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LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2007

R. Bianchi

CLINICAL

RIASSUNTO

Se il sangue umano, fluido vitale per ec-


POTENZIALITA’
cellenza, è il più completo tessuto emun-
toriale ed antitossico, l’Autoemoterapia
DELL’AUTOEMOTERAPIA
(AE) può essere considerata un trapian-
to autologo di tessuto connettivo-me-
senchimale ad azione alcalinizzante, au-
NELLE PATOLOGIE CRONICHE
toemuntoriale, riparatrice tissutale ed
immunostimolante. PRIMA PARTE – RICERCA
– Il presente lavoro di ricerca si divide
in 2 parti: la prima raccoglie una review FISIOPATOLOGICA E LABORATORISTICA
alla luce delle più recenti scoperte fi-
sio-patologiche e cliniche sul Tessuto-
Sangue e l’Autoemoterapia; nella se- POTENTIALITIES OF AUTOHEMOTHERAPY IN CHRONIC
conda viene sperimentata l’Autoemote-
rapia con nuovi protocolli integrati (os- PATHOLOGIES
sigeno, medicinali omotossicologici, ac-
qua marina isotonica) in sedi e modali-
FIRST PART – PHYSIOPATHOLOGIC AND LABORATORY RESEARCH
tà diverse (intradermica, sottocutanea,
paradiscale, subperiostea, subfasciale)
dalla classica intraglutea su un campio-
ne selezionato di 20 pazienti affetti da
patologie croniche non guarite attraver-
so metodiche convenzionali.
Ne emerge una valutazione di partico-
lare interesse terapeutico (85% di mi-
glioramenti) in patologie croniche a va-
ria etiologia (epatiti, discopatie ed ernie AUTOEMOTERAPIA: IL SANGUE
discali, artropatie croniche, trombofle- STATO DELL’ARTE
biti, sinusiti croniche, sclerosi multipla)
con ampie potenzialità di sviluppo, uti-  1) MORFOLOGIA E FUNZIONI
lizzando sedi e strumenti terapeutici mi- L’Autoemoterapia consiste nell’utilizzo
rati e personalizzati. di sangue umano additivato o non a Dal punto di vista biofisico è un liquido
scopo terapeutico (auto-isoterapia). molto particolare: composto prevalen-
PAROLE CHIAVE AUTOEMO-
Tra i tessuti ed organi emuntoriali, i temente da H2O (87%), contiene so-
TERAPIA, OMOTOSSICOLOGIA, OSSI- più importanti sono fegato, rene, pol- stanze disciolte in concentrazione de-
GENOTERAPIA, MALATTIE CRONICHE, mone, colon, cute, Sistema Reticolo- finita, come sali semplici, proteine pla-
PROCESSI AUTORIPARATIVI Endoteliale e mesenchima. Vi sono, smatiche, enzimi, anticorpi, G. R. e
inoltre, strutture ed organi emuntori bianchi, piastrine.
accessori, come muscoli e stomaco E', allo stesso tempo, dotato di elevata
SUMMARY: If human blood, the vital fluid for (TAB. 1). mobilità ed alta densità.
life, is the most complete emunctorial and an- Tuttavia il sangue è il sistema emun- E' un mezzo che nel proprio insieme
titoxic tissue, Autohemotherapy (AH) can be toriale più efficace e costante. connette tutte le cellule organiche ren-
considered an autologous graf of mesenchi-
mal-connective tissue with alkalizing, autoe-
munctorial, repairing tissue and immunos-
timulating action. discal, subperiosteal, subfascial) different chronic sinusitis, multiple sclerosis) with wide
– This paper is divided in 2 parts: the first from the traditional i.m. on a selected sample perspectives and development potentialities
collects a review of the latest physiopatho- of 20 patients suffering from chronic patholo- by means of specific sites and targeted and
logic and clinic discoveries on Tissue-Blood gies not healed by means of conventional personalized therapeutic protocols.
and AH; in the second part new integrated methods.
protocols of Autohemotherapy (oxygen, ho- This evaluation is of high therapeutic interest KEY WORDS: AUTOHEMOTHERAPY, HOMO-
motoxicologic medicines, isotonic sea wa- (improvements: 85%) in chronic pathologies TOXICOLOGY, OXYGEN-THERAPY, CHRONIC
ter) have been tested in particular localiza- (hepatitis, discopathologies and discal her- PATHOLOGIES, AUTOREPAIRING PROC-
tions (intradermic, subcutaneous, para- nias, chronic artropathies, thromboflebitis, CESSES

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metro medio di 7,5 micron, volume me-


