La Temperanza rappresenta una degli Arcani Maggiori più importanti e di
più difficile interpre Tra gli argomenti formativi di un percorso iniziatico che segua la tradizione occidentale non può e non deve mancare un periodo dedicato allo studio della Cabbala ebraica. La Kaballah è intrinseca alla cultura esoterica occidentale. Nasce dall’Ebraismo e si colloca come pietra miliare dello studio dell’Ego, razionalizzandolo attraverso una “mappa” interiore, rappresentata dall’ Albero della Vita. La conoscenza dell’albero della Vita comporta l’aprirsi di “collegamenti” finora poco noti od oscuri dell’Ego spirituale. La Kaballah al contrario dell’Alchimia non tende alla trascendenza, ma cerca di ricondurre al terreno l’individuo, per consentirgli di realizzare se stesso nel concreto. La Kaballah è un percorso “cardiaco” che ci consente, attraverso la mappatura dell’Albero della Vita, di “lavorare” oltre che con l’energia della Mente, anche con quella del cuore. La Kaballah è quindi il riproiettarci sul terreno, per potere meglio vivere insieme agli altri e con un pecorso ben preciso, la Via del Cuore o dell’ Amore. La conoscenza della Via del Cuore ci permette di percepire meglio l’energia del creato e di permearci in essa. Ci consente di trasformarci in tutt’uno con esso ed ecco da questa aronia ritornare: Tutto ciò chè in alto è come ciò che è in basso… Tutto ciò che è in basso è come ciò che in alto…
L’intrinseco legame con l’Alchimia, questa proiezione verso l’astrale,
l’ altra, proiezione verso il cuore, il ritorno al terreno attraverso la via dell’Amore. In realtà tutto il percorso iniziatico ha sottili canali di collegamento, non esisterebbe il pensiero massonico, rosacrociano, senza elementi alchemici o cabalistici. La parola ebraica Quabbalah significa Ricevere e Rivelare. L’iniziato conosce attraverso la via del cuore il significato del creato e quindi dell’universo e nel contempo ne è ricezione dello stesso. E’ il senso stesso della Kabbalah, il Rivelato e il recepito sono la COSA UNA. Lo studio della Kabbalah può avvenire attraverso cinque percorsi distinti o intinsecatesi tra lo loro: · La tradizione orale, dove il maestro, attraverso un “percorso magiko” spiga al discepolo alcuni accenni cabalistici. · La tradizione scritta, il riconoscimento degli aspetti più segreti della natura e del creato attraverso lo studio degli insegnamenti cabalistici. · Una tradizione letteraria, ovvero quegli aspetti cabalistici contenuti di antichi Testi, come la Bibbia, e il loro utilizzo con la Gematria (metodo dell’uso dei numeri e delle lettere in senso esoterico). · Una tradizione simbolica, ovvero l’interpretazione dell’Albero della Vita e il suo simbolismo, da utilizzo nella vita reale per raggiungere il pieno sviuppo del proprio Ego spirituale. · Una tradizione pratica, ovvero il cambiamento del proprio io fisico attaverso le tradizioni illustrate.
La Kabbalah è che il ritorno dall’interiore al reale, mettere cioè in
pratica l’elaborato interiore con il mondo esterno, creare un “canale” tra pensieri, religioni, modi di essere diversi attraverso l’energia del cuore. È nello stesso modo il rapportarsi ad un simbolismo apparentemente oscuro, rendendolo semplice e palese attraverso un percorso interiore volto all’ esteriore. Questa è solo un primo approccio di un discorso lungo e complesso, che serve per raggiungere il suo simbolo fondamentale ch’è l’Albero della Vita. La Via della Kabbalah è una via naturale. Basta offrirsi ad essa con il cuore libero ed aperto e la mente recettiva, al fine di tradurre in azioni le conoscenze acquisite.