“biopolitica” la novità è stata accolta con qualche scetticismo. È sembrata una nozione scarsamente verificabile nella realtà. Poi la situazione è cambiata rapidamente. I riscontri si sono fatti sempre più fitti, fino a diventare impressionanti. Dalle procedure biotecnologiche, volte a modificare eventi prima considerati naturali, al terrorismo suicida, fino alla più recente crisi immigratoria, questioni di vita e di morte si sono installate al centro delle agende e dei conflitti politici. Finché l’esplosione del coronavirus, con le conseguenze geopolitiche che ne sono scaturite, ha portato al culmine la relazione diretta tra vita biologica e interventi politici. Tre sono stati i passaggi fondamentali. Il primo è lo spostamento dell’obiettivo politico dai singoli individui a determinati segmenti di popolazione. A essere interessate da pratiche profilattiche, allo stesso tempo protette e tenute a distanza, sono intere fasce di popolazione, considerate a rischio, ma anche portatrici di rischio di contagio. Ciò è anche l’esito della vera e propria sindrome immunitaria che da tempo caratterizza il nuovo regime biopolitico. Quello che si teme, più ancora Come arginare l’emergenza economica del male in sé, è la sua circolazione incontrollata in un corpo sociale esposto a processi di contaminazione generalizzati. Naturalmente le dinamiche di globalizzazione hanno potenziato tale timore in un mondo che sembra aver smarrito ogni confine interno. Il violento contrasto all’immigrazione da parte dei Lo scudo della fantasia partiti sovranisti, più che come una prosecuzione del vecchio nazionalismo, va di Roberto Perotti interpretato in questa chiave immunitaria. Il secondo passaggio della dinamica bipolitica in corso ha a che fare con il doppio processo di medicalizzazione della politica e di politicizzazione della medicina. I l vero test dell’impatto economico del coronavirus non c’è ancora stato: bisognerà aspettare come reagiranno la popolazione, le imprese, i sistemi sanitari e i politici di programmi per sostenere questo o quel mercato o strumento finanziario, e per ricostruire la fiducia nei mercati interbancario e monetario: le banche, anche Anche in questo caso si tratta di una Germania e Stati Uniti quando l’epidemia arriverà anche lì quelle maggiori, non si fidavano più l’una dell’altra. trasformazione che risale alla nascita della (perché ci arriverà). Molti avanzano un parallelo con la Furono misure che funzionarono in quel contesto, ma medicina sociale. Ma l’accelerazione in crisi del 2008, ma ci sono almeno due grandi differenze. quasi nessuna sarebbe utile ora: il problema oggi non è che corso sembra oltrepassare la soglia di Quella fu una crisi finanziaria: le imprese continuarono a non ci si fida delle banche, ma dei vicini negli uffici e nella guardia. produrre, seppure con un calo della domanda; gli metropolitana. Hong Kong ha appena annunciato la Da un lato la politica, sbiadite le proprie individui si recavano in ufficio e in fabbrica e viaggiavano famosa “moneta dall’elicottero”: 1200 dollari a ogni coordinate ideologiche, ha accentuato tra Paesi; i trasporti pubblici funzionavano. Ora c’è il cittadino, così come hanno fatto recentemente Macao e sempre più un carattere protettivo nei rischio che tutta la catena della produzione in tutti i Singapore per importi minori. Una politica radicale, confronti di rischi reali e immaginari, maggiori Paesi si debba fermare, e nessuno sa per quanto. vedremo se efficace. Un’altra arma possibile, se le cose inseguendo paure che spesso essa stessa La seconda differenza è che allora il mondo fu salvato dalle dovessero peggiorare ancora molto, sarebbe comprare produce. Dall’altro la pratica medica, pur banche centrali. direttamente azioni, una misura che la Fed attuò in piccola nella sua autonomia scientifica, non può Molti si illudono che anche oggi le banche centrali faranno parte durante la crisi finanziaria e che è tecnicamente non tenere conto delle condizioni lo stesso. La governatrice della Bce, Christine Lagarde, ha contestuali all’interno delle quali opera. Per esempio delle conseguenze economiche e dichiarato che sta monitorando la situazione ed interverrà se necessario; e tutti gli analisti ormai prevedono un taglio f politiche che i provvedimenti suggeriti dei tassi della Fed. Meglio abbandonare ogni illusione: le Il problema oggi non è che non ci determinano. Ciò spiega in qualche modo la banche centrali di oggi non hanno armi contro questo tipo sorprendente diversità di opinioni tra i di crisi. si fida delle banche, ma dei vicini maggiori virologi italiani in ordine alla Allora abbassarono drasticamente i tassi di riferimento; negli uffici o in metropolitana natura e ai possibili esiti del coronavirus. oggi i tassi in Europa sono negativi, una nuova riduzione Il terzo sintomo, forse ancora più danneggerebbe ulteriormente le banche e il sistema Vanno trovate altre difese inquietante, dell’intreccio tra politica e vita biologica è costituito dallo spostamento finanziario in generale, che già soffrono la politica dei tassi Copia di 46f3d0e1d8a703f492fbe61ae52107c8
negativi. Allora, e per parecchi anni a seguire, le banche