EMUNTORI MORFOLOGIA FUNZIONI INTEGRAZIONE dio di 87 fentolitri (fL), superficie di 150
micron2. Il numero di G.R. è di ≈
FEGATO Epatocita Detossicazione Fegato, Rene, Cute
epatica 5.000.000 nel maschio e 4.500.000
nella femmina. Tale numero aumenta
RENE Nefrone Filtrazione, Rene, Ghiandole
Riassorbimento, sudoripare, Cute
ad alta quota, con il lavoro muscolare,
Escrezione durante le mestruazioni.
POLMONE Alveolo Scambio gassoso Polmone, Colon
L'eritrocita ha caratteristiche di spicca-
O2/CO2 ta deformabilità, elevato rapporto su-
perficie-volume, stroma con emoglobi-
COLON Mucosa Secrezione di Colon, Fegato
bicarbonati na ad elevata concentrazione (34%)
prossima al punto di saturazione.
CUTE Ghiandole Escrezione Cute, Rene, Fegato
sudoripare e La struttura del G.R. non è ancora ben
sebacee definita. In condizioni fisiologiche, la
SISTEMA Cellule Digestione Fegato, Milza membrana ha elettrofilia negativa, che
RETICOLO – reticolo-endoteliali macrofagica favorisce la repulsione dei singoli G.R.
ENDOTELIALE
in circolo, ottimizzandone l'ampia ca-
STOMACO Cellule parietali Secrezione acida Fegato, Colon pacità respiratoria. Tale elettrofilia ne-
nel lume/alcalina gativa è legata alla presenza di protei-
nel sangue
ne transmembrana che legano sostan-
MUSCOLO Miocellule Regolazione del pH Cute, Fegato, S.N. ze elettrofile, quali l’acido sialico.
sinciziali e del metabolismo
L'eritrocita, inoltre, è molto sensibile al-
energetico
l'ossidazione che trasforma il Fe++ in
MESENCHIMA Fibroblasta Sintesi di Connettivi di ogni
Fe+++, con formazione di metaemo-
mucopolisaccaridi organo/viscere
globina incapace di cedere O2.
SANGUE Plasma, emazie, Riserva alcalina Ciascun All'uopo possiede numerosi sistemi en-
leucociti organo/viscere
zimatici come la glutation perossidasi,
TAB. 1 una superossidodismutasi ed altri siste-
Morfologia, funzioni ed integrazione tra gli organi/sistemi ad attività emuntoriale. mi ossido-riduttivi efficienti quali l'ac.
ascorbico, il glutatione ed altre protei-
dendo possibili i vari interscambi meta-  2) TAPPETO ERITROCITARIO ne sulfidrilate.
bolici. – Si ricorda che numerosi tossici ali-
Contemporaneamente, svolge funzioni Il tappeto eritrocitario (FIG. 1) è costitui- mentari ed industriali (nitrati, nitriti,
tampone e modulazione metabolica to da cellule anucleate. Le funzioni che gas nitrosi, anilina, ferricianuro, etc.)
(stabilità del pH, di alcuni sali minera- confermano l'attività vitale delle ema- e farmaci, nonché anomalie produtti-
li, pressione osmotica, sistema coagu- zie sono: mantenimento della forma bi- ve possono aumentare la quota di me-
lativo-anticoagulativo, etc.), funzioni concava e dell'omeostasi cellulare con- taemoglobina, normalmente presente
nutritive (O2, zuccheri, vitamine, sali tro gradienti ionici; conservazione del nell'1-2% degli eritrociti.
minerali, etc.), di asportazione di cata- Ferro eme bivalente e trasporto attivo di Il tempo vitale di un eritrocita è in me-
boliti (CO2, acido lattico, urea), di dife- glucosio e ioni attraverso la membrana dia 120-150 gg. Quando l’eritrocita si
sa immunitaria ed antinfettiva (micro e cellulare. Ogni singolo globulo ha dia- trova in condizioni patologiche si ridu-
macrofagi), antitossica.
La quantità totale di sangue in un indi-
viduo adulto è di circa 5 litri, 1/14 del FIG. 1
peso corporeo: quantità ragguardevole,
Tappeto
equivalente a più di 4 volte il peso del eritrocitario e
cervello e più di 3 volte quello del fe- trama fibrinica in
gato. individuo sano.
Il valore ematocrito (rapporto tra volu- Prelievo di sangue
me plasmatico e cellulare) indica una in goccia non
trattata.
prevalenza del plasma sulla parte cor-
– Microfotografia
puscolata, soprattutto nella femmina
dell’Autore al
(58% plasma, 42% corpuscolato) ri- microscopio ottico
spetto al maschio (54% plasma, 46% (40 X).
corpuscolato).

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ce fino a 10 giorni, come nelle anemie


