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Quotidiano Data 05-11-2019
L'OSSERVATORE ROMANO Pagina 4
Foglio 1

L'affetto
al di là delle regole
Vincere la solitudine e promuovere i rapporti sociali

di Ptstu.utct BANNA alcuna costrizione; è il suo cuore che rimane


avvinto».
gostino, nel suo Commento al Yau- E solo per un'attrattiva mobilitatrice d.i tut-

A gelo di Giovanni, non ha temuto ta l'affezione umana che anche il dovere quo-
dì citare un verso del poeta paga- tidiano si riempie di gratuità e il tempo libero
no Virgilio, che richiama l'attra- di creatività, scalzando da quel senso di «li-
zione del pastore Coridone per il bertà obbligatoria» dì cui parlava Giorgio
giovane schiavo Alessi: «trahit sua quenrque Gaber. E solo per un'affezione, infatti, che
volo/tlas ("ciascuno è attratto dal suo piace- uno può entrare in ufficio fischiettando e of-
re")». Non aveva timore il vescovo cristiano frendo il caffè ai propri colleghi, come è solo
di rievocare nell'animo dei suoi fedeli quel- per un'affezione che al rientro da lavoro si
l'attrazione che accende il cuore umano e, cerchi di vivere qualcosa di bello e di nuovo.
nelle forme più diverse, lo mette in moto alla Il legame affettivo è espresso in greco da
ricerca della verità, perché l'uomo è mosso quella parola Logos, che indica nella sua radi-
dal desiderio più che dalla necessità, dal pia- ce sia la ragione, sia il legame, perché il river-
cere più che dalla costrizione. bero soggettivo di una verità incontrata è il
Il legame tra piacere e verità sembra oggi piacere di legare sé e tutte le occasioni della
tristemente consegnato a una divaricazione propria vita a quella scoperta.
tra istinti e regole. Siamo portati a relegare il Anche in ambito cristiano, forse anzitutto
piacere nello spazio pur sempre controllato in questo ambito, si sente la nostalgia di pa-
ed evanescente delle pulsioni, lasciando alle role e di persone che come Agostino richiami-
verità il terreno del dovere, dell'adempimento no al piacere della verità. La ripetizione di
di quelle regole sociali condivise e ritenute formule dogmatiche da una parte e l'invito a
giuste, ma incapaci di suscitare la nostra affe- un responsabile impegno sociale dall'altra
zione. Quella cartilagine dell'animo umano sembrano camminare sue due binari paralleli,
che articola il piacere e la verità, che si chia- riproposti dalla ormai logorante contrapposi-
ma affezione, sembra del tutto usurata. zione tra tradizionalisti e progressisti. En-
I nostri ragazzi, che sempre sono lo spec- trambi sembrano essersi dimenticati di parlare
chio più spietato delle nostre debolezze, ci ri- di piacere, di attrattiva con cui continuava il
velano spudoratamente quante regole (celate suo discorso il vescovo ili un tempo: «Questa
anche dietro il più manifesto libertinaggio) rivelazione è essa stessa un'attrazione».
gravano il loro animo rendendoli privi di pia- L'attrattiva di un Dio che si fa uomo per i
cere, incerti e disinnamorati, già alla loro età. cristiani si ripercuote nell'attenzione che si ha
Sono pieni di regole, anche nel divertimento, persino per una foglia caduta per terra. Mi
ma privi di affetti totali. Così scrive uno di sovviene, in proposito, un episodio della vita
loro ciel sabato sera: «L'unico momento dì li- di don Giussani, riportato nella biografia di
bertà nella monotona settimana ha il suo api- Alberto Savorana, quando un professore di
ce nel sabato sera. (...) In una serata vuota, in teologia scorse il giovane seminarista racco-
cui nessuno è più sé stesso, a causa di ma- gliere una foglia caduta per terra nel grande
schere, oppure perché reso irriconoscibile da quadriportico del seminario di Venegono e
altro, dove finisce quella promessa di felicità? commenta: «Questo è il cristianesimo!». Lo
Dov'è ora la formula magica? (...). Come stesso seminarista, ormai sacerdote carico di
guardare, allora, a questa "fregatura"? E anni e di esperienze, racconta a una giovane
com'è possibile provare, proµprio di amica: «Dentro questa foglia c'è qualcosa
sabato sera, questo tipo di soli- d'altro (...). Per il cristiano il creato sus-
tudine"?». Anche il sabato sera sulta, il creato vibra, il creato è una
non basta, anzi rende più evi- parola».
dente la mancanza di questo La partita è aperta, in questo
affetto, di un affetto domi- senso, tra giovani e meno giova-
nante, cioè la comunica- ni, nella società plurale in cui
zione di un senso che ci troviamo. Chi oggi, di qual-
metta in moto, attragga siasi estrazione sociale e reli-
e renda piacevole tutta giosa, si vuole prendere il ri-
la loro vita. schio di comunicare un af-
L'affezione non è fetto dominante ai propri
solo un "perdere la compagni di strada, più
testa" per qualcosa, piccoli e più grandi, senza .- :vl5,!2,Wl:
252'2.
ma è una forza motri- essere intimorito dall'accu-
ce del desiderio che sa che ogni comunicazione
riempie tutta la vita di sé è un plagio nei con-
di un'ipotesi positiva. fronti dell'altro? Potrà pun-
Non è solo sentimen- tare sul piacere e non sulla
to, è quel legame che costrizione, solo un uomo
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a sua volta tesse lega- che ha trovato così tanto


mi tra persone e si- gusto per la verità che ogni
tuazioni, perché — co- suo gesto e ogni sua paro-
me continuava Ago- la, trasmettano un'attratti-
stino — «l'uomo corre va; un uomo che prima di
dove si sente attratto; proporre gesti e parole,
è attratto da ciò che non ha paura di ridestare
ama, senza che subisca lIºiYavtélln da Mzssñm, «SaºuAgóstino» 047.3) la sete di piacere dell'altro.

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