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Prof.

Paolo Nitti
Università degli Studi di
Torino

Italian
Language

L-FIL-LET/12 Linguistica italiana


L’indicativo passato prossimo
-Dove sei stata?

-Sono andata in centro e ho lavorato.


L’indicativo passato prossimo si forma con
l’indicativo presente dei verbi avere ed essere e
con il participio passato.

Io ho parlato troppo. Tu sei andato a casa.


-ARE > ATO

Lavorare> Lavorato

-ERE> UTO
Il participio passato si ottiene
Sapere> Saputo
in questo modo
-IRE> ITO

Finire> Finito
Molti verbi di uso comune hanno il participio irregolare a causa di ragioni
storico-linguistiche
Rompere>Rotto Spegnere>Spento Vincere>Vinto
Nascondere>Nascosto Accendere>Acceso Vivere>Vissuto
Leggere>Letto Aprire>Aperto Dividere>Diviso
Essere>Stato Chiudere>Chiuso Scegliere>Scelto
Dire>Detto
Fare>Fatto Esprimere>Espresso Sciogliere>Sciolto
Morire>Morto Tingere>Tinto Rispondere>Risposto
Nascere>Nato Prendere>Preso Togliere>Tolto
Cuocere>Cotto Scendere>Sceso Uccidere>Ucciso
Vedere>Visto Spendere>Speso Giungere>Giunto
Correre>Corso Mettere>Messo Accorgersi>Accorto
Rimanere>Rimasto Muovere>Mosso Assumere>Assunto
Scrivere>Scritto Offrire>Offerto Illudere>Illuso
Ridurre>Ridotto Coprire>Coperto Concludere>Concluso
Scomparire>Scomparso
Apparire>Apparso Perdere>Perso Convincere>Convinto
Scoprire>Scoperto Piangere>Pianto Connettere>Connesso
Diffondere>Diffuso Corrompere>Corrotto Mordere>Morso
Invadere>Invaso Estendere>Esteso Distruggere>Distrutto
L’accordo del participio passato

Quando l’ausiliare è essere, il participio


passato accorda sempre in genere e in numero
con il soggetto.

Es.: Claudia è andata al mercato e ha incontrato Mario.


Si sono innamorati a prima vista.
L’accordo del participio passato

Quando l’ausiliare è avere, il participio passato


accorda solo se preceduto da un complemento
diretto (oggetto/accusativo).

Es.: L’ho sognata ieri notte.


Perché ci hai chiamati?
I pronomi diretti che possono precedere il verbo
avere e che esigono concordanza del participio
passato sono mi, ti, la, ci, vi, le, li, ne, si

Es.: Mi hai cercata?


Non ne ho fumate più di due.

Il pronome diretto che non prevede l’accordo


Es.: Le amiche che ti ho presentato sono belle.
Il passato prossimo si usa per esprimere azioni
passate che intrattengono una relazione logica,
cronologica, affettiva o di evidenza con il
presente.
Es.: Ieri ho mangiato troppo e sto male.
Come ti sei vestita? Sembri una pesca!
Da quando è morto, non riesco a pensare ad altri ragazzi.

NB: L’impiego del passato prossimo è comune nel Nord Italia


al posto del passato remoto, estendendo i contesti e le
applicazioni d’uso.
Scelta dell’ausiliare

Tutti i verbi transitivi (che ammettono


complemento oggetto, diretto o accusativo)
utilizzano il verbo avere per la formazione dei
tempi composti.
Es.: Avete parlato solo in inglese?
Scelta dell’ausiliare

Tutti i verbi riflessivi e reciproci (molta


partecipazione del soggetto) utilizzano
l’ausiliare essere.

Es.: Io mi sono svegliato.


Ci siamo bevute un caffè.
Scelta dell’ausiliare

Tutti i verbi intransitivi di movimento, di stato e di


cambiamento di stato utilizzano essere come
ausiliare

Es.: Tu sei andata a casa.


Lucia è rimasta a scuola.
Federica è ingrassata.
Scelta dell’ausiliare

Con i verbi modali, si può scegliere quale ausiliare


utilizzare; se si sceglie essere, è opportuno
rispettare le regole della concordanza.
Es.: Tu hai potuto rimanere a casa.
Tu sei potuta rimanere a casa.
Scelta dell’ausiliare

Alcuni verbi ammettono entrambi gli ausiliari

Es.: Ieri ha piovuto/è piovuto molto.