emolitiche autoimmuni. La cellula va ERITROCITI PATOLOGIA MECCANISMO POSSIBILI CAUSE
incontro a distruzione per senescenza MACROCITI Anemie macro – Rallentato Carenza di vit. B12 e
con perdita di ATP, sferocitosi osmotica, (megalo) citiche, metabolismo folati con eritropoiesi
perdita di emoglobina; può essere an- M.E.N., fasi nucleinico da stress
rigenerative post
che distrutta dal sequestro splenico e da emorragia,
lisine cellulari, in condizioni di ristagno ipotiroidismo
circolatorio e diverse dall'invecchia- MICROCITI Anemie Alterazioni di Carenza marziale,
mento. normocromici microcitiche membrana deficit di
normocromiche (microsferocitosi) piruvato-chinasi
L'emolisi può essere indotta da nume-
rosi fattori, quali variazioni termiche LEPTOCITI Anemie Deficit di sintesi Emoglobinopatie,
(microciti microcitiche emoglobinica deficit di Fe, ostruzioni
(congelamento), soluzioni ipotoniche, ipocromici) ipocromiche biliari, cirrosi epatica,
scariche di condensatori, radiazioni UV, steatorrea
raggi X e B, sali biliari, saponine, acidi, ANISOCITOSI Molteplici Non noto Gravi eritropatie
narcotici, lisozima, jaluronidasi, glicu-
POICHILOCITOSI Molteplici Alterazioni reologiche Gravi eritropatie
ronidasi, lecitinasi (veleni di serpenti),
ECHINOCITI Anemia uremica Danno di membrana Sovraccarico renale
agenti sierologici. (crenate, burr cells) con piccole spicole
Volume e superficie del G.R. offrono uniformi
preziose informazioni e, in alcuni casi, ACANTOCITI Abetalipoproteinemia, Danno di membrana Alterazioni
sono patognomoniche di stati anemici (spur cells) malassorbimento, con grandi spicole plasmatiche legate ad
ed altri patologici. Ad esempio, la pre- cirrosi epatica, irregolari epatopatie (?)
splenectomia, etc.
senza di echinociti (burr cells) è evi-
DACRIOCITI Mielofibrosi, neoplasie Danno focale di Prolungamenti cellulari
dente nell'anemia uremica, con G.R. a (goccia o lacrima) con metastasi ossee membrana a racchetta
superficie bozzoluta. Notevoli quantità
EMAZIE A PERA Sovraccarico Filamenti con Aggregati eritrocitari
di G.R. ad elmetto, lacrima o limone (a limone) epatico-congestizio, adesione al vetro o
possono indicare invecchiamento cel- stress epatico agglutinati
lulare e mielofibrosi (TAB. 2). LEPTOCITI Sideropenia, Riduzione della quota Carenza marziale, etc.
I G.R. giovani (reticolociti) contengono talassemie emoglobinica
inclusi granulari e filamentosi disposti a CODOCITI Sindromi Aumentato rapporto Ostruzione delle vie
rete, residuo di costituenti plasmatici (target cells) talassemiche, superficie-volume biliari, deficit LCAT
emoglobinosi (aumento del rapporto
(mitocondri, ribosomi). colesterolo-fosfolipidi)
– Nel sangue periferico, in condizioni
DREPANOCITI Emoglobinosi S Cristallizzazione e Formazione di cristalli
di ristagno nel torrente circolatorio (co- (falciformi) polimerizzazione intraeritrocitari
me anche in vitro su vetrino o in pro- dell’emoglobina
vetta), gli eritrociti tendono spontanea- SFEROCITI Sferocitosi Alterate proprietà Alterazione
mente a disporsi come pile di monete (senza area ereditaria, alcune osmotiche, aumento di membrana e
centrale chiara) anemie emolitiche dello spessore di osmotica
nel noto fenomeno dei rouleaux, impi- con eritropoiesi membrana
lamenti provvisori. Tale fenomeno de- “da stress” e sindromi
ve essere nettamente distinto dall’ag- da idrocitosi
glutinazione, ammassamento di emazie ELLISSOCITI Ellissocitosi ereditaria, Non noto Eccessiva fragilità
provocato da reazioni immunitarie e (ovale allungata) talassemie, osmotica (?)
sideropenie, forme
danno cellulare (FIG. 2). diseritropoietiche
CHERATOCITI C.I.D., anemie Urto contro filamenti Deficitarie condizioni
emolitiche fibrinici su protesi e circolatorie
 3) COAGULAZIONE microangiopatiche, pareti vasali alterate
glomerulonefriti,
trapianti renali,
Fuori dal circolo, il sangue si rapprende valvulopatie
entro 5-10 minuti in un coagulo. Tale SCHIZOCITI Anemie emolitiche Urto contro filamenti Deficitarie condizioni
proprietà plasmatica, vede l’intervento (v. anche microangiopatiche, fibrinici su protesi e circolatorie.
CHERATOCITI) ustioni, porpore pareti vasali alterate Si trasformano in
di numerosi fattori ematici. trombotiche, sfero-schizociti che
vasculiti emolizzano

STOMATOCITI Stomatocitosi Abbassamento del Droghe anfofile


(uniconcavi, e sferocitosi pH (in vitro) cationiche, acidosi
a scodella) ereditaria,
TAB. 2
tossicosi ematica
Elementi patologici della serie eritrocitaria.

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Il primo trombo bianco è dovuto all’at- agulazione attraverso l'attivazione del


