8-Condizione Di Certezza - SCORTE

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g Problema delle scorte |> ssrsiap.1200 Una scorta di magazzino, o stock, ¢ una riserva di risorse materiali utilizzabili da: © un’industria (scorte di materie prime per il processo di produzione); © un centro di distribuzione commerciale (scorte di beni destinati alla vendita). Il problema degli stock o delle scorte riguarda quindi i commercianti 0 tutti co- loro che in qualche modo sono produttori di beni. Se si vuol vendere un bene, bisogna che questo sia disponibile in quantita ottimale in magazzino. Gestire le scorte in magazzino, se i consumi non avvengono uniformemente nel tempo, é molto complesso. Il grafico rappresenta l'andamento del livello delle scorte nell’ipotesi che i con- sumi non siano uniformi nel tempo. livello delle scorte tempo Consumi non uniformi Quando termina una scorta, se non arriva immediatamente il rifornimento, viene a mancare la merce da vendere o peggio ancora la merce per produrre altri beni. Basti pensare cosa potrebbe accadere in una catena di montaggio per auto se venissero a mancare per un certo pe- riodo le ruote o le carrozzerie. Diciamo che in questo caso si ha una rottura de- glli stock. Per evitare cid, potremmo allora pen- sare di fare grossi ordinativi di merce; ma, cosi facendo, lieviterebbero i costi di gestione. Potremmo affrettare i rifornimenti, ma se la merce ordinata per il ripristino ar- rivasse prima che fosse completamente esaurita la scorta precedente, non sa- premmo dove metterla. In questo caso parliamo di sovrapposizione degli stock. livello delle scorte ‘tempo Rotture degli stock livello delle scorte tempo Sovrapposizioni E necessario trovare un equilibrio fra queste due diverse esigenze, ma il problema & di grande complessita, Le scorte di magazzino hanno un costo e quindi l’obiettivo sara minimizzare que- sto costo in wv ottica di efficienza, intesa come capacita di non bloccare la produ- zione per mancanza di materie prime (nel caso dell’ industria) o di non eludere le richieste di vendita (nel caso di un centro di distribuzione commerciale). I costi che possono essere controllati, connessi alla gestione delle scorte, sono i seguenti: 1. costo delle ordinazioni: ogni ordinazione ha un costo, determinato per esem- pio dal trasporto del materiale; quindi, per minimizzare questo tipo di costo, conviene ordinare la maggior quantita possibile di merci; 2. costo di magazzinaggio (0 di stoccaggio): aumenta in proporzione diretta con la giacenza di magazzino e pud essere a sua volta suddiviso in: a. costi di deposito: per esempio affitto e gestione di un magazzino, utilizzo del personale eces b. assicurazione e tasse; ¢. costi di ammortamento, deterioramento, absolescenza: il deterioramento ri- guarda solitamente i beni alimentari, ’obsolescenza pud riguardare l’abbi- gliamento e gli accessoris d. costo del capitale investito: é il costo maggiore, che comporta immobilizza- zione di capitali e interessi passivi. Naturalmente, il problema ¢ complesso e altre variabili da considerare sono per esempio: © costo di esaurimento scorte (in tal caso potrebbe anche esserci un blocco della produzione) 0 di penalita; e sconti che si ottengono solo per ordini superiori a una certa quantita. Cilimitiamo pertanto a esaminare un modello di gestione scelto fra i pit semplici, con lobiettivo non di risolvere il problema, bensi di fornire una base di partenza per studi pit dettagliati e approfonditi. @ Un modello semplificato Il modello semplificato presuppone ‘ che: livello . delle scorte e le scorte si esauriscano in maniera uniforme; © il magazzino venga rifornito nel momento preciso in cui le scorte si oj Nix esauriscono. ‘tempo. . | . . | Consumi uniformi Queste due ipotesi semplificatrici com- portano che non ci siano né rotture né sovrapposizioni degli stock. In una situazione ideale di questo tipo, facendo una media tra la massima quantita x di merce giacente in magazzino ¢ la minima quantita 0 (merce esaurita), possia~ mo dire di avere una giacenza media xt0 x 2 2° Con queste ipotesi, il costo C di gestione di un magazzino é costituito da: © costo per le ordinazioni, aggio, e costo di acquisto della merce. © costo di maga: Costo delle ordinazioni Dipende, per esempio, dai costi per il trasporto delle merci. Indichiamo con Q la quantita di merce necessaria in una unita di tempo e con x Ja quantita di merce da ordinare ogni volta. Allora, il numero delle ordinazioni Q nell'unita di tempo considerata & >. Se c, ¢ il costo di ciascuna ordinazione, il costo per tutte le ordinazioni é: Q aaron Questo costo diminuisce all’aumentare della quantita ordinata ogni volta. Costo Dipende dalle spese di conservazione, di sorveglianza, di gestione ¢ di assicura- zione. Se ¢,, ¢ il costo per ogni unita giacente, il costo di magazzinaggio si ottiene moltiplicando tale costo per la quantita media di merce in giacenza, che abbiamo x visto essere 5: x 2 Questo costo aumenta all’aumentare della quantita ordinata ogni volta. Gms Il costo per le ordinazioni é inversamente proporzionale alla quantita x ordinata ogni volta, mentre il costo di magazzinaggio é direttamente proporzionale. L’andamento dei due costi é contrastante: occorre cercare un equilibrio tra le due tendenze. Costo di acquisto della merce Considerando il costo unitario di acquisto, si possono verificare due situazioni: @ seilcosto écostante e indipendente dalla quantita ordinata, allora non influisce sulla determinazione della quantita da ordinare e pud essere trascurato; © seil costo dipende da sconti di quantita, allora bisogna tenerne conto nella co- struzione del modello matematico, perché é funzione delle scelte che si fanno. Formalizzazione del problema Siano: Q la merce necessaria in un’unita di tempo (per esempio un anno), x la quantita di merce da ordinare ogni volta, ¢, il costo di un’ordinazione, m il costo unitario di magazzinaggio, Pp ilcosto per ogni unita acquistata, M la capacita massima del magazzino, y_ il costo totale di gestione. I costo di magazzino é dato dalla somma di tutti i costi, ovvero: y Q Cot em + Q p- Abbiamo dunque il seguente modello matematico. La funzione é del tipo y=axt 4 +6 Per determinare il minimo, calcoliamo la derivata prima: fag y x? che si annulla per min = VG éil punto di minimo. Tale valore é accettabile solo se xj,

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