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PROGRAMMA/CONTENUTO
-Daniele, Diritto del mercato unico europeo e dello spazio di libertà, sicurezza e
giustizia, Giuffrè Milano, 2016 – capitoli 1, 2, 3, 4, 6 e 7;
ORARI:
Lunedì alle 14:00 Aula 3
Giovedì alle 17
Venerdì alle 08:30
LIBRI:
Edizione pubblicata nel 2016, poche differenze
21/09 INTRODUZIONE
Attraverso quali regole giuridiche si realizza l’esistenza e il funzionamento
dell’Unione Europea? È una realtà che incide su tutti gli aspetti di un soggetto
che vive nel continente europeo. Quasi nessun ambito è alieno all’esistenza
europea. Originale e complessa:
COMPLESSA per 2 ragioni:
-motivo storico: percorso, creazione dell’unione è complesso, 1951 CA.
Accumulazione di passaggi, norme, trattati, si è cercato di semplificare
con il Trattato di Lisbona 2009. Rimane comunque un lungo processo.
Molte regole sono il risultato di scelte fatte 30/40 anni fa che sono
entrate nel sistema.
ORIGINALITA’: non esistenza nell’esperienza giuridica, temporaneo
nessun esperimento dato dal modello dell’Unione Europea. Eccezionalità
dell’esperimento, si devono trovare soluzioni specifiche e originali per
problematiche. La specificità dell’ordinamento dell’UE rende necessaria
complessità, e, questa complessità fa sì che l’UE venga percepita
distante da interessi.
CENNI STORICI:
“Ideali” non sempre collegati all’UE: critica all’unione è quella di essere solo
una realtà che perseguita fini economici. L’integrazione europea affonda radici
in un patrimonio ideale notevole.
(Vastità del patrimonio ideale).
Ideale a: L’idea di Europa non nasce con il processo di integrazione, nasce ben
prima. Per alcuni nasce con il cristianesimo, o SRI, monachesimo, illuminismo.
Ideale b: Idea di Europa proteiforme: il processo di integrazione europea è
stato concepito dopo la II guerra mondiale, non a caso avviene dopo questa
guerra che lasciò sul continente europeo, a livello materiale, delle conseguenze
devastanti (soprattutto nelle sue infrastrutture economiche, fabbriche, città). Il
processo di integrazione appariva come l’unica possibile risposta alla crisi.
Situazione di devastazione economica e materiale a cui si aggiungeva il fatto
che in passato l’Europa si considerava superiore (avamposto di civiltà) rispetto
al resto della popolazione internazionale, mentre ora questa auto-
rappresentazione ne usciva distrutta dalla IIGM per brutalità e irrazionalità del
fenomeno bellico e perché con grande chiarezza si è compreso come un tratto
che fino a quel momento era tipico del modello europeo, cioè quello dello stato
nazionale, portasse in se un germe di conflittualità che era stato capace di
contribuire allo scoppio di due conflitti mondiali in pochi decenni.
Il processo d’integrazione europea si avvia anche per contrapporsi
maggiormente al blocco filo-sovietico che raggiunse presto una stabilità sotto il
profilo economico (tramite Comecon), ed una stabilità militare (tramite la firma
del Patto di Varsavia).
1. CAMPO MILITARE:
• UEO (UNIONE EUROPA OCCIDENTALE): trattato di Bruxelles del 17 marzo
1948; vi parteciparono membri a pieno titolo, membri osservatori e membri
partner. Organo fondamentale era il Consiglio, che decideva all’unanimità ed
era composto da rappresentanti permanenti dei vari Stati. Attuò per un
determinato periodo la PESC;
• NATO (ORGANIZZAZIONE DEL TRATTATO NORD ATLANTICO): trattato di
Washington del 4 aprile 1949; organizzazione non solo europea sotto il profilo
geografico, data la partecipazione di Stati Uniti e Canada. Organo principale:
Consiglio del Nord Atlantico, cui partecipano i membri permanenti di ogni
Stato, accompagnati dai ministri degli esteri e della difesa. Le decisioni
vengono prese all’unanimità e non hanno carattere vincolante.
si arriva così nel 1951 al Trattato istitutivo della CECA (Comunità Europea
per il Carbone e l’Acciaio), cui aderirono Francia, Germania, Belgio,
Lussemburgo, Olanda e Italia. Si ebbe il concetto di PICCOLA EUROPA.
Si pensava, giustamente, che mettere in comune gli interessi economici
avrebbe contribuito ad innalzare i livelli di vita e sarebbe stato il primo passo
verso un'Europa più unita. L'adesione alla CECA era aperta ad altri paesi. Nel
1950 carbone a acciaio avevano davvero molta importanza economica e
simbolica (nell’800 il carbone era l’energia, l’acciaio era lo strumento per la
difesa dello stato).
Per unire questi due settori considerati strategici per la polizia nazionale.
Rinunciare al controllo unilaterale sui due elementi più importanti per imporre
superiorità di una nazione sulle altre.
La CECA prevedeva un mercato comune carbo-siderurgico e si presentava
come un ENTE SOVRANNAZIONALE = ossia con potere di vincolare anche
soggetti privati di quel settore.
-Nel 1950 carbone a acciaio avevano davvero molta importanza economica e
simbolica (nell’800 il carbone era l’energia, l’acciaio era lo strumento per la
difesa dello stato).
La CECA presentava 4 istituzioni:
L’ALTA AUTORITA’ organo di individui (uno per ogni stato membro) con il
compito di applicare il trattato ed emanare atti vincolanti in tutti i loro
elementi (direttive) o solo negli scopi (raccomandazioni);
IL CONSIGLIO SPECIALE DEI MINISTRI un rappresentante per ogni stato
con funzione consultiva con il solo potere di fornire parere vincolante su
alcune materie all’Alta Autorità;
L’ASSEMBLEA COMUNE formata dai rappresentanti dei Parlamenti
nazionali con funzione consultiva;
LA CORTE DI GIUSTIZIA: organo adibito al controllo giurisdizionale degli
atti dell’Alta Autorità.
