'olio. incorona coi piccoli fagioli al rosmarino, e
via in bocca .. una delizia! 
La Cinta Senese è una razza di maiali
allevati allo stato brado, tipica del senese.  La lunga cottura della carne di maiale la
Sono più piccoli dei maiali normali, ma rende molto morbida; conservarla sott'olio
dalle carni più saporite. in un barattolo (ecco perchè il nome di
'tonno') era l'espediente dei contadini per
Ho un debole per i carciofi e questi delle riuscire a conservare la carne più a lungo e
crete sono deliziosi: Chiusure, qui vicino, è 'sottrarla' alle angherie del padrone.
rinomatissima per la Sagra del Carciofo
che si tiene ogni anno a fine aprile. Nella Botteghina curiosa pure fra gli
scaffali in legno: troverai paste di grani
Il Tagliere è arricchito anche con due tipi antichi e conserve da poter portare a casa
di pecorino serviti con composta di pere e con te!
zenzero, delicata al punto giusto per non
coprire il sapore dei formaggi. conto: 28 euro per 2 persone, senza
considerare i vini.
La 'Zuppa di pane', variante della Ribollita,
arriva cremosa nel coccio; è fatta con le
verdure dell'azienda agricola di Luisa, qui
nelle crete senesi.
Il pane non è aggiunto a pezzetti come
nella Ribollita, ma a fette intere poste sul
fondo del coccio.
 assaggi

DA NON PERDERE
la zuppa di pane nel coccio,  la grotta etrusca
 val
d'orcia

una storia d'amore

fra l'Uomo e il Paesaggio
val d'orcia
alcune suggestioni di viaggio

Pienza, la Città Ideale

il Duomo e la Piazza
il balcone panoramico affacciato
verso la Val d'Orcia

San Quirico d'Orcia

gli Horti Leonini
la Cappella di Vitaleta
Bagno Vignoni e le terme

vuoi approfondire?
leggi i racconti dedicati
alla val d'orcia
 sette di vino
piazza di spagna, 1 - pienza - tel 0578749092
A pochi passi dalla piazza di Pienza, uno
dei simboli più nitidi del Rinascimento, si
trova questa trattoria alla buona.
L'Oste ha scelto di privilegiare la cucina
povera toscana: niente pasta, ma pochi
tavoli dove scoprire la mensa che un
tempo era dei contadini che lavoravano la
val d'orcia.
Prenota un tavolo, non lasciarti intimidire
dai modi un po' burberi e chiedi come
mai questo posto si chiama 'sette di vino',
scoprirai una storia curiosa.
Inizio col 'Lardo di Colonnata' su pane e
'ciaccino' (è la focaccia per i toscani) ben
caldi per farlo ammorbidire.
Uno dei piatti forti è la 'Zuppa di pane e
fagioli' che Lucio serve con il cipollotto
fresco, l'olio buono (che profumo!) e una
macinata di pepe nero.  
La cremosità e il gusto di questa zuppa ti
diranno molto dell'arte che hanno i
toscani di ricavare qualcosa di ottimo
anche dalle cose più semplici.
 sette di vino
piazza di spagna, 1 - pienza - tel 0578749092
Lucio mi fa assaggiare l'aglio in
pinzimonio, preparato con le sue mani,
così come le zucchine e le melanzane
sott'olio che fanno da baldanzosa
controparte alle salsicce alla brace.
Queste salsicce hanno fatto davvero poca
strada.
Le prepara il macellaio che affaccia sulla
stessa piazza dell'osteria e vi aggiunge il
finocchietto selvatico, molto usato nella
norcineria toscana.
In tarda primavera e in estate, puoi
vederlo orlare le strade bianche con le sue
corolle gialle e leggere.
Il piatto che ti consiglio senz'altro di
assaggiare è il Pecorino alla Griglia.
Siamo infatti a Pienza, famosa per l'alta
qualità dei pecorini che vengono dalle sue
colline. 
Scelgo il pecorino grigliato col rigatino (in
Toscana viene chiamata così la pancetta),
golosissimo.,
Ne riprenderei subito un altro se non fosse
che sono curiosa di assaggiare un dolce
pientino molto particolare: il Serpe.
Le origini di questo dolce risalgono molto
indietro nel tempo e sono legate ai culti
pagani di fertilità e rinascita che venivano
celebrati in primavera. 
Lucio è riuscito ancora a trovarlo in uno
dei forni di Pienza, menomale che l'antica
tradizione non è andata perduta!
Mangerai fettine di morbida pasta di
mandorle (un tempo i mandorli erano
coltivati proprio sotto Pienza), albume e
scorzette di arancia candite.
Il Serpe si serve col Vin Santo, che si può
assaggiare anche coi rustici cantuccini.
conto: 30 euro per 2 persone, senza
considerare i vini.
 assaggi

