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Anno 2014
LAVAGGIO DELLE MANI
Studi internazionali hanno dimostrato che una corretta igiene delle mani
riduce il tasso d’infezione dal 10 al 50%
NORME GENERALI 1
- Mantenere la cute delle mani integra
- L’igiene delle mani deve essere fatta sotto il flusso dell’acqua tiepida
corrente
NORME GENERALI 2
- Il tempo di durata varia dal tipo di lavaggio
Materiale Necessario
- Lavandino: a fotocellula - a pedale – a gomito - a manopola
- Sapone: liquido o (solido)
- Asciugamano: di tela – di carta- ad aria
Anni ’60
Lavaggio delle mani con un antisettico dopo ogni contatto ha portato ad
una riduzione della trasmissione dei microrganismi patogeni
Anni ’80
Lavaggio antisettico determina una diminuzione dei tassi d’infezione
nosocomiale
Anni 2000
Un aumento dell’adesione alle misure per l’igiene delle mani ha
determinato una riduzione della prevalenza delle infezioni ospedaliere
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DPI dell’udito:
Cuffie, inserti auricolari
L’ impiego è richiesto in attività con esposizione a traumi acustici
TIPI DI GUANTI:
TIPI DI CAMICI:
Nel caso che dalla valutazione del rischio biologico si ritenga di dover
garantire per l’operatore la protezione delle vie respiratorie da agenti
biologici è opportuno esaminare attentamente una documentazione
tecnico-scientifica che attesti tale requisito di protezione.
CAMERA DI DEGENZA E COMFORT ALBERGHIERO
IL SISTEMA DI CHIAMATA:
Luminosi
Sonori
Con citofono
Integrati (tutti sistemi)
Centralizzato
Frequenza:
Tutte le mattine.
Quando necessario.
Tavolino servi-letto e tavolo da pranzo dopo i pasti
Materiale occorrente:
guanti di gomma;
panno-carta monouso;
soluzione detergente senza risciacquo pronta, in flacone con erogatore a
pressione
Tecnica:
- indossare i guanti di gomma;
- distribuire il detergente sul panno-carta monouso;
- strofinare energicamente la superficie da pulire;
- a procedura terminata togliere i guanti di gomma e procedere a lavaggio
sociale delle mani
Precauzioni:
il panno-carta monouso deve essere sostituito quando sporco e sempre ad
ogni unità di degenza;
il panno-carta monouso utilizzato deve essere eliminato nei contenitori
per rifiuti potenzialmente infetti;
le soluzioni detergenti senza risciacquo, solitamente a base ammoniacale,
non richiedono asciugatura;
non utilizzare, in sostituzione al flacone con erogatore a pressione,
secchielli contenenti la soluzione detergente, immergendovi il panno-
carta.
nelle operazioni di pulizia procedere sempre dalle zone più pulite a quelle
più sporche
Frequenze:
Sempre dopo la dimissione del paziente
Materiale occorrente:
Guanti di gomma;
Panno-carta monouso;
Soluzione detergente senza risciacquo pronta, in flacone con erogatore a
pressione;
Soluzione disinfettante a base di fenolo 1%, in flacone con erogatore a
pressione
Tecnica:
1. indossare i guanti di gomma;
2. rimuovere vettovaglie, presidi utilizzati od oggetti lasciati dal
paziente dimesso;
3. rimuovere e raccogliere negli appositi sacchi per la raccolta della
biancheria sporca tutti gli effetti letterecci;
4. distribuire il detergente sul panno-carta monouso;
5. strofinare energicamente la superficie da pulire;
6. procedere alla disinfezione, ripassando tutte le superfici come
indicato nei punti 4) e 5), ma utilizzando una soluzione disinfettante
a base di fenolo 1% ed un nuovo panno-carta;
7. sostituire materassi e cuscini se necessario;
8. a procedura terminata togliere i guanti di gomma e procedere a
lavaggio sociale delle mani
Precauzioni:
-sostituire il panno-carta monouso quando sporco ed eliminarlo nei
contenitori per rifiuti speciali;
-le soluzioni a base di fenoli devono essere lasciate ad asciugare all’aria;
-evitare di disinfettare le superfici senza prima averle lavate;
-non utilizzare MAI, in sostituzione al flacone con erogatore a pressione,
secchielli contenenti la soluzione detergente o disinfettante,
immergendovi il panno-carta
PULIZIA E DISINFEZIONE
Disinfezione e sanificazione
L’ambiente ospedaliero rappresenta ambiente una fonte di contaminazione
non indifferente.