tività delle piastrine che cambiano for- fattore XII. Il sangue può essere considera-
ma e si aggregano, probabilmente in Anche i G.R. posseggono la trombopla- to un tessuto connettivo a cel-
rapporto a cariche elettrostatiche. stina tissutale che attiva il fattore X. lule libere.
Il primo trombo è, quindi, costituito da Oltre alle malattie genetiche (es. emofi- – Oltre allo studio delle cellule li-
un ammasso di piastrine aggregate e po- lia), numerose patologie possono inter- bere, si può osservare la reattivi-
chi filamenti di fibrina solubile (si costi- ferire sul processo coagulativo. Tra le tà tissutale del sangue, coglien-
tuisce entro pochi secondi) liberando se- più comuni si annoverano le affezioni do aspetti d’interazione che in-
rotonina, catecolamine e fattori piastri- epatiche croniche: il fegato sintetizza le
dicano grande plasticità genera-
nici (reazioni a cascata). Per opera del- proteine plasmatiche (ad esclusione
le del tessuto ematico (FIG. 3).
la tromboplastina, la protrombina si tra- delle 3-globuline); in corso di affezioni
sforma in trombina, quindi il fibrinoge- epatiche, può indurre sintesi di vari fat-
BOX 1
no in fibrina. Dall’endoperossido PGG2 tori, in particolare il XIII, il VII e l’XI.
si formano trombossano A2 e prosta-
glandine PGE2- PGF2.  In sintesi, il processo coagulativo av- G.R., distruzione e scompaginamento
Adrenalina, ADP e trombina facilitano viene con meccanismi di amplificazio- tissutale, quadri microscopicamente al-
il processo coagulativo, mentre l'acido ne a cascata; risente – inoltre – di nu- terati di lisi e digestione cellulare, utili
acetilsalicilico lo rallenta. merosissimi influssi, legati alla presenza nei processi catabolici.
– La cascata coagulativa è un fenomeno di proteine ed altre sostanze plasmatiche  Personali osservazioni circa il contenu-
complesso in cui partecipano decine di oltre alla presenza di cariche elettriche. to delle lacune in condizioni di flogosi
proteine sintetizzate dal fegato (fattori In fase flogistica si accelera la forma- acuta e al di fuori del torrente ematico (co-
della coagulazione) attraverso meccani- zione di fibrina, mentre urea e acidi or- lorazione May Grundwald Giemsa) han-
smi intrinseci ed estrinseci. Lesioni epa- ganici deboli la rallentano. no evidenziato lacune infarcite di neu-
tiche possono condizionare la formazio- trofili o loro frammenti citoplasmatici.
ne dei fattori II (protrombina), V, VIII. Queste osservazioni sembrano confer-
I fattore XIII trasforma la fibrina solubi-  4) ENDOTELIO mare la partecipazione dei neutrofili e
le in fibrin-polimero, stabilizzando il dei relativi organuli litici nella genesi
coagulo, rendendolo visibile all'Heitan Le cellule endoteliali sono molto attive delle lacunazioni e lisi tissutali (FIG. 4).
test. E’ importante indicare che urea ed sul piano metabolico e producono nor-
acidi organici deboli (es. acido mo- malmente numerose sostanze attive sul
noiodoacetico) possono sciogliere i co- lume vascolare e sulle piastrine, quali  6) VES
aguli di fibrina fresca che possiede so- prostacicline, antiaggreganti, EDRF (En-
lo ponti H e legami idrofobici. La pre- dotelium-Derived Related Factor), trom- La VES è un parametro di biofisica ema-
senza di fattori tissutali (es. fosfolipidi) bomodulina quale recettore endotelia- tica che valuta la velocità di sedimen-
rende più rapida la formazione del coa- le della trombina, endotelina, etc. tazione dei G.R. in provetta di sangue
gulo e la fibrino-formazione. – Argomento di recente attualità e in citratato, misurata in millimetri all'ora.
Inoltre, il vetro o superfici cariche ne- espansione sul piano della ricerca, mo- Pur trattandosi di un parametro generi-
gativamente facilitano il processo di co- tiva la rivalutazione delle strette corre- co, offre indicazioni su numerose con-
lazioni tra sangue e circoli locali di- dizioni patologiche. La VES normale è
strettuali, tra aspetto vascolare e reolo- di 1-2 mm/ora; aumenta in condizioni
gia ematica (BOX 1). di flogosi, neoplasia, nefrosi, tuberco-
losi. Viene utilizzata come indicatore
evolutivo in condizioni flogistiche acu-
 5) GLOBULI BIANCHI te e croniche. Il meccanismo della se-
dimentazione dei G.R. è, a tutt’oggi,
Altro elemento costitutivo del sangue compreso solo parzialmente.
sono i globuli bianchi granulocitari con L'aumentata velocità dipende dalla for-
emivita estremamente breve (pochi mazione di ammassi (rouleaux) di G.R.
giorni, come nel caso dei neutrofili). impilati e dal grado di melmosità ema-
FIG. 2 Ad esempio, nella flogosi si produce in- tica (sludging) (FIG. 2). Questi fenomeni
tensa liberazione dai granulociti poli- dipendono più dalla composizione del
Sludging ematico in quadro di carcinoma
morfonucleati di enzimi litici (proteasi, plasma che da modificazioni intrinse-
epatico secondario a epatite C (prelievo
di sangue in goccia non trattata).
jaluronidasi, fosfolipasi, fosfatasi alcali- che degli eritrociti. Le fisiologiche forze
– Microfotografia dell’Autore al microscopio ottico na), acidi organici (ac. lattico), catabo- elettriche di repulsione dei G.R. si ridu-
(40 X). liti acidi, etc. Ciò favorisce emolisi dei cono probabilmente ad opera delle pro-

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teine plasmatiche. Ciascun aumento di


sostanze ad alto peso molecolare nel
plasma si riflette in un aumento del va-
lore della VES. Ad esempio, un aumen-
to del fibrinogeno e delle globuline (so-
prattutto alfa, macroglobulina alfa2, be-
ta e IgM) fa aumentare il valore della
VES, mentre un eccesso di albumine
sembra rallentarne la sedimentazione.
La VES aumenta caratteristicamente nel
mieloma multiplo, nella macroglobuli-
nemia, nell'ipoalbuminemia (es. nelle
nefrosi).
Fisiologicamente, la VES è più elevata
nella femmina che nel maschio aumen- FIG. 3
tando significativamente con l'età.
In ematologia classica si osservano prevalentemente le forme
Limiti suggeriti con il metodo di We- cellulari alterate e la loro percentuale.
stergren sono 15 mm per il 씹 e 20 per – Questa immagine consente di osservare il tessuto sangue
la 씸 sotto i 50 anni, e rispettivamente “come in una biopsia” con il naturale processo coagulativo e
20 e 30 mm sopra i 50 anni. l’attivazione ordinata della matrice ematica.
La VES aumenta, inoltre, durante stati di – Microfotografia dell’Autore al microscopio ottico (200 X).

anemia e gravidanza.
L'aspecificità della VES ne limita il si- tente (attivazione immunitaria specifica le paradossalmente al 16% nell’aria espi-
gnificato diagnostico, pur restando un con 1-3.000 linfociti/mm3, anticorpi IgG, rata per la miscela con l’O2 dello spazio
parametro molto utile. IgM). morto respiratorio (150 ml) (TAB. 3).