DA NON PERDERE
il pecorino infornato col rigatino, il serpe di pienza
 siena

fiera custode della storia,

magnifica teoria di simboli
siena
alcune suggestioni di viaggio

Piazza de Il Campo
la conchiglia con Fonte Gaia
la Torre del Mangia
il Palio e le Contrade

il Duomo di Siena
il pavimento in tarsie marmoree
la libreria Piccolomini
il Battistero

vuoi approfondire?
leggi i racconti dedicati a
Siena
 gino cacino
piazza mercato, 31 - siena - tel 0577223076
Dietro Palazzo Pubblico, a pochi passi
dalla Piazza del Campo, Gino Cacino si
affaccia attraverso un'enorme cascata di
bouganvilee.
E' noto che camminare per i vicoli di Siena
mette una discreta fame: Gino Cacino
risponderà a questo appello con una
scelta di panini varia e stuzzicante.
Entrando, davanti ai tavolini, campeggiano
due lunghi banconi, uno interamente
dedicato ai formaggi e uno ai salumi, i
sottoli, le verdure caramellate e le salsine,
tutte preparate in casa da Angelo.
Abbandono l'idea di saziarmi 'solo' con un
panino e mi concedo un tagliere: Angelo
ne propone diversi ma è ben contento di
parlare con me per capire i miei gusti,
preparandomi un tagliere 'su misura'.
Mentre racconta quali formaggi e salumi
tiene a bottega, emerge la sua passione
per il cibo e la ricerca costante che porta
avanti per offrire la qualità. 
La sorpresa arriva quando mi racconta
cosa ha scelto per me: il lardo di cinta
senese e un pecorino che sono stati
stagionati da lui stesso sotto le foglie di
tabacco!
 gino cacino
piazza mercato, 31 - siena - tel 0577223076
Che bellezza, mi dico, trovare posti così,
dove poter capire ancora cosa significhi
gustare qualcosa di non omologato.
Qualcosa che porti con sè l'impronta
creativa di chi lo ha preparato.
Il lardo di cinta è uno spettacolo, si
scioglie in bocca.
Tornando agli affettati, Angelo mi serve
anche un salamino giovane di cinta
senese, a pasta morbida, e un prosciutto
toscano affinato con pepe verde e pepe
rosa.
I salumi da assaggiare sarebbero tanti; mi
appunto anche la finocchiona di cinta e il
buristo.
Il Buristo senese è un insaccato dal colore
scuro perchè viene preparato anche con il
sangue del maiale. E' molto saporito ed è
migliore se gustato tiepido o su un
crostino ben caldo.
Dico ad Angelo che, oltre ai pecorini,
gradisco anche i caprini.
Apre la degustazione un caprino fresco,
molto cremoso, servito con peperoni
caramellati alla maggiorana, un incanto.
Proseguo con un pecorino giovane di
Pienza, la cui morbidezza abbraccia la
nota dolce delle cipolline rosse
caramellate.
Infine il pecorino stagionato con il
tabacco, che gli dona una sfumatura
affumicata.
Angelo lo propone con dei pomodorini
caramellati al dragoncello, una varietà
particolare diffusa nel senese.
Risale alle Crociate, quando i Cavalieri
francesi lo portarono all'Abbazia
cistercense di Sant'Antimo, lungo la via
Francigena. 
I monaci coltivarono questo dragoncello,
una varietà più compatta e aromatica di
quello comune.
La merenda non è stata così veloce come
pensavo: mi sono voluta coccolare con
una degustazione accompagnata dalle
parole di Angelo, piene di rispetto per il
proprio lavoro.
Conoscere un territorio ha molto a che
fare con la sua cucina e occasioni come
questa vanno colte!
conto: 15 euro per 1 persona, senza
considerare i vini.
 assaggi