I microrganismi sono particolarmente resistenti agli agenti antimicrobici.
E’ bene pertanto prestare la massima attenzione alle procedure di
sanificazione.
Pulizie quotidiane:
attività di pulizia di carattere continuativo e routinario
Pulizie periodiche:
attività di pulizia più profonda a periodicità più lunga da svolgersi con
frequenze prestabilite
Pulizie straordinarie:
interventi imprevedibili richieste per esigenze occasionali che possono
comprendere attività di tipo quotidiano e periodico
Le operazioni di pulizia devono essere condotte possibilmente negli orari
che non producano intralci o impedimento alla normale attività ospedaliera
SCOPO
- RIDURRE LA CARICA BATTERICA PRESENTE SU UN SUBSTRATO E
NELL’ARIA (80%);
- RIDURRE IL RISCHIO D’INFEZIONE PER GLI UTENTI E GLI
OPERATORI
COME
- ASPORTAZIONE AD UMIDO DELLA POLVERE DAI PAVIMENTI
- DETERSIONE E DISINFEZIONE DELLE PARETI E DEI PAVIMENTI
- SPOLVERATURA AD UMIDO, DETERSIONE E DISINFEZIONE DEGLI
ARREDI E ATTREZZATURE
MATERIALE
ACQUA
DETERGENTE
DISINFETTANTE
MATERIALE SPECIFICO
SCOPA A TRAPEZIO
CARRELLO A MOP
MONOSPAZZOLA
MACCHINA LAVASCIUGA
Mantenuto pulito e conservato in luoghi dedicati MAI SPUGNE
SE NON MONOUSO: RESISTENTE AL LAVAGGIO, ALLA
DISINFEZIONE, ALLA STERILIZZAZIONE
Caratteristiche:
• AMPIO SPETTRO DI AZIONE;
• EFFICACIA IN PRESENZA DI LIQUIDI ORGANICI;
• RAPIDITA’ DI AZIONE;
• EFFICACIA NEL TEMPO;
• SEMPLICITA’ DI IMPIEGO;
• NON TOSSICITA’;
• ECONOMICITA’
• FACILE CONSERVABILITA’;
• MISCELABILE CON TUTTI I LIQUIDI SENZA PRECIPITARE O
SUBIRE EFFETTI DI INIBIZIONE
Informazioni pratiche
Nell’utilizzo dei disinfettanti e degli antisettici, è importante tenere
presente che:
- per una mirata scelta dell’antisettico/disinfettante è opportuno
conoscerne lo spettro d’azione;
- esiste una concentrazione ottimale alla quale l’efficacia del
disinfettante/antisettico è massima;
- non sono ammesse diluizioni approssimate;
- il tempo di contatto necessario varia per ogni prodotto, anche in
funzione dei diversi campi d’impiego;
- la natura del materiale da disinfettare deve essere sempre
compatibile con il disinfettante;
- i diversi prodotti non devono essere usati per impieghi non previsti
dalla scheda tecnica;
- è necessario conservare le confezioni al riparo dalla luce, ben chiuse
e lontano da fonti di calore;
- non bisogna associare tra loro più prodotti, se non si è certi delle
loro interazioni ed incompatibilità;
- evitare che la bocca del contenitore venga a diretto contatto con le
mani o con altro materiale (garze, cotone, etc), per evitare la
contaminazione del prodotto.
Conservazione
• In ambienti puliti, asciutti ed areati BEN SEPARATI DA ALTRO
MATERIALE
• Conservarli nella loro confezione originale (mai raboccare un
contenitore)
• Sempre ben chiusi
• Mettere in evidenza la data di scadenza
• Non sostituire tappi con sughero, gomma o garza
• Segnare la data di apertura
LA STERILIZZAZIONE
Metodi di sterilizzazione
Fisici:
- Calore secco (stufette)
- Vapore saturo (autoclave)
- Raggi gamma (industriale)
Chimici:
- Liquidi: acido peracetico (specifica apparecchiatura per immersione)
- Gassosi: glutaraldeide (uso di protocolli e D.P.I.), ossido di etilene
(specifica apparecchiatura), gas plasma di perossido di idrogeno
(specifica apparecchiatura).
Calore
• Vapore saturo sotto pressione:
• Mezzo sterilizzazione più sicuro, economico, rapido e innocuo.