22/09
Scopo: dimostrare che si poteva integrare settori essenziali per uno stato
in un ordinamento internazionale. Primi anni sono molto positivi anche
perché è fresco il ricordo della II GM. Viene lanciato un nuovo progetto=
(1)CED: comunità europea di difesa: metà anni 50 (guerra fredda) Francia
respinge ratifica del trattato. (2)CPE: comunità politica europea,
abbandonata anche questa idea.)
1. Ispirato da dichiarazione di Schuman (funzionalismo): cooperazione
economica, decidiamo di integrarci nella COMUNITA’ ECONOMICA
EUROPEA. Trattato che riguardava il settore prevalentemente
dell’economia, esclusi temi della politica di difesa.
Nel 1957 si arrivò, dunque, alla firma dei Trattati di Roma, definiti come
TRATTATI DELLA COMUNITA’ EUROPEA (TCE) con i quali vennero istituite la
CEE (COMUNITA’ ECONOMICA EUROPEA) e la CEEA (COMUNITA’ EUROPEA
PER L’ENERGIA ATOMICA, anche detta Euratom). Furono previste 4
istituzioni: la COMMISSIONE, corrispondente all’Alta Autorità della Ceca, il
CONSIGLIO, con ampio potere normativo, l’ASSEMBLEA PARLAMENTARE e
la CORTE DI GIUSTIZIA.
(Questo è un processo però unitario. Istituzioni sono comuni alle tre
comunità, non ci sono 3 corti, ecc. 1 commissione, un parlamento, un
consiglio, una corte, a seconda delle materie si applicano trattati specifici.
Fusione degli esecutivi. Le comunità funzionano secondo il modello di
poteri competenze, istituzioni).
I due trattati istitutivi della CECA e della CEE erano ben diversi tra loro. Il
trattato istitutivo della CECA era un trattato- legge, all’interno del quale era già
prevista l’intera disciplina che, un organo amministrativo, ossia l’ALTA
AUTORITA’, avrebbe semplicemente dovuto applicare. Il trattato della CEE,
invece, era un trattato-quadro, ossia fissava semplicemente dei principi che, un
organo legislativo, ossia il CONSIGLIO, avrebbe dovuto meglio disciplinare. Ecco
perché anche la stessa Corte di Giustizia assunse due ruoli diversi: nei confronti
della CECA era un giudice amministrativo, mentre verso la CEE si presentava
come organo di controllo della conformità degli atti legislativi del Consiglio con
il trattato-quadro.
In seguito si cercò di unificare le 3 Comunità, senza però mai riuscirci.
Già con i Trattati di Roma del 1957 si unificarono 2 istituzioni: l’Assemblea
Parlamentare e la Corte di giustizia.
Con il Trattato di Bruxelles del 1965 si unificarono le altre 2: Commissione e
Consiglio (sparì quindi l’Alta Autorità, sostituita in tutto e per tutto dalla
Commissione).
Ovviamente, però, le istituzioni assumevano diversi ruoli di operatività a
seconda della Comunità con la quale si rapportavano. Va, inoltre, ricordato che
la CECA è scomparsa nel 2001, benché ci fosse la possibilità di rinnovarla.
25/09
europa.eu
Principi che non sono comuni nell’esperienza di studi. (Slide)
COMPETENZE UNIONE
L ue si fonda sui valori
Art 3 individua gli obiettivi dell ue, creare uno spazio di libera senza frontiere,
instaurazione mercato interno basato su un economia sociale, promuove
coesione economica sociale, ecc..
Nel art 3TFUE vi sono settori a competenza esclusiva dell unione: doganale,
concorrenza, politica monetaria, conservazione risorse biologiche, economia
commerciale. (competenze affidate tramite sentenze della corte di giustizia)
Inoltre, l unione ha competenza esclusiva per gli accordi internazionali
particolare perche non limitata ad un settore ma trasversale a tutti. Se la
competenza a stipulare accordi internazionali è necessaria. SLIDE TREATY
MAKING POWER ART 3.2 TFUE.
In tutti i settori di competenza dell unione, se ci sono 1 dei 3 casi/condizioni (è
prevista in un atto legislativo, e necessaria per consentirle di esercitare le sue
competenze s livello interni, se e necessaria nella misura in cui può decidere su
norme comuni o modificarne la portata) su aulaweb allora la competenza è
esclusiva dell unione.
PRINCIPIO DI PROPORZIONALITA
unione agisce deve rispettare anche questo principio, valenx tutte le politiche.
Il contenuto e la forma dell azione dell unione si limitanona quanto necessario x
il conseguimento degli obiettivi dei trattati.
L ue e limitata nella sua azione, nono puo scegliere le modalità con cui
agire,quando puo agire ed e opportuno che agisce deve agire limitando a
quanto é necessario la portata della sua azione.
Va Rispettare il principio nel contenuto e nella FORMA dell azione (quando il
trattato prevede che l unione possa adottare diversi atti, il principio di prop
dice che la scelta dell atto deve imoegnarsi al raggiungimento degli obiettivi e
alla tutela degli stati membri. Il modo in cui agisce dimostra che rispetta il
principio di prop)
Espresso più dal PRINCIPIO DI LEALE COOPERAZIONE (impone agli stati di agire
in buona fede x realizzare gli obiettivi impostati dall ue nei trattati). Tutte le
norme sono lette in questa chiave, bisogna essere in buona fede, l obiettivo va
raggiunto, comportati d conseguenza.