DA NON PERDERE
il lardo stagionato nel tabacco, i pecorini affinati da Angelo
montepulciano

fra cantine sotterranee,

concerti e architetture del '500
montepulciano
alcune suggestioni di viaggio

il Centro storico
il Palazzo Comunale
le cantine sotterranee
Palazzo Ricci e la musica

i dintorni
il Tempio di San Biagio
la strada del Vino Nobile
Sarteano, il borgo gentile

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leggi i racconti dedicati
alla val di chiana
 la vineria di montepulciano
via di g. nel corso, 105 - montepulciano - tel 0578850153

Da fuori il locale è molto semplice ma una
volta dentro la vista è appagata dal
pavimento bianco e nero con l'aria da
bistrot, dai prosciutti che pendono dal
soffitto e dal lungo bancone colmo di
sformati e altre leccornie.
Accanto una saletta arredata con gusto,
una parete coi vini di Montepulciano, il
tavolo in legno come il cuore della stanza.  senese stagionato 24 mesi, tre tipi di
Ambiente intimo, profumo di pane caldo,
foto in bianco e nero della bottega che era
una volta.
La Vineria serve panini, insalate e taglieri
molto ricchi.
Arriva il mio: un crostino nero, un crostino
rosso con alicette e origano, uno
sformatino tiepido di zucca con fonduta e
granella di pistacchio, guanciale,
capocollo, un salame schiacciato e
piccante, un prosciutto crudo di conta
pecorino di Pienza accompagnati da una
composta di cipolla rossa e vin santo e da
un'altra di peperone rosso e vaniglia. 
Una sfida di gusti per golosi da battaglia!
 la vineria di montepulciano
via di g. nel corso, 105 - montepulciano - tel 0578850153
Non mi tiro certo indietro e mi accingo
con calma ad apprezzare tutte queste
ghiottonerie.
Spicca in particolare l'abbinamento dei
pecorini con le composte così originali.
Scopro che le prepara personalmente
Paolo, guidato dalla sua fantasia.
Paolo ne propone altre due: sedano e
zenzero e una riduzione di vin santo
sublime; è fatta solo con Vin Santo e
pochissimo zucchero, da cuocere
lentamente finchè non si riduce della
metà.
Il tagliere è accompagnato da un cestino
di pane fresco toscano (sciapo, o meglio
'sciocco', per bilanciare gli affettati dai
sapori decisi) e da una focaccina calda
profumata con olio evo toscano.
La merenda, molto piacevole di per sè, è
cullata da un sottofondo musicale
rilassante, cosa che non sempre accade.
E' un segno della grande attenzione di
Paolo e dei suoi collaboratori per far sì che
l'ospite sia a proprio agio sotto tutti gli
aspetti.
A conferma della bella sensazione provata
lungo tutta la merenda, arriva il dessert.
Una fetta di panna cotta preparata, anche
questa da Paolo, servita con una riduzione
di Vin Santo e cantucci alle mandorle
sbriciolati.
Attenzione: non è la 'solita' panna cotta
preparata con le polverine. 
Qui avrai modo di assaggiare quella
preparata con la panna vera e cotta a
bagnomaria in forno, piano piano.
Porto con me un po' della gentilezza di
Paolo, i suoi sorrisi, il racconto di un
bambino che un tempo amava cucinare e
che oggi dedica le sue cure alla Vineria.
conto: 22 euro per 2 persone, senza
considerare i vini.
 assaggi

DA NON PERDERE
i formaggi e le composte fatte in casa, la 'vera' panna cotta.. (il vino, serve dirlo?)
arezzo

città antiquaria dalle

antiche tradizioni
arezzo
alcune suggestioni di viaggio

Piazza Grande
la piazza de 'La vita è bella'
il loggiato del Vasari
la fiera antiquaria

