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10 novembre 2010
© Fondazione Edison
L’EUROPA È IL CONTESTO ENTRO CUI LA
FONDAZIONE EDISON STUDIA L’ITALIA
• L’UE-27 è il 1° • L’ITALIA è il 5°
produttore di produttore di
manufatti del mondo manufatti del mondo
e il 2° dell’UE
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ALCUNI INDICATORI E PARADIGMI DELLA
FONDAZIONE EDISON
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UNA STILIZZAZIONE DEI PRINCIPALI PUNTI DI
FORZA E DI DEBOLEZZA DELL’ITALIA
• Le 4 A: • Le 2 D e le 2 E:
1. Alimentari-vini 1. Debito pubblico
2. Abbigliamento- 2. Divario Nord-Sud
moda 3. Energia
3. Arredo-casa 4. Evasione fiscale
4. Automazione-
meccanica-
gomma-plastica
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UN ESEMPIO: IL SURPLUS DELLE 4 A DEL MADE IN
ITALY È MOLTO PIÙ IMPORTANTE DI QUELLO DI
AUTO DELLA GERMANIA
Surplus commerciale con l'estero delle 4 A dell'Italia
e dei veicoli stradali della Germania
(miliardi di euro)
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
120
100
80
60
40
20
0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
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LA FORZA DEL TERRITORIO
I SISTEMI LOCALI DEL LAVORO MANIFATTURIERI DEL NORD E
DEL CENTRO ITALIA: ANNO 2001
(Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat)
LA FORZA DEL TERRITORIO
I SISTEMI LOCALI DEL LAVORO MANIFATTURIERI DEL
MEZZOGIORNO D’ITALIA: ANNO 2001
(Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat)
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LA FORZA DEL TERRITORIO
I SISTEMI LOCALI TURISTICI DEL NORD
E DEL CENTRO ITALIA: ANNO 2001
(Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat)
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LA FORZA DEL TERRITORIO
I SISTEMI LOCALI TURISTICI
DEL MEZZOGIORNO D’ITALIA: ANNO 2001
(Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat)
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I PARADIGMI DELLA FONDAZIONE EDISON
AIUTANO A CAPIRE MEGLIO L’ITALIA
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DECLINO?
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O ASSESTAMENTO?
• In realtà, non tutti le ipotesi e le conclusioni ricavate dalle
evidenze statistiche precedentemente citate sono vere, alcune
lo sono solo in parte, altre sono solo luoghi comuni, altre
ancora vanno inquadrate in una prospettiva più ampia e
comparata.
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FATTORI ALLA BASE DELLA
PIÙ BASSA CRESCITA DELL’ITALIA
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LA CONCORRENZA ASIMMETRICA ASIATICA:
L’IMPATTO
B ILA N C IA C O M M ER C IA LE PER I M A N U FA TTI N O N
A LIM EN TA R I ESC LU SA C H IM IC A : 1999-2004
(m iliardi di euro)
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
1000
+96%
182
C IN A
+148% 119
100 93 G ER M A N IA
52 55 ITA LIA
48 +6%
10
1999 2000 2001 2002 2003 2004
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LA CONCORRENZA ASIMMETRICA ASIATICA:
LA REAZIONE DEL MADE IN ITALY
BILANCIA COM M ERCIALE PER I M ANUFATTI NON
ALIM ENTARI ESCLUSA CHIM ICA: 1999-2004
(m iliardi di euro)
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
1000
+257% 425
340
232
182 169 CINA
119 +28%
100 G ERM ANIA
74
55 58 ITALIA
+35%
10
2004 2005 2006 2007 2008 2009
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COM’È CAMBIATA LA CINA
Composizione del surplus commerciale con l’estero
per i manufatti non alimentari esclusa chimica
CINA 2004
10,4%
89,6%
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COM’È CAMBIATA LA CINA
Composizione del surplus commerciale con l’estero
per i manufatti non alimentari esclusa chimica
CINA 2008
36,3%
63,7%
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COM’È CAMBIATA L’ITALIA
Composizione del surplus commerciale con l’estero
per i manufatti non alimentari esclusa chimica
ITALIA 2004
28,7%
71,3%
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COM’È CAMBIATA L’ITALIA
Composizione del surplus commerciale con l’estero
per i manufatti non alimentari esclusa chimica
ITALIA 2008
48,8%
51,2%
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L’ITALIA È SECONDA SOLO ALLA GERMANIA
PER COMPETITIVITÀ NELL’EXPORT
UNCTAD/WTO Trade Performance Index:
i 10 Paesi più competitivi del G-20, anno 2008
(numero di posizionamenti nei primi 10 posti delle classifiche mondiali di competitività
del commercio estero di 14 settori*)
Primi Secondi Terzi Quarti Quinti Sesti Settimi Ottavi Noni Decimi
posti posti posti posti posti posti posti posti posti posti
1 Germania 8 1
2 ITALIA 3 4 1
3 Cina 1 2 1 1 1
4 Australia 1 1
5 Francia 1 1 2 2
6 Russia 1
6 Stati Uniti 1
8 Turchia 1 1
9 Canada 1 1
10 Giappone 2 2 1 1
* I settori sono: alimenti freschi; alimenti trasformati; legno e carta; tessili; chimica
e farmaceutica; cuoio e calzature; manufatti di base; meccanica non elettronica; IT ed elettronica
di consumo; componenti ed apparecchi elettrici ed elettronici; mezzi di trasporto; abbigliamento;
altri manufatti diversi; minerali
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati International Trade Centre UNCTAD/WTO
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GERMANIA, ITALIA E FRANCIA SONO I PILASTRI
DEL COMMERCIO ESTERO DELL’UE-27
B ilancia com m erciale extra U E per i m anufatti:
anno 2009
(m iliardi di euro)
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
180
159
160
140
120 112
100
80
60 41
40 30
20
0
-20 UE-27 G erm ania Italia Francia Spagna UK
-40 -3 -17
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(NONOSTANTE LA CINA) GERMANIA, ITALIA E
FRANCIA CONSERVANO IL MAGGIOR NUMERO DI
PRIMATI NELL’EXPORT MONDIALE (1)
INDICE FORTIS-CORRADINI DELLE ECCELLENZE COMPETITIVE:
I PRIMATI
Numero di primi e secondi posti detenuti dai principali Paesi
nell'export mondiale di 5.500 prodotti
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(NONOSTANTE LA CINA) GERMANIA, ITALIA E
FRANCIA CONSERVANO IL MAGGIOR NUMERO DI
PRIMATI NELL’EXPORT MONDIALE (2)
INDICE FORTIS-CORRADINI DELLE ECCELLENZE COMPETITIVE:
I VALORI
Valore dei primi e secondi posti detenuti dai principali Paesi
nell'export mondiale di 5.500 prodotti (miliardi di dollari)
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NEGLI ULTIMI ANNI LA QUOTA DELL’ITALIA
NELL’EXPORT TOTALE MANIFATTURIERO
DEL G-7 È TORNATA AI MASSIMI STORICI
Contributo dell'Italia all'export totale di manufatti del G-7
(quote calcolate su serie in dollari correnti)
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati WTO
11%
10%
9%
8%
80
82
84
86
88
90
92
94
96
98
00
02
04
06
08
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
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MA IL GRANDE SURPLUS ITALIANO DELLE 4 A
È EROSO DAL DEFICIT PER L’ENERGIA
Bilancia commerciale dell'Italia per le 4 A e l'energia
(miliardi di euro)
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat
140
120
100
80
60
40
20
0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
-20
-40
-60
-80
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E L’ITALIA È TAGLIATA IN DUE DAL
DIVARIO NORD-SUD (2)
Popolazione delle regioni italiane distribuita in base al PIL pro capite (2007)
e al tasso di disoccupazione (2009)
(distribuzione %)
(con PIL pro capite a parità di potere (con PIL pro capite a parità di potere
d'acquisto > del 10% e tasso di d'acquisto < del 10% e tasso di
(tutte le categorie intermedie)
disoccupazione < del 20% rispetto alla media disoccupazione > del 20% rispetto alla media
UE) UE)
Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata,
Lombardia, Veneto, Trentino Marche, Umbria Calabria, Sicilia, Sardegna
-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Molise
Emilia-Romagna, Toscana
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
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UN ALTRO PARADOSSO:
SENZA GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI
L’ITALIA FA POCA RICERCA “FORMALE”
Spese in R &D nel 2008: 2 sole im prese
farm aceutiche straniere spendono di più
dell'intera industria italiana
(m iliardi d i euro)
F on te: Euro pean In nov ation Scorebo ard 2009
9 8,4
8
7 6,5
6
5
4
3
2
1
0
SANO F I-AVENT IS + PRIME 57 IMPRESE IT ALIANE
G L AXO SMIT HKL INE
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MA LA MECCANICA ITALIANA GENERA PIÙ
VALORE AGGIUNTO DELLA FARMACEUTICA UE
80 75,9
70,5
70
60
50
40
30
20
10
0
M E C C AN IC A - IT AL IA IN D U S T R IA F AR M AC E U T IC A -
U E 27
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FARE INDUSTRIA CREA POCA RICCHEZZA?