Terapie farmacologiche, chemioterapia,  OSSIGENO: Dall’analisi della Tabella ricavata da mi-


radioterapia o interventi chirurgici re- FISIOPATOLOGIA surazioni su individui giovani sani e dal-
centi possono determinare notevoli al- La combustione degli alimenti introdot- la differenza tra volumi e pressioni di
terazioni della morfologia ematica non ti è la combustione del C con l’O2 con O2 e CO2 nell’aria espirata e alveolare,
imputabili ad un definito stato di ma- produzione di calore, H2O e CO2. sangue e tessuti, emergono:
lattia. I processi ossidativi sono la conditio si- • l’evidente necessità di aumentare
ne qua non il mantenimento della vita, la quota di O2 assunta dagli alveo-
attraverso l’assunzione di O2 per via re- li (dal 70% al 97% dell’O2 espira-
DALLA SINGOLA CELLULA AL spiratoria e, in minima parte, cutanea. bile) attraverso attività inspiratoria
TESSUTO ORGANIZZATO lenta, profonda e graduale per rag-
– DALLA CITOLOGIA ALL’ISTOLOGIA "Qualunque dolore, sofferenza o ma- giungere o aumentare la capacità
lattia cronica, è causato anche da vitale (media 5000 ml); non limi-
un’insufficiente ossigenazione a li- tarsi al volume corrente (350-500
 SANGUE: vello cellulare" - Arthur C. Guyton. ml ≈);
FUNZIONI TERAPEUTICHE • la difficoltà e necessità di fornire co-
Considerato come liquido iniettabile Condizioni di ipossia si verificano stantemente O2 ai tessuti la cui pres-
nei tessuti, il sangue possiede peculiari quando un’inadeguata perfusione cel- sione parziale è più bassa - massimo
caratteristiche sfruttabili in terapia. lulare e tissutale è deficitaria: in condi- 25-30% (40 vs 158 di pO2) dell’aria
Il sangue è una vera e propria sostanza zioni funzionali di vasocostrizione, nel- atmosferica. Ciò vale, a maggior ra-
terapeutica (BOX 2). le malattie croniche, nelle condizioni di
Svolge azione nutritiva (sostanze orga- ischemia cronica e sclerosi tissutale.
BOX 2
niche 21,2% di cui N 3,3%, proteine L’O2 è presente nell’atmosfera come se-
18,5%, valore equivalente a quelli di condo gas dopo N (79,03%) in percen-
carne, pesce e frutta secca), alcaliniz- tuale del 20,94%. Si riduce rapidamen-
Il sangue non è solo sommazio-
zante (pH 7,42-7,38), ossigenante (Hb te a valori medi del 14% nell’aria al- ne di milioni di nutrienti, ormo-
15 g /100 ml con 19 volumi % di O2), veolare, grazie al rapido scambio lega- ni e sostanze attive, bensì un
macrofagica (attivazione dell’immuni- to alla notevole differenza di pressione tessuto organizzato, un insieme
tà aspecifica attraverso 3-9.000 granu- parziale di O2 (da 103 mmHg nell’al- funzionale.
lociti neutrofili/mm3), immunocompe- veolo a 37-40 nel sangue venoso). Risa-

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TAB. 3
Volumi % Pressioni parziali, mmHg P tot Concentrazioni e
pressioni parziali
O2 CO2 N2 O2 CO2 N2 H2O dei gas nell’aria,
sangue e tessuti
Aria inspirata 20,94 0,03 79,03 158 0,3 596 Var. 760 (da Rindi e Manni -
Fisiologia Umana,
Aria espirata 16 4,5 79,5 116 29 568 47 760
Ed. UTET, 2001).
Aria alveolare ins. 15 5,6 79,4 103 40 570 47 760

