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Nome: Altivo Bonaventura

Razza: Umano
Classe: Bardo Cantore dei Mari
Allineamento: Caotico Buono
Divinità: Cayden Cailean
Età: 25 anni
Frase preferita: “No, non canto in fondo al
mar!”

Descrizione: Altivo è un umano di aitante e


bell’aspetto, una capigliatura curata, un
carattere narcisistico e un talento innato per il
canto. Sebbene la sua stazza è agile e sempre
pronto a sguainare la spada quando serve.
Segue le mode tipiche della sua epoca e
spende i pochi soldi che riesce a racimolare
con le sue esibizioni in abiti raffinati ed
eleganti.

Background:

Figlio di una giovane “cortigiana” che lavorava nella locanda del porto “La Baya” di Port Peril. Altivo non
conobbe mai suo padre: fin da bambino la sua creatività e curiosità lo spinsero a immaginare la figura
paterna mancante come un fiero capitano di quei galeoni che in quei tempi attraccavano nel fiorente porto
cittadino. La realtà però era ben diversa, sua madre era una puttana da locanda che non si curava di lui, e
suo padre un galeotto senza nome né fama che li aveva abbandonati. Quando sua madre mori di febbre
dopo un lungo e rigido inverno (reso ancora più duro dalla scarsità di cibo per via dei mancati trasporti navali
colpiti da violente burrasche), il giovane Altivo, che aveva appena 15 anni, si trovo solo e senza uno scopo.
Per 3 lunghi anni vagabondò per le vie della città esibendosi in canti e danze, racimolando solo pochi
spiccioli e parecchie botte.

La vita da strada lo crebbe velocemente, imparò a sue spese la dura vita dei vagabondi. Altivo non smise
mai di raffinare la sua dote canora che fino ad allora lo aveva aiutato a sopravvivere. Negli ultimi tempi aveva
trovato una piccola stanza in una vecchia casa nel centro della città, era perlopiù una mansarda
maleodorante ma almeno aveva un tetto. La Signora Ingrid Marigold, la padrona di casa, era una vecchia
attrice di teatro, aveva ascoltato Altivo esibirsi in piazza una domenica, e affascinata e catturata dalla
bravura e dalla bellezza (il ragazzo era molto simile ad un suo ormai passato amante), lo invitò a stare da lei
senza chiedere nulla in cambio, solo certe sere lo faceva scendere in salotto per intonare qualche canto per
intrattenere gli ospiti e rivivere i fasti della sua vecchia carriera.

Una particolare forma del destino volle che la casa della vecchia attrice era proprio davanti al più antico e
famoso teatro cittadino: il Teatro “Bonaventura”, fondato da un pioniere almeno 60 anni fa. Ingrid aveva
tenuto ottimi rapporti con il padrone del teatro, il Sig.Tich, e aveva chiesto di fargli fare un provino al ragazzo,
elogiandolo come “un vero talento naturale”. E fu così che Altivo per 5 anni della sua vita ebbe una
avvincente vita da cantore, si esibiva molte sere a settimana, e guadagnò abbastanza per permettersi di
lasciare la nauseabonda mansarda, dire addio alla Sig.a Marigold e prendersi una piccola stanza sul porto
proprio sopra a una locanda di avventori e marinai. Il locandiere apprezzava la presenza del giovane da
quando una sera, dopo eccessivi bicchieri di troppo, cominciò a cantare, ammaliando tutto il locale e facendo
aumentare la clientela.

Li conobbe Gerald Smithers, capitano della Sciagura, un enorme vascello appena attraccato. Dapprima
Gerald si era presentato come capitano di una nave mercantile, ma i modi bruschi e il suo alito lo tradirono
fin da subito: Altivo capì subito che si trattava di un pirata. Il capitano Smithers lo invitò a unirsi a loro,
esclamando “Una bella canzone allieta sempre un gruppo di solitari uomini di mare!” All’inizio il giovane
cantore dubitò dell’offerta del pirata, ma il suo spirito di avventura lo spinse ad accettare quell’inusuale
incarico. E così salpò due giorni dopo con la ciurma della Sciagura, Smithers lo aveva preso sotto la sua ala
e quindi Altivo non ebbe il classico trattamento da “mozzo”. I membri del vascello erano tra i più variopinti,
ma tutti acclamavano il giovane quando cominciava a cantare, infondendo coraggio e rinforzando gli animi
durante le lunghe traversate.

Dopo due lunghi anni di pirateria, Altivo decise di prendersi una pausa da quella vita avventurosa e tornò alla
sua vecchia stanza sopra la locanda, finché un giorno…

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