Aria presente
La presenza di aria impedisce il contatto tra lo strumentario e il
vapore.
TEMPO –TEMPERATURA -
PRESSIONE
FERRI CH.
TELERIA 5 - 7 2.1 134°C
GOMMA
PLASTICA 15-20 1.1 121°C
10
Limiti
Solo materiali termoresistenti
Controllo scheda tecnica per materiale autoclavabile – no materiale
endoscopico
Obblighi
Il costruttore deve indicare nella scheda tecnica del dispositivo:
- procedure di pulizia (decontaminazione e confezionamento)
- tipo di sterilizzazione
Decontaminazione
• Immersione in un disinfettante per il tempo consigliato dal
fabbricante
Il materiale prima di essere sottoposto alla detersione deve essere
decontaminato
Detersione
Requisito essenziale per la sterilizzazione
1. LAVAFERRI
2. ULTRASUONI
3. MANUALE
1. Lavaferri
Prelavaggio H2O fredda lavaggio 93° C e detersivo, risciacquo H2O
calda,
asciugatura aria calda, lubrificazione.
2. Ultrasuoni
Onde sonore che irradiandosi in un liquido generano pressioni alte e basse.
SI: Acciaio inossidabile
NO: Endoscopi flessibili, specchietti orali, strumenti elastici, sistemi
respiratori
3. Manuale
MODALITA’ PIU’ DIFFUSA
DETERGENTE
SPAZZOLE APPOSITE
USO DI D. P. I.
L’asciugatura
Durante questa fase è necessario che il personale addetto utilizzi sempre
guanti robusti per evitare il rischio di ferirsi.
L'asciugatura dello strumentario chirurgico si rivela molto importante per
l'efficacia dei processi di sterilizzazione prescelti.
Risciacquo e asciugatura
Elimina materiali residui e detergente
Evita la corrosione e non ostacola la sterilizzazione
CONTROLLI CHIMICI
Sono detti:
- DI PROCESSO
- DI STERILIZZAZIONE
CONTROLLI BIOLOGICI
• L’indicatore: spore di bacillus stearothermophilus
• queste spore vengono uccise solo se vengono rispettati
TEMPO/PRESSIONE/TEMPERATURA
CONTROLLI DI PROCESSO
PROCEDURA FREQUENZA AZIONE
CONTROLLI
PRERISCALDAMENTO GIORNALIERA ESEC E REGIS
PROVA TENUTA GIORNALIERA ESEC E REGIS
BOWIE DICK GIORNALIERA ESEC E REGIS
CONTROLLI CHIMICI
INDICATORE PROC. SU OGNI PACCO VERIFICA
INTEGRATORE PROC INT O EST PACCO VERIFICA
CONTROLLI BIOLOGICI
PROVA BIOLOGICA SETTIMANALE ESEC E REGIS
49
Procedure
Preriscaldamento
Consente il riscaldamento delle pareti e della porta di vaporizzare
dell’acqua contenuta nella camicia della camera
Prova perdita vuoto
Consente il controllo della tenuta della camera.
Obbligatorio registrare i risultati della prova su appositi registri e
conservarli X 5 anni
TEST DI BOWIE DICK
È il controllo della penetrazione del vapore con metodo indiretto.
Consente di valutare che non ci siano bolle d'aria all'interno
dell'autoclave dopo l'evacuazione forzata della stessa.
Tale test si esegue giornalmente mediante l'utilizzo di un pacco-prova
standard
Procedura controlli biologici
• Doppia busta
• Angoli della camera e foro di scarico dell’aria
• Invio in microbiologia
• Conservazione referti X 5 anni
Documentazione
I risultati delle varie fasi del processo vanno annotati su appositi registri
e conservati per 5 anni come pure i referti biologici.
Acido paracetico
• PER IMMERSIONE IN SPECIFICA APPARECCHIATURA
• TEMPI BREVI 15 MINUTI
• TEMPERATURE 50-56 °C
Gas Plasma
• NECESSITA DI SPECIFICA APPARECCHIATURA
• BASSA TEMPERATURA <50°C
• DURATA: 75 MINUTI
• CONTROINDICAZIONI: TELERIA, CELLULOSA
Ossido Etilene
NECESSITA DI SPECIFICA APPARECCHIATURA
UMIDITÀ: 50%
TEMPERATURA 37-57 °C
TEMPO 1,30-12 ORE
Gluteraldeide
• CONCENTRAZIONE 2%
• PH: 8
• TEMPO: 10 ORE