Sono vissuto in Inghilterra. Ho vissuto in Inghilterra.
Verbi che utilizzano entrambi gli ausiliari
accedere convivere grandinare piovere
appartenere decollare inorridire procedere
approdare degenerare marcire rimpatriare
atterrare diluviare maturare risaltare
brillare emigrare migliorare scivolare
coincidere equivalere nevicare somigliare
espatriare sventolare
tramontare
vivere
Racconta che cos’è successo a Patrizia ieri

svegliarsi - fare colazione – lavarsi – pettinarsi i capelli – andare


a correre fuori – prendere un caffè – andare all’università – fare
lezione – discutere con una compagna – andare al ricevimento
dal professore – concordare il tema della presentazione –
ritornare a casa – fare pranzo – dormire – telefonare alla zia
all’estero - ascoltare la musica – andare in palestra – studiare –
organizzare una cena fuori – prepararsi – cenare con un’amica –
ordinare il pesce – non trovare il portafoglio – incontrare un
amico che faceva uno scherzo – pagare – tornare a casa – lavarsi
i denti - dormire
L’indicativo imperfetto
- Quando Federica abitava a Torino, lavorava
in uno studio.

- Serena faceva sempre le ore piccole.


L’indicativo imperfetto si forma a partire dall’infinito

PARLARE SAPERE PARTIRE

Parlavo Sapevo Partivo


Parlavi Sapevi Partivi
Parlava Sapeva Partiva
Parlavamo Sapevamo Partivamo
Parlavate Sapevate Partivate
Parlavano Sapevano Partivano
I verbi irregolari sono pochi
ESSERE BERE DIRE FARE
Ero Bevevo Dicevo Facevo
Eri Bevevi Dicevi Facevi
Era Beveva Diceva Faceva
Eravamo Bevevamo Dicevamo Facevamo
Eravate Bevevate Dicevate Facevate
Erano Bevevano Dicevano Facevano
I verbi in –urre seguono questo modello:
PRODURRE
ESSERE Producevo

Producevi

Produceva

Producevamo

Producevate

Producevano
L’imperfetto si usa per esprimere azioni nel
passato, non definite rispetto alla loro durata.
Si usa soprattutto con i verbi essere, sembrare,
avere e con i verbi di volontà, desiderio,
intenzione e possibilità.

Es.: Sembrava dovesse piovere.


Era importante andare a Roma.
Tutti avevano sete ma non c’era acqua.
Si usa per le abitudini nel passato

Es.: I bambini erano insopportabili e piangevano


sempre.

Non si usa se la durata dell’azione è definita

Es.: Ha fatto molto caldo per cinque mesi


Ieri ha piovuto tutto il giorno.
Se in una frase ci sono due eventi nel passato,
si usa l’imperfetto per esprimere quando si
sono svolti

Es.: Chiara è rimasta a casa perché faceva freddo.


Mentre facevo la doccia, hanno bussato alla porta.
Se le azioni hanno la stessa durata e si
svolgono nello stesso periodo, si usa
l’imperfetto. Se la durata è diversa, si usa
l’imperfetto per l’azione di durata maggiore.

Es.: Simone mangiava e ingrassava, nessuno poteva


fermarlo.
L’economista ha ricevuto una telefonata quando era in
riunione.
La perifrasi STARE+GERUNDIO è molto
usata all’imperfetto
Es.: Ci stavamo baciando quando è passata la sua ex.

Si può usare l’imperfetto al posto del


condizionale con i verbi volere e desiderare

Es.: Desideravo parlarti.


Volevo un chilo di pane, per cortesia.
Si usa l’imperfetto con i verbi essere, potere,
volere e dovere per riferirsi a fatti che non
sono successi.

Es.: Potevi darmi una mano, no?


Ah, volevi venire anche tu?
Non doveva dirmi una bugia.
Si usa l’imperfetto come futuro di un passato o
per esprimere ipotesi di eventi che non si sono
verificati. Questi usi sono legati alle varietà
informali.

Es.: Marta ha detto che rimaneva a casa a studiare.


Se eri stanco, dovevi rimanere a casa.
Potevi chiamarmi, se volevi.

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