Aria alveolare esp. 14 6,0 80 97 43 573 47 760

Sangue arterioso 19 40-57 ? 93-100 25-46 573 47 757

Sangue venoso 14 42-61 ? 37-40 30-56 573 47 706

Tessuti ? ? ? <40 >46 573 47 <706

gione, per i tessuti meno vascolariz- Nel lavoro muscolare può salire a 500-  OSSIGENO:
zati come strutture articolari, estre- 1000 volte. TERAPIA
mità, aree cicatriziali; Il potere ossiforico – volume di O 2 Oltre che sulla funzione respiratoria,
• l’utilità del processo flogistico (in- trasportato nel sangue – deriva pre- l’O2 esplica molte altre azioni utilizza-
fiammazione acuta) come uno dei valentemente dai G.R. (99%), anche bili a livello metabolico:
pochi meccanismi naturali che con- se lo 0,3% è fisicamente disciolto nel – azione lipolitica, dai radicali liberi
sentono – attraverso la vasodilata- plasma e può aumentare con tecni- dell'O2 che frammentano la parete del-
zione – di elevare volume e pressio- che di espirazione lenta e lievemen- l'adipocita;
ne di O2 e di drenare CO2 aumen- te forzata. Nell’acidosi tissutale e – azione antitrombotica e fibrinolitica
tando la riserva alcalina locale tis- con aumento di pCO 2 , elettroliti e documentata, fattore di prevenzione
sutale. temperatura, la curva di dissociazio- per le malattie tromboemboliche (bas-
ne dell’emoglobina si sposta a de- sa incidenza di ictus in soggetti che
Se si analizza il consumo di O2 in con- stra, aumentando la cessione di O2 ai praticano meditazione e/o attività spor-
dizioni fisiologiche (250 ml/min basale) tessuti. tiva);
confrontato con il consumo di altri nu- Queste succinte considerazioni di fi- – azione alcalinizzante (relazione con
trienti – come ad esempio l’H2O (1-1,7 siopatologia emo-respiratoria confer- la cessione di CO2 ed ac. carbonico);
ml/min) – si evince che il rapporto è di mano l’utilità dell’O2 come nutriente – azione antidegenerativa (fattore pro-
almeno 150 volte superiore. tissutale. tettivo dal cancro e prevenzione della
metastatizzazione);
– azione attivante il catabolismo (ciclo
FIG. 4 di Krebs e metabolismo energetico).

Lacunazioni con
Nei pazienti con BPCO, enfisema e gra-
granuli
lisosomiali. ve insufficienza respiratoria, l’ossigeno-
– Microfotografie terapia a lungo termine (LTOT) è l’uni-
dell’Autore al co presidio terapeutico in grado di au-
microscopio ottico mentare l’aspettativa di vita.
(200 X) di lacune di
Nelle riacutizzazioni, l’O2 viene solita-
preparato di sangue
mente somministrato attraverso una ma-
non trattato
successivamente schera di Venturi, cannula nasale o ven-
colorato con tilazione meccanica (in regime di rico-
May Grundwald vero ospedaliero).
Giemsa. Nelle insufficienze respiratorie croniche
il criterio di scelta della LTOT è la man-
cata risposta a 3-4 settimane di terapia
farmacologica ottimale, con una PaO2
costantemente > a 55 mmHg. Un flus-
so di 1,5 – 2,5 l/min attraverso una can-
nula nasale è generalmente idoneo a
mantenere la PaO2 > di 60 mmHg.

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 OZONO: – L’azione attivante sulle strutture connet-


AZIONI TERAPEUTICHE tivali lo rende un “farmaco” interessante ACQUA MARINA
L’ozono è un gas in miscela (ozono-os- anche in associazione all’Autoemoterapia. (PLASMA DI QUINTON)
sigeno) presente negli strati alti dell’at-
mosfera.  OSSIGENO-OZONO: L’uso di acqua marina isotonica con il
Generalmente infuso per via rettale, en- TERAPIA plasma umano (Plasma di Quinton) è
dovenosa o sottocutanea, viene princi- Si precisa che l’ossigeno-ozono è co- soluzione più completa della soluzio-
palmente utilizzato per favorire ossigena- munque una miscela instabile ed inte- ne fisiologica contenente 68 dei 92
zione del sangue, “ripulitura” vascolare, rattiva dei due gas O2 e O3 per cui, sul elementi della Tavola di Mendeleev, ad
tonificazione immunitaria ed azione anti- piano pratico, è opportuno parlare di effetto rimineralizzante ed attivatore
settica, antibatterica, virale e micotica. ossigeno-ozono terapia. metabolico.
L’energica azione ossidante agisce sul I sali minerali sono i principali cataliz-
metabolismo di zuccheri, proteine, zatori di enzimi ed ormoni, consenten-
grassi, accelerando l'uso di queste mo- MEDICINALI done l’ottimale funzionamento.
lecole e facilitando l'eliminazione del- OMOTOSSICOLOGICI L’acqua marina isotonica può essere
le scorie, l'effetto lipolitico e quello di utilizzata miscelata col sangue in Au-
rivitalizzazione tissutale. Nel corso della sperimentazione (Se- toemoterapia nei quadri di tossicosi,
Risultati significativi dell'ossigeno-ozono conda Parte della pubblicazione - La deplezione idrosalina, anemia, defi-
terapia sono stati raggiunti in campo ossi- Med. Biol. 2007/3), sono stati utilizzati i cit immunitari, quadri disnutriziona-
dologico e ortopedico, oculistica e derma- medicinali omotossicologici ZEEL® T, LE- li e dismetabolici, in situazioni non
tologia. Può essere sfruttato soprattutto nel- DUM COMP., ECHINACEA COMP. S, chiaramente inquadrabili sul piano
le patologie infettive croniche o nelle ma- ARNICA COMP., MUSCULUS SUIS-IN- diagnostico. Non deve essere utiliz-
lattie provocate da anomalo funziona- JEEL®, ENGYSTOL®, GALIUM-HEEL®, zata nei casi di insufficienza renale
mento del Sistema Immunitario, nella te- MUCOSA COMP., KALMIA COMP., grave, ipertensione o grave ritenzio-
rapia della cellulite ed in campo vascolare. PSORINOHEEL® N. ne idrica.