PERCHÈ L’ITALIA NON È LA GRAN BRETAGNA (1)
GRAN BRETAGNA: RELAZIONE TRA QUOTA DELL'INDUSTRIA SUL
VALORE AGGIUNTO E PIL PRO CAPITE, ANNO 2007
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
55.000
Londra
50.000
45.000
PIL pro capite in PPS
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%
quota dell'industria sul valore aggiunto totale dell'economia
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FARE INDUSTRIA CREA POCA RICCHEZZA?
PERCHÈ L’ITALIA NON È LA GRAN BRETAGNA (2)
ITALIA: RELAZIONE TRA QUOTA DELL'INDUSTRIA SUL VALORE
AGGIUNTO E PIL PRO CAPITE, ANNO 2007
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
55.000
50.000
45.000
Bolzano
PIL pro capite in PPS
40.000
35.000
Lazio
30.000
25.000 Liguria
20.000
15.000
10.000
5.000
0
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%
quota dell'industria sul valore aggiunto totale dell'economia
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UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI: LE
FAMIGLIE ITALIANE HANNO POCHI DEBITI
140
125
120 119
98 101
100 90
83 86
80 73 71 68
63 63 63 66
60 53
48 46
44
39 35
40
22
20
0
ITALIA FRANCIA GERMANIA GIAPPONE SPAGNA GRAN STATI UNITI
BRETAGNA
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UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI:
IL DEBITO NAZIONALE LORDO (DNL)
243
250 231 226 227
207 214
191 195 189
200 184 185
170 168 162
148
150
100
50
0
GERMANIA FRANCIA ITALIA STATI UNITI GRAN SPAGNA
*Famiglie, Imprese non finanziarie e
BRETAGNA
Pubbliche amministrazioni
2000 2007 2015 (proiezioni)
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UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI:
LA “COPERTURA” DEL DNL
4,00
3,4
3,50
3,00 2,8 2,8 2,7
2,6 2,7 2,6 2,5 2,4
2,50 2,2 2,2 2,2
2,0 1,9
2,00 1,7
1,50
1,00
0,50
0,00
FRANCIA ITALIA GRAN GERMANIA STATI UNITI
BRETAGNA
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UNA NUOVA CONTABILITÀ PER CAPIRE LA CRISI:
DEBITO PUBBLICO E RICCHEZZA PRIVATA
194%
200%
180%
160%
140%
115% 116%
120% 99% 96%
100% 78% 73%
80% 66% 70% 65% 61% 61%
68%
53% 56%
60% 46% 42%42% 40% 36%
40%
20%
0%
A
IA
A
IA
DA
IA
IA
IO
A
N
D
LI
N
C
EC
EZ
G
G
N
N
G
A
A
A
LA
LA
A
SV
M
IT
A
R
BE
ET
SP
FR
G
ER
O
IR
R
G
B
N
A
R
G
D ebito pubblico/PIL Debito pubblico/Ricchezza finanziaria netta delle fam iglie
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LA COMPETITIVITA’: L’EXPORT IN VALORE
DELL’ITALIA STA AL PASSO DI QUELLO DELLA
GERMANIA
Export di beni di Italia e Germania
e raffronto con il FERRARI INDEX: (*)
variazioni % dei valori rispetto al corrispondente trimestre dell'anno precedente
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e Istat
30%
20%
10%
0%
2007Q1 2007Q2 2007Q3 2007Q4 2008Q1 2008Q2 2008Q3 2008Q4 2009Q1 2009Q2 2009Q3 2009Q4 2010Q1 2010Q2
-10%
-20%
-30%
-40%
20%
15%
10%
5%
0%
I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II
2006 2006 2006 2006 2007 2007 2007 2007 2008 2008 2008 2008 2009 2009 2009 2009 2010 2010
-5%
-10%
-15%
-20%
-25%
PER PRESIDIARE MEGLIO I NUOVI MERCATI L’ITALIA
DEVE RAFFORZARE
IL SUO QUARTO CAPITALISMO
Fonte: Mediobanca
MA NEMMENO LA GERMANIA POTRA’ CRESCERE
SOLO CON L’EXPORT
VERSO I BRICs
