Una pagina Web è un'immagine che compare sullo schermo di un
computer, a sua volta connesso ad una rete di computer (Internet, Intranet e simili). Di quell'immagine esiste, e viene trasmessa in rete, solamente la descrizione: sta al computer o smartphone che la riceve, grazie ad un apposito programma detto "browser", realizzarla graficamente in una frazione di secondo.
Per la descrizione si usano precisi linguaggi informatici, concepiti e
sviluppati per questo scopo, che possono essere "capiti" sia dai computer che dagli esseri umani; e per far comparire quella pagina nella Rete delle Reti (Internet), la sua descrizione deve essere inserita nella memoria di un "server", computer connesso a detta rete 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, il quale la distribuirà ai computer che la richiederanno.
Per raggiungere la pagina voluta tra i miliardi di pagine esistenti,
occorre un preciso "indirizzo di rete" che ne rappresenta per così dire le coordinate informatiche. Per il sistema di connessione, totalmente automatico, questo indirizzo è simile ad un numero telefonico (IP); ma gli utenti umani preferiscono una parola o serie di parole con un significato preciso (URL, che deve rispondere a determinate norme).
La corrispondenza tra i due tipi di dato è inserita in server
appositi, i "Domain Name Servers" (DNS), che vengono interrogati ogni volta che si richiede la connessione ad una qualsiasi pagina Web (es.: "pincopallino.it" → 95.174.3.196).
I server, che in genere sono computer ultraveloci progettati e
costruiti appositamente per un uso continuo sempre collegati in rete, possono trovarsi in qualsiasi parte del mondo: dal punto di vista dell'informazione scambiata, la loro collocazione fisica non ha alcuna importanza.
Esistono moltissime società commerciali che acquistano e gesti-
scono migliaia di questi server per affittarne l'uso a terzi. Il servizio che offrono viene chiamato "hosting" (ospitamento) e può avvenire con modalità specifiche molto diverse, a seconda delle necessità dei singoli utenti e delle scelte della società proprietaria. Alcune di queste società offrono persino un servizio di hosting completamente gratuito, poiché le statistiche mostrano che nell'80% circa dei casi i nuovi siti Web chiudono entro un anno o meno, mentre i rimanenti restano attivi e si espandono nel tempo richiedendo però ai server delle prestazioni maggiori di quelle ottenibili gratuitamente. A quel punto, per il proprietario del sito il costo del servizio di solito non è più un problema, e la società di hosting comincia a riscuotere un affitto mensile o annuale come previsto dai suoi piani commerciali.
Vengono offerti anche contratti di subaffitto ("reseller"), che
permettono di comparire come impresa di hosting autonoma mentre in realtà si utilizzano i server di un'altra società già attiva, con un possibile introito consistente ma minimo rischio di capitale.
Per l'utente finale non è facile riuscire a distinguere se un dato
servizio di hosting è offerto da una società indipendente o da un reseller, anche perché spesso questi praticano condizioni diverse da quelle della società proprietaria; e di fatto, per l'utente finale non vi sono differenze -- almeno fino a quando, per qualche problema grave, non occorra un'assistenza tecnica specifica che richieda l'intervento dei tecnici della società proprietaria.