Morfologia del sangue Morfologia dello stesso campione


in condizioni additivato con O2
basali e soluzioni isotoniche

FIG. 5

Lo studio ad elevato ingrandimento evidenzia assenza di significativa emolisi nei preparati pre-ossigenati e sottoposti a forte
succussione. – Microfotografie dell’Autore al microscopio ottico (400 X).
L’Autoemoterapia con O2 e isotonici ad elevato contenuto salino fornisce sangue fresco ed attivato metabolicamente.
– Si notino la differente colorazione dei due preparati attribuibile a diversa ossigenazione e nutrizione salina del sangue dello stesso
individuo, prima e dopo miscelazione ed elevata succussione e la diminuzione delle lacunazioni da marcata radicalemia.

43
LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2007

li, medicinali omotossicologici per au-


mentare la reattività locale, modificare
l’isotonicità e, quindi, l’osmolarità del
materiale iniettato. Ciò può essere ef-
fettuato dinamizzando il materiale (tin-
dallizzazione : ampie succussioni in
presenza di aria, con ossigenazione e li-
si delle emazie), e successiva iniezione
nel tessuto muscolare. Questo procedi-
mento attiva i processi metabolici for-
nendo O2 e ATP ai tessuti.
Se l’iniezione si effettua nel connettivo
della cute (attraverso iniezione intra-
QUADRO FLOGISTICO dermica o sottocutanea), il riassorbi-
FIG. 6 mento è rallentato con maggiore effet-
to adiuvante.
Si noti la presenza di aree lacunari “a spiaggia” e di “spiagge ipocromiche” diffuse nel
tappeto eritrocitario. Queste lacune si evidenziano nei quadri infiammatori acuti e cronici
E’ possibile, in casi specifici, iniettare
a diversa eziologia (prelievo di sangue in goccia non trattata). più profondamente (sistema linfatico,
– Microfotografie dell’Autore al microscopio ottico (40 e 200 X). parenchimi, etc.) o in tessuti patologi-
ci (cicatrici, tumori benigni o maligni,
aree sclerotiche, placche eczematose,
crofagi e del Sistema fagocitario, nonché ascessi, etc.) per l’attivazione dei tessuti
AUTOEMOTERAPIA CLASSICA revisionato dai linfociti Natural Killer. con blocchi reattivi funzionali od orga-
Questa semplice operazione è, di fatto, nici.
Nell’Autoemoterapia classica, il sangue un autotrapianto di tessuto connettivo
viene prelevato dalla vena cubitale del liquido che attiva una significativa rispo-
braccio (1 ml) e successivamente rei- sta immunitaria nell’individuo sano, non- MODIFICAZIONE DEL SANGUE
niettato nel gluteo controlaterale ogni 4- ché una risposta specifica nel malato. TRATTATO CON O2 E SOLUZIONI
5 giorni per 5 o più trattamenti, con do- Questa terapia è stata molto utilizzata ISOTONICHE
saggio crescente. negli anni 1940-50 e durante la Secon-
La sola reintroduzione del sangue auto- da Guerra Mondiale in casi di amputa- L’analisi in microscopia ottica evidenzia
logo nel tessuto muscolare è stimolo lo- zione di arti ed osteomieliti. – nell’80% dei casi – che il sangue di
cale ed immunitario, poichè riassorbito pazienti con patologie degenerative si
per via linfatica e sottoposto a digestio- La procedura può essere arricchita dal- modifica profondamente quando addi-
ne e decodificazione ad opera dei ma- l’utilizzo di O2, farmaci convenziona- tivato con O2 e soluzioni isotoniche sa-
line come il Plasma di Quinton (FIG. 5).
 Queste immagini inedite mostrano
uno dei casi verificati su più patologie
cronico-degenerative e con elevato tas-
so di radicali liberi.

AUTOEMOTERAPIA:
FISIOPATOLOGIA ED ELEMENTI
DI VALUTAZIONE CLINICO-
LABORATORISTICA

Lo studio clinico-semeiologico e labo-


ratoristico dei casi trattati nella presen-
te ricerca ha evidenziato i seguenti ele-
FIG. 7 menti:
Organuli subcellulari lisosomiali e inclusioni proteiche ed
enzimatiche; prelievo di plasma umano patologico dopo  1) Azione immediata
succussione-emolisi. – Microfotografia dell’Autore in cinematografia ed a) L’iniezione comporta un’attivazione
essiccamento al microscopio ottico a contrasto di fase (400 X). del tessuto ricevente con richiamo di

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LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2007