IL L IM IT A T O P E S O D E I B R IC s N E L L 'E X P O R T D E I
P R IN C IP A L I P A E S I U E : A N N O 2 0 0 9
F o n te : e la b o ra zio n e F o n d azio n e E d is o n s u d a ti E u ro s ta t
10% 9,4%
9%
8% 7,3%
6,8%
7%
5,8%
6%
5%
4%
3%
2%
1%
0%
G E R M AN IA IT AL IA G R AN F R AN C IA
B R E T AG N A
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IL PROBLEMA DELL’ITALIA E DELLA GERMANIA NON
E’ LA COMPETITIVITA’ MA LA DEBOLEZZA DELLA
DOMANDA INTERNA
Dinamica in volume della domanda interna
in Germania e Italia:
( dati destagionalizzati, indici base 2000=100)
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat
111
109
107
105
103
101
99
97
95
20 1
20 2
20 4
20 4
20 2
20 2
20 Q4
20 2
20 4
2
19 1
20 3
20 3
20 1
20 3
20 1
20 3
20 2
20 4
20 4
20 2
20 2
20 4
Q
Q
Q
Q
99
00
00
01
02
03
04
04
05
06
06
07
07
08
08
09
09
10
99
01
02
03
05
19
GERMANIA ITALIA
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AMMESSO CHE NEI PAESI RICCHI
SIA ANCORA POSSIBILE UNA FORTE CRESCITA DELLA
DOMANDA INTERNA …
Domanda interna e debito delle famiglie: 2002-2007
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e Banque de France
35%
IRLANDA
30%
variazione % domanda interna
GIAPPONE 10%
ITALIA PAESI DELLA BOLLA
5%
GERMANIA
0%
-20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50%
punti di variazione del rapporto % debiti famiglie/PIL
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SENZA UNA NUOVA BOLLA DELLA RICCHEZZA, IL PIL
DEI PAESI AVANZATI POTRÀ GALOPPARE ANCORA?
60.000
ricchezza delle famiglie
50.000 BOLLA DI
INTERNET
40.000
NEGLI ULTIM I 3
30.000 ANNI GLI USA SONO
STATI FERM I QUI E
QUI RISCHIANO DI
20.000 RIMANERE PER
LUNGO TEM PO
10.000
0
0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000
PIL
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CONCLUDIAMO CON UNA PROVOCAZIONE:
CHE COSA INTENDIAMO PER CRESCITA?
QUELLA DEL REDDITO?
D inam ica del reddito disponibile delle fam iglie in term ini reali
(indici 2000=100)
Fonti: elaborazione Fondazione E dison su dati E urostat e delle banche centrali
140
135
130
125
120
115
110
105
100
95
90
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
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O QUELLA DELLA RICCHEZZA?
Dinam ica della ricchezza delle fam iglie in term ini reali
(indici 2000=100)
Fonti: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e delle banche centrali
135
130
125
120
115
110
105
100
95
90
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
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LEZIONI IRLANDESI
Italia e Irlanda:
dinamica della ricchezza delle famiglie in termini reali
(indici 2002=100)
Fonti: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e delle banche centrali
160
150
140
130
120
110
100
90
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
IRLANDA ITALIA
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SE MISURIAMO LA CRISI SOLO CON IL PIL
COMPRENDIAMO MOLTO POCO
IRLANDA
STATI UNITI
GRAN BRETAGNA
FRANCIA
GERMANIA
NOTA: Non si hanno serie storiche sulla ricchezza delle famiglie irlandesi anteriormente al 2001
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
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