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l'inverno che segue alla vendemmia, si depositano sul fondo la maggior parte delle sostanze in
sospensione nel vino, per cui finito questo ciclo è piuttosto agevole imbottigliare vino limpido. Per i
vini che non vanno consumati nell'anno successivo alla vendemmia ma in quello che segue, si può
preferire il mese di settembre; in ogni caso la giornata scelta per imbottigliare deve essere
soleggiata, mite e senza vento; con il freddo infatti il vino assorbirebbe più aria e, arricchendosi
molto di ossigeno, invecchierebbe precocemente.
In ogni caso secondo la tradizione si dovrebbe imbottigliare al primo quarto di luna per ottenere vini
frizzanti, all'ultimo quarto per i vini da lungo invecchiamento e in luna piena qualsiasi tipo di vino.
In particolare durante la prima luna nuova di primavera, cioè durante la settimana di Pasqua (che
si celebra infatti la domenica successiva alla prima luna piena di primavera), si ostacolerebbe la
ripresa dell'attività dei microrganismi.
La semina ed il trapianto dei fiori vanno eseguiti a luna crescente, così come la messa a dimora di
siepi e arbusti. Con la fase di luna calante si eseguono le potature invernali ed estive delle siepi.
Nell’orto. Vanno seminate a luna calante tutte quelle specie che montano a fiore velocemente e
cioè: ravanello, cavolo, cavolfiore, broccolo, finocchio, lattuga, cicoria, rucola, aglio, cipolla, porro,
carota, bietola e anche patata. Qualora queste specie fossero seminate a luna crescente, il ciclo
vegetativo sarebbe più breve con il rischio della salita a fiore di molte piante. Peperone, pomodoro e
melanzana seminate a luna calante presentano uno sviluppo più limitato ed una produzione più
elevata. Per ottenere primizie si deve seminare a luna crescente.
Se il finocchio non viene seminato nel periodo di giorni calanti (dopo il solstizio d’estate), e
soprattutto a luna calante, un’elevata percentuale di piante monta a fiore. Tutti i trapianti delle
specie che normalmente vengono seminate in semenzaio (peperone, basilico, pomodoro, melanzana,
lattuga, cavolo, broccolo, cavolfiore, sedano, porro, cipolla, ecc.) vanno eseguiti a luna nuova o luna
crescente. In questa fase le piantine superano rapidamente la cosiddetta crisi di trapianto, presentano
un buon attecchimento ed una buona ripresa vegetativa.
La lattuga da taglio e la cicoria da taglio vanno seminate a luna crescente per favorire un rapido
sviluppo e la rapida ripresa vegetativa dopo ogni taglio. I fagioli mangiatutto (fagiolini) vanno
seminati secondo il seguente criterio: nei terreni poco fertili, ghiaiosi, sabbiosi e poco irrigati si
semina a luna crescente per stimolare la vegetazione; nei terreni di media fertilità e irrigati è
consigliabile eseguire le semine anticipate a luna calante e le semine tardive a luna crescente; nei
terreni dotati di buona fertilità e irrigati le semine vanno eseguite sempre a luna calante. Nell’orto,
per ottenere primizie, si deve seminare a luna crescente Nel frutteto l’innesto a gemma dormiente va
effettuato a luna calante: si evita così il rischio del germogliamento anticipato della gemma.
Tutto nacque dall'osservazione che uno dei vigneron fornitori della maison riusciva a portare uve
bellissime e sane anche nelle annate più difficili. Incuriosito, Thomas chiese al contadino il segreto
del suo successo e questi gli spiegò che da oltre settant'anni conduceva le sue vigne guardando...la
luna.
In luna crescente, la vita microbica s'intensifica; meglio perciò non lavorare la terra per non
disturbare questa fase rimandando le varie operazioni al momento della luna calante.
Si è anche osservato che la vitalità della vite, al pari di quella di qualsiasi altra pianta, aumenta
durante la luna crescente. Non a caso è sul finire della luna crescente, nel momento in cui la vite
raggiunge il suo massimo di vitalità e di capacità di resistenza, che subirà gli attacchi più virulenti
della vita microbica.
In coltura bio-lunare, i trattamenti fitosanitari, sempre fatti a titolo preventivo, dovranno dunque
essere realizzati appena prima della luna piena, in modo da proteggere la pianta quando la sua
resistenza calerà. Inoltre, se le condizioni meteo lo richiedono, un altro trattamento potrà essere
fatto appena prima della luna nuova, in modo da proteggere la pianta quando l'attività microbica è
intensa mentre la resistenza della pianta non è al massimo.
Per quanto riguarda invece i lavori sulla vite stessa, occorre evitare di intervenire in luna crescente,
per non disturbare la pianta nel momento in cui aumenta la linfa. Questo significa che potature,
sfogliature, diradamenti eccetera dovranno esser fatti in luna calante.
Ancora, già i biodinamici avevano notato un'attività insolita nella vita vegetale e animale in
occasione di eventi astronomici di un certo rilievo (eclissi, fasi lunari); sulla scorta di queste
osservazioni, i viticoltori bio-lunari scelgono di non lavorare né il suolo né le piante, e di fare a
titolo preventivo un trattamento fitosanitario giusto prima di questi momenti.
E su fatti incontestabili: "Quest'anno abbiamo effettuato prelievi per controllare la maturità delle
uve osservando il ciclo lunare. Otto giorni prima delle vendemmie, eravamo in luna crescente,
abbiamo guadagnato nella settimana 1 grado di maturazione. La settimana seguente, la luna era
calante, l'aumento è stato di appena 0,1, nonostante le condizioni climatiche fossero migliori".
Nulla di nuovo sotto la...luna, dunque. Per chi non avesse voglia di aspettare il responso degli
scienziati, e volesse cimentarsi subito con la viticoltura bio-lunare, il consiglio è quello
di...intervistare il nonno. La cultura contadina in materia di fasi lunari e lavori in campagna contiene
una saggezza che è da stolti sottovalutare.