sangue fresco, vasodilatazione, risposta attivatore metabolico e immunologico Alcune areole o aree del corpo sono lo-
flogistica (calor, tumor, rubor). Ne deri- del distretto interessato (azione dreno- ci particolari e privilegiati (Agopunti,
va che l’Autoemoterapia induca, tra gli linfatica). Punti e Zonidi di Weihe, Dermalgie Ri-
altri, uno stimolo flogogeno (FIG. 6). flesse di Jarricot, Aree ipersensibili mu-
scolotendinee di Burdiol, Trigger Points
b) Apporta, inoltre, sostanze nutrizional- AUTOEMOTERAPIA IN muscolari di Travell e Simons).
mente preziose come glucosio, O2, fer- OMOTOSSICOLOGIA – In particolare, le ricerche del Dr. A.
ro, vitamine, proteine ed aminoacidi. Weihe jr., recentemente attualizzate, si-
Esercita, quindi, effetto nutritivo. Il Dr. Reckeweg intuisce che le sostan- stemizzate ed ampliate da L. Milani
ze tossiche presenti nel sangue possano (2004), hanno localizzato punti “trigger
c) E’ attivante gli enzimi litici dei gra- essere diluite con medicinali omotossi- omeopatici” particolarmente recettivi
nulociti iniettati, lisati ed ossigenati me- cologici, sfruttando la legge di Arndt- all’iniezione locale di medicinali omo-
diante succussione. Funge, quindi, da Schultz che produce effetto farmacolo- tossicologici.
stimolo metabolico (FIG. 7). gico inverso a quello determinato da so- – Questi punti sono stati identificati co-
stanze tossiche in dosi ponderali. Uti- me veri e propri recettori di campo elet-
 2) Azione ritardata lizza, quindi, una serie di medicinali tromagnetico e punti di sfioccamento
a) Il materiale iniettato viene revisionato, omeopatici unitari o complessi di ori- sottocutaneo di nervi sensitivi o misti.
lisato, digerito e successivamente rias- gine animale, vegetale e minerale mi- Molti di questi punti hanno caratteristi-
sorbito prevalentemente per via linfatica. scelati con diluizioni progressivamente che anatomo-funzionali peculiari, con
Secondo le personali ricerche cliniche scalari di sangue del paziente (autoe- particolari concentrazioni di esterocet-
e semeiologiche, l’emivita media di moterapia graduale). tori (corpuscoli di Pacini, di Meissner,
questo riassorbimento è di circa 3-6 – Praticamente, si effettua un prelievo di cellule di Merkel, etc.) ad effetto ampli-
giorni, con variabili dipendenti da lo- 1-2 ml di sangue, miscelato con 1-4 ml ficatore lo stimolo.
calizzazione, età e costituzione del pa- del medicinale omotossicologico iniet- Ciò comporta la possibilità di rendere
ziente. tabile prescelto, si eseguono 10 suc- ancora più efficaci i medicinali biologi-
Essa, infatti, è più rapida negli arti supe- cussioni e si inietta per via intramusco- ci low dose (D basse e medie) e di au-
riori e nelle zone più innervate, secon- lare o sottocutanea, curando di lascia- mentare l’efficacia bio- e riflesso-tera-
do la distribuzione dell’homunculus re una frazione di sangue residuo che pica di soluzioni omotossicologiche op-
sensitivus ; è più lenta nel tronco e nelle verrà ulteriormente diluito con una o portunamente adiuvate con sangue au-
aree declivi, negli individui di costitu- due fiale per altre 3 o 4 volte, ottenen- tologo. 
zione brachimorfa carbo-linfatica e ne- do diluizioni scalari progressive di so-
gli anziani. stanze tossiche presenti nel sangue. 1- continua
Ciò comporta la diluizione di elemen- – La Seconda Parte dell’articolo verrà pubblicata in
b) Poiché il sangue agisce da adiuvan- ti attivi presenti nel sangue fresco (en- La Medicina Biologica, 2007/3.
te, consente un più lento assorbimento zimi litici dei neutrofili, complemento,
dei farmaci (effetto farmacocinetico). immunoglobuline, etc.), ma anche di
elementi nocivi (sostanze tossiche, bat- Letteratura
c) Favorisce una lieve ipertermia locale teri, virus, elementi attivi della flogosi
1. Biedunkiewicz B., Tylicki L. et Al. – Natural kil-
per qualche giorno con effetto vasodi- acuta, autoanticorpi) che, scalarmen-
ler cell activity unaffected by ozonated auto-
latatore e proflogogeno prolungato (te- te diluiti, esercitano effetto immuno-
hemotherapy in patients with end-stage renal
rapia di deviazione). modulante, in particolare nelle patolo- disease on maintenance renal replacement
gie croniche a spiccata reattività cellu- therapy. Int J Artif Organs.; 2004 Sep. 27(9):
d) Consente il migliore processamento lare. 766-71.
degli antigeni, sia batterici che virali e 2. Bocci V. – Ozonization of blood for the therapy
of viral diseases and immunodeficiencies. A
di tutte quelle sostanze esogene (attual-
hypothesis. Med Hypotheses; 1992 Sep. 39(1):
mente molto frequenti per l’alterazione AUTOEMOTERAPIA IN 30-4.
dell’integrità della barriera mucosa ga- OMEOSINIATRIA 3. Bocci V., Luzzi E., Corradeschi F., Paulesu L., Di
stro-enterica) come antigeni alimentari Stefano A. – Studies on the biological effects of
ed ambientali. Questo effetto produce Ogni punto cutaneo appartiene ad un ozone: 3. An attempt to define conditions for op-
elaborazione di una risposta immuno- dermatomero, collegato ad un settore timal induction of cytokines. Lymphokine Cyto-
kine Res.; 1993 Apr. 12(2): 121-6.
logica più efficace e specifica (effetto metamerico, connesso ad uno specifico
4. Bocci V., Luzzi E., Corradeschi F., Silvestri S. –
immunomodulante). neuromero, topograficamente rappre-
Studies on the biological effects of ozone: 6. Pro-
sentato nella corteccia cerebrale sensi- duction of transforming growth factor 1 by human
e) Confluisce ai vasi linfatici e linfono- tiva, a propria volta collegato con di- blood after ozone treatment. J Biol Regul Ho-
di dove viene revisionato ed agisce da stretti viscerali corrispondenti. meost Agents; 1994 Oct-Dec. 8(4): 108-12.

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LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2007

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