Arte e Tradizioni
affreschi di Piero della Francesca
la Giostra del Saracino
la Casa museo Ivan Bruschi

vuoi approfondire?
leggi i racconti dedicati ad
arezzo
 la bottega di montemercole
via a. guadagnoli, 57/59 - arezzo - tel 057523760
La fama di città antiquaria di Arezzo ha
almeno due lati positivi: ogni mese mi
offre decine di bancarelle fra cui curiosare
e mi dà la scusa per pranzare da
Montemercole.
Questa bottega non si trova vicino alla
Piazza Grande, ma 10 minuti a piedi si
fanno volentieri per arrivare qui. 
E' al di fuori della ZTL: per chi arriva in
macchina, molto comoda essendo vicino
ai parcheggi (a pagamento) e a un parco.
Entrando, oltre al bancone ben fornito,
vedrai dei bei tavoli sociali e una piccola
cucina a vista, dove viene preparato tutto
al momento.
A pranzo è bene arrivare per tempo o
prenotare, perchè i posti sono pochi e il
locale si riempie in fretta. 
Il menu offre sempre bruschette e taglieri,
mentre i primi e i secondi sono pochi e
variano in base alla stagione e ai loro
prodotti.
 la bottega di montemercole
via a. guadagnoli, 57/59 - arezzo - tel 057523760
Montemercole è infatti una cooperativa
agricola  che si trova ad Anghiari in Val
Tiberina e, da qualche anno, ha aperto
questa bottega ad Arezzo.
Nata dalla voglia di alcune persone di
vivere e lavorare in un modo più vicino alla
natura, produce formaggi a latte crudo e
insaccati senza conservanti nè coloranti,
allevando all'aperto gli animali.
Ogni volta che entro, respiro un'atmosfera
di armonia, grazie al garbo discreto con
cui i gestori seguono gli ospiti.
Una scorsa al menu scritto a mano ed
ecco che la gola la fa da padrona: come si
fa a scegliere solo una portata?
Apro sempre le danze con un tagliere. E'
raro trovare affettati senza conservanti e i
loro sono naturali e saporiti, ottenuti dal
maiale grigio del Casentino.
Si può avere il tagliere misto o uno tutto di
salumi o solo di formaggi a scelta.
I formaggi sono una delle chicche che
puoi trovare qui: li lavorano da latte crudo,
da assaggiare quella che chiamano 'la
mattonella', così buona da aver vinto
anche un premio.
Il cestino del pane contiene altre delizie:
anche questi fatti da loro, con vari tipi di
farine e semi, variano di volta in volta.
Quando ci sono prendo sempre gli 'gnudi',
fatti con la loro ricotta: adoro la
sensazione di morbidezza che lasciano in
bocca.
Da Montemercole li servono spesso in
bianco, con fonduta di pecorino e tartufo
oppure con funghi porcini freschi, quando
è stagione.
Lascia uno spazio per il dolce, perchè qui
sono deliziosi. Freschi e leggeri, i miei
preferiti sono i cheesecake fatti col loro
yogurt e la frutta (composte di albicocca e
mirtilli, salsa ai frutti di bosco e scaglie di
cioccolato...)
conto: circa 30 euro per 1 tagliere misto, 2
primi, 2 dolci, 2 caffè, senza considerare i
vini.
 assaggi

DA NON PERDERE
i salumi artigianali senza conservanti, il formaggio 'mattonella' da premio
 .. siamo arrivati ai saluti!
con una raccomandazione 

Questa mini guida per viaggiatori golosi è
stata scritta e fotografata da me, senza
che i ristoratori citati fossero a conoscenza
del mio progetto (e infatti, alcuni mi
guardavano un po' straniti..).
Spero che questi spunti possano aiutarti a
costruire il tuo viaggio e a viverlo secondo
i tuoi desideri.
Lasciati guidare dalla curiosità e dalle
suggestioni.

Voglio raccontarti la mia personale E la raccomandazione? eccola...

esperienza in modo genuino e non
sarebbe stato possibile se mi avessero Questa guida mi ha richiesto ore di lavoro
riservato un trattamento speciale.  che ho voluto dedicare a chi, come te, si è
iscritto alla newsletter.
Non ricevo compensi per queste Ti chiedo una cortesia: non divulgarla a chi
recensioni e ho pagato quello che ho non è iscritto. Anzi, un passaparola ai tuoi
consumato, lo dico perchè sia chiaro lo amici perchè si iscrivano mi farebbe
'spirito' che mi piace seguire. piacere!
BUON VIAGGIO!
sussurri
fra la bruma e l'alba

Chiudi gli occhi

come facevi da bambino
e assapora una favola.

Sii leggero,
ascolta un dialogo sospeso
fra le colline e te.

Apriti a queste ondulazioni,

la Toscana distende la sua voce,
come un canto spiegato.

Viaggiare.

Rinascere.
merende
toscane
a cura